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TWF - Tex Willer Forum

L'ultimo Boselli, Meglio Del Primo ?


ymalpas
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Le storie di Boselli dell'ultimo o ultimissimo periodo si differenziano sempre più dalle storie che l'autore scriveva negli anni novanta.

C'è un tentativo da parte dell'autore di "normalizzarsi" .

Questa è un'analisi molto frettolosa, prendetela dunque per quel che vale, quello che m'interessa sapere dai forumisti è se le sue ultime avventure vi convincono di più rispetto a quelle che scriveva anni fa oppure no.

Un dato più o meno oggettivo ce l'abbiamo con le medie dei voti per ogni sua storia, anche se purtroppo per certe avventure gli stessi voti non risultano molti, ciò che forse falsa un pochino il risultato finale.

Comunque ho fatto lo stesso qualche calcolo per avere un'idea di quelle che sono piaciute di più agli utenti di questo forum.


Ecco i risultati per la FASCIA 500:

9,20 - I LUPI ROSSI ( 5 voti )
9,12 - OMICIDIO IN BOURBON STREET ( 24 voti )
9,00 - EROE PER CASO ( 7 voti )
8,93 - PATAGONIA ( 14 voti )
8,75 - SPEDIZIONE IN MESSICO ( 4 voti )
8,71 - MORTE NELLA NEBBIA ( 7 voti )
8,58 - I RIBELLI DI CUBA ( 19 voti )
8,46 - I GIUSTIZIERI DI VEGAS ( 30 voti )
8,44 - LA MANO DEL MORTO ( 25 voti )
8,39 - I DEMONI DEL NORD ( 36 voti )
8,24 - VENDETTA PER MONTALES ( 21 voti )
8,05 - LA CITTA' DEL MALE ( 20 voti )
8,00 - MISSOURI ( 11 voti )
7,85 - L'ULTIMA DILIGENZA ( 7 voti )
7,76 - BUFFALO SOLDIERS ( 25 voti )
7,71 - TERRE MALEDETTE ( 14 voti )
7,67 - COLORADO BELLE ( 9 voti )
7,67 - INTRIGO NEL KLONDIKE ( 9 voti )
7,60 - IL DIADEMA INDIANO ( 5 voti )
7,50 - POLIZIA APACHE ( 4 voti )
7,38 - IL FUGGIASCO ( 13 voti )
6,97 - FACCIA DI CUOIO ( 31 voti )
6,00 - A SUD DEL RIO GRANDE ( 2 voti )


I risultati della FASCIA 400

9,79 - IL PASSATO DI CARSON ( 29 voti )
9,50 - I CERCATORI DI PISTE ( 8 voti )
9,31 - LA GRANDE INVASIONE ( 13 voti )
9,18 - NEI TERRITORI DEL NORD OVEST ( 11 voti )
9,14 - SULLA PISTA DI FORT APACHE ( 14 voti )
9,08 - GLI INVINCIBILI ( 12 voti )
9,00 - BAD RIVER ( 3 voti )
8,81 - GLI ASSASSINI ( 11 voti )
8,75 - LA MINIERA FANTASMA ( 12 voti )
8,60 - WILD WEST SHOW ( 5 voti )
8,57 - BUFERA SULLE MONTAGNE ROCCIOSE ( 14 voti )
8,55 - MATADOR ( 9 voti )
8,43 - I SETTE ASSASSINI ( 14 voti )
8,31 - GOLDEN PASS ( 15 voti )
8,25 - TERRA DI CONFINE ( 12 voti )
8,00 - IL RITORNO DEL MORISCO ( 16 voti )
8,00 - GLORIETA PASS ( 2 voti )
7,80 - LA LUNGA PISTA ( 5 voti )
7,75 - A SANGUE FREDDO ( 8 voti )
7,67 - LA LEGGE DEL DESERTO ( 3 voti )
7,44 - LA MINACCIA NEL DESERTO ( 9 voti )

Modificato da Sam Stone
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A me piace piu la fascia 400 (e di molto). Ma non mi sento di dire che le sue ultime storie non mi convincono. Passando per forza di cose ad autore di punta, credo sia normale una "normalizzazione" delle sue storie, e sebbene in linea di massima le trovo meno riuscite comunque le apprezzo. Le sue prime storie avevano un senso di epicit? che nelle ultime è difficile trovare. E a me quel senso piaceva molto, forse perche andavano ad alternarsi con quelle classicissime di Nizzi. Adesso sarà interessante vedere come si comporterr? nella fascia 600:se continuerà in questo suo processo evolutivo oppure si stabilizzer? in linea con il centinaio appena passato. P. S Il 7 di media per Golden Pass non me lo spiego proprio.

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P. S Il 7 di media per Golden Pass non me lo spiego proprio.

In effetti si tratta di un errore: la media è 8,31. Qualcuno corregga per piacere.
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Io vado controcorrente e ammetto di preferire l'ultimo Boselli, un autore più maturo, un pizzico più sobrio e padrone della propria arte. Il fatto che le sue storie dal 2000 in poi abbiano riscosso apparentemenmte meno consensi è sicuramente da addebitare secondo me alla forzata costrizione di numerose avventure nelle 220 tavole. Il primo Boselli era molto ripetitivo, con personaggi troppo fuori dalle righe, con un Tex relegato spesso in secondo piano. Oggi invece vedo che sta cercando di ripiegare sui passi di GL Bonelli, guarda alle storie del passato, cerca colpi di classe che puntualmente passano inosservati ( nell'intervista che leggerete nel prossimo aprile sul TW Magazine di aneddoti in proposito ne racconta qualcuno ). Secondo me nella fascia 600 ci riserver? numerose sorprese e il fatto che le sue ultime due o tre storie non mi siano piaciute molto non sta a significare niente: se prima scriveva poche storie, col lavoro di oggi più che raddoppiato, è normale vedere qualche saltuario calo. Mi auguro che non rinunci a qualche nuova innovazione ( o vecchia del passato, come le due Parker tanto per fare un esempio ), e a coinvolgere personaggi storici, amici o nemici, con i quali si potrebbe permettere di strafare come sa, senza temere di incorrere nell'altrui insoddisfazione. E spero che finisca anche per accapparrarsi qualche altro disegnatore dallo stile classico ( uno è il Civitelli al lavoro sul texone ). Molte delle sue ultime storie pagano la scarsa gradevolezza dei disegni ( mi riferisco in modo particolare a Font ).

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Anzitutto, complimenti a Sandro per lo spunto del topic! -ave_

Dunque, devo dire che non sono nelle condizioni migliori per raffrontare il vecchio Boselli al nuovo, principalmente a causa del fatto che le sue avventure più vecchie le ho lette da bambino-ragazzino, quelle più recenti essendo ormai un ragazzo, dunque avendo un approccio alla lettura molto diverso. Non rileggo molto le storie di Boselli perchè... non so nemmeno io perchè, fatto sta che, quando apro la libreria per scegliere un numero la mia mano capita sempre sulle storie di Nizzi, il cui "fascino della rileggibilità" mi sembra molto più alto (con Boselli l'interrogativo che tiene in piedi il tutto è l'aspettativa di cosa succeder?, con Nizzi invece il cosa è sempre relativamente scontato e conta molto di più il come... maggior spazio al divertimento, insomma).
Mi ritrovo a parlare per metà su ricordi freschi e per metà su ricordi ormai sfumati nel mito dell'immaginario adolescenziale.
Meglio il Vecchio o il Nuovo? Istintivamente, direi il Vecchio. Lo trovavo più ardito, pur senza mai scadere nell'iconoclastia che gli è stata sempre rimproverata. Leggevo storie con personaggi dall'ammirabile profondit?, capaci di emozionarmi grazie alla sensibilit? con la quale erano trattati, che mi faceva percepire le sue storie come più emotive rispetto a quelle "facili" di Nizzi. Ora, non so perchè, ma quando mi sono ritrovato a rileggere le storie di Boselli meno recenti, non ho percepito queste sensazioni o, meglio, le ho percepite con meno intensit?.
Vedere "La miniera del fantasma", che da bambino mi era sembrata un capolavoro di psicologia, mentre rileggendola oggi trovo che l'aspetto introspettivo non sia approfondito oltre i livelli più tradizionali. Magari un poco, ma non molto.
Ho dunque cominciato a dubitare che i cambiamenti che imputo a Boselli siano dovuti a un suo reale cambiamento... almeno sotto il profilo dell'emozionalit?. Anzi, sotto quest'aspetto ho l'impressione che nel tempo si sia mantenuto estremamente fedele a se stesso, mentre non posso dire altrettanto del sottoscritto.
Quando però si parla di cambiamenti nella scrittura di Boselli, mi sembra ovvio che non ci si riferisca a quanto ho detto fino a qui, ma a problemi quale il linguaggio, la centralit? di Tex nell'azione, l'insieme di motivi e gesti che rientrano sotto la definizione di "atmosfera". Provo a proporvi le mie riflessioni per punti, sperando siano anche valide:

-linguaggio: non ho mai potuto fare a meno di dare ragione ai detrattori di Boselli su questo punto. Anche Nizzi gli ha rimproverato, grosso modo, di scrivere come cavolo gli pare, e mi sembra più che evidente che i dialoghi di Boselli non hanno assolutamente nulla di bonelliano. Ultimamente, però, le cose stanno cambiando, ma non so quanto sia bello. Certo, negli episodi più recenti Boselli si è lanciato in frasi a effetto degne di GLB, ma con alterne fortune: si vede che alla base di tutto vi è uno sforzo volto ad adattarsi a uno stile non del tutto suo, e non mi fa mai piacere quando vedo un autore sforzarsi per imitarne un altro.
Non che ciò sia un difetto, sia chiaro; il Nizzi degli anni ottanta era un autore straordinario proprio per le proprie capacità di mimesi: leggendo una sua storia di Mister No, vien da dire "Claudio Nizzi? Credevo fosse Claudio Nolitta...". Idem per Tex, col quale forse potremmo parlare di "Claudio Bonelli". La mia sensazione è che Boselli sia molto meno bravo a imitare rispetto a Nizzi: le attrattive del suo stile sono evidentemente altrove, e ciò non vuol dire che siano meno valide;

-centralit? di Tex nell'azione: niente da segnalare. Tex è un eroe, e Boselli non ne sminuisce la carica eroica. Anzi, la aumenta: se il Tex di GLB era una creatura di altri mondi e il Tex di Nizzi è un eroe sempre pronto ad autoironizzare e sminuire le proprie gesta, il Tex di Boselli si prende dannatamente sul serio, è più sbruffone, e probabilmente anche più antipatico. La differenza mi sembra proprio questa: il Tex di Boselli non mi riesce minimamente simpatico, ma è assolutamente centrale. Per dirla un po' volgare, è lui che salva il culo a tutti. Paradossalmente, a livello di personaggio Tex preferisco di gran lunga quello di Nizzi: ultimamente a volte un po' codardo e fortunello (perfino un po' mesto, quasi sconsolato... l'avete notato anche voi o sono io che sragiono per le troppe paste al cioccolato ingurgitate ieri sera? :D ), ma ai tempi d'oro era un eroe per niente tronfio o pieno di sè, sempre disposto a scherzare con Carson come se fossero compagni di liceo...
Tornando a Boselli: il suo Tex non mi sembra minimamente cambiato. Adesso è sulla scena per un numero maggiore di pagine, ma come carattere e statura eroica è sempre lui;

-atmosfera: qui, anche grazia all'indeterminatezza del termine :D, non faccio fatica a dare ragione a chi dice che le storie di Boselli siano più tradizionali. Alle scelte audaci e agli spunti arditi di un tempo fanno ora da contraltare soggetti molto più ripetitivi e meno interessanti. Quando addirittura si prova un po' a osare (vedere "Vendetta per Montales"), la sceneggiatura stessa collabora a rendere "solo" divertente un episodio che avrebbe potuto essere potenzialmente un capolavoro.

Tirando le somme, la mia sensazione è che Boselli stia giocando a fare il Nizzi della situazione. Bisogner? vedere i risultati sul lungo periodo, ma la mia sensazione è che Boselli non sia abile come Nizzi a fare... Nizzi.
Leggendo l'ultimo almanacco, un pensiero mi ha attraversato il cervello: forse a Nizzi non dispiacerebbe questa storia... forse.
Parlarne oggi, però, presenta un buon margine di incertezza. Già le storie del prossimo anno e mezzo ci permetteranno di valutare meglio il "nuovo corso" di Boselli, che sembra stia cominciando a fare davvero sul serio.
Una sola cosa, per favore: non ditemi che si avvicina a GLB. Imitando GLB, mi sembra proprio che si stia avvicinando a colui che imit? GLB meglio di ogni altro, vale a dire... Claudio Nizzi, sempre lui.
Vedremo come andr? a finire. Mi permetto soltanto di dire che, forse, mi piacerebbe di più leggere un Boselli che fa il Boselli, piuttosto che un Boselli che, tentando di avvicinarsi al Patriarca, finisce per correre sullo stesso campo di Nizzi.
E ciò, sia ben chiaro, nonostante le ultime storie mi siano decisamente piaciute. Ma i tempi d'oro, di Boselli come di Nizzi, sono lontani...

Mi auguro che non rinunci a qualche nuova innovazione ( o vecchia del passato, come le due Parker tanto per fare un esempio ), e a coinvolgere personaggi storici, amiciò o nemici, con i quali si potrebbe permettere di strafare come sa, senza temere di incorrere nell'altrui insoddisfazione.

E spero che finisca anche per accapparrarsi qualche altro disegnatore dallo stile classico ( uno è il Civitelli al lavoro sul texone ). Molte delle sue ultime storie pagano la scarsa gradevolezza dei disegni ( mi riferisco in modo particolare a Font ).

Quoto integralmente gli ultimi due paragrafi di Ymalpas... in particolare la frase che ho messo in grassetto! clap :D Modificato da virgin
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Beh, in un confronto tra le due fasce preferisco di gran lunga la 400, dove i capolavori, o almeno i pezzi pregiati, sono la maggior parte. E devo dire che di questa fascia è ben raro che qualcosa non mi piaccia; al massimo una storia può non "prendermi" come altre.
La cosa che colpisce è che in questa fascia c'è la storia giudicata nell'universo texiano una delle più belle in assoluto della serie, ed è una delle storie in cui Tex ha, di necessit?, un ruolo defilato, perchè parlando del passato di Carson e di una sua antica amicizia, non era possibile altrimenti. Naturalmente non portiamo rancore a Carson per aver "usurpato" il posto che spetta al suo più rinomato pard.
Altri riconosciuti capolavori mostrano comprimari o antagonisti di tale levatura da fare in certo modo ombra al protagonista. Sulla pista di Fort Apache, tanto per dirne uno, e una storia come I sette assassini, che a mio parere non è un capolavoro ma ha sicuramente lasciato tracce con quell'indimenticabile banda di mostri.
Allora mi chiedo: è proprio vero che il texiano tradizionale non tollera una storia di cui Tex non sia il centro? Forse no. Forse il punto chiave è come l'intervento di Tex si rivela risolutore.
Tex non sfugge sempre alla tendenza boselliana all'introspezione (questa è una mia impressione, ma credo che altri la condividano), ma nelle storie che ho citato emerge anche, secondo me, il Tex che "agisce in fretta e pensa ancora più in fretta", come lo definisce Tiger in "I giustizieri di Vegas". Tutto ciò d' valore alla fascia 400, se confrontata con la successiva, perchè se dovessimo confrontarla con sezioni precedenti troveremmo che c'è stata comunque un'involuzione (sempre parere personale di "tradizionalista" ;) ).
L'ultimo Boselli, quindi? L'ultimo Boselli non è quello della fascia 500. L'ultimo Boselli è quello della parte culminante di quella fascia. E qui mi pare di ritrovare veramente il Tex dell'azione, e alcune delle battute e delle scene che me lo hanno reso caro. Una ripresentazione forse un po' "timida", ma che lascia ben sperare per la fascia 600.

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In questo momento non ho il tempo per esprimere le mie opinioni in modo dettagliato, ma vorrei chiarire quello che secondo me è un punto importante nella discussione su Tex adombrato da altri personaggi : un conto è creare grandi nemici ( che accrescono la statura dei nostri, meritevoli di sfidarli) , un altro degli alleati che prendano il posto di Tex ( con Mr. Willer a seguito) come da regola boselliana. E francamente trovo letteralmente insopportabile che le pagine del nostro ranger siano campo libero per fantasie letterarie irrispettose della scritta 'Tex' , ben stampata sulla copertina. Ne approfitto per aggiungere due pareri veloci. Onestamente, non saprei dire quale Boselli preferisco. Tutto sommato, non riesco a vedere una netta cesura tra la fascia 400 e quella successiva a livello stilistico. Forse, negli anni più recenti, l' autore ha cercato di limitare il proprio slancio letterario creando storie più semplici: paradossalmente, tale tentativo è IMHO positivo ( nell' attenersi maggiormente al personaggio) quanto è negativo ( spesso si son create storie con poco pathos: una su tutte, "Missouri" ). Se dunque non riesco a separare nettamente le due fasi in questione, posso ad ogni modo constatare che le storie boselliane che leggo sempre appartengono tutte al quinto centinaio . Fondamentalmente, sono quattro le mie preferite: "Il Passato Di Carson" , "Sulla Pista Di Fort Apache" (indubbiamente quella cui sono più affezionato), "Cercatori Di Piste" e "Montagne Maledette". Curioso che allo stesso modo appartengano alla prima fascia alcune delle storie nei confronti delle quali sono più critico: " Il Ritorno Del Morisco" , "La Minaccia Nel Deserto" e "I Sette Assassini" ( quest'ultima in particolare IMHO ignobile). Difficile, per non dire impossibile, per me comprendere come storie di qualità tanto opposta possano corrispondere alla medesima penna. Ad ogni modo, la fascia del primo Boselli mi è rimasta più impressa del secondo; anche se - devo dire- ciò è spiegabile anche con un certo venir meno del mio interesse nei confronti dell' inedito, anche in relazione al crollo verticale di Nizzi nel centinaio appena chiusosi.

Modificato da Don Fabio Esqueda
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Innanzitutto mi complimento con Virgin per l'ottimo post, un vero e proprio articolo! ::evvai:: Io non so quanto Boselli si sia "tradizionalizzato", o quanto stia cercando di "tradizionalizzarsi";io so solo che a me le sue ultime storie piacciono tantissimo. Come ho già avuto modo di dire,"La mano del morto" la considero un Capolavoro, idem per "Patagonia". "I ribelli di Cuba" e "I giustizieri di Vegas" le considero come due tra le sue storie migliori (e quest'ultima, più passa il tempo, più la rivedo, e più mi convinco che lo sia anche lei, un Capolavoro). In ogni modo, a me anche le storie che Boselli scrive oggi mi sembrano boselliane fino al midollo, con la differenza che, rispetto a quelle della fascia 400, in cui a scrivere c'era anche Nizzi, oggi Boselli attinge maggiormente dal linguaggio più tipicamente bonelliano (soprattutto per quel che riguarda certe "espressioni tipiche"), e, come già detto da Virgin, tiene Tex maggiormente al centro della scena. Proprio "I giustizieri di Vegas" mi sembra paradigmatica di questo "innesto":se il primo albo è quello che presenta un maggior numero di comprimari, un intreccio complesso, una minor presenza dei pards che, a un certo punto, sembrano quasi sostituiti dall'agente della Fargo, il secondo invece vede i pards come assoluti protagonisti, e una semplificazione della trama che, contrariamente a quanto lasciava presupporre il primo albo, non presenta più colpi di scena- per quel che riguarda l'identit? dei nemici e la loro vera natura:"Duello nel corral" è semplicemente puro piombo. Ora, questo "innesto" va bene?... per me assolutamente sè-perchè appunto di innesto si tratta, e non di tradimento del proprio stile:"La mano del morto", per complessit? e ricchezza dell'intreccio,? Boselli allo stato puro;e che dire di "Omicidio in Bourbon street"?Tex è più "centrale"? Tanto meglio, dal mio punto di vista. Insomma, a me questo "nuovo corso" boselliano (sempre che di nuovo corso si tratti per davvero!) mi sta entusiasmando- e lo sapete bene, data la media dei miei voti alle storie :P

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A me piace piu la fascia 400 (e di molto). Ma non mi sento di dire che le sue ultime storie non mi convincono. Passando per forza di cose ad autore di punta, credo sia normale una "normalizzazione" delle sue storie, e sebbene in linea di massima le trovo meno riuscite comunque le apprezzo. Le sue prime storie avevano un senso di epicit? che nelle ultime è difficile trovare. E a me quel senso piaceva molto, forse perche andavano ad alternarsi con quelle classicissime di Nizzi. Adesso sarà interessante vedere come si comporterr? nella fascia 600:se continuerà in questo suo processo evolutivo oppure si stabilizzer? in linea con il centinaio appena passato.

quello che hai detto rispecchia in pieno il mio pensiero e non c'e' altro da aggiungere !spero che non te la prendi se uso le tue parole per dire le mia ;)
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A me piace piu la fascia 400 (e di molto). Ma non mi sento di dire che le sue ultime storie non mi convincono. Passando per forza di cose ad autore di punta, credo sia normale una "normalizzazione" delle sue storie, e sebbene in linea di massima le trovo meno riuscite comunque le apprezzo. Le sue prime storie avevano un senso di epicit? che nelle ultime è difficile trovare. E a me quel senso piaceva molto, forse perche andavano ad alternarsi con quelle classicissime di Nizzi. Adesso sarà interessante vedere come si comporterr? nella fascia 600:se continuerà in questo suo processo evolutivo oppure si stabilizzer? in linea con il centinaio appena passato.

quello che hai detto rispecchia in pieno il mio pensiero e non c'e' altro da aggiungere !spero che non te la prendi se uso le tue parole per dire le mia ;)
Scusatemi amigos, ma "Patagonia" non vi sembra la storia più epica mai scritta da Boselli, nonchè una delle più epiche di tutta la saga texiana?... ed è solo una mia impressione, ma io anche "I ribelli di Cuba","I demoni del Nord" e "I giustizieri di Vegas" le trovo epiche.
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non ho detto che non mi piace la storia : " patagonia " paco ! anzi la trovo anch'io epica come dici tu !!pero' se devo fare un raffronto sulla maggioranza delle mie storie preferite scritte da mauro dico che le storie che mi sono piu' piaciute sono nella fascia 400 !!ovviamente poi ci sono anche storie interessanti e degne di rispetto ( belle insomma :D) nella fascia 500/600 e negli speciali !!! ;)

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Scusatemi amigos, ma "Patagonia" non vi sembra la storia più epica mai scritta da Boselli, nonchè una delle più epiche di tutta la saga texiana?

A me sembra una delle peggiori mai scritte da Boselli e, se non fosse per le ultime, disastrose cadute di Nizzi, una delle peggiori dell'intera saga. Semplicemente ?coeurante. Scusatemi se lo dico nella mia lingua, ma non riesco a trovare termini italiani che rendano altrettanto bene l'idea...

S?, è vero che de gustibus non disputandum est, ma io non la trovo per niente epica, così come non scorgo nessuna traccia di epicit? ne "I demoni del nord" e "I giustizieri di Vegas", che pure giudico buone storie, n° tantomeno ne "I ribelli di Cuba", la cui involontaria comicit? ho più volte sostenuto.
Boselli è forse il più epico degli autori di Tex, ma la sua epicit? la ritrovo altrove. Una storia per tutte... "Nei territori del Nord-Ovest".

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@Paco:Forse in Patagonia (che non ho letto) e ne I ribelli di Cuba un po di quella epicit? a cui mi riferisco è presente, ma si trattano di "Texoni", non di storie della serie regolare. E un autore, si cimenta in maniera diversa su un fuoriserie,(credo). Le altre due storie che hai citato, non mi sembrano esempi eclatanti quanto "La grande invasione" o che so "Gli invincibili". @Lupo che corre:figurati se me la prendo per queste cose, lo faccio anch'io a volte ;)

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  • Rangers

Sicuramente la fascia 400 contiene molte più storie "epiche" e che ricordiamo tutti (chi più chi meno) come dei capolavori!"Il Passato di Carson", "Gli Invincibili", "Nei Territori del Nord Ovest", "Sulla Pista di Fort Apache", "Wild West Show", "La Minaccia del Deserto", "La Grande Invasione" e "I Sette Assassini" (per aver inserito quest'ultima tra i capolavori verr? censurato e odiato da Don Fabio per il resto della mia vita :lol2: ), sono secondo me le migliori storie scritte da Mauro nel corso della sua carriera Texiana. Ma ciò non vuol dire che successivamente nella fascia 500 o nella stessa 400 non abbia tirato fuori dal "cappello" altrettante ottime storie. Personalmente guardando i titoli, direi che preferisco il Boselli della fascia 400, ma forse sono condizionato dal fatto che ho iniziato a comprare l'inedito regolarmente proprio in quel periodo (Yucatan di Nizzi - Marcello). E forse molte di quelle storie mi sembravano dei gioiellini proprio per questo motivo, anche se continuo a considerarle tali nonostante passino gli anni e aumentino gli albi di Tex!! :DNella fascia 500 ci sono purtroppo alcune storie che hanno (imho) il difetto di terminare troppo velocemente: si rimane quasi senza fiato, si corre per tutto l'albo e abbiamo dei finali che terminano come una rasoiata, un esempio lampante è Missouri!Non nego che spesso mi hanno lasciato l'amaro in bocca, soprattutto se ripenso alle storie di ampio respiro del passato, in cui tutto era al posto giusto e ogni cosa era ben equilibrata. Ultimamente mi sembra comunque che questa tendenza stia svanendo (meglio usare il "migliorando")!!Per quanto riguarda il livello delle storie, imho è legato non tanto al linguaggio più o meno Gianluigi-Bonelliano, n° alla centralit? o meno di Tex. Secondo me Mauro nella fascia 400, quando entr? ufficialmente nello staff della serie, cercava di creare storie "diverse" dal modello Nizziano estremamente classico. Cosè ecco uscire la storia con gli Irlandesi, quella con il Maestro, quella atipica e fantasiosa con La luce dallo spazio. Erano storie molto meno classiche, forse molto meno tradizionali e meno Western di quelle che ci sta proponendo ultimamente. Forse perchè voleva osare di più, o molto più probabilmente appunto perchè cercava di alternare la classicit? Nizziana (spesso ripetitiva) con storie che lasciassero il segno e quindi potevano stancare meno i lettori. Dopo il numero 500 mi pare che Mauro abbia invece preferito spostarsi su tematiche più Western (d'accordo lo è anche Sulla pista di Fort Apache e molte altre della fascia precedente), però per me è così. Magari mi sbaglio o non mi spiego bene, ma è quello che avverto e secondo me non è un difetto. :trapper:

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Al di la della definizione di "epico" ("I giustizieri di Vegas"-mi spiego meglio-? epica western; e se "Patagonia" non è una storia epica mi chiedo quale possa esserlo, ma vabb?...), io credo che alcune storie di Boselli della fascia 500 abbiano subito gli effetti della nuova linea editoriale che prevede le storie terminate nelle 220 pagine precise, e prevedeva il non superamento di questa lunghezza standard. Il risultato è stato la sparizione di quelle storie lunghe che da sempre contraddistinguono Tex-una situzione che ha fatto male a Tex, non solo al Tex boselliano. Oggi, per fortuna, storie di tre albi si possono scrivere e forse gli sceneggiatori hanno imparato a saper dir tutto, e nei tempi giusti, nel limite delle 220 pagine. Le storie di Boselli dell'ultimo periodo, per esempio, mi sembrano concluse a dovere e senza accellerazioni innaturali-ma il rischio di giungere al finale col fiato corto lui e gli altri lo corrono sempre.... comunque, io credo che la qualità boselliana non sia peggiorata (al di la di poche storie "frettolose") e che invece sia rimasta costante. Per esempio, le storie con Font sono quasi tutte dei veri e propri gioielli:se penso a "I lupi rossi","Colorado Belle" e "Morte nella nebbia", penso a delle storie stupende che annovero nel numero delle migliori scritte da Boselli (per non parlare de "La mano del morto"). Credo che, se nella fascia 400 abbiamo avuto la coppia straordinaria formata da Boselli&Marcello, nella fascia 500 questa sia stata sostituita alla grande da quella composta da Boselli%Font. Dopodich?, io ricordo con molto piacere anche "Spedizione in Messico" e "Fuga nel grande nord", per non parlare della splendida "Buffalo soldier".

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