Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 27] La Cavalcata Del Morto


paco ordonez
 Share

Voto alla storia?  

63 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

Da un texone mi aspettavo di più, soprattutto avendo a disposizione tale guest star ai disegni

Non avendolo ancora letto non posso dirti se concordo o meno con te. Però non credo che Civitelli possa essere definito "guest star", chiamerei così quei disegnatori che normalmente non hanno a che fare con Tex (Magnus, ad esempio)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Da un texone mi aspettavo di più, soprattutto avendo a disposizione tale guest star ai disegni

Non avendolo ancora letto non posso dirti se concordo o meno con te. Però non credo che Civitelli possa essere definito "guest star", chiamerei così quei disegnatori che normalmente non hanno a che fare con Tex (Magnus, ad esempio)
mah, secondo me questo è un commento campato in aria tanto per dire qualcosa (una ''forzatura'', per intenderci... una precisazione inutile e che non c'entra nulla con il Texone) -_nono comunque, per me Civitelli è una guest star pur se è uno dei disegnatori del ranger, poi ognuno la pensa come vuole sisi
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Pat,Cheyenne non ha torto : per "guest star" si intende una partecipazione straordinaria ed episodica di un qualsivoglia artista ad uno spettacolo, fiction, film, telefilm. In questo caso il Maestro, facendo parte della "Scuderia Bonelli" è una "Star", quello sè, anche di prima grandezza. Magnus,Buzzelli,Suarez,Bernet,Wilson, li definirei "Guests Stars".

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

sto finendo di leggere il texone, ma una bella sfogliata l'ho già data, soffermandomi sulle parti disegnate e della storia che mi hanno colpito di più e devo dire che è di una certa qualità.

ho trovato un kit willer favoloso, grintoso nel modo giusto e molto attuale! Boselli, sei mi leggerai, volevo dirti che credo tu sia riuscito a mettere un ottimo equilibrio tra le due figure carismatiche di padre e figlio in questa storia e poi davvero costruita bene quella dove va a divertirsi con le donzelle e poi lui gli dice di dimenticarlo (come non potrebbe essere altrimenti) però lei lo lascia per prima.... ma saranno cose che notiamo noi "donne"..... appena ho fatto una letta più approfondita, arrivo con osservazioni meno superficiali.... :)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Da qualche parte ho letto che Civitelli disegnando d' ai suoi personaggi dei tratti simili ad attori o personaggi famosi. Dando una rapida sfogliata al texone ho notato subito una somiglianza a mio avviso incredibile. Guardate anche voi la terza vignetta di pagina 222. A chi assomiglia secondo voi quel personaggio?

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Da qualche parte ho letto che Civitelli disegnando d' ai suoi personaggi dei tratti simili ad attori o personaggi famosi. Dando una rapida sfogliata al texone ho notato subito una somiglianza a mio avviso incredibile. Guardate anche voi la terza vignetta di pagina 222. A chi assomiglia secondo voi quel personaggio?

ahahha! Hai ragione, che chicca e che omaggio importante!!! :)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Si, tra l'altro non è la prima volta che Civitelli rende omaggio al grande

Bud
. Ci sono minimo altri due casi, la recente "La grande sete": click e in "Ritorno a Culver City" (non sono sicuro al 100 % che sia questo l'albo, in quanto salvai l'immagine tempi addietro) click
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Appena letto abbastanza velocemente. Civitelli si conferma una vera star dei disegni texiani - magari non "guest" perchè non è un ospite in casa Bonelli, ma star sè, anzi Star con la meritata maiuscola. Il suo Kit Willer mi sembra perfino un po' più maturo del solito. La storia non è di quelle che rimarranno nel mito, secondo me, ma è pur sempre una gran bella storia. Naturalmente non c'è traccia di reminescenze del Diablero, a meno che in ogni romanzo che racconti di un amore contrastato non si vogliano vedere ad ogni costo influenze da "I promessi sposi". I quattro pards sono presenti e attivi, ma a mio parere i due che conducono il gioco sono padre e figlio, con gli altri due più defilati e a sostegno. Non manca, naturalmente, il Carson brontolone e pessimista, anche se sotto questo aspetto è sicuramente surclassato dal funereo Eusebio, che si supera talmente da meritarsi un rimbrotto e una minaccia di licenziamento tra il serio e lo scherzoso da parte del suo padrone.

A proposito di Eusebio, un lontano e sicuramente involontario spoiler mi incuriosiva a proposito della sorte di questo personaggio, ormai benvoluto dai lettori come dai pards e amici del Morisco. Per fortuna non accade il peggio, nonostante le lugubri predizioni di cui il nostro amico dice di essere stato oggetto, e nonostante l'apparenza di pag. 164-165. Del resto sarebbe stata veramente strana la reazione fin troppo tranquilla del Morisco, uomo di scienza finch? si vuole ma pur sempre in presenza della morte di un uomo che gli era stato amico più ancora che servitore
Per quanto riguarda Creed Tyler ho avuto sospetti su di lui a causa del suo comportamento arrogante con Kit. Ovviamente non sapevo identificare bene quei sospetti, cioè non mi sapevo spiegare se era proprio lui il "morto", oppure se si servisse di un complice - magari un indiano, e nemmeno avevo immaginato che il suo tradimento risalisse già all'inizio della storia
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

I quattro pards sono presenti e attivi, ma a mio parere i due che conducono il gioco sono padre e figlio, con gli altri due più defilati e a sostegno. Non manca, naturalmente, il Carson brontolone e pessimista, anche se sotto questo aspetto è sicuramente surclassato dal funereo Eusebio, che si supera talmente da meritarsi un rimbrotto e una minaccia di licenziamento tra il serio e lo scherzoso da parte del suo padrone.

Sono quasi alla fine della storia e concordo con Cheyenne su Tex e Kit ( figlio ) primattori. E ci mancherebbe.... :old: Pur non essendo arrivato a leggere il finale, fin qui mi pare una storia finalmente "texiana" con dialoghi piu' brillanti della norma boselliana (!), anche tra Carson e Tex e, finalmente, con meno comprimari del solito a far ombra; ritmo un po' lento, pero'..... Sui disegni, è nota la mia ammirazione per il Maestro Civitelli, nulla da eccepire. Ottimi. ::evvai:: A presto per un commento definitivo. Hasta lu?go, amigos ! :trapper:
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Prima di qualsiasi altra considerazione, lasciatemi dire che Fabio Civitelli, con questo texone, ha realizzato una vera e propria opera d'arte!Un capolavoro assoluto, da vedere e rivedere. Non saprei dire se questo sia il suo capolavoro assoluto, il suo lavoro migliore: quel che è certo è che i notturni di questa storia- tutti, nessuno escluso- sono tra le cose più impressionanti che a mio avviso si siano mai viste su Tex. E il resto è non meno encomiabile: per fare due esempi,

la scena nel covo della setta e quella del viaggio di Eusebio nel paese dei morti.
Insomma, basterebbero anche solo i disegni a giustificare gli euro spesi: un'opera dello stesso livello di quelle dei vari Magnus, Giolitti, Frisenda eccetera!Per quanto riguarda la storia, in attesa di rileggerla, dico poche cose. Innanzitutto, questa volta non parler? di "capolavoro", ma di ottima storia texiana indubbiamente si! Mi sono divertito molto a leggerla, e alcuni momenti sono assolutamente eccellenti- insomma, alla storia nel suo insieme voto un 8,5... ma ci sono singole sequenze da dieci. Alcuni esempi:
1) tutta la scena nel villaggio, col Kit scazzottatore e dongiovanni e i pards al cimitero;2) l'inizio: horror allo stato puro!3) Tutto quello che succede tra pagina 107 e pagina 180;4) tutta la sequenza da pag. 192 a pag.210.
Oltre a questo, è magistrale, come al solito, il modo in cui Boselli gestisce il quartetto: questa volta le luci della ribalta sono tutte per Kit, ma nel finale e nella risoluzione del caso Tex è sempre Tex!Bello anche il modo in cui sono incastrate le varie vicende e la gestione del rapporto tra Morisco ed Eusebio:
ad un Eusabio mai così pessimista, becchino e corvaccio, risponde un Morisco ironico!
Insomma, lettura più che consigliata!E visione prolungata e concentrata delle tavole di Civitelli obbligata per legge! :D
  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora.... partiamo dai disegni di Civitelli che sono un'OPERA D'ARTE, sarebbe da appendere ogni pagina e tappezzarci una mostra, davvero, meraviglioso, ci sono spezzoni in cui davvero lascia senza aprole, tra cui proprio la tetra raffigurazione dell'hombre muerto. Ottimi i particolari storici, con la vicenda ambientata "20 anni prima" con i personaggi armati di colt navy, dragoon e remington al posto delle classiche 45. Passando alla storia la trovo davvero ben scritta, un Boselli straordinario per i primi 3/4 dell'albo, in cui mescola horror, giallo e azione in scene di azione, di amicizia tra i pards, scambi di ironie tra tex e Carson (alcuni dialoghi sono dei capolavori) e un Kit dongiovanni che torna alla ribalta alla grande e le notevoli caratterizzazioni di Morisco ed Eusebio.

Unica cosa avrei davvero preferito scoprire che Videla era davvero stato fatto ritornare dalla tomba, non so perchè, ma lo avrei trovato perfetto nell'atmosfera, e in fondo precedenti texiani di cose simili già ci sono (lo stesso Carson cita la mummia Rakos) quindi non sarebbe stato impossibile. Ma forse parlo così perchè la spiegazione dell'immortalit? del "fantasma" non mi ha convinto affatto: balisticamente aprlando, nessuna corazza da conquistadores, imbottita o meno di cuoio, ferma una pallottola calibro 44/45, o meglio, la ferma, nel senso che non la fa penetrare nella carne (e anche anche, forse ferma la prima, ma non 4-5), ma la botta sarebbe comunque tale da spezzare costole, articolazioni e sicuramente gettare a terra la persona colpita.
Modificato da Cheyenne
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Parto anche io dai disegni, ribadisco che la copertina proprio non mi piace e non mi trasmette niente, ma questa è solo una piccolissima macchia nell'immenso capolavoro artistico che è questo Texone di Civitelli, che ancora una volta mi ha lasciato di stucco, con questi suoi disegni fantastici, perfetti, e che all'interno trasmettono tutta l'ambientazione Horror necessaria, bellissimo l'omaggio al grande Bud!!! Le tavole di questo Texone sono veramente da applausi a scena aperta! Civitelli insieme a Villa sono i migliori IMHO. passiamo ora alla storia, la considero una buona storia, in fatto di gusti come avrete già capito sono un tradizionalista e questa va un pochino fuori, ma è scorrevole, i pard vengono usati tutti in maniera egregia, la figura di EL Morisco mi è sempre piaciuta ( affascinato tra scienza e un pizzico di oscuro ) , a dir la verità preferisco di più il pauroso Eusebio, ma c'è ampio spazio per loro due il che mi è piaciuto.

L'antagonista è originale, a me è piaciuto molto il trucco della vecchia armatura spagnola imbottita di Cuoio che riesce a deviare i proiettili, si può considerare l'antenato del moderno giubbotto antiproiettile ;) Insomma un capolavoro dal punto di vista grafico e una buona storia! contento di questo Texone! rimpiango solo la copertina! :(
Disegni 10storia 8copertina 5 unico difettuccio!! Modificato da Cheyenne
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora.... partiamo dai disegni di Civitelli che sono un'OPERA D'ARTE, sarebbe da appendere ogni pagina e tappezzarci una mostra, davvero, meraviglioso, ci sono spezzoni in cui davvero lascia senza aprole, tra cui proprio la tetra raffigurazione dell'hombre muerto. Ottimi i particolari storici, con la vicenda ambientata "20 anni prima" con i personaggi armati di colt navy, dragoon e remington al posto delle classiche 45. Passando alla storia la trovo davvero ben scritta, un Boselli straordinario per i primi 3/4 dell'albo, in cui mescola horror, giallo e azione in scene di azione, di amicizia tra i pards, scambi di ironie tra tex e Carson (alcuni dialoghi sono dei capolavori) e un Kit dongiovanni che torna alla ribalta alla grande e le notevoli caratterizzazioni di Morisco ed Eusebio.

Unica cosa avrei davvero preferito scoprire che Videla era davvero stato fatto ritornare dalla tomba, non so perchè, ma lo avrei trovato perfetto nell'atmosfera, e in fondo precedenti texiani di cose simili già ci sono (lo stesso Carson cita la mummia Rakos) quindi non sarebbe stato impossibile. Ma forse parlo così perchè la spiegazione dell'immortalit? del "fantasma" non mi ha convinto affatto: balisticamente aprlando, nessuna corazza da conquistadores, imbottita o meno di cuoio, ferma una pallottola calibro 44/45, o meglio, la ferma,  nel senso che non la fa penetrare nella carne (e anche anche, forse ferma la prima, ma non 4-5), ma la botta sarebbe comunque tale da spezzare costole, articolazioni e sicuramente gettare a terra la persona colpita.
Ci vorrebbe lo SPOILER. Ma lui non l'ha messo. Cheyenne, ci pensi tu per entrambi???
La mia risposta è che e pallottole MODERNE forse non sarebbero fermate, ma quelle delle colt dell'Ottocento sè. E comunque succede anche con Clint in Per un Pugno di Dollari (RAMOOON) e in una storia di Bonelli o due. E senza l'imbottitura ulteriore! A me basta. Anche i giubbotti moderni son EFFICACI contro le armi corte!
Modificato da Cheyenne
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Magnifica opera. Per i testi e per i disegni. E dire che, leggiucchiando un po' qua un po' l' mi ero imbattuto persino in messaggi che ne parlavano come il peggiore texone di sempre. Peggiore si, anche peggio di quello di Sommer, pensavo ieri tra me con una certa preoccupazione. Col cavolo! La sensazione che Boselli avesse toppato era per di più confermata anche da diversi altri messaggi che parlavano della solita prolissit? neui dialoghi, della noia, di un Boselli in fase no, in fase involutiva. Insomma il peggio del peggio. Nonostante tutti questi commenti negativi ieri ne ho comprate due copie, in due edicole diverse :indianovestito: , facendomi i soliti 24 km di curve. Ho inziiato a leggerlo la sera, sul tardi, così, con le orecchie basse e poco propenso a dargli fiducia, partendo dall'idea che volevo giusto "assaggiarlo", cioè leggerne una quindicina di pagine tutt'al più per soppesarne un po' la qualità. E mi sono riotrovato - in un lampo - a pagina 82 quando, disinteressatomi completamente della partita in tv, l'ho messo da parte, tutto soddisfatto, che era ormai venuta l'ora di andare a nanna. E prima di addormentarmi ho pregustato, una volta tanto, il piacere che ne avrei tratto dalla lettura l'indomani. Tanto di capello dunque a Mauro Boselli che sul Texone ormai non sbaglia un colpo. E questa volta non sono qui per parlare di cose che non vanno, ma di quelle che - finalmente - mi è piaciuto ritrovare sulle pagine di Tex.

1 ) Il richiamo al genere horror. Che poi horror non è propriamente dicendo, ma da applausi l'intuizione della strega Maya che batte il Morisco sul campo e azzecca la "morte" di Eusebio. Morte che lascia insinuare un dubbio e tutto resta vagamente sospeso tra la realtà e il sopranaturale...2 )Il ripescaggio di un comprimario storico, perfettamente caratterizzato. Non ho trovato una sola cosa, dico una, che non andasse nella sua caratterizzazione. E bravissimo Boselli anche nel dare molto spazio a Eusebio e a farci conoscere i suoi famosi parenti, e a renderceli subito simpatici.3 ) Il ruolo più o meno importante dato a diversi personaggi femminili nella storia.4 ) Il richiamo a diverse storie del passato, a "Diablero!", a "Gli uomini giaguaro", a "La voce misteriosa"...5 ) Averci presentato ancora una volta Kit Willer rubacuori.6 ) Aver scritto una storia di Tex. Con i pards. Concentrando la sua attenzione stavolta su questi quattro personaggi. Solo su di loro.7 ) Non aver imbottito la sceneggiatura di inutili comprimari. Per intenderci, in questo texone i personaggi non mancano, ma hanno la loro giusta dimensione e non rubano spazio.8 ) Per aver scritto un bel giallo sul culto dei resurrezionisti e la vecchia leggenda messicana dell'Hombre muerto, che in molti hanno definito pilotato, scontato e prevedibile. Ma quando mai! Sarà ingenuo io, ma i colpi di scena - autentici - li ho visti eccome, d'altronde ahimè non vanto anni e anni di esperienza maturata a "picconare" e affondare le storie di Claudio Nizzi.9 ) Ringrazio Boselli per aver scritto una storia lineare, non ad incastro, con degli sviluppi facili da seguire:a ) flashback sulla morte di Videlab ) arrivo a Pilaresc ) Pueblo blanco: festa e cimiterod ) Kit Willer e Tiger nel sud del Texas per rintracciare i vecchi rangerse ) Tex e Carson alla Mesa del muertof ) El Morisco da Maya e morte di Eusebiog ) scontri vari con l'hombre muertoh ) scontro finale con scoperta del doppiogioco di Saritai 9 resa dei conti con Tyler10 ) Molto bella anche l'ambientazione, il ritorno a Pilares era atteso dal 1998, e bene anche la puntualizzazione sulla ricostruzione della casa e il riferimento alla precedente storia nolittiana. Molto gustosa anche la sequenza a Pueblo Blanco. Cimiteri, grotte, mummie, palude dall'immensa distesa avvolta dalla nebbia e in notturna. 11 ) Dialoghi meno prolissi del solito, numerose le tavole addirittura non parlate. La lettura ne ha guadagnato tantissimo.12 ) Disegni di Civitelli, belli come sempre. Con il disegnatore che si è divertito ad usare altre tecniche, dal retinato al tratteggio usato nelle illustrazioni a complemento dell'autobiografia di Tex. Lavoro certosino. E storia che di conseguenza ci guadagna, lasciate parlare chi dice che disegnata da Font si sarebbe ottenuto lo stesso risultato.
Mi dimentico sicuramente qualcosa, ma posso dire di essere uscito veramente soddisfatto da questa lettura, e di aver ritrovato Tex protagonista nelle pagine. Voto: così a caldo 9,5, ma può starci anche il dieci. P. s. solo una cosa, ma come hanno fatto Tex e co. davanti al cadavere di Horne a non turarsi il naso? Modificato da paco ordonez
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Torno sui disegni di Civitelli un attimo (una recensione approfondita la inserir? nella piccola monografia civitelliana che sto preparando per il prossimo numero del Tex Willer Magazine), per dire che non ho ben capito quale sarebbe l'omaggio a Dal'.
Forse è perchè non lo conosco bene, l'artista spagnolo, dato che è uno di quelli che più disprezzo di tutto il novecento, ma l'unica vignetta che mi fa pensare a lui è quella con Eusebio, bellissima, che è stata stampata anche nel retro di copertina.
Penso a quella perchè l'atmosfera allucinata, i corpi pietrificati che emergono dalla terra arida, mi sembrano quelli più estranei alla tipica iconografia texiana, e dunque più vicini a una di tipo surrealista- il tutto è molto aleatorio, date le mie conoscenze, perchè mi viene da pensare a Ernst o a Tanguy allo stesso modo di Dal'... quindi: BOH! :D

E se di surrealismo e Dal' conosco poco, di storia della fotografia conosco ancora meno; nei tre libri che ho sull'argomento, il nome di Michael Kenna, citato da Civitelli come punto di riferimento per i cieli, non compare nemmeno una volta!
In ogni caso ho cercato un po' di sue fotografie su internet, ed effettivamente i suoi cieli ricordano molto quelli del texone di Civitelli.
Vi mosrto questa bella foto, presa dal suo sito: il cielo è fantastico!
Mostra la Cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, ed è stata realizzate nel 2008.

Immagine postata

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora.... partiamo dai disegni di Civitelli che sono un'OPERA D'ARTE, sarebbe da appendere ogni pagina e tappezzarci una mostra, davvero, meraviglioso, ci sono spezzoni in cui davvero lascia senza aprole, tra cui proprio la tetra raffigurazione dell'hombre muerto. Ottimi i particolari storici, con la vicenda ambientata "20 anni prima" con i personaggi armati di colt navy, dragoon e remington al posto delle classiche 45. Passando alla storia la trovo davvero ben scritta, un Boselli straordinario per i primi 3/4 dell'albo, in cui mescola horror, giallo e azione in scene di azione, di amicizia tra i pards, scambi di ironie tra tex e Carson (alcuni dialoghi sono dei capolavori) e un Kit dongiovanni che torna alla ribalta alla grande e le notevoli caratterizzazioni di Morisco ed Eusebio.

Unica cosa avrei davvero preferito scoprire che Videla era davvero stato fatto ritornare dalla tomba, non so perchè, ma lo avrei trovato perfetto nell'atmosfera, e in fondo precedenti texiani di cose simili già ci sono (lo stesso Carson cita la mummia Rakos) quindi non sarebbe stato impossibile. Ma forse parlo così perchè la spiegazione dell'immortalit? del "fantasma" non mi ha convinto affatto: balisticamente aprlando, nessuna corazza da conquistadores, imbottita o meno di cuoio, ferma una pallottola calibro 44/45, o meglio, la ferma,? nel senso che non la fa penetrare nella carne (e anche anche, forse ferma la prima, ma non 4-5), ma la botta sarebbe comunque tale da spezzare costole, articolazioni e sicuramente gettare a terra la persona colpita.
Ci vorrebbe lo SPOILER. Ma lui non l'ha messo. Cheyenne, ci pensi tu per entrambi???
La mia risposta è che e pallottole MODERNE forse non sarebbero fermate, ma quelle delle colt dell'Ottocento sè. E comunque succede anche con Clint in Per un Pugno di Dollari (RAMOOON) e in una storia di Bonelli o due. E senza l'imbottitura ulteriore! A me basta. Anche i giubbotti moderni son EFFICACI contro le armi corte!
Fatto Borden :)
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Già il cappello davanti al maestro: quando Civitelli ci aveva mostrato in anteprima alcune tavole di questa storia, anche un ignorante come me si era reso conto della qualità altissima dei disegni, ma con tutta la storia davanti il risultato è ancora migliore, una delizia per gli occhi. Tutto il mistero, le tenebre, la notte, sono resi in maniera splendida, se vogliamo c'è anche un omaggio a Dal', almeno mi sembra, per non parlare delle caratterizzazioni di tutti i personaggi. Ma non serve sprecare parole, il tutto va visto coi propri occhi. Avevo avuto invece delle perplessit? sull'argomento della storia, si poteva scivolarci sopra e perdersi da mille altre parti, invece devo dire che mi è piaciuta parecchio.

Se non si sfora direttamente nel soprannaturale, in questo tipo di storie bisogna mantenere alti il mistero e la tensione il più a lungo possibile, anche fino alla fine, e mi sembra che ci si sia riusciti benissimo. Se si toglie una parte iniziale in cui forse si parla un po' troppo, ma in cui i dialoghi non sono pesanti e noiosi come altre volte, anzi ci fanno (ri)apprezzare il cameratismo e la goliardia fra i pards, la storia è molto ben equilibrata, si divide in tre filoni che tengono alto l'interesse del lettore. L'idea di partenza, la leggenda dell'Hombre Muerto, è stata sviluppata veramente bene, lega il filone religioso di questa setta dei Resurrezionisti con la questione dell'oro di Sant?Ana, attraverso la figura di El Morisco e di Sarita, la vera sorpresa di questa storia, e del ranger traditore. L'atmosfera è resa benissimo, la maggior parte della storia si svolge di notte o al chiuso, con lievi sfumature horror che rimangono tuttavia sotto controllo. Anche la parte di Eusebio contribuisce a dare interesse, ognuno ha il suo peso, piccolo o grande che sia, in evidenza soprattutto i due Willer, Tiger forse un po' in ombra ma non mi pesa poi più di tanto. La faccenda del cavaliere senza testa, che fa da filo conduttore e di cui avevo indovinato strada facendo sia gli interpreti vivi e morti che la strategia dell'armatura, poteva essere il punto debole della storia, e invece è quella marcia in più che gli fa fare il salto di qualità. Peccato sia stato saltato il momento dell'incontro col Morisco, ma poco male. Quando gli ingredienti sono mischiati bene non c'è neanche bisogno di supernemici che mettano Tex e soci veramente alle corde. A questo texone darei un 8,5, ma volendo anche 9, è andato anche oltre le mie aspettative.
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Allora.... partiamo dai disegni di Civitelli che sono un'OPERA D'ARTE, sarebbe da appendere ogni pagina e tappezzarci una mostra, davvero, meraviglioso, ci sono spezzoni in cui davvero lascia senza aprole, tra cui proprio la tetra raffigurazione dell'hombre muerto. Ottimi i particolari storici, con la vicenda ambientata "20 anni prima" con i personaggi armati di colt navy, dragoon e remington al posto delle classiche 45. Passando alla storia la trovo davvero ben scritta, un Boselli straordinario per i primi 3/4 dell'albo, in cui mescola horror, giallo e azione in scene di azione, di amicizia tra i pards, scambi di ironie tra tex e Carson (alcuni dialoghi sono dei capolavori) e un Kit dongiovanni che torna alla ribalta alla grande e le notevoli caratterizzazioni di Morisco ed Eusebio.

Unica cosa avrei davvero preferito scoprire che Videla era davvero stato fatto ritornare dalla tomba, non so perchè, ma lo avrei trovato perfetto nell'atmosfera, e in fondo precedenti texiani di cose simili già ci sono (lo stesso Carson cita la mummia Rakos) quindi non sarebbe stato impossibile. Ma forse parlo così perchè la spiegazione dell'immortalit? del "fantasma" non mi ha convinto affatto: balisticamente aprlando, nessuna corazza da conquistadores, imbottita o meno di cuoio, ferma una pallottola calibro 44/45, o meglio, la ferma,? nel senso che non la fa penetrare nella carne (e anche anche, forse ferma la prima, ma non 4-5), ma la botta sarebbe comunque tale da spezzare costole, articolazioni e sicuramente gettare a terra la persona colpita.
Ci vorrebbe lo SPOILER. Ma lui non l'ha messo. Cheyenne, ci pensi tu per entrambi???
La mia risposta è che e pallottole MODERNE forse non sarebbero fermate, ma quelle delle colt dell'Ottocento sè. E comunque succede anche con Clint in Per un Pugno di Dollari (RAMOOON) e in una storia di Bonelli o due. E senza l'imbottitura ulteriore! A me basta. Anche i giubbotti moderni son EFFICACI contro le armi corte!
NoBorden scusa, ma no :) un'arma corta di oggi viene fermata da un giubbino antiproiettile se si parla di una 5.56 o 7.65 (parlo di pistole chiaramente, i 5.56 NATO passano i muri), una 9x21/19/17 o una .40 ti fanno a pezzi qualsiasi osso ci sia sotto. Ti faccio un esempio recente: il pazzoide che a Guidonia ha ucciso due persone e ferite altre 8, tra cui un poliziotto (nel 2007) non ha ucciso quest'ultimo solo perchè indossava il giubbotto antiproiettile, ma comunque gli ha fatto fare diversi mesi di ospedale con la colonna vertebrale compromessa e un volet costale spaventoso (colpito alla schiena mentre soccorreva un altro ferito). Le colt 45 e 44 avevano un calibro superiore sia alle 9mm che alle .40 (che sono 10mm), infatti uno dei motivi per cui tali calibri sono andati sostituiti dai più leggeri 38 special (nei revolver) e .380 ACP nelle semiautomatiche era la loro eccessiva potenza che rendeva il tiro poco preciso dopo la diffusione delle canne corte. Non per nulla le prime S&W erano in .32 (le modello 1 e 2 del primo 1860). Poi lo so benissimo pure io che Leone e Bonelli con le licenze poetiche sulle armi ci sono andati a nozze (Civitelli molto meno, è davvero preciso), ma resta il fatto che se davvero una corazza e un gambeson di cuoio avessero reso immuni alle pallottole non sarebbero sparite le corazze dagli equipaggiamenti militari di tutto il mondo dal 1840 in poi (e anche prima erano appannaggio di pochi corpi più da sfilata che altro, almeno dal 1600).
Grandissima storia comunque, sono il primo a dirlo, mi è piaciuta moltissimo. Modificato da Cheyenne
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.