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"SERGIO BONELLI / GUIDO NOLITTA L'editore Narratore" di Gianni Bono


Diablero

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Se ne sentono tante sulla Zanotti...  per dar un inquadramento "storico", secondo il suo stesso profilo linkedin ha iniziato a lavorare con Pratt nel 1979, quando era ancora minorenne (aveva 17 anni, Pratt 52, credo che fosse amico del padre e frequentava la loro casa, ed era sposato con la sua colorista precedente Anne Frognier) quindi la relazione fra i due provocò un certo scandalo.

 

Ecco una foto d'epoca da cui si vede la differenza d'età:

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Pratt aveva avuto già diverse mogli da cui aveva avuto diversi figli, tutti diseredati in favore della Zanotti, e come dici ci sono cause in tribunale dalla sua morte, si dice (ma qui davvero siamo a livelli da pettegolezzo) che sia per questo che ha lasciato l'Italia...

 

Ecco come la racconta la Zanotti:  in una sua intervista a IoDonna

 

38 minutes ago, Magic Wind said:

Pratt è stato credo il primo disegnatore italiano a pretendere dagli editori la restituzione degli originali

 

Forse il primo al Corriere dei Ragazzi o per altre riviste, ma se pensi che il contratto di Galep già prevedeva la restituzione delle tavole di Tex nel 1948...

 

La storia degli originali di Pratt mi fa ancora girare le scatole, ancora per la maniera in cui la Cong (e quindi la Zanotto) ha gestito "l'eredità artistica" (per quella economica se la vedranno in tribunale) di Pratt.  Io mi ricordo che le storie ristampate dagli anni 80 in poi erano stampate DI MERDA. Parevano fotocopie! (anche la recente ristampa di Ernie Pike faceva impressione per come era stampata male). Di solito quanto vedi cose simili pensi "ah, purtroppo le tavole originali saranno andate perdute".

 

Poi, primi anni del nuovo millennio, mostra su Pratt, e sistemano UNA STANZA CON TUTTE LE TAVOLE DELLA BALLATA. Tutte. Bellissime. Perfettamente conservate. Si notano dettagli ovviamente "bruciati" nelle orride edizioni Lizard (e prima Rissoli), e non riesco ad esprimere adesso la rabbia che ho provato in quel momento, pensando alle edizioni che avevo comprato. Avevano TUTTO IL MATERIALE per produrre edizioni bellissime e fedeli...  e non solo speculavano con vere e proprie truffe legalizzate come gli orrendi "bonellidi", ma NON ERANO CAPACI (o non gli interessava) riprodurle decentemente nemmeno nelle versioni non rimontate!

 

Avrebbero tutto il materiale per fare vere ARTIST EDITION di tutto Corto Maltese. Ma non lo fanno. Preferiscono spremere il limone con edizioni una peggio dell'altra (recentemente pare che abbiano di nuovo ristampato le versioni rimontate, non sia mai che qualche gonzo ci caschi ancora...)

 

La cosa più simile ad una "artist edition" è questo bellissimo volume del 2007, per il quarantennale, subito dopo aver presentato gli originali alla mostra (mi sa che parecchia gente dopo gli ha detto qualcosina al riguardo)

 

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È una "pseudo-artist edition" come quelle che fa adesso la Bonelli, scan comunque in b/n e non si vedono i segni sulle tavole, ma le dimensioni del volume (32x41 cm) dovrebbero essere quelle delle tavole originali o molto simili.

 

Ed è l'unica edizione decente di Pratt mai pubblicata dalla Lizard, a quanto ne so (è stata ristampata altre volte con altre copertine ma non so se ci sono differenze di stampa, qualità della carta, etc.)

 

(Tempo fa hanno ristampato FINALMENTE tutto in b/n e con il lettering originale, ma in volumi troppo piccoli e chi conosco che li ha presi si è lamentato della qualità di stampa: il solito brutto vizio della lizard...)

 

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Chiedo da ignorante a voi esperti: quale edizione di Corto Maltese dunque, alla fine dei salmi, consigliereste a chi come me non lo ha mai letto e lo vorrebbe in una versione il più possibile simile all'originale?

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HUGO-PRATT-CORTO-MALTESE-BALLATA-DEL-MAR

 

Per esempio questo della Mondadori: è per me la versione migliore della Ballata.

 

CORTO002-copia.jpg

 

E le edizioni Bompiani (7 in tutto) per i racconti. 

Edited by joe7
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1 ora fa, Diablero dice:

Pratt aveva avuto già diverse mogli da cui aveva avuto diversi figli, tutti diseredati in favore della Zanotti, e come dici ci sono cause in tribunale dalla sua morte, si dice (ma qui davvero siamo a livelli da pettegolezzo) che sia per questo che ha lasciato l'Italia...

 

Ecco come la racconta la Zanotti:  in una sua intervista a IoDonna

 

Per chi interessa QUIQUI ci sono degli approfondimenti sul "mistero" degli originali scomparsi (l'anno scorso il Tribunale di Venezia ha dato per il momento ragione ai figli di Pratt) 

1 ora fa, Diablero dice:

Forse il primo al Corriere dei Ragazzi o per altre riviste, ma se pensi che il contratto di Galep già prevedeva la restituzione delle tavole di Tex nel 1948...

 

Ma è sicura questa cosa? Cioè per la TuttoTex (e anche la TuttoZagor, la TuttoMisterNo, ecc.) come hanno fatto? Si sono fatti riportati da TUTTI i disegnatori TUTTE le loro tavole originali? Perché le correzioni e gli sbianchettamenti sono stati fatti non solo sugli originali di Galep (che li conservava tutti), ma anche su quelli di Letteri, Nicolò, Ferri, ecc...

 

Io ricordo un'intervista a Fusco (forse l'unico insieme a Galep che ha conservato tutte le sue tavole originali) in cui diceva che fino a un certo anno gli originali venivano conservati dalla Bonelli in un loro magazzino, ma poi divenendo impossibile gestirli li hanno restituiti tutti ai rispettivi disegnatori...

Edited by Magic Wind
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4 hours ago, joe7 said:

HUGO-PRATT-CORTO-MALTESE-BALLATA-DEL-MAR

 

Per esempio questo della Mondadori: è per me la versione migliore della Ballata.

 

CORTO002-copia.jpg

 

E le edizioni Bompiani (7 in tutto) per i racconti. 

 

Sono le edizioni di cui parlavo, fatte bene ed economiche, della fine anni 70 - inizio settanta, prima delle edizioni "speculative".

 

Non era un discorso di "edizioni per amatori": non c'è uno straccio di introduzione o di illustrazioni allegate, sono "semplici" edizioni economiche... ma incredibilmente "fatte bene", a livelli inconcepibili pare per l'editoria attuale (avevano gente che sapeva fotografare gli originali! Che sapeva lavorare in tipografia! Incredibile! Ma come facevano?)

 

Della "Ballata" l'edizione migliore è quella di cui ho postato la copertina, dei quarant'anni, del 2007, che però è esaurita e su ebay ho visto che costa un rene. Nel 2017 hanno pubblicato (con un altra copertina) un edizione per i cinquant'anni che sembra identica, ma non avendola mai avuta fra le mani non sono sicuro, ecco il link:

https://www.cong-pratt.com/hugo-pratt-ballata-del-mare-salato-edizione-anniversario/

 

Il prezzo di catalogo è di 59 Euro, ma si trova su ebay e su amazon tranquillamente nuova a 50 euro. Se chi ha potuto confrontarle mi conferma che è come quella del 2007 sarebbe questa l'edizione migliore

 

Se 50 Euro sono troppi, le ultime edizioni decenti sono quelle degli anni 70. Temevo che quella indicata da Joe7 fosse ormai rara e costosa (e l'edizione in cui la lessi anch'io finalmente integrale, dopo averne letto solo qualche puntata da bambino nel corriere dei ragazzi), e invece ho visto che su ebay si trova ancora a prezzi bassi, addirittura una copia a soli 10 euro comprese le spese postali (caveat, non conosco quel venditore, non so quanto è affidabile, se siete di Roma, non è un invito a comprare proprio quella ma una segnalazioone che se i prezzi sono questi magari la trovate anche nei negazi della vostra zona). Come edizione la consiglio decisamente, è meglio di tutte quelle Lizard tranne quella del 2007 (e forse quella del 2017)

 

Anche le edizioni economiche Bompiani delle storie brevi ho visto che sono molto calate di prezzo (man mano che i nuovi lettori si orientano verso la roba ricolorata e rimontata, forse...) e si trovato a poco, e nel loro caso purtroppo non esiste una "edizione dell'anniversario" Lizard...

 

4 hours ago, Magic Wind said:
5 hours ago, Diablero said:

Forse il primo al Corriere dei Ragazzi o per altre riviste, ma se pensi che il contratto di Galep già prevedeva la restituzione delle tavole di Tex nel 1948...

 

Ma è sicura questa cosa? Cioè per la TuttoTex (e anche la TuttoZagor, la TuttoMisterNo, ecc.) come hanno fatto? Si sono fatti riportati da TUTTI i disegnatori TUTTE le loro tavole originali? Perché le correzioni e gli sbianchettamenti sono stati fatti non solo sugli originali di Galep (che li conservava tutti), ma anche su quelli di Letteri, Nicolò, Ferri, ecc...

È unfatto che Galep ha sempre avuto indietro le tavole, e ci sono interviste dove dice che aveva solo l'obbligo contrattuale di riconsegnarle su richiesta dell'editore per le ristampe (quindi, non poteva venderle)

 

Il problema di cosa fare con gli altri autori si pone solo anni dopo con le prime storie in cui altri autori non si limitano ad aiutare Galep, ma sono gli autori "ufficiali" delle tavole. L'ì non so che contratti avevano, magari non fidandosi che avrebbero conservato le tavole per loro c'era il deposito presso la casa editrice, o forse non potendo comunque venderle le lasciavano loro senza chiederne la restituzione.

 

Bisognerebbe chiedere ad esperti del mercato delle tavole originali come funzionava prima della TuttoTex: io ho alcune tavole di Letteri, ma le ho comprate dopo la pubblicazione della TuttoTex e hanno il lettering rifatto direttamente sulla tavola originale (che scempio... ma che gli era preso all'epoca a Sergio Bonelli? Quella è stata davvero una follia, non avrà venduto una sola copia in più per quello, ha pagato di tasca sua una spesa inutile per rovinare i fumetti e le tavole originali (anche i fumetti, perchè per fare il lettering "moderno" hanno dovuto coprire anche parte dei disegni), si vede che dopo la TuttoTex avendo le pellicole gli hanno dato il permesso di venderle...

 

 

4 hours ago, Magic Wind said:

Per chi interessa QUIQUI ci sono degli approfondimenti sul "mistero" degli originali scomparsi (l'anno scorso il Tribunale di Venezia ha dato per il momento ragione ai figli di Pratt) 

 

Interessante... io credevo che Pratt avesse dato tutta l'eredità alla Zanotti, ma da quegli articoli e dalla pagina dei figli, il testamento in realtà li comprendeva, ed è stata la Cong (quindi la Zanotti?) a estrometterli non dandogli nulla...

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

Poi, primi anni del nuovo millennio, mostra su Pratt, e sistemano UNA STANZA CON TUTTE LE TAVOLE DELLA BALLATA. Tutte. Bellissime. Perfettamente conservate. Si notano dettagli ovviamente "bruciati" nelle orride edizioni Lizard (e prima Rissoli), e non riesco ad esprimere adesso la rabbia che ho provato in quel momento, pensando alle edizioni che avevo comprato. Avevano TUTTO IL MATERIALE per produrre edizioni bellissime e fedeli...  e non solo speculavano con vere e proprie truffe legalizzate come gli orrendi "bonellidi", ma NON ERANO CAPACI (o non gli interessava) riprodurle decentemente nemmeno nelle versioni non rimontate!

 

Mi ricordo quella mostra: l'hanno fatta a Bologna, a Palazzo Pepoli, nel Dicembre 2016. Ci sono stato. C'era anche un filmato in cui Hugo Pratt raccontava la sua vita. L'avevano fatta per festeggiare il cinquantenario di Corto Maltese (a dire il vero la Ballata era del 1967, ma non facciamo i precisini). Il prezzo del biglietto era salatino, 11 euro. Però ne valeva la pena per vedere TUTTE le tavole della Ballata, oltre ad altre tavole originali di Pratt, anche quelle argentine. C'erano anche le famose illustrazioni ad acquerello. C'erano le tavole di Kirk, Ernie Pike, Anna nella Giungla. La famosa Alessandro Distribuzioni di Bologna aveva fatto anche una mostra nel suo negozio con le varie edizioni di Corto Maltese e delle opere di Pratt. Ovviamente sono andato anche lì.

 

Pandora_1.jpg

La famosa scena dell'addio, ricolorata e col lettering cambiato. Almeno alle tavole originali i lettering non li hanno cambiati, ho controllato alla mostra. Quindi  i balloon originali almeno sono stati rispettati. 

Nella mostra di Palazzo Pepoli c'era anche un'area mercato dove c'erano le edizioni di Pratt. TUTTE Lizard. Le avevo sfogliate e mi dispiaceva vedere le tavole così rifatte male, tanto che mi chiedevo: ma chi la compera questa roba? 

 

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Il 15/11/2024 at 20:15, Diablero dice:

È unfatto che Galep ha sempre avuto indietro le tavole, e ci sono interviste dove dice che aveva solo l'obbligo contrattuale di riconsegnarle su richiesta dell'editore per le ristampe (quindi, non poteva venderle)

 

Il problema di cosa fare con gli altri autori si pone solo anni dopo con le prime storie in cui altri autori non si limitano ad aiutare Galep, ma sono gli autori "ufficiali" delle tavole. L'ì non so che contratti avevano, magari non fidandosi che avrebbero conservato le tavole per loro c'era il deposito presso la casa editrice, o forse non potendo comunque venderle le lasciavano loro senza chiederne la restituzione.

 

Ci sono alcune tavole di Muzzi che vengono completamente ridisegnate tra prima pubblicazione su striscia e la successiva ristampa su serie gigante: le tavole originali potrebbero essere andate perdute oppure restituite e non riconsegnate.

 

65.jpg65b.jpg

 

70.jpg70b.jpg

 

(immagini prese dal forum di Vintage Comics)

 

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  • 3 weeks later...

Ho il volume. Il prezzo è importante (45 €), ma è bello imponente. C’è molto materiale iconografico (roba tirata fuori dai cassetti e mai vista prima: fotografie ma anche sceneggiature, contratti, ecc.) e le ultime 130 pagine sono interamente occupate da fumetti con roba mai ristampata prima come Ciuffetto rosso e Verdugo Ranch. Mi lascia un po’ perplessa la parte scritta. La sto leggendo ed è una miniera di aneddoti e retroscena, però è strutturata come una serie di interviste a Sergio Bonelli. Solo che non si tratta di vere interviste, ma di ricordi di dialoghi avvenuti nel corso degli anni che Bono ha assemblato sotto forma di interviste. Quindi quella che sentiamo non è la vera “voce” di Bonelli, ma è filtrata da come se la ricorda Bono (ovviamente do per scontato che quello che viene raccontato sia vero). Non so, ho appena iniziato a leggerlo ma è la prima volta che mi capita un libro strutturato così…

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Il 09/12/2024 at 10:42, Magic Wind dice:

Ho il volume. Il prezzo è importante (45 €), ma è bello imponente. C’è molto materiale iconografico (roba tirata fuori dai cassetti e mai vista prima: fotografie ma anche sceneggiature, contratti, ecc.) e le ultime 130 pagine sono interamente occupate da fumetti con roba mai ristampata prima come Ciuffetto rosso e Verdugo Ranch. Mi lascia un po’ perplessa la parte scritta. La sto leggendo ed è una miniera di aneddoti e retroscena, però è strutturata come una serie di interviste a Sergio Bonelli. Solo che non si tratta di vere interviste, ma di ricordi di dialoghi avvenuti nel corso degli anni che Bono ha assemblato sotto forma di interviste. Quindi quella che sentiamo non è la vera “voce” di Bonelli, ma è filtrata da come se la ricorda Bono (ovviamente do per scontato che quello che viene raccontato sia vero). Non so, ho appena iniziato a leggerlo ma è la prima volta che mi capita un libro strutturato così…

Preso anch'io: volume davvero corposo, con la solita veste elegantissima già vista con gli altri volumoni di Bono per la Bonelli.

Condivido le tue parole: tantissimo materiale con tante chicche ma anche diverse cose già viste in altri volumi. Qui però sono raccolte in un formato che gli dà il giusto merito.

La struttura utilizzata mi lascia un pò perplesso; avrei preferito uno schema più standard qui invece ci sono tante "fotografie" di Sergio con un andamento che non ho trovato sempre scorrevole.

Se non ricordo male è la stessa formula utilizzata per "Tex sono io!", sempre di Bono, dedicato a GL Bonelli.

Costosetto ma fa la sua sporca figura.

  • +1 1
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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

Preso anch'io: volume davvero corposo, con la solita veste elegantissima già vista con gli altri volumoni di Bono per la Bonelli.

Condivido le tue parole: tantissimo materiale con tante chicche ma anche diverse cose già viste in altri volumi. Qui però sono raccolte in un formato che gli dà il giusto merito.

La struttura utilizzata mi lascia un pò perplesso; avrei preferito uno schema più standard qui invece ci sono tante "fotografie" di Sergio con un andamento che non ho trovato sempre scorrevole.

Se non ricordo male è la stessa formula utilizzata per "Tex sono io!", sempre di Bono, dedicato a GL Bonelli.

Costosetto ma fa la sua sporca figura.

 

Sfogliato attentamente in libreria con la concreta volontà all'acquisto, ma alla fine lasciato lì senza alcun rammarico. Francamente tolte le foto de Il Piccolo Nolitta e le due storielle in appendice, così come per "Tex sono io!", si tratta di un rimaneggiamento di "I Bonelli" che ho acquistato con gioia, sebbene saccheggiasse i redazionali della Collana Storica a Colori, il saggio "Eccetto Topolino", i due volumi datati della Mercury e via discorrendo a ritroso ...

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