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TWF - Tex Willer Forum

Domande A: Claudio Villa


Mister P
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Cos'è un corso di fumetto?Spiegare come si fa un fumetto è roba da due minuti... le cose importanti che prendono tempo sono:-imparare a saper disegnare di tutto-saper far recitare i personaggi-usare l'inquadratura-usare la luce-saper raccontare una storia-saper usare i materiali: pennino, pennello...-temprarsi con la pazienza e la costanzaintanto copia gli autori che ti piacciono. Un corso di fumetto, se ben fatto aiuta. Aiuta il confronto, avere un consiglio... ma quello che conta è chiedersi: cosa mi dice quell'immagine?Perchè?Cosa mi ha colpito di quel film?Perchè?Da queste risposte comincia il cammino verso la padronanza degli strumenti specifici dell'immagine, che sa costruire situazioni che suscitano emozioni. Una casa editrice non ti chiede se hai fatto il tal corso di fumetto o un altro... ti da una sceneggiatura e ti chiede: "fammi vedere cosa sai fare".

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Claudio, non vorrei sembrare estremamente critico in questi ultimi tempi però c'è qualcosa che non mi piace nella colorazione della copertina dell'albo in edicola:


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Mi riferisco al cappello di Rhonda Carpenter.

Queste sfumature realizzate al computer dovrebbero essere dosate meglio.

Insomma, a vederlo, c'è proprio da chiedersi di che materiale è fatto.

Cosa ne pensi ?

Non era meglio la colorazione che avevamo un tempo è Si è iniziato con i pantaloni di Tex ( anche qui, che stoffa è ? ), a poco a poco si stanno invadendo anche i piccoli dettagli della copertina.

Con che risultato ?

Qualche volta molto piacevole per gli occhi, le copertine risaltano di più ( vedi anche il discorso legato alle vendite in edicola, dove il prodotto deve essere promosso al pubblico ), ma tutto sommato mi d' un'idea di irreale, artificiale.

Molti contestano le colorazioni antiche, vedi il giallo improbabile della copertina di "Grand Canyon", corretto ora nella ristampa, ci msono i pro e i contro, ma devo dirti che preferivo quelle. Sarà anche un discorso legato alla nostalgia, non so dirti, tu cosa ne pensi di tutto questo è Il tuo parere di vecchio lettore è quello di "tecnico".


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ciao Claudio! ;) a parte il mio interventino che mi sono permessa su su(spero di non aver detto cose esagerate), non mi sono ancora presentata con una bella domandina.... intanto davvero piacere di trovarti su questo forum! :)Leggo anche Marvel e DC, vedere la tua interpretazione dei mitici Cap e Devil mi ha fatto un ottima impressione! davvero un capolavoro!volevo chiederti: come ti sei trovato ad "utilizzare" dei personaggi cosi dinamici e forti?Trovi qualche somiglianza tra loro e gli eroi di casa nostra?Sotto alcuni aspetti Cap, a livello caratteriale e di trama, mi ricorda un po' il nostro Tex (sembra uno dei pochi che compie le sue imprese non avendo nel cuore una tragedia personale, ma generale.... eh eh!) tu cosa ne pensi? GRAZIE!!!!!

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@YmalpasCosa posso dire?-Io faccio un lavoro-Altri ne fanno un altro-Io ho una responsabilità fino ad un certo livello-Oltre questo livello, la responsabilità passa di mano-Io faccio molti errori ( eh, capita...) nel mio lavoro, lo so e lo riconosco-Penso di non essere l'unico a sbagliare...@segnalidifumoIn effetti, quello che ho sempre pensato disegnando Devil e Cap era che continuavo a disegnare eroi americani, l'uno ( Tex) di un'altra epoca, con un altro costume, ma con la stessa determinazione, intenti e spirito d'avventura dei moderni supereroi... P. S. ho letto la tua descrizione della "settimana ad Acquaviva nei fumetti", mi fa piacere sapere che un "superstite" di allora si trovi a scrivere qui... Mi interessa sempre sapere se quello che disegno, spiego o racconto è "arrivato" se "non è arrivato" , "come" e perchè... grazie per aver raccontato il tuo punto di vista...

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prego e grazie a te per la risposta! :) il topic su acquaviva è ancora in fase di lavori in corso... presto aggiunger? ancora qualcosa...:) comunque a me è arrivato tanto dai tuoi insegnamenti e spero davvero di riuscire a metterli in pratica nei miei lavori! ;) un po alla volta....(sigh... ancora inseguo quella idea che dicevi di creare una tua "bottega personale" .... quando avrai tempo non dimenticartene eh? ;) )

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ciao Claudio!il tuo percorso per fare Tex, che sia veramente il Tex che volevi rappresentare, è stato davvero un lavoro di ricerca se guardiamo le tue evoluzioni e quello che hai dichiarato anche in questi topic... non puoi darci qualche dritta a proposito? da dove si comincia conoscere un personaggio che è un tale colosso (al di la della cultura importante che si può avere come lettore) e quali sono gli aspetti più significativi che non bisogna assolutamente dimenticare quando lo si disegna... come particolari movimenti o espressioni?c'è qualcosa di tuo nel Tex che disegni(intendo qualcosa che effettivamente non è di Tex) o è tutto frutto delle tue ricerche per raggiungere la vera identit? del personaggio? ti faccio questa domanda perchè una volta hai dichiarato "il personaggio principale rimane nei suoi canoni, però ci sono gli antagonisti, dove è possibile più libertà" (o parole simili)grazie mille! :) :) :)

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Allora... andiamo per gradi:-disegno Tex, un personaggio creato nel '48, in una cultura dell'immagine profondamente diversa da oggi.-Tex è nato come un qualsiasi personaggio di quei tempi: faccia regolare, magro, disegno evocativo e "accennato", somiglianza evidente, e dichiarata, con Gary Cooper del film "Il magnifico avventuriero" -Ho conosciuto Tex da lettore, come tutti qua dentro, e mi sono fatto un'idea di lui sulle storie che considero immortali: Terra Promessa, Sulle Piste del Nord...-quando sono stato chiamato a disegnarlo il mio modello di riferimento era Ticci: ho sempre cercato il realismo nelle storie a fumetti e, tra tutti i disegnatori, Ticci era allora quello che sembrava "crederci" di più... almeno ai miei occhi. I cavalli, i finimenti, le armi, i paesaggi, l'atmosfera... era il vero West che altri disegnatori facevano solo immaginare, lui te o scodellava sotto gli occhi...- Il grande Galep aveva uno stile troppo personale per il mio modo di disegnare e non potevo "seguirlo" pedestremente senza rischiare di sfracellarmi. Già quando disegnavo Martin Myst?re avevo fatto un'operazione di "smontaggio" e "rimontaggio" dei caratteri facciali di Martin disegnati da Alessandrini, altro grande disegnatore con uno stile mooooolto personale. Per fare un'esempio di cosa non volevo: il MM di Bagnoli è un p? "strano" da vedere: dal collo in già è realistico, come nel suo meraviglioso stile, ma la sua faccia , presa pari pari da Alessandrini, sembra arrivare da un'altra dimensione...-disegnando Tex ho trasferito sulla carta ciò che pensavo di lui nella prima storia ed è uscito un Tex incazzato e antipatico... qualcuno ha anche scritto in casa editrice chiedendo di mandarmi a disegnare Diabolik ( l'ho poi accontentato qualche anno dopo)- con il tempo l'"idea" di Tex è maturata e anche sotto la matita il cambiamento si è visto. i caratteri sono "quelli": naso non dritto, ma "classico", proporzioni regolari, occhi non "strizzati", sopracciglia folte e espressione ironica, mento e mascella "da eroe", collo massiccio e corporatura adeguata per "sollevare da terra i piccioni di turno con un formidabile uppercut"Adesso il mio Tex assomiglia molto al Superman di Alex Ross, dimagrito. Forse è così che lo vedo: un uomo che può fare quello che tutti gli altri intorno a lui non possono... ma la ricerca non può avere fine, ogni giorno lo conosco meglio e le tracce di questo rimangono sul foglio... questo è quello che c'è di mio in Tex: il rispetto per lui, per il "vero" Tex

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Grazie per queste parole mitico Claudio. Se domani... mi fosse detto ... c'è il Tex di Villa in edicola.... non riuscirei a chiudere occhio durante la notte! Non dovrebbe suonare come un rimprovero, ma abbiamo ( anche Tex ) un sacrosanto bisogno di un Claudio Villa in edicola!

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ci sono tutti i mesi, almeno quattro volte, adesso sette... con disegni a colori... ok, vedrà di fare di più... questo mese dieci copertine... sono arrivato alla 66 di repubblica, 206 della "nuova ristampa" ( cartolina) e 571 del Tex inedito... torno a fare "il cecchino"... nel senso che il copertinista ha un disegno ( colpo) solo per fare "centro"... nelle storie i disegnatori se la giocano con migliaia di vignette e l' gioca la media....

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Grazie anche da parte mia!Ho avuto la possibilità di leggere il tuo omaggio a Diabolik ad una mostra tempo fa... davvero bello (nel tuo stile, ma ben differente da Tex)per il resto delle parole nessun commento, solo un grande grazie!:)ps Letta adesso la tua risposta ad Ym.... so quanto possa essere "pesante" il sovraccarico di lavoro..... dacci quello che riesci Claudio! :) e regalaci ancora un po del tuo tempo per queste belle chiaccherate! :) :)

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Si sappiamo tutto il lavoro che c'è dietro le copertine, sono tante, tanto il tempo quanto grande è la fatica per realizzarle, ma perchè tutto questo lavoro ricade nelle tue mani è Credo di conoscere già la risposta, ma resto sempre fiducioso in attesa di qualcosa di nuovo all'orizzonte. Tutti gli onori al grande Civitelli, ma la storia del sessantennale disegnata da te...

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Guest Wasted Years

Ridateci Claudio sulla serie regolare. MANCA MANCA MANCA MANCA. Ne sento la mancanza, e non sono l'unico. Le copertine sono belle, ma sono come dei quadri, solo una GRANDE storia può farti gustare le GRANDI doti di un disegnatore MAGNIFICO.

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Complimenti anche per la copertina n° 570 intitolata "Decimo Cavalleria", una delle migliori dell'ultimo periodo. Quando a novembre sarà creato il sondaggio sulla "migliore copertina di Villa per l'anno 2008", sarà un problema sceglierne una.

Immagine postata

Toglimi una curiosità... La copertina del numero 571 rappresenta un tema della storia di Ticci o di quella di Seijas ( visto che dopo tanti anni ritroveremo una nuova storia che inizia a circa metà albo ) ?

Se la risposta è Ticci, visto che hai ripreso la stessa ambientazione desertica ( magnifica ) di "Buffalo Soldiers", ci sarà qualcosa di simile anche nella terza copertina ?

Spero che tu possa rispondere a queste domande.

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Hi Claudio, ho un'altra domanda da porti. quanta libertà ti lascia una sceneggiatura è Ti vien "dettato" tutto quello che devi disegnare oppure letta, studiata, ti "muovi" lasciando spazio alla tua creativit? in contatto diretto con gli autori è Hai qualche pagina( anche vecchia) di sceneggiatura da farci vedere e commentare con te? Ti ringrazio.

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@ymalpasla 571 è sempre sulla storia di Ticci...@jimle sceneggiature propongono un taglio al disegnatore, che è sempre libero di "rivoltare" tutto, superando però, la prova della leggibilità e della chiarezza di racconto

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I disegnatori sono divisi per sceneggiatore: Nizzi ha " i suoi", così come Boselli... ma poi può capitare che, per richiesta esplicita di un disegnatore, si possa cambiare "cavallo"... Ogni volta che un disegnatore arriva vicino alla fine di una storia si allerta uno sceneggiatore libero, o il meno occupato, per "rifornirlo"... di solito con i disegnatori della "squadra" di uno sceneggiatore la cosa è automatica, ma ci sono eccezioni... Prima di fare una nuova storia di solito lo scenegiatore chiede al disegnatore se ha "voglie" particolari, tipo indiani, sparatorie, cavalcate... poi tenta, se ce ne sono, di costruire una storia sulle richieste. Una volta Ticci chiese di disegnare treni... ma poi si pent? a lungo... Fusco chiedeva sempre , me l'ha detto Nizzi, storie in plen air: le scene d'interno piacciono poco a tutti... A me , per le prime storie davano cose "insolite", a parte la prima, classica , di G. L. Bonelli, sono arrivate le navi nel deserto, le balene, gli indiani con i baffi... perchè Nizzi mi diceva che ero un disegnatore da poter sfruttare in storie insolite... ma a me piacevano le sparatorie, gli indiani e i cavalli... per cui goduria immensa quando ho cominciato " l'Uomo senza passato"... e adesso con la storia di Boselli... anche se mi ha fatto disegnare sette o otto personaggi, con tanto di schizzi preparatori e me li ha ammazzati tutti!Boselli se leggi anche tu, fammeli resuscitare... ci ero affezionato...

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Grazie Claudio!mi permetto un sorriso sulla tua ultima richiesta... :);) perchè nonostante sono ancora ai primi passi nel mondo del fumetto, in effetti credo che lavorare su dei personaggi per giorni e poi "vederli sparire" uno dietro l'altro nella storia non è piacevole....(ho letto che Milazzo non ama fare molti studi su un personaggio.... stessa paura di affezionarsi troppo o solo per lo stile personale più immediato?) questo mi permette un'altra domanda, ma dopo tanti anni di lavoro, ricerca sul segno e sulle tecniche, tanti disegni che ti girano per casa (che in effetti la curiosità di sapere come li conservi è molto forte) il tuo rapporto con le "tue creature" come è cambiato?Intendo dire questo perchè nonostante faccio "sgorbietti a gogo" sono molto "gelosa" di che fine facciano i miei lavori, chi li usa e per cosa.... col tempo questa sensazione, da disegnatore professionista, come cambia? Grazie!!!!(spero non sia una domanda troppo personale.....) :) :)

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PS tra qualche tempo nel topic di Acquaviva pensavo di mettere qualche tua indicazione sulle tecniche che ci hai insegnato... ho ritenuto giusto chiedere prima il tuo permesso. Soprattutto, se è positivo e nel leggere troverai alcune incongruenze, ti ringrazio per eventuali correzioni :) :) !!!! :) :)

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niente di così personale... dopo ventisette anni di lavoro, se rivedo i disegni dei primi tempi ho varie forme di rigetto fisico... lavorare a "richiesta" e disegnare per puro piacere sono due cose molto diverse. i disegni che fai per puro piacere arrivato totalmente "da te" e li senti proprio "tuoi" quelli "su richiesta" partono da un'idea di un'altra persona, che tu rielabori... cercando di centrare il bersaglio.... questo li senti senz'altro meno tuoi... puoi essere soddisfatto per la realizzazione, ma non è la stessa cosa... ti abitui col tempo a veder "partire" i tuoi disegni per le operazioni di stampa e perderli di vista per un p?... sai che fa parte del giocoquando te li restituiscono li rivedi come fosse la prima volta... ed è una bella sensazione. ti abitui a mettere nel lavoro " arichiesta" lo stesso animo che metti in un disegno fatto per te... ma senza diventarne geloso... quello che mi perplette sempre è che chiunque incontri ti chiede "un disegnino"...visto che nella mia vita disegnare è lavorare e facendo i debiti rapporti, la prossima volta che incontrer? il mio idraulico gli chieder? un "impiantino" e al mio ragioniere "un bilancino"... tutto, chiaramente, gratis... perchè tanto cosa ci vuole... sono così bravi... Metti pure quello che vuoi, segnalidifumo... non devi chiedere permessi per raccontare quello che avrebbero potuto sentire tutti

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ok, grazie grazie!!!:);) appena avrà il tempo giusto mi metter? subito all' opera.....(ps sono daccordo con la frase del "disegnino" sembra quasi che un fumettista "non lavori", ma faccia le cose per hobby e, aggiungo, soprattutto che gli esce tutto così, quasi avesse la bacchetta magica.... le cose ci metti giorni e sembra che invece fai tutto in un lampo..."tanto tu ci metti un attimo, me ne fai altre 10 diverse?..." mi hanno detto una volta che ho realizzato un' ambientazione preistorica 50x30 ... un attimo? tra idea, schizzo, bilanciamenti vari e ripasso(e le rocce delle grotte sono una bella briga) c'ho perso un intero fine settimana! senza staccare la testa dal foglio.... ti capisco alla grande e sarebbe bello se lo capissero anche i "non addetti ai lavori" eh!eh!...) :) :)

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Mhhhh... non ricordo se ho chiesto io stesso al buon Claudio un disegnino o uno schizzo (che comunque appena torno a casa inquadro :D) e spero di non averlo "offeso" con tale mia richiesta. Tempo f? però avevo chiesto come veniva stabilito il prezzo dei disegni che avevo visto a Lugano, e non avevo ricevuto risposta. In ogni caso ho apprezzato questi ultimi interventi, in quanto m'ha svelato un qualche retroscena assai particolare e "simpatico". Mi sorge però una domanda... Tu dici allo sceneggiatore "mi piacerebbe disegnare Tex a San Francisco, con azioni al molo e nelle taverne". Lui a questo punto f? solo delle "grandi linee" oppure ti spiega in modo abbastanza minuzioso la scena?Grandi Linee: Tex entra nella taverna con Tiger, qualcuno insulta il pard di Tex e Tex lo rimette al suo posto"Minuzioso": Tex entra nella taverna, il bancone è sulla sua sinistra, mentre il resto del locale è cosparso di tavolacci con gente che gioca a dadi (piuttosto che a poker). Le finestre sono già rotte, segno d'una recente colluttazione. Un uomo a fondo sala insulta Tiger, al che Tex si dirige verso di lui... In parole molto più povere, tu esprimi il desiderio, ma poi sino a che punto puoi disegnarlo il tuo desiderio?

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si esprime un desiderio, poi si lascia lavorare la professionalità dello sceneggiatore, si può intervenire quando arriva la sceneggiatura per chiedere cambiamenti, ma devono essere dettagli che non compromettano la logica del racconto... per il "disegnino" non preoccuparti, ne ho fatti a migliaia... uno più , uno meno... ma ragionavo su come la si vede "al di qua" della richiesta...

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