Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Tex Secondo Nizzi


ymalpas
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

  • Collaboratori

Tex secondo Nizzi è il titolo di un nuovo libro che sarà pubblicato nella prossima primavera, a cura di Roberto Guarino e dello stesso Claudio Nizzi.

Questa discussione conterr? anticipazioni e news sul lavoro, che i due autori contano di terminare nei prossimi mesi.

Qui sul forum tutti gli utenti che lo desiderano possono partecipare, in un certo qual modo, alla stesura del volume: tutte le domande che volete fare all'autore saranno raccolte mano a mano e sottoposte a Claudio Nizzi, ovviamente solo quelle che saranno ritenute degne di interesse figureranno nel libro.

Lascio la parola al diretto interessato Roberto!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 142
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

Tex secondo Nizzi è il titolo di un nuovo libro che sarà pubblicato nella prossima primavera, a cura di Roberto Guarino e dello stesso Claudio Nizzi.

Questa discussione conterr? anticipazioni e news sul lavoro, che i due autori contano di terminare nei prossimi mesi.

Qui sul forum tutti gli utenti che lo desiderano possono partecipare, in un certo qual modo, alla stesura del volume: tutte le domande che volete fare all'autore saranno raccolte mano a mano e sottoposte a Claudio Nizzi, ovviamente solo quelle che saranno ritenute degne di interesse figureranno nel libro.

Lascio la parola al diretto interessato Roberto!

Come già detto, in primavera (aprile o maggio) uscir? questo libro intervista in cui Claudio Nizzi ha accettato di ripercorrere con me la sua carriera prima al Vittorioso, poi al Giornalino (per cui ha creato serie come Larry Yuma, Piccolo Dente o Capitan Erik), quindi da Sergio Bonelli, con Mister No, Nick Raider, Leo Pulp e Tex, cui è dedicato il libro e su cui ci soffermeremo su tutte le storie. Adesso siamo in fase di aggiornamento (il grosso delle interviste sul campo risale al 2005) e correzioni. Sarebbe bello avere l'aiuto di tutti gli appassionati con eventuali domande curiosità osservazioni, critiche da proporre a Claudio. Siete pronti? Grazie per la collaborazione.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Innanzitutto, ringrazio Roberto Guarino per l'opportunità che da a tutto il forum! ::evvai:: Il libro promette di essere davvero molto stuzzicante, almeno a leggere l'estratto che si trova nel topic del texone di Sejas e che copio e incollo qui sotto, in attesa di altri aneddoti stuzzicanti! :trapper: Nel mio libro intervista con Nizzi, Tex secondo Nizzi, in uscita ad aprile 2012, Claudio commentava: "Scrivendo il texone per Sejas pensai che sarebbe stato un peccato non metterci una bella ragazzina (lui le sa disegnare così bene, al contrario di quasi tutti gli altri disegnatori di Tex). Cosè studiai una trama un po' alla Charles Dickens, dove ci sono le orfanelle che vengono defraudate dalle perfide matrigne o dai cattivi tutori. La ragazza della mia storia torna a casa da un collegio dell'Est e trova il padre morto e la matrigna che è diventata l'erede della fattoria. C?? una tresca fra la matrigna e il soprastante del ranch i quali si sono impadroniti della fattoria con l'inganno (e l'assassinio del padre) a spese della ragazza. Lei è difesa da un vecchio stalliere amico di Tex e così quando il ranger e i suoi tre pards arrivano l' per altri motivi, vengono informati di tutto e risolvono la faccenda alla loro maniera. Nelle prime 30-40 pagine della storia abbiamo così questa ragazzina che indossa degli abitini eleganti (per cui quando Bonelli l'ha vista per la prima volta ha esclamato: "Siamo in Tex o in Piccole Donne?). A un certo punto c'è una scena in cui la ragazzina vede il soprastante che bussa alla camera della matrigna (bella donna) e c'è un bacio fra i due. Allora la ragazzina capisce tutto e fugge. In seguito la storia diventa una normalissima avventura di Tex, con scazzottate e sparatorie, ma questa prima parte non è andata già a Sergio, che ha messo la storia nel cassetto. Soltanto quest'anno a luglio ne aveva deciso la pubblicazione". Altre chicche ed anticipazione su Facebook, nel gruppo Tex secondo Nizzi. Venite a curiosare.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

‎Su Fabio Civitelli"All'epoca di Fuoco incrociato, la mia prima storia di Tex disegnata da lui, avevo già collaborato con luii per Mister No, ma non sapevo quale avrebbe potuto essere la sua resa in una storia western, che ha bisogno di polvere, di vestiti sporchi e di facce con la barba non rasata, mentre lui ha un tratto pulito che in apparenza dovrebbe essere la negazione del West. Cosè, per stare nel sicuro, preparai una storia semplice, con al centro un giovane accusato di avere ucciso il fratello e i Tex e Carson decisi a dimostrare la sua innocenza si battono contro un paio di cattivi che il lettore scopre subito. Lo stile di Civitelli rest? "pulito" anche nel genere western, ma fin da questa prima storia si guadagn° il favore dei lettori che in seguito non ha fatto che aumentare, tanto che oggi Fabio è considerato giustamente un vero Maestro"

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Su Giovanni Ticci:"Ricordo che era appena uscito il primo albo di Sioux ed io tornavo in treno da Milano insieme a Magnus, il quale si mostrava molto colpito nel vedere come Ticci riuscisse con una grande economia di segni a dare la sensazione dei grandi spazi e come in questi spazi riuscisse a far muovere i personaggi. Era davvero molto ammirato"

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sui fratelli Cestaro: "Sono due ragazzi pieni di talento. Sono partiti rifacendosi allo stile di Claudio Villa, poi, mentre lavoravano alla mia seconda storia, Colpo su colpo, hanno avuto qualche allontanamento dal modello, indirizzandosi verso autori come Mastantuono o Callegari. Sono ancora in evoluzione, ma sono due talenti straordinari che se non si disaffezionano al mestiere arriveranno lontano" (Tex secondo Nizzi)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Su GL Bonelli:‎"Il suo dialogo è creativo e pittoresco, con autentiche invenzioni linguistiche che vanno ben al di l' delle "bistecche alte tre dita sepolte sotto una montagna di patatine". Per anni e anni Tex è stato caratterizzato da frasi come: ?Vuoi che ti faccia ruzzolare all'inferno??, ?Dici a me, spaventapasseri??, ?Piantala di snocciolare stupidaggini, sottospecie di idiota?, ?E? arrivato il momento di cambiare la Colt con una vanga e andare a piantare patate? e centinaia d'altre. Frasi che, se non si incontrassero più sugli albi, penseremmo di trovarci su un'altra testata. Espressioni spesso goliardiche, ma che danno al personaggio quel sapore scanzonato che è stato il suo segno distintivo per tanti anni" (Claudio Nizzi, Tex secondo Nizzi).

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

‎"Vincenzo Monti era il classico bravo artigiano senza grilli per la testa, che disegnava una tavola di Tex con lo stesso spirito con cui un falegname costruisce una sedia. Fu Sergio Bonelli a incoraggiarlo sulla strada del disegno, perchè lui proveniva da tutt'altro ambiente. Monti, che ci ha lasciati prematuramente, non verr? forse ricordato tra i "grandi" disegnatori di Tex, ma è certamente da annoverare tra quelli che non hanno mai deluso il lettore. E non è poco. Come uomo, poi, era allegro e comunicativo. Mi è mancato molto". (Claudio Nizzi, Tex secondo Nizzi).

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

‎"Ringrazio la fortuna che mi ha permesso di realizzare almeno una storia con Elio Nicol', visto che un paio di anni dopo sarebbe scomparso. Il soggetto mi fu ispirato dal fascino che fin da ragazzo esercitavano su di me le sue donne. Volevo scrivere una storia in cui ci fosse una bella donna cattiva, con un oscuro intrigo alle spalle da svelare all'ultimo momento. Lui disegnava le donne tutte uguali, fin dai tempi del Principe Chiomadoro e Forza John, bionde o more, comunque tutte con la stessa faccia e lo stesso fisico seducente da "maggiorate" all'italiana. Su Tex ricordo la fascinosa Myra Solano, che fa cadere in trappola il nostro eroe nella lunga storia La trappola" (Claudio Nizzi, Tex secondo Nizzi).

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Su L'ultima frontiera, il texone di Parlov in edicola a colori questa settimana con Repubblica:"Pratt aleggia parecchio in questa storia, anche nel tipo di avventura, che voleva essere un omaggio a Wheeling, mentre, qualche anno dopo, avrei reso omaggio a Una ballata del mare salato nel texone di Bruno Brindisi, di cui parleremo. A Parlov suggerii di disegnare gli indiani delle foreste alla maniera di Pratt, e a un certo punto il suo disegno era diventato così prattiano che dovemmo frenarlo dicendogli che di quel passo avrebbe rischiato l'accusa di plagio... Ho voluto scrivere una storia passionale e romantica: ci sono questi due giovani, il bianco e il meticcio, amici tra loro e innamorati della stessa ragazza, e per una serie di vicende Jesus Zane, il meticcio, accumulando di delusioni e rancori, diventa un uomo cattivo".

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Da queste anteprime dovrebbe essere ormai chiaro a tutti come il libro sarà imperdibile per tutti i texiani che si rispettino. Dopo quello di Villa, tra poco in libreria, avremo dunque un altro "pezzo forte" per la nostra biblioteca texiana! Grazie a Roberto Guarino oltre che per tutte queste gustose anticipazioni, per la possibilità che ci d' di interagire con l'autore proponendogli delle domande incentrate sulle nostre curiosità! Per i tanti in questo forum che sono cresciuti e hanno amato il personaggio Tex con le sue storie, è un'occasione da non perdere!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non posso sapere quali domande siano già state fatte e quali punti toccati. Quindi, rischiando che la risposta sia già contenuta nell'intervista, mi piacerebbe conoscere se, come e in quali misure Nizzi ritiene di esser stato influenzato dal Tex di Nolitta. Ho appena riletto "Fuga da Anderville", che tuttora ritengo il capolavoro dell'autore di Fiumalbo, e mi sento di dire, ad esempio, che l'aura nolittiana, nella figura di un Tex roso dal dubbio su John Walcott, è qui piuttosto forte. Nonostante all' incertezza psicologica non corrisponda un agire incerto, come IMHO talvolta accaduto nelle storie di Sergio Bonelli (si pensi a "Il segno di Cruzado").

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non posso sapere quali domande siano già state fatte e quali punti toccati. Quindi, rischiando che la risposta sia già contenuta nell'intervista, mi piacerebbe conoscere se, come e in quali misure Nizzi ritiene di esser stato influenzato dal Tex di Nolitta. Ho appena riletto "Fuga da Anderville", che tuttora ritengo il capolavoro dell'autore di Fiumalbo, e mi sento di dire, ad esempio, che l'aura nolittiana, nella figura di un Tex roso dal dubbio su John Walcott, è qui piuttosto forte. Nonostante all' incertezza psicologica non corrisponda un agire incerto, come IMHO talvolta accaduto nelle storie di Sergio Bonelli (si pensi a "Il segno di Cruzado").

Nel libro, ovviamente, ci siamo soffermati sulla versione di Tex che hanno dato i vari autori. Per Nizzi il Tex di Nolitta sarebbe stato più facile da scrivere, ma lui ha preferito, su suggerimento dello stesso editore, ispirarsi a quello del padre. Comunque, credo si possa approfondire con Claudio la questione: quanto del Tex di Nolitta, consciamente o meno, ritrova nel suo?
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

In questo libro di prossima uscita che si preannuncia davvero interessante, mi piacerebbe conoscere qualche aneddoto, un approfondimento o una sorta di "dietro le quinte" riguardo ad una delle mie storie preferite scritte da Nizzi:"La congiura". Mi piacerebbe sapere come e' nata l'idea di ripescare un personaggio come il capitano Drake alias Barbanera o la trovata di ambientare parte della storia nel carcere di Alcatraz. Insomma, saperne qualcosa di piu' su un avventura sceneggiata in maniera perfetta, dove personaggi, situazioni e ambientazioni si incastrano a meraviglia.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

In questo libro di prossima uscita che si preannuncia davvero interessante, mi piacerebbe conoscere qualche aneddoto, un approfondimento o una sorta di "dietro le quinte" riguardo ad una delle mie storie preferite scritte da Nizzi:"La congiura". Mi piacerebbe sapere come e' nata l'idea di ripescare un personaggio come il capitano Drake alias Barbanera o la trovata di ambientare? parte della storia nel carcere di Alcatraz. Insomma, saperne qualcosa di piu' su un avventura sceneggiata in maniera perfetta, dove personaggi, situazioni e ambientazioni si incastrano a meraviglia.

Nel libro Nizzi parla diffusamente della Congiura e di come abbia sempre ricordato con piacere il Barbanera di Lotta sul mare e che per questo cercava una storia dove riproporlo. Alcatraz era una location perfetta per una storia simile ambientata a San Francisco, anche a costo di incorrere in un voluto anacronismo. Infatti, nella seconda metà dell'800 nell'isola c'era soltanto un faro, abbattuto soltanto nel 1909 per fare posto ad una prigione.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Una domanda per Nizzi ?C'è un qualche motivo che lo ha spinto a far morire alcuni dei suoi migliori antagonisti ( per esempio Pedro Galindez, il geniale Col. Oliveira, la Tigre Nera ) o è semplicemente andata così ?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Una domanda per Nizzi ?C'è un qualche motivo che lo ha spinto a far morire alcuni dei suoi migliori antagonisti ( per esempio Pedro Galindez, il geniale Col. Oliveira, la Tigre Nera ) o è semplicemente andata così ?

Per la Tigre Nera, Nizzi ha risposto esaurientemente nel libro, per gli altri gli giro la domanda....
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

Complimenti Roberto... davvero un'ottima iniziativa assolutamente da non perdere!!Avrei anch'io una domandina - curiosità:Quando è uscita l'ultima storia di Mefisto, nelle ultime pagine promette che sarebbe tornato presto a vendicarsi di Tex e dei suoi pards.... poi sappiamo tutti com'? andata a finire: sono già passati quasi 10 anni e di storie in cantiere non ce ne sono ancora!Ma all'epoca suppongo che Nizzi avesse già pensato ad un suo ritorno!Se si come si sarebbe mosso? In che ambientazione?Sarebbe stato lo scontro decisivo e finale o avrebbe lasciato aperta un'altra possibilità per un possibile nuovo ritorno? :trapper:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Puoi chiedere anche se, almeno a giudicare dal valore di storie come "Furia Rossa" e "L'uomo senza passato" che sono tra i suoi capolavori e che segnano profondamente la vita dei due protagonisti, guardando retrospettivamente alle storie che Nizzi ha scritto nella sua lunga carriera al servizio di Tex, non sarebbe stato meglio puntare su altre avventure che valorizzassero Kit Willer e Tiger Jack. E magari, se ci sono stati, quali limiti gli sono stati posti dall'editore.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Puoi chiedere anche se, almeno a giudicare dal valore di storie come "Furia Rossa" e "L'uomo senza passato" che sono tra i suoi capolavori e che segnano profondamente la vita dei due protagonisti, guardando retrospettivamente alle storie che Nizzi ha scritto nella sua lunga carriera al servizio di Tex, non sarebbe stato meglio puntare su altre avventure che valorizzassero Kit Willer e Tiger Jack. E magari, se ci sono stati, quali limiti gli sono stati posti dall'editore.

Annotata. Grazie.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Complimenti Roberto... davvero un'ottima iniziativa assolutamente da non perdere!!Avrei anch'io una domandina - curiosità:Quando è uscita l'ultima storia di Mefisto, nelle ultime pagine promette che sarebbe tornato presto a vendicarsi di Tex e dei suoi pards.... poi sappiamo tutti com'? andata a finire: sono già passati quasi 10 anni e di storie in cantiere non ce ne sono ancora!Ma all'epoca suppongo che Nizzi avesse già pensato ad un suo ritorno!Se si come si sarebbe mosso? In che ambientazione?Sarebbe stato lo scontro decisivo e finale o avrebbe lasciato aperta un'altra possibilità per un possibile nuovo ritorno? :trapper:

Mefisto sarebbe dovuto senz'altro rimanere come cattivone ricorrente. Credo che si possa comunque approfondire la questione.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io invece vorrei sapere come Nizzi decise a suo tempo di inserire all'interno del fumetto i continui e divertenti battibecchi fra tex e carson, diventati con il passare degli anni delle vere e proprie perle della serie, e su come sono state concepite alcune memorabili scene tra cui quella di carson al teatro di leadville, all'inizio della storia "la tigre nera". Ciao e grazie.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non so se Nizzi legge il Tex che esce attualmente in edicola... Sarei curioso di sapere cosa ne pensa del nuovo corso texiano, il suo parere sulle storie dei nuovi Manfredi, Faraci e Ruju... e perchè no, anche sulle ultime storie di Boselli.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E' un dubbio che ho sempre avuto sin dalla prima volta che lessi "Il bisonte bianco", storia sceneggiata proprio da Nizzi. La trama di questa avventura e' molto simile ad un film che usci' al cinema ben prima della pubblicazione di quest'albo, ovvero,"Sfida a White Bufalo" con Charles Bronson. Ho letto da qualche parte che Nizzi asseriva che quando scrisse quella storia non aveva ancora visto quel film. Mi piacerebbe sapere la verita', perche' con tutta sincerita', faccio fatica a credere a cio' che afferma Nizzi.

Modificato da Anthony Steffen
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

E' un dubbio che ho sempre avuto sin dalla prima volta che lessi "Il bisonte bianco", storia sceneggiata proprio da Nizzi. La trama di questa avventura e' molto simile ad un film che usci' al cinema ben prima della pubblicazione di quest'albo, ovvero,"Sfida a White Bufalo" con Charles Bronson. Ho letto da qualche parte che Nizzi asseriva che quando scrisse quella storia non aveva ancora visto quel film. Mi piacerebbe sapere la verita', perche' con tutta sincerita', faccio fatica a credere a cio' che afferma Nizzi.

Eppure è così. Nell'intervista abbiamo approfondito la questione: "Quando Sergio lesse questa storia dedusse che mi ero ispirato al film Sfida a White Buffalo diretto da Jack Lee Thompson (The White Buffalo, 1977), che, per la verità, non avevo ancora visto. L'ho visto in seguito ed è un gran brutto film. In realtà lo spunto di partenza risaliva alla mia lettura giovanile di Moby Dick, il grande romanzo di Herman Melville sulla caccia alla balena bianca da parte dell'ossessionato capitano Achab. Anche nella mia storia c'è un uomo ossessionato da un animale raro: l' era la balena, qui un bisonte. Il protagonista della storia è perseguitato da un sogno ricorrente in cui il bisonte bianco lo uccide. In questo bisonte, come nella balena bianca, puoi vedere la metafora delle tue angosce, il nemico per eccellenza, il diavolo, quello che vuoi.

Fin da giovane ero affascinato da questo tema, tanto che negli anni '60 scrissi per Il Vittorioso un racconto breve disegnato da Antonio Sciotti che si intitolava, appunto, Il bufalo bianco, perchè la storia era ambientata in Africa. Alcuni anni dopo ripresi lo stesso tema per uno degli episodi della serie Safari, disegnata da Renato Polese, sempre per Il Vittorioso. Questa volta l'animale che turbava i sonni del protagonista era un grande elefante".

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.