Jump to content
TWF - Tex Willer Forum

Thor983

Membri
  • Posts

    28
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    2

Thor983 last won the day on March 18

Thor983 had the most liked content!

Profile Information

  • Gender
    Maschile
  • Interests
    Storia (soprattutto militare), informatica, Spazio... E fumetti
  • Real Name
    Fabio

Me and Tex

  • Number of the first Tex I've read
    337
  • Favorite Pard
    Kit Carson
  • Favorite character
    Mefisto

Recent Profile Visitors

The recent visitors block is disabled and is not being shown to other users.

Thor983's Achievements

Explorer

Explorer (4/14)

  • One Month Later
  • Collaborator
  • Week One Done
  • Dedicated
  • First Post

Recent Badges

23

Reputation

  1. Leggere gli interventi su questo sondaggio è molto interessante, complimenti al pard PapeSatan per l'iniziativa (al prossimo sondaggio di questo tipo non dimenticare l'opzione "quella che capita/mi da l'edicolante" ). Solo una cosa, OT ma non troppo: ho dato un'occhiata su facebook alle pagine Bonelli, ed un simile ed unanime coro di critiche all'iniziativa non l'avevo mai visto. I numeri finali reali di questa iniziativa ovviamente li conoscerà solo la Bonelli stessa, ma se l'andazzo è questo non la vedo bene...
  2. Ho risposto. Per le minicopertine ho messo quelle che mi ispirano di più, ma pure per me vale il discorso "quella che capita/mi da l'edicolante" se posso scegliere bene, sennò prendo quello che passa il convento
  3. Hai ragione, svista mia E pensare che ho pure riletto l'intervento un paio di volte prima di pubblicarlo
  4. Gli autori capaci di scrivere Tex non si trovano in ogni angolo, ci mancherebbe. Però quelli che hanno trovato fino ad ora a me personalmente mi hanno soddisfatto. Non tutti, certo, ma niente che mi abbia fatto gridare allo scandalo, almeno negli ultimi anni. Sul significato della parola "qualità", ovviamente abbiamo tutti delle sensibilità diverse. Dato che stiamo parlando di fumetti, per me un fumetto di qualità è una storia che: - mi ha fatto passare del tempo senza rimpianti (della serie: invece di leggere questa roba potevo fare altro); - mi ha distratto dalla realtà di tutti i giorni; - mi ha fatto divertire; - si fa leggere una seconda volta. Che poi sono (o dovrebbero essere) gli scopi di un fumetto. Se poi mi ha anche trasmesso emozioni (come nel finale de Gli Invincibili) o è un capolavoro (la saga delle navi nell'artico, per rimanere in tempi recenti) ovviamente meglio, vorrà dire che la rileggerò più spesso. Per il resto, io non ho alcuna comprensione o benevolenza per le politiche della Bonelli: fosse per me, gli albi sarebbero tutti in bianco e nero, avrebbero 150 tavole e costerebbero 3 euro l'uno, senza aggiunte e gadget vari. Questi sono i miei desideri come lettore, ma la casa editrice ovviamente fa i suoi conti e le sue scelte. Fino a quando le condivido (o per me sono sostenibili) continuo a comprare, poi qualcosa taglio. In altre parole: - la Bonelli non fa beneficenza. E' un'azienda, deve pagare il personale, remunerare gli azionisti e versare le tasse allo Stato. Quindi fa delle scelte, sia strategiche (nuove serie) sia di marketing (le mini copertine). Alcune di queste scelte puntano solo ad un determinato target (i "completisti" per le mini copertine, così come per le più vecchie medagliette), altre riguardano tutti (l'aumento del prezzo di copertina). E' la nostra fabbrica dei sogni preferita, ma è pur sempre un'azienda con un bilancio da far quadrare. - i lettori non fanno beneficenza. Ripeto quanto detto sopra: noi lettori non siamo obbligati a comprare tutto quello che fa uscire la casa editrice. Siamo esseri razionali, possiamo scegliere in base ai nostri gusti, alle nostre possibilità e (non secondario) allo spazio che abbiamo in casa. Quindi se una nuova iniziativa non ci piace siamo liberissimi di non seguirla. Ma se uno può farlo, perchè impedirglielo? Ti faccio il mio esempio. Io di Tex prendo solo la regolare e tutto quello che è legato ad essa. Seguo pochissimo Tex Willer e per niente i cartonati. Dell'altra serie che seguo assiduamente, Dragonero, prendo praticamente tutto a parte Senzanima (per motivi di costo). Ho fatto delle scelte, e come me tantissimi altri. Anni fa avevo iniziato a comprare le raccolte di Dylan Dog, poi ad un certo punto ho smesso perchè le storie non mi piacevano più. Stesso discorso con la serie Le Storie, che ad un certo punto (secondo me) ha iniziato a non valere più il prezzo di copertina. Detto in brutali termini utilitaristici, è un trade off: fino a quando Tex (e Dragonero) continuerà con l'attuale livello (che a me soddisfa) con gli albi venduti al prezzo che reputo congruo per ciò che mi offre, io continuerò a comprarlo. Se dovessero cambiare le condizioni (un aumento eccessivo del prezzo o uno scadimento della qualità percepita delle storie secondo i miei parametri, oppure una diminuzione delle mie disponibilità) farò altre scelte. E non credo di essere l'unico a fare questi ragionamenti. Nessuno fa niente per niente e nessuno giustifica nessuno, né la Bonelli né la stragrande maggioranza dei lettori.
  5. Completamente d'accordo pure io. Avere un numero alto di uscite (sempre mantenendo una qualità elevata) per me è buono: chi vuole compra tutto, diversamente fa delle scelte e taglia qualcosa. Il punto è che possiamo scegliere, e nessuno è obbligato a prendere qualunque cosa la Bonelli decida di far uscire su Tex (o qualunque altro personaggio). Poi possiamo criticare la casa editrice perchè sta "mungendo" i lettori della sua serie di maggiore successo, ma la Bonelli non è un ente di beneficenza ed a fine anno i suoi costi devono superare i ricavi, sennò chiude. Il proliferare delle uscite è una strategia editoriale, sicuramente decisa ai piani alti dopo attente valutazioni: se le vendite saranno buone vorrà dire che hanno fatto bene i conti, diversamente si taglierà qualcosa. Ma ripeto, questo non è un problema nostro: noi lettori dobbiamo (e possiamo) solo decidere cosa comprare, ma nessuno ci punta una colt 45 alla tempia per farci prendere acriticamente tutti i numeri della serie regolare di Tex (o una Colt Walker per quella di Tex Willer ) con tutti gli extra. Le mini copertine rientrano in questa strategia: sono una scelta di marketing e si possono prendere tutte o no. Ci sarà chi comprerà più copie per averle tutte, e chi (tipo io) ne acquisterà solo una perchè più che il gadget interessa la storia. Ma sono scelte personali: non siamo costretti a comprare tutto, e ben venga la possibilità di scelta!
  6. Esempi di trasformazioni in Tex ce ne sono, oltre agli uomini giaguaro (che comunque sono dovuti ad un "fenomeno naturale", passami il termine) mi vengono in mente le persone trasformate dai bacilli alieni nella storia del meteorite nel pozzo (non mi ricordo i numeri, sorry), Diablero (non l'utente del forum, ma la storia del n.135 ) e soprattutto gli uomini rettile dei Misteri di Villa Diago. Quello che volevo intendere è che su Tex non è una tematica molto usata, pariamo di 4-5 storie in oltre 700 numeri della serie regolare. Invece è una tematica che in Zagor si trova più spesso, dato il tipo di fumetto (le tematiche sono molto più fantasy). Per la cronaca, la storia di esordio di Burattini su Zagor, pericolo Mortale, n.311 e seguenti, parla proprio di un gruppo di soldati che diventano dei mostri a causa di un esperimento finito malissimo. P.S. Scusa il ritardo nella risposta, ma è stata una settimana di fuoco Se fossimo stati su Zagor, quasi sicuramente ci sarebbe stato almeno un terzo albo con le cose che scrivi tu Idea mia, potrebbe essere che Moreno si sia auto limitato su questo aspetto, decidendo di non spingere troppo sull'aspetto fantasy dato che si trovava su Tex? Anche perchè diverse cose vengono lasciate in sospeso, non tanto l'aspetto alchemico della vicenda, quanto piuttosto quello magico (il laboratorio di Morisco che "reagisce" alle ossa). Altra considerazione. I pards risolvono il problema, ma non ne eliminano le cause. I chupacabras vengono sterminati, ma il laboratorio segreto (ed i suoi insalubri vapori) rimangono intatti sulla Mesa della Locura. Lo stesso Morsico, alla fine, dice che scriverà un rapporto alle autorità locali ma dubita che gli daranno retta. Insomma, ci sono i presupposti per un sequel, magari tra 2-300 numeri...
  7. La storia non è sicuramente memorabile, ma si fa ben leggere. La prima parte era più promettente, mentre il secondo albo secondo me va un pò calando. La trama in generale mi è piaciuta, anche perchè le tematiche "misteriose" le ho sempre apprezzate. Storia tutto sommato originale, con forti elementi fantastici che però non diventano mai eccessivi e non vanno a snaturare le caratteristiche dei personaggi. Vado di spoiler. Storia: 7 Disegni: 8 @juanraza85metti spoiler
  8. Ecco come ho risposto. 1) Kit Carson (basta però che la miniserie sia mini sul serio) 2) Lena e Donna 3) Ruth, che ho molto apprezzato nell'ultima saga di Mefisto, anche se pure la Gazza Ladra meriterebbe 4) Eusebio (suona strano, lo so, però secondo me ha parecchie potenzialità) 5) John Castelman (sarà che mi è piaciuta parecchio la storia) 6) Nessuno dei precedenti 7) Non mi interesserebbe e non la comprerei. La storia non è riuscita per tutta una serie di ragioni. Succede, perchè insistere? 8) Nessuna delle precedenti. Non acquisto mai ristampe o raccolte se posseggo gli originali. 9) Tigre di Pietra. Assolutamente! Non hanno mai finito di esplorarla, voglio vedere la sala del tesoro e la galleria dei morti! E poi, qualcuno l'ha pure costruita sul serio. Al secondo posto, di pochissimo, le terre dell'abisso, anche se non ho idea di come una tematica del genere (un mondo perduto sotterraneo) possa essere riproposta oggi (al riguardo mi piacerebbe essere stupito) 10) Gettysburg: vedere la carica di Pickett con gli occhi del nostro ranger mi piacerebbe. Però se vogliamo rimanere in tema orrori della guerra, credo che la caduta di Atlanta sarebbe perfetto 11) I vampiri del New England, da far scrivere a Jacopo Rauch Però anche gli altri mi ispirano parecchio (skinwalkers, Si-Te-Cha e le apparizioni del fiume Platte) 12) Questi personaggi storici non mi interessano 13) Sparatoria nella ghost town (le città abbandonate mi piacciono) 14) Il mistero della montagna: se ho capito bene, è il seguito del Monte Rainier. Se ci ho preso, una bella incursione nella fantascienza ci sta tutta! Se invece ho toppato, Barbanera (le due storie sono quasi a pari merito). Subito dopo, la Tigre. 15) Sono curioso di leggere il seguito della storia ma non andrei oltre i tre episodi previsti (a proposito, il primo è stato Bandera, il secondo lo speciale di quest'anno ed il terzo?) 16) Nick Castle 17) Con scetticismo 18) Da "Il passato di Carson" a "La grande invasione", ma in realtà avrei potuto scegliere tranquillamente un altro periodo. 19) Ben vengano se aiutano l'editore a vendere anche solo una copia in più del nostro fumetto! Non ho niente contro i bollini. 20) Altro, per dire nessuno. Non che non siano grandi personaggi, solo che questo genere di operazioni con personaggi letterari non mi convincono. Favorevole però ad una storia con un personaggio chiaramente ispirato a questi. 21) Tuco Ramirez. Volevo mettere "altro", per i motivi sopra, ma Tuco è sempre Tuco 22) Altri (non seguo molto Tex Willer, quindi molti non li conosco. Tra il poco che ho letto, mi è molto piaciuto Brian Carswell, oltre ai due disertori messicani che però non vedo in lista). 23) Molto favorevole, permettono di approfondire la storia e lo spessore umano di personaggi importanti. Certo, devono anche essere belle storie. 24) Non sarei interessato all'iniziativa 25) No
  9. Forse Moreno, visto che con Zagor ha già a che fare con Cico, ha colto l'occasione per prendersi una pausa dalle scene con i ristoranti
  10. Completamente d'accordo con Diablero. Aggiungo pure una mia considerazione. Le date a volte nei fumetti possono creare problemi, specie se la serie dura parecchio e costringe gli autori a fare i conti, nelle loro storie, con il tempo che passa. Una delle soluzioni vincenti di Tex è che infatti i personaggi si muovono in una sorta di eterno presente di 15-20 anni, il che permette agli autori una enorme libertà. In tutto questo, il lavoro che sta facendo Boselli con Tex Willer (attappare i vari buchi e dare una cronologia il più possibile coerente, nei limiti in cui questo è possibile) è veramente ammirevole, e forse dovrei iniziare pure a seguire la serie
  11. La storia promette bene, i disegni pure sono belli. Giusta atmosfera di mistero, con i 4 pard in forma strepitosa e bei siparietti tra i vari personaggi. Interessanti i cattivi. Che dire, aspetto con parecchia curiosità il prossimo episodio!
  12. Figurati pard comunque se volete approfondire, posto qui il link da Wikipedia https://en.m.wikipedia.org/wiki/American_Civil_War_prison_camps
  13. Ho fatto qualche ricerca in giro. Allora, trovo eccessivo dire che i confederati abbiano anticipato i nazisti: i campi di concentramento (e di sterminio) avevano uno scopo preciso, esattamente come i gulag sovietici e tanti altri posti infami tipici delle dittature. Qui si sta parlando di campi di prigionia e di trattamento dei prigionieri di guerra. La storia FDA fa chiaramente riferimento al campo di Andersonville, dove morirono circa 13.000 prigionieri nordisti sui 45.000 che ci entrarono. Una percentuale mostruosa, di cui i vertici sudisti ebbero una grande responsabilità. Andersonville infatti conteneva il quadruplo delle persone per cui era stato progettato, ed i rifornimenti che vi venivano inviati erano piuttosto scarsi anche per gli stessi confederati (cosa di cui si lamentarono loro stessi più volte). Solo che per i prigionieri la situazione era decisamente peggiore. Chiaramente, per la confederazione la cura dei prigionieri nemici in una guerra che stava perdendo (il campo fu aperto nel 1864) non era in cima alle sue priorità, oltretutto in una generale situazione di scarsità dei rifornimenti. Per la cronaca, il comandante del campo, tale Henry Wirz, venne impiccato per crimini di guerra al termine del conflitto. Il dibattito sulle sue reali responsabilità è ancora aperto. Da parte nordista la situazione era solo poco migliore: Camp Douglas è stata chiamata l'Andersonville del Nord, e pare che ci morirono da 4.000 a 6.000 confederati su circa 26.000 internati. Per non parlare della prigione di Elmira, soprannominata anche Hellmira, dove in un anno morirono quasi 3.000 prigionieri su 12.000. Cosa voglio dire con tutto questo? Che per entrambi i contendenti, la cura dei prigionieri era in fondo alle loro priorità, e probabilmente non erano nemmeno in grado di gestirne così tanti. Se infatti andiamo a vedere, le cause di morte più frequenti erano in tutti i casi malattie e malnutrizione, segno di scarsa organizzazione e pochi rifornimenti. Voglio giustificare i confederati? No. Voglio accusare i nordisti? Nemmeno. Voglio solo dire che la scarsa cura dei prigionieri era colpevolmente diffusa da entrambe le parti. Quanto alle accuse di torture sui prigionieri, non ho approfondito ciò che accadde nella guerra civile, ma ci terrei a far notare una cosa. La guerra è interessante da leggere, da raccontare e da studiare, ma nella realtà è uno schifo: tira fuori il peggio dalle persone, ed accanirsi sui nemici inermi è purtroppo una cosa frequente. Sono cose che non dovrebbero MAI accadere, ma in guerra accadono, ed i colpevoli non sono mai da una parte sola. Se ho usato termini eccessivi o sono andato OT mi scuso, ma non avevo altre parole per esprimere certi concetti.
  14. Infatti nulla da ridire, il costume va benissimo così. L'unica cosa è la vignetta, ma quello è un problema di proporzioni Lettieri era un maestro: disegno molto pulito e volti espressivi. E sul volto di Tex, beh, sarà che ho iniziato con l'Uomo Serpente disegnato da lui, ma nel mio personale immaginario la faccia del nostro ranger resta quella di Lettieri, nonostante tutti i bravi disegnatori che si sono susseguiti
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.