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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 04/02/2024 in tutte le sezioni

  1. È semplicemente un incrocio dei flussi. Boselli ha alcuni "vezzi" e difetti di scrittura. Uno di questi è che troppo spesso esagera in sentimentalismo e nello "spiegare" i sentimenti. L'amicizia virile è MUTA. Si vede nei fatti ma nelle storie classiche due "veri uomini" come Tex e Carson anche se si vede nei fatti che sono amicissimi, fra di loro al massimo si prendono in giro! Proprio perchè "vero uomo" e "descrive tutti i suoi sentimenti" non andavano molto d'accordo nella letteratura dell'epoca... Forse nel 1800 era diverso, non so, onestamente non sono ferratissimo nella letteratura dell'epoca. Ma quando arriviamo ai "pulp" che lo stesso Sergio Bonelli indicava come antenati del fumetto (tanto da chiamare "Daim Press" la casa editrice), l'esternazione dei sentimenti indica un personaggio "debole", se non proprio "queer" (i personaggi omosessuali o borderline c'erano anche allora, ma ovviamente non potevano essere descritti come tali, e il renderli così "sentimentali" era una delle maniere per farli riconoscere) Prendi questa rappresentazione tipica, spostala nei fumetti Bonelli che l'hanno in genere presa pari pari (mica solo Tex e Carson: quante volte avete visto Mister No e Esse-Esse fare smancerie? Le fanno Zagor e Cico, "con Cico si può" perchè il suo ritenersi un "vero hidalgo" è fatto apposta per far ridere), e aggiungi l'eccessivo sentimentalismo tipico di Boselli... ed ecco la tempesta perfetta, e le battute sugli amori gay... Sappiamo tutti benissimo che Boselli non intendeva quello. Sappiamo tutti benissimo ormai che è la sua maniera di rappresentare "l'amicizia virile", ma allo stesso tempo scappa da ridere perchè di "virile" in quella rappresentazione c'è ben poco. La risata viene appunto dal paragonare le intenzioni con il risultato (se pensassimo che Boselli avesse voluto davvero rappresentarli come gay, che ci sarebbe da ridere?)
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  2. Allora...Dopo aver fatto shopping on line ed aver recuperato molti albi della regolare e qualche Texone, ho dato inizio alla lettura. Ho scelto questa storia perché Civitelli, dopo Villa, è il mio disegnatore preferito e le tavole del maestro aretino sono valorizzate dal formato. Boselli gli assegna una sceneggiatura perfetta per il suo stile, tra cavalieri senza testa, serate ricche di magia, ombre, lune, sepolcri, caverne, primi piani. Civitelli ci sguazza e noi visivamente godiamo. Passando alla storia Boselli ci mette mistero, azione, enigmi da risolvere, siparietti tra Tex e Carson, rancori, vendette. Le pagine scorrono e il Boss non tradisce, personalmente però qualcosa manca. Nel senso che non mi ha totalmente coinvolto (a differenza dei Texoni di Carnevale, Dotti e Villa ad esempio). Quindi validissimo ma non ottimo perché mi ha trasmesso una mancanza di fluidità. Avercele comunque di storie così. A distanza di anni...Questo seppur buon Texone secondo me non arriva neppure in semifinale😉 Questo però lo trovo un ottimo segno. Per i disegni secondo me le semifinali le raggiunge. Cosa ne pensi dopo 12 anni?
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  3. Si tratta ovviamente di ironia, andiamo. Amicizia virile tutto qua. PS: ma fa un po' ridere il discorso "propaganda" e " danni" ,come se parlare di questi argomenti o rappresentarli fosse chissà quale tragedia,o come se fosse un piano segreto tipo lobby( me lo vedo il Bos vestito di nero nella notte a prendersi la mazzetta...).Semplicemente i gusti del pubblico cambiano. Certo non sono argomenti adatti a Tex perché ogni fumetto ha le sue regole e perché il pubblico texiano non apprezzerebbe( per la maggior parte almeno). Ogni pubblico é diverso.
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  4. Cito questa frase dell'amico Virgin, dii cui conosco la vena goliardica ormai da troppo tempo, l'ultimo in linea temporale, ma il fatto è che tra il serio e il faceto sta passando davvero quest'interpretazione bislacca di un'amicizia che senz'ombra di dubbio Mauro Boselli ha voluto virile. Ho visto che nel relativo sondaggio il personaggio ha raccolto pochissime preferenze, nonostante l'autore abbia speso un bel po' di righe per dargli una fisionomia diversa dal padre e una personalità chiaramente ricalcata su un eroe ottocentesco. Queste allusioni di natura sessuale negli albi non trovano riscontro, se non di intenti è una comunione di spirito più che di corpo la loro, è come se si dicesse che tra Sandokan e il suo - fratellino - Yanez ci fosse qualcosa di più del normalissimo rapporto di amicizia che unisce due uomini. Purtroppo la propaganda lgbt che sta inondando la nostra vita temo che stia facendo irrimediabili danni. Vediamo checche dappertutto.
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  5. Per quanto riguarda GLB e le due storie citate, una come ormai è risaputo figlia di un soggetto di Giorgio Bonelli. Quanto a "Il Marchio di Satana" resta intatto il mistero sulla sua gestazione. Ai tempi del Tex Magazine quando ci dedicai un lungo articolo (non ricordo più il numero) la SBE impose un bel taglio e diverse correzioni, era evidente la preoccupazione di non sollevare un polverone su questa avventura, anche se la nostra restava una pubblicazione modesta letta tutt'al più da qualche migliaio di lettori. Da quel che ricordo alcune delle censure riguardarono certi accenni all'attualità di allora, frutto di voci e dicerie probabilmente senza fondamento che comunque avevo voluto citare. Chiudo l'off topic.
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  6. Stai semplificando la cosa.Non é questione di non essere in grado di leggere le storie: é questione di bon avere troppe pretese,avere differenti standard di qualità( capisco che tu non ti riconosci in questo,ma io sì,e non mi sento un lettore " inferiore" né tantomeno mi sento " denigrato".) Capisco che per uno come te possa essere un insulto,ma venire considerato un lettore "semplice" senza tante pretese non mi pare un' offesa mortale. Altrimenti ci provo io a fare quello che hai suggerito " A Nizzi piace leggere in maniera semplice,ritrovando nelle storie sempre le stesse atmosfere senza cose troppo complicate". Adesso mi banneranno? Non credo. Io leggo le storie di Nizzi e mi piacciono anche ma a parte qualche caso nel tardo periodo non ho mai considerato le storie di Nizzi come " comiche" né ho mai riso di Tex( né l hanno fatto tanti altri sul forum.Il fatto che quasi solo tu la veda così significherà qualcosa no? Anche perché si tratta di gente che ha commentato con altrettanto entusiasmo storie di Glb o Boselli).Non é che quelli vhe apprezzano le storie di Nizzi lo fanno perché amano vedere Tex rappresentato da idiota: semplicememte questa rappresentazione non la percepiscono( e credo proprio che non la percepisse neanche Nizzi,perché é abbastanza evidente che non é una cosa volontaria,basta leggere i suoi Nick Raider,lui scrive SEMPRE così) Dipende dall' ambiente.Sicuramente fra i recensori da video o da forum Nizzi non ha una bella reputazione,ma fra i lettori normali molti non sanno neanche chi sia Nizzi( però ne ho sentiti tanti dire " ah che bella storia questa" senza sapere chi era l' autore.E di nuovo, era gente che aveva lettl pure tutto Glb) . PS: riguardo il calo di lettori dubito molto che c' entrasse con gli autori.É un processo che dura tuttora dovuto a un semplice calo fisiologico di età media e di nuovi mezzi di intrattenimento( oltre al fatto che magari dopo un po' la gente si stufa anche o magari non ha più voglia di buttare soldi, quando Glb ha smesso di scrivere Tex usciva già da 40 anni...)
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  7. Scena ridicola, sì, ma non metterò nessuna scena di GL Bonelli presa dal periodo in cui aveva problemi di salute. Si spara ad uno sceneggiatore in forma che fa cazzate volontariamente o per incapacità, non ad un vecchio malato a fine carriera.
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  8. No, non "troppo compassionevole." Troppo burocratico, troppo indifferente. Ignora completamente Kit ferito e Tiger steso a terra e forse morto. È Tex, quando arriva, a chiedere al figlio se sta bene e come sta Tiger. È solo allora che Kit Willer, dopo essersi chinato su Tiger, può tranquillizzare Tex, "È privo di sensi ma respira ancora". C'è un concetto CHIAVE, che cerco inutilmente di far passare, di SPIEGARE, in gran parte delle mie critiche a come scrivono tanti autori moderni di Tex (Faraci, Ruju, Nizzi, etc), e l'ho ripetuto ormai tanta, tante volte, ma è inutile. Non passa. Ho cercato inutilmente di spiegarlo a Letizia, che non tutto è uguale a tutto, che un personaggio ben caratterizzato non è nastro registrato che esegue sempre le stesse azioni e dice le stesse cose, totalmente indifferente a quello che gli sta intorno. Mi ha risposto con un elenco di cose che Tex e Carson non devono fare mai, indipendentemente in qualunque situazione. Gli ho citato un sacco di volte in cui, quando le circostanze lo richiedevano, il loro comportamento si adattava alle circostanze, anche sparando alle spalle. A quanto pare, ha capito che secondo me Carson invece di essere sempre burocratico deve sempre sparare alla schiena, insomma, sempre un robottino comunque, solo con la subroutine cambiata... Tex e Carson scherzano sempre riguardo al cibo. Ma farlo subito dopo aver scoperto la tomba profanata di Lility... no, caro Nizzi, non va bene. Tex cerca sempre di dare una possibilità di arrendersi ai suoi avversari, perchè non è uno che ami uccidere. Ma a volte non la dà. NON perchè è incoerente, ma perchè un uomo (e un personaggio trattato come un uomo, e non un robottino che fa sempre le stesse cose) in circostanze diverse fa cose diverse. Questa cosa era normale, una volta. Considero GL Bonelli un autore unico nel mondo del fumetto italiano dell'epoca, ma in questo non lo era. Il Paperino di Martina non si comportava sempre nello stesso modo. lo Zagor di Nolitta non si comportava sempre allo stesso modo. Era normale. Forse era perchè erano autori che si ispiravano più alla letteratura, dove, anche nelle storie più "popolari", c'era un minimo di profondità nei personaggi. (Oggi si ispirano di più al cinema, e ai film action, o peggio ancora, si ispirano a fumetti ispirati a fumetti ispirati al cinema, dove i personaggi vivono praticamente sempre la stessa storia) Forse per scrivere così, dovevi "immedesimarti" nel personaggio. Farlo agire come avresti fatto tu, o almeno come avresti fatto tu se fosti stato lui. Sentire le sue emozioni. Ma oggi piuttosto si "cita". Si sceneggia con il bilancino, "qui ci mettiamo un duello perchè ai lettori piace, anche se non cambia niente e non serve a niente. Qui ci mettiamo una battuta sul cibo che fa ridere a ai lettori piace... dici che ho messo una strage di innocenti due pagine prima e stona un po'? Ma perchè dovrebbe stonare? Anche nel numero 109 c'è una strage di innocenti, e nel numero 98 fanno un sacco di battute sul cibo, quindi in Tex ci devono essere sempre perchè ai lettori piacciono..." E allora, Carson ogni volta deve dire a fare esattamente le stesse cose. Quelle che ai lettori piacciono (fra cui apparentemente dopo Il passato di Carson è compresa una vecchia fiamma dal suo passato, anche se poi dopo che ha fatto la sua scena ci dimentichiamo di lei). Deve dire le stesse battute. Non importa cosa è successo e chi ha davanti. Non importa se c'è Tiger steso al suolo, forse morto. Non importa se Kit Willer ha uno squarcio insanguinato nella camicia. Nel "copione standard" non è previsto che chieda come sta, non è una cosa richiesta di solito dai lettori. Bisogna che chiami Tex "satanasso" o "Tizzone D'Inferno", solo questo è importante. io avrei PREFERITO che Carson fosse compassionevole, rispetto a questo burattino programmato a citazioni. Perché se fosse stato compassionevole, vuol dire che avrebbe PERDONATO. Invece no, ha DIMENTICATO. Avrei preferito che avesse detto "anche se meriteresti che ti facessi secco come un cane per quello che hai fatto a Taki, non lo farò perchè <inserire qualunque motivo compassionevole>" Invece no. "Taki? Chi?" e poi subito dopo "ah, mi hai detto che sarei scappato di fronte a te, questo no, questo non passa, questo è intollerabile. Mi sono dimenticato di stragi, omicidi, torture, incendi, ma i hai detto che avrei avuto paura di te e questa non te la perdono, hai ferito il mio orgoglio, adesso mi arrabbio e ti faccio vedere che ti batto lo stesso, poi, burocrati come prima" Ma la cosa che rende davvero pessimisti sul futuro di Tex, è che in realtà Ruju non ha pensato quello. Non ha fatto scientemente Carson dimenticare le azioni di Kircher. Non è stato Carson a dimenticarle. È stato Ruju. Che sceneggia copia-incollando "citazioni che piacciono ai lettori", senza, evidentemente, un briciolo di partecipazione emotiva e di immedesimazione nei personaggi (e, mi sa, senza rileggere le pagine che aveva sceneggiato prima..)
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  9. Beh, Ray, al di l' del fatto che i gusti sono gusti (la storia che tu giudichi mediocre è invece piaciuta a tanti, me compreso), non puoi sperare che un autore che scrive così tante storie possa sempre ripetersi. C'è il capolavoro e la storia onesta, l'ispirazione e il mestiere (e comunque per me questa è una storia ispirata, non semplicemente di mestiere). Non può essere diversamente, altrimenti avremmo tutti capolavori e quindi nessun capolavoro. Per i texoni per Pablo Contreras: mi sembra strano che Borden non ne abbia citati almeno altri due, che ti consiglio di leggere Pablo perchè sono a mio parere molto belli: Fiamme sull'Arizona e La Grande Rapina.
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  10. Ragazzi, sarà sincero: mentre lo leggevo, questo Texone mi divertiva e mi teneva incollato alla sedia, e questa è già una gran cosa per un fumetto, il cui scopo principale è quello di divertire ed interessare. Finita la lettura, però, avevo dentro la testa più di un tarlo per diverse cose che non riuscivo a farmi tornare. Io proprio non riesco nella "sospensione d'incredulità" cui accennava Borden, per me una storia è una grande storia solo se è VEROSIMILE, senza scorciatoie. Storia che resta comunque bellissima, e qui parte un ammirato applauso al nostro grande Boselli, e un inchino alla sua Maestria. Il miglior Texone di sempre, a detta di alcuni? Io dico che se la gioca senz'altro, magari in finale (come la nostra Italia ) con qualcun altro (io dico La Grande Rapina). Disegni: non mi sento all'altezza di fare alcun commento. Sono davvero troppo per un misero mortale come me.
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  11. Prima di qualsiasi altra considerazione, lasciatemi dire che Fabio Civitelli, con questo texone, ha realizzato una vera e propria opera d'arte!Un capolavoro assoluto, da vedere e rivedere. Non saprei dire se questo sia il suo capolavoro assoluto, il suo lavoro migliore: quel che è certo è che i notturni di questa storia- tutti, nessuno escluso- sono tra le cose più impressionanti che a mio avviso si siano mai viste su Tex. E il resto è non meno encomiabile: per fare due esempi, Insomma, basterebbero anche solo i disegni a giustificare gli euro spesi: un'opera dello stesso livello di quelle dei vari Magnus, Giolitti, Frisenda eccetera!Per quanto riguarda la storia, in attesa di rileggerla, dico poche cose. Innanzitutto, questa volta non parler? di "capolavoro", ma di ottima storia texiana indubbiamente si! Mi sono divertito molto a leggerla, e alcuni momenti sono assolutamente eccellenti- insomma, alla storia nel suo insieme voto un 8,5... ma ci sono singole sequenze da dieci. Alcuni esempi: Oltre a questo, è magistrale, come al solito, il modo in cui Boselli gestisce il quartetto: questa volta le luci della ribalta sono tutte per Kit, ma nel finale e nella risoluzione del caso Tex è sempre Tex!Bello anche il modo in cui sono incastrate le varie vicende e la gestione del rapporto tra Morisco ed Eusebio: Insomma, lettura più che consigliata!E visione prolungata e concentrata delle tavole di Civitelli obbligata per legge!
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  12. Beato te che ti fermi all 85...
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  13. Non ho mai capito il perchè, quando qualcuno non è "critico su quanto si appresta a leggere", allora lo fa per guadagnare qualche tipo di "benefit"... Che poi... che ragionamento è "essere critico su quanto ti appresti a leggere"? vorrebbe dire essere prevenuti perchè, non avendolo ancora letto, già ci si predispone ad essere critico. E' un ragionamento fuori da ogni logica
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  14. "Ugo ma tu mi ami?" "Pina, io... ti stimo moltissimo!" (cit) ps Letì, esiste pure l'amore fraterno, l'amore filiale, e pure gli amici possono volersi bene... mica sempre l'amore è a scopo 'libbbbbidinoso' (a-ri-cit.)
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  15. Sì. Ha fatto smettere Nolitta (cioè, ha consentito a Nolitta di smettere di fare una cosa che odiava e in cui riversava l'astio sul personaggio e sui lettori). Ma "comunque, su Tex meglio di Nolitta" non equivale per me al "ha salvato Tex" che dicono i suoi fan: anche se non trovavi uno capace di scrivere come GL Bonelli (non ce n'erano) secondo me di nomi che avrebbero scritto Tex meglio di Nolitta ce n'erano parecchi (poi bisogna vedere se sarebbero stati meglio o peggio di Nizzi: dipende dal nome ovviamente). In pratica Tex non l'ha salvato Nizzi, l'ha salvato Nolitta... smettendo di scriverlo! Dopo questo pregio, sul resto, bisogna vedere che storie intendi: all'inizio Nizzi ha fatto storie esilaranti, che facevano scompisciare, roba persino superiore ai film di Franco e Ciccio che ho citato recentemente: un adattamento cinematografico de "La Tigre Nera" con Franco e Ciccio al posto di Tex e Carson per me avrebbe fatto sfracelli, senza nemmeno cambiare la sceneggiatura di una virgola. (pensa solo alla scena di Carson che vede l'Amleto, e ne parla con la sua mimica... "Ciccio...lo sai chi c'è un scena? Due becchiniiiiiii!". Oppure la scena in cui Tex, pensieroso, non ricordando che dieci minuti prima ha raccontato tutto il piano ad un cameriere cinese, commenta quando devono essere diabolicamente geniali i loro avversari... non te la immagini pronunciata da Ciccio Ingrassia? Sembrano dialoghi scritti apposta per loro! Quando le IA saranno sufficientemente potenti da poter permettere a tutti di fare nuove scene con i divi del passato mi sa che le rifarò quelle scene con Franco e Ciccio...) Quindi, se intendi letteralmente "qualcosa di buono" nel senso di "sceneggiatura fatta bene", all'inizio ne ha fatte. Se intendi "sceneggiature in cui Tex non viene ridicolizzato praticamente in ogni pagina dipingendolo come un totale idiota borioso e incapace", invece, temo ne abbia fatte pochine (direi nessuna ma per poterlo dire con certezza dovrei rileggermele tutte. No grazie, preferisco vivere. Ma di quelle che ho riletto "a campione" non se ne salva una...). Appurato che ci sono molti lettori che leggono Tex per vederlo ridicolizzato e ridere di lui, per quei lettori quelle storie sono ottime, divertenti, e preferibili a quelle di GL Bonelli dove Tex non è un idiota incapace. Quindi, in senso assoluto, Nizzi all'inizio (per POCHI anni) ha scritto storie satiriche su un ranger borioso ma fesso, effettivamente divertenti e con un buon ritmo, che piacevano a parte del pubblico. Se mi chiedi invece se piacevano a me, o se mostravano IL MINIMO RISPETTO per il personaggio... no, non se ne salva nessuna. E ribadisco che NON È NORMALE: è a questo che mi riferisco alla "Sindrome di Stoccolma": non per quelli a cui Nizzi piace così, quelli sono semplicemente fan del Tex ridicolo, ma a quelli che "giustificano" questa cosa assurda con amenità tipo "è normale, sono autori diversi", come se fosse un impresa impossibile e al di sopra delle capacità umane scrivere un personaggio non ridicolo. E ribadisco che sull'Uomo Ragno si sono succeduti negli anni decine e decine di sceneggiatori, penso abbiano superato il centinaio in tanti anni su tante testate, ma NESSUNO di essi ha mai mostrato l'Uomo Ragno lasciare ammazzare una vecchietta perchè doveva sbafarsi una torta. Ecco, il considerare "normale" una roba simile mostra un totale distaccamento dalla realtà. Da Sindrome di Stoccolma. Non si è mai visto, al mondo, una cosa come quella fatta da Nizzi e Nolitta a Tex, perchè nessun editore raziocinante paga qualcuno per distruggere l'immagine del personaggio di punta. E Nolitta ha pagato, pagato molto salato quel "gusto" di vedere Tex ridicolizzato. Non solo strapagando Nizzi fino a renderlo lo sceneggiatore più pagato d'Italia rendendolo in pratica ricco, ma anche in mancati guadagni, vedendo in brevissimo tempo precipitare le vendite di Tex (capire quanto di quella perdita sia dovuta alla concorrenza delle TV e quanta al disgusto dei lettori è impossibile, sicuramente un calo di lettori ci sarebbe stato comunque, ma così elevato? il 10% all'anno fino a perderne oltre il 50% in una manciata di anni? Per quello che ho visto io, chi smetteva diceva sempre che la qualità delle storie era calata, magari non in termini così gentili...). Sergio Bonelli andava in TV a dire che probabilmente avrebbe chiuso la casa editrice in pochi anni di quel passo, ma nonostante tutto doveva comunque rendere Tex ridicolo? L'ho detto altre volte: il comportamento di Sergio Bonelli su Tex non può essere spiegato in termini economici o editoriali: ci vorrebbe uno psicologo. Io sospetto che il fatto che il padre gli dicesse che lui era capace soprattutto di scrivere personaggi ridicoli come Cico magari, forse, qualcosa c'entra... Riguardo a Nizzi, dopo la crisi, vedendo che Sergio Bonelli era disposto a strapagarlo cifre fuori mercato purché continuasse a scrivere un Tex purchessia, ha fatto quello che avrebbero fatti tanti al suo posto, specialmente se avevano motivi di astio verso l'editore (che l'aveva messo su quel personaggio che odiava così tanto da andare in crisi all'idea di scriverne anche solo una pagina in più): puntò a spremerlo come un limone, producendo pagine su pagine (molte, molte di più di quelle che prima l'avevano mandato in crisi) frettolose, assurde e senza un senso, con storie davvero brutte senza la minima qualità (Tex era ancora ridicolizzato, ma non faceva più ridere, il linguaggio era ridotto a "Vecchio Cammello" e "Satanasso", le scene erano soprattutto bistecche e patatine fotocopiate da una storia all'altra, i tempi comici non c'erano più). A quel punto era strapagato, produceva pagine come una macchina fotocopiatrice a macchinetta senza la minima passione o interesse diventando ricco, i lettori si lamentavano ma tanto erano problemi dell'editore, editore di cui parlava malissimo ad ogni fiera con chiunque... alla fine mi sa che in tanti, me compreso, farebbero come lui (strapagarmi per fare Tex bruttissimi e illeggibili? Sarei la persona perfetta, nessuno meglio di me saprebbe scrivere un Tex scritto male e illeggibile, mi pento di non aver mandato soggetti a Sergio Bonelli, se vedeva che ero peggio persino di Nizzi magari mi assumeva...), ma se fai come lui... non puoi poi pretendere di essere considerato un autore bravo e nemmeno decente: hai scambiato il tuo nome e la tua reputazione per una valanga di soldi, ormai sei ricordato fra gli appassionati di fumetti come l'autore più scarso fra gli scarsi (nell'ambiente è diventato proverbiale, se ci sarà ancora il fumetto italiano fra 100 anni ancora paragoneranno i più scarsi a Nizzi), goditi i soldi che hai fatto e amen... Ma no, anche in pensione continua a insultare GL Bonelli, Tex, gli altri autori e i suoi lettori, mostrando astio dove invece dovrebbe mostrare gratitudine che se pensava di essere ricordato o fare i soldi con Larry Yuma... (poi, ci sono pure quelli che considerano essere definiti gente che non è capace di leggere le storie e disinteressati alla qualità delle stesse perchè tanto non siamo in grado di capirle e interessati solo alle scenette con bistecche e patatine lo considerano un complimento...bah, è vero che ci sono anche quelli che nell'alcova adorano essere frustati, non dovrei meravigliarmi...). Se dovessi parlare di Nizzi con lo stesso "rispetto" che lui dimostra per me o anche per te, sarei bannato a vita... Ma non ha il minimo senso paragonare Mister No a Tex! Io il paragone l'ho fatto con Zagor, perchè è l'unico personaggio di Nolitta della stessa CATEGORIA: giustiziere raddrizzatorti, paladino dei deboli e degli oppressi, oppressi che dovrebbe SALVARE e non FARE UCCIDERE PER STUPIDITÀ. Se mi fai il paragone con un personaggio totalmente diverso come Mister No, ubriacone donnaiolo puttaniere che tira a campare portando in giro turisti e nei guai ci capita suo malgrado, tanto vale che mi dici che va bene far vedere Tex che tromba Lilyth con tanto di inquadratura dettagliata sui genitali e l'onomatopea "tromb tromb" perchè "è un classico, sulla Donna Ragna e su Mandraka lo fanno sempre! Quindi nei fumetti si può fare, anche su Famiglia Cristiana!" Prossimamente: "le avventure di Tex Willer, ubriacone donnaiolo puttaniere che tira a campare portando in giro turisti e nei guai ci capita suo malgrado", se nel prossimo numero pilota un Piper in amazzonia tranquilli, "è un classico", non c'è nulla di diverso dal solito... P.S.: di Mister No ho la serie completa fino al 240 più gli ultimi di Nolitta (li avevo fino a oltre il 300 ma quelli del "nuovo corso" li ho venduti, non valevano il posto che occupavano in casa)
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