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Tex E Il Signore Degli Abissi


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IL FILM DI TEX WILLER






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Il film su Wikipedia:



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Tex e il signore degli abissi è un film western del 1985, diretto da Duccio Tessari e interpretato da Giuliano Gemma, William Berger e Carlo Mucari.

Il film è la trasposizione di una storia a fumetti del famoso ranger del fumetto Tex Willer, che parte con l'albo intitolato El Morisco, prosegue con Sierra Encantada e termina appunto con Il signore dell'abisso (albi dal n. 101 al 103), scritta da Gian Luigi Bonelli e disegnata da Guglielmo Letteri.

La storia si basa sul ritrovamento di misteriose pietre verdi da parte degli indiani. Queste pietre hanno la capacità, se colpiscono un uomo, di mummificarlo e renderne il corpo duro come roccia. Tex e i suoi fedeli amici devono riuscire a rintracciare il misterioso stregone che riesce a procurarsi queste pietre, e sconfiggerlo per sempre.

Il film, che si rivel' un flop dal punto di vista commerciale, venne giudicato una cattiva trasposizione cinematografica e, probabilmente anche per questo, è rimasta tuttora l'unica pellicola dedicata al celebre eroe dei fumetti italiani. Tuttavia va tenuto presente che è sempre estremamente difficile la trasposizione in pellicola di un fumetto come Tex, popolarissimo e nell'immaginario dei lettori già perfetto nella sua realizzazione tramite immagini statiche (nei volti, negli atteggiamenti dei personaggi e nelle dinamiche di svolgimento delle storie). In effetti fu probabilmente per questo motivo che il regista, l'esperto Duccio Tessari, e la produzione decisero di realizzare il film attraverso sequenze statiche, in modo da rendere allo spettatore il film come se fosse un fumetto. Ovviamente la realizzazione non poteva che essere perdente nei confronti del fumetto, ma è improbabile che una trasposizione più dinamica avrebbe ottenuto migliori risultati. Considerazioni simili valgono anche per la non eccelsa qualità degli effetti speciali (anche quelli più elementari) e per le interpretazioni dei protagonisti (ad esclusione di William Berger) che non potevano, per i motivi già esposti, che essere inadeguati a rendere i personaggi originali. Di fatto il film non venne apprezzato neanche dallo stesso Gian Luigi Bonelli che, in qualità di scrittore, ideatore e editore del protagonista, sperava in un risultato migliore.






Articolo tratto dalla rivista INK, a cura di Gianpaolo Saccomano:

Durante l'ultima riunione di redazione il nostro direttore ci ha fatto notare che non è possibile dedicare un numero di Ink al genere western senza soffermarsi su Tex Willer e Compagni. Dal momento che sul personaggio a fumetti più amato dagli italiani si pubblicano una media di quattro volumi critici all'anno (senza contare i saggi brevi e gli articoli...), direi che è il caso di affrontare l'argomento da un'angolazione alternativa, spendendo due parole su uno dei momenti più controversi nella cinquantennale saga dell'eroe bonelliano per eccellenza: mi riferisco alla sua, alquanto discutibile, trasposizione cinematografica in "Tex e il Signore degli Abissi", diretto da Duccio Tessari nel 1985. Per tutti coloro che non lo avessero visto e per i lettori più giovani è doverosa una premessa: non si sono persi molto! La pellicola in questione è obiettivamente mediocre e, se non del tutto disconosciuta, ha comunque creato notevole imbarazzo e qualche rimpianto alla famiglia Bonelli. Vista la scarsit? di passaggi televisivi e la difficile reperibilit? sul mercato home video, è opportuno ricordarne la trama: sulle tracce di una banda di trafficanti darmi capeggiata dal perfido El Dorado, Tex, Carson e Tiger Jack, assistono impotenti all'eliminazione fisica di complici e testimoni per mezzo di micidiali dardi avvelenati che mummificano e pietrificano all'istante le povere vittime.

La consulenza scientifica di El Morisco permette ai nostri di far luce su di una pericolosa setta di adoratori del dio azteco Xiuhtecutli che, capeggiata dal malvagio sacerdote Kanas e servendosi della misteriosa sostanza mummificante, intendono provocare una sanguinosa rivolta delle tribù di confine contro le autorit? messicane e gli infedeli statunitensi. Dopo varie peripezie, e non senza difficolt?, i nostri eroi manderanno all'aria il folle piano di Kanas battendosi, addirittura, con l'infernale Signore degli Abissi, un orrendo incappucciato che estrae la diabolica polvere dall'affiorato vulcanico nelle viscere del tempio azteco.

Nonostante sia tratta da un famoso soggetto di Gianluigi Bonelli (Tex n. 101, 102 e 103, splendidamente disegnati da Guglielmo Letteri), la storia non avvince e, vuoi per lo stile filmico di Tessari (a metà tra lo spaghetti western e lo sceneggiato televisivo), vuoi per una certa pochezza di mezzi nella realizzazione (ambientazioni assai dubbie ed effetti speciali da horror movie di serie B ), finisce coll'assomigliare a certi improbabili western di produzione tedesca o, nella migliore delle ipotesi, alle pellicole mitologiche che resero famosa la cinematografia italiana nei primi anni sessanta. A ciò si deve aggiungere l'infelice scelta degli attori: passi Flavio Bucci nei panni del terribile Kanas, e l'allora sconosciuto Carlo Mucari in quelli di Tiger Jack, ma per la miseria! che centra Isabel Russinova con le regine azteche! Che dire poi di un Giuliano Gemma, legnoso e non in parte, alle prese con quell'irresistibile mix di connotazioni di genere che fa dell'immagine grafica del nostro Tex qualcosa di unico ed irripetibile...?!

Non serve che lo si giustifichi tirando in ballo il difficile raffronto con i tratti somatici di Gary Cooper, attore feticcio nella visualizzazione di Tex voluta da Aurelio Galleppini, piuttosto che con il volto di Charlton Heston nei disegni di Claudio Villa e degli autori attuali; semplicemente Giuliano Gemma non è adatto al ruolo e, nonostante le sue indubbie capacità atletiche, non suscita alcuna immedesimazione con il nostro eroe, sfiorando qua e l' addirittura l'antipatia.

Sensazione che viene rafforzata dal divario linguistico che esiste tra il fumetto ed il film: nessuna delle tipiche espressioni con cui Tex strizza l'occhio al lettore (dal vecchio satanasso, al tizzone d'inferno, e così via), ricorre nei dialoghi e, alla fine, soltanto il Kit Carson, interpretato da quella vecchia gloria del cinema western italiano che è William Berger, ci ricorda che quelli che stiamo vedendo sono gli stessi personaggi del nostro fumetto preferito.

Sia chiaro che certe sviste registiche rilevate (morti che sbatton le ciglia, acquari ottocenteschi illuminati da luci al neon, pesantissimi massi che rimbalzano al suolo, e altro ancora) non sono che peccati veniali se rapportati al grave torto perpetrato a noi lettori che, ancora oggi, non afferriamo il senso di tutta questa operazione. Ma come...?! dopo più di trentacinque anni di onorata carriera fumettistica, Tex e compagni approdano finalmente al grande schermo in una produzione RAI italiana (che prevede addirittura la realizzazione di un serial a puntate) e, alla fine con un incredibile pressappochismo, viene distribuito nelle sale cinematografiche un pasticciaccio simile lasciando noi lettori costernati e defraudati di un sogno?!

E' probabile che Bonelli padre e figlio non abbiano avuto molta voce in capitolo durante la realizzazione di questo "Tex e il Signore degli Abissi" e, volentieri perdoniamo la comparsata di Gianluigi Bonelli nei panni del vecchio indiano narratore, visto che nessuno gli rende merito per essere stato il primo autore ad introdurre le tematiche relative allo sfruttamento e all'oppressione degli indiani d'America da parte della civilt? occidentale sposandone la causa con il suo Aquila della Notte... ma, se vogliamo essere d'accordo con Decio Canzio, direttore editoriale della Bonelli Editrice, che, in una recente intervista sostiene che il film su Tex forse non è poi così brutto e che, col passare degli anni, verr? rivalutato, allora accidenti! qualcuno mi deve spiegare perchè tutti i tentativi di trasporre un personaggio del fumetto italiano in versione cinematografica siano poi finiti in maniera così mediocre, quando non del tutto naufragati!... (e si badi che il dylandoghiano "Dellamorte Dellamore" di Michele Soavi, pur considerato un gradino più su, non fa eccezione alla regola...).

Non sarà piuttosto che ancora oggi, negli anni del multimediale, l'industria cinematografica italiana e certa intellettualit? a la page si ostinino a considerare il fumetto e il suo ambito come roba per ragazzini o, nella migliore delle ipotesi, come un curioso fenomeno di sottocultura di massa?! Meditate gente, meditate... e leggete più albi (a fumetti, naturalmente!).



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La locandina dell'edizione francese di Tex e il Signore degli Abissi...

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Questo è il link a un vecchio topic dedicato al film:

Il film di TEX E IL SIGNORE DEGLI ABISSI

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Articolo tratto da Sorrisi e Canzoni, n° 30 del 28 luglio 1985.



Un altro fumetto diventa film. La famosa pistola di carta di Tex Willer si trasferisce per la prima volta dalla vignetta alla pellicola con l'approvazione e la partecipazione del suo creatore Giovanni Luigi Bonelli. Perchè "tutto riesca come si deve e si adegui al meglio alle esigenze del cinema di oggi" si affida alle esperte mani cinematografiche di Duccio Tessari ( tra i padri a sua volta del western all'italiana con "Una pistola per Ringo '65 ), alla sempre giovane "faccia d'angelo" di Giuliano Gemma ( 46 anni ) nei panni di Tex e alle sue collaudate capacità western ( estrarre la pistola a tempo di record, sparare ruzzolando, galoppare come il vento, sorridere poco, portare il classico cappello Stetson come un guanto ) e, infine, , a un inedito ma convinto team di finanziatori pubblici che schiera tutte in fila Raitre, Cinecittà e Sacis ( già impegnatissima con le prevendite all'estero ).

Tex vive e "lavora" nell'America del lontano west, ma è nato in Italia ( primavera del '48 ) e si sente italiano dalla punta dei piedi a quella delle sue pistole ( Colt naturalmente ), e sa che cominciando a giocare in casa, trover? almeno 400.000 fedelissimi ( tanto "tira" ogni mese un suo albo "gigante" ) pronti ad aspettare questa sua prima avventura cinematografica intitolata " Tex e il Signore degli Abissi ". Una delle prime scritte da Bonelli ( e oggi sceneggiata per il cinema da suo figlio Giorgio, Duccio Tessari, Gianfranco Clerici e Marcello Coscia ), ma anche "quella che meglio si prestava" dice Tessari " a un'edizione riveduta e corretta verso una dimensione ugualmente avventurosa, ma più magica, piena di misteri, con pietre leggendarie, cadaveri mummificati, sacrifici umani, grotte senza fondo, riti ancestrali. Un po' sulle tracce di Indiana Jones e dei suoi templi maledetti?".

Ma il western allora? La risposta di Tessari è pronta e sorridente: "C'è anche quello e con tutti i crismi dovuti: sparatorie all'ultima cartuccia, scazzottate micidiali, piste da seguire tra rocce e deserti, cavalli lanciati in corse sfrenate. E comunque il filone magico-misterioso non è estraneo a Tex, tutt'altro. Ai suoi ammiratori non dispiace vederlo alle prese con paladini del Male come la principessa Tulac, il folle sacerdote Kanas, o l'incappucciato Signore degli Abissi?",.

Giuliano Gemma da parte sua è soddisfatto come uno che sa che non sbaglier? il colpo. Dice: " Sono veramente contento di tornare nel West, ma soprattutto di fare qualcosa che si annuncia come nuovo e originale. Del resto dopo un - Marco Polo - americano, un - Giuseppe Verdi - e un - Cristoforo Colombo - inglesi, ci voleva un - Tex Willer - tutto italiano?".

Interessante anche la dichiarazione del gran capo di Raitre, Giuseppe Rossini: " Abbiamo puntato molto su questo film e lo consideriamo - un pilota - per una eventuale successiva serie televisiva. Se andr? bene in Italia e dall'estero arriveranno richieste incoraggianti, chiederemo aiuto a Raiuno e ne faremo un appuntamento fisso".

Non si è badato troppo alle spese, ad esempio. Quando il costo è salito dal miliardo e mezzo previsto ai due miliardi e duecento milioni, non si è storto il naso, ma si è alzata volentieri la posta ( Tessari lo conferma accollandosi tutta la responsabilità ). Poi gli esterni, tutti girati con lo sfondo classico dei western all'italiana, la Spagna intorno ad Almeria. Gli abissi ricostruiti con cura a Cinecittà. Un buon cast composto da Gemma naturalmente, William Berger ( Kit Carson ), Carlo Mucari ( Tiger Jack ), Flavio Bucci ( Kanas ), Isabel Russinova ( Tulac ), Riccardo Petrazzi ( Signore degli Abissi ) e lo stesso Giovanni Bonelli, che apre il film nei panni di un vecchio stregone che dice con voce vecchia e saggia: "Dicono che venisse dal Nord, come il vento gelido che spazza la prateria durante il Grande Inverno? Tex Willer? Dalle ultime regioni delle Montagne d'argento al fiume Azzurro delle lunghe canoe il suo nome era pronunciato con timore?".




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Guest Wasted Years

Il film è una benemerita schifezza. Manca Kit Willer, che nella storia originale c'era, Kit Carson e Tiger sono assolutamente sbagliati, Gemma appare a disagio nel ruolo di Tex, ci sono un sacco di modifiche alla storia che, lungi dal migliorarla, la rovinano. Io uso il DVD per tenere in equilibrio la mia scrivania. Interessante il cammeo di GLB. Il resto BRRR

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Alcuni salienti commenti dedicati al film nella bella discussione che era stata intavolata nel vecchio forum...


Anthony Steffen diceva:

Budget limitato, effetti speciali da film di serie C, scelta sbagliatissima della storia(potevano benissimo sceglierne un altra o ripercorrere le fasi salienti della vita di Aquila della Notte) regista non adatto, poco appoggio di S. Bonelli alla produzione del film.
L'unico elemento positivo a mio avviso e' stata la scelta di G. Gemma come interprete di Tex, perche' fisicamente e come eta'(all'epoca era ancora quarantenne) era l'unico nel ruolo.



Doc Hollyday ovvero Gunny repplicava invece:

Forse se ci fossero stati Charlton Heston (Tex) e Jack Palance (Carson), come all'epoca si parl' (per una produzione by Warner Bros.) a quest'ora avremmo potuto gridare al miracolo.



Il vecchio Jonah Hex, altro utente che abbiamo perso per strada:

Io lo vidi al cinema, inutile dire che fu una delusione tremenda, addirittura avevo dei vicini di poltroncina (due uomini sulla quarantina) che ridevano a crepapelle ad ogni scena. Io ero molto infastidito dal loro atteggiamento, però alla fine dovetti ammettere che non avevano proprio tutti i torti. Fu un fiasco talmente colossale che una domenica mattina il quotidiano locale apr? in prima pagina con una recensione devastante alla pellicola, con tanto di foto di Giuliano Gemma... William Berger divenne oggetto di critiche feroci per la sua interpretazione di Kit Carson: ci fu chi lo defin° "una vecchia cariatide", dissero che era troppo anziano per interpretare un Kit Carson credibile. Invece a me non dispiacque, anzi, lo trovai divertente e in alcuni atteggiamenti molto simile al Kit dei fumetti.




Jonah Hex inser? anche questa neanche troppo vecchia intervista a Enzo Castellari


E' vero che sono trent'anni che cerchi di realizzare un film su Tex Willer?

Proprio nei giorni scorsi è venuto, da Milano, Giorgio Bonelli, il figlio (forse si riferisce a Sergio, ndJH), è lui che ha i diritti per fare il film di Tex Willer e abbiamo parlato lungamente: è dispostissimo a cederli, a entrare a partecipare con noi nel progetto; si sta muovendo un uomo di Berlusconi per Mediaset per farci avere i fondi, perchè sarebbe un "pilota", da qui nascer? poi sceneggiatura e tutto il resto. Erano secoli che non ci vedevamo, perchè lui era un ragazzino quando io ero stato su a Milano e avevo collaborato per mesi con suo padre a realizzare il primo Tex Willer, che poi non si fece, a suo tempo; voleva farlo pure di produzione Bonelli, temeva che tutti lo fregassero oppure chiedeva cose che non erano possibili e allora non si fece. Ma io sono stato il primo a passare dei mesi con l'autore a casa sua, a discutere sulla sceneggiatura.

Come mai "Tex e il Signore degli Abissi", diretto da Duccio Tessari, non l'hanno proposto a te?

Non so... allora non lo so, ma fu un problema della RAI: venne girato tutto con gli interni di RAI 3, come impiegati statali che lavoravano solo perchè era necessario che lavorassero, quindi ha avuto tutte le difficolt? possibili, Duccio, nel realizzarlo: pochi soldi... e poi non è il genere per Duccio, lui era molto spiritoso, divertente, piacevole, con humor vero e quello che ha messo nel film non era giusto per il personaggio di Tex. Poi, secondo me, era sbagliato Giuliano Gemma: non è Tex. Lui è Ringo!

Eppure qualcuno ha detto che diretto da Castellari il film sarebbe stato un capolavoro...

Con gli interni RAI penso che anch'io mi sarei trovato in difficolt?. Ricordo che andai a trovare Duccio mentre girava e mi disse: "Mamma mia, non sai quello che sto soffrendo". Il film non l'ho mai visto ma ai Bonelli non è piaciuto, malgrado nella sceneggiatura ci fosse anche questo Giorgio Bonelli...

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Malgrado il ricordo della grande delusione di 23 anni fa, l'ho comprato lo stesso. Giusto un ricordo di giovent?, guardato oggi con maggior distacco. E' perfino più brutto del Tex degli ultimi tempi haha haha hahaOra che ci penso, però, tutti coloro che si lamentano della carenza di presenza femminile in Tex dovrebbero essere contenti, visto che in questo film c'è una donna anche dove non dovrebbe esserci (il principe Tulac trasformato in principessa senza nemmeno un'operazione chirurgica). <_<

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Dal sito di uBC fumetti, questa curiosità:



Sull'edizione cartacea de "La Repubblica" di oggi ( 01 febbraio 2008 ), a pag.27 il sociologo Alberto Abruzzese svela un progetto di trent'anni fa della Rai che prevedeva un telefilm di Tex, per il quale aveva realizzato delle sceneggiature insieme ad altri professionisti della comunicazione. Un estratto:


Era un progetto della Rai di Fichera, alla fine degli anni '70, molto prima dell'accettazione della serialit?. Un lavoro pionieristico [...] il fumetto ha delle articolazioni interne che sono vicine alla scansione di un telefilm. Ci sono elementi che si ripetono, e c'è il climax finale. Ma c'è anche un problema: un fumette dipende moltissimo dalla partecipazione del lettore alla costruzione del testo. [...] Ognuno di noi ne ha scritte quattro (di sceneggiature, n. d. r.), tratte dalle storie di Gianluigi Bonelli. E andando avanti con il lavoro ci si convinceva sempre di più che Tex non poteva diventare un film, ma una serie. Invece purtroppo il nostro lavoro è stato totalmente sprecato e travisato con la realizzazione di due episodi che divennero un disastroso film di Duccio Tessari. Una vera follia, un massacro in cui noi non avemmo alcuna responsabilità.

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Non avrei mai scelto la storia de "il signore degli abissi" come prima storia per un film su Tex, troppo poco western... Eppure l'inizio del film con quelle scene dedicate agli indiani e ai contrabbandieri tratte da "Sabbie insanguinate" ( Tex G. 1888-189) sono davvero belle, peccato per il resto...

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh, dovrei averlo scritto anche in un altro topic, ma mi ripetr?. Questo film è veramente molto al di sotto dello standard dei film per la tv. IMHO se dovessi fare un sillogismo aristotelico direi che Giuliano Gemma sta a Tex Willer come Jane Seymour ( la signora del west ) sta alla signora in giallo... in pratica non centre un tubo!!!L'attore che interpreta Tiger tutto sembra meno che un indiano. L'unico personaggio che un po' rassomiglia a quelli creati da Galep e GLB è proprio Kit Carson ( William Berger ), anche se i pantaloni con la banda gialla sono un vero obrobrio. Il Morisco sembra più un incrocio tra il gestore di un bazar e un oste e non uno scienziato esperto di arti occulte. Stendo un velo pietoso sulla trasmutazione sessuale del capo degli Hopi.... ( è ambientato in arizona o a casablanca? :D :D :D )Lo standard di recitazione è ben al di sotto della media. Il film ha inoltre il DE-merito di aver rovinato una delle più belle storie col morisco scritte da GLB aggiungendo innovazioni futili e stupide a scapito di momenti di vera azione... Nulla da dire un vero e proprio filmaccio che mi son pentito non dico di aver comprato, ma addirittura di aver visto!!!!!

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Beh diciamo che di sicuro non è un film che meriti considerazione artistica, n° chissà che posto nella storia del cinema. Ma sinceramente a me è piaciuto molto.. avvincente proprio come il fumetto. Fin da bambino sognavo di vedere un film su Tex! Anche io avrei scelto un'altra storia però.. spero che in futuro siano realizzati altri film sul nostro eroe.

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Guest Wasted Years

Se si faranno film su Tex nel futuro, io sarà spaventato dall'esito. Dopo questo, non se ne sono fatti altri, ed a ragione, data la caterva di scelte sbagliate in questo. La storia non era adatta, la si è resa ancora meno adatta, si sono scelti gli attori sbagliati, da un certo punto in poi la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, mentre anche prima la vicenda è fiacchissima. Sono traumatizzato... e non sono il solo!!!!

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh Wast è vero che l'esperienza pregressa è traumatica, tuttavia io credo che se oggi una qualche società specializzata in produzione per film TV decidesse di creare un film dedicato al nostro ranger con un casting accurato e una buona sceneggiatura ( magari fedele alla storia originale non un guazzabuglio come questa...) potrebbe uscirne un prodotto più che pregevole... Se vuoi dire la tua su un futuro film su Tex, tempo fa avevo aperto una discussione in proposito Clicca quiSe devo essere sincero sono curioso di sentire la tua in proposito... ;) ;) ;)

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  • 5 settimane dopo...
  • Collaboratori

Un giudizio di Moreno Burattini sul film...

Filmetto un po' deludente, a dire il vero. Sarà la quinta volta che lo vedo (la prima fu al cinema, all'uscita, nel 1985) ma resto sempre perplesso di fronte a Kit Carson grassottello e con la pancetta, Tex con lo spolverino, Tiger Jack che è un modello efebico che del pellerossa non ha proprio nulla, Eusebio che invece di essere lugubre e spilungone è un fighetto con i muscoletti palestrati, El Morisco con la barba. E poi che brutte voci! Per non parlare dei massi di cartapesta e del villaggio navajo che sembra fatto per Gardaland.  E dov'? finito Kit Willer? Mah. In ogni caso, è sempre un film su Tex, l'unico film su Tex, e certi fotogrammi con Gemma a cavallo potrebbero anche far sognare, se estrapolati dal contesto.

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  • 1 mese dopo...

Niente di particolare, per carit? - sarebbe una stro***ta dire il contrario - ma a me è piaciuto! Le due/tre note stonate che trovo sono il personaggio di TJ che non pare un indiano manco da lontano, la voce di GG e la storia scelta per fare il film. Non dir? mai a sufficienza che secondo me la migliore storia, almeno per cominciare, sarebbe stata "Terra senza legge" dal momento che ha tutti gli elementi del western tradizionale (cavalli, diligenze, cittadine, scazzottate, sparatorie, saloon, inseguimenti e quant'altro...). Ci sono anche tutti i pard :trapper:

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Secondo me, che non l'ho visto, ma sono un appassionato del western, mi piacerebbe guardarlo per vedere le gesta del grande Giuliano Gemma nel ruolo di Tex e tutto il mondo intorno, compresi i tre pards . So che si tratta della storia con El Morisco che, anche se non è il mio personaggio preferito può dare molto al film.

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh Doudou, io non posso impedire a nessuno di compiere atti di autolesionismo, ma secondo me se ti risparmi di vedere questa orribile trasposizione cinematografica ci guadagni in salute. La recitazione di Gemma è pesantemente al di sott della media e la presenza di quello che viene spacciato per el brujo di Pilares non fa altro che peggiorare la situazione... FIDATI!!!! NON LO FARE RAGAZZO!!!! haha haha haha haha ( Logicamente scherzo, ma ti assicuro che il film è un vero e proprio obrobrio!!! )

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Io invece continuo a dire che il film va visto, almeno per farsi un'opinione personale. A parte la storia (inadattissima da trasporre per i mezzi dell'epoca dello spaghetti western) e - se vogliamo - Tiger Jack, il film A ME non dispiace. Gemma lo vedo assolutamente perfetto nella parte di Tex, tranne che per la voce (autodoppiaggio assurdo), e lo stesso dicasi per Carson, con un perfetto William Berger!

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  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...

Il film è una bella schifezza, partendo dalla sceneggiatura!Gli indiani fanno dei veri e propri salti (fuori sincrono!) quando esplode la dinamite, i massi rotolanti sono di polistirolo (e si vede!) e la recitazione in generale fa pena. Giuliano Gemma, anche se fisicamente molto adatto al ruolo, esagera in manierismi: salti mortali per sfondare una finestra o saltare già da una roccia, accende i fiammiferi col pollice..... eppoi non si capisce perchè non porta gli stivali fuori dai pantaloni. La camicia rosa, poi..... Carson è forse troppo anziano ma accettabile (pantaloni a parte), Tiger non è malaccio. Ma le voci sono orrende!La scelta della storia, poi, è stata alquanto autolesionistica: o veniva fuori un capolavoro o risultava per forza ridicolo!Perchè non scegliere una storia più tradizionale, meno complicata da ricostruire?

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Il film è una bella schifezza, partendo dalla sceneggiatura!

Ehi.. io ci andrei piano con certi giudizi. Che sia un B-movie siamo d'accordo, ma da questo alla schifezza ce ne passa. Anche perchè la maggior parte degli elementi che hai citato per sostenere la tua tesi mi sembrano quanto meno debolucci (Kit Carson troppo vecchio, gli stivali dentro i pantaloni, e così via). Questo è un film che, nel bene o nel male, fa sempre discutere. Secondo me, bisogna interpretarlo per quello che ?: la trasposizione cinematografica di un fumetto, con tutto ciò che ne consegue.. Quindi, i salti acrobatici di Tex e degli indiani vanno più che bene, perchè rispecchiano quello che avviene nei fumetti del nostro eroe; la sceneggiatura che non sempre è rigorosa ci può anche stare, perchè lo scopo di questo film è divertire, senza nessuna pretesa di aspirare all'Olimpo del cinema. Sostengo inoltre che la scelta del soggetto sia abbastanza azzeccata: IL SIGNORE DELL'ABISSO è una delle storie più belle e apprezzate di sempre, forse proprio anche grazie alla trasposizione cinematografica, e per l'abile miscela di western classico ed esoterismo. Segnalo, fra l'altro, la presenza di un cofanetto a tiratura limitata di questo film, contenente il film più un libricino di critica cinematografica.. cofanetto che ovviamente ho provveduto ad acquistare subito appena l'ho visto ;) In conclusione, IMHO, un bel 7 a questo film non lo toglie nessuno!
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Per giudicare un'opera solitamente si parte da un grado di eccellenza a scendere. Ponendo i film di Sergio Leone (anni '60) come fonte di ispirazione per tutti i film western a seguire per quanto riguarda realismo descrittivo, atmosfera, ricostruzione storica (seppur con pochissimi mezzi economici, non dimentichiamolo...), da un film realizzato 20 anni dopo se permettete mi aspetto ben altro!La recitazione è alquanto "approssimativa" (e non si può dire il contrario), la sceneggiatura piena di falle (eppure, quando si trae l'opera da un fumetto, la sceneggiatura è già l'!), le esplosioni e le frane ridicole (se si facevano grasse risate nell'85, figuriamoci ora...). Di albi di Tex ne ho letti tanti, non mi risulta esegua salti mortali (fatti con l'intento di spettacolarizzare la scena, ma che finiscono col renderla ridicola perchè nessuno agirebbe in quel modo)... Dopotutto, se il film è stato pesantemente criticato all'uscita, non credo di dire nulla di nuovo o di diverso, e se ho acquistato il dvd è solo per amore nei confronti del personaggio.

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Sono d'accordo su quanto affermato da Sparicova ma soltanto in parte. E' vero che la scelta di scegliere quella storia a sfondo fantastico e' stata una scelta infelice, non era adatta per essere la trama del primo film dedicato a Tex, vi erano molte altre che si sarebbero prestate meglio per una trasposizione cinematografica, piu' tradizionali e piu' texiane e soprattutto piu' western. In quanto ai salti acrobatici di Tex, beh quelli ci stanno, e nel corso della lunga saga forse il ranger ha fatto anche di piu'. Kit Carson intertpretato dall'austriaco William Berger e' forse uno degli aspetti piu' azzeccati nel film, e' perfetto in quel ruolo e sembra davvero il vecchio cammello che conosciamo nelle nuvole parlanti. Discorso diverso per quanto riguarda Tiger, una scelta davvero infelice e da dimenticare. Giuliano Gemma fisicamente e' perfetto nel ruolo di Tex, a parte l'orrenda voce, ma forse e' proprio la sua recitazione in quel film ad essere davvero pessima purtroppo, a parte le acrobazie che ancora a 46 anni sapeva fare. Anch'io non ho ancora capito, a distanza di piu' di ventanni, quella camicia rosa. Purtroppo Sparicova ha ragione quando storce il naso sugli effetti speciali da film di serie C, quei massi rotolanti di polistirolo e altri effetti sono veramente da paura, e credo che Tex si sarebbe meritato ben altro!

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Da un articolo di Natalia Aspesi, pubblicato su Repubblica il 5 settembre 1985... Lido Di Venezia. [...] Arrivano in coppia rigorosamente maschile anche Duccio Tessari e Giuliano Gemma, regista e protagonista di "Tex e il signore degli abissi" dato nella sezione Venezia Giovani, prodotto da Rai Tre e Cinecittà, a cui dovrebbe assistere, questa sera, il ministro delle Partecipazioni statali Darida. Tessari, specializzato in film popolari, è convinto "che sia un' operazione intellettuale, addirittura gramsciana, aver trasformato il più celebre fumetto italiano in un film. Dal 1948 vende più o meno 700 mila copie alla volta, quindi anche al cinema non dovrebbe mancare un pubblico di almeno tre generazioni". E' per rispetto ai molti texwilleriani, che le azioni appaiono un po' goffe, i paesaggi sempliciotti (il cactus, il deserto, il pozzo) e i personaggi dicono "l' infame indio", "il vecchio satanasso", "facciamogli mangiare la polvere"? "S?, anche nei testi non ho cambiato una virgola, ho voluto davvero fare un film-fumetto". Giuliano Gemma di persona è molto più attraente che sotto lo spolverino di Tex. "Per forza, ho dovuto contenermi molto, perchè Tex non è un eroe cinematografico ma di carta, a due dimensioni: quindi più schematico, senza espressioni, senza emozioni". Forse a causa di questo freno intellettuale, in Tex lei sembra meno agile che negli altri suoi western: "L' ultimo western, Sella d' Argento, l' ho girato sette anni fa [...].

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