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Il sassaroli

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  1. Il male del ritorno, Kit Willer E' questo non trovarsi più Percorrere la tolda fino all'alba Senza sonno su e giù Il male non è stare senza donne Di puttane ne ho da non poterne più Il male è quella cabina Dove eri prigioniero tu. Se devo credere ai mercanti del Borneo Stai con quella che ride di più Tiri di Colt con la tua ombra E sei felice, vabbè o suppergiù Daniel Silva è sempre bello Beve ogni sera quanto vale il tuo cuore Daniel ricorda tutto ogni duello E i nemici e le tue ferite amore E ricorda parole che il vento era una brezza E la prima volta che ti ha dato una carezza R. Vecchioni (più o meno)
  2. Beh, se GLB diceva che l'aspetto sentimentale va cercato nello spazio bianco tra le vignette (qualcuno più preparato di me troverà la citazione precisa), direi che qui travalica lo spazio bianco esondando nelle vignette e nei dialoghi
  3. Io trovo molto convincente la spiegazione di Carlo Monni.
  4. Inconsciamente la tigre desiderava un nuovo confronto con Tex e in questo senso la scelta di rapire Kit glielo assicura.
  5. Allora ero io quello che non aveva capito
  6. Evidentemente non mi sono spiegato. Non c'è nessun stratagemma; la barriera linguistica viene utilizzata nella trama, cioè i pards non capiscono chi non parla inglese e per questo fatto succedono cose. E comunque nella storia c'è anche una vignetta in cui si parla navajo
  7. In inglese, con quei pochi che lo capiscono. Con gli altri c'è una barriera linguistica, abilmente sfruttata dal Boselli per far procedere la vicenda.
  8. Ammette comunque che fosse il vero Destino quello visto in "Questa terra è mia!", albo in cui viene introdotto Kristoff. E comunque anche la soluzione Siminson lasciava buchi aperti: com'è possibile che l'Arcano non avesse compreso fosse un Doombot quello protagonista delle Guerre Segrete?
  9. Ti confondi: fu Simonson. Byrne si limitò a dire che il Destino alleato di Arcade affrontato dagli X-Men era un robot. Tu quoque? Dai , sù, un po' di fluidità Però quanto riguarda la storia nel complesso devo dire che mi ha pienamente soddisfatto. Me la sono proprio gustata dall'inizio alla fine. Voto 10 sia a Boselli che a Venturi. "Per", non "però"
  10. Oh, finalmente una questione socialmente impegnata! Diciamolo: siamo tutti più isolati e tristi da quando nel 2006 una Commissione ultakuiperiana e ispirata a una feroce lotta all'integrazione planetaria, ha espulso Plutone dal Sistema Solare! Contraddicendo la profonda massima filosofica "Sistema Solare è chi Sistema Solare fa", questa commissione ha dato una interpretazione strettamente intranettuniana dello ius soli e ha cassato il nono pianeta. Eppure Plutone si era integrato perfettamente nel Sistema Solare: aveva cercato in tutti i modi di giacere sul piano dell'eclittica e solo un prevenuto può sostenere che intersecare l'orbita di Nettuno è una violazione dello spazio vitale di un pianeta. Intersezione, è il caso di ricordarlo, di appena 20 anni, sui quasi 250 di rivoluzione attorno al Sole. Eppoi c'è Venere con un asse talmente inclinato che sull'eclittica praticamente ci rotola! E nessuno se ne sconvolge, perché a Venere tutto è permesso, vero? Io dico che il Vento Solare supera la Nube di Oort e abbraccia tutti: pianeti e piantini transnettuniani, che tutti assieme sono Sistema Solare, che non c'è differenza tra giganti gassosi e pianeti nani, tra satelliti galileiani e asteroidi, tutti fratelli! E tutti uniti contro quei puzzoni di Proxima Centauri, naturalmente.
  11. Io sono molto più possibilista. Ho amato il revisionismo del fumetto americano degli anni 80 e, l'ho già detto, in linea di principio non ho difficoltà ad accettare un Dark Zagor con un ruolo diverso di Cico. Non sulla Zenith, ovviamente. Il pianeta dei morti di Dylan Dog sta a dimostrare che una cosa del genere si può fare. Ho già detto anche perché la versione di Boselli non mi è piaciuta e quindi non insisto su questo punto.
  12. Eccola qui la vera questione: "guadagnarci"! Se i team-up (e i crossover) funzionano in termini di vendite e fatturato, continueranno. Con buona pace a tutte le nostre seg... hem, elucubrazioni mentali.
  13. Altre volte ancora i due universi si sono fusi assieme per questioni editoriałi: l'universo D.C. attuale comprende quelli defunti di Fawcett e Charlton. (proseguivo la risposta a Letizia)
  14. Sì e no, dipende. A volte si tratta di semplice razionalizzazione delle risorse. Enrico ha citato Altrove che compare sia in Martin Mystère che in Zagor. Se fossero state due agenzie governative funzionalmente analoghe, ma operativamente distinte, sarebbe evidente la ridondanza. Poi alcuni team-up servono sicuramente a proporre il personaggio più debole al pubblico di quello più forte (Dylan Dog e Morgan Lost), altre volte invece l'idea è interessante perché i personaggi hanno punti di contatto (Dylan Dog e Dampyr o -sempre lui- Dylan Dog e Johnny Constantine), oppure visioni del mondo diversissime come Superman e "Authority" (lo metto tra virgolette perché si trattava di un modello di quel supergruppo, non era quello originale).
  15. D'accordo al 100 % Anche nel campo pratico: sono già usciti Justice League e Nathan Never, Flash e Zagor, Conan e Dragonaro, Dylan Dog e Batman + John Constantine. Sarebbe interessante sapere se sono stati successi o flop. Nel primo caso suoi potrebbe prevedere un incontro di Tex con una schiera di characters americani e
  16. Capisco quello che intende tuo padre, ma tra una sconfitta eroica e il fallimento di un ideale c'è in mezzo un mondo. La narrativa si è sempre occupata di questo aspetto, da Omero con l'Iliade, pasando per le chansons de geste, fino a Frank Miller con Dark Knight Return. Non è facile scrivere di eroi sconfitti ma non falliti. Nolitta lo ha fatto su Zagor ma soprattutto su Mister No, Boselli invece, per questa fissazione del realismo storico, si è avvicinato di più al finale di Lost: "tutti morti". E grazie al razzo! Lo sappiamo che i nativi americani sono stati sterminati o che muoiono tutti, se un Boeing cade! Ma allora tanto vale leggere la cronaca di un giornale o studiare la storia sui libri. Se la Storia é lo spunto per raccontare qualcosa, quel qualcosa potrà essere affascinante. Se è il racconto ad essere succube della Storia... Mah!
  17. Sbagli profondamente. Non faccio la vittima, cerco di non avere atteggiamenti aggressivi, ma, ti assicuro, non avrò mai atteggiamenti passivi o remissivi, al contrario ribatterò ogni volta che mi pare il caso di farlo e continuerò a dire quello che penso. Ma soprattutto non mi sentirò mai offeso dal pensiero di qualcun altro, scritto su un forum. I pensieri, le riflessioni, i discorsi ragionati non possono offendere. Mi piace confrontarmi, certo, dirò quello che penso, ma sono anche pronto a cambiare opinione se le parole di qualcuno saranno convincenti. Se non vengo convinto, pace. Se non convinco, pace uguale: non ho né Verità da proclamare, né Errori da confutare. Se rileggi quello che ho scritto ti renderai conto che mai ho detto di sentirmi offeso, ho detto che il tuo modo di argomentare lanciando strali contro chi non ti asseconda è sgradevole. Aggiungo che questo "penitenziagite" con cui spesso inizi i tuoi interventi, scredita le tue stesse argomentazioni, in genere ben esposte (anche se non sempre condivisibili).
  18. Perché non ho una così bassa considerazione di te da pensare che credi veramente a quelle sciocchezze sui lettori "fissati" con i multiversi. Dove sarebbero? Credo invece sia una tua tecnica dialettica, invero piuttosto sgradevole, per sostenere il tuo punto di vista. Me ne dispiaccio perché la tua indiscutibile competenza non ha bisogno di queste tecniche "respingenti".
  19. Aridaje! Invece di sproloquiare su quello che secondo te gli altri pensano, non potresti dire semplicemente quello che pensi tu? Anche perché -lasciatelo dire- non ti stai rivelando un fine esegeta del pensiero altrui.
  20. Eh, qui siamo alla pura speculazione, ma la mia idea è che tutto sia collegato alle parole di Quanah Parker. Il fallimento del sogno di convivenza tra popoli di Zagor deve essersi concretizzato in una immagine tragedia proprio a Darkwood. Qualcosa di talmente grande da aver spinto i due amici a prendere strade separate. Le poche parole che i due si scambiano in questo speciale lasciano supporre che tali eventi abbiamo scavato un solco tra i due.
  21. Certo. Però sono personaggi, non persone. Lo Sceneggiatore-Demiurgo-Dio-Destino, ne decreta l'evoluzione. A voi è piaciuto perché logico, razionale, normale, prevedibile, secondo l'idea che avete di Cico? A me è piaciuto perché sorprendente, non lineare, non perfettamente coerente con la mia percezione di Cico. C'è differenza?
  22. Tutto vero, ma non esaustivo. Proprio come il Paperino italiano, che ama ronfare sull'amaca o sul divano, ma che sa pilotare aerei, fa il giornalista, compie gesti mirabolanti come Paperinik, anche Cico (che è un brontolone, un fifone, un pasticcione) ama il dolce far niente, adora la tranquillità della sua capanna nella palude, ma non disdegna l'avventura. Con, ma anche senza Zagor. Ha girato il Messico con suo nonno farmacista, ha frequentato gli indiani delle terre calde, si è cacciato in ogni guaio possibile seguendo i propri sogni. Quante volte Zagor ha trovato la capanna vuota perché Cico era partito per qualche folle motivo? Il n.200 non è certo un'eccezione alla regola. E quante volte aveva già preparato i bagagli prima ancora che Zagor gli annunciasse una missione? E come la mettiamo con le marce forzate alle quali Zagor lo sottopone? Comportano una resistenza fisica non comune, non sono alla portata di un pantofolaio qualsiasi. Quante volte ha fatto da esca (magari impersonando qualcun altro) per smascherare gli avversari? Quante volte ha guidato la cavalcata del gruppo che arriva a salvare Zagor (in genere quando Zagor si è già salvato da solo)? Insomma Cico è un personaggio complesso, che può apparire persino contraddittorio se non gli si riconosce l'indole vagabonda e lo spirito avventuriero.
  23. Puro vangelo! Infatti non è questo il motivo per cui lo speciale non mi è piaciuto. Qui semplicemente si cazzeggiava su quale evoluzione uno si immaginasse per Cico. Boselli ne ha sceneggiatura una che, a mio parere, non è lineare con il vissuto di Cico, ma -l'ho già detto- proprio per questo mi ha sorpreso. Non pretendo affatto che lo Sceneggiatore si adegui alla mia idea, anzi se mi sorprende, generalmente, sono portato a pensare che abbia fatto un ottimo lavoro.
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