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Per Scrivere Una Sceneggiatura Di Tex...


ymalpas
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Una discussione come questa manca ancora nel nostro forum. Era un po' l'argomento di discussione tra Don Fabio e Borden nei messaggi che ho maldestramente cancellato due settimane fa. Vediamo di aprire dunque uno spazio per approfondire la questione, spero con il contributo di tutti.

Quali sono le doti e le capacità che vogliamo riconoscere a un autore di Tex che si appresta a scrivere la sua prima sceneggiatura è

Mi capita di leggere spesso nel web di forumisti aspiranti autori che si fanno avanti proponendo un loro soggetto. Oppure leggo con un certo divertimento quei messaggi di utenti che candidamente ammettono che quella pagina, quella sequenza, sarebbero stati capaci di scriverla meglio di... non giriamoci intorno, Claudio Nizzi!

La professionalità degli autori viene di volta in volta contestata anche quotidianamente da forumisti che affermano che:.... questo non è il vero Tex, e che quello di G. L. Bonelli era tutta un'altra cosa.

Qualche peccatuccio, come sapete, messa la questione in questi termini, me lo sono permesso anche io. Che di volta in volta rimprovero disegni fatti con un certo stile, peculiarit? del Tex boselliano che non mi convincono, linguaggio, modi di agire ecc che talvolta non solo mi appassionano poco, ma mi rovinano il piacere della lettura.

Questo rientra nel mio diritto di critica, se un prodotto non mi piace, come consumatore ho il diritto di affermarlo ( ma non di imporlo ).

La critica, però, è una cosa assai diversa dalla scrittura.

Voglio parlare della mia esperienza personale. L'estate scorsa mi sono arrischiato a proporre un soggetto allo stesso Boselli ( non una sceneggiatura, che è ben più complessa, ma ne riparleremo più avanti ). Dicevo dunque, solo un soggetto, che ai miei occhi di profano nascondeva un idea, cioè un inizio, un corpus, una fine. La mia idea era, se vogliamo, anche avventurosa e non ripetitiva di situazioni già presenti in 600 e passa numeri, aveva cioè una cosa importante: un bricciolo di originalità. Mi sono fatto avanti e dopo qualche giorno l'autore mi ha risposto, mi ha confermato che l'idea c'era, ma conteneva anche degli elementi che Sergio Bonelli avrebbe subito bocciato.

Perchè scrivere per Tex non è come scrivere per un qualsiasi altro personaggio, è talmente inquadrato in degli schemi invisibili che basta poco a uscire fuori dai binari e a fare apparire quella storia "non texiana".

Me ne rendo conto da lettore provando istintivamente un fastidio poco definibile altrimenti, davanti a storie come "Fort Sahara" oppure "La belva umana", che non sono brutte storie intendiamoci ( specie l'ultima ) ma non riesco a sentirle particolarmente texiane. Molti di voi questa sensazione l'hanno a loro volta provata, quando scrivono per esempio: ... bella storia ma adatta ad un maxi e non alla serie regolare!

Insomma, ho una certa cultura generale e una cultura texiana non di poco conto, leggo il personaggio da trent'anni, aggiungiamoci che so anche un po' scrivere, cosa mi serve ancora per essere uno degli autori bonelliani, se escludiamo l'esperienza ?

Da fumettaro ad autore quanto è lungo il passo ?

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Io credo che per un fumetto come Tex sia sempre stata importante una certa "forma", più che i contenuti (che - gira e rigira - alla fine sono per forza ripetitivi). Un fumetto già adulto per l'epoca in cui nacque, con un linguaggio tagliente, diretto ed anticonformista, con un protagonista coraggioso e generoso ma sempre pronto ad una battuta e ad un sorriso ironico, che anche quando abbatte fior di avversari con le sue colt sembra quasi non prendersi troppo sul serio. Ed un senso naturale di fluidità, di "leggerezza" che traspare dalla lettura delle tavole del "periodo d'oro". Questi, a mio parere, gli ingredienti-chiave che non devono mai mancare quando si scrive Tex.

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Beh, più tardi dico la mia. Nel frattempo, per chi lo avesse a disposizione, consiglio di prendere dalla libreria il volume n.167 della Collezione Storica (dedicato alla storia di Mickey Finn e Torrence) e leggere la prefazione di Sergio Bonelli : molto simpatica e interessante, nonchè utilissima per una discussione simile !

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Insomma, ho una certa cultura generale e una cultura texiana non di poco conto, leggo il personaggio da trent'anni, aggiungiamoci che so anche un po' scrivere, cosa mi serve ancora per essere uno degli autori bonelliani, se escludiamo l'esperienza ?

La professionalità. La conoscenza tecnica del mestiere. Per esempio:saper indicare al disegnatore-con dei segni grafici che chi non è professionista non conosce, credo- se il personaggio pensa o grida ad alta voce. Io credo che non basti la fantasia, il saper scrivere, e la conoscenza/amore del personaggio.
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Sono d'accordo con Paco. Quello dello sceneggiatore non è un lavoro che si può "improvvisare", soprattutto in un fumetto come Tex, ossia uno dei più venduti, che ha come lettori le persone più diverse, alcune delle quali vivisezionano ogni dialogo per valutare una determinata storia. Forse sarebbe più facile esordire in qualità di scrittore con un classico libro, visto che il fumetto lo vedo (personalmente) come un tipo di linguaggio molto diverso, più diretto, in cui ci sono delle tecniche precise per rendere delle situazioni, ad esempio, psicologiche, che invece in un libro si possono gestire in modo più "semplice". Integrare il proprio stile in una serie che esce in edicola da più di 60 anni, lo vedo come un'impresa piuttosto ardua!Ovviamente non dico che per un dilettante sia inutile provarci, ma credo che il dilettante che tenta l'impresa debba avere, per riuscirci, quel qualcosa in più dentro di sè che gli permette di rendere le sue sceneggiature idonee alla serie. Perchè secondo me la difficolt? più grande, oltre a quella intrinseca dello scrivere un soggetto e la relativa sceneggiatura, è proprio quello di renderla adatta al personaggio: vediamo già quali sono le critiche che vegono mosse a qualsiasi autore (perchè di critiche ce ne sono sempre, chi più chi meno) ogni volta che esce un inedito, e ricordiamoci che chi scrive quelle storie sono professionsti con decenni di esperienza e di gavetta alle spalle!

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  • Collaboratori

Insomma, ho una certa cultura generale e una cultura texiana non di poco conto, leggo il personaggio da trent'anni, aggiungiamoci che so anche un po' scrivere, cosa mi serve ancora per essere uno degli autori bonelliani, se escludiamo l'esperienza ?

La professionalità. La conoscenza tecnica del mestiere. Per esempio:saper indicare al disegnatore-con dei segni grafici che chi non è professionista non conosce, credo- se il personaggio pensa o grida ad alta voce. Io credo che non basti la fantasia, il saper scrivere, e la conoscenza/amore del personaggio.
Io vado oltre e dico che non credo sia sufficiente la professionalità, il mestiere, l'esperienza. Devi sapere se in una storia si possono usare le manette, fare perdere una partita a carte al protagonista ecc, cose così, cioè piccolezze, che però nell'universo texiano illuminano il cielo come un lampo. Prendiamo "I fratelli Donegan" di Nizzi: se il protagonista non fosse Tex diremmo ancora che è un "orrore" ?
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  • Collaboratori

Io credo che per un fumetto come Tex sia sempre stata importante una certa "forma", più che i contenuti (che - gira e rigira - alla fine sono per forza ripetitivi). Un fumetto già adulto per l'epoca in cui nacque, con un linguaggio tagliente, diretto ed anticonformista, con un protagonista coraggioso e generoso ma sempre pronto ad una battuta e ad un sorriso ironico, che anche quando abbatte fior di avversari con le sue colt sembra quasi non prendersi troppo sul serio. Ed un senso naturale di fluidità, di "leggerezza" che traspare dalla lettura delle tavole del "periodo d'oro". Questi, a mio parere, gli ingredienti-chiave che non devono mai mancare quando si scrive Tex.

Quoto tutto. Però se ci aggiungi anche contenuti esplosivi, tipo Tex che cola a picco un battello... B)
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  • Rangers

"Per scrivere Tex (o per disegnarla) non serve proporsi.
Si può solo venir chiamati"

Queste se non sbaglio erano parole di Sergio Bonelli (riportate da Boselli da qualche parte???).

Fatta questa premessa, giusta o sbagliata che sia, secondo me scrivere Tex non è per niente facile.
Certo lo schema deve seguire una certa ripetitivit? di elementi.
L'universo Texiano non dovr? essere stravolto, n° tantomento il carattere dei pards.
Per non parlare del carattere dei vari personaggi (cattivi o buoni poco importa), quello che il lettore si aspetta da loro, è esattamente quello che deve venire fuori dalle pagine.
Un cattivo non può comportarsi (a parte rari casi e con autori già affermati sulla serie), in modo diverso dai tanti avversari affrontati e visti in precedenza.

Non basta amare molto il personaggio e avere una cultura texiana approfonditissima.
D'altronde penso che qui dentro siamo in parecchi ad averla e chissà quanti lettori espertissimi non sono iscritti ai forums.
Non potete immaginare quante volte anch'io ho sognato di proporre un soggetto, con situazioni che mi sarebbero piaciute moltissimo leggere in una storia di Tex.
Ma non l'ho mai fatto per vari motivi: primo perchè non saprei scrivere decentemente -_nono ; secondo perchè so benissimo che si riderebbe del mio soggetto e quindi sarebbe fatica inutile. :lol2::lol2:

Ma avrei in mente situazioni, come penso moltissimi di noi, che potrebbero anche avere successo in una storia.
Però sognare è bello, ma la realtà è molto diversa.
Fantasticare su queste situazioni può essere divertente, ma da qui a vedersele approvate ce ne corre purtroppo, o per fortuna chissà!!

Ho letto comunque che in passato dovrebbe essere successo almeno una volta (o forse due?) che un lettore sia riuscito con successo a proporre un soggetto.
Come ha fatto? Semplicemente l'ha proposto a Nizzi che, probabilmente senza nominarlo, sia riuscito facilmente a farselo promuovere dalla redazione.
Ecco forse questo sarebbe l'unico modo per riuscire a vedere un proprio soggetto, pubblicato.

Detto questo, un nuovo e fortunato autore che viene chiamato a scrivere su Tex, deve mostrare soprattutto di conoscere bene Tex.
E non dico sono il personaggio, ma tutti i suoi risvolti psicologici e comportamentali.
Conoscere i tre pards, il loro carattere che non deve variare più di tanto.
Con questo schema:
Tex è l'eroe, e tutto deve ruotare attorno a lui.
Non può comparire dopo troppe pagine, meglio se all'inizio.
Non può perdere, ma deve sempre uscirne vincitore.

Carson è il fedele amico di Tex, lo seguirebbe all'inferno.
Mangiatore insaziabile di bistecche e patate, buon bevitore, donnaiolo (ma non deve mai essere mostrato questo vizio e malapena nominato), brontolone e spalla in comici siparietti con l'amico.
Ottimo tiratore, purch? non rubi troppo spazio a Tex.

Tiger, fiero Navajo.
Di poche parole, ottimo seguitore di traccie. Buon elemento nelle scene d'azione e abile nell'uso del fucile e del coltello.

Kit Willer deve essere caratterizzato come un buon futuro sostituto del padre, nel senso che dovrebbe comportarsi esattamente come ci si aspeterebbe che facesse Tex.
Però il giovane Willer deve essere ancora poco autonomo, anzi nonostante sia abilissimo nelle azioni, deve per forza vivere al seguito dei pards.
Ovviamente GLB e altri autori ce l'hanno mostrato in diverse situazioni autonomo e perfettamente in grado di cavarsela da solo, ma un nuovo autore secondo me sarà obbligato a seguire questo schemino.

Trama: il più possibile Western o comunque se ambientata in altre zone diverse dall'Arizona (Messico, Canada, ecc.), rispettare gli schemi ristretti dettati dalla maggior parte delle storie.
Ridotto al minimo la presenza di elementi fantastici o irreali.

Altro: poche donne, poche o nulle scene di nudo, erotismo e altre situazioni indirette che potrebbero far pensare a ciò.
Tex non può risposarsi, n° avere rapporti visibili o indirettamente riconducibili, con altre donne.
Poco sangue e poche scene iper violente - trucide.

So benissimo che Nizzi, tanto per fare un nome a caso, blablabla in molte storie non abbia seguito questo schema.
Però se andiamo a leggerci le sue primissime su Tex, la pista seguita era più o meno questa.
Poi pian piano gli è stato permesso di sciogliersi.

E allora Medda e Boselli?
Medda nelle sue storie ha mostrato addirittura un bordello.
E Borden ha costruito un passato a Carson, a inserito numerosi comprimari e cattivi diversissimi e originali rispetto a quelli della serie.
Risposta: secondo me semplicemente perchè erano altri tempi, Nizzi era in crisi, la serie vendeva moltissimo, i due autori erano già affermati e ben conosciuti dalla redazione, eccetera.

Oggi un autore per poter scrivere Tex deve, secondo me, seguire questo schema.
Ed avere soprattutto tanta fortuna per venir chiamato a farlo.
Una volta realizzato il suo sogno e aver visto pubblicata la sua storia, avere una pazienza immensa... e aspettarsi il giudizio negativo dei soliti prevenuti.
Anche se la storia sarà ottima e seguirò alla lettera il modello Gianluigi Bonelliano, ci saranno sempre e comunque i soliti lettori che non apprezzaranno.
Per il semplice motivo che c'è scritto "Soggetto e Sceneggiatura di Pinco Pallino".
E Pinco Pallino che gli piaccia o meno, non trover? mai seguito come aveva GLB!! _ahsisi

:trapper:

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  • Collaboratori

Una cosa che considero paradossale è il successo presso il pubblico texiano delle storie di Segura. Spostando il discorso sugli autori che Tex già lo scrivono, vorrei avere un'idea di quello che pensate riguardo alle difficolt? che questi autori affermati incontrano quotidianamente nello scrivere le loro dieci/venti pagine. E sul loro diritto di "innovare" aggiungendo nuovi elementi alla saga. Nel mio soggetto cassato di cui parlavo, per esempio avevo inserito un parente stretto di un comprimario, se non ricordo male il padre o un fratello di Gros-Jean. Mi è stato subito risposto che su Tex non si può fare, si cambierebbe in un certo qual modo l'identit? del personaggio. Sergione è assolutamente contrario. Però Boselli ha inventato un passato a El Morisco e gli ha persino dato un nome, e la stessa cosa l'ha fatta con Carson e Jim Brandon. Se Borden vuole intervenire in questa discussione anche solo per spiegarmi che differenza ci vede tra le due situazioni, mi toglierebbe un dubbio. Certa innovazione può venire solo da un autore con le stellette è O per forza di cose la storia deve essere memorabile per giustificare il cambiamento ?

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i punti per sceneggiare bene tex sono esattamente quelli elencati da sam stone . pero' ci deve essere anche molta fantasia , perche' un fumetto e' sempre un fumetto , non e' un documentario oggettivo e privo di sentimenti ed emozioni . Inoltre a parer mio , uno sceneggiatore di tex dovrebbe cercare di non ripetere situazioni presenti in altre storie , sarebbe non deludente ma deludentissimo leggere storie simili a cavallo di pochi anni . per esempio boselli rispecchia in toto il mio modo di scrivere una storia , molti non si lasciano sfuggire l' occasione di nominare ed evocare i tempi di GLB , ma vi posso garantire che storie come quelle dell'inventore di tex , nel 2011 non otterrebbero molto successo , esculusi coloro che le leggono per la prima volta ovviamente . il modo di fare un fumetto cosi' come l'architettura , il design , l'arte si evolve e si modella col tempo e il buon sergione se lo dovrebbe ficcare nella cucuzza

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Una cosa che considero paradossale è il successo presso il pubblico texiano delle storie di Segura.

Perchè? Possono più o meno piacere, ma io, ad esempio, non le ho mai visfte come particolarmente eversive


Spostando il discorso sugli autori che Tex già lo scrivono, vorrei avere un'idea di quello che pensate riguardo alle difficolt? che questi autori affermati incontrano quotidianamente nello scrivere le loro dieci/venti pagine.

E sul loro diritto di "innovare" aggiungendo nuovi elementi alla saga.

Nel mio soggetto cassato di cui parlavo, per esempio avevo inserito un parente stretto di un comprimario, se non ricordo male il padre o un fratello di Gros-Jean. Mi è stato subito risposto che su Tex non si può fare, si cambierebbe in un certo qual modo l'identit? del personaggio. Sergione è assolutamente contrario. Però Boselli ha inventato un passato a El Morisco e gli ha persino dato un nome, e la stessa cosa l'ha fatta con Carson e Jim Brandon. Se Borden vuole intervenire in questa discussione anche solo per spiegarmi che differenza ci vede tra le due situazioni, mi toglierebbe un dubbio.

Se posso, intanto, dire la mia umilissima opinione, io cfredo che la sola differenza stia nell'opinione di Sergio Bonelli , che all'epoca era più propenso ad accettare cose che oggi rifiuterebbe.

Il fatto che GLB non abbia detto o fatto una determinata cosa, non significa che non possa assolutamente essere fatta. L'importante è che non stravolga i personaggi o la serie. Inventare un parente di Gros Jean o ri velare una paternift? di Carson (lo so, sono fissato :indianovestito:) aggiungono elementi, ma non stravolgono.
Se ti può interessare, non sei il solo a cui è capitata una cosa simile. Nel soggetto originale di quella che divent? "Ritorno a Culver City", Civitelli prevedeva che il ragazzo nei guai fosse il figlio di Sam Willer, fratello di Tex, che alla fine sarebbe andato a vivere nel vecchio ranch dei Willer a Rock Springs.
La cosa fu cassata da Sergio Bonelli ed è certo anche a questo precedente pensava Boselli nel darti il suo giudizio.
Purtroppo è Bonelli ad avere l'ultima parola. Magari in futuro Giorgio e/o Davide Bonelli la vedranno diversamente (e qualcun'altro se ne lamenter?), ma per ora le cose stanno così :snif:

Certa innovazione può venire solo da un autore con le stellette è O per forza di cose la storia deve essere memorabile per giustificare il cambiamento ?

Vedi sopra. :malediz... Modificato da Carlo Monni
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Anch'io, come Ymalpas, trovo paradossale l'apprezzamento per Segura, soprattutto poi se penso che molti dei detrattori o critici della storia di Ruju non hanno nulla da ridire sulle sceneggiature dello spagnolo, che di texiano hanno solo i nomi dei personaggi!E trovo paradossale anche il fatto che Bonelli non abbia nulla da ridire su quelle sceneggiature. O meglio, trovo il suo comportamento un p? incostante, di un'incostanza che si vede anche in altre cose:Tex non può avere un nipote, ma Carson una figlia può averla (!);il Texone di Sejas non si pubblica, mentre in quello di Mastantuono la scena con l'indianina va benissimo, così come la doccia di Kate Down... e via così. Per tornare alla questione sceneggiatori:ovviamente, se uno sceneggiatore ama e conosce Tex, per quanto mi riguarda ha un punteggio più alto rispetto a uno che Tex lo conosce poco. Però, aggiungo, se Burattini non avesse nel suo bagaglio tutta la ultra decennale esperienza che ha, io forse su Tex non ce lo vorrei. Insomma, puoi conoscere e amare Tex, ma se sei un dilettante, o se non hai esperienza, sceneggia altro!

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Anch'io, come Ymalpas, trovo paradossale l'apprezzamento per Segura, soprattutto poi se penso che molti dei detrattori o critici della storia di Ruju non hanno nulla da ridire sulle sceneggiature dello spagnolo, che di texiano hanno solo i nomi dei personaggi!

Secondo me sei troppo esagerato. A mio parere, Segura ha abbastanza azzeccato il carattere del personaggio Tex, anche se rimane il dubbio che non abbai una perfetta conoscenza di certi elementi del mondo narrativo in cui si muove. Se anche avesse problemi col linguaggio, questo è un inconveniente a cui Decio Canzio prima e Mauro Boselli oggi hanno posto rimedio nnell'adattamento italiano dell'originale testo spagnolo.

E trovo paradossale anche il fatto che Bonelli non abbia nulla da ridire su quelle sceneggiature.

E? chi ti dice che non abbia nulla da ridire? In ogni caso, è sempre e solo questione di gusti.

O meglio, trovo il suo comportamento un p? incostante, di un'incostanza che si vede anche in altre cose:Tex non può avere un nipote, ma Carson una figlia può averla (!)

Qui c'è un equivoco di fondo, mi pare. Chi ti ha mai detto che Sergio Bonelli abbia approvato il fatto che Kit Carson abbia una figlia? Se non mi sbaglio non è mai stato detto apertamente che Donna Parker sia figlia del vecchio Kit, magari c'è un motivo.

il Texone di Sejas non si pubblica, mentre in quello di Mastantuono la scena con l'indianina va benissimo, così come la doccia di Kate Down... e via così.

Il problema del Texone di Sejias è molto complicato e, lo ripeto per l'ennesima volta, non è legato all'erotismo delle scene, ma ad una presenza femminile giudicata eccessiva e troppo leziosa, quindi non paragonabile ai casi da te citati. Qui c'entrano principalmente le idiosincrasie personali di Sergio Bonelli stesso, che quando si mette in testa qualcosa difficilmente cambia idea

Per tornare alla questione sceneggiatori:ovviamente, se uno sceneggiatore ama e conosce Tex, per quanto mi riguarda ha un punteggio più alto rispetto a uno che Tex lo conosce poco. Però, aggiungo, se Burattini non avesse nel suo bagaglio tutta la ultra decennale esperienza che ha, io forse su Tex non ce lo vorrei. Insomma, puoi conoscere e amare Tex, ma se sei un dilettante, o se non hai esperienza, sceneggia altro!

Un'osservazione generica o alludi a qualc uno?Per inciso, Claudio Nizzi non amava particolarmente Tex , non lop ha mai comprato quando era giovane e non lo leggeva regolarmente (o per niente) quando ebbe l'incarico di scriverne le storie, eppure se l'? cavata molto bene per circa 10 anni. :colt: Modificato da Carlo Monni
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Allora Carson, ufficialmente, non ha una figlia?... EVVIVA!! -ave_ -ave_ :D Invece l'ultima affermazione è generica, e vuole dire quello che già dicevo prima:che l'amore per il personaggio e la conoscenza del personaggio non bastano. Bisogna essere dei professionisti!-proprio come Nizzi.

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Allora Carson, ufficialmente, non ha una figlia?... EVVIVA!! -ave_ -ave_ :D

Carson non ha ufficialmente una figlia, ma per quanto mi riguarda (e non sono il solo) ce l'ha e nulla esclude che in futuro la cosa possa diventare ufficiale con tua buona pace. :colt:


P-S. Ma perchè tutto questo accanimento contro una possibile paternit? di Carson° Davvero non lo capisco.

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Ma perchè tutto questo accanimento contro una possibile paternit? di Carson°

Perchè per me qualsiasi cambiamento allo status quo dei personaggi, in particolare dei quattro pards, sarebbe una cosa inaccettabile!I quattro pards quelli sono, e quelli devono rimanere. La paternit? di Carson, inoltre, creerebbe un precedente pericoloso:perchè, a questo punto, non dare una moglie a Tiger, o un nuovo figlio a Tex?
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Ma perchè tutto questo accanimento contro una possibile paternit? di Carson°

Perchè per me qualsiasi cambiamento allo status quo dei personaggi, in particolare dei quattro pards, sarebbe una cosa inaccettabile!
Ed io la penso in maniera decisamente diversa. Secondo me aggiunte e cambiamenti non sono solo possibili ma anche auspicabili per mantenere vitale una serie così longeva. L'importante è non intaccare le caratteristiche fondamentali dei personaggi e questo non è stato di certo ancora fatto.

I quattro pards quelli sono, e quelli devono rimanere.

Ed in che modo la rivelazione della vera paternit? di Donna cambierebbe questo? Forse che Donna si metterebbe a cavalcare e sparare assieme ai quattro? Non credo proprio. In ogni caso, I quattro pards rimarrebbero sempre loro, anche perchè aggiungendone un altro diventerebbero cinque. :lol2:

La paternit? di Carson, inoltre, creerebbe un precedente pericoloso:perchè, a questo punto, non dare una moglie a Tiger, o un nuovo figlio a Tex?

Sarà volutamente provocatorio: e perchè no?Scherzi a parte, tu su queste cose, secondo me, sei eccessivamente conservatore. Per quanto mi riguarda, la rivelazione di una relzione per Tiger o per Kit non mi turberebbe affatto. In tutto ciò che conta davvero i personaggi rimarrebbero gli stessi ed è la sola cosa che mi interessi.
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Ma perchè tutto questo accanimento contro una possibile paternit? di Carson°

Perchè per me qualsiasi cambiamento allo status quo dei personaggi, in particolare dei quattro pards, sarebbe una cosa inaccettabile!
Ed io la penso in maniera decisamente diversa. Secondo me aggiunte e cambiamenti non sono solo possibili ma anche auspicabili per mantenere vitale una serie così longeva. L'importante è non intaccare le caratteristiche fondamentali dei personaggi e questo non è stato di certo ancora fatto.
Quoto. Non aggiungo altro però, visto che stiamo andando OT discutendo sempre del solito argomento! :indianovestito:
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