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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 25] Verso L'oregon


Sam Stone
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Non vorrei causare tempeste di sabbia sull'autostrada del Brennero o piogge rosse al polo nord, ma... sono d'accordo con Paco su una questione di arti figurative, incredibile! :DSe questo Texone è così speciale, lo è anche grazie alla straordinaria recitazione dei personaggi di Gomes... almeno secondo me.

Modificato da virgin
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Non vorrei causare tempeste di sabbia sull'autostrada del Brennero o piogge rosse al polo nord, ma... sono d'accordo con Paco su una questione di arti figurative, incredibile! :DSe questo Texone è così speciale, lo è anche grazie alla straordinaria recitazione dei personaggi di Gomes... almeno secondo me.

Le tue intenzioni erano senz'altro buone però stamattina a Roma ha diluviato e ci sono stati anche 10 minuti di grandine, considerando che è il 5 luglio credo che c'entri la tua decisione "scellerata" :):P:D haha :lol2: laughing
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Il Tex di Gomez raffigurato nella vignetta sopra invece va controcorrente. Ha fretta ed è indispettito dall'atteggiamento fannullone e ozioso dello sceriffo ( lo disprezza in cuor suo ). Ecco dunque che lo attacca con brutalit? e rudezza. Questo Tex dalla faccia incazzata, che perde subito la pazienza, l'ho visto fuoriluogo, come una stonatura. Mi è sembrato un goffo tentativo da parte di Manfredi di riproporci quel personaggio che conoscevamo, con la mosca che gli saltava subito al naso. Ma rileggendo le pagine incriminate mi rendo conto che non c'è nulla nel dialogo che vada letto in questo senso e che sono soprattutto i disegni di Gomez ad alterare la realtà. Se invece di raffigurare in due o tre vignette la smorfia dell'incazzatura, avesse abbozzato nel volto di Tex il sorriso dell'ironia, la pagina sarebbe stata perfetta e avrebbe messo in risalto il dialogo che invece appare oscurato, anzi eclissato dall'immagine che parla di per se stessa. Da notare infatti che Tex quando perde la pazienza, non si rabbonisce mai, e il tutto degenera a salutari sberle. In queste tavole invece non solo lo sceriffo non subisce la lezione, ma continua a parlottare come se nulla fosse, per niente turbato dal volto scuro del ranger che sembra promettere il furore della tempesta. Sarà anche per questo motivo che Tex finisce per calmarsi e continua la chiacchierata. Insomma salvo smentite Gomez, in questo frangente, sonoramernte bocciato!

Ripensavo a questa conlusione dell'ottimo intervento di Ymalpas che, probabilmente, risponde al vero.

Però non ci giurerei:se Gomez avesse fatto una sola vignetta col Tex incazzato, non ci sarebbero stati dubbi sul fatto che sia stato lui e solo lui a volere quell'espressione. Il fatto però che in più di una vignetta Tex sia incazzato con lo sceriffo, mi fa pensare che ci sia la volont? di Manfredi a tratteggiare un Tex così.
D'altronde il ranger nell'ultima vignetta di pag.34 punta il dito sullo sceriffo, come ad accusarlo, e infatti gli dice :"Perchè sto cominciando a seccarmi!", una frase che, detta da Tex, ha un che di minaccioso!
E inoltre nella prima vignetta della pagina seguente sembra che il nostro prenda lo sceriffo per il bavero.
Insomma, voglio dire che mi sembra facile pensare che Gomez abbia sbagliato una vignetta prendendosi liber? di modificare o interpretare il modo di agire del protagonista;ma che abbia scelto lui da solo, senza la guida dello sceneggiatore, il modo di far comportare il personaggio protagonista nei confronti di un altro personaggio, mi sembra strano, un p? improbabile.

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Resta il fatto che non è solo nella scena con lo sceriffo che si vede quel Tex così fuori dalle righe. Ci sono anche altre scene a cominciare dalla scena in cui uscendo dall'ufficio del capo dei ranger apostrofa duramente i ranger riuniti la davanti. Anche li la faccia mi sembra un p? troppo incazzata. In fin dei conti Tex si sta rivolgendo a dei colleghi che fino a quel momento si erano dati da fare anche se con risultati scarsi.

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Ci sono anche altre scene a cominciare dalla scena in cui uscendo dall'ufficio del capo dei ranger apostrofa duramente i ranger riuniti la davanti. Anche li la faccia mi sembra un p? troppo incazzata. In fin dei conti Tex si sta rivolgendo a dei colleghi che fino a quel momento si erano dati da fare anche se con risultati scarsi.

Si, ma anche l' non è che sia Gomez a fare Tex incazzato...? proprio Manfredi a mettere in scena un Tex incazzato!Mettiamoci un attimo nei panni del disegnatore:se mentre un altro personaggio parla lo sceneggiatore lo fa interrompere da Tex con una frase molto brusca ("quindi tappati la bocca e sturati le orecchie!"!!), con quale altra espressione poteva disegnarlo??Insomma, anche qui Tex non è incazzato per volont? di Gomez! E' incazzato perchè lo vuole lo sceneggiatore della storia, e Gomez siu adegua!Che poi, queste delle pagine coi rangers, a me sembrano espressioni certamente dure, ma non così esageratamente incazzate o colleriche!.. e in entrambe le scene (quella con lo sceriffo e questa coi rangers), comunque sia, io non ci vedo nulla di anomalo nel comportamento di Tex!
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Le donne della carovana, le spose postali, sono tra le protagoniste della storia. Vediamo di ricordarle tutte.


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Emma. Il nome è quello della Bonino, alla quale pure assomiglia fisicamente e nel carattere battagliero. Delle donne della carovana, è lei il capo indiscusso e guida le altre cinque zitelle del Kansas lungo la rovinosa pista della speranza, l'Oregon Trail. In ragione della sua età e della sua autorevolezza, Emma Benson ha tenuto i contatti con il reverendo Fletcher, fondatore dell'associazione religiosa di Oregon City, che ha trovato i sei pretendenti che le donne non riuscivano a trovare in uno stato come il Kansas, la cui popolazione maschile era rimasta falcidiata dalla guerra civile. Emma è una donna indipendente e inizialmente tenta di far valere la sua preminenza anche sui due pards, che si trovano subito d'accordo nel qualificarla come insopportabile. Ma la durezza del viaggio, con i suoi momenti drammatici, porta la protagonista a fare un passo indietro e a dar retta finalmente ai due satanassi, guadagnando punti in simpatia.


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Brenda. Con i suoi boccoli biondi, è la più carina del gruppo. Non a caso gode spesso della compagnia del vecchio cammello che le guida il carro nei momenti di difficolt?. Rischia la vita nel momento della frana lungo il pendio della montagna, ma viene provvidenzialmente tratta in salvo da Tex con il lazo. La sua femminilit? emerge anche dalla sua dipendenza, è una figura poco autorevole, debole e languida.


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Gloria. Come la precedente è l'unica potabile del gruppo. Rispetto a Brenda la sua caratterizzazione è più fine. Gloria è innanzitutto la "signorina", sempre ben curata, un po' civetta. Carson la striglia a dovere quando le chiede se ha paura di rovinarsi la capigliatura, e non è il solo caso in cui si vede che è cresciuta in una buona famiglia. Mostra difatti anche di possedere una buona cultura.


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Muriel. Di tutte le ragazze del texone, è quella più vicina alle donne di Dago. E' la più giovane e anche la più sventata. A Three Island Crossing attraversa il fiume senza curarsi dell'avvertimento lanciato dai due pards e muore schiacciata dal carro che nel frattempo si era rovesciato. Tex la trae fuori dalle acque, tenendo l'esile corpo tra le braccia, il capo chino. C'è appena il tempo di una preghiera.


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Dorothy. Piccola e grassoccia, con Emma e Constance condivide la scarsa avvenenza. Ma Manfredi cerca di recuperare alla mancanza ponendola spesso al centro dell'azione. A pagina 105 vediamo la deliziosa smorfia di piacere che Gomez le dipinge sul volto e che accompagna parole maliziose. Dice a Carson: il vostro amico sta rientrando, chissà quanti ne avrà fatti fuori stavolta. Ma Dorothy dimostra anche una certa praticit? con il winchester, salvando la vita a Tex durante l'assalto dei cayuse e ponendosi a difesa delle compagne nelle pagine finali a Oregon City.


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Constance. Su di lei c'è poco da dire se non che è la più romantica e ( sarà un caso ) la più racchia del gruppo. Legge e rilegge le lettere inviate da Fletcher e sogna a occhi aperti il matrimonio. E' su di lei e Dorothy che Manfredi punta l'attenzione mostrandone la delusione all'arrivo nella cittadina dell'Oregon davanti a case dall'aspetto quasi fatiscente e inquietanti come prefigurazione della sorte che, senza la presenza di Tex e Carson, attenderebbe le donne all'ombra del postribolo.



Non si erano mai viste tante figure femminili in un albo di Tex. A Manfredi avevo fatto anni fa una domanda sullo scottante argomento dell'assenza di donne nella serie e mi aveva risposto che in questo texone ne aveva inserito parecchie e sperava che Bonelli gliele avrebbe passate tutte. Cosè è stato, indubbiamente, ma a quale prezzo! Negli ultimi anni due artisti di fama internazionale come Seijas e Gomez, che si erano segnalati all'attenzione del pubblico come raffinati interpreti della bellezza femminile in quello che più ha di sensuale e voluttuoso, sono stati costretti a castigare la loro arte.

Molta curiosità ruotava anche intorno all'impatto che una presenza così massiccia di gonnelle avrebbe avuto sulle arterie di Tex e, ovviamente, di Carson. Beh, quest'ultimo si è fatto notare come il vecchio galante che è sempre stato, prendendo subito a cuore le sorti delle donne. Meno bella da vedersi è stata la freddezza di Tex, meno romantico e più calcolatore, con le interminabili discussioni se fare da guida oppure no al gruppo di spose postali, quando le evidenti difficolt? in cui le sei donne versavano non sembravano suggerire altra scelta. Se le donne erano un peso e il fare loro da balia intralciava certamente i piani della loro missione, c'è da considerare che Tex è sempre stato l'eroe che non indietreggia mai davanti ai deboli in difficolt?, da soccorrere. Non l'ha fatto neppure stavolta, ma lo si è dovuto quasi convincere. E questo fatto vale la sottolineatura.

  • +1 1
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A livello di comportamento di Tex, quindi parlando di sceneggiatura, non ci vedo niente di strano neanche io, è un comportamento legittimo. Forse più giustificato nel caso dello sceriffo, un p? meno con i ranger ma sto parlando di sfumature fondamentalmente sono d'accordo con te, e quindi con Manfredi. Se poi torniamo alla resa grafica di Gomez, o per meglio dire alla trasposizione grafica, quella faccia di Tex mi sembra troppo truce, quella bocca e quello sguardo vanno al di la di una persona incazzata, hanno un che di indemoniato, di persona fuori di testa. Fra tutti i disegnatori che finora avevano rapppresentato un Tex arrabbiato nessuno, sempre a mio parere, gli aveva dato un aspetto così. Detto questo preciso, perchè da quel che scrivo potrebbe sembrare il contrario, che i disegni di Gomez, a parte questo aspetto di Tex, mi sono piaciuti tantissimo.

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Come la precedente è l'unica potabile del gruppo

Potabile :shock: Ahiahiahia Ymalpas con questo aggettivo mi sa che ti sei giocato tutte le simpatie delle esponenti del gentil sesso di questo forum.

e con tutta la frase le ire di virgin quando la legger?. Se è come la precedente non può essere l'unica :);):P

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Una scena, criticata da alcuni, e secondo me invece molto interessante nel suo probabile realismo, è quella del capannello di rangers sotto il comando. Abbiamo sempre immaginato la figura del ranger simile a quella dell'agente segreto, con Tex e Carson convocati dal Comando un po' come James Bond da M.? Uomini in genere silenziosi e imperturbabili.

Questo perchè nella versione datane da Bonelli Tex e Carson erano dei veri e propri agenti segreti ed i rangers di cui facevano parte erano una sorta di FBI ante litteram inquadrati in un fittizio West Department con sede ai Washington, di cui Mr. Marshall era il capo. solo in seguito furono identificati con i reali e realistici Texas Rangers

Manfredi ne fornisce una presentazione diversa, con uomini vocianti che assomigliano molto più a semplici cowboy impegnati in un rodeo.

Che è come dire che non hanno una divisa, cosa vera a tutt'oggi.

Una presentazione forse più aderente alla realtà storica, considerando che i compiti svolti dal Corpo non erano unicamente di spionaggio o di indagine, bensì anche di forza paramilitare (pensando al ruolo che ebbe nella guerra contro i Cherokee),

Se ti riferisci alla cosiddetta guerra del 1839, l' i Rangers ebbero un riuolo decisamente minore rispetto alla Milizia.

ma anche di guide. Quantomeno, un'interpretazione, se non vera, verosimile.

Estremamente vera, direi. Se all'inizio della loro storia i Texas Rangers ebbero anche dei compiti quasi militari (ma ciò era dovuto principalmente al fatto che il Governo Messicano aveva lascaito i coloni texani sostanzialmente senza protezione dalle scorrerie dei Comanches, ben presto divennero quasi esclusivamente una forza di polizia, l'unica ad avere giurisdizione sull'intero territorio texano (la giurisdizione di sceriffi e marshal si femava rispettivamente ai confini della contea e della città) e praticamenrte l'unica del genere negli Stati Uniti per un bel pezzo (può sembrare strano ai nostri occhi, ma per gli anglossassoni la polizia è un affare eminentemente locale). Una forza di Polizia che agisse a livello statale non fu creata stabilmente negli altri stati dell'Unione prima del 1901 il che l'ho sempre trovato sorprendente. :capoInguerra: :colt: Modificato da Carlo Monni
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Che è come dire che non hanno una divisa, cosa vera a tutt'oggi.

Scusate il parziale off topic, ma approfitterei delle conoscenze di Carlo!Avevo sempre pensato che, nella scena iniziale di "Il mucchio selvaggio", Pyke Bishop/William Holden e soci fossero travestiti con le divise dei rangers. Invece, sono andato a rivedere e si parla di "soldati". Considerando che il film è ambientato nel 1913, si tratta quindi delle uniformi dell'esercito regolare? Quando le 'pance blu' son diventate "giacchette brune" ?
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e con tutta la frase le ire di virgin quando la legger?. Se è come la precedente non può essere l'unica :);):P

:lol2: E perchè mai scusa? :P Sono un fiero anomalista (con la O, non con la I), consapevole che la fruizione della lingua si basa su scarti e forzature. L'arte stessa è una forzatura del senso.

Che dite, ci credo anch'io? :D

Comunque, la battuta era bellissima, West10! :lol2:

Tex è sempre stato l'eroe che non indietreggia mai davanti ai deboli in difficolt?, da soccorrere. Non l'ha fatto neppure stavolta, ma lo si è dovuto quasi convincere. E questo fatto vale la sottolineatura.

Nessuno si è lamentato? Nessuno ha lanciato guerre sante contro lo sceneggiatore? Non vedo dove stia il problema. All'inizio della storia c'è scritto TESTI: MANFREDI, non TESTI: NIZZI. <_<
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Che è come dire che non hanno una divisa, cosa vera a tutt'oggi.

Scusate il parziale off topic, ma approfitterei delle conoscenze di Carlo!Avevo sempre pensato che, nella scena iniziale di "Il mucchio selvaggio", Pyke Bishop/William Holden e soci fossero travestiti con le divise dei rangers. Invece, sono andato a rivedere e si parla di "soldati". Considerando che il film è ambientato nel 1913, si tratta quindi delle uniformi dell'esercito regolare?
Si

Quando le 'pance blu'  son diventate "giacchette brune" ?

Gran bella domanda. Sicuramente dopo il 1890. Sono abbastanza sicuro che durangte la guerra di Cuba fossero usate entrambe le uniformi (o questo o c'è qualcosa di sbagliato nelle illustrazioni che ritraggono Teddy Roosevelt ora con l'una ora con l'altra laughing). Stando a quanto dice Wikipedia,, l'uniforme khaki fu adottata ufficilamente con un regolamento del 1899 (con un cappello simile a quello delle Giubbe Rosse, aggiungo), lasciando l'uniforme blu per le grandi occasioni (cosiddetta Alta Uniforme). Da allora l'Esercito americano ha sempre distinto l'uniforme da battaglia, con colori mimetici (quella in Afghanistan ed in Iraq è quasi bianca per confondersi con le sabbie del deserto, presumo), da quella di servizio, che dal 1956 è verde scuro (l'avrete sicuramente vista in qualche TG o film). Dal 2009 è stata affiancata da una nuova uniforme, pressoch? identica nel diesign, ma nel classico colore blu e con le strisce sui pantaloni, destinata a soppiantarla definitivamente nel 2014. Una sorta di ritorno alle origini, potremmo dire. ::evvai::
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Questo Texone me lo sono proprio goduto fino in fondo! ::evvai:: :trapper:
Buona storia con i nostri due pards assoluti protagonisti di una storia classica e moderna insieme. Ma il vero collante sono loro: Tex e Carson in perfetta sintonia sia nei dialoghi che nell'azione.Manfredi, anche questa volta, non mi ha deluso. E' evidente la sua impronta ma è pure da sottolineare come cerchi, soprattutto con i dialoghi ( pur con qualche "sbavatura" ), di avvicinarsi al modello originale. Certo, siamo ad una certa distanza ( nei dialoghi, s'intende ), mai pero' come l'ultimo Boselli. Per non parlare della "centralit?" di Tex, poi.... :old:
L' unica nota "stonata", secondo me, è rappresentata dalla mezza "piccionata" di Tex che affronta, impavido, Bisonte Bianco, senza tener conto di un, possibile, agguato, fra l'erba alta, da parte degli altri indiani e viene "aiutato" addirittura da una delle gentil donzelle appostate fra i carri. >:azz:
Comunque, ancora un bravo a Manfredi. clap
Adesso vedremo come sarà la storia dell'inedito.....
Disegni all'altezza anche se non sempre il viso di Tex mi è sembrato azzeccato.

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L' unica nota "stonata", secondo me, è rappresentata dalla mezza "piccionata" di Tex che affronta, impavido, Bisonte Bianco, senza tener conto di un, possibile, agguato, fra l'erba alta, da parte degli altri indiani e viene "aiutato" addirittura da una delle gentil donzelle appostate fra i carri.

A me quella non sembra proprio una piccionata, ma una dimostrazione di coraggio- al limite, anche di incoscienza. Ma sono cose che Tex ha sempre fatto:come giudicare il recente Tex di Ruju nella scena dell'attacco degli indiani se non con "coraggioso/incosciente"? O il Tex di "Caccia infernale" nell'ultima scena suicida?Una scena molto simile è quella che Nolitta racconta in "Grido di guerra", con Tiger che implora il pard di mettersi al coperto!Per quanto riguarda il discorso di Ymalpas sul fatto che Tex si debba far convincere a proteggere le donne, credo che Manfredi abbia risposto a eventuali critiche in merito proprio per bocca di una di esse:Emma- ultima vignetta di pag.64.
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L' unica nota "stonata", secondo me, è rappresentata dalla mezza "piccionata" di Tex che affronta, impavido, Bisonte Bianco, senza tener conto di un, possibile, agguato, fra l'erba alta, da parte degli altri indiani e viene "aiutato" addirittura da una delle gentil donzelle appostate fra i carri.

A me quella non sembra proprio una piccionata, ma una dimostrazione di coraggio- al limite, anche di incoscienza. Ma sono cose che Tex ha sempre fatto:come giudicare il recente Tex di Ruju nella scena dell'attacco degli indiani se non con "coraggioso/incosciente"? O il Tex di "Caccia infernale" nell'ultima scena suicida?Una scena molto simile è quella che Nolitta racconta in "Grido di guerra", con Tiger che implora il pard di mettersi al coperto!Per quanto riguarda il discorso di Ymalpas sul fatto che Tex si debba far convincere a proteggere le donne, credo che Manfredi abbia risposto a eventuali critiche in merito proprio per bocca di una di esse:Emma- ultima vignetta di pag.64.
Anch'io ho pensato alla scena di "Grido di guerra", nonostante l' il rischio sia minore ( c'è un ponte distrutto di mezzo) e Tex, nonostante i timori di Tiger, conosca il rischio. Più calzante mi sembra il paragone con la scena in "Destini incorociati" di Faraci-Bruzzo in cui Kit esce allo scoperto di fronte agli Apaches. Se qui tuttavia l'incoscienza appare connaturata con la giovane età, la scena del texone -pur IMHO bellissimo- ha fatto storcere il naso anche a me. Tex è un coraggioso ma anche un saggio e freddo calcolatore, che riconosce il momento buono per osare ma anche quello per starsene dietro il carro. In tal senso, le esibizioni di coraggio simili mi sembrano davvero poco consone col personaggio, che, come dissi in un vecchio topic, è secondo me un Odisseo, astuto prima che temerario.
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In tal senso, le esibizioni di coraggio simili mi sembrano davvero poco consone col personaggio, che, come dissi in un vecchio topic, è secondo me un Odisseo, astuto prima che temerario.

Uhm... detta così non è che mi piaccia molto.. e non mi sembra nemmeno rispondente al vero!Cio?:indubbiamente Tex ragiona,? astuto, e sa pianificare... ma è anche uno che agisce di impulso e che si lancia in imprese disperate che uno davvero calcolatore non si sognerebbe mai di affrontare!Tex non è temerario almeno quanto è astuto!-e chi si scorda quando, in "Adios amigo", a un Montales che vuole scappare di sotto Tex risponde che c'è ancora il tempo per una sigaretta?... e la palla di cannone li sfiora di poco, tanto che Carson si mette a brontolare?Nel caso del texone di Manfredi, poi,Tex faceva affidamento sul senso dell'onore di un capo indiano.
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Gloria. Come la precedente è l'unica potabile del gruppo. Rispetto a Brenda la sua caratterizzazione è più fine. Gloria è innanzitutto la "signorina", sempre ben curata, un po' civetta. Carson la striglia a dovere quando le chiede se ha paura di rovinarsi la capigliatura, e non è il solo caso in cui si vede che è cresciuta in una buona famiglia. Mostra difatti anche di possedere una buona cultura.

Al di l' del "come" usato impropriamente, possibile che nessuno si sia ancora accorto che la signorina Gloria chiama Tex con il nome di battesimo invece che con un più consono ( per l'epoca ) mister Willer è


D'accordo che il suo aiuto è stato fondamentale quando Rusty all'inizio cercava di usarle violenza, però vista anche la promiscuit? con donzelle che da un lato non riescono a maritarsi e dall'altro sono l'oggetto dello sfrenato desiderio di tutti i personaggi che incontrano ( i Glover, i Cayuses, i ruffiani di Oregon City campeggiati dal negriero reverendo Fletcher ) che figura ci fanno i due pards ?

Persone cavalierescamente integerrime, beninteso con la coscienza adamantina. Però la cosa non riesce a non strapparmi un sorriso, soprattutto ripensando alla gelosia dei rangers di Austin che, avessero potuto saper prima gli sviluppi della caccia, sarebbero partiti loro lungo l'Oregon trail e nessuno avrebbe potuto fermarli :indianovestito:

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Al di l' del "come" usato impropriamente, possibile che nessuno si sia ancora accorto che la signorina Gloria chiama Tex con il nome di battesimo invece che con un più consono ( per l'epoca ) mister Willer è D'accordo che il suo aiuto è stato fondamentale quando Rusty all'inizio cercava di usarle violenza, però vista anche la promiscuit? con donzelle che da un lato non riescono a maritarsi e dall'altro sono l'oggetto dello sfrenato desiderio di tutti i personaggi che incontrano ( i Glover, i Cayuses, i ruffiani di Oregon City campeggiati dal negriero reverendo Fletcher ) che figura ci fanno i due pards ?Persone cavalierescamente integerrime, beninteso con la coscienza adamantina. Però la cosa non riesce a non strapparmi un sorriso, soprattutto ripensando alla gelosia dei rangers di Austin che, avessero potuto saper prima gli sviluppi della caccia, sarebbero partiti loro lungo l'Oregon trail e nessuno avrebbe potuto fermarli :indianovestito:

Se è per questo io ho notato, oltre al fatto che lo chiama per nome, anche l'aria da civettuola che sfoggia. D'altronde vuoi mettere la possibilità di accaparrarsi un fusto come Tex anzich? uno sposo conosciuto per lettera che fa il minatore :trapper: E' normale che Manfredi e Gomez illustrino un tentativo di accalappiamento da parte di Gloria che nella situazione descritta è decisamente credibile.
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L' unica nota "stonata", secondo me, è rappresentata dalla mezza "piccionata" di Tex che affronta, impavido, Bisonte Bianco, senza tener conto di un, possibile, agguato, fra l'erba alta, da parte degli altri indiani e viene "aiutato" addirittura da una delle gentil donzelle appostate fra i carri.

A me quella non sembra proprio una piccionata, ma una dimostrazione di coraggio- al limite, anche di incoscienza. Ma sono cose che Tex ha sempre fatto:come giudicare il recente Tex di Ruju nella scena dell'attacco degli indiani se non con "coraggioso/incosciente"? O il Tex di "Caccia infernale" nell'ultima scena suicida?Una scena molto simile è quella che Nolitta racconta in "Grido di guerra", con Tiger che implora il pard di mettersi al coperto!
Pensavo fosse chiaro che per "piccionata", o "nizzata" che dir si voglia, intendevo il "salvataggio" di Tex operato dalla donzella.... >:azz: Non a caso ho scritto "mezza" proprio perchè non ho criticato la temerarietà quanto la scena successiva. :trapper:
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Pensavo fosse chiaro che per "piccionata", o "nizzata" che dir si voglia, intendevo il "salvataggio" di Tex operato dalla donzella.... >:azz: Non a caso ho scritto "mezza" proprio perchè non ho criticato la temerarietà quanto la scena successiva. :trapper:

Ma quando scrivi "criticato" intendi che secondo te in una vicenda come questa il fatto che una donzella salvi Tex è una scena che non ci dovrebbe proprio stare?Se è così io non sono d'accordo, secondo me la scena va benissimo così e arricchisce anche la serie Tex, probabilmente perchè propendo per l'idea di Tex visto come eroe ma non supereroe, eroe si ma con tutti i limiti di un essere umano per cui in una vicenda può tranquillamente accadere che faccia fuori la maggior parte dei nemici e venga allo stesso tempo salvato dall'intervento provvidenziale di uno dei pard o dei comprimari di turno. Certo se Tex invece viene visto come una specie di superman capisco che scene di questo genere possono dare fastidio.
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Ma quando scrivi "criticato" intendi che secondo te in una vicenda come questa il fatto che una donzella salvi Tex è una scena che non ci dovrebbe proprio stare?

Esatto! ::evvai:: -_nono :old:

E se proprio si usa questo espediente, dosarlo con parsimonia vista l' indigestione fatta per diversi anni.... :_sigh :malediz...
Hasta lu?go, amigo :trapper:

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Ma quando scrivi "criticato" intendi che secondo te in una vicenda come questa il fatto che una donzella salvi Tex è una scena che non ci dovrebbe proprio stare?

Esatto! ::evvai:: -_nono :old:

E se proprio si usa questo espediente, dosarlo con parsimonia vista l' indigestione fatta per diversi anni.... :_sigh :malediz...
Hasta lu?go, amigo :trapper:

Capisco. Come ti ho detto secondo me scene del genere ci possono stare.

Però è normale che ognuno di noi la veda in modo diverso.

Quel che invece un p? mi danno fastidio sono le scene in cui Carson fa la figura del mezzo idiota a cui Tex deve spiegare tutto per filo e per segno. Infatti ho apprezzato il fatto che Manfredi non solo non inserisca scene di questo genere ma elevi Carson ad un ruolo più consono, capace anche di far capire a Tex, ad esempio, che non possono proseguire il viaggio per i fatti loro e abbandonare le spose postali al loro destino dopo averle salvate.

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In alcune pagine, questo Texone da un punto di vista grafico è un vero e proprio capolavoro!Perchè nel rendere alcune cose Gomez è un vero maestro!La pioggia, per esempio. Tutta la scena che si svolge tra pag.166 e pag.180 è un Capolavoro grafico, e coincide -probabilmente in maniera non casuale- con una delle parti del Texone in cui Gomez se ne infischia maggiormente della gabbia bonelliana:alle pag.174 e 175, per esempio, la tavola è composta da sole due strisce aventi ognuna tre vignette lunghe e strette. Questo, a mio parere, non diminuisce di una virgola la leggibilità della scena narrata. La pioggia, dicevamo:Gomez la realizza con questi tratti veloci che graffiano la china lasciando solchi bianchi, più o meno spessi-e questa variazione nello spessore dei solchi, che corrispondono a gocce di diversa grandezza, rende alla perfezione l'idea di un temporale violento, convulso. Curioso il fatto che le gocce di pioggia siano realizzate quasi solo così:non abbiamo segni neri a formarle- e infatti gli sfondi rimangono irrimediabilmente senza gocce (si vedano le prime due vignette di pag.171, in cui sembra quasi che non piova più). Insomma, le gocce si vedono solo dove c'è del nero da raschiare!Un modus operandi sicuramente affascinante, che crea degli effetti davvero molto suggestivi nei primi piani dei personaggi (l'Emma di pag.169;il Carson della pagina successiva;o il Tex di pag.171), e nelle vignette più dinamiche (il magnifico Tex che sprona il cavallo nella terza vignetta di pag.175, per esempio). Una carattersitica stilistica che ci dice molto della grande personalit? artistica di Gomez!

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Amici, ho avuto il benestare di Gianfranco Manfredi per postare qui alcune sue considerazioni nate da alcuni nostri interventi e che ci siamo scambiati via mail proprio oggi. Manfredi, a quanto pare, ci legge, ma preferisce non intervenire perchè, sono parole sue: ?la partecipazione dell'autore finisce inevitabilmente per snaturare il forum, intimidire i partecipanti, comprimere la libertà della discussione?, anche se aggiunge: ??tutte le discussioni sono utili e soprattutto le critiche, sempre benvenute, per me.?Sono d'accordo solo in parte. Trovo più che giusto che un autore taccia sulle critiche, diciamo così, nel merito alla sua storia, ma qualche chiarimento sui dettagli tecnici, per così dire, è sempre benvenuto. Lo invito quindi a riflettere e magari a ripensarci. Detto questo, parto con gli interventi di Manfredi, cominciando dalla replica a questo mio post:

Si "accusa" spesso Manfredi (e con più di una ragione a dire il vero) di essere più ispirato dai western iperviolenti e sopra le righe del filone "spaghetti", ma qui invece il nostro sembra reduce da una full immersion nei film più classici del genere. Non si fa fatica ad immaginare John Wayne nel ruolo di Tex, Maureen O'Hara in quello di Emma e Ben Johnson in quello di un Kit Carson decisamente ironico. Certi scambi di battute tra Tex ed Emma ricordano decisamente i duetti tra Wayne e la O'Hara. laughing

A questo aggiungevo, in privato, la considerazione che forse si trattava di una suggestione inconscia e lui ha risposto:

Riguardo a John Wayne e le sue varie partner (non solo Maureen O'Hara) la suggestione non è stata inconscia, ma voluta. Nel cinema americano d'epoca, non solo western, non mancano certo i caratteri femminili tosti (Barbara Stanwyck, la più grande secondo me; Katherine Hepburn e molte altre). Era il femminismo del dopoguerra, molto agguerrito e contrattuale, assai diverso da quello degli anni 70 che aveva dei contenuti rivendicativi di tipo più generale ma anche un'enfasi libertaria, abbastanza sconosciuta a quei caratteri di donne forti e individualiste che ponevano la questione dello scontro tra i sessi in termini di "Io e Lui". Le esitazioni e i borbottii di Tex sul fatto se scortare o no la carovana di donne, sono tipicamente da John Wayne. Esprimono un carattere burbero, in cui la misoginia è una specie di sfogo maschile che però si limita alla chiacchiera e al rimbrotto. Tex sa benissimo che le accompagner? lo stesso, ma non vuole, non ce la fa a tacere di considerare quell'incombenza una maledetta rogna. I suoi duetti con Carson in proposito sono un puro gioco delle parti. Il vero problema è durante il viaggio, su chi comanda davvero. Tex questo lo chiarisce subito scaricando la pendola lungo il sentiero. Si fa come dico io. Emma per quanto risentita, non può che abbozzare. E sul finire della storia ammette anche che molte sue prese di posizione di principio non tenevano conto dei problemi oggettivi, al di l' dello scontro di carattere. Tex (o Wayne) in simili casi, se all'apparenza sembrano misogini, in realtà mostrano di considerare le donne alla pari degli uomini: dev'esserci uno al comando, le discussioni continue in emergenza fanno solo perdere tempo. Questa duplicit? è anche nei caratteri femminili: da un lato giudicano insopportabile la mancanza di galanteria, dall'altro apprezzano eccome l'uomo forte. Ricordi la moglie del contadino che rispetto al suo fedele compagno Van Heflin, non può che restare attratta da un uomo risolutivo, solitario, non irregimentabile dal matrimonio, come Shane? Siamo su una tematica del tutto classica.

Quanto a queste osservazioni di Ymalpasè

Inizio dal primo dato che emerge dalle pagine iniziali dell'albo speciale: il commando dei rangers di Austin. Rimediando come meglio ho potuto alla mia labile memoria, potendo appoggiarmi a una bibliografia texiana quasi completa, ho tolto dal suo cantuccio il polveroso librone enciclopedico edito anni fa dalla Minotauro: l'Atlante di Tex. Il suo autore, il ben noto Aurelio Sangiorgio, scrive che il commando si trova effettivamente ad Austin e che Austin è anche il nome di chi ha fondato il corpo. Sempre sul librone compilato da Sangiorgio, vado alla ricerca del capitano Brackens. Nell'enciclopedia non risulta niente. Personaggio creato ex novo da Manfredi è Non ne sono certo. Il capitano dei rangers è una figura importante, ma il corpo è stato ampiamente trascurato da Nizzi e niente vieta che Boselli ce ne abbia già parlato negli ultimi anni. Ma la mia memoria è debole e il provvidenziale motore di ricerca di Google non sa dirmi, in quest'occasione, un bel niente!!!

Cosè Manfredi risponde:

Ah, approfitto di questa tua lettera per chiarire una cosa che si è discussa nel forum. Da dove spunta il personaggio di Bracken è Semplice. Dovendo mettere in scena il capo dei Ranger ho chiesto a Decio Canzio se fosse già apparso. Lui mi ha risposto al volo che si chiamava Bracken. Essendo Canzio il massimo esperto vivente di Tex, ho applicato. Dopodich? non so proprio dire in quale storia sia già comparso. Riguardo invece alla palazzina del comando dei Ranger ad Austin, ho trovato la foto di quella storica e autentica e l'ho spedita a Gomez

. Oltre a questo Manfredi, ci segnala un sito...http://it. paperblog.com/postille-al-texone-463529/ ... dove ha dato alcuni chiarimenti sul Texone. In particolare mi ha colpito il fatto che per il personaggio di Kevin Fletcher si sia ispirato a John Wesley Hardin (e non a Billy The Kid come si diceva in precedenza e difatti basta leggere la storia per capire che non ci sono affatto punti di contatto). Mi ha colpito perchè proprio a John Wesley Hardin si era ispirato Boselli per il personaggio di Frank Harris ne ?Il fuggiasco?. A quanto pare basta adottare diversi punti di vista e si ribalta tutta la prospettiva. :colt: Ci sono anche considerazioni su ?Sei divise nella polvere? ma le poster? a tempo debito nel topic apposito. Spero di avervi fatto una gradita sorpresa. Ora sta a voi. ::evvai::
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Innanzitutto, sono felice di sapere che Manfredi ci segue!- e non posso che associarmi all'invito di Carlo:per noi sarebbe come minimo un piacere enorme averti qui, caro Gianfranco!!Per venire a quanto riportato da Carlo: a me la scena del Tex recalcitrante a prendere con sè il gruppo di donne non ha dato il minimo fastidio! Oltre alla spiegazione di Manfredi, già quella data da Emma alla sua compagna mi aveva pienamente soddisfatto!Per quanto riguarda Bracken, se anche non fosse mai comparso prima di questo Texone, non ci vedo proprio nessun motivo per cui scandalizzarsi!! Credo che la creazione di nuovi personaggi di contorno non possa che fare del bene alla serie. Io comunque non lo ricordo:probabilmente non è mai comparso ma è stato solo nominato in qualche vecchia avventura (insomma, mi fido di Canzio!).

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