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TWF - Tex Willer Forum

[635/636] Il Segreto Del Giudice Bean


ymalpas
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Voto alla storia:  

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Magari, dopo vari anni, verificato ed assodato che il Tex di un determinato autore non piace proprio, si può smettere di comprare il Tex scritto da quell'autore. E infatti, Capellidargento ha inizialmente manifestato questo preciso intento: non comprare più il Tex scritto da uno degli autori, non già quello di non comprare più Tex in generale, in quanto sterilmente nostalgico del passato. Quest'ultimo ?, invece, il concetto che si è voluto (forzosamente) veicolare.

Prima che tutta questa discussione venga cancellata, ecc. quoto questa parte dell'intervento di Tahzay che ha colto, in pieno, il mio pensiero, artatamente equivocato da alcuni. Con Boselli ho "pazientato", piu' di lui, per lunghi anni ( tempo fa telefonavo pure alla SBE e ci parlavo direttamente criticando il suo modo di "vedere" Tex ).
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mi sono accorto ora che il post sopra sembra scritto da un'analfabeta, perciò prego chi di dovere di cancellarlo. Quello che volevo dire ?: Va bene Boselli potr? anche scrivere male Tex ( secondo alcuni, non me ), ma è innegabile il suo impegno come curatore della serie.

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  • 2 settimane dopo...

Comprati oggi sia il maxi che l'inedito mensile. Il maxi devo ancora leggerlo, o meglio, l'ho appena iniziato. L'inedito l'ho letto ma vorrei riprenderlo insieme alla prima parte per dare un giudizio, che comunque sommariamente tende al positivo. Per i nostalgici texiani, a. k. a. "Vecchie mummie" haha , tra i quali mi onoro di essere anche io, un gradito ritorno:

il fiammifero acceso tra le dita dei piedi!
Beh, volendo proprio trovare un difetto anche in questa scena tanto attesa potrei dire che non è resa graficamente con la... verve di un tempo, ma immagino che la cosa dipenda dal disegnatore. Non vado pazza per i disegnatori ispanoamericani, ma non sono in grado di giudicare la sua tecnica.
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CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILER CONTIENE SPOILERFinisce l'avventura di Tex con il ritrovato Giudice Bean, devo dire che l'ho trovata ottima,Tex non si lascia mettere in barba da nessuno, diffida giustamente di Josè Gaban e gli fa sorbire la tortura del fiammifero acceso tra le dita dei piedi...(era ora), lo schiaffeggia quel tanto che basta a farlo parlare,(? un poveraccio no meritava veramente di più, anche se io preferisco quando li sbatacchia con tanto di slam e voli da una parte all'altra), insomma i due pards seguono come due veri mastini il loro obbiettiivo, rimanendo protagonisti dell'intera vicenda,Bean serve solo a mantenere viva la trama in cui è caduto, ma lo sviluppo è tutto dei due pards. Per qanto riguarda la bella Lily, fortunatamente aleggia solo nell'aria e c'è la sensazione di una non voluta partecipazione attiva alla storia, rimane confinata nel suo essere attrice, appare sul palco e nel sogno ad occhi aperti di Bean, senza rovinare la storia con mielismo vario. Tex tiene sotto controllo l'intero quadro della situazione, sbarazzandosi di indiani, banda di Morientes e Moon con un fuoco di fila che fa scorrere la lettura. Infine Bean che dimostra comunque il suo coraggio sotto tortura, non viene dimenticato quando è ora di rendere conto dei 20000 bigliettoni sottratti al defunto Dud Collins, e se anche allegramente,Tx dimostra di non lasciare alcun particolare dietro di sè. Un 7 alla storia e un 8 ai disegni.

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ho letto la seconda parte di questa storia e purtroppo devo dire che dietro i magnifici disegni di Frisenda ( voto 9), si cela un'avventura che non è mai decollata, la storia non è mai riuscita a carpire il mio interesse a stimolarmi nella lettura.... mi sono annoiato nel leggerla. questa volta non manca tanto la texianit? tanto discussa dopo il primo albo, quanto un soggetto forte e una sceneggiatura accattivante. il soggetto è molto debole (voto 5) e la sceneggiatura è poco meglio (voto 6)devo dire che a un pezzo da 90 come Frisenda potevano riservare una storia d'altro calibroper ora nella mia personale classifica è la storia più debole di quest'anno, anno peraltro fantastico zzzz

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La seconda parte di questa storia da pienamente ragione a Borden, aveva detto di aspettare il finale per giudicare la storia e aveva ragione da vendere. Non torno indietro sui miei giudizi e su quello che ho detto della prima parte, ma con tutta la storia in mano quello che avevo evidenziato nella prima recensione diventa acqua fresca. Non mi trattengo nei particolari per chi ancora deve leggerla ma vi dico che va letta, Tex in grande spolvero che finalmente non fa il preveggente ma il mastino con il naso al vento, che subodora pericolo e doppiezza con grande stile, spiana le sue colt con astuzia e spavalderia come il gran satanasso che ?, striglia a dovere chi lo merita con sapienza ed astuzia mai esagerate, insomma un Tex all'altezza del suo nome e vicino a lui un bel Carson tratteggiato come un vero pard alla sua stessa stregua, bellissima la scena dove il vecchio cammello sbatacchia il portiere del grand hotel. La storia fluisce in maniera veloce e godibile senza appesantirsi mai, in 114 pagine quel demonio di Borden mi ha fatto ricredere su questa trama, strappandomi un sorriso sornione alla fine per il buon gusto che mi ha lasciato addosso nel leggerla. Come già ho detto, ritengo Borden l'unico nel panorama attuale che sa come scrivere il Tex, perchè è nelle sue corde e qui lo ha dimostrato nuovamente, purtroppo delle volte se lo dimentica ma se vuole sa dare prove veramente all'altezza dei maestri che lo hanno preceduto. Qualcuno dir? che è una trama scontata e una sceneggiatura semplice, ma chi se ne frega, c'è Tex signori e quando spiana le colt lui diventa un concerto, le pagine prendono vita e ti senti al centro dell'avventura, proprio come dovrebbe fare un fumetto, mezzora di sano relax e svago senza elucubrazioni di sorta altrimenti diventa un testo da studiare. Quindi applausi al maestro per l'ottima prova e sempre in attesa di perle di questo genere. P. S. forse ci ripenso anche per il maxi, mi rodeva lasciarlo in edicola .... sisi

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La seconda parte di questa storia da pienamente ragione a Borden, aveva detto di aspettare il finale per giudicare la storia e aveva ragione da vendere. Non torno indietro sui miei giudizi e su quello che ho detto della prima parte, ma con tutta la storia in mano quello che avevo evidenziato nella prima recensione diventa acqua fresca. Non mi trattengo nei particolari per chi ancora deve leggerla ma vi dico che va letta, Tex in grande spolvero che finalmente non fa il preveggente ma il mastino con il naso al vento, che subodora pericolo e doppiezza con grande stile, spiana le sue colt con astuzia e spavalderia come il gran satanasso che ?, striglia a dovere chi lo merita con sapienza ed astuzia mai esagerate, insomma un Tex all'altezza del suo nome e vicino a lui un bel Carson tratteggiato come un vero pard alla sua stessa stregua, bellissima la scena dove il vecchio cammello sbatacchia il portiere del grand hotel. La storia fluisce in maniera veloce e godibile senza appesantirsi mai, in 114 pagine quel demonio di Borden mi ha fatto ricredere su questa trama, strappandomi un sorriso sornione alla fine per il buon gusto che mi ha lasciato addosso nel leggerla. Come già ho detto, ritengo Borden l'unico nel panorama attuale che sa come scrivere il Tex, perchè è nelle sue corde e qui lo ha dimostrato nuovamente, purtroppo delle volte se lo dimentica ma se vuole sa dare prove veramente all'altezza dei maestri che lo hanno preceduto. Qualcuno dir? che è una trama scontata e una sceneggiatura semplice, ma chi se ne frega, c'è Tex signori e quando spiana le colt lui diventa un concerto, le pagine prendono vita e ti senti al centro dell'avventura, proprio come dovrebbe fare un fumetto, mezzora di sano relax e svago senza elucubrazioni di sorta altrimenti diventa un testo da studiare. Quindi applausi al maestro per l'ottima prova e sempre in attesa di perle di questo genere. P. S. forse ci ripenso anche per il maxi, mi rodeva lasciarlo in edicola .... sisi

Tu chi sei? Che ne hai fatto del vero Giambart e come hai fatto ad impadronirti del suo account?:lol2: laughing Ehi... si scherza. _ahsisi
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Storia discreta, da 6,5, portata a termine con professionalità ma tutto sommato abbastanza fredda, manca di un qualcosa, di un guizzo, di un sacro fuoco che quest'anno ho trovato solo nella prima parte della vicenda di Tombstone. A questa mancanza si cerca di supplire con la spettacolarit? e il ritmo, cosa che secondo me non è sempre un bene. Preferisco la prima parte, la seconda è tutta una fuga in avanti per arrivare alla conclusione finale, troppe sottotrame in due albi non possono che risolversi velocemente.

Tutta la parte dedicata ai Comanche mi è sembrata completamente inutile, una sottotrama fra l'altro anche troppo lunga con i continui tira e molla ?c'inganna o no??, che poteva benissimo non esserci, anche perchè non capisco perchè Morientes dovrebbe attirare Tex proprio in Messico, fosse stato zitto magari avrebbe rapito Bean e buonanotte ai suonatori. Era casomai Tex a doversi buttare sulle tracce di Moon, ma ultimamente sembra che senza qualche aiutino non riesca quasi ad indagare sul serio. Infatti abbiamo qui un origlione di troppo, ce n'era stato uno il mese scorso, cioè lo stesso Moon, ora c'è Gaban. Lo stesso Tex svolge il suo compitino, non mi basta di certo il fiammifero per gridare di gioia, senza quel fuoco che è sempre stato una delle sue cifre stilistiche. Mi sa che ci dovremo sempre più abituare a questa caratterizzazione, delle storie e del personaggio, salvo qualche isolata eccezione. Il giudice fa un po' troppo il simpaticone ma tutto sommato non mi dispiace, a parte la parte finale dove appare una sorta di superman, quando dopo la tortura resiste stoicamente e si becca due pallottole in corpo senza crepare. Giusta la scelta di mantenere Lily in lontananza, mi è piaciuto particolarmente il sogno a occhi aperti che la evoca molto delicatamente. I banditi, Morientes in particolare, mi sembra che ce la mettano tutta per farsi beccare e sono molto indecisi sul da farsi.
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  • Collaboratori

Appena letta la seconda parte e sono pienamente soddisfatto, soldi bene spesi questa volta. Boselli in grande spolvero in questo 2013 ( il maxi non fa testo essendo pronto dal 2011 e la seconda parte della storia di Acciarino è la sola vera nota dolente dell'annata )!Bravisssimo anche Frisenda, altro che maestri latinos! Italians do it best. Come autore dell'articolo sulla birra apparso nel nono numero del Magazine, ho accolto con piacere anche la citazione del Menger Hotel a San Antonio, cosa che denota cura per i particolari storici. Non ho niente da appuntare a questo albo e alla storia nel complesso. Se mi è permesso rivolgermi a Borden, quando le storie sono inappuntabili, non c'è spazio per le critiche. P. s. stavo per assegnare lo "zero" leggendo del funerale di Bean, invece mi sono dovuto ricredere, eh... eh...

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Lo stesso Tex svolge il suo compitino, non mi basta di certo il fiammifero per gridare di gioia, senza quel fuoco che è sempre stato una delle sue cifre stilistiche. Mi sa che ci dovremo sempre più abituare a questa caratterizzazione, delle storie e del personaggio, salvo qualche isolata eccezione.

La tua recensione, in particolare la parte da me quotata, differisce, un po', da quella dell'altra "vecchia mummia" di Gianbart ( che mi è sembrato piu' che soddisfatto di questa seconda parte ). Avendo dato atto ai miei propositi di non acquistare piu' albi scritti da Borden ( con il Maxi l'ho già fatto ) qui non posso far altro che acquistare l'albo perchè ho già la prima parte. Vedremo. Certo, è difficile pensare ( nell'odierno e per il futuro ) ad un Borden che mette da parte i soliti comprimari, le solite 10.000 sottotrame, soprattutto il solito Tex a "rimorchio", poco ironico ecc., ecc. Leggero' e commentero'. Poi, dal mese prossimo, salvo clamorose retromarce ( con annessa sfogliata degli albi ) staro' alla finestra, con rammarico :old: Hasta lu?go, amigos! :trapper:
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Mah direi che, pur non gridando al capolavoro, ho trovato l'avventura gradevole, ben disegnata, verbosa al punto giusto, con molto piombo caldo che il dinamico duo dona a piene mani ai villains di turno. Non mi hanno convinto sia qualche situazione un po' tirata per i capelli (la liberazione di Moon su tutte), sia la noiosa inconsistenza dei vari bandidos di turno, autentici bersagli da baraccone per Tex e Carson e nulla più. A prescindere che è un personaggio a me antipatico, come scrissi nel precedente post, ho preferito di gran lunga il Roy Bean di Bonelli a questo, troppo piacione. Molto bello il finale, con la presenza in punta di piedi e decisamente affascinante di Lily ed il sogno ad occhi aperti del giudice. Voto 7.@Pur essendo molto bella, spiegatemi perchè la copertina raffigura la SOLITA scena che non esiste...

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@Pur essendo molto bella, spiegatemi perchè la copertina raffigura la SOLITA scena che non esiste...

Perchè è evocativa, compito di una cover tra l'altro. _ahsisi Ora, però, spiegatemi una cosa: se la cover riprende una scena interna dell'albo non va bene, se non la riprende ma la rielabora o va di fantasia non vi v bene lo stesso. Decidetevi ragazzi. :malediz... _ahsisi
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Un conto è la cover di pura fantasia, e ci può stare, ma se la copertina è attinente al racconto(il teatro, l'attrice ecc.), non comprendo perchè si debba realizzare una scena inesistente. Questo è ciò che sempre ho pensato. Monni,? meglio che la finiamo qui, poich? ho la spiacevole sensazione che qs sera non ci prendiamo... meglio che per qualche altro mese torni solo a leggervi.

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L'impressione che mi ha dato il sogno ad occhi aperti di Bean,? innanzitutto il voler mantenere la realtà storica. Bean non incontr? mai l'attrice inglese, ma è anche vero che la stessa ebbe con lui uno scambio di lettere ed in più Bean ricevette a suo tempo in dono 2 pistole dalla bella Lily. Nel sogno ad occhi aperti del giudice la bella Lily trova le conferme del tipo di uomo che era stato Bean, proprio come in realtà accadde, quando, dopo la morte di Bean, l'attrice si ferm? a Langtry, ascoltando e facendo domande sul conto del giudice, insomma ci sono gli elementi reali (Bean e la bella Lily), ci sono gli elementi immaginari (Tex e Carson), c'è nel sogno la realtà storica avvenuta (la visita a Langtry della bella Lily).. questa parte della sceneggiatura è stata gestita in modo ottimale e significativo..... anche se c'è la donna..... ::evvai::

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Alla fine sono più che soddisfatto, storia molto buona, a tratti divertente, a tratti intrigante e come cigliegina sulla torta quel pizzico di romanticismo e malinconia che, se messo in giusta dose, rende il tutto ancora più piacevole. Su Frisenda non ci sono dubbi, una garanzia di qualità!

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Lo stesso Tex svolge il suo compitino, non mi basta di certo il fiammifero per gridare di gioia, senza quel fuoco che è sempre stato una delle sue cifre stilistiche. Mi sa che ci dovremo sempre più abituare a questa caratterizzazione, delle storie e del personaggio, salvo qualche isolata eccezione.

La tua recensione, in particolare la parte da me quotata, differisce, un po', da quella dell'altra "vecchia mummia" di Gianbart ( che mi è sembrato piu' che soddisfatto di questa seconda parte ). Avendo dato atto ai miei propositi di non acquistare piu' albi scritti da Borden ( con il Maxi l'ho già fatto ) qui non posso far altro che acquistare l'albo perchè ho già la prima parte. Vedremo. Certo, è difficile pensare ( nell'odierno e per il futuro ) ad un Borden che mette da parte i soliti comprimari, le solite 10.000 sottotrame, soprattutto il solito Tex a "rimorchio", poco ironico ecc., ecc. Leggero' e commentero'. Poi, dal mese prossimo, salvo clamorose retromarce ( con annessa sfogliata degli albi ) staro' alla finestra, con rammarico :old: Hasta lu?go, amigos! :trapper:
Gianbart, come noto, è stato convertito da Ammazza :shock: Io accetterei anche 5000 personaggi e 10000 sottotrame, se non sono inutili, basta che Tex spicchi in qualche modo e che mi coinvolga. In questa storia mi sono sentito coinvolto ed emozionato solo quando il giudice
era sotto tortura, ho percepito davvero la violenza, e nel suo sogno a occhi aperti.
Guarda caso Tex non c'era in nessuno dei due episodi....
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Guarda caso Tex non c'era in nessuno dei due episodi....

Nel sogno ad occhi aperti Tex c'è, se poi intendi che non è in azione, ma c'è sia lui che Carson... doubt
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Storia declinante nella seconda parte dopo una partenza di argilla: il giudice che spera nella grande attrice, credibile quanto un sindaco di Rosarno (Italia) che si fosse aspettata una visita di Eleonora Duse nel suo paese. Disegni così così, soprattutto nei cappelli, ma dopo aver letto Alaska, il peggio è passato. Forse.

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