Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Lacrime Di Eroi.


Messaggi consigliati/raccomandati

Anche gli eroi possono piangere?

Anche i duri possono commuoversi?

Una furtiva e timida lacrima che scende sul viso dei nostri puo' compromettere la loro immagine di eroi?

Se i nostri beniamini manifestassero dei sentimenti umani, che puo' essere un pianto, se davanti ad un racconto o ad una scena forte si lasciassero trasportare dall'emozioni e da un forte coinvolgimento, sarebbero ugualmente definiti dei duri?

Cosa succederebbe se un giorno vedessimo il nostro Tex commuoversi o emozionarsi, esternando tale sentimento attraverso le lacrime?sarebbe una scena da voi apprezzata, dato che avremmo la conferma che in fin dei conti Aquila della Notte e' un umano come noi, che puo' emozionarsi e anche piangere, o incontrerebbe le vostre ire, definendo tale scena inappropriata per un eroe con la "E" maiuscola come Tex, che non puo' dare spazio, per dirla alla Kit Carson, a certe "svenevolezze"?

Prima di sentire le vostre opinioni in merito, diamoci una rinfrescata andando a rivedere quelle pochissime volte in cui i nostri eroi si son lasciati trasportare dalle emozioni, anche se si possono contare sulle dita della mano:


E' il caso di citare una delle scene piu' forti e drammatiche della serie, e cioe', quando Tex appreso della morte dell'amata Lilith, giura vendetta davanti alla fredda tomba situata tra i monti navajos:


Immagine postata



E' un Tex disperato, affranto, dal cuore straziato dal dolore. Malgrado lo stregone Ta Hu Nah commentando la lancinante scena asserisce che Aquila della Notte non puo' piangere, ma puo' lenire il suo dolore solo con la vendetta, la vignetta ci mostra un Tex che mette le mani davanti agli occhi, come se volesse arrestare o asciugare quelle lacrime che non vorrebbe far vedere nemmeno al lettore. Insomma, se non e' stato un vero e proprio pianto, ci siamo andati molto vicino.

Un Tex che si avvicina ad un pianto misurato lo possiamo vedere anche nella storia "L'uomo senza passato", quando Carson riferisce al nostro eroe che le ricerche per trovare Kit Willer non hanno portato a nessun esito:


Immagine postata


Tex in questa scena si gira senza rispondere al vecchio Kit, come se non volesse farsi vedere da lui e dal lettore. La vignetta in questione lascia aperta qualsiasi interpretazione. Non e' difficile comunque immaginare che, la presunta morte di suo figlio provochi gli occhi lucidi al nostro inossidabile eroe.


A differenza di Tex, che platealmente non si e' mai visto piangere, discorso diverso per quanto riguardo suo figlio Kit.


Immagine postata


La morte di Fiore di Luna, la giovane donna Ute amata da Piccolo Falco, provoca in lui una forte commozione non riuscendo a trattenere le lacrime.

Stesso discorso per Kit Carson, che in certe occasioni sostituisce il suo celebre umorismo con dei sentimenti molto umani.

Infatti in "Furia rossa" ascoltando le tristi vicende sentimentali di Tex e Tiger, non riesce a trattenersi dal commuoversi, additando in un moscerino la causa delle sue lacrime:


Immagine postata



L'unico pards che non abbiamo mai visto farsi prendere dal sentimentalismo e' Tiger, ma non e' difficle immaginarsi che tra i monti in cui si era rintanato in solitudine per seppellire il suo dolore dovuto alla morte della sua amata Taniah, qualche ricordo forte e struggente non gli abbia provocato un pianto liberatorio.


A voi la parola, se ne avete voglia....

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Se non proprio con lacrime, si percepisce la commozione di Tex e Carson anche quando "il ragazzo selvaggio" John Randall riconosce il padre. Le lacrime rendono uomini molto più della durezza ostentata. Dopotutto non si parla di scene isteriche o di pianterelli per ogni minima contrarietà. Naturalmente è molto umano anche pensare che se a Tex capita di commuoversi (come nel caso da te citato de "L'uomo senza passato") voglia tenere per sè questo sentimento così delicato, ma tutto il tempo che ha passato con Carson (senza nulla togliere n° a Kit n° a Tiger) lascia aperta la porta all'idea che qualche volta, in un bivacco, qualche lacrima di nostalgia possa aver fatto la sua comparsa. Bellissimo topic Anthony, complimenti! :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E' una discussione splendida e voglio ben riflettere prima di dire la mia... Una cosa preliminare, tuttavia: pensiamo ai poemi omerici. L' Eroe è qu? umanissimo, il pianto è spesso il nucleo centrale dell'eroicit?. Pensiamo, nell' 'Iliade' , al pianto congiunto tra Priamo, re di Troia, e Achille, che gli ha ucciso il figlio Ettore; o, nell' 'Odissea' , a quando Ulisse piange alla corte dei Feaci, sulle parole di Demodoco. Sono Eroi straordinari nella loro umanit?: forti, ma allo stesso tempo fragili nella loro esistenza terrena ( non a caso Achille è un semi-dio). Tex per me è questo: un personaggio eccezionale, ma non fuori dalla natura, fortissimo ma umano. A più tardi per qualcosa di più profondo!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Le scene postate da Antony sono secondo me tra le più belle di tutta la serie;scene che ci dicono tanto della profondit? e dell'essenza umana di Tex e pards. Perchè i nostri non sono dei superuomini, invincibili e insensibili, ma uomini veri che, seppur ben al di sopra della media, possono avere momenti di "debolezza" come questi. E non c'è debolezza, perchè queste scene li rendono ancora più grandi:? troppo facile essere Eroi se si è invincibili e insensibili a tutto,? più difficile esserlo quando si è uomini, con tutti gli stati d'animo degli uomini:questa condizione umana rende l'eroismo dei nostri ancora più grande!E quando assistiamo a scene del genere, non possiamo che trovarci di fronte a storie particolari, che rendono più forte l'empatia tra il lettore e i pards, che rendono più forte il legame tra noi e Tex;e sono storie che aspirano al rango di Capolavori:queste tre storie lo sono!Dopodich?, mi sembra ovvio che queste scene non possono ripetersi troppo spesso, perchè altrimenti non solo diventerebbero monotone e ripetitive, ma rischierebbero, se usate toppo spesso, di mettere in dubbio il carisma dei nostri;carisma che invece proprio tali scene, se rare come lo sono state finore, hanno il potere di esaltare. E contro l'umanizzazione di Tex non ho niente in contrario, purch? tale umanizzazione riguardi solo, e in maniera discreta, i sentimenti intimi dei personaggi o i legami fra loro:non c'è nulla di male nel vedere Tex preoccupato per il figlio, o addirittura restio a trascinarlo nella battaglia, se sa che essa è mortale ("Patagonia"):proprio pech? Tex è padre;non ci vedo nulla di male in un Carson che, come ogni comune mortale, vuole ogni tanto soddisfare i propri bisogni sessuali. L'importante è che questa umanizzazione avvenga in maniera discreta e non quando c'è da menare le mani, non nel momento in cui c'è bisogno degli Eroi. Tex è umano, ma non vigliacco!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

queste scene li rendono ancora più grandi:? troppo facile essere Eroi se si è invincibili e insensibili a tutto,? più difficile esserlo quando si è uomini, con tutti gli stati d'animo degli uomini:questa condizione umana rende l'eroismo dei nostri ancora più grande!E quando assistiamo a scene del genere, non possiamo che trovarci di fronte a storie particolari, che rendono più forte l'empatia tra il lettore e i pards, che rendono più forte il legame tra noi e Tex

Direi che queste frasi di Paco esprimono esattamente quello che è il mio pensiero:Tex e suoi pards sono eroi umani, in grado di compiere azioni fuori dalla portata dell'uomo comune ma che in fondo sono come tutti noi!Comunque, nei casi delle vignette postate, si assiste a dei momenti di dolore molto diversi: Kit Willer piange la perdita del primo amore, io lo vedo come un pianto "adolescenziale" (anche se dovrebbe avere qualche anno in più); il dolore di Tex invece è rappresentato come qualcosa di molto più solenne e profondo, che diventer? la sua ragione di vita finch? non sarà fatta vendetta; la commozione di Carson è un gesto che in fondo è utilizzato per sdrammatizzare un p? la scena, e non mi ricordo che abbia mai vissuto un momento simile a quello degli altri tre pards; infine, nel caso di Tiger, nessuno l'ha mai visto in lacrime, è qualcosa lasciato alla fantasia del lettore. In sostanza, questo elemento delle "Lacrime degli Eroi", è stato secondo me diversificato ed usato nel metodo migliore per ciascuno dei pards, in modo da avvicinarlo al lettore facendo però in modo che il lettore stesso si aspettasse esattamente questo tipo di reazione al dolore da parte di ciascun personaggio.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Sergio Bonelli ne ha parlato forse in un TuttoTex. Riassumendo, ecco cosa dice. I personaggi caratterizzati da Gianluigi Bonelli si contraddistinguono non solo per la loro forza fisica, ma anche per il controllo dei loro sentimenti e della loro emotivit?. Solo una volta l'autore è venuto meno a questa regola, quando in una vignetta del numero 12 mostra una lacrima sul viso di Gros-Jean nel momento in cui si separa dall'amico Tex, lacrima subito cancellata da un fazzoletto e da parole che alludono ad un provvidenziale malanno di stagione: un raffreddore!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Forse Sergio si è dimenticato de "Il giuramento".... comunque come discorso quello di Bonelli in generale non fa una piega;forse perchè il padre non ha mai messo(a parte Lilith) Tex o gli altri in situazioni emotivamente estreme come quella che Nizzi ci mostra in "L'uomo senza passato".... alla fine l' Tex ha fondati motivi per credere che il figlio sia morto, e mi sembra naturale che FORSE pianga. Comunque situazioni così estreme, una tantum, non mi dispiacerebbe vederle.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Se non proprio con lacrime, si percepisce la commozione di Tex e Carson anche quando "il ragazzo selvaggio" John Randall riconosce il padre.

Grazie Cheyene, mi era sfuggita questa scena, anch'essa molto forte e altrettanto coinvolgente, e non ne sono immuni nemmeno i due pards, anche se Tex cerca di camuffare la propria emozione mettendola nello scherzo, con l'evidente scopo di sdrammatizzare:



Immagine postata



Le lacrime rendono uomini molto più della durezza ostentata.

In un certo senso e' cosi'. Non e' solo il coraggio e l'audacia a rendere gli uomini degli eroi o dei duri, ma anche quando di fronte a certe situazioni difficili ed estreme manifestano certi sentimenti, come puo' essere appunto una commozione. E' facile affrontare situazioni eroiche quando non ci sono sentimenti nel mezzo.

Per esempio, sempre ne "L'uomo senza passato",Tex ferito nel fisico e soprattutto nel cuore per la presunta morte del figlio, affronta in duello Joe Galvez con uno stato d'animo tutt'altro che tranquillo. Un turbamento che potrebbe compromettere in quel momento le sue indiscusse abilita' da pistolero. A differenza dei vari cattivi, con un dito di pelo nel cuore, che non hanno questo tipo di problemi, essendo sprovvisti da questo tipo di sentimenti.

? troppo facile essere Eroi se si è invincibili e insensibili a tutto,? più difficile esserlo quando si è uomini, con tutti gli stati d'animo degli uomini:questa condizione umana rende l'eroismo dei nostri ancora più grande!E quando assistiamo a scene del genere, non possiamo che trovarci di fronte a storie particolari, che rendono più forte l'empatia tra il lettore e i pards, che rendono più forte il legame tra noi e Tex.

Appunto!Concordo.


Sicuramente un pianto o una forte emozione di un Tex o di un Carson, a mio modo di vedere, non comprometterebbe per niente la loro immagine indiscussa di eroe o da duro. Il personaggio di Clint Eastwood, per esempio, nei film di Sergio Leone, non ride mai, non si emoziona mai, neanche davanti a scene come un massacro intero di una famiglia, o davanti ad un bambino picchiato, proprio perche' e' privo di sentimenti che, se da un lato puo' essere denominato come un duro, dall'altro non puo' essere considerato un eroe ma un antieroe, dato che uccide non per giustizia o per valori etici e morali, ma solo per sete di denaro.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Mi permetto di segnalare la splendida "Ritorno a Culver City" :trapper: La prima parte del primo albo è anch'essa emotivamente molto intensa:Tex infatti ritorna con la memoria ai giorni della sua infanzia, si rivede bambino sul carretto e a pesca nel fiumiciattolo. E la scena del cimitero è per i nostri molto intensa:Nizzi mette in scena quell'emozione che Bonelli ne "Il passato di Tex" non aveva inserito, nemmeno quando al nostro uccidono il padre e il fratello. Anche qui i nostri sono molto "umani"...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Aggiungerei alla carrellata la frenetica galoppata che chiude l'avventura "il figlio del fuoco": un Tex impotente che sfoga non in un pianto liberatorio, ma in una galoppata al tramonto la propria rabbia e disperazione per la morte (presunta) di Carson e di Kit.
Probabilmente è il finale di avventura più drammatico in assoluto di tutta la saga texiana, "stemperato" in parte dal fatto che l'avventura successiva riparte (e si salda) esattamente da dove era finita quella precedente.

Ma a questo punto, ripoterei un breve stralcio.....

Freccia Rossa:"Ho visto uomini bianchi piangere, e trovar conforto nelle loro lacrime!"
Ta-Hu-Nah:"Aquila della Notte non può piangere! Anche se il dolore e la disperazione stringono il suo cuore con morsa spietata, non alle lacrime egli chieder? conforto per lenire la sua angoscia, ma al sangue dei suoi nemici!"

Io credo che la chiave di volta, il paradigma sia racchiuso in questo celebre scambio di battute (evito persino di dire da dove sono tratte, tanto famosa è l'avventura).
Tex può disperarsi, struggersi, provare dolore ed angoscia in quanto essere umano; ma NON PUO' PIANGERE, almeno platealmente, perchè tale dolore è controllato, potremmo dire "canalizzato" dall'azione/reazione (vendetta contro i nemici) o comunque controllato e gestito dalla statura dell'Eroe, di chi deve dare un esempio in quanto capo, in quanto genitore, in quanto guida, in quanto punto di riferimento.
Il dolore e la commozione di Tex emergono in un silenzio, in un urlo al cielo, in una galoppata, ma NON nel pianto: no, credo che Tex non lo vedremo piangere mai, e - francamente - la cosa non mi dispiace neanche troppo, per il mio modo di vedere.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Il sottotitolo del 3d è "Anche i duri possono piangere?"Da questa domanda potrebbe derivarne un'altra: Per essere uomini è veramente necessario essere (o atteggiarsi a) "duri"?Cosa vuol dire "duro"?Cosa vuol dire "maschio"?

Ovviamente per essere uomini non è necessario atteggiarsi a duri, comunque per definizione il duro è un tipo risoluto, forte fisicamente ma anche mentalmente, e poco incline ai sentimentalismi... Tex è un duro, però anche i duri sono esseri umani che in fondo provano delle emozioni, perciò io non ho nessun problema ad accettare le scene in cui lui oppure un altro dei pars è in lacrime.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Rispolvero dai meandri del forum questo topic di qualche anno fa' aggiornandolo e quindi aggiungendo una recentissima scena in cui Tex si lascia trasportare da una forte emozione. Si tratta della storia "E venne il giorno" che inaugura il primo numero del Tex Color 2011, scritta da Mauro Boselli e disegnata da Bruno Brindisi. Qui l'inossidabile ranger, appresa la notizia della presunta morte del suo migliore amico Kit Carson e davanti al suo probabile cadavere nel cimitero degli indiani Salish, e' pacato ma visibilmente commosso e quelle dita poggiate davanti ai suoi occhi chiusi sembrano trattenere o asciugare timide lacrime.


Immagine postata
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi

Com'? ben noto a tutti, è tipico e distintivo della specie umana provare sentimenti ed emozioni, in fondo è proprio questo che ci distingue dagli animali, e questo è tanto più evidente nella storia umana della letteratura e delle arti. Gli eroi e le grandi figure epiche, i personaggi di primo piano delle varie opere letterarie, gli stereotipi del cinema, i protagonisti della musica, ci hanno sempre presentato anche questo lato emozionale accanto alla durezza del carattere, alla tempra morale, alla resistenza fisica; credo che anche i personaggi della saga di Tex, che io considero la quintessenza dell'arte fumettistica, non debbano sfuggire a questo canone estetico e morale. Cosa c'è di male a vedere la commozione nei pards, ce li rendono di sicuro più vicini a noi, ci permettono di identificarci ancor meglio nelle loro situazioni, aggiungono realismo e veridicit? al meraviglioso universo delle avventure western, fermo restando che sia giusto rispettare gli standards tipici di quel mondo e di quell'epoca fatta di durezza, ferocia ed anche violenza.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Com'? ben noto a tutti, è tipico e distintivo della specie umana provare sentimenti ed emozioni, in fondo è proprio questo che ci distingue dagli animali, e questo è tanto più evidente nella storia umana della letteratura e delle arti. Gli eroi e le grandi figure epiche, i personaggi di primo piano delle varie opere letterarie, gli stereotipi del cinema, i protagonisti della musica, ci hanno sempre presentato anche questo lato emozionale accanto alla durezza del carattere, alla tempra morale, alla resistenza fisica; credo che anche i personaggi della saga di Tex, che io considero la quintessenza dell'arte fumettistica, non debbano sfuggire a questo canone estetico e morale. Cosa c'è di male a vedere la commozione nei pards, ce li rendono di sicuro più vicini a noi, ci permettono di identificarci ancor meglio nelle loro situazioni, aggiungono realismo e veridicit? al meraviglioso universo delle avventure western, fermo restando che sia giusto rispettare gli standards tipici di quel mondo e di quell'epoca fatta di durezza, ferocia ed anche violenza.

Caro Anatas, mi spiace ma dissento quando affermi che gli animali non provano sentimenti ed emozioni... assai di più di certi "umani" di mia, e Tua, conoscenza !Tra i momenti commoventi citerei anche quello che ha come protagonista un affranto Kit Willer in"Il solitario del West", sconvolto dalla morte di Tawaska, suo migliore amico, ad opera di tre evasi Apaches.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

in fondo è proprio questo che ci distingue dagli animali

Su questo sarei d'accordo, non fosse altro che per il fatto che è vero se lo limitiamo ai rapporti tra umano e umano, ma sottintendere che gli animali non hanno sentimento è un vero e proprio abominio. Io sono il fiero pap? di due cagnolini(così mi definisco e non padrone), che hanno un intelligenza interpretativa paurosa, intendono quando sono allegro e quando sto male. Per cui, a parte l'amore immenso che solo loro sanno dare, gli animali capiscono e somatizzano anche i nostri sentimenti ed emozioni, pur avendone delle loro alquanto igliori delle nostre. Lo sè ragazzi è OT quello che dico ma non ho resistito...:(
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.