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TWF - Tex Willer Forum

I Nuovi Cattivi


SUMANKAN
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Le ultime reclute nella fila degli sceneggiatori (Ruju,Manfredi Faraci) oltre a realizzare ottime storie cariche di tensione ed intrecci, si sono rivelati abili anche nel creare nuovi interessanti antagonisti degni di fronteggiare un osso duro come Tex. E' capitato infatti in molte storie che il nostro ranger si sia ritrovato ad affrontare delle vere e proprie mezzeseghe, avversari prevedibili che non mettevano neanche un p? in difficolt? il protagonista che, naturalmente riusciva facilmente ad ottenere la vittoria finale. Invece adesso noto con grande felicit? che stanno entrando in scena nemici con la N maiuscola, veri e propri duri al pari di Tex: Il corrotto e cinico politicante Lansdale protagonista della storia di Manfredi "La grande sete", avversario sleale che pur di ottenere la vittoria è disposto a ricorrere a qualsiasi mezzo; Il Ranger Jack Loman che compare ne "La Prova del fuoco" e che si trasforma in un autentica belva assetata di sangue quando suo figlio rimane ucciso durante uno scontro a fuoco, Il crudele Arthur Rucker che troviamo invece nel maxi di Faraci "La belva umana" e che vive e regna su un'isola dei caraibi imponendo agli abitanti la sua legge fatta di sopraffazioni e cieca violenza. Insomma, c'è da sperare in un ritorno agli albori con cattivi sempre più spietati e diabolici degni di raggiungere o anche eguagliare i vari Mefisto, Yama, ProteusèDite pure la vostra!

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  • Rangers

Beh ad ogni storia ognuno di noi ha diritto di aspettarsi avversari degni di Tex... quelli davvero forti e spietati, in grado di mettere il nostro in seria difficolt?!!Concordo che ultimamente nella serie ne abbiamo visti davvero di particolari e con psicologia ben caratterizzata (Loman ad esempio è tra gli ultimi che mi ha colpito di più)!!E' comunque difficile costruirne così in ogni storia, a meno che non si arrivi alla ripetitivit? e quindi alla conseguente noia da parte del lettore!Di certo i cattivi di cui si è "stra-abusato", soprattutto nell'era Nizziana sono i classici prepotenti del paese (o ricchi allevatori). Un p? meno utilizzati e che forse (imho) hanno ancora possibilità di stupire e catturare il lettore, sono i serial killers, i pazzi sanguinari, oppure i cattivi come Loman che sono costretti a saltare la barricata per un motivo o per un altro!!Lasciando stare i ritorni di personaggi che ci mancano (Maestro in primis), penso che le variazioni di questi avversari possano ancora stupirci!!!Spero anche che vengano creati avversari temibili con loro possibili ritorni!!! :trapper:

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Io, malgrado la buona considerazione per l'ultimo Boselli (che comunque non è che in passato non ci abbia regalato storie indimenticabili) rimango sostanzialmente una tradizionalista. Non amo l'eccessiva evoluzione, e d'altra parte Tex è un fumetto western ben collocato storicamente e geograficamente. I tipi di vilains di cui parla Sam (serial killers o incattiviti per necessit?) o le bande del tipo sette assassini piuttosto che gruppo di Cunningham dovrebbero, IMHO, inframmezzarsi - e non dominare - tra i cattivi più tradizionali, per l'appunto i boss cittadini o i grandi allevatori, possibilmente affiancati, per arricchire la storia, da bande di desperados o da rinnegati e bande di indiani in rivolta. E' ben vero che c'è il rischio di abusarne, ma è altrettanto vero che un autore coi fiocchi (e Boselli, criticato o apprezzato, lo è senz'altro) può affrontare e vincere questa sfida. A Borden comunque io d' il merito di aver creato, anche nell'ultima storia, cattivi di qualità tale da offrire a Tex il modo di mostrare il suo valore senza dover necessariamente fare capolino da ogni pagina. A volte, purtroppo, si è persa l'occasione di dare al Ranger l'ultima parola. Spero vivamente che non sarà così nell'albo di giugno ;):cowboy:

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Per far sè che un avversario sia degno di Tex, bisogna dargli le capacità di poter mettere in oggettiva difficolt? Tex e i pards. E per farlo, pur mantenendo nelle varie storie la centralit? che spetta ai Nostri, credo che si debba raggiungere un equilibrio molto delicato e difficile da trovare: è necessario caratterizzare per bene il/i cattivo/i, ma senza concedergli troppo spazio. A volte ci si riesce e a volte no, però credo che tutti gli autori cerchino di raggiungere questo equilibrio, in un modo o nell'altro. Ai cattivi classici bisognerebbe affiancare, di tanto in tanto, quelli del tipo di cui parlava Sam, visto che non sono stati troppo ricorrenti in passato, e offrono anche ottime opportunità di caratterizzazione psicologica, oltre che possibilità di mettere in difficolt? Tex sotto il profilo mentale, diciamo, visto che un pazzo va sconfitto ricorrendo in larga misura all'intelligenza, più che alla forza. Il cattivo "ordinario", tipo l'allevatore o il boss di paese di turno, può essere battuto con metodi più "classici": con questo non voglio dire che eventuali strategie non abbiano peso, però lo svolgimento dello scontro risulterebbe più ordinario, mentre con un folle non si sa mai cosa può succedere!Stesso discorso, ma motivazioni diverse, per un cattivo che è passato da una parte all'altra della barricata!Insomma, gli ultimi antagonisti che abbiamo letto mi sono piaciuti, e credo che non sarebbe male riproporne più spesso di questi generi in futuro, ma senza ovviamente dimenticare quelli classici!

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Una piccola precisazione rispetto a quanto ho detto prima: scrivendo che i cattivi di nuovo genere devono inframmezzarsi ai classici, non intendo ovviamente che debbano far parte della stessa storia, ma che si devono in qualche modo alternare i diversi tipi.

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Bene bene, vedo che sono in minoranza, tanto per cambiare! haha Io non ritengo che un cattivo debba essere per forza eccezionale per fare in modo che la storia sia memorabile... be', veramente le mie idee sono un tantinello più radicali, visto che mi interessano molto le storie senza cattivi... anzi, diciamo pure senza buoni e cattivi, con una gradazione di personaggi che vanno dal "sostanzialmente buono, ma codardo" al "malvagio, ma umano nella propria cattiveria", lasciando fuori eroi, personaggi edificanti e grandi cattivi, che sono tre categorie di personaggi che, sinceramente, meno vedo e più mi diverto.
E allora perchè leggi Tex, piccolo imbecille supponente?
Non lo so, so solo che mi piace la sua etica narrativa molto stile John Wayne, che negli ultimi tempi, però, è diventata sempre più politicamente corretta (mentre le pellicole del grande John, viste con gli occhi ipocriti di oggi, spesso sono una gioiosissima orgia di scorrettezza).
Però, scusatemi, mi rendo conto che ciò non c'entra nulla con l'argomento della discussione...
I cattivi, dicevamo. Ultimamente si sono fatti più duri e improbabili. Dite? S?, pensandoci è proprio così, ma io non ci avevo mai fatto caso, perchè l'argomento non mi interessa molto. Sono un grandissimo nostalgico dei cattivi imbecilli, forse l'unica caratteristica davvero interessante del Nizzi dell'ultimo periodo: allevatori poco svegli con tirapiedi ancora meno svegli, che con tutta la loro mediocrit? davano una bella atmosfera alla storia. Perchè, diciamocelo, i cattivi sono solo un pretesto per il divertimento, per sparatorie, scazzottate e scene che vanno dall'emozionante al memorabile. Non c'è nulla di male se i cattivi sono imbecilli, purch? la storia sia divertente... il problema è quando a essere imbecilli sono i nostri eroi, ma questa è un'altra storia.

Dunque: più Don Diego Villalta e meno burattinai stile "La mano del morto", che ho già rimosso. Volete mettere la personalit? dell'avversario di Moctezuma? Impagabile. Secondo me vale più di una dozzina di gobbi guerci armati di mitragliatrici improbabili che evocano serpenti di fuoco, scrivono libri, dipingono quadri, compongono haiku nel bel mezzo di un massacro e uccidono mogli, fratelli e parenti fino al settordicesimo grado.

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Questa discussione mi piace proprio! :D E' vero, ultimamente abbiamo avuto un buon numero di ottimi cattivi, caratterizzati benissimo e degni avversari di Tex!Jack Loman è sicuramente quello che mi è rimasto più impresso, per la sua complessit? psicologica e per il dramma che vive che lo porta nel pieno della follia. Ecco, il fatto che Loman fosse essenzialmente un buono, ma un "buono sfortunato", non può che renderci quasi solidali con lui-e il tema del brav'uomo che diventa cattivo e violento, folle, per una serie di sfortunati e tragici eventi è tipico del fumetto supereroistico americano, basti pensare alle origini del Joker:che Ruju abbia preso ispirazione da quelle fonti?Poi c'è Lansdale, il nemico de "La grande sete"! Di cattivi del genere la saga ne è piena, ma, oltre al fatto che questo Lansdale possiede una cattiveria e un cinismo particolari (il tipo si sporca le mani personalmente, senza problemi!), sono convinto che Manfredi, nel tratteggiarlo, si sia rifatto alla situazione politica contemporanea-situazione politica che, secondo me,? alla base dell'ispirazione che ha portato alla storia. E che dire Brown e Mathersè Ecco, a questi due autentici figli di buona donna gli ho voluto davvero bene!Specialmente lo sceriffo Mathers:mitica la sua camminata incazzata per le stade di Vegas verso il saloon coi cowboys ubriachi, mitico il dialogo con Carson prima di morire (interessante soprattutto il fatto che Boselli abbia fatto di Mathers un nemico per Carson, più che per Tex). Poi ci sarebbe il cattivo del Maxi di Faraci... potenzialmente un bel personaggio, sadico crudele intelligente folle, che però risulta ridimensionato dalla seconda parte della sceneggiatura faraciana. E infine?Infine abbiamo, proprio in questi giorni,Revetki e Cunningham...vedremo se entraranno nell'olimpo dei "grandi cattivi contemporanei"!

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Virgin, non ho capito quasi nulla del tuo messaggio :indianovestito: !Comunque, è un discorso interessante sè. A me son sempre piaciute tante tipologie di nemici. I cattivi sfaccettati, che scelgono sè il male ma suscitano allo stesso tempo empatia o quantomeno comprensione: in primis, penso a due leggendari personaggi come Lucero e El Muerto; ma anche il Maggiore Carter. I malvagi puri : Fraser, Brennan e Teller, ma anche Waco Dolan e Boone. I cattivi 'pazzoidi' : Mefisto, la Tigre Nera, il Maestro, ma anche Vyndex e il Grande Re; in tale categoria sono assolutamente esclusi personaggi volutamente ( e IMHO vergognosamente) sopra le righe, quali Thunder e soci. Gli 'uomini nell'ombra': l' uomo di Flagstaff e Macredy, ad esempio, ma anche Howard Walcott ( personaggio difficile da classificare ). Sono due IMHO le cose fondamentali: che gli antagonisti siano ( pur se sfaccettati al massimo) davvero antagonisti ( e non un po' amici un po' nemici) e che la loro descrizione psicologica emerga nell'azione e non fuori, secondo uno dei cardini GLBonelliani ( desunti , come penso sia noto a tutti, dal romanzo d'appendice e di cappa e spada) . Non mi son mai piaciuti i personaggi costruiti a tavolino ( Juan Raza su tutti), sui quali è la storia a esser costruita ad hoc, invece che modellarvisi essi stessi. Tra i personaggi finora citati, mi ha colpito Loman, protagonista della IMHO miglior storia recente di Tex. Interessanti Brown e Mathers ( anche se nel caso di " I giustizieri di Vegas" faccio mia la critica di Ymalpas: troppi personaggi). Eccessivo nel suo sadismo Rucker, protagonista della pur buona trasferta isolana by Faraci. Son sicuro che torner? con qualche altra osservazione :indianovestito: .

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Devo dire che pur riconoscendo il valore artistico e letterario dei cattivi che suscitano empatia, per usare le parole di Don Fabio, preferisco il vilain senza se e senza ma. I primi possono dar vita a prodotti eccezionali (tanto per limitare l'uso della parola "capolavoro") come è il caso di Lucero e di El Muerto, ma gli altri - e tanto meglio se intelligenti, furbi, e buoni tiratori - fanno brillare meglio la stella di Tex. Preferisco le cose ben definite, preferisco "Franti, l'infame che sorrise" a "Franti, il povero ragazzo disadattato".

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Virgin, non ho capito quasi nulla del tuo messaggio :indianovestito: !

Uhm, ti dir?: se non mi capisci una volta, forse hai qualche problema tu, ma se non mi capisci mai, significa che ad avere qualche problema è il sottoscritto. Forse la mattinata trascorsa fra proceleusmatici e pirrichi mi ha un po' frastornato, o forse sto partendo di testa sul serio... :rolleyes:
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Sono un grandissimo nostalgico dei cattivi imbecilli, forse l'unica caratteristica davvero interessante del Nizzi dell'ultimo periodo: allevatori poco svegli con tirapiedi ancora meno svegli, che con tutta la loro mediocrit? davano una bella atmosfera alla storia. Perchè, diciamocelo, i cattivi sono solo un pretesto per il divertimento, per sparatorie, scazzottate e scene che vanno dall'emozionante al memorabile. Non c'è nulla di male se i cattivi sono imbecilli, purch? la storia sia divertente... il problema è quando a essere imbecilli sono i nostri eroi, ma questa è un'altra storia.

Ti dir?... non sono per niente d'accordo... tutte le volte che si ha a che fare con nemici di questo tipo, ossia mediocri, secondo me la storia ne risente e molte volte risulta scontata e anche un p? noiosetta.
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Sono un grandissimo nostalgico dei cattivi imbecilli, forse l'unica caratteristica davvero interessante del Nizzi dell'ultimo periodo: allevatori poco svegli con tirapiedi ancora meno svegli, che con tutta la loro mediocrit? davano una bella atmosfera alla storia. Perchè, diciamocelo, i cattivi sono solo un pretesto per il divertimento, per sparatorie, scazzottate e scene che vanno dall'emozionante al memorabile. Non c'è nulla di male se i cattivi sono imbecilli, purch? la storia sia divertente... il problema è quando a essere imbecilli sono i nostri eroi, ma questa è un'altra storia.

Ti dir?... non sono per niente d'accordo... tutte le volte che si ha a che fare con nemici di questo tipo, ossia mediocri, secondo me la storia ne risente e molte volte risulta scontata e anche un p? noiosetta.
Concordo pienamente con West10 sull'affermazione di Virgin. Ogni volta che leggo delle storie con dei cattivi imbecilli mi sembra di leggere una versione fumettistica dei western di Bud Spencer e Terence Hill, in cui i cattivi erano dei damerini completamente stupidi e codardi.....
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