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TWF - Tex Willer Forum

juanraza85

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Tutto il contenuto pubblicato da juanraza85

  1. Nemmeno io sono un grande cultore del Magazine, così come non lo ero dell'Almanacco, tuttavia non ho fatto e non faccio fatica ad apprezzare la scelta editoriale che, da alcuni anni a questa parte, punta a proporre storie di breve durata che abbiano come protagonisti in solitaria i principali comprimari occasionali di Tex. Stavolta tocca a Jim Brandon, personaggio che ho sempre molto stimato, che compare anche nella bella copertina di Villa, ed ovviamente sono molto curioso di leggere la sua avventura in solitaria, oltretutto disegnata da una garanzia come Biglia. Distribuzione permettendo, è chiaro: ultimamente le uscite del sabato dalle mie parti hanno sempre toppato e mi è toccato aspettare il martedì, spero che il nuovo anno abbia interrotto questa spiacevole consuetudine ...
  2. La copertina di Font è spettacolare, e non posso che aspettarmi grandi cose anche dalla sceneggiatura di Giusfredi. Il fatto, poi, che questa storia sia strettamente connessa ad un capolavoro come La grande invasione, non può che stimolare ulteriormente la mia voglia di leggerla... Apprezzo moltissimo la scelta assunta dalla SBE - e soprattutto da Boselli - da ormai alcuni anni di legare ad una più stretta soluzione di continuità, benché non assoluta, poiché anzi rischierebbe di snaturare la serie ed il personaggio.
  3. juanraza85

    Ancora Su Tex & Zagor

    Questo mi intriga e mi rallegra non poco... Mi è sempre rimasto il rammarico della sua mancata comparsa ne I rangers di Finnegan e, soprattutto, ne La grande invasione (della quale, oltretutto, era stato lo stratega). P.S. Devo però aggiungere che, se tanto mi dà tanto, a naso non escluderei nemmeno che possa comparire assai prima del prossimo dicembre, ossia nel cartonato in uscita a febbraio... Posto che ogni giudizio sulla storia potremo darlo solo tra un anno circa, devo confessare che, personalmente, già non mi intriga più di tanto l'idea di un team-up di Tex con Zagor di prossima uscita, figurarsi la prospettiva e la probabilità che questo possa essere eventualmente riproposto...
  4. Quarto albo sulla falsariga dei precedenti, dunque assai gradevole, che spicca anzi per una trovata a mio avviso geniale dello sceneggiatore. Non scendo in particolari come da mia abitudine, e per i soliti motivi, dico solo che si tratta di una scelta che evidenzia ottimamente l'inesperienza che, al di là del coraggio innato e dell'altrettanto innata buona stella, a vent'anni ancora contraddistingueva in certi frangenti il Nostro Tex. E non poteva essere altrimenti, dopotutto. Da ciò, inoltre, non possono che scaturite ovviamente grandi aspettative ed ancor più grande curiosità per il quinto ed ultimo albo, quello della decisiva e definitiva resa dei conti con lo sfuggente Coffin.
  5. juanraza85

    Ancora Su Tex & Zagor

    Il dubbio di MV era se le tavole mostrate sul sito SBE, fossero in Flashback o no. A me sembra di aver risposto alla sua domanda ... Avendo affermato che secondo la mia personale previsione - una mera congettura, chiaramente - si incontreranno il Tex ventenne della "nuova" (ormai neanche più tanto ) serie ed uno Zagor tra i 50 ed i 60, dunque un po' più maturo rispetto al protagonista della sua serie, è ovvio che sono propenso ad escludere che si tratti di un flashback (oltretutto, a tal punto che l'incontro tra i due sia eventualmente narrato in flashback o meno - altra cosa che a naso escludo - diverrebbe di fatto irrilevante). Poi potrei anche aver cannato la mia previsione, è altrettanto ovvio . Per carità, confido che Boselli non abbia neanche preso in considerazione una soluzione del genere, forse anche suggestiva ma a mio avviso assolutamente inadeguata per i canoni di Tex ..! Nella remota ipotesi lo avesse fatto, affosserebbe ulteriormente sul nascere la possibilità di realizzare un decente crossover, che io - magari in modo prevenuto, o piuttosto poiché memore dell'incontro di anni fa tra Dampyr e Dylan Dog - non attendo con particolare entusiasmo, pur speranzoso di leggere una storia che mi faccia ricredere ...
  6. juanraza85

    Ancora Su Tex & Zagor

    Poiché la storia sarà appunto pubblicata sullo Speciale Tex Willer, quest'ultimo non potrà che essere sui 20 anni, onde per cui sarà giocoforza Zagor ad averne tra i 50 ed i 60...
  7. Probabilmente non trattasi di un capolavoro assoluto, perlomeno dal mio punto di vista, ma è senza dubbio una storia di ottimo livello, che ho rivalutato al rialzo una volta per tutte in occasione della mia freschissima rilettura, avvenuta non più tardi di questo pomeriggio poiché stimolata dal gran flusso di commenti in questi ultimissimi giorni. Nizzi, forse nel suo periodo di maggior splendore, tira fuori una trama sotto di ambientazione cittadina, ricca di intrighi a sfondo politico-affaristico, e sotto vari aspetti alquanto atipica, a partire della minaccia alata che pende sulle teste di Tex e Carson, vittime designate di un attentato perpetrato da falchi addestrati per uccidere. Altrettanto inusuale, ma per quanto mi riguarda più che apprezzabile, vedere i due pards doversi dipanare dalle losche trame del senatore Russel e del suo tirapiedi Rafferty, con la complicità del subdolo falconiere cinese Li-Wang. Di azione ce n'è in abbondanza, come anche non mancano qua e là alcuni siparietti comici tra i due pards, o anche ad opera del solo Carson (su tutte, la scena in cui, esasperato dalle troppe moine del cameriere, lo zittisce tappandogli la bocca con i soldi del pranzo ). Larga parte del merito per la buona riuscita della storia non può non essere attribuito ai disegni di Letteri, come sempre a suo agio nel tratteggiare storie dalla trama non di stampo strettamente western, anche se forse non avrebbe guastato raffigurare una città come Washington, capitale americana, in maniera un po' meno "spoglia".
  8. juanraza85

    Le tre migliori storie di sempre

    Dopo una lunghissima riflessione, eccomi a sfoderare il mio personale tris, in rigoroso ordine decrescente: 3) La Tigre Nera 2) L'uomo senza passato 1) Il passato di Carson
  9. juanraza85

    Top 5 Claudio Nizzi

    In ordine crescente, ossia dalla quinta meno preferita alla prediletta in assoluto: 5) Fuga da Anderville 4) La congiura 3) L'uomo senza passato 2) Furia rossa 1) La Tigre Nera La battaglia con me stesso per posizionarle è stata più dura di quanto crediate, per questo me la sono presa comoda per rispondere al quesito del sondaggio ..!
  10. Anche a mio parere, alla fin fine, la più bella tra le due cover è quella su cui è ricaduta la scelta definitiva, forse poiché più dinamica ed indicativa della tempra dei due pards. Per quanto quella scartata, anch'essa di altissimo livello, è forse in grado di trasmettere altrettanto bene l'affiatamento e l'intesa tra i due...
  11. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    Beh, gli Stati Uniti sono un paese sconfinatamente esteso, inoltre da quel che si evince Cooper è originario della costa est, dove Tex ed i pards non sono così famosi, per cui potrebbe anche starci che non li conoscesse di fama (sempre che, appunto, non fosse stato informato della loro venuta in Guatemala al fianco di Montales, ipotesi non del tutto peregrina). In ogni caso, optare per nomi di copertura non avrebbe guastato, è ovvio.
  12. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    Altamente probabile, a mio avviso, se si considera la gran quantità di agganci ed appoggi che Preston Cooper aveva dimostrato di avere anche in Messico. In quest'ottica, potrebbe dunque ben starci che potesse essere stato informato della probabilità che Montales si recasse in Guatemala facendosi accompagnare da Tex e gli altri... Più dettagliatamente, due potrebbero essere secondo me le possibilità qualora fosse vera tale ipotesi: Cooper potrebbe essere stato messo al corrente del fallimento del secondo agguato a Montales quando era ancora a Chihuahua (dunque appena prima di ripartire alla volta di Città del Messico), oppure - e secondo me questa potrebbe essere ancor più plausibile - potrebbe avere avuto una spia a bordo della nave che ha condotto i Nostri in Guatemala. Detto ciò, nulla toglie ovviamente che Carson e Kit possano essere scoperti in altra maniera, magari del tutto fortuita... Non resta che attendere febbraio.
  13. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    Con mia grande sorpresa, stamani in edicola ho trovato l'albo, e devo dire di essermelo letto con grande piacere. Come confidavo e, in verità, ritenevo alquanto prevedibile, finalmente la vicenda è entrata nel vivo, ed abbiamo potuto assistere ad un po' di autentica azione nella fitta giungla guatemalteca, con tanto di antiche vestigia maya. Non intendo scendere troppo in particolari per non anticipare nulla a chi non avesse ancora letto l'albo, mi limito a sottolineare come la storia proceda assai spedita e di fatto su due binari paralleli, da una parte Tex e Tiger con Gregorio e dall'altra con Carson e Kit con Montales. Almeno fino ad un certo punto, poiché quest'ultimo, richiamato dai propri doveri istituzionali, di fatto lascia presagire la creazione di un terzo binario parallelo. Facile da prevedere che tali binari siano prossimi a convergere per la fatidica resa dei conti, in ogni caso stavolta non posso non illudere con piena convinzione al lavoro svolto da Ruju in sede di sceneggiatura. Senza dubbio la migliore delle prove da lui sostenute sinora sulle pagine di Tex, che a mio modo di vedere è sinora andata migliorando di albo in albo, ed è degnamente accompagnata dai disegni di Biglia, anch'essi in crescendo. Un'ulteriore nota di merito per la ricomparsa di Cooper e la comparsa di nuovi personaggi, che promettono tutti allo stesso modo di aggiungere non poco pepe alla conclusione della vicenda.
  14. juanraza85

    [425/428] Yucatan

    Questo retroscena, che ho appreso solo ora, non può che lasciare un certo rammarico al pensiero di quel che avrebbe potuto essere ed invece non è stato. Sin dalla prima lettura, del resto, avevo avuto la netta impressione di aver letto una storia "a due velocità", assai ben curata nella prima parte e decisamente meno nella seconda, benché a mio avviso questa resti comunque una storia di tutto rispetto. Fino all'incontro con l'altezzoso don Vicente De La Vega (forse indegno parente di Zorro ??), a questa storia non manca davvero nulla: ironia, scazzottate, sparatorie, comparse pittoresche, tutti emblemi della texianità. Dopo aver rimesso in riga l'anripaticissimo e snobissimo don Vicente ed aver raggiunto il selvaggio Yucatan, invece, la storia comincia ad apparire più scontata ed affrettata, culminando in un finale decisamente insolito, cui Tex, prigioniero dei Maya e destinato ad essere vittima sacrificale, funge da mero spettatore, lasciando a Carson ed ancor di più al Morisco l'onere di toglierlo dai guai e, soprattutto, di smascherare una volta per tutte i loschi intrighi di Bagley e scongiurare un avvenire di guerre per i Maya, la cui unica colpa sino a quel momento è stata in fondo quella di aver prestato fede a Sanders alias Kukulkan, di fatto un fantoccio in buona fede manipolato dall'avido Bagley. Se la ragione di tale dislivello risiede dunque nel fatto che Nizzi completò la storia solo a distanza di qualche anno, altrettanto non mi sento di dire invece per quanto concerne i disegni di Marcello, mantenutisi a mio parere sul medesimo standard medio alto. Una nota di merito a lui, anzi, per la superlativa raffigurazione della selvaggia giungla dello Yucatan e delle possenti vestigia maya.
  15. Io tra le topiche/incongruenze maggiori non trascurerei neanche Tex di fatto coinvolto in due diverse Guerre di secessione ...
  16. La mia speranza, ma soprattutto la mia aspettativa, erano che il terzo albo di questa storia fosse ancora migliore dei già ottimo due che lo hanno preceduto, e che dopo vari tuffi nel passato dal sapore abbastanza amaro la vicenda iniziasse ad entrare più nel vivo. Sia la speranza che l'aspettativa sono state ampiamente ripagate. Non tanto perché si sia vista azione, anzi direi che se ne è vista assai poca, ma ciò è stato ampiamente ripagato da un esordio - e che esordio! - assoluto sulla serie, peraltro contestualmente impreziosito da eccellenti comparsate. Una chicca graditissima, ed inserita nel contesto della storia con magistrale oculatezza dal Bos (giusto riconoscere certi meriti ). L'azione, come detto, non è ancora giunta, ma se tanto mi dà tanto giungerà senza alcun dubbio nell' albo di gennaio...
  17. L'idea alla base della storia di per sé non sarebbe stata neanche banale, benché non inedita, tuttavia la trama si sviluppa con una tale prevedibilità che, nel leggerla o rileggerla, ogni volta le pagine scorrono con impressionante velocità. Nessun guizzo particolare, al netto dell'assenza di errori marchiani, purtroppo pienamente in linea con l'allora incipiente perdita di inventiva di Nizzi. Ordinaria amministrazione, quella che a Tex e Carson tocca dirimere, senza che Gros-Jean abbia modo di esprimersi come al suo solito, tra maldestrezza con le armi da fuoco e forza erculea; tali sono la piattezza e la relativa facilità della missione, tolta la liberazione del ragazzino in ostaggio da parte di Tex, che il gigante canadese stavolta funge sostanzialmente da mera fonte di segnalazione dell'ingiustizia perpetrata ai danni del suo amico Leroux. Se i protagonisti non brillano più di tanto, pressoché impalpabile l'apporto degli altri personaggi che appaiono, sia tra gli amici, come Leroux, sia tra gli antagonisti, vale a dire Shannon ed i suoi sgherri, ivi compreso Mitchell. Di fatto inutile ai fini dell'epilogo della vicenda, infine, la morte di Shannon - in procinto di arrendersi - per mano dell'operaio tedesco della cartiera: una scena che nulla aggiunge e nulla toglie, per cui a mio avviso avrebbe potuto tranquillamente essere evitata. Di contro, avrebbe certo avuto più senso un cameo di tale mister Lawrence, il proprietario della cartiera che, di fatto, costituiva il vero obiettivo delle mire e delle prepotenze di Shannon. Una storia dalla trama mediocre, insomma, che stenta decisamente a raggiungere la sufficienza. Peccato per i bei disegni di Andrea Venturi, benché personalmente mi sia parso di ravvisare un po' di imprecisione, qua e là, nel tratteggiare i volti dei personaggi.
  18. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    Si potrebbe facilmente ipotizzare che Cooper utilizzi i seguaci della setta per togliere di mezzo coloro che si oppongono ai suoi progetti ipercapitalisti... Ed il politico cui hai fatto riferimento potrebbe essere stato uno di questi...
  19. Sottoscrivo in pieno!! Un Texone di Di Gennaro sarebbe una perla di assoluto valore!
  20. juanraza85

    TEX D'AUTORE

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  21. Dico subito che, dal mio punto di vista, una miniserie con Carson in solitaria sarebbe una gran bella idea, assolutamente suggestiva, andando di fatto a costituire uno spin-off di Tex. Tuttavia, a mio personale parere, potrebbe risultare ancor più interessante una miniserie sul giovane Kit Carson, per intenderci prima che incontrasse Tex. Mi rendo però conto che potrebbe diventare arduo far collimare due serie così simili, soprattutto se intraprese con tempistiche diverse, per cui prendere tranquillamente questa mia come una provocazione . Per cui, non mi resta che approvare senza ulteriori riserve la proposta della serie spin-off col solo Carson maturo, confidando nell'inventiva di cui certo il Bos ed il resto della squadra di autori non fanno difetto .
  22. Finalmente, questa mattina, ho avuto il piacere di trovare lo Speciale in edicola, ed il piacere ancora più grande di leggerlo tutto di un fiato. Ne sono rimasto favorevolissimamente impressionato, onde per cui non riesco ad attendere di scrivere un mio commento, promettendo come sempre di non rivelare dettagli "compromettenti", che possano rovinare la lettura a chi non abbia ancora avuto modo di goderne. Un albo a dir poco insolito, trattandosi di fatto di una storia, molto probabilmente l'unica vera e propria (nel senso di lunga, se si eccettuano le brevi e comunque gradevoli storielle dei comprimari che ultimamente leggiamo sul Magazine), in cui Tex non compare, salvo in un breve flashback. Una storia a mio avviso molto ben sceneggiata da Recchioni ed altrettanto ben disegnata da Andreucci, molto toccante ed a tratti struggente, che ritengo lasci capire una volta per tutte chi sia stato davvero Sam Willer: non solo l'"altro Willer", come molti - personaggi immaginari de il fumetto e, forse, qualche lettore in carne ed ossa - di fatto devono averlo spesso bollato, bensì un Uomo con la U maiuscola, probabilmente ed a torto non troppo sicuro di sé a causa della parentela "ingombrante" con Tex, a suo modo un sognatore, magari anche ingenuo ma comunque mosso da un ideale, poiché convinto che il ricorso alla violenza ed il farsi giustizia da sé non siano necessariamente le soluzioni migliori. In ogni caso, un Uomo che ha pienamente dentro di sé l'onestà, l'integrità e l'innato senso dell'onore dei Willer. Lungo le pagine dell' albo, del resto, si può ben vedere come, se costretto, Sam sappia difendersi più che bene da solo, senza necessariamente rinunciare ad essere sé stesso, vedasi il momento della resa dei conti col vecchio nemico/amico/lavorante John (personaggio, questo, a mio parere magistralmente caratterizzato da Recchioni nella sua ambiguità mista ad una sorta di eterna indecisione circa le azioni compiute e da compiere). Assai ben caratterizzata anche la bella Susan Harris, donna determinata e profondamente legata a Sam, . In conclusione, per quanto mi riguarda promozione a pieno voti per questo secondo Speciale Tex Willer!
  23. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    @PRuju, grazie per la risposta ed i chiarimenti contenuti nel suo post, che ho letto con attenzione ed ha fugato i miei dubbi di lettore. Contestualmente, vorrei rivolgere un plauso anche a @Betta 53 per la segnalazione, che ha opportunamente portato un argomento decisivo al definitivo chiarimento della quisquilia. Per quanto mi riguarda, posso trarne che a volte dovrei leggere e rileggere con maggiore attenzione, senza farmi trasportare troppo dalla mia frenesia di lettore ...
  24. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    Premetto che il mio sospetto potrebbe avere un qualche fondamento solo nel caso dovessimo apprendere che le presunte incongruenze circa la fuga di Gregorio e l'ubicazione esatta di Puerto San José nella storia (nella realtà è sulla costa pacifica) non sono tali, ma solo SE... In ogni caso manterrei ancora un po' il riserbo su tale dubbio, ma prometto e sarò lieto di vuotare il sacco in ogni caso quando uscirà il prossimo albo .
  25. juanraza85

    [721/724] Attentato a Montales

    Tutte giustissime considerazioni le tue, così come è plausibilissima ed assolutamente condivisibile l'ipotesi da te avanzata circa il rapporto di lunga data tra Montales ed il capitano della nave che dapprima riportò lui e Tex da Cuba ed ora li ha portati in Guatemala. Tuttavia, credo - se sbaglio ti invito a correggermi - che ti possa essere sfuggito il succo della questione: anni prima, Gregorio fu costretto ad abbandonare precipitosamente il Guatemala saltando su una barchetta ed avventurandosi nell'Atlantico (dove, per l'appunto, fu salvato per un soffio da Tex); in questa avventura, Tex e compagni giungono in Guatemala via Pacifico, e ci sta tutto (sia perché in effetti Città del Guatemala è assai più vicina alla costa pacifica che a quella atlantica), quello che però non mi torna - e credo non torni manco a Letizia - sta nel fatto che, in pochi giorni, Tex e Tiger accompagnano Gregorio fino al suo vecchio villaggio, che a rigor di logica dovrebbe trovarsi nei pressi della costa atlantica. Percorrere tanti chilometri a cavallo (stando a Letizia, circa 400, mica cotica!) in così pochi giorni, oltretutto in un territorio coperto in buona parte da lussureggianti foreste, mi sembra oggettivamente impossibile. Da qui, dunque, il dilemma: trattasi di svista oppure altro? P.S. Se non dovesse trattarsi di un errore, mi sovviene un dubbio e di conseguenza un sospetto...
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