A quanto pare manca un mio commento su questa storia che non si può non definire epica
Su una trama apparentemente lineare G. L. Bonelli imbastisce una storia serrata, fatta di azione, folli corse contro il tempo, stupidit? ed eroismo ed incontri col destino.
Ma andiamo con ordine:
1) Ritorno di Carson dopo la separazione al termine dell'avventura "La traccia di Sangue". Il suo compito è coinvolgere Tex nel tentativo di bloccare le scorrerie dell'Apache Rayakura. Inutile dire che Tex e gli altri non si tireranno indietro.
2) Per la prima volta i quattro pards agiscono tutti insieme. Li avevamo già visti tutti e quattro nella medesima avventura, ma mai sino ad oggi avevano collaborato tutti insieme dall'inizio alla fine della storia.
3) Gli Apaches sono illustrati con un abbigliamento a meta tra il loro tipico e quello con ornamenti di piume, tipico, invece, degli indiani delle Grandi Pianure.
4) Rayakura ed i suoi Apaches sono illustrati più come forze della natura che come esseri umani. Sono come un'onda che tutto travolge sul suo cammino.
5) Per gli Apaches questo è un comportamento anomalo, inutile negarlo. Se davvero Rayakura avesse radunato dietro di se migliaia di guerrieri sarebbe stato un avvenimento epocale nel costume di un popolo abituato ad agire in piccole bande con tattiche da guerriglia e non certo ad assalire intere città e tantomeno forti militari. Ma quei stiamo parlando del West della leggenda e su Tex queste cose ci stanno benissimo.
6) Nella storia principale s'innesta la sottotrama del vecchio scout Puzzy John e del giovane orfano Dick Hammer, destinati, dopo mille traversie ed aver salvato molte volte la pelle, ad incontrare una brutta fine durante l'assalto degli Apaches alla cittadina di Aultman. Due interessanti e ben caratterizzati comprimari, specie il vecchio scout, che ben si affiancano a Tex assurgendo per un breve periodo a veri coprotagonisti. Dispiace la loro fine. Sembrano, specie il piccolo Dick, vittime di un destino ineluttabile a cui erano riusciti a sfuggire più volte sino all'ultimo fatale incontro. Aultman è stata la loro Samarcanda, in fondo.
7) Troviamo nella storia due tipiche caratterizzazioni di militari: il comandante del Posto n. 6, rigido applicatore dei regolamenti, porterebbe i suoi uomini alla morte per mancanza di un ordine scritto d'evacuazione, alla fine, però capisce i propri errori e trover? una morte eroica nel successivo assedio del Posto n. 1. Fisicamente Galep l'ha modellato sul colonnello interpretato da Henry Fonda nel film ?Il massacro di Fort apache?.
8) L'altro è il comandante del Posto n. 3, il quale è invece tanto incompetente da ritenere cessato il pericolo Apache solo perchè Rayakura è morto e, pertanto, si rifiuta di obbedire agli ordini di sgombero, causando, così, indirettamente, il massacro di Aultman e quello del Posto n. 1
9) Tex si dimostra un vero stratega e dirige in maniera impeccabile la fuga notturna dei militari.
10) Buona anche la prova di Carson che, pur agendo spesso come "portavoce" di Tex, mostra una bella grinta e non esita a far valere il suo grado di maggiore nei confronti degli ottusi militari con cui si ritrova ad avere a che fare.
11) Vorrei anche ricordare, anche se non sono il primo, la memorabile sequenza in cui Tex, per rallentare l'inseguimento degli Apaches e dar modo ai suoi compagni di salvarsi, a un certo punto si ferma ad affrontarli. Decide di affiancarlo il capitano del Posto n. 6, desideroso di riscattare con un bel gesto gli errori commessi. In rapida successione si uniscono a loro: Tiger Jack e Carson . Nessuno di loro morir? quel giorno, ma la sequenza è davvero emozionante ancor oggi, almeno per me.
12) Questa è quasi certamente la prima storia interamente disegnata da Aurelio Galleppini, matite e chine.