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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 26/12/2023 in tutte le sezioni

  1. Il costo è l'ultimo dei problemi. I fumetti occupano spazio e poi bisogna anche leggerli. 3960 pagine di Tex pubblicate in un anno non sono poche, ci vuole una bella costanza per non rimanere indietro. Diventa un lavoro, per non dire quasi un'ossessione. Tex è un fumetto fenomenale, ma non è la Madonna a cui dedicare parte di ogni propria giornata, sabati e domeniche incluse. L'alternativa? Comprare tutto ma leggerne solo una parte. Ha senso? Secondo me no, decisamente non ne ha. Preferisco prendere quel paio di testate che mi interessano, lasciare il resto in edicola e farmene una ragione. Da qui però la convinzione che di Tex vengono pubblicate più storie di quante ne abbiamo bisogno.
    2 points
  2. Statisticamente corretto. Si tratterebbe solo di qualche pagina in più di un episodio (completo accidenti!) del comandante Mark. Realisticamente parlando io posso reggere 5 albi di Mark a settimana, o in alternativa un Blek della If che ne aveva molte di più. Tex però richiede molta più attenzione: in 76 pagine rischi che la storia in realtà o è avanzata di poco, oppure che gli eventi precipitano, ma hai dimenticato quello che avevi letto a inizio mese. I fumetti hanno ritmi e tempi diversi e il Tex moderno vuole impegno e soprattutto costanza. Nei periodi in cui mi appassionavano di più i fumetti di supereroi da Tex me ne stavo alla larga, accumulando albi su albi. Ma fin che avevo posto accatastavo e aspettavo l'imminente delusione Marvel o DC per tornare al West. Nessun problema pard, era una riflessione a quanto hai scritto e non una richiesta di spiegazioni o ulteriori pareri.
    1 point
  3. Generalmente su Carson d'accordo - complessivamente anche sul resto -, ma su Kit si spera - almeno io spero - che nell'albo conclusivo riesca a fare ancora di meglio... (Qualsiasi funzionalità narrativa si voglia mettere, non mi va giù che uno in gamba come Kit si fidi di bere ciò che non conosce quando Tiger lo sa bene e glielo avrà pure detto quando Piccolo Falco era ancora un bambino...). Poi, Carson sarà anche leggermente più attivo ma commette lo stesso errore di Kit mangiando ciò che non conosce , farà anche ridere quando si disgusta ma non è piacevole vederlo commettere errori di questo tipo.... Davvero intendo augurarmi che i veri protagonisti del finale risultino essere Kit e Daniel in modo tale che il primo possa dire al secondo di non mangiare/bere ciò che non conosce e in seguito Daniel gli possa dire: "con me ne hai avuto la conferma", tanto con Tex e la Tigre come protagonisti assoluti abbiamo bene o male capito come andrebbe a finire perché le ipotesi possibili sembrano essere una modesta manciata . P.S. Colgo l'occasione per augurare un Buon Natale a tutti!
    1 point
  4. D'accordo sull'eccesso di uscite, però adesso non esageriamo in senso opposto. Se uno leggesse tutto - e io alcune cose le lascio in edicola - secondo la statistica di Dime Web sarebbero in media 76 pagine di Tex a settimana: tantissime, siamo d'accordo, però 76 pagine si leggono in meno di un'ora, diciamo 45 minuti, o anche meno. 45 minuti di lettura di Tex a settimana non mi sembra un impegno così impossibile né ossessivo... C'è tempo per leggere tanto altro. Qualche storia di Boselli potrà anche essere un po' complicata, ma non mi sembra in fondo così impegnativa. E i riferimenti storici o i rimandi ad altre storie non pregiudicano secondo me la lettura. Se uno li coglie, tanto meglio, se no la storia si gusta lo stesso. I ritorni della Tigre o di Mefisto, per dire, si possono benissimo leggere senza conoscere le precedenti. Io da bambino mi divertivo lo stesso anche con storie di cui mi mancava addirittura il primo albo (in fondo c'è il riassuntino iniziale apposta). E ho letto le storie di Yama molto prima di quelle di Mefisto, apprezzandole lo stesso. Alcune storie di Boselli più che altro richiedono maggiore concentrazione nella lettura, questo sì, ma non più di un qualsiasi film. Con la differenza che al cinema o in tv il film devi vedertelo tutto in una volta, la storia a fumetti te la puoi leggere con calma a puntate.
    1 point
  5. Su questo sono d'accordo anche io, visto che lo faccio sarei ipocrita a dire il contrario. Sul resto della considerazione (vedasi tempo/voglia) personalmente penso vada di persona in persona, ad esempio io alla sera quando torno a casa da lavoro spesso dopo cena mi leggo qualcosa anzichè sfondarmi di divano e tv, fino ad ora non lo sento come un dovere, e amen se resto indietro, non ho mai sentito la necessità di leggermi tutto in un mese sennò resto indietro, ognuno ha i suoi tempi, per quanto mi riguarda preferisco avere sempre "qualcosa" da leggere che essere senza niente, tanto al massimo è un hobby che mi impegna un'oretta e poi faccio altro o vado a dormire.
    1 point
  6. Un commento molto ingeneroso. Il guizzo di un'idea, come se fosse isolato, qualche ottima storia (almeno un decennio, di ottime storie), per poi definire la maggior parte delle sue storie scritte col pilota automatico... è una narrazione parziale che personalmente trovo ingiusta. Ma non è il momento né il luogo per polemizzare su questo, è natale ed è un topic che con Nizzi non c'entra. Io lo avevo tirato in ballo solo per dire che non si può sempre pensare all'humus glbonelliano che altri autori non sanno rendere. Perché non è vero. Bonelli non scrive da 40 anni e per ora gli sceneggiatori che si sono cimentati dopo di lui hanno fatto bene. Nizzi per un decennio ha fatto benissimo, e se non è un fuoriclasse alla Alan Moore e Frank Miller ha comunque sfoderato prestazioni da campione, e lo ha fatto con grande continuità per un periodo importante. Nessuno poi nega il disastro successivo. Ma Nizzi ha saputo scrivere Tex, come lo hanno saputo fare i suoi successori, tra i quali includo anche Berardi, che nella sua unica storia fuse Berardi e Glb dando vita a un capolavoro. In conclusione, non credo si tratti di humus glbonelliano (guarda Ruju, da professionista qual è è riuscito a calarsi perfettamente nel personaggio), ma di penuria di sceneggiatori bravi tout court che abbiano voglia di studiarsi Tex e di entrare nelle sue logiche. Ciò costringe Boselli a una iperproduzione che lo sta penalizzando in termini di resa, ma l'eccezione del TexWiller e del Texone dovrebbero far riflettere: lì non c'è alcun calo, perché Boselli vuole, fortemente vuole, scrivere quelle storie. Ci sguazza, e lo fa alla grande. Il suo appannamento sulla regolare forse nasce da una certa stanchezza per il Tex classico, forse semplicemente ha già dato (tanto, tantissimo) e sarebbe giusto farlo rifiatare. La strada dei soggettisti non professionisti può essere un tentativo (Nizzi con Traversa non fece poi male) ma per ora è deludente: anch'essa ha comportato ritorni (troppi) di personaggi poi che non avevano nemmeno bucato lo schermo nelle prime apparizioni: scelte opinabili che a Boselli, bontà sua, sono sembrate buone. Ma anche quando ci si è messo lui ha avuto esiti infelici, come il ritorno di Mefisto o quello, tremendo, di Lupe (primo albo meraviglioso, secondo pessimo). In conclusione, e per tornare in topic: l'annata è stata ottima, se togliamo la regolare (non solo TexWiller e Texone, ma anche il Maxi LaramieCounty e la bellissima e poetica storia di Boselli sul magazine). Deludente, invece, dal punto di vista di quest'ultima. Forse il Bos dovrebbe concentrarsi su ciò che oggi gli riesce meglio (il giovane Tex) e lasciare maggiore spazio sulla regolare agli altri, a patto però di coltivare qualche altro sceneggiatore che rimpolpi l'anemico parco autori. Buon Natale a tutti! Il tuo problema, serio, è la tua ipertrofica cultura fumettistica. Hai letto tutto, di tutto, con un'attenzione e una passione profonde. A me la storia del Magazine è piaciuta e ha emozionato. Nonostante la mia incultura fumettistica anch'io non l'ho trovata originale, ma mi ha commosso lo stesso. L'ho trovata poetica, preziosa. Tu l'hai già letta in tutte le salse, non ti si sorprende più. È un po' quello che dicevo sopra: gli attuali autori di Tex hanno 75 anni di temi western alle spalle, il loro compito è incomparabilmente più improbo di quello di Glb. Devono evitare il dejavu (magari è incredibile che stiano cercando di farlo facendo tornare tutti, quasi per mettere le mani avanti...). Ora si vede che non hanno sulle spalle solo i 75 anni di glb, nolitta, nizzi e boselli. Su di essi gravano anche i 90 anni di fumetto tout court, l'Uomo ragno, Daredevil, Nathan Never. Se trovi un lettore come me, poco colto e quindi "vergine" per molti aspetti, lo soddisfi. Ma è difficile parlare all'extra colto quale sei tu. Questo non significa che anche tu non possa poi essere soddisfatto, Boselli di solito lo fa (Ruju no). Non ricordo chi disse che tutta la narrativa mondiale è solo una rivisitazione di ciò che già Omero aveva scritto nelle sue opere seminali: questo probabilmente vale anche per il fumetto. Quindi gli autori devono essere superlativi per oltrepassare la barriera del "già visto, già letto", ma quanto è difficile farlo nei confronti di un Diablero e in un' opera seriale qual è quella di Tex?
    1 point
  7. Lohana nasconde un segreto. Aspetta un figlio dalla Tigre e glielo rivela un attimo prima di spirare colpita a morte dagli sgherri del Raja. La Tigre furibonda fa una strage prima di cadere anch'egli colpito a morte (muore ma in maniera dubbia, hai visto mai che sia previsto un suo ritorno?). Tex e i pard, finalmente ricongiunti, combattono all'ultimo sangue contro il dominio del Raja che, nel tentativo di fuggire, cade da una finestra del suo palazzo spiaccicandosi sul selciato (morte indubbia). Tex alla fine combatte contro gli stessi nemici della Tigre ma senza mai allearsi con lui. Il Tigrotto viene ferito non gravemente, scopre la vera natura del padre e rinuncia a qualsiasi pretesa sul dominio di Tuamantung. Nelle ultime pagine appare la figura di un nuovo Raja che sembra essere migliore del predecessore. Sembra. Tuamantung sembra destinata a essere governata ancora dall'usurpatore bianco. Tex e i suoi tornano in Arizona e ci mettono circa un mese: arriveranno il 5 febbraio. Così non si perdono il festival di Sanremo.
    1 point
  8. P.P.S.: Su Higgins. Tex non uccide mai. Ma lascia Higgins a morire (per adesso dò per scontato che sia Higgins per semplicità, ma vale alche per il suo compare). Ma non si vede, se preferisci puoi pensare che si salvi. Tex non può lasciare andare chi ha provocato la morte di lilith e tanti lutti nel villaggio Navajo. Ma si può stare tranquilli, Higgins morirà. Lasciando l'ambiguità, GL Bonelli riesce ad esprimere la rabbia di Tex e la sua volontà di ucciderli (cioè, di agire al di là dei parametri tipici del personaggio, per farci capire quanto sia forte il suo dolore), senza farci vedere Tex che uccide a sangue freddo (lo farà dopo, alla fine, ma quello è il culmine della storia) Narrativamente è una soluzione brillante. Ma il fanzinaro si contorce come una biscia. Non legge le storie come storie, vuole leggere il giornale e avere la notizia. Vuole sapere se Higgins è morto o no. Far vedere Higgins dopo, anche se poi lo fai fuori, anche se poi lo fa fuori Tex, è una schifezza. Fa felice il fanzinaro proprio per quello. Elimina il mistero, elimina l'ambiguità, elimina il fascino, ma così il fanzinaro può aggiungere "1" alle sue statistiche su quanti personaggi erano uccisi da Tex, che quell'ambiguità non gli faceva tornare i conti! Vuoi dirmi che Boselli NON ERA CAPACE di scrivere una storia celebrativa senza fare questo danno? P.P.S.S.: Su quello che davvero ha davvero pensato Boselli, non mi pronuncio. Quella era un invettiva, non una ricostruzione. Ma sui risultati di queste scelte narrative, abbiamo ampio campionario di esperienze. E prima o poi, bisognerebbe imparare a far tesoro dalle esperienze. E smettere di credere sempre alla reclame.
    1 point
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