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TWF - Tex Willer Forum

Copertine Della Seconda Serie Gigante Censurate


ymalpas
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Quando si parla di censure e Tex il pensiero corre veloce a quelle applicate intorno ai primi anni sessanta su certe vignette contenute nei primi 14 albi della Seconda Serie Gigante, per intenderci quella ancor'oggi in edicola.

Ma in realtà le cesoie non hanno mai smesso di essere azionate dai vertici della Casa editrice di via Buonarroti.

Cosè, come molti sapranno, le censure alle vignette proseguirono anche nei numeri successivi, anche se in numero minore dal momento che era stata messa in vigore una certa forma di autocensura che mettesse a tacere gli ipocriti bacchettoni e i benpensanti della stessa risma.

Emblematica, per esempio, è la censura dell'ultima pagina dell'albo "La gola della morte", con il personaggio di Gentry infilzato da una lancia hualpai che con un abile tocco di cancellina sparisce miracolosamente. Ma esempi del genere si ritrovano persino nelle ultime storie pubblicate e qui cito la censura dell'albo "L'uomo venuto dal fiume" in cui il dialogo tra il protagonista Tex e la bella Alison viene del tutto cambiato in nome della correttezza politica.

Ma in questo topic vorrei parlare di un argomento che solo marginalmente è stato affrontato sulle pagine del nostro forum: la censura delle copertine.

Se ne parla relativamente poco perchè in fondo sono correzioni minime, poco appariscenti, e che hanno riguardato tutto sommato pochi albi di Tex.


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Questa è celebre. Nelle ristampe sparisce il sesto dito dalla mano di Tex. La censura è giustificata.


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Questa censura l'approvo decisamente meno. Nelle ristampe sparisce l'ascia dalle mani di Old Pawnee Bill che sarà ripristinata solo a partire dall'edizione TuttoTex.


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Il numero 57 originale mostra, come potete vedere sopra, il viso di Tex con una stranissima espressione. Galep la corregger? a partire dalla ristampa Tre Stelle. Censura eccessiva.


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Il settantesimo albo di Tex ce lo mostra ferito a un braccio. L'originale non presenta sangue. Si direbbe dunque una copertina censurata già prima di andare in stampa. Ma dalla ristampa Tre Stelle ecco che il braccio di Tex è grondante di sangue, questa volta non per placare i moralisti, ma per conferire maggior realismo alla scena.


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Albi come il numero 22, ma potrei citare anche il 33, subiscono delle censure nelle copertine negli anni ottanta quando Sergio Bonelli chiede a Galep di ridisegnarle per l'edizione TuttoTex. Nei primi anni sessanta infatti quelle copertine originali furono disegnate da Bignotti, perchè Galep non aveva tempo di occuparsene, ma anche perchè come accadde con questa copertina, l'originale galleppiniano spedito all'indirizzo della Casa editrice non giunse mai a destinazione a causa del malfunzionamento delle poste italiane! La scelta dell'editore in questo caso può essere condivisibile, ma che dire è Un altro pezzo di storia texiana cancellato.


Nei prossimi giorni cercher? di scovare altri casi e di sottoporli poi alla vostra attenzione.

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A volte, come nel caso di "Notte Tragica", forse sarebbe più giusto parlare di lievi ritocchi, piuttosto che di censure. Su questo albo, credo proprio che l'espressione orginale di Tex sia del tutto stonata con il titolo dell'albo e con la scena raffigurata, che, pur essendo molto semplice, è carica di significato. Invece, per copertine tipo "Old Pawnee Bill"... Beh, che dire? Saranno anche stati altri tempi, e forse dovranno aver pensato che un uomo che ne sovrasta un altro brandendo un'ascia non stesse troppo bene con il bollino ddella garanzia morale di fianco. Le censure sulle copertine sono senza dubbio significative, però c'è di buono che non distorcono il fumetto più di quanto non lo abbiano invece fatto i dialoghi censurati!

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Peste, Ymalpas! Ma come le trovi tutte queste chicce? Non parlo solo delle copertine, ma anche del particolare di Bignotti e del malfunzionamento delle Poste... Chapeau -ave_ -ave_ -ave_ clap clap clap

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Certo che in un fumetto western censurare un'ascia come avvenuto nella copertina di Old Pawnee Bill è proprio inconcepibile... chissà a quali pressioni erano sottoposti a quei tempi alla SBE per arrivare a tanto!Cambiando discorso fortuna che nel frattempo è stata inventata la posta elettronica altrimenti considerando il livello di affidabilità e velocit? delle Poste Italiane attuali non molto dissimile da quello degli anni 60 qualche volta avremmo visto Claudio Villa sfrecciare sull'autostrada in direzione di via Buonarroti per consegnare una copertina persa in qualche deposito delle Poste :lol2:

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Peste, Ymalpas! Ma come le trovi tutte queste chicce? Non parlo solo delle copertine, ma anche del particolare di Bignotti e del malfunzionamento delle Poste... Chapeau -ave_ -ave_ -ave_ clap clap clap

Uhm... posso solo dirti che da qualche anno non ho fatto altro che documentarmi, leggere tutto quello che c'era da leggere. Semplice no è Tra il 1986 e il 1987, Sergio Bonelli, avendo in corso la ristampa Tutto Tex, chiese a Galep ( fino ad allora autore del 99 % e passa delle copertine di Tex ) di rimediare al malfunzionamento ( eufemismo ) delle famigerate poste italiane e di ridisegnare quella copertina ( la n° 22 ) che era andata persa duranmte la spedizione e Galep, di buona lena, la ridisegn° più o meno esattamente come ricordava di averla fatta (circa) 25 anni prima! Il risultato in realtà è molto simile a quello di Bignotti, come si può ben vedere anche dal confronto dell'originale con la ristampa Tutto Tex.
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Nei casi di "Il coyote nero" e "Notte tragica" personalmente non parlerei di vere e proprie censure, quanto di correzioni, miglioramenti, aggiustamenti, cose che sono all'ordine del giorno quanto si propongono nuove edizioni di determinate opere. Insomma, le considero alla stregua delle correzioni alle sviste grammaticali apportate nelle ristampe. Diverso il caso, secondo me, di una copertina come quella del numero 200. Quella secondo me è una vera e propria censura, ottusa come tutte le censure, specie per il fatto che una quella che poteva essere una delle copertine più belle della serie è stata sostituita con una secondo me abbastanza anonima.

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Aggiungerei anche il nr.28 originale,"Un vile attentato", in cui manca il logo "Tex" e quel personaggio in primo piano è tutto fuorch? Tex ! Nelle "anomalie" delle copertine in cui manca Tex, oltre ad "Assedio al posto nr.6"(27) e "La notte degli assassini"(167), inserirei pure"Un vile attentato". Vorrei segnalere che anche il Tex della copertina di "Una carta rischiosa"(35)non pare di Galep. Per la cronaca si favoleggia che qualche raro esemplare della 1^ edizione de "La dama di picche"(116) presenta l'ombra di Tex.

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