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TWF - Tex Willer Forum

Domande Ai Cestaro


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Vi capita di imbattervi in giorni in cui o tu o tuo fratello non riuscite a disegnare nemmeno una vignetta?

capita, capita..... eccome.... ci son giorni in cui riesco a schizzare velocemente tutte le vignette in sequenza di una tavola, e stabilisco molto velocemente ingombri , equilibrio tra spazi pieni e vuoti, pose dei personaggi ecc...? mi vien tutto benissimo e con particolare facilit?. Ma ci son altri giorni in cui non viene niente bene, faccio e rifaccio schizzi in continuazione su fogli a4 nel tentativo di arrivare a qualcosa di almeno decente ma non esce davvero nulla. beh in questi casi non resta che arrendermi, prendermi una pausa breve o lunga, a seconda del caso, e aspettare, sperando che il gran Dio del disegno torni a bussare alla mia Tavola. :trapper:
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la mia è una domanda impertinente ma la faccio con sincerit?.. quanto vi danno fastidio quelli che vi rompono le scatole perchè siete lenti?...

Beh ti rispondo per me, e con altrettanta sincerit?: non me la prendo affatto, d' ragione a chi tra gli addetti ai lavori ogni tanto mi striglia, a ragione, e mi cospargo il capo di cenere :trapper: Insomma accetto di buon grado sperando di dare prima o poi meno occasioni possibili di lamentarsi ad addetti ai lavori e non. Non vedo perchè dovrei prendermela sul serio per questa cosa. RC P. S. grazie a ymalpas.
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Raul, la stessa domanda l'ho rivolta a Claudio Villa e cioè, secondo te e tuo fratello, i disegni in un fumetto, per avere una critica "attendibile", devono essere giudicati da esperti o un lettore "normale puo' essere in grado di dare delle valutazione competenti?a voi, per esempio, interessa di piu' il giudizio dell'editore e dello sceneggiatore o quello di tutti noi che compriamo gli albi?

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la mia è una domanda impertinente ma la faccio con sincerit?.. quanto vi danno fastidio quelli che vi rompono le scatole perchè siete lenti?...

Beh ti rispondo per me, e con altrettanta sincerit?: non me la prendo affatto, d' ragione a chi tra gli addetti ai lavori ogni tanto mi striglia, a ragione, e mi cospargo il capo di cenere :trapper: Insomma accetto di buon grado sperando di dare prima o poi meno occasioni possibili di lamentarsi ad addetti ai lavori e non. Non vedo perchè dovrei prendermela sul serio per questa cosa. RC P. S. grazie a ymalpas.
beh, se vi mettono fretta significa che i vostri disegni sono apprezzati.. perciò spicciatevi... :lol:
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  • 4 settimane dopo...

Raul, la stessa domanda l'ho rivolta a Claudio Villa e cioè, secondo te e tuo fratello, i disegni in un fumetto, per avere una critica "attendibile", devono essere giudicati da esperti o un lettore "normale puo' essere in grado di dare delle valutazione competenti?a voi, per esempio, interessa di piu' il giudizio dell'editore e dello sceneggiatore o quello di tutti noi che compriamo gli albi?

Mah... indipendentemente dal fatto che una critica arrivi dal pubblico di lettori o dagli addetti ai lavori per me è importante che sia fatta con competenza. Non ho preferenze, una buona e oculata analisi e critica del mio lavoro, per quanto mi riguarda può provenire anche da un semplice lettore purch? adeguatamente appassionato al medium Fumetto e quindi esperto. Reputo importante sia il giudizio dell'editore che quello del pubblico, da non sottovalutare mai. RC
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Ma tu e tuo fratello lavorate nello stesso studio o separatamente?

Solitamente lavoriamo nello stesso studio. Capita talvolta che per svariati motivi lui lavori allo Studio e io a casa... e in quel caso lavorare separatamente alla stessa storia non è proprio una passeggiata... RC
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  • co fondatore

riprova del fatto che è ora che cominciate a lavorare separatamente.. :)

E' proprio una tua fissa, Bressie :lol: ! Però, son curioso anche io :) ...
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riprova del fatto che è ora che cominciate a lavorare separatamente.. :)

E' proprio una tua fissa, Bressie :lol: ! Però, son curioso anche io :) ...
Fissa pure mia! :generaleN:
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  • co fondatore

Spiacente, non ci saremo. Però mi piacerebbe venirci prima o poi;non ci sono mai stato. RC

E' un posto pieno di fanatici di comics e di collezionisti muffosi :w00t: .
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  • co fondatore

Laughing Over Limits, ridendo oltre i limiti, LOL :lol:Riguardo Cartoomics, non è poi così brutto come l'ho dipinto :D ...

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Domandina che pongo a tutti gli autori di Tex presenti sul forum, per vedere com'? la risposta :D


Tutti noi lettori stiamo aspettando con una certa impazienza l'opera del neo-autore di Tex: Tito Faraci.


Ora, la domanda è la seguente: com'? l'ambiente di lavoro quando c'è un nuovo autore che si cimenta con tale opera?



Non voglio però farvi dare un parere sull'autore, ma proprio sul clima, ossia se si lavora con uno spirito diverso dal solito, ecc ecc.



Sperando in una risposta, ringrazio e saluto :generaleN:

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Mah, c'è sicuramente più fermento, più attesa, ma è tutto molto individuale e soggettivo;lo spirito con cui si lavora rimane più o meno lo stesso. Non è che il clima o l'ambiente di lavoro cambi poi tanto, siamo tutti autori che lavorano ognuno a casa propria(o in un proprio studio) quindi non è che ci sia tutto questo clima da azienda, come invece potrebbe succedere a un gruppo che lavora insieme, tipo ad esempio la redazione di un grande giornale. RC

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? vero che lavorando "a casa" non c'è lo stesso clima, però è interessante vedere che sentite comunque anche voi la novità. Ma torniamo ad altro... Ho aperto da poco una discussione (qui) su come vediamo i rapporti tra Tex ed i suoi pard, e vedendo che voi preferite Carson, vi posto qui quanto da me "giudicato", e vorrei sapere come la vedete voi da suoi difensori. ----------------Carson è il "vecchietto" del gruppo e, in un ambiente ostile come quello dell'epoca nella quale i 4 pards si muovono, giungere a quell'età poteva significare solo due cose:- ci si tiene sempre lontani dai guai- si è estremamente "pericolosi" per gli altriDi sicuro Carson non è mai rimasto troppo lontano dai guai, quindi ci si trova di fronte alla seconda ipotesi... ma cosa significa esser pericolosi per gli altri?Semplicemente che si conoscono tanti trucchi, e si sè come comportarsi. Ora, Tex comanda quasi sempre Carson quando si trovano di fronte ad una sparatoria:"A terra!"; "seguimi!"; "Al coperto!"; "Muoviti!", ... Carson sinceramente dovrebbe esser già abbastanza collaudato nelle sparatorie (ha passato anch'egli la Guerra di Secessione, così come dure battaglie contro nemici tutt'altro che da sottovalutare), invece Tex lo tratta sempre come uno che dev'esser guidato... E questo fatto diventa sempre più presente anche di fronte alle decisioni da prendere al di fuori dagli scontri a fuoco... Carson che chiede a Tex dove bisogna andare, cosa bisogna fare, ... Sembra quasi che Carson si sia sottomesso completamente a Tex!Una scelta editoriale o una lenta trasformazione del personaggio?Io di sicuro vorrei vedere un bel Carson deciso.----------------Noi abbiamo già detto che non era sempre così ma sembra diventare quasi solo così... Se avete avuto la pazienza di leggere sin qui (e magari il thread linkatovi), noi aspettiamo i difensori del Vecchio Cammello :capoInguerra:

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Dal sito della SBE


Nelle rubriche pubblicate ogni quindici giorni su Tex Nuova Ristampa, Sergio Bonelli ha iniziato a presentare ai lettori i nuovi autori che sono già entrati, o stanno per entrare, nello staff texiano. Nel testo che vi riproponiamo qui sotto, Bonelli intervista Raul e Gianluca Cestaro.
Immagine postata

Cari amici,
i nuovi disegnatori texiani di cui vi parlo oggi vi sono già noti: si chiamano Raul e Gianluca Cestaro, e li avete visti all'opera sulle pagine dei numeri 518 (?Pioggia?), 534 (?La valle dell'odio?) e 535 (?Colpo su colpo') della serie inedita, usciti fra il dicembre 2003 e il maggio 2005. A giudicare dai commenti che mi sono pervenuti, sono stati subito ?promossi?. Cosè, i due fratelli stanno già lavorando a una nuova avventura di Aquila della Notte, scritta da un'altra ?recluta? di freschissima nomina, Tito Faraci. Per stavolta, voglio concentrarmi soltanto sui due gemelli nati a Napoli nel 1975 e abituati da sempre a lavorare ?a quattro mani?. Diplomatisi all'Istituto d'Arte, i Cestaro ((Gianluca e Raul, li vedete in quest?ordine in alto a sinistra)) hanno frequentato un corso di scenografia presso l'Accademia di Belle Arti della loro città, e hanno esordito nel mondo delle nuvole parlanti a diciannove anni, con una storia breve ospitata dalla rivista amatoriale lucchese, ?Il Fulmicotone?. Il loro vero e proprio debutto professionale avviene, invece, nel 1996, quando firmano, con Giancarlo Alessandrini, i disegni di ?Kid, una strana storia?, un albo speciale pubblicato dalle Edizioni Lo Scarabeo in occasione dei cento anni del fumetto. Nello stesso anno, iniziano a collaborare con la nostra Casa editrice, in alcuni episodi di ?Robinson Hart?, una mini-serie fantasy creata da Luigi Mignacco per la collana antologica ?Zona X?. Nel 2000, sono ?arruolati? nello staff del poliziesco Nick Raider (alla loro matita si devono i numeri 158 e 175); nel 2003, mentre illustrano per Lo Scarabeo i raffinati ?Tarocchi della Nuova Visione?, compiono, infine, il fatidico passaggio nella ?squadra? del Ranger.
?La maggior parte dei disegnatori che lavorano in coppia di solito si dividono i compiti, concentrandosi entrambi sulla stessa tavola: così, mentre uno traccia le matite, l'altro passa le chine, oppure uno realizza gli sfondi e l'altro i primi piani dei personaggià, mi ha detto Gianluca. ?Noi, invece, disegniamo separatamente, e ognuno si occupa delle proprie tavole, che ci dividiamo in modo molto semplice: se Raul fa le pari, io faccio le dispari, e viceversa. Alla fine, però, confrontiamo il tutto, per controllare che la narrazione proceda senza intoppi. Ci siamo sempre organizzati così, ma devo ammettere che, prima o poi, ci piacerebbe lavorare singolarmente, ricercando ciascuno un proprio stile. Anche se ai lettori più attenti non sfugge che, per esempio, ognuno di noi ha un modo leggermente diverso di inchiostrare i disegni?. Per i Cestaro, Tex ha rappresentato anche la scoperta di un nuovo genere narrativo: ?Certo, il western comporta un'attenzione particolare per i dettagli d'epoca (gli abiti, le armi, i cinturoni, le redini...), per non parlare dei cavalli; in compenso, però, ci lascia più libertà. Nick Raider, per esempio, con le sue ambientazioni urbane contemporanee, ci obbligava a disegnare automobili, palazzi, strade, usando squadre e righelli, ponendo molta attenzione ai dettagli tecnici. Il mondo di Tex, con i suoi scenari naturali sempre diversi e suggestivi, ci permette di disegnare come piace a noi, a mano libera. Siamo felici, anche se, in futuro, vorremmo dare più spazio a un lato del nostro stile grafico, più grottesco e umoristico, come hanno fatto in Italia Giampiero Casertano e, in Argentina, Enrique Breccia?.
Sergio Bonelli

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