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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 26/06/2023 in tutte le sezioni

  1. MAL DI TESTA Perché ti viene. Perché la trama è intricata, la storia è complessa. Ha ragione Diablero quando dice che c'è bisogno di una seconda lettura, perché i personaggi sono tanti, tanti sono i fronti, tante le situazioni. Stupisce come Boselli riesca a tirare tutti i fili senza perderne nessuno, anche se due volte si è un po' perso: 1) Pag.166: Eva chiama il giornalista Karl Wagner "papà", ma all'inizio della storia era suo zio; 2) Pag.173: Tex dice a Carson che ha assaltato Camp Verde perché non poteva lasciare il padre di Konrad nel campo di prigionia; ma ad essere prigioniero era il padre di Klaus, non di Konrad. Questo per dire che quando una trama è zeppa di personaggi può capitare di imbrogliare la matassa. Ma al cospetto di un intreccio così intricato, non saranno questi due peccati veniali a non farci levare il cappello di fronte alla mente che ha generato questa stupefacente avventura. Stupefacente, sì, lo dico dopo il perché. APPAGAMENTO Leggevo leggevo leggevo, ma ero sempre all'inizio. Prima a pag.30, poi a pag.40... ma cosa mi succede? Solitamente, le storie di Tex le divoro. Com'è che questa la leggo in maniera serrata e sono ancora lì? Succede che questa storia è densa. Densa di balloon, e questi densi di parole. Verbosa? No. Piena, ricca, tanta. Copiosa di dialoghi, di confronti, di personaggi che dicono la loro. Storia densa e colma, è un bicchierone traboccante di nettare appagante e squisito. La doppia narrazione contribuisce a rendere fluida una trama che di per sé non lo è; poi questa confluisce in un unico alveo e lo fa in modo naturale, perfetto, come un meccanismo di precisione che scatta quando deve farlo, non un secondo prima né un secondo dopo. E l'appagamento sta lì, nel vedere che nonostante la densità tutto funziona a meraviglia, tutto gira come deve, e gira attorno a un contesto storico ben ricreato, credibile, avvincente. La guerra civile è uno sfondo perfetto per le storie di Tex, ma è un tema già sfruttato. Renderlo nuovamente originale, farci leggere del nuovo, beh, quello è stupefacente. Lo è davvero. EMOZIONE C'è chi lo sta definendo un CARSONONE. Ebbene, questo inventore di neologismi ha ragione. E Carson se lo meritava, noi carsoniani ce lo meritavamo. Dopo Il Passato di Carson, questo ulteriore dono di Boselli rende quest'ultimo l'autore "definitivo" di Carson. Carson, creato da GLB e valorizzato (ma non sempre) da Nizzi, solo con Boselli diventa un protagonista a tutto tondo, solo con lui raggiunge picchi simil-texiani. Un'operazione analoga la fece anche con I Giustizieri di Vegas, come se volesse dire a tutti che Carson è affar suo, un affare di cuore, che lo renderà sempre più grande, che non è un'eresia farlo, ogni tanto, più texiano dello stesso Tex. Bello il dialogo su una possibile sfida giovanile, significativo il riconoscimento di Tex all'amico di "essere in gamba ma di avere la testa sulle spalle" (in occasione del rinvio voluto da Carson dell'attacco a Camp Verde), magnifica, perfetta, sublime tutta la gestione del personaggio lungo l'intero arco della storia. E poi quella frase smozzicata di Kate: cosa voleva dire, a Carson? Che la ragazza si sia invaghita del baffo e pizzetto bruni che campeggiano sul rude volto di un uomo giovane ma già maturo e navigato come il nostro? Diavolo di un Boselli, vecchia volpe... a stuzzicare questi bambinoni cresciuti che non siamo altro nascondendo poi la mano... E ancora, quella vignetta a Shilo. Fino a oggi, mai avremmo immaginato che Tex e Dick mentre salutano Rod sulla sua tomba potessero aver incrociato le loro piste con quella di Carson. All'inizio mi era parsa un'esagerazione. Poi, però, guardate bene: saranno davvero Tex e Dick? Potrebbero essere chiunque. Una soluzione molto delicata, quella di Boselli: non è detto che le loro strade si siano incrociate per davvero, ma butto lì questa suggestione, quel tramonto, quel pazzesco tramonto di Dotti. Che questo sole morente di Dotti si fonda e confluisca in quello di Galep, Boselli non lo dice. Lo pensiamo noi, sognatori. Ma lasciateci sognare... STUPORE Stupefacente. La perfezione dei meccanismi, la gestione della densità, la capacità di emozionare. Dopo aver polverizzato tutte le statistiche, e a dispetto della carta d'identità, questo nostro caro forumista se ne esce con un'altra prestazione da campione, con un'altra opera di valore eccelso, con l'ennesima prova che ci sono vene che non si inaridiscono, e che anzi trovano sempre il modo - misterioso, sorprendente - di rigenerarsi, di risplendere. Trovano il modo di stupire.
    2 points
  2. Mi sembra, la tua, una lettura molto tendenziosa. Non ti piace più Tex, mi par di capire, (meno che meno Tex Willer), non ti piacciono gli sceneggiatori post- GL Bonelli, né le loro storie, con rare eccezioni, quindi per te è tutto sbagliato. Le storie con agganci alla realtà ogni tanto ci sono, ultimamente, ma sono poche, non la maggioranza come dici tu. Vediamo gli ultimi Texoni: quelli di Manfredi e Ruju (Freghieri e Casertano) non avevano alcun aggancio con la realtà storica, e neanche i due precedenti di Boselli (di Villa e Carnevale), non si parlava della Storia, era tutta pura fantasia, tutta avventura con personaggi inventati. E ultimamente nella serie regolare? Abbiamo avuto Mefisto, i Chupacabras, un western a Redrock, i Fratelli di sangue e prossimamente Wolfman e la Tigre: dove sarebbe la Storia minuziosa del West a ogni piè sospinto? Guarda che anche adesso è così. Tu confondi un gruppo esiguo di forumisti che si divertono a mettere in fila la cronologia della vita di Tex (e non ci vedo niente di male), con la stragrandissima maggioranza dei lettori che continua a leggere le storie senza farsi troppi problemi di continuità. Io personalmente sono tra questi ultimi: non m'importa molto sapere quando è nato Kit Willer o se Tex è diventato ranger prima o dopo il tale avvenimento, ma non penso che chi si pone queste domande si perda il divertimento della storia. Perché mai? Puoi fare entrambe le cose: leggere con passione e poi ragionarci sopra e divertirti a mettere in fila le cronologie... Io mi sono letto tutti i commenti e non mi sembra che sia come dici tu: chi ha apprezzato il Texone - come me - l'ha motivato con tanti argomenti che riguardano la trama, i personaggi, le belle scene d'azione, le sequenze emozionanti, i dialoghi, ecc. Come si è fatto sempre, come in tutte le storie di Tex. Qui non ti seguo più. E mi viene il dubbio che forse tu il Texone non l'hai letto. Ti sei letto (male) solo i commenti del forum. Altrimenti non diresti quello che hai detto: "zittisce l'eroe" "le palle le ha lei". Ma quando mai??!... E' chiaro adesso: non hai letto il Texone. (E' anche vero che leggendo solo i commenti qui sopra, uno un po' di confusione sulla figura di Kate Warne ce l'ha, perché su di lei è stato detto tutto e il contrario di tutto dai forumisti. E anche un bel po' di sciocchezze, a mio parere, e qualcuna anche sessista... ma vabbè). Concludendo: senza offesa, davvero, ma secondo me sei tu che hai perso il gusto dell'avventura e il piacere della lettura di belle storie, accecato dai pregiudizi negativi sul Tex post-GLBonelli. Perché questo Texone è pieno di fantasia, di western, di azione e d'avventura. Ok, è' ambientato in un periodo storico ben preciso e con personaggi reali, e allora? Come lo erano le splendide storie di Gino D'Antonio in Storia del West. Anni '70.
    1 point
  3. Kate è solo liberamente ispirata ad un personaggio realmente esistito. Ma il suo carattere, il suo modo di essere, li crea Boselli, in fieri. Se invece di chiamarsi Kate Warne avesse un altro nome, non cambierebbe assolutamente nulla e potrebbe continuare a zittire il protagonista. Perché è una peperina, perché Tex glielo lascia fare, perche quello è il suo personaggio, perché in definitiva non c' e' lesa maestà. Quanto agli altri personaggi storici, dai tedeschi a Duff a Macrae, in un mio precedente post esprimevo tutta la mia ammirazione per il modo in cui Boselli è riuscito a fondere l'elemento storico con la fiction, rendendo quello funzionale a questa senza stravolgerne i tratti essenziali. E il risultato qual è? Una bella, bellissima storia. Questa, dovremmo giudicare. Una storia che non è da meno di quelle di Glb, e il fatto che antagonisti e comprimari siano attinti dalla storia è un particolare che, per un lettore come me, è un (grande) valore aggiunto; ma uno che non volesse tutti questi "orpelli" potrebbe a mio parere godersi la storia dimenticandosi che essa ha basi storiche. L'importante è sempre la storia, e quella dobbiamo giudicare. Sì, ma Glb creò un mondo di fantasia non vincolato alla Storia, e quello era il vero Tex. Al di là del fatto che una certa coerenza cronologica, un certo rispetto della Storia, non a tutti dispiace, in realtà anche Boselli è flessibile, e non si impicca alla cronologia degli eventi storicamente accaduti. In questo episodio, sfrutta un evento storico per raccontarne una versione puramente romanzata, e lo fa scrivendo una storia che funziona. Anche Glb qualche volta lo ha fatto (vedi Apache Kid), ma nessuno si è mai sognato di parlare di morte di Tex. Io credo che, ad essere morto, non sia un personaggio vitale più che mai, ma sia la tua passione per quel personaggio, nel quale non ritrovi più quello che hai amato da bambino, un po' perché questo è inevitabilmente cambiato, un po' perché sei cambiato tu. Molti lettori di Tex non hanno più dieci anni, e apprezzano anche questi particolari. Perché, nel frattempo, sono cresciuti, e con loro è cresciuto il personaggio, da quei lontani tempi pionieristici in cui la documentabilita' era ardua...
    1 point
  4. Finito. Che fatica evitare di leggere i commenti nel topic per non farmi influenzare (adesso vado a recuperarmelo tutto)... Premesso che le opinioni sono sempre personali e rispettabili, la mia è semplice: un volume splendido. Uno dei migliori Texoni di sempre, una grande sceneggiatura accompagnata da un comparto grafico di altissimo livello. La storia è articolata ma perfettamente comprensibile, un oliatissimo meccanismo ad orologeria che infine si incastra a meraviglia, il contesto storico è preciso e di grande interesse, i comprimari e i personaggi secondari sono ben definiti, l’utilizzo della “doppia narrazione in flashback” è affascinante e funzionale. Le emozioni sono palpabili ma senza eccessiva enfasi e senza scadere mai nella retorica a buon mercato. Il “messaggio” che passa è chiarissimo (e riprende la famosa invettiva di GLB): la guerra, ed in particolare una guerra civile, è un orrore che trasfigura gli amici in nemici, trasforma persone pacifiche in assassini, fornisce con la sua roboante e mendace retorica di “patria e onore” una giustificazione “nobile” a furfanti, malfattori, stupratori, sociopatici. E a pagare sono sempre le persone “normali” o i “poveracci”, perché i “pezzi grossi” che la fomentano e la dichiarano si limitano a tirare i fili. Lungo questo ricchissimo percorso Boselli gioca con noi lettori con grande complicità, ci spacca il cuore con il (volutamente interpretabile) “tramonto rosso” di Dotti, puntualizza (vedi il famigerato giuramento di Tex che tanto inchiostro virtuale ha sparso in questo forum), cita storie già pubblicate, ci stuzzica accennando ad altre ancora da leggere, prende in giro le critiche facendo “perdere un capitolo” a Kit. Aggiungo che Carson è davvero co-protagonista e, quando questo avviene, da membro del suo Fan Club non posso che esserne entusiasta. Capitolo disegni. Dotti fa magnificamente la sua parte, sia nelle scene dinamiche che in quelle statiche, negli interni e negli esterni (ad esempio le pagine 88-89, sono magnifiche, anche per atmosfera), nelle scene notturne e in quelle bruciate dal sole, nelle espressioni (si veda a pag. 28, il giovane unionista che, quasi involontariamente, spara e colpisce il generale Johnston influenzando in maniera decisiva la battaglia di Shiloh) e nei lampi degli spari. E poi gli sarò sempre grato del già citato “tramonto rosso” a pagina 36. Davvero una grandissima prova*. Concludendo, e ripetendomi, un volume magnifico, epico, emozionante, da leggere, rileggere e tenere gelosamente da parte. Grazie a Mauro Boselli e Maurizio Dotti. * L’unica cosa che non mi ha convinto è la rappresentazione di Kit Willer, ma dato che è di gran lunga il personaggio che mi interessa meno in tutta la saga texiana (fosse per me non apparirebbe mai) la cosa non ha effetto sulla mia valutazione.
    1 point
  5. Poche parole sulla questione cronologia. Boselli sta seguendo una versione, non esattamente identica ma comunque basata su quella, della cronologia che ha usato nel romanzo di alcuni anni fa. Le vicende descritte tra "La Mano Rossa" e fino allo scontro con Mefisto avvengono grosso modo fino all'estate 1860. Quella che nella narrazione originale era sostanzialmente una versione romanzata della rivoluzione messicana del 1911 viene da Boselli storicizzata reale "Guerra de la Reforma" che si concluse ai primi di gennaio 1861 con l'ingresso trionfale di Benito Juarez a Città del Messico. L'anno seguente i Conservatori avrebbero fatto un altro colpo di Stato ma questa è un'altra storia. Rientrato in Texas Tex si unisce a Damned Dick e Rod Vergil e rimane con loro fino agli eventi successivi al 2 aprile 1861 narrati in "Tra due bandiere". Immediatamente dopo la Guerra Civile si riprende il filo delle vicende di Tex narrate da GLB a partire da "La banda del Rosso" in cui Tex viene reintegrato nel Corpo Speciale. L'incontro con Lilyth avviene verso la fine del 1865 o primi mesi del 1866, in ogni caso diverso tempo prima del maggio 1867, caduta dell'Impero di Massimiliano in cui si colloca la vicenda dell'evasione di Montales con l'incontro con Lupe. Per far tornare tutto bisognerebbe pensare che nel mondo di Tex i Navajos siano rientrati prima da Bosque Redondo o addirittura non ci siano mai stati. Non sarebbe nemmeno la prima licenza storica su Tex, quindi non mi preoccupa, Kit Willer nato nel 1866 sarebbe perfettamente in linea con l'età che dimostra nell'eterno 1885/1886 in cui si svolgono in n genere le attuali avventure di Tex.
    1 point
  6. Certo! E poi, sempre per fare le cose "più realistiche" al millesimo criminale che si scopa "in servizio" il presidente degli stati uniti (che è ovviamente nero e trans) le consegna la medaglia del congresso per la sua indomita lotta contro il Patriarcato e la sua attività volta a dimostrare che anche una donna può fare quello che fa James Bond... Comunque, forse Boselli è innocente di questa cosa di cui lo stiamo accusando, e ne ha commesso invece un altro (scarsa chiarezza) Come ho detto prima, non mi sono "scandalizzato" per quello che fa kate, ma l'ho trovato ASSURDAMENTE POCO CREDIBILE, nel contesto (una "normale" indagine, non sta cercando di salvarsi la vita in territorio nemico) Allora ci ho riflettuto. Vuoi che Boselli possa fare un errore simile, dopo che lui stesso ha rintuzzato le spinte di quelli che vorrebbero che Carson avesse varie storie con "brave ragazze" ricordandogli che per la mentalità dell'epoca Carson sarebbe stato un mascalzone? E sono tornato a riguardare la scena. E posso annunziarvi, con magno gaudio, che KATE NON SE LO TROMBA! (non quella volta, almeno) Aprite a pagina 205. Kate e Jim sono ancora a flirtare al tavolo. Si passa a Tex e Carson che attendono fuori, è giorno, ma Kate ha fatto una pausa fra una canzone e l'altra per parlare con Jim, quindi diciamo che siamo nel mezzo dello "spettacolo serale" del Saloon (che non ho idea degli orari che tenessero ma ci può stare che d'estate iniziasse che fuori è ancora giorno) Subito nella pagina dopo la vediamo affacciarsi alla finestra, Jim è addormentato a letto, ed è normale assumere, data la loro conversazione, che sia in pieno "abbiocco post coito", ma a guardare bene la scena... 1) Jim non è nudo. Va bene che siamo in un casto western Bonelli e non si deve vedere nulla di disdicevole, ma farlo rivestire in quella situazione mi pare troppo. 2) Carson e Tex fanno in tempo a dire solo due parole prima che Kate si affacci. Va bene che non siamo più ai vecchi tempi in cui nei fumetti se passava del tempo mettevi "dopo un paio d'ore", Ken parker ci ha abituato agli stacchi senza didascalia (che ancora devo capire in cosa migliorerebbe il fumetto, questa fobia fighetta per le didascalie...qui senza quella moda assurda sarebbe chiaro quanto tempo è passato, se ne è passato...) e qui potrebbero essere passate anche ore... se non fosse che è ancora giorno. Ora, Jim sarà anche Ernesto Sparalesto, ma è credibile che Kate abbia terminato di cantare, sia salita con lui in camera e l'abbia stroncato fino a farlo addormentare in pochi minuti? 3) C'è una frase strana e un po' troppo arzigogolata di Jim sull'"ultimo bicchiere di whisky" che sarebbe stato drogato. Perché deve proprio essere l'ultimo bicchiere di Whisky? Ci sta che Kate l'abbia drogato con un sonnifero per catturarlo più facilmente, ma bastava che diceva "pensavi di avermi drogato? Non mi fidavo di te e ho solo fatto finta di bere", una cosa così. Quella frase un po' troppo artificiale e spiegazionistica serve a dirci che prima lo ha fatto bere tanto, che i bicchieri precedenti se li è bevuto, e lei gli ha dato un sonnifero con l'ultimo. SENZA PAUSE IN MEZZO, altrimenti non sarebbe stato "l'ultimo", sarebbe stato il whisky che si sono bevuti "dopo". Versione "rivista" dei fatti, che sono convinto fosse la versione voluta da Boselli: 1) Kate NON va a letto con Jim, lo fa ubriacare, e lo droga (pensa lei) arrivano al massimo a baci ed effusioni, poi quando lui crolla, ancora semivestito, per l'alcool ingurgitarto (ma lei crede che sia per il sonnifero) lei si affaccia alla finestra. La scena con i due pard era praticamente "in diretta", non era un "ore dopo". 2) È credibile che Kate non sia mai andata a letto con Jim prima? Come cavolo ha fatto? un conto è se si fosse presentata come una bella vedova, in cui ci poteva stare un periodo di corteggiamento o di ritrosia "per le apparenze", ma lei si è travestita praticamente da prostituta... ha fatto fregare prima il portafoglio a Jim da un borseggiatore tutte le volte con un cartello nel saloon che diceva "non si fa credito"? È una scena comunque poco credibile, ma per motivi diversi: diventa poco credibile NON che Kate vada a letto con cani e porci per una normale indagine, ma INVECE che sia talmente abilissima da riuscire a non andare mai a letto con Jim mentre era travestita da prostituta... Inoltre, la moderna "fobia delle didascalie" frega Borden facendoci pensare che possa essere passato un sacco di tempo, ci siamo già fatti la nostra idea quando vediamo Kate uscire con lui steso a letto, e la successiva battuta sul whisky non è incompatibile con lo scenario che ci siamo già immaginati nella pagina precedente
    1 point
  7. Scusate ma visto che Kate evidentemente non si fa problemi perché dovreste farne voi? 🤔Sarà ben libera di darla a chi vuole no?
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  8. ma cosa dici? é nella mia top 5 Vai a leggerti la mia recensione Come osi calunniarmi in questo modo? 😉
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  9. Non è che 'non lo amo', ma non trovo nulla per cui arrivare ai parossismi da svenimento (idem per Gli Invincibili o La Storia Che Non Si Può Nominare di Colui Che Non Si Può Nominare*), con la (per me) 'aggravante' dei disegni di Marcello che non ho mai digerito e non digerirò mai (non ci posso far niente, la sua prima apparizione con Thonga il Tiranno mi ha lasciato un trauma indelebile che si è trascinato per tutte le sue opere successive). *ma facilmente indovinabile perchè ogni volta partono discussioni talmente interminabili che ammazzerebbero di vecchiaia persino C'tulhu e tutta la genìa degli Antichi. (si perdoni l'OT ma se mi si cita, non posso esimermi )
    0 points
  10. Come si fa a fidarsi di uno che come avatar ha Carson young?
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  11. Non ho un utente Facebook. A parte quelli che ho qui, ho qualche amico virtuale su una mia piattaforma web dove ci conosciamo di più. Il mio volto lo conosci, anche se dubito che mi riconosceresti incontrandomi. Ma non ho usato photoshop per mostrarmi troppo diversa o più carina. Capelli neri? Fai un selfie alla nuca e postalo.
    0 points
  12. In altre parole una James Bond al femminile "Dì a Carson che..." a) ... potrei essere incinta b) ... potrei essere incinta ma non so di chi sia (un po' Filomena Marturano) c) ... dovrebbe finirla di improfumarsi più di me quando si fa il bagno nella tinozza! d) ... "Voi maschi siete tutti uguali! Sette, otto, in fretta, in fretta e poi di corsa dagli amici a parlare e a vantarsi... Ah, credo di amarlo!" (cit. Elizabeth "Taffetà" Lavenza) e) ... il dottore ha detto che per fortuna non era contagiosa!
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