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Messa così, il nostro eroe ha tutti i requisiti per partecipare al festival di Sanremo.
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Solo se c'è anche Kit Coglion, però.
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Ovviamente non seguo Boselli con regolarità, non avendo Instagram, ma ogni tanto mi capita di vedere qualcosa. E quando mi capita mi pare che sia l'unico (tra quelli che vedo, va senza dire) a non pubblicare cacate.
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Mi scuso in anticipo per l'intervento, ma, in una discussione su Nolitta, questo avverbio è probabilmente l'ultimo che mi sarei aspettato di trovare.
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Esatto: spam e basta. Giusto, @Mister P?
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[Speciale Tex Willer N. 01] Fantasmi di Natale
virgin replied to natural killer's topic in Tex Willer
Che bella recensione, @Poe! Solo a leggerla mi ha fatto venire voglia di leggere la storia. -
Ci sarà una nuova ristampa della serie 'Tex'?
virgin replied to demetrio's question in Domande dei lettori
Comprerei tutti i numeri di GLB, saltando quelli con storie di Nolitta. Sarebbe un sogno... Ve lo immaginate? Leggersi GLB nella sua versione più simile possibile all'originale, ma sapendo in anticipo quali numeri saltare per evitare bruciori di stomaco: nemmeno chi c'era all'epoca poté vivere un'esperienza simile. -
Ci sarà una nuova ristampa della serie 'Tex'?
virgin replied to demetrio's question in Domande dei lettori
Filologicamente criminali o no, ripeto: se mi facessero un'edizione come quella su cui stiamo fantasticando con @Condor senza meta, @Il sassaroli (nella speranza che non mi imponga una terapia a base di Afasol) e @Black Jim, io andrei in via Buonarroti e infilerei i soldi nelle mutandine di Airoldi manco fosse una spogliarellista. Più facile, però, come dice Condor, che si profondano in ulteriori pataccate. Certo, però, è vero che potrebbero ammortizzare il costo dell'anastatica delle strisce. -
Ci sarà una nuova ristampa della serie 'Tex'?
virgin replied to demetrio's question in Domande dei lettori
Immaginatevi una sorta di edizione definitiva con la veste del Tex Gigante, i disegni di Galep non censurati e i testi non censurati di Gianluigi Bonelli, con solo le correzioni delle sviste del letterista. Sarebbe favoloso. Io la acquisterei senza esitare; però sì, anch'io dubito che l'iniziativa possa avere un senso commerciale. -
Questo entra nella lista dei messaggi più commoventi che abbia mai letto sul forum.
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LA MIGLIOR STORIA DI NOLITTA - SEMIFINALE 2
virgin replied to MacParland's topic in Sondaggi Texiani
"I ribelli del Canada": eliminata "Golden Pass" (voi che non l'avete votata "perché non è scritta integralmente da Nolitta": forse che "Under Pressure" non può essere considerata una canzone dei Queen o di David Bowie perché non è parto esclusivo di nessuno dei due? Siete degli incivili), è giusto e sacrosanto che il titolo di migliore storia di Nolitta spetti alla "vaccata" (cit. GLB). -
@borden, io sono intervenuto, a proposito di una storia che non ho letto, per darti ragione; e tu mi tiri le orecchie? Va bene che nell'ultima storia di Nizzi Tex tirava un pugno a uno che gli dava man forte in una rissa e io ho detto che la scena era esilarante... Però, insomma.
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Ora che sono tranquillo al PC posso proseguire. Ora, non vorrei fare la figura dell'ultras di Boselli (non credo che ne abbia bisogna: ha tempra sufficiente per fare l'avvocato di sé stesso); e fermo restando che non ho letto la storia, quindi il riferimento a Camelot, a Re Artù, a Avalon e a More Than This può essere anche stato fatto in maniera goffa; tuttavia, sì, basta addentrarsi un poco nella cultura dei paesi anglosassoni per rendersi conto che il ciclo bretone era conoscenza diffusa anche negli strati più bassi della popolazione. Troviamo un bel parallelo anche da noi: fino ai primi del Novecente nelle valli alpine si trovavano contadini perfettamente analfabeti che conoscevano a menadito l'Orlando Furioso e i Reali di Francia (per capire come fosse possibile, basti ricordare il sarto de "I promessi sposi"). Idem dicasi per la cultura biblica, anche se qui è già più comprensibile per la nostra mentalità: nei paesi protestanti, anche persone di infima estrazione sociale avevano un'ottima confidenza con le Scritture. Poi io, oggi, dico: "Usque ad consummationem saeculi" al mio nuovo parroco e come risposta ricevo: "Che cosa vuol dire?" Comunque, vedi, @borden, che la tua presenza è necessaria? Ricordo che quando c'eri tu sul forum parlavamo delle "Operette morali", mentre da quando non ci sei è il vuoto a ogni gradi... Cioè, mi ritrovo a pontificare sul letame e sulle storie di Luca Barbieri per Topolino. Ho appena finito di leggermi la "Storia d'Inghilterra" del Trevelyan e cominciato a leggere Kipling e l'unica persona con la quale posso parlarne è una collega di Storia e Filosofia del 1958 che per qualche insondabile motivo non è ancora andata in pensione... Facci un pensiero. Poi, però, in effetti, ricordo che in molti diciamo che devi essere oberato dagli impegni di editor e curatore (e francamente lo credo anche io) e mi dico: che senso avrebbe aggiungere la fatica di interloquire qui? Omaggio musicale per chi abbia avuto la benevolenza di leggere sin qui:
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@borden, ma il mio esempio era vero. L'aggettivo ha probabilmente vissuto un periodo di declino precedente, non lo nego, ma almeno da quando sono adolescente si usa con regolarità. E tra persone tutt'altro che colte, aggiungo.
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"Sibaritico" lo usano regolarmente anche gli adolescenti, chiedere a @MacParland per conferme. (esempio di frase tipica: "Davvero sibaritico! Ma come fai ad avere i capelli così catafratti?")
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Leggendo questa frase mirabilmente ambigua, per un attimo ho sognato una liaison tra Marie Gold e Joan Baker.
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Grazie, @Diablero! La copertina e anche l'ambientazione mi attiravano molto, con la prospettiva di leggere una storia autoconclusiva di Boselli, per giunta con i disegni di un Brindisi che, almeno a giudicare dalle anteprime, negli ultimi anni mi sembra aver raggiunto livelli di eccellenza... Ma visto che si tratta della solita roba in continuity, mi rileggerò "La corona dei sette smeraldi", risparmierò soldi e mi divertirò di più.
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LA MIGLIOR STORIA DI NOLITTA - QUARTI DI FINALE 2
virgin replied to MacParland's topic in Sondaggi Texiani
Voto, ovviamente, "Golden Pass". Primo albo e qualcosa loffissimo, ma quando subentra borden al posto di Nolitta diventa una signora storia che merita di vincere a mani basse non solo questo quarto, ma tutto il torneo. -
Anzitutto, grazie a @ymalpas per la bella discussione: non mi sembra la riproposizione della vexata quaestio sulle migliori storie di Tex dopo GLB, ma più un invito a interrogarci sull'idea di Tex che ciascuno di noi ha e sui nostri canoni personali. Cosa già parzialmente affrontata in moltissime discussioni e in corposi OT, ma che non ha, credo, mai ricevuto una discussione tutta per sé. Da questo punto di vista, la domanda del topic mi sembra chiara: quali sono le storie che riteniamo essere in continuità e coerenti col Tex di GLB? Perciò, ammetto, @Diablero: posto che il tuo discorso sugli autori che succedono ad altri trova la mia completa approvazione, non capisco, invece, le tue petizioni circa la formulazione del topic. Anche perchè, poi, hai fornito la tua risposta, cristallina e molto ben argomentata: Una risposta che condivido, con le eccezioni che individui tu (la storia di Berardi) e altre che non individuo con precisione, ma sulle quali posso dare qualche indicazione di massima: le storie di Nizzi in cui non ci sono errori di caratterizzazione di Tex (che, mi sto accorgendo, sono molte meno di quanto pensassi!), buona parte delle storie di Ruju che ho letto (so che la sua produzione recente è molto criticata, ma di ciò che ha scritto nell'ultimo decennio ho letto solo una manciata di storie che mi ha convinto), le prime di Faraci, il Maxi di Manfredi... Ma, per scendere più nel dettaglio e rispondere al quesito di Sandro come esso merita, dovrei fare molte riletture che non ho tempo, né voglia di fare. Come già detto in altre discussioni, nell'ultimo anno e mezzo, compatibilmente con i miei impegni lavorativi e le letture amene, mi sto riprendendo tutte le storie di GLB in ordine cronologico per reimmergermi nel vero Tex e godermelo appieno come non facevo da troppo tempo: di ciò sono pago e credo che lo sarò ancora molto a lungo. Il discorso che fai su Don Rosa è, a latere, davvero centrato e condivisibile. Da non scordare che, pur mantenendosi filologicamente corretto e aderente alle caratterizzazioni e alle storie originali (che contraddice solo quando... era stato già Barks a contraddirsi da sé in storie diverse ), Don Rosa aveva una voce autoriale ben definita, originale e diversissima da quella di Barks. Fa impressione pensare a quanto fossero lontani come autori e a quanto Don Rosa sia riuscito a raccoglierne l'eredità: del resto, per essere un degno epigono servono virtù molto diverse di quelle che servono per essere un grande creatore.
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Anche se è inutile, voto "La valle infuocata" per tenere alto il sacro nome del twenty-mule train.
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Spesso, sul forum, si è discusso su quale sia la prima grande storia di Tex: non mi addentro sulla questione, anche perché troppo soggettiva. Posso dire che, nella mia rilettura cronologica delle storie di Gianluigi Bonelli (che poi è la rilettura cronologica di Tex, fino a quando non arriverò all'abominata "Caccia all'uomo": possa Allah perdonare chi la scrisse, poiché noi non possiamo), molte storie dei primi tredici numeri mi sono sembrate grandi; e tanto mi basta. Questa, però, mi è sembrata la prima storia veramente classica, nel senso che in essa si possono vedere per la prima volta i rapporti tra Tex, i pards e il mondo così come si stabilizzeranno in seguito e diventeranno consuetudine nella serie. C'è Kit Willer ancora ragazzino, ma non più ostentatamente fenomeno come nella prima parte della storia precedente e, anche se mancano Carson e Tiger Jack (quindi l'assetto non è ancora quello definitivo), l'atmosfera che si respira ci fa sentire nella casa che in decenni di letture abbiamo imparato ad abitare con affetto. Il più classico dei town taming (indubbiamente la mia trama western preferita), cattivi decisi, Tex giustiziere sadicamente compiaciuto nel mettere a disagio gli avversari, scene drammatiche (lo sceriffo assassinato e la figlia che sviene, Kit Willer in pericolo di vita, una diga fatta saltare in aria, il giudice che prende fuoco), momenti di commedia da western classico (da Tom Birra a Kit Willer vestito da donna, tema che Nizzi riprenderà in "Terra senza legge", ma caricandone l'elemento farsesco col tizio che cerca di baciarlo)... Insomma, c'è tutto quello che si può desiderare da una bella storia di Tex e tutto ciò che ci fa amare la serie. Menzione bartigolare ber la bovera negra ghe barla in guesdo modo e per Tom Birra che, poiché possiedo il numero 13 in Tex gigante e il 14 in Nuova Ristampa, nel finale della storia si trasforma in Tim Birra perché sì.
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Qualche notazione che penso interessante, a margine della mia versione (un Tex gigante datato primi anni Sessanta prezzato 200 L., vai a sapere di quale ristampa si tratta). - fa la prima apparizione (a meno che non fosse stato censurato negli albi precedenti in mio possesso, mescolanza di Tex gigante e Nuova ristampa) l'ormai mitologico "papagno". Ricordo che qualche anno fa, nella discussione su una storia di @borden (non ricordo quale, perché avevo già smesso di acquistare Tex), una tenzone verbale abbastanza accesa sulla non texianità dell'espressione. Direi che questo precedente basta per sedare qualsiasi polemica; - fa la prima apparizione (salvo le riserve di cui sopra) il vulgatissimo epiteto "vecchio cammello", che però è Kit Carson a rivolgere a Tex, in luogo del contrario, come prassi in Nizzi (o forse anche nel successivo GLB? Non ho ricordi in merito); - numerose origliate, tattica particolarmente cara ai nemici dei Nostri in questa storia. Inutile dire che qui non si tratta di scorciatoie per arrivare più facilmente a una risoluzione, ma servono tutte per mettere in difficoltà i Nostri eroi; - complimenti, anch'essi abbastanza numerosi, tra il giovane Kit, gli altri pards e via dicendo. In tutta onestà, non mi hanno fatto un'impressione troppo migliore di quella che mi fanno quelli sovente imputati a Boselli, anche se nel contesto della storia, che vede un giovane e scatenato Kit Willer in un mondo di adulti, hanno indubbiamente una funzione. Nella mia edizione, tra l'altro, durante il suo battesimo del fuoco, al momento di sparare Kit pensa: "Devo mirare alla mano", con "alla mano" palese frutto di una... mano, appunto, diversa. La traiettoria del proiettile disegnata nella vignetta successiva colpisce l'avversario allo stomaco e l'avversario si piega in due; ma il fatto che la traiettoria passi in corrispondenza della mano ha permesso di aggiungere una macchia di sangue sulla stessa. Quantomeno, così ricostruisco il tutto: raffrontato con gli insegnamenti paterni di qualche pagina prima, il pensiero di Kit, oltre a essere stato manomesso a livello di lettering, non ha proprio senso.
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Quella famigerata lista scritta da Nizzi per Medda...
virgin replied to Diablero's topic in La Serie e i Personaggi
Ricordo che quella scena mi fece davvero una pessima impressione. Il seguito della storia, senza capo né coda e di rara sgradevolezza, non fece nulla per migliorarla. -
Indian Agency contiene il personaggio più bello, coerente e psicologicamente interessante mai descritto da Nolitta su Tex: il twenty-mule train. Potrei seriamente votarla per questo motivo.
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Che testimonianza inestimabile, Sandro... Ho le lacrime agli occhi e non sto scherzando. Grazie!