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TWF - Tex Willer Forum

Domande A: Claudio Villa


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Claudio Villa nasce a Lomazzo ( CO ) il 31 ottobre 1959.

La passione per i fumetti risale alla sua infanzia, Superman, Batman, le riviste dell'Intrepido e Il Monello?

Incomincia a leggere i fumetti della Bonelli intorno ai dodici, tredici anni. Il suo primo albo di Tex è la storia Sulle piste del Nord. I grandi capolavori degli anni settanta rafforzano il suo amore per il ranger.

All'età di diciassette anni si diploma al Liceo Artistico.

Per migliorare la sua tecnica, frequenta lo Studio di Franco Bignotti, che si rivela per lui un grande maestro.

L'apprendistato presso lo studio dura circa un anno e mezzo, Bignotti lo mette quindi in contatto con la Lug di Lione. Il giovane artista invia alcune prove che sono giudicate in maniera positiva: inizia così, siamo nel 1979, la sua collaborazione con la Casa editrice francese.

Le prime realizzazioni di Villa sono la serie medievale Enguerrand et Nadine e quindi, su testi di Lina Buffolente, la fantascientifica Gun Gallon.

Nel 1981 un nuovo personaggio bonelliano, Martin Mystere, sta per essere lanciato sul mercato. L'autore Castelli ha preparato cinque pagine di sceneggiatura da fornire a tutti i disegnatori che vogliano cimentarsi nella realizzazione del suo personaggio: le prove di Villa sono accettate!

Nel 1982 inizia così la sospirata collaborazione con la Daim Press. Gli viene affidata la storia Il teschio del destino ( n° 11 e 12 ), nel quale si dimostra l'unico disegnatore della serie in grado di seguire fedelmente il modello di Alessandrini, che ha creato il personaggio.

Dopo aver realizzato quattro storie per Martin Mystere, siamo nel 1985, gli viene affidato l'incarico di creare graficamente un nuovo personaggio ideato da Tiziano Sclavi, stiamo parlando di Dylan Dog. Villa realizza anche le prime 41 copertine della serie.

Nel 1986 entra a far parte dello staff di disegnatori di Tex. La sua prima storia esce nel settembre di quell'anno ed è intitolata Il ranch degli uomini perduti, una delle ultime firmate da Gianluigi Bonelli. Stilisticamente Villa si rif? al Ticci di Sulle piste del Nord.

Nel 1987 Nizzi gli propone di creare graficamente - l'identikit - del suo nuovo personaggio: nasce Nick Raider.

Nel 1988 appare la sua seconda storia di Tex, Gli spiriti del deserto, che conferma il suo straordinario talento.

Nel 1992 riceve il premio ANAFI come miglior disegnatore.

Nel 1994 sostituisce Galeppini nella realizzazione delle copertine di Tex, che ne aveva disegnato le prime quattrocento.

Nel 1996 è la volta della sua quinta storia: L'uomo senza passato. L'idea principale su cui ruota tutto il soggetto, ovvero la reazione di Tex davanti alla perdita di suo figlio, è da attribuire allo stesso Villa.

Datata 2001, la sua ultima storia, quella relativa al ritorno di Mefisto, mostra un disegnatore che ha raggiunto ormai l'apice della sua maturit? creativa.



[ Nota: il messaggio iniziale è stato modificato dall'Amministrazione del forum per consentire l'inserimento della biografia dell'artista ]



Visto che il Grande Claudio è iscritto, apro un thread per temp... ehm, fargli qualche domanda :D .

Ovviamente la prima ?: a che numero di pagine sei arrivato :P ?

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"Big" Claudio ti do del tu perche' dimostri sempre di essere una persona alla mano e sempre disponibile con i lettori di Tex nonche' tuoi fans. Intanto vorrei farti sapere il desiderio di rivederti di nuovo nella serie regolare per gustare quei tuoi capolavori di disegni augurandoti quindi buon lavoro nel finire quella storia che noi tutti sappiamo ormai. La prima semplice domanda che voglio farti e' questa:quanto tempo impieghi per realizzare le copertine degli albi mensili di Tex e le cartoline della NR?Grazie in anticipo.

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La pagina è top secret... ehe, per evitare aspettative che poi rischiano di essere poco realistiche... adesso sono impegnato a fare 8 copertine al mese... il tempo varia, dal variare del soggetto... Tanto per gradire, mi sono beccato un virus deficiente che ti fa vomitare e andare in bagno ( ci siamo capiti...) sto abbastanza male, spero che se ne vada presto perchè sono già in ritardo sul "programma" delle copertine... :trapper:

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Claudio proprio quest'anno compi vent'anni di carriera a disegnare Tex.
Sedici albi disegnati,153 copertine,171 cartoline.
In genere dopo gli anniversari si tirano le somme e si cerca di fare un bilancio su tutto.
Dopo tutti questi anni di attivita' spesi per il fumetto piu' longevo d'italia qual'e' il tuo bilancio personale?
Sei soddisfatto di tutto cio' che hai fatto e che attualmente fai?
o c'e' qualcosa che a distanza di anni avresti fatto diversamente?
Pensi che vent'anni dedicati quasi tutti per un fumetto (anche se e' Tex) siano un po' una sorta di "gabbia" per un disegnatore del tuo talento?
Apri il tuo cuore :)

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Per la NR faccio due copertine al mese... Un bilancio... E' dura... SOsolo che come ho disegnato tex non mi ha mai soddisfatto appieno e spero sempre di riuscire a fare il "salto" di qualità giusto... Tex è estremamente difficile da disegnare: ha una faccia regolare, senza caratteristiche evidenti, che lo rendono "confodibile" facilmente, se non ha (per questo ce l'ha sempre...) il "costume". Costume che è formato da molti particolari, che vanno calibrati con equilibrio per non fare una parodia di Tex. Il grande Magnus diceva che i disegnatori di Tex devono avere occhio d'aquila (della notte... ehe) per stare attenti a tutte le proporzioni dei particolari... Da uno a dieci in temini di tempo disegnare un Dylan Dog in piedi prende quattro, Tex arriva a otto: il cappello, la cintura, il cinturone, le pallottole, le pistole, gli stivali, gli speroni... se lo vuoi fare "bene" impegna molto comunque. Dylan ha la giacca nera, addio pieghe, jeans e clarks... Avrei voluto fare di più in termini quantitativi, logico, ma ho sempre pensato prima alla qualità del lavoro... il grande Ticci diceva: "non è difficile disegnare Tex, il difficile è fare una tavola al giorno, fatta bene..."Dipende poi anche dallo stile... il mio non perdona... una sproporzione, anche minima, si "sente"... :indianovestito:

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Claudio il tuo ventennale su Tex non puo' essere che strepitoso.
Come hai detto tu avrei (avremmo) voluto vedere qualche albo in piu' ma hai scelto la qualita' alla quantita'.
Vedere un albo di Tex disegnato da te e' un evento ma almeno quando succede abbiamo a che fare con 114 pagine di assoluto capolavoro ;)!

SO solo che come ho disegnato tex non mi ha mai soddisfatto appieno e spero sempre di riuscire a fare il "salto" di qualità giusto...

E' vero che ogni artista non e' mai contento del proprio lavoro e vuole sempre migliorare, ma mi spieghi nel tuo caso cosa c'e' ancora da ottimizzare?

Cosa intendi per "salto di qualita'"?

Tex è estremamente difficile da disegnare: ha una faccia regolare, senza caratteristiche evidenti, che lo rendono "confodibile" facilmente, se non ha (per questo ce l'ha sempre...) il "costume".

Proprio in questo punto vorrei soffermarmi.

Nel corso degli anni ho potuto notare che il volto del tuo Tex e cambiato un po';

a fine anni '80 e inizi anni '90 il viso del ranger era cosi':


Immagine postata

Come si puo' notare la caratteristica di quel Tex di quel periodo erano le guance abbastanza pronunciate.
Con questa fisionomia lo possiamo vedere negli albi come "Il ranch degli uomini perduti"; "Gli spiriti del deserto"; "La Congiura".
Dalla "Tigre Nera" in poi vi e' il leggero cambiamento nella fisionomia del ranger fino al volto attuale, come si vede qui sotto:

Immagine postata

Sbaglio a vedere questo cambiamento?

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Beh, per salto di qualità, riuscire finalmente a disegnare un Tex credibile, reale... ma so che il mio punto di vista è molto personale... Non sbagli a vedere una certa differenza nel volto di Tex, per la ragione sopracitata: la ricerca del "vero" Tex nel foglio bianco. Tipo che uno comincia la giornata dicendo: "adesso vediamo di disegnare sul serio, non come ieri..."So che è da Tafazzi, so che è più dura così, rispetto a dire :"oggi faccio due tavole invece di una...", ma ho sempre pensato che il lettore non lo freghi... si accorge se "ci sei" o "ci fai" con il tuo lavoro... :D

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Quando vidi in rete questo disegno l'ho feci stampare su carta fotografica per farne un poster situato adesso sopra la mia collezione di Tex!!!! ;)
Pero' se proprio vogliamo trovare un difetto e' forse come dici tu, e cioe' la distanza tra il naso e la bocca.
Pe il resto non sembra un disegno ma il ritratto di una persona reale!
Tanto per rimanere in tema di volti, il discorso della tua ricerca continua di disegnare un Tex piu' "realistico" e meno "confondibile" riguarda anche i tre pardsè
Per esempio, il tuo Tiger Jack, per quanto riguarda il volto, e' visibilmente differente da come ce lo propongono gli altri, nel senso che ha i lineamenti piu' simili ad un indiano vero.

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Infatti... se si guarda il Tiger di Ticci, gli si toglie la capigliatura e la fascia, cosa rimane?... rimane Tex... la stessa struttura facciale... Il tiger di Galep era diverso, ma non mi riporta ai caratteri indiani... Io mi sto ispirando (quando mi capita di disegnarlo) ad un attore che ha lavorato in "Balla coi lupi", "capelli nel vento" mi pare si chiamasse nel film... ha la faccia fiera, da indiano ."Pieno" delle sue radici e di dignit?... ecco il Tiger che vorrei. Tiger è la parte più "selvaggia" del quartetto, e ha caratteristiche che dovrebbero emergere anche solo a guardarlo: passo atletico e felino, sguardo penetrante, acuto, sensi all'erta, sempre... La ricerca continua...

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Tiger è la parte più "selvaggia" del quartetto, e ha caratteristiche che dovrebbero emergere anche solo a guardarlo: passo atletico e felino, sguardo penetrante, acuto, sensi all'erta, sempre...

Infatti quello sguardo penetrante che si vede nella cover n°429 "Morte di un amico" e' stupendo.

Una delle piu' belle cover che hai fatto!!!
Kit Carson forse e' il personaggio piu' facile da disegnare, altrettanto pero' non dicasi di Kit Willer;
cosa mi puoi dire in proposito?

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Kit Willer è ( per me) Jeffrey Hunter, attore che ha lavorato in molti western con John Wayne ( come "Sentieri selvaggi"). Ha l'aria sveglia e diretta, restando giovane e affascinante: gli occhi e le sopracciglia, il naso dritto, il mento deciso...

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Kit Willer è ( per me) Jeffrey Hunter, attore che ha lavorato in molti western con John Wayne ( come "Sentieri selvaggi"). Ha l'aria sveglia e diretta, restando giovane e affascinante: gli occhi e le sopracciglia, il naso dritto, il mento deciso...

Se non sbaglio Jeffrey Hunter e' stato Gesu' nel film "Il RE dei RE". Ti piacerebbe ispirarti a lui quando disegni Kit?Beh devo dirti che non mi gusterebbe molto!Anche perche' J. Hunter ha gli occhi azzurri se non sbaglio. Comunque sia tutti i disegnatori di Tex del passato e del presente non si sono mai preoccupati di dare a Kit una fisionomia vera e propria, tralasciando il fatto che e' anche figlio di una indiana. Basta mettere un ciuffo di capelli in fronte per distinguerlo dal padre.
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Io mi ispiro proprio a Jeffrey quando disegno Kit. L'idea è di rendere ognuno dei pard credibile e reale... Ho visto delle foto di Pierce Brosnan con baffetti e pizzeto neri, beh, potrebbe essere un Carson nel fiore degli anni... senza dimenticare Tom Selleck in "Carabina Quigley", splendido e forte cowboy, anche lui aveva l'espressione "giusta" per Carson...

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Claudio ti piacerebbe fare una storia ambientata nel passato di Tex e quindi avere la possibilita' di disegnare piu' giovani di vent'anni Tex,Tiger e Carson°
Ti dico questo perche' quando ci sono queste storie i disegnatori non si preoccupano molto di ringiovanire Tex e gli altri.
Un esempio l'abbiamo avuto proprio qualche mese fa con la storia doppia "Documento d'accusa" e "Corte Marziale" dove malgrado alcuni flashback risalenti a vent'anni prima Venturi (che a me piace molto) ha disegnato sia Tex che Tiger uguali a come sono ora.

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A me piacerebbe disegnare anche storie "fuori cronologia". Tex vecchio. Carson morto. Kit ha preso il posto del padre, ma si trova nei casini... allora Tex si rimette il cinturone e... Una storia breve, ma intensa... Tex giovane, un 'avventura in cui Dinamite lo tira fuori dai guai... poi un salto nel tempo ed ecco la morte di Dinamite... Sono storie che difficilmente in Tex si possono fare... ma che amo già moltissimo...

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Tex giovane, un 'avventura in cui Dinamite lo tira fuori dai guai... poi un salto nel tempo ed ecco la morte di Dinamite... Sono storie che difficilmente in Tex si possono fare... ma che amo già moltissimo...

Ecco Claudio il discorso di Dinamite sarebbe interessante perche' e' scomparso nella serie in un modo cosi' strano che puo' essere ripreso con un bella storia. Non capisco perche' soggetti del genere non vengono approvati, soprattutto se riguarda un "personaggio" come Dinamite che e' rimasto nel cuore di tutti. Comunque tralasciando la politica redazionale di Tex (ci sarebbe moooolto da discutere qui) abbiamo visto che Civitelli oltre ad essere un bravissimo disegnatore (nella mia classifica personale viene solo dopo di te) e' stato autore di alcuni soggetti che poi sono stati sceneggiati ed ampliati da Nizzi (e anche stravolti in redazione), tu avresti qualche idea per qualche soggetto (a parte quello di Dinamite) di Tex?Se si' hai mai pensato di proporlo?
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Guarda che Dinamite è da un pezzo che galoppa nelle celesti praterie... Nessuno sa come sia morto , ma i cavallo sotto al sedere di Tex adesso, di sicuro non è il buon vecchio e caro Dinamite.

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