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TWF - Tex Willer Forum

Tex E Il Cinema Western


RayClemmons
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Mi sono sempre chiesto.. è possibile che ci sia stata un'influenza del cinema western nella scrittura dei fumetti di Tex? Dopo un periodo di intensa lettura del nostro eroe, la mia risposta è sè! Ho pensato di creare questa discussione per sapere se questa è solo una mia impressione, o se anche altri hanno notato certi richiami.. e questa discussione, nelle mie intenzioni, vorrebbe anche essere l'occasione giusta per trovare con l'aiuto di tutti quante più citazioni possibili.. Per esempio.. Tex che, ne LA GRANDE INVASIONE, si reca nel paese sperduto per il funerale di un uomo e poi narra la storia in flashback mi ha subito riportato alla mente quel capolavoro insuperabile che è L'uomo che uccise Liberty Valance.. Oppure come non pensare a Ombre rosse quando Tex, in IL COWBOY SENZA NOME, si mette sulla pista e sale sulla diligenza che passa.. Oppure ancora, Tex e i suoi pards che, armi in pugno, procedono compatti e allineati per le strade di Tombstone (LA CITTA' MORTA) non è forse un richiamo diretto a Sfida all'O. K. Corral'Avanti, amigos..

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  • Rangers

anche nella celebre storia del "muerto" c'è un paragone con lo spaghetti western di Sergio Leone: "per qualche dollaro in più",.... mi sembra, con l'ormai celebre duello al cimitero con sparatoria finale e carillon....

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  • Collaboratori

Di G. L. Bonelli ricordiamo:

"Il tranello" alla base del quale sta "Giubbe Rosse" di Cecil de Mille, film del 1940. Il titolo inglese originale è "Northwest Mounted Police".

"La carovana dei mormoni" di John Ford ispira invece un classico intitolato indovinate come è "Terra Promessa"!

"L'indiano bianco" ricorda "Sentieri selvaggi" di John Ford.



Di Sergio Bonelli ricordiamo:

"Un caldo pomeriggio", storia breve e fuori serie pubblicata sul quotidiano "L'Indipendente", tratta da un celebre "spaghetti western" di Sergio Sollima intitolato "Corri uomo corri".

"Caccia all'uomo" ricalca la situazione già vista in un altro film di Sollima: "La resa dei conti".

"El Muerto", contiene la famosa citazione leoniana tratta da "Per qualche dollaro in più", già ricordata sopra.



Di Claudio Nizzi ricordiamo:

"Il ragazzo selvaggio" ispirato all'omonimo film, "L'enfant sauvage", di Fran°ois Truffaut. Dietro il film c'era un vecchio fatto di cronaca.

"I diavoli rossi" è invece un rifacimento di "Ombre Rosse" famosissimo film di John Ford.



Di Mauro Boselli ricordiamo:

"Gli invincibili" che è un concentrato di citazioni celebri. Innanzitutto "Il mucchio selvaggio" ma anche "Vera Cruz". La canzone "Glory oh to the bold fenian man" deriva invece dal film fordiano "Rio Bravo".

Un altro dei suoi classici, ?Sulla pista di Fort Apache", si rif? in parte a "Il massacro di Fort Apache", film di John Ford del 1948, con John Wayne, Henry Fonda e Shirley Temple.

Citazioni da ?Sfida nell'alta sierra? per le rapine, da ?La ballata della città senza nome? per la città senza nome e da ?Terra lontana? per la città senza legge? si riscontrano nella lunga storia ( che è anche di Nolitta ) intitolata "Golden Pass".

"La lunga pista" contiene almeno una citazione dal film ?Partita d'azzardo?: la scena dell'avvocato e della diligenza.

Il film "L'oro di McKenna" di J. Lee Thompson ricorda invece vagamente "Montagne Maledette".



E la lista è lontana dal dirsi esaurita...

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E' davvero curioso vedere come Sergio Bonelli ( che non ama - per usare un eufemismo - ;);) gli spaghetti - western ) si sia tanto ispirato a questo sottogenere. Per quanto riguarda invece Nizzi, è stato affermato che "Le colline dei Sioux" si ispiri ad un episodio della serie televisiva "Alla conquista del West" ma, dato che non ho visto l'episodio in questione e che la fonte è un intervento antinizziano in TWO, non sono sicuro che le cose stiano così.

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Se devo dire la mia, penso che non ci sia nulla di male ad ispirarsi ad un genere come quello dello spaghetti western, in modo particolare se l'ispirazione da adito alla creazione di capolavori assoluti della saga come sono IMHO El Muerto, Gli invincibili, sulla pista di fort apache e mingo il ribelle... Alla fine il periodo storico cui è ambientato Tex ha una durata davvero molto limitata, ed è quindi normale che ogni tanto gli autori cerchino qualche spunto dalle tonnellate di materiale cinematografico sull'argomento. Complimenti a Ym per la completissima "filmografia ispiratrice"!!! ;) ;) ;)

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  • Collaboratori

Dittatori pazzoidi che vivono in dei castelli anacronistici, a picco sul mare, simboli di un potere assoluto, il cui modello cinematografico si trova in un film del 1951 di Raoul Walsh, "Le avventure del capitano Hornblower", il cui protagonista era un despota negro di uno staterello dell'America Centrale chiamato El Supremo, hanno ispirato a G. L. Bonelli la figura de "Il grande Re".

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"Vendetta indiana" precede di quattro anni il film "Soldato Blu", uscito nelle sale nel 1970. Non è quindi un modello di riferimento, gli intenti sono peraltro gli stessi.

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  • Collaboratori

Nell'avventura boselliana intitolata "La grande invasione", l'idea iniziale ( il ritorno di Tex dopo svariati anni di assenza in una Town per i funerali di un vecchio amico e conseguente flashback ) ricorda il film "L'uomo che uccise Liberty Valance". Le famiglie di coloni, Wayne, Carradine, Aldrich e Beresford, hanno cognomi di attori o registi di film westerns!

In un'altra storia di Boselli "Il diadema indiano" la scena del saloon con il sangue che cola dal soffitto nel boccale di birra è tratto da "Un dollaro d'onore". Lo stesso film ha ispirato Nizzi che nella storia "Topeka" ha inserito l'idea dei banditi che tentano di liberare un loro amico detenuto in una cella.

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  • 2 settimane dopo...

omaggi ad Howard Hawks.. l'assedio di Tex e del suo aiutante nella prigione cittadina in LINCIAGGIO mi ha fatto subito venire in mente l'assedio allo sceriffo di UN DOLLARO D'ONORE.... e la guerra di pascoli di I DOMINATORI DELLA VALLE mi richiama una suggestione di EL DORADO.. Capolavori..

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(Ray Clemmons@ 22 settembre 2008 ore 20:49 )

Tex e i suoi pards che, armi in pugno, procedono compatti e allineati per le strade di Tombstone (LA CITTA' MORTA) non è forse un richiamo diretto a Sfida all'O. K. Corral'

La scena verr? ripresa ( IMHO con maggiori risultati, grazie ai disegni di Civitelli, e anche alla sceneggiatura di Nizzi ) anche ne "La città della paura" ( n. 512 )
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io il richiamo più evidente lo trovo in una certa crepuscolarit? di tex... prendiamo il duello con el muerto:tramonto, cimitero, tensione palpabile, carillon addirittura... tutti ingredienti di un western all'italiana, e non conta tanto fare esempi con film specifici:? l'atmosfera che conta, e quella la troviamo dappertutto, basta cercarla

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  • 2 mesi dopo...

Alla lista di Ymalpas inserirei anche Il bisonte bianco di Nizzi ispirato sfacciatamente a Sfida a White Buffalo con Charles Bronson, anche se l'autore ha sempre ammesso di no.

Modificato da Anthony Steffen
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  • Rangers

Ora come ora, mi viene in mente, L'ultima Diligenza (n. 546) di Boselli, la scena della partenza dalla città dell'ultima diligenza è un chiaro riferimento al film Hombre con l'indimenticabile Paul Newman. :trapper:

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  • 1 mese dopo...

Non so come ha fatto a non venirmi in mente prima.. La mia storia "medaglia d'argento", ossia GLI INVINCIBILI, contiene più di un richiamo al leoniano "Già la testa". L'idea dei rivoluzionari irlandesi che vengono coinvolti nella rivoluzione messicana.. Il dualismo fra "rapinare per fare soldi" e "rapinare per finanziare la rivoluzione e quindi per patriottismo".. Inoltre, la scena in flashback in cui Shane O'Donnell si ricorda di aver ucciso in Inghilterra, per legittima difesa, i suoi compagni di lotta che lo avevano tradito, beh.. richiama molto da vicino la scena simile in cui James Coburn, nel suddetto film, uccide il suo amico che si era macchiato di tradimento, anche se quest'ultimo era avvenuto sotto tortura.. A tal punto che, leggendo quelle vignette, ha inizio a fischiettarmi nella mente, quasi in maniera involontaria, il mitico tema musicale "Sean, Sean", che d' sempre i brividi dall'emozione.

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  • 10 mesi dopo...
  • Rangers

Ragazzi ho trovato un altro chiaro riferimento!!Ieri sera mi sono riguardato I Magnifici Sette Cavalcano Ancora (1972) con Lee Van Cleef, qualcuno l'ha mai visto?Si tratta dell'ultimo capitolo della saga dei Magnifici Sette. Ce l'avevo già in mente da tempo, ma mi ero dimenticato di scriverlo in questo topic. :)Situazione: Chris (Lee Van Cleef), durante la caccia all'assassino di sua moglie, si imbatte in un villaggio messicano, ormai abitato solo da giovani vedove. I mariti sono stati tutti uccisi da un esercito di razziatori messicani, capitanati da De Toro. Chris decide di aiutare le vedove e parte ad assoldare cinque uomini. In questo modo raggiunge il numero di 7, dato che è accompagnato da un giornalista che sta scrivendo la sua storia e le sue imprese. La scena di chiaro riferimento: Chris assolda 5 uomini che aveva mandato lui stesso in carcere. In cambio promette ai 5 carcerati la libertà dopo l'impresa. Stessa cosa fa Tex nella storia Frontiere di Fuoco di Fuoco (numeri 223 e seguenti) di Nolitta - Galep. Vedere le ultime pagine dell'albo Sasquatch: Tex si reca nel carcere, progettando una spedizione contro l'esercito di Don Navarette. Come sappiamo però decide che è meglio lasciare i carcerati in prigione e parte col solo Carson. Il riferimento però mi pare evidente!! :):trapper:

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Ragazzi ho trovato un altro chiaro riferimento!!Ieri sera mi sono riguardato I Magnifici Sette Cavalcano Ancora (1972) con Lee Van Cleef, qualcuno l'ha mai visto?Si tratta dell'ultimo capitolo della saga dei Magnifici Sette. Ce l'avevo già in mente da tempo, ma mi ero dimenticato di scriverlo in questo topic. :)Situazione: Chris (Lee Van Cleef), durante la caccia all'assassino di sua moglie, si imbatte in un villaggio messicano, ormai abitato solo da giovani vedove. I mariti sono stati tutti uccisi da un esercito di razziatori messicani, capitanati da De Toro. Chris decide di aiutare le vedove e parte ad assoldare cinque uomini. In questo modo raggiunge il numero di 7, dato che è accompagnato da un giornalista che sta scrivendo la sua storia e le sue imprese. La scena di chiaro riferimento: Chris assolda 5 uomini che aveva mandato lui stesso in carcere. In cambio promette ai 5 carcerati la libertà dopo l'impresa. Stessa cosa fa Tex nella storia Frontiere di Fuoco di Fuoco (numeri 223 e seguenti) di Nolitta - Galep. Vedere le ultime pagine dell'albo Sasquatch: Tex si reca nel carcere, progettando una spedizione contro l'esercito di Don Navarette. Come sappiamo però decide che è meglio lasciare i carcerati in prigione e parte col solo Carson. Il riferimento però mi pare evidente!! :)? :trapper:

Potresti anche aver ragione, ma quel genere di situazione non è insolito nei racconti avventurosi. A tacere di possibili precedenti western, mi viene in mente "Quella sporca dozzina", tanto per citare un film con una situazione simile. :trapper:
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Devo dire che mi piace questo giochetto di trovare le fonto di ispirazione per i racconti di Tex. A dire il vero si potrebbe allargare oltre i confini del film western perchè non solo da questi GLB ed i suoi successori hanno preso idee per soggetti.
Tanto per dirne una sola, "Le terre dell'abisso" è stata quasi sicuramente ispirata dal classico di Jules Verne "Viaggio al centro della Terra".

G. L. Bonelli, in particolare, oltre ai film western e non, ha preso spunto da racconti e romanzi e da autentiche leggende e fatti veri che trovava specialmente nella rivista "True West".

Giusto per divertirmi cito:

1) la già ricordata "Il tranello", il cui debito nei confronti di "Giubbe Rosse" di Cecil B. De Mille è decisamente alto, specie nella prima parte. In particoalr modo le figure di Jim Brandon e Gros Jean sono rielaborazioni delle omologhe figure presenti proprio in quel film. Va detto, però, che Bonelli non si è limitato ad una pura e semplice copiatura (che, altrimenti, dovremmo accusarlo di plagio :trapper:), ma ha imposto al soggetto di base (il ranger texano che bracca in Canada tre ricercati e si trova coinvolto in una rivolta indiana) più di una svolta originale ed interessante.

2) "Old Pawnee Bill", ispirata alla leggenda delle miniere d'oro perdute dei Monti Superstizione e che Boselli user? come base sia per una storia di Zagor ("Comancheros") che per una di Tex, ovvero: "La miniera del fantasma", mantenendosi più aderente alla leggenda. Incidentalmente parlando, è vero che quest'ultima storia ricorda in parte il film "L'oro di McKenna", ma è anche vero che anche il suddetto film era ispirato proprio alla leggenda dell'oro dei Monti Superstizione e che sempre dalla stessa leggenda Charlier & Giraud avevano tratto la storia di Blueberry intitolata "La miniera del Tedesco. Come vedete, il gioco dei rimandi è notevole.:trapper:

3) Uscendo dal rimando puramente cinematografico, ne "L'eroe del Messico ed in "Lupe la messicana", Bonelli si diverte ad anticipare di qualche decennio la rivoluzione messicana sostituendo sostanzialmente Manoel Peres a Francisco Madero e Montales ad Emiliano Zapata. :trapper:

Quanto a Boselli, quasi tutte le sue storie sono piene di citazioni e strizzatine d'occhio al cinema western classico, ma quasi mai si tratta di un rifacimento, quanto piuttosto di un ricreare l'atmosfera. Ad esempio, pur non mancando altri richiami come quello evidente a Peckinpah, sia "Gli Invincibili" che "Sulla pista di Fort Apache" sono due storie dalle atmosfere molto fordiane.

Per ora mi fermo qui. :trapper:

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Invece io ho potuto riscontrare nella storia "Intrigo a Santa Fe" di Nizzi, una certa somiglianza con il film "Il prezzo del potere" con Gemma. I punti in comune tra il film e la storia sono diversi. In entrambe si parla di un complotto ai danni del Presidente degli Sati Uniti, e Gemma come Tex si muove per sventare l'attentato. Ma non solo. C'e' anche nel film, una scena d'azione che si svolge in un ponte di ferro, proprio come successe a Tex e a Carson, sfuggendo proprio in prossimita' di un ponte ferrato ad un mortale agguato.

Per quanto riguarda le storie di Boselli, come giustamente dice Carlo Monni, in molte di loro vi e' l'intenzione di ricreare una certa atmosfera, ma mai un imitazione. E' il caso di citare "La legge del deserto" che mi ricorda un film con John Wayne diretto da John Ford, ovvero "In nome di Dio". In quel film, tre fuorilegge, dopo aver compiuto una rapina, si inoltrano nel deserto, braccati da una posse e dallo sceriffo. La loro fuga e' resa ancor piu' difficile per il ritrovamento di un neonato, figlio di una famiglia di pionieri morti da poco, che i tre banditi dal cuore d'oro vogliono salvare a tutti i costi. Leggendo quella storia uscita con l'Almanacco del West, mi e' tornato in mente proprio quel film che vidi tanto tempo fa'.

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Invece io ho potuto riscontrare nella storia "Intrigo a Santa Fe" di Nizzi, una certa somiglianza con il film "Il prezzo del potere" con Gemma. I punti in comune tra il film e la storia sono diversi. In entrambe si parla di un complotto ai danni del Presidente degli Sati Uniti, e Gemma come Tex si muove per sventare l'attentato. Ma non solo. C'e' anche nel film, una scena d'azione che si svolge in un ponte di ferro, proprio come successe a Tex e a Carson, sfuggendo proprio in prossimita' di un ponte ferrato ad un mortale agguato.

Non è impossibile. Non sarebbe stata nemmeno la prima volta che Nizzi avrebbe preso spunto da un film western per le sue trame (n° lui, in fondo, era ed è l'unico a farlo)


Per quanto riguarda le storie di Boselli, come giustamente dice Carlo Monni, in molte di loro vi e' l'intenzione di ricreare una certa atmosfera, ma mai un imitazione. E' il caso di citare "La legge del deserto" che mi ricorda un film con John Wayne diretto da John Ford, ovvero "In nome di Dio". In quel film, tre fuorilegge, dopo aver compiuto una rapina, si inoltrano nel deserto, braccati da una posse e dallo sceriffo. La loro fuga e' resa ancor piu' difficile per il ritrovamento di un neonato, figlio di una famiglia di pionieri morti da poco, che i tre banditi dal cuore d'oro vogliono salvare a tutti i costi. Leggendo quella storia uscita con l'Almanacco del West, mi e' tornato in mente proprio quel film che vidi tanto tempo fa'.

Gran bel film, ingiustamente sottovalutato a mio parere.


Per quanto riguarda le storie di Boselli, ribadisco che, se è pur vero che talvolta ci possono essere somiglianze dirette con questo o quell'altro film (del resto, lui stesso ha ammesso tranquillamente che la battaglia finale de "Il mucchio selvaggio" gli è stata d'ispirazione per la battaglia finale de "Gli invincibili" :trapper:), non c'è mai una copiatura in senso proprio, quanto una riproposizione di certe atmosfere. Da questo punto di vista, è indubbio che le influenze maggiori le hanno esercitate i film di John Ford, Howard Hawks e Anthony Mann.
A suo tempo definii "Sulla pista di Fort Apache" il quarto capitolo della trilogia fordiana della cavalleria e sono ancora di questo parere. La storia è decisamente originale, ma l'atmosfera è la stessa :trapper:

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In nome di DioGran bel film, ingiustamente sottovalutato a mio parere.

S?, un film non privo di fascino. Il simbolismo religioso dell'integralista cattolico Ford è allo stesso tempo la ragione del film e il suo limite, giacch? risulta - oggi- piuttosto pesante. Tornando ai nostri tempi, seguendo la massa sono andato a vedere 'Avatar' : beh, direi che è Tex / Balla Coi Lupi in versione fantascienza: anzi, i cari alieni sono pure pettinati come gli Irochesi, e l'unica cosa che li distingue dagli umani è la carnagione blu!Il protagonista, peraltro, si salva come Tex dai Navajos, sposando la figlia del capo!
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Devo dire che mi piace questo giochetto di trovare le fonto di ispirazione per i racconti di Tex. A dire il vero si potrebbe allargare oltre i confini del film western perchè non solo da questi GLB ed i suoi successori hanno preso idee per soggetti.
Tanto per dirne una sola, "Le terre dell'abisso" è stata quasi sicuramente ispirata dal classico di Jules Verne "Viaggio al centro della Terra".

Beh, concordo : è un giochino divertentissimo! :S:


'Viaggio al centro della Terra' mi sembra la chiara fonte d'ispirazione anche per il finale di ' Zhenda!' .

Tornando a Ford, 'Ombre Rosse' è il chiaro riferimento di almeno tre storie: ' I Diavoli Rossi' , 'Il Cowboy Senza Nome' e 'L'Ultima Diligenza' .

Beh, potrebbe essere divertente anche trovare i volti del cinema nei disegni texiani!

Ad esempio, chi vi ricorda Jack Palance?

Immagine postata

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  • 7 mesi dopo...
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Alla lista di Ymalpas inserirei anche Il bisonte bianco di Nizzi ispirato sfacciatamente a Sfida a White Buffalo con Charles Bronson, anche se l'autore ha sempre ammesso di no.

Per ?Il bisonte bianco? in effetti Nizzi dice che l'idea non gli venne dal film ?Sfida a White Buffalo? ( che non aveva ancora visto ), ma dal ?Moby Dick? di Melville, suo vecchio pallino fin dall'infanzia. Perchè dubitarne ?
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  • 4 mesi dopo...

Una chicca.. il vecchio pazzo che in LA GRANDE MINACCIA si aggira sinistro per la città evocando confusamente i ricordi e lanciando minacce mi ricorda tanto il vecchio Abe di quel capolavoro poco (purtroppo) celebrato che è Gli inesorabili..

Anch' io , come Ray (peccato che non intervenga più sul forum), ho sempre associato Almon Kirtland al personaggio di Abe de " Gli Inesorabili" . Al film di Huston è chiaramente ispirato anche il texone di Ambrosini , " Il Prezzo Della Vendetta" , che vi si richiama non solo nella trama ( la pretesa di un capo indiano di riavere con sè un appartenente al proprio popolo sottratto da bambino e cresciuto coi bianchi ) ma anche nell'atmosfera cupa e crepuscolare ( in tal senso straordinari i disegni di Ambrosini )." Documento D' Accusa" , storia IMHO notevolissima ( nonostante tanti beceri ululati degli 'amici' di Nizzi ), è invece chiaramente la versione texiana de "L' Ultimo Apache" di Aldrich, con Burt Lancaster ( prova eccezionale la sua, nonostante il fisico poco credibile per un nativo) nei panni del ribelle Massai ( trasformato da Nizzi in Natay). Remake con tanto di citazioni precise (la fuga di Natay con moglie e figlio ) che differisce nel finale tragico ( il lieto fine del film, evidentemente posticcio, fu imposto dalla produzione ad Aldrich), mentre l'episodio di Santos credo sia farina del sacco dello sceneggiatore modenese. Non nella trama, ma nelle atmosfere e nel ritmo ( compassato, perfetto nel rendere il trascorrere inesorabile del tempo) questa storia mi ha ricordato molto anche "Sentieri Selvaggi" di John Ford e il più recente "L' Assassinio Di Jesse James Per Mano Del Codardo Robert Ford" di Andrew Dominik.
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