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TWF - Tex Willer Forum

[591/592] L' Uomo Di Baltimora


ymalpas
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L'uomo di Baltimora di Tito Faraci & Giovanni Bruzzo  

73 utenti hanno votato

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Ho trovato la storia gradevole ,Faraci comincia ad avere uno stile personale e vi dir?, per certi dialoghi "scanzonati" mi ricorda un po' Nolitta.... in generale un buon albo, si può dire che il livello medio delle storie di Faraci su Tex è buono(a differenza di Dylan Dog dove salvo 2 o 3 casi non mi ha mai convinto...) :trapper:

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Mi piace quest? avventura.


Il tempo viene scandito dai disegni di Lord Hudson, un novello Phileas Fogg, dai tratti vagamente simili a Claudio Villa.
Come da titolo tutto è stavolta incentrato su questo Lord, scrittore, disegnatore, ed esperto in una decina di altre discipline che ruba lo spazio anche a Tex, ma con simpatia, senza strafare, senza appesantire le scene.
Speriamo che il finale sia all'altezza di questa prima parte, in verità mi aspetto anche che Lord Hudson interrompa a Riverstone il suo peregrinare.

L'unico neo dell'avventura, a mio personale dire, sono i disegni: belli, gradevoli, senza dubbio, ma forse ancora troppo ?accademiciò, lo stile di Bruzzo, sembra qui sentire il peso di Tex. E non riesce ad esprimersi al meglio, in modo proprio, ma quasi come se copiasse altri autori, da Ticci a Ortiz, passando per Monti, nello stile e nei disegni stessi : ad esempio, la vignetta di pag 112 in cui Tex spara, la abbiamo già vista negli albi di Tex, sotto altro nome.

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Non è troppo opportuno giudicare una storia dopo averne letto metà, ma se il buongiorno si vede dal mattino... questo è un buon giorno. Tito non delude, e non per niente prima di questa storia ha scritto quella che, secondo me, è stata la migliore degli ultimi tempi, cioè Lo sceriffo indiano. La partenza, come è stato detto, è classica (Tex e uno dei pards, il figlio nella fattispecie, che salvano un uomo da una situazione molto pericolosa), e lo scambio di battute tra i due in un momento topico fa sorridere e riporta alla memoria il ben noto Tex di un tempo, quando uscite simili erano all'ordine del giorno ma Tex era tutt'altro che un fumetto umoristico. Forse, ma è una mia impressione e in ogni caso un peccato più che veniale, stona e sa un po' di saccenteria il rimbrotto di Tex a Lord Hodson per avere usato la parola selvaggi. Mi concedo un breve O. T., che lo staff decider? di lasciare o spostare, come gli sembrer? meglio: quando si parla della bellezza del Tex di una volta, è evidente che non si può pretendere non solo che chi non è GLB scriva come lui, ma anche che un uomo che si avvicina alla cinquantina sia una testa calda come quando ne aveva venti. E' comprensibile che il Tex di oggi non faccia a pezzi un saloon appena lo guardano di storto, ma è giusto che quando vengono superati certi limiti (vedi bottigliate alle spalle), si ricordi dei bei vecchi tempi e suoni la carica per una bella scazzottata. Tito Faraci, a mio parere, può far molto per riportare in vita il nostro Tex, senza farne una macchietta parodistica del fuorilegge dei tempi andati.

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La prima cosa che sento di dover fare, dopo aver letto questo albo, sono i complimenti più sentiti e sinceri a Tito Faraci!... da questo albo trasuda tutto il suo rispetto per Tex, e tutta la sua maestria di sceneggiatore:grandi scene, personaggi stupendi(Lord Hodson in primis, ma anche lo sceriffo promette bene), una trama che si fa sempre più complessa e avvincente man mano che passano le pagine.... e sopra tutti, un Tex da paura!

Le pagine 94-96 sono stupende:esaltano il mito di Tex e il destino di Kit, erede di un patrimonio enorme. Geniale il far ricordare allo sceriffo la vecchia avventura vissuta con Tex;e che dire delle ultime pagine dell'albo, con un Tex... che è Tex?
Credo che la seconda parte sarà tutta piombo e sangue:non vedo l'ora che esca!!Bruzzo è la nota dolente dell'albo:il suo stile cambia vistosamente dopo la scazzottata(e questo può anche non essere un male)e alcuni volti sono davvero brutti;inoltre mi sembra un disegnatore che non ha una sua vera identit? artistica, dato che il suo tratto è un mix di Ticci,Giraud, perfino Milano.... insomma, non mi ha convinto... Chiudo rinnovando i miei complimenti entusiastici a Faraci:Tex e i suoi lettori sono davvero in buone mani!!
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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Letto, inghiottito e fagocitato... Seppur non mi piaccia dare pareri "affrettati", posso dire una cosa, se la storia prosegue su questi binari, a breve urleremo al CAPOLAVORO!!! Ci sono tantissimi elementi che possono fare di questa storia un capolavoro, tra i quali

1) Finalmente un KIT WILLER VIVO e non "scamorzitico", finalmente un giovanotto ARROGANTE e PERESUNTUOSO capace di TENER TESTA AL PADRE!!!! ERA ORA!!!2) Lord Hudson... un personaggio che ha dell'incredibile... un avventuriero giramondo dalle doti NASCOSTE... FENOMENALE!!!3) Una banda di bifolchi violenti CREDIBILI e ASSETATI DI SANGUE, che danno alla storia un sapore MOSTRUOSAMENTE AVVINCENTE!!!
Insomma, nulla da dire. Un capolavoro in essere ( almeno in questa prima parte ) che non vedo l'ora di concludere!!!
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Dopo aver letto la storia mi ritrovo d'accordo anch io con tutti quelli che l'hanno valutata positivamente. :trapper: Il personaggio di lord Hodson è molto azzeccato anche se in alcune scene esagera con le adulazioni diventando quasi patetico: ma se lo scopo è quello che penso, cioè di mettere in rilievo che per le persone normali è difficile competere o anche solo essere all'altezza dell'eroe, apprezzo e comprendo la scelta. Infatti questa importanza a un fatto che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi ma a cui non abbiamo quasi mai dato peso da un'atmopsfera particolare all'albo che in alcuni punti è quasi decadente(in senso positivo e letterario ovviamente) soprattutto nel dialogo sceriffo-hodson e nelle riflessioni dello sceriffo. Nonostante ciò l'albo è pieno di discrosi spumeggianti e di battute che ci fanno respirare a pieni polmoni aria texiana. Ma la parte che mi è piaciuta di più è la scena del cacciatore di taglie che

sorprende alle spalle il bandito ma si fa fregare col trucco più vecchio del mondo
I disegni invece non mi hanno convinto più di tanto soprattutto alcuni volti di tex e kit, ma per il resto come qualità in generale (e per essere praticamente un esordiente) Bruzzo ha la mia approvazione.
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La storia è gradevole, soprattutto perchè la psicologia dei personaggi è molto ben delineata:- Lord Hodson, un ricco avventuriero tanto incuriosito quanto annoiato dalla vita (per sua stessa ammissione, non sa ancora cosa cerca...) ma non sprovveduto, forse un po' troppo "dotato" (come detto da altri: vista, udito, capacità di scrittura, disegno, sveltezza nello sparare e nel boxare, intuito nel percepire i pericoli.... e che diamine, troppa grazia :D);- uno sceriffo roso dai rimorsi, che forse si circonda di collaboratori incapaci proprio per sminuire la sua percepita inadeguatezza;- un Tex ironico ma saggio, come giustamente detto oramai un eroe maturo che lascia al figlio le azioni impulsive (non errate, attenzione), ma che non per questo "tradisce" le caratteristiche dell'eroe di G. L. B.;- soprattutto, un grandioso Kit Willer, restituito al suo VERO carattere originario: sfrontato, impulsivo, curioso, punzecchiante nei confronti del padre. Unica nota negativa, per me, l'eccessivo carico di lodi nei confronti di Tex, in un albo di carattere preparatorio in cui il "nostro" cura - in realtà - affari di ordinaria amministrazione (per lui), lasciando gran parte del proscenio a Kit e ad Hodson. E questo, in particolare, da chi lo conosce (in pratica) da pochi minuti, come Lord Hodson, che Tex deve addirittura "stoppare" ad un certo punto nelle sue "filosofiche" certezze, e che poi si snoda lungo l'intero corso dell'albo, a volte in modo appropriato (vedasi lo sguardo di Roland, che dice tutto, non appena scorge il temuto Ranger), altre un po' troppo caricato (la stretta di mano del giovanotto a cui viene soffiata la Colt; la fuga del bandito semi-terrorizzato al solo sentire nominare Tex, nonostante sia in numerosa compagnia di altri tipacci). Il che non inficia la bellezza di questa prima parte della storia, che si riannoda bene ai fasti del trascorso 2009, meritandosi un 8 pieno.

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  • Rangers

Personalmente non condivido affatto la critica rivolta alle adulazioni che Hodson fa a Tex. Secondo me non sono così esagerate da annoiare nella lettura, anche perchè in quante storie (soprattutto quelle del primo Tex di Gianluigi Bonelli) il ranger è stato adulato da numerose persone. Tito ha fatto un lavoro originale, ma ha tenuto d'occhio lo schema di GLB, e non ha per niente tradito l'anima di Tex. Almeno questa è una mia opinione.

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  • Collaboratori

Faraci si sta confermando un autore da TEX. Già la precedente è una di quelle che si ricordano volentieri, questa ha potenzialmente tutti gli "atout" per superarla: insomma, dopo l'abbandono di Nizzi, l'idea che ci sia un Tex così, alla Faraci", consola molto gi "orfani" di Nizzi ( fumettisticamente parlando ). Per quando riguarda Bruzzo, le tavole in anteprima del secondo albo, sembrerebbero suggerire un calo. Spero proprio di no, la storia finirebbe per soffrirne immancabilmente.

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  • Rangers

Dall'altra parte ci sono i 3 vice babbei (vice inteso come sceriffi, come babbei sono il non plus ultra), lo abbiamo visto con la scena della pistola: ora, sono giovani e inesperti, va bene, non è una colpa essere babbei, ma chi li sceglie è Tex in persona, e francamente, non è una decisione saggia. Poteva scegliere diversamente gli uomini, addirittura il lord, nonostante si preoccupasse, giustamente, della banca. E quel vice, morto o ferito che sia, ce l'ha sull'anima lui.
Beh caro Jack65, provo rispondere ad un tuo commento sotto spoiler:
forse Tex ha scelto i tre vicesceriffi, perchè non li riteneva adatti a rimanere a difesa della banca e preferiva tenerli d'occhio. Al contrario ha lasciato a Riverstone, oltre allo sceriffo, il figlio Kit e Lord Hodson che ha già mostrato di sapersela cavare con le colts. :)Trovo il comportamento dei tre vicesceriffi, un buon colpo di scena. Tito ce li mostra come degli stupidi, sicuri di sè stessi, si credono forti anche più di Tex, per questo sul finale per mostrare che anche loro valgono qualcosa, decidono di entrare in azione, mettendo in pericolo la donna, oltre che la loro stessa vita. Tex è responsabile della morte (o ferimento è ) di uno di loro?Che altro poteva fare?Penso che se li avesse lasciati in paese e si fosse portato dietro Kit, lo sceriffo e il simpatico lord, sarebbero stati inadatti per la sicurezza di tutti i cittadini di Riverstone. Teniamo anche conto che Tex, sa benissimo che la donna in ostaggio al ranch è solo un piano per sviare e togliere forze davanti alla banca. :):trapper:
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Aggiungo a quanto detto da Sam Stone che è interessante, dal punto di vista psicologico, la presenza di tre ragazzotti sia tonti, sia pieni di sè, al fianco dello sceriffo. La cosa collima perfettamente con il carattere debole e insicuro, pur se da persona perbene, dello sceriffo, che evidentemente si è scelto dei collaboratori dai quali non poteva essere messo in ombra, privilegiando la "quantit?" sulla "qualità"; collaboratori che, però, abituati ad una presenza di statura non particolarmente eroica n° autoritaria, sono "cresciuti" professionalmente nella convinzione di non aver nulla da imparare, il che rende - nel finale - uno di loro particolarmente (e stupidamente) intraprendente.

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A parte il fatto che il povero Hodson è stato trasformato in Hudson, Hodgson ( neanche fosse l'allenatore dell' Inter! ), Hogson e altri nomi, devo dire che è una storia gradevole: il registro è quello della commedia ( si veda Hodson alle prese con l'energumeno nel saloon ), con chiari riferimenti al vecchio fotografo O' Sullivan: non mancano tuttavia momenti più cupi, introspettivi ( pensiamo allo sceriffo Cameron, che combatte contro sè stesso, e il cui personaggio ricorda, nella sua tendenza all'autointrospezione , il giudice Forrest de 'Lo Sceriffo Indiano' ): ben calibrato il cambio di tono del racconto. Tex molto umano, quando dichiara a Hodson di non essere un uomo completamente sicuro, privo di dubbi, all'inizio dell'albo. Per quanto riguiarda i toni adulatori, non mi sembrano eccessivi: forse è che sono abituato alle sviolinate di Boselli !Niente male, aspetto fiducioso il secondo albo!

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  • Collaboratori

Il dato su cui riflettere, nel secondo albo, ci è dato dal sito SBE quando parla de... la posta si alza, quando la vita di Kit Willer finisce nelle mani dei banditi. Intorno a questo episodio, la cattura, Faraci si gioca le sue carte.

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In ogni caso mi aspetto tantissimo dal secondo albo... perchè questo primo è stato una vera goduria!!... se "Destini incrociati" si manterr? anche solo ai livelli di questo, non potr? che invocare al Ca..... meglio non sbilanciarsi prima del tempo :D .... ma i presupposti per il Ca... ci sono davvero tutti!!

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Un saluto a tutti gli accanitissimi lettori forumisti! Voglio dirvi innanzitutto che sono daccordo quasi su tutte le vostre critiche. Ma vorrei anche spiegarvi alcuni "perchè":1) Quando ho affrontato Tex, lui aveva due pistole ed io solo una matita... (e lui aveva il sole alle spalle), quindi potete capire tutte le mie paure. Sono del '61 e di conseguenza sono cresciuto a pane e Tex. Ho sempre avuto un certo timore reverenziale verso il nostro ranger. Nel momento di iniziare a disegnarlo mi sono imballonato come fosse la prima sceneggiatura che affrontavo. Ho studiato i cavalli e la loro anatomia in movimento andando a schizzarli dal vivo, mi sono guardato vari film western, mi sono riletto i tex della mia ifanzia. Niente da fare, non riuscivo proprio a trovare la libertà della scioltezza avuta con Mister No e Brad Barron (un p? meno con Dampyr). Ho comunque dovuto iniziare perchè il mio conto in banca cominciava ad urlare. 2) Quando ho comprato "L'uomo di Baltimora" me lo sono sfogliato e mi sono detto: "bene, bravo, bella rumenta che hai disegnato! l'unica cosa ottima sono la stampa e la storia". La cosa che mi ha fatto crollare di più l'umore, sono state le facce di Tex e Kit e le differenze di stile dovuto a sperimentazioni alla ricerca di un Tex che mi desse soddisfazione. 3) Per me, il Tex che mi ha conquistato durante l'infanzia è quello di "Massacro" e "Sulle piste del Nord", e quindi di Ticci (uno dei responsabili della piega professionale della mia vita). Qindi trovo assolutamente normale il fatto di partire proprio dal Tex del senese. Confesso che nei momenti di maggiore difficolt? ho lavorato con 3 o 4 suoi albi aperti davanti a me.4) Mi pare che nel prossimo numero alcuni problemi li abbia un p? limati (ma è una mia impressione. Sono certo che ne troverete altri che mi saranno sicuramente di stimolo per migliorarmi). Riguardo alle tavole in anteprima, tranquilli, la qualità della scansione da un'immagine un p? sporca, ma vi assicuro che nella realtà non è così (o almeno non mi pare)5) A mio giudizio, la nota positiva dei miei disegni sta nell'atmosfera Western (che trovo non debba mai essere troppo pulitina) creata a seconda degli ambienti e nella recitazione (d'altra perte credo che un fumetto vada letto e non guardato come si guarda un'illustrazione o un quadro).6) Complimenti a Tito. Mi pare che questo, anche se non è il suo primo uscito, sia in realtà la sua prima sceneggiatura del ranger. Io l'ho trovata ottima. Un p? come in alcuni film nei quali il primo tempo è usato per costruire trame che nel secondo tempo diventano più esplosive. Per tutto il resto lascio a voi l'arduo compito di darci stimoli e dritte per migliorarci. A presto

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  • Rangers

Benvenutissimo tra noi Giovanni!!! :)Io trovo che il tuo esordio su Tex sia stato fantastico. Certo anch'io ho trovato nel corso della storia Tex con il volto un p? diverso, ma non così tanto poi e non così disturbante. Per quanto riguarda cavalli, scoiattoli :) , vari personaggi e le ambientazioni, beh penso che hai fatto un gran lavoro. Un altro ottimo acquisto per la serie!!! :trapper:

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Caro Giovanni, senza troppe smancerie... come ho già detto e scritto altrove, ripeto anche qui che trovo il tuo segno adattissimo a Tex e, allargando il discorso, al western. Hai fatto un ottimo lavoro. E lavorare con te è un piacere, sempre. Tito

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Questa prima parte della storia che dovrebbe fungere da premessa per il secondo albo finale, devo dire che mi e' piaciuta abbastanza.
E' una storia particolare, con l'inserimento di un personaggio altrettanto particolare e pittoresco come lord Hodson, capace di sorprendere il lettore per i tanti aspetti della sua personalita' che ha dimostrato di possedere. Ho gradito moltissimo la sua vena filosofica e poetica che si contrasta con la pragmaticita' e l'asprezza di un Tex Willer. E' chiaro che Faraci poggia sulle spalle del simpatico lord inglese gran parte della storia. E' lui a dare quel tocco in piu' a questa avventura che altrimenti sarebbe una normale avventura. Ma non lo vedo come un personaggio ruba/scena alla Boselli con un Tex messo in ombra. No, perche' Faraci non trascura per niente il ranger, ma ne esalta ancor di piu' il mito. I complimenti rivolti alle imprese dell'inossidabile ranger, questa volta, sono funzionali alla storia e non gratuite come in molte storie di Boselli, che a mio parere, il piu' delle volte, appesantivano non poco la lettura.
Ho trovato, a differenza dell'utente jack65, le prime pagine gradevolissime, con un Tex e Kit Willer in formissima. Le battute tra i due mi son sembrate originali e divertenti, con il figlio che "prende in giro" il padre, come succede nella vita di tutti i giorni tra persone normali. Ne' ho trovato nessun "poliically correct" nel dialogo tra Hodson e Tex in merito agli indiani. Anzi. Mi e' piaciuto moltissimo la reazione di Tex che , in un momento di rabbia, lancia la bottiglia di whisky a rompersi tra le rocce, manifestando il suo pensiero ad alta voce circa la colpa che hanno avuto i bianchi nell'"abbruttimento" di alcuni gruppi di indiani. Una scena che non fa altro che ricordarci chi e' Tex e uno degli aspetti del suo temperamento. E oltre a cio' e' funzionale alla scena, perche' Hodson inizia a conoscere ancora meglio la grandezza del personaggio/Tex, che nei suoi primi appunti lo definisce un uomo dalla forza e dal carisma unico.
Ma un altro aspetto positivo di quest'opera di Faraci e' senza dubbio la caratterizzazione di un Kit Willer finalmente brillante, pieno di vita, degno figlio della leggenda vivente chiamata Tex Willer. Mi sembra che Faraci come Boselli abbia a cuore di rivalutare un personaggio che col passare degli anni ha perso molto del suo carisma originale. Intento lodevole e non facile, ma fino adesso molto riuscito.
La banda di fuorilegge capitanata dal cinico e spietato Freddy Barton e' una delle tante bande presenti in centinaia di storie del ranger, ma occuperanno anche loro un ruolo fondamentale per lo svolgimento della storia stessa.
Non trascurabile e' anche la figura dello sceriffo ex ranger di Riverstone,Nick Cameron, e la sua amarezza che si porta dentro da anni. Avra' modo di riscattarsi nell'albo successivo?questo e' uno dei motivi che mi rendono impaziente ad aspettare il mese prossimo. In piu,' puo' esserci la prospettiva di una comparsa di Carson e Tiger, accennati da Kit Willer nelle prime pagine dell'albo.
La trama sembra volgere nel drammatico e sono veramente curioso di sapere come Faraci gestira' tutti i vari personaggi ottimamente presentati in questa prima parte. Ho come la sensazione che ci sara' qualche colpo di scena inaspettato, ma mi terro' per me alcune fantasticherie e previsioni.

In definitiva, buonissima la prima parte e mi aspetto ancora di piu' dalla seconda. :D

I disegni.

A me Bruzzo piace, e parecchio. Per essere la sua prima storia di Tex, la sua prova la considero molto buona. Si e' vero, il suo tratto ricorda quello di Ticci versione "Terra promessa", specie nella rappresentazione di alcuni coprotagonisti di raccordo e soprattutto per il volto di Kit Willer, e quello di Tex mi ricorda a volte quello dello stesso Ticci di "Sulle piste del Nord" all'epoca molto giolittiano, e a volte quello di Ortiz. Ma e' normale che un artista che si cimenti per la prima volta con Tex, all'inizio abbia dei punti di riferimento, e che poi man mano, col passar degli anni acquisti una propria personalita' stilistica. E' il caso piu' lampante e' quello di Ticci che, negli anni '60 si rifaceva allo stile di Giolitti, e gli stessi Cestaro al loro debutto con il tratto di Villa. C'e' sicuramente per Giovanni Bruzzo ancora tanto margine di miglioramento, e le basi gia' promettono bene.

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A me Bruzzo piace, e parecchio. Per essere la sua prima storia di Tex, la sua prova la considero molto buona. Si e' vero, il suo tratto ricorda quello di Ticci versione "Terra promessa", specie nella rappresentazione di alcuni coprotagonisti di raccordo e soprattutto per il volto di Kit Willer, e quello di Tex mi ricorda a volte quello dello stesso Ticci di "Sulle piste del Nord" all'epoca molto giolittiano, e a volte quello di Ortiz. Ma e' normale che un artista che si cimenti per la prima volta con Tex, all'inizio abbia dei punti di riferimento, e che poi man mano, col passar degli anni acquisti una propria personalita' stilistica. E' il caso piu' lampante e' quello di Ticci che, negli anni '60 si rifaceva allo stile di Giolitti, e gli stessi Cestaro al loro debutto con il tratto di Villa. C'e' sicuramente per Giovanni Bruzzo ancora tanto margine di miglioramento, e le basi gia' promettono bene.

Alcuni primi piani di Kit mi hanno ricordato il Ticci de LA NOTTE DEGLI ASSASSINI
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I have a dream.... Ok, ok, mi sa che mi sono un po' troppo immedesimata.. ma senza essere Martin Luther King, il cui sogno era sicuramente più importante del mio, mi domando: ma visto che dobbiamo trovare Kit gravemente ferito (anzi, secondo le anticipazioni, con "la vita appesa a un filo"), non ci potrebbe essere una piccola speranza che compaia sulla scena anche Carson, e soprattutto che venga richiamato in servizio attivo Tiger Jack, che fra un po' rischiamo di dimenticare perfino che faccia abbia? Oppure ma è una vera esagerazione, qualche guerriero navajo, che non se ne sente più parlare se non quando si confabula che Willer è "anche" loro capo indiscusso, oppure quando Tex e Carson dicono "Non vedo l'ora di tornare alla riserva". Insomma, Tex si terr? dentro la pena e il timore per la sorte del figlio, senza almeno permettere ai suoi amici di una vita di essergli vicini?Non che abbia molte speranze, ma a mio parere questa sarebbe stata una bella occasione per riunire i quattro pards nel corso di una storia.

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ripensando un po' alla figura di lord Hodson e alla sua eccentricit?, se non viene fatto morire (se lo sapete, per piacere non me lo dite), fantasticavo se potesse essere un compagno "fisso" di Tex come Pat e GrosJean, per esempio, e in questo modo aprire nuovi spazi per storie nell'est, oltre alla solita Washington e alla Boston vista una volta. Questo lord, come si dice, "buca" le pagine, è stata davvero una bella trovata e spero di rivederlo anche in futuro.

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  • Rangers

ripensando un po' alla figura di lord Hodson e alla sua eccentricit?, se non viene fatto morire (se lo sapete, per piacere non me lo dite), fantasticavo se potesse essere un compagno "fisso" di Tex come Pat e GrosJean, per esempio, e in questo modo aprire nuovi spazi per storie nell'est, oltre alla solita Washington e alla Boston vista una volta. Questo lord, come si dice, "buca" le pagine, è stata davvero una bella trovata e spero di rivederlo anche in futuro.

Letto!! Posso solo complimentarmi con Bruzzo, che essendo al debutto non poteva far miglior esordio, e col confermatissimo Faraci, che continua a sfornare ottime,IMHO, sceneggiature. Però, lo ammetto, leggendo l'albo mi ha colpito molto la personalit? del sig. Hodson:temo che costui nasconda qualcosa sul suo passato, in quanto, mi fa "sorridere" che questo Lord inglese, alla prima avventura nell'ovest, sia veloce con la colt quasi quanto Tex; faccia a pugni e stenda "bei tomi" che lo fanno per abitudine e sono grandi e grossi. Non so.... ma mi puzza un pochino! Credevo, appunto, che l'occhiataccia che il bandito rivolge al gruppetto sia dovuta al riconoscere il nostro Lord, non Tex. Solo il prossimo mese toglier? il dubbio!! Mi auguro che le attese non vadano deluse.
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Confesso che anche a me lo sguardo del malandrino sembrava rivolto al Lord, ma a prima vista pare che abbia solo riconosciuto Tex. A meno che lo stesso bandito non nasconda qualcosa ai suoi complici. Sicuramente Hodson, tipo a prima e seconda vista molto simpatico, non ha l'aria di un qualunque piedidolci dell'est, e riserver? molte sorprese. Belle? Brutte? Speriamo belle, visto che non sarebbe male ritrovarlo in altre occasioni.@Jack65: è davvero ottimistico parlare di compagni "fissi" per Tex, oggi che nemmeno i suoi pards lo sono ;)

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Grazie Anthony Steffen!! Il tuo collage è bellissimo!rinnovo i ringraziementi anche a tutti gli altri. A coloro che mi hanno mosso delle critiche perchè mi spingono e a quelli che mi hanno fatto dei complimenti perchè mi tirano. Suerte!

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