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TWF - Tex Willer Forum

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Showing content with the highest reputation on 08/22/2024 in all areas

  1. Io sono l'ultimo arrivato e non dovrei parlare, ma ho l'impressione che tu abbia visto un altro film. Boselli se n'è forse andato da questo forum per i troppi complimenti ricevuti? La cavalcata del destino (che a me è piaciuta) ha forse ricevuto giudizi favorevoli?
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  2. Ahimè, la verità nuda e cruda è che, 75 anni dopo, le storie originali di GL Bonelli sono ancora tutto tranne che obsolete e anzi, in un mondo reso insapore dal politicamente corretto e afflitto da un'eccessiva pesantezza, quelle vecchie storie risultano oggi più fresche che mai. Di sicuro più fresche che queste nuove versioni, ed è paradossale a pensarci. E, dannazione, le vecchie storie di Bonelli sono anche DIVERTENTI, a differenza di queste, che tra i vari obiettivi non sembrano avere il divertimento del lettore. Mah. Quella che era partita come una modernizzazione del mito di Tex si sta rivelando, non me ne voglia, una "Bosellizzazione". Leggo un albo ed ho l'impressione che non sia successo nulla, giusto due o tre momenti chiave in più di 60 pagine, troppo poco. Soprattutto troppo poco per un albo di Tex che dovrebbe essere caratterizzato dall'azione, dal senso dell'avventura, ma anche dal mistero. Dovrei girare ogni pagina col fiato sospeso, se invece mi annoio c'è qualcosa che non va. Non dimentichiamo poi che questi albetti costano 4€ l'uno, se una storia che potevi raccontare in 2 albi me la tiri lunga per 4 finisce che mi spingi ad un solo pensiero: non ne vale la pena. Metteteci poi un autore che si mette a scrivere editoriali autoreferenziali e supponenti e il quadro è completo (e il lettore scappato). Non lo dico da settantenne che è cresciuto con le vecchie storie di Bonelli e che non accetta che siano messe in discussione, ma da quasi quarantenne che prima di un anno fa non aveva mai toccato un numero di Tex e che quindi ha scoperto Tex e Tex Willer contemporaneamente. Semplicemente queste nuove versioni non reggono il confronto: sono più noiose, meno divertenti, diluite, forzatamente (mi viene da pensarlo) costose. Peccato, perché i primi numeri (ho letto i primi otto) di Tex Willer funzionavano bene, ora che siamo arrivati alle storie già raccontate da Bonelli mi vien da pensare che l'operazione mostri i suoi limiti. Prenderò questo numero conclusivo, ma temo possa essere l'ultimo. Potrebbe sembrare che io ce l'abbia con Boselli, in realtà ce l'ho con Boselli SU TEX. Questo mese ad esempio l'ho adorato sul 293 di Dampyr "Vacanza nell'ignoto" e prenderò anche il 294: per me ha tirato fuori un capolavoro, tanto di cappello. In quelle 100 pagine ha introdotto 4 personaggi interessanti, messo in scena una bella vicenda affascinante, avvincente, gestito molto bene vari livelli narrativi (il passato, il presente, i sogni). Sono state 100 pagine ricche, per nulla diluite: queste cose su Tex non le fa, se la prende comoda dilatando ogni azione oltre l'inverosimile tirandola lunga per pagine e pagine. Nel giusto contesto sa invece essere uno sceneggiatore formidabile. Io credo che abbia bisogno di rileggersi qualche storia di Bonelli e rivedere la sua idea di Tex, chiedendosi cosa vogliano davvero i lettori. Perché secondo me se l'è dimenticato.
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  3. È indubbio, a mio avviso, che il Tex guascone e la brillante ironia di certi dialoghi bonelliani, a tratti irresistibile (altro che patatine fritte) negli anni si siano persi a favore di un Tex sempre più serioso e compreso nel suo ruolo di eroe "epico", che al lettore (almeno a me) sembra quasi prendersi troppo sul serio. L'ironia e gli scambi di battute, i dialoghi bonelliani coincisi quanto efficaci, hanno lasciato spazio oggi a una verbosità prolissa e a tratti sfiancante, che spinge a saltare pagine, per ritrovare poi pressoché la situazione che si era lasciata.
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  4. Questo forum sta diventando qualcosa di diverso. Non vedo scambi di opinioni, ma fazioni che regolarmente si beccano. E sinceramente vedere che tra due litiganti viene punito uno solo (che tra l'altro,per me, non è il peggiore) mette solo tristezza. In questo forum bisogna parlare sempre bene di Boselli e le sue storie, e male di Nizzi. Addirittura mi è capitato di leggere che Ticci era infastidito di dover disegnare l'ultima di Nizzi che per me non è affatto male, mentre invece (sempre parole dei lecchini di Boselli) Claudio Villa si è divertito nel disegnare quella storia orribile della Cavalcata del Cretino, a mio avviso il peggio che ho mai letto su Tex,peggio di Oltre il fiume che per me era la peggiore fino alla suddetta storia.. Io su questo forum interagisco poco,perché non sono allineato al pensiero dominante per cui mi becco sempre risposte poco carine,o addirittura nessuna risposta, fa niente, sopravvivrò a tutto questo. Ma questo sfogo lo volevo fare,scusatemi tutti. Io amo Tex,lo leggo da bambino, ma vedo che si sta prendendo troppo sul serio e si offende troppo facilmente.
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  5. Personalmente, per qualche motivo, ho finora trovato questa storia meno avvincente di altre che l'hanno preceduta. Il redazionale, in compenso, è quasi riuscito a rendermela indigesta È probabile che il lettore medio di Tex - quantomeno quello che legge i redazionali - sia - o così è considerato da Boselli - fin troppo rigido per accettare un Tex secondo Boselli è abbastanza disattento, per usare un eufemismo, da non accorgersene. Giudizio non troppo lusinghiero, che forse spiega certo pesante spiegazionismo nelle storie del curatore ma che, d'altra parte, renderebbe superfluo lo stesso redazionale... Resta, comunque, per quanto mi riguarda un redazionale tra l'inutile e l'antipatico. Ritengo che Boselli non debba giustificarsi se presenta una versione alternativa delle storie di Tex in quella che è, a tutti gli effetti, una serie sua - molto meno gradito quando lo fa nella serie originale. E, dacché ha tirato in ballo i Vangeli, sarebbe certo meno antipatico se - al termine della sua cattedratica arringa difensiva - rispondesse sì o no alla domanda postagli, che il di più si dice venga dal maligno . Gli concedo, però, il beneficio del dubbio: il redazionale, come il fumetto, non termina col numero in questione e può essere che Boselli al dubbio amletico infine risponda. Fa sorridere, peraltro, che Boselli, così attento a che tutto quadri nell'ortodosso canone che ha definito, senta la necessità di giustificare la propria stessa eresia Se passa di qui, Boselli, non prenda troppo sul serio quanto sopra. Continuerò a mostrargli la mia stima acquistando Tex Willer in edicola e a seguire indefesso il vago non canone che ho in testa... ché altrimenti, dopo la Cavalcata del destino, avrei dovuto davvero smettere di acquistare il Tex. Perché quella storia è canonica, nevvero ?
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