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TWF - Tex Willer Forum

[618/620] Gli Schiavisti


ymalpas
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Borden, ribadisco la gratitudine per "Montagne maledette" e - chi ama le sorprese non legga -

l'intervista che mi hai concesso
. Tuttavia, qui dissento totalmente. Riporto le tue parole:

Tuttavia, una cosa voglio dire. Tex bisogna scriverlo tenendo presente tutta la saga (e questo lo so fare meglio di voi, non ci piove), ma anche come se lo si dovesse scrivere per un lettore che lo legge PER LA PRIMA VOLTA!

Il punto della discordia è nella parentesi: c'è da capirne il senso. Qui sei tu l'unico autore e dunque non ci sono termini di paragone per quel che riguarda lo scrivere. Se il punto è il conoscere la saga, francamente penso che siamo in molti a conoscerla bene: leggo Tex dal 1987, non da ieri.[...]Quanto alla questione "figlioccio", non me ne ricordavo neppure io, come tu certamente non ricorderai mille altri dettagli: è un argomento così decisivo per la conoscenza di una saga? O forse è più importante sapere come si muovono i personaggià
Credo la questione del conoscere la serie sia molto più complicata di quanto appare: il fatto è che uno scrittore professionista legge, rilegge, analizza e seziona al microscopio ogni vignetta, magari anche dei particolari per noi insignificanti o che non riusciamo a notare, e questo proprio perchè, essendo quello di scrivere il suo lavoro (e aggiungo, in questo caso scrive un fumetto che non è stato creato da lui) quando legge Tex o scrive una storia lo fa partendo da presupposti, da "assunzioni" diverse dalle nostre e dalla necessit? di conciliare elementi che neanche ci immaginiamo: non dimentichiamoci che ha la responsabilità di creare un prodotto che leggeranno centinaia di migliaia di persone, e le cose da far combaciare sono già di per sè un'infinit? anche senza tener conto di questo dato. Io credo che sia doveroso che un autore di Tex, e a maggior ragione quello principale, conosca la saga meglio di tutti noi. E' una cosa che pretendo, deve essere così, non mi sento offeso se me lo sento dire da Boselli in persona.
Bravo!D'altronde qui c'è chi argomenta sui fiammiferi tra le dita dei piedi (già fatto e lo rifarà), risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?). Qui ci sono i Navajos che vi mancavano tanto, che volete di più, non posso mettere tutto in una storia!Pretese assurde che rimarcano la distanza tra lo scrittore professionista e il fan del tutto irrazionale...
IMHO penso che il problema principale stia appunto qui: non si può mettere tutto in una storia, giustissimo verissimo , infatti io, come molti altri utenti, preferirei che ci fosse meno carne al fuoco in una storia! ( meno coprotagonisti, antagonisti e smancerie/ complimenti vari)Come hai detto tu nel Tex di GLB tutte queste cose che ti stiamo contestando cerano, io dico VERO, ma ti dico che non erano tutte nella stessa storia, mi spiego meglio:-trovavamo storie dove Tex veniva elogiato per crearne il mito, ma non in tutte lo storie Tex era elogiato perchè se no Tex diventerebbe per l'appunto un mito, avrebbe tutto spianato davanti a se nessuna difficilt?, il che si allontanerebbe dalla realtà che deve esserci.- trovavamo storie con più nemici, con storie che si intersecavano, ma 1 in tutte Tex aveva una qualche difficolt?, 2 le spiegazioni c'erano eccome, 3 avevamo anche molte storie dove Tex aveva un UNICO nemico, epico , forte quasi del livello del nostro Tex.-in quanto ai coprotagonisti, il fatto è che da un po di tempo a questa parte Tex è sempre circondato da mille altre persone e dare il giusto spazio a tutti è ben difficile e toglie certamente spazio a Tex e i pard. In quanto alla differenza così marcata tra scrittore e fan ACCANITO (definirci irrazionali penso non sia giusto perchè in questo forum quasi la totalit? degli utenti è razionale) penso non sia così marcata... anzi ;)
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(definirci irrazionali penso non sia giusto perchè in questo forum quasi la totalit? degli utenti è razionale)

Bhe scusate se puntualizzo su questo passo,... sempre un opinione ?, e come tale v? rispettata, ma come tale v? data anche una risposta da più parti visto che "irrazionali" è plurale e include se non tutti una parte di noi. Vorrei capire meglio cosa vuol dire irrazionale,... se vuol dire prtendere o meglio aspirare ad avere un Tex che ogni tanto faccia Tex come molti di noi lo hanno sempre inteso, allora non sono affatto d'accordo. Se vuol dire che non si possa all'interno di una storia avere le già sopra citate scazzottate, interrogatori, sberle di ogni tipo etc etc. anche qu? son d'accordo con i dovuti limiti, anche perchè abbiamo spiegato già in maniera esauriente che la raccolta di azioni tradizionali fatte da Tex in passato, attualmente non è molto usata se non per niente. Una degna distribuzione del Tex tradizionale anche in storie future non è certo un imposizione, ci mancherebbe, ma solo la giusta e non "irrazionale" osservazione che molti di noi hanno fatto. Poi in ultimo se la divisione tra utente razionale ed irrazionale è fatta in merito agli elogi senza critica di cui parlava il buon Don Fabio, questo è un altro discorso, in seguito al quale mi definisco molto razionale....:)
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Per quanto mi riguarda io mi ritengo - in quanto lettrice di Tex - abbastanza "irrazionale". Insomma, se non lo fossi non passerei del tempo in un forum dove si discute se un individuo mai esistito debba dire "Peste e corna!" scaraventando due energumeni fuori da un saloon oppure meditare in posizione del fior di loto sulla traccia da seguire. E sono fiera e felice di questa mia irrazionalit?, che tra l'altro mi ha permesso di gustarmi piatti molto semplici come Blek Macigno o Il Comandante Mark, e non andrei mai a cercare la perfezione storica; preferisco di gran lunga un Cochise, giusto per menzionare un personaggio, la cui esistenza si dilata nel tempo texiano, e chi se ne importa se nella realtà sarebbe già morto da un pezzo!Più irrazionale di così, ditemi un po' voi! :lol2:

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Io non capisco perchè qui le persone, soprattutto Giacomo, si scaldino per nulla. Io sinceramente non ho visto da parte n° di Boselli n° di chicchessia un irrisione delle critiche altrui: semplicemente ci sono state risposte dirette e senza giri di parole da parte di tutti, secondo me l'irrisione ci sarebbe stata se Boselli avesse voluto prendere in giro qualcuno usando dei giri di parole per far passare le sue risposte. Se vi scaldate per così poco, non oso pensare che succede per le vere discussioni accese! :D

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  • Rangers

Quoto le parole di Lorenzo - AtTheRocks!Giacomo per favore vedi di calmarti ... se proprio sei nervoso evita di scrivere e far scoppiare stupide ed inutili liti!Anche perchè ulteriori messaggi simili verranno da questo momento cancellati senza preavviso

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  • Collaboratori

Neanche a me mi va di litigare ma di discutere in maniera costruttiva, si!

Ecco, c'è un qualcosa scritto da Borden che non mi quadra e cioè il fatto che per essere autori, e buoni autori di Tex, bisogna conoscere passo passo la serie.

Come dire che, per strappare applausi con un albo di Tex, un Aurelio Sangiorgio, per i profani autore dell'"enciclopedia" texiana, o un Claudio Paglieri, sarebbero la persona più indicata.

Ma una cosa è conoscere Tex e una cosa è saper raccontare storie.

E Boselli è sicuramente una persona che conosce Tex ed è anche uno che ha scritto alcune delle più belle storie di Tex.

Non tutte però.

Paradossalmente Claudio Nizzi ha scritto una storia tra le più apprezzate di Mister No senza essere mai stato un lettore assiduo del personaggio ( Nolitta gli regal' l'intera collana spedendogliela in, lui dice uno, paccone a Modena ). Idem su Tex. Nizzi ha scritto di averlo letto, sporadicamente, negli anni sessanta e settanta e di averlo conosciuto bene solo quando se ne è occupato professionalmente. Quello che ha fatto su Tex, paradossalmente dicevo, sono state un insieme di storie che definire belle è poco e che sono andate impoverendosi mano a mano che la sua conoscenza del personaggio, sic, si rafforzava.

Che dire del povero Segura? Citando lo stesso Nizzi, dall'intervista a uBC... "Il caso Segura è diverso: non conosceva a sufficienza il personaggio, motivo per cui le sue storie erano troppo lontane dalla tradizione e molto lacunose soprattutto nei dialoghi, che infatti vengono riscritti prima della pubblicazione". E dire che, specialmente sull'altro forum ma anche qui da noi, le sue storie - specialmente le prime - risultano tra le più acclamate, certo poco texiane, ma avventurose al punto giusto. Sappiamo tutti che trattamento è stato riservato anche all'ultimo maxi, quando un po' di esperienza doveva averla maturata.

Veniamo ora al caso più controverso, l'anti-texianit? di Nolitta, autore di pregevolissime storie, alcune forse anche tra le migliori della serie, maggiore conoscitore di Tex in Italia e nel mondo, eppure malgrado ciò anche autore di storie molto interlocutorie, texianamente parlando. Per chi conosce e ha letto Gregorio di Tours e sa della sua capacità di raccontare storie, capacità che è un'arte a se stante, Nolitta è un grande raccontatore, affabulatore e incantatore, ma non ci ha trasmesso il verbo texiano, almeno a sentire quelli che, leggendo per la prima volta "Mingo il ribelle" notarono eccome la differenza e Borden sa a chi mi riferisco.

Per venire al nocciolo della questione, con molta onest? e quel senso critico (sarà anche poco e non lo discuto) che mi riconosco, questa nuova "caccia infernale" è molto texiana in molti dei suoi aspetti, e pochissimo in altri, ma è il modo in cui è stata raccontata e in particolar modo nell'albo centrale, ad essere stato raccontato non al meglio.

E questo, anche il lettore novello di Tex a cui Borden dice di pensare ogniqualvolta scrive una nuova avventura, può pensarlo.

E incidentalmente, suggerirei di pensare un pochino di più ai vecchi lettori, quelli affezionati frequentatori delle edicole, zoccolo duro, perchè la stessa ammissione suggerisce nella mia mente quanto ormai l'aspetto economico delle vendite sia messo - anche inconsciamente - in primo piano nelle strategie editoriali del nuovo curatore di Tex e non è che la cosa mi riempia proprio di entusiasmo ( tra l'altro dubito che Bonelli padre si piegasse a certe logiche, ma davvero era così è ).

C'è qualcuno che si è lamentato del recente aumento di prezzo, beh io spenderei anche cinque euro ogni mese pur di ritrovare la giusta alchimia nelle nuove storie di Tex, che è quella del secondo centinaio con storie capolavoro scritte e pubblicate a ritmo serrato.

Il primo centinaio, che sto riscoprendo poco alla volta, con storie ingenue ma davvero appassionanti (talvolta anche più di quelle pubblicate in questi giorni) al quale Boselli marcatamente si richiama, merita certo di essere conosciuto ma anche di cedere, imo, il passo a quello successivo. Dove di figliocci di Carson, tanto per restare in tema, si parla poco o niente.

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ma è il modo in cui è stata raccontata e in particolar modo nell'albo centrale, ad essere stato raccontato non al meglio.

Ecco Ymalpas, è tutta una questione di gusti: a me il secondo albo è piaciuto moltissimo, un crescendo di tensione che culmina nella scoperta del contagio. Detto questo, io non solo sono convinto che chi scrive Tex deve conoscerlo a menadito, ma credo anche che questo debba valere per noi lettori, se vogliamo che il nostro "acume critico" abbia un fondamento serio. Sarà chiaro: due giorni prima che uscisse "Nel rifugio di Espectro" mi sono riletto "Il tesoro del tempio", di Bonelli e Letteri, nn.76 e 77. Li' non si sa quasi niente di Esmeralda: non si sa da dove vengano fuori i suoi aztechi, che cosa vogliano, quali piani abbiano: niente di niente, tranne di una profezia fumosa: è evidente che dare spiegazioni a Bonelli, in quel caso, non interessava. Idem di Fidel: si sa che è un bandolero che vuole mettere le mani sul tesoro, ma non si sa quasi niente sul luogo in cui prende le droghe, e come è giunto a scoprirlo. Non parliamo poi di Tex e Carson, che non hanno nessun ruolo nella risoluzione della faccenda, scompaiono letteralmente dalla scena, e giungono in tempo solo per fare i becchini. Insomma, voglio dire che Boselli ha ragione nel dire che bisogna conoscere tutta la saga, e che una critica che non tiene in conto di queste storie bonelliane (per esempio "Pueblo bonito") non può pretendere di accusare "Nel rifugio di Espetro" di scarsa texianit?, e, per dire, ritenere erronee la scelta di non spiegare chi è Espectro e il ruolo di Castillo.
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Salvato il Miller Ranch, Tex e Carson scoprono che i Comanches trafficano con il messicano Fidel Romulio che, per arraffare i tesori del tempio di Esmeralda, insidia la sovrana decisa a riportare all'antico splendore la civilt? azteca

Et voil' la motivazione di Esmeralda, dei suoi Aztechi, e del desperado messicano! Non è vero che non si sapeva nulla, senza contare che, grazie al fatto che le storie di Bonelli erano in gran parte "trasparenti" era abbastanza facile arrivarci.

Ma sostengo che in generale Gli schiavisti è stata una storia buona, e anche qualcosa in più, da non comparare nemmeno con Caccia infernale. Per alcuni poteva essere migliore, per altri va bene così, siamo qui per scambiare opinioni e ascoltare gli altri, anche se remano contro di noi, purch? rimanga intatto il rispetto reciproco.

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Si, ma non è che ci siano spiegazioni dei piani di esmeralda... cioè, è tutto abbastanza fumoso. Se è per questo, si potrebbe dire: "Espectro è un pazzoide che odia gli indiani e vuole ammazzarli tutti"... et voil' la motivazione di Espectro! :D

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  • Collaboratori

Insomma, voglio dire che Boselli ha ragione nel dire che bisogna conoscere tutta la saga, e che una critica che non tiene in conto di queste storie bonelliane (per esempio "Pueblo bonito") non può pretendere di accusare "Nel rifugio di Espetro" di scarsa texianit?, e, per dire, ritenere erronee la scelta di non spiegare chi è Espectro e il ruolo di Castillo.

Quando dico che bisognerebbe guardare al Tex della maturit?...
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Si, ma non è che ci siano spiegazioni dei piani di esmeralda... cioè, è tutto abbastanza fumoso. Se è per questo, si potrebbe dire: "Espectro è un pazzoide che odia gli indiani e vuole ammazzarli tutti"... et voil' la motivazione di Espectro! :D

Mi rilegger? Il tesoro del tempio, Paco... ma non mi sembra che ci sia tutta questa omert? :DChe Espectro sia un tantino pazzoide e ce l'abbia con gli indiani non ci piove, ma che ce l'abbia per razzismo, per vendetta, o perchè gliel'ha detto il profeta Barakuk, è questo che non si spiega. E non è uno che mette due candelotti di dinamite in un tepee, questo si prende pure la briga di coltivare batteri e di regalare coperte vaiolose in giro!
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Quando dico che bisognerebbe guardare al Tex della maturit?...

Scusa, Ymalpas, ma che quel Tex non sia maturo è una tua idea... rispettabilissima, ovviamente, ma che io non condivido!Quello è altrettanto Tex come quello del secondo centinaio, e se Boselli si rif? soprattutto a quel Tex (secondo me è così) non sarà certo io rimproverarlo per questo! :trapper: Voglio dire un'altra cosa: se si applicassero i criteri con cui si giudicano le nuove storie, e quelle di Boselli in particolare, alle storie del primo centinaio (e anche del secondo) un sacco di capisaldi texiani sarebbero da bocciare....
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Borden, ribadisco la gratitudine per "Montagne maledette" e - chi ama le sorprese non legga -

l'intervista che mi hai concesso
. Tuttavia, qui dissento totalmente. Riporto le tue parole:

Tuttavia, una cosa voglio dire. Tex bisogna scriverlo tenendo presente tutta la saga (e questo lo so fare meglio di voi, non ci piove), ma anche come se lo si dovesse scrivere per un lettore che lo legge PER LA PRIMA VOLTA!

Il punto della discordia è nella parentesi: c'è da capirne il senso. Qui sei tu l'unico autore e dunque non ci sono termini di paragone per quel che riguarda lo scrivere. Se il punto è il conoscere la saga, francamente penso che siamo in molti a conoscerla bene: leggo Tex dal 1987, non da ieri. Si parla di fatti, ma spesso il confine tra opinione e fatto, quando si interpreta un testo, è molto labile: ad esempio, i tanto discussi complimenti, che tu attribuisci alla tradizione di GLB, per quanto mi riguarda sono totalmente antitetici a Tex. O quantomeno, penso si debba distinguere tra dialoghi virili come quello con Laredo (nella prima storia) o Torrence, e quelli tremendamente mielosi e posticci di altre storie (la IMHO pessima "Caccia infernale", ad esempio). Quanto alla questione "figlioccio", non me ne ricordavo neppure io, come tu certamente non ricorderai mille altri dettagli: è un argomento così decisivo per la conoscenza di una saga? O forse è più importante sapere come si muovono i personaggià
Ovviamente mi riferisco al CONOSCERE non allo scrivere. E ribadisco il punto. Qui da molte parti si è dimostrata ignoranza di certi particolari che invece l'autore deve conoscere e usare. Tu dici che non ti ricordi di "figlioccio", Okay! Ma l'autore NON PUO' permettersi la stessa ignoranza. L'autore DEVE usare "figlioccio". Se qualcuno glielo contesta, l'autore ha ragione e il contestatore ha torto. Lapalissiano. IDEM per i complmenti. Che ne so io di quello che RICORDI O NON RICORDI TU? MA ti rendi conto di quel che diciòIo devo usare i materiali che ho e tra questi ci sono anche i complimenti che GL profondeva a piene mani nei confronti di Tex per crearne il mito.
Pensi davvero che non si possa scrivere "Tex" senza sapere che Carson è padrino di Kit? Non basta sapere che Tex e Carson sono amici fraterni, e il giovane Willer ha ricevuto il nome in onore del vecchio ranger?E' pensabile - mettiamola così - ricordare ogni informazione di più di sessant'anni di storie?P. S. Vedi che avevo ragione? Tu vedi dei fatti che io non vedo: sono due diverse opinioni. E, diciamocela tutta, se c'è un personaggio che detesta le cose sdolcinate, quello è Tex.
Ma come? Un autore di Tex DEVE sapere certe cose. E' il lettore che può non saperle! E sono FATTI, non opinioni.
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Pensi davvero che non si possa scrivere "Tex" senza sapere che Carson è padrino di Kit? Non basta sapere che Tex e Carson sono amici fraterni, e il giovane Willer ha ricevuto il nome in onore del vecchio ranger?

Giacomo, ma proprio in questo sta la differenza tra il fan e il professionista!D'accordo che questo è un particolare che in molti si ricordano, ma alla fin fine il succo della questione è questo!
ESATTO!
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risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?)

Naturalmente, e penso senza bisogno di rispiegralo era una visione generale del Tex che non si vede più, di certo come tutti hanno capito...(o quasi)....? solo una delle cose che si vedono ben poco o niente nell'attuale era Texiana.... sarei stato proprio stupido se mi riferivo all'ultima storia che pur non avendola conclusa, fa già capire che Tex non sfiorer? un saloon nenache da lontano...:)
Allora, visto che qui si parla di QUESTA storia, perchè OGNI VOLTA allargare il discorso ai solito luoghi comuni?
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Beh scusa Mauro, qui non sono d'accordo. Intanto i fiammiferi e non fiammiferi erano un semplice esempio, in secondo luogo il Tex che ricordo aveva navajos, risse da saloon e magari vigilantes distributori di cravatte di canapa, e Tex che da una parte strappava un malcapitato al linciaggio e dall'altra faceva fuori una banda di rinnegati (e perchè no, trovava pure il tempo di dare una lezione a tre o quattro indiani ubriachi). :lol:

Emb?? Queste cose le scrivo anch'io, no? Dove sta il problema'
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Si, ma non è che ci siano spiegazioni dei piani di esmeralda... cioè, è tutto abbastanza fumoso. Se è per questo, si potrebbe dire: "Espectro è un pazzoide che odia gli indiani e vuole ammazzarli tutti"... et voil' la motivazione di Espectro! :D

Esatto! Qualcuno ha capito quali erano le motivazioni dell'attentatore di Brindisi? Vabb? che c'entra come i cavoli a merenda, eh? Ed è anche di cattivo gusto parlare qui, forse.. Ma a volte la realtà... Che cosa volevano Fantomas e Macchia Nera? Che cosa vuole Mefisto?Con tutto ciò, Espectro non vale certo quelli. Ma non era mia intenzione creare nulla di paragonabile a quelli, in questa storia. E' solo una dannata storia. E tra l'altro io penso che Caccia Infernale sia molto, molto più bella di questa!!! Aggiungo: Non c'è affatto una pletora di personaggi, in qiuesta storia di una ELEMENTARITA' sconcertante. Sono solo COMPARSE, come nella maggior parte delle storie, con CENTINAIA di banditi, di GL Bonelli. Se vi pare complicata anche questa, beh, mi dimetto!
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Neanche a me mi va di litigare ma di discutere in maniera costruttiva, si!

Ecco, c'è un qualcosa scritto da Borden che non mi quadra e cioè il fatto che per essere autori, e buoni autori di Tex, bisogna conoscere passo passo la serie.

Come dire che, per strappare applausi con un albo di Tex, un Aurelio Sangiorgio, per i profani autore dell'"enciclopedia" texiana, o un Claudio Paglieri, sarebbero la persona più indicata.

Ma una cosa è conoscere Tex e una cosa è saper raccontare storie.

E Boselli è sicuramente una persona che conosce Tex ed è anche uno che ha scritto alcune delle più belle storie di Tex.

Non tutte però.

Paradossalmente Claudio Nizzi ha scritto una storia tra le più apprezzate di Mister No senza essere mai stato un lettore assiduo del personaggio ( Nolitta gli regal' l'intera collana spedendogliela in, lui dice uno, paccone a Modena ). Idem su Tex. Nizzi ha scritto di averlo letto, sporadicamente, negli anni sessanta e settanta e di averlo conosciuto bene solo quando se ne è occupato professionalmente. Quello che ha fatto su Tex, paradossalmente dicevo, sono state un insieme di storie che definire belle è poco e che sono andate impoverendosi mano a mano che la sua conoscenza del personaggio, sic, si rafforzava.

Che dire del povero Segura? Citando lo stesso Nizzi, dall'intervista a uBC... "Il caso Segura è diverso: non conosceva a sufficienza il personaggio, motivo per cui le sue storie erano troppo lontane dalla tradizione e molto lacunose soprattutto nei dialoghi, che infatti vengono riscritti prima della pubblicazione". E dire che, specialmente sull'altro forum ma anche qui da noi, le sue storie - specialmente le prime - risultano tra le più acclamate, certo poco texiane, ma avventurose al punto giusto. Sappiamo tutti che trattamento è stato riservato anche all'ultimo maxi, quando un po' di esperienza doveva averla maturata.

Veniamo ora al caso più controverso, l'anti-texianit? di Nolitta, autore di pregevolissime storie, alcune forse anche tra le migliori della serie, maggiore conoscitore di Tex in Italia e nel mondo, eppure malgrado ciò anche autore di storie molto interlocutorie, texianamente parlando. Per chi conosce e ha letto Gregorio di Tours e sa della sua capacità di raccontare storie, capacità che è un'arte a se stante, Nolitta è un grande raccontatore, affabulatore e incantatore, ma non ci ha trasmesso il verbo texiano, almeno a sentire quelli che, leggendo per la prima volta "Mingo il ribelle" notarono eccome la differenza e Borden sa a chi mi riferisco.

Per venire al nocciolo della questione, con molta onest? e quel senso critico (sarà anche poco e non lo discuto) che mi riconosco, questa nuova "caccia infernale" è molto texiana in molti dei suoi aspetti, e pochissimo in altri, ma è il modo in cui è stata raccontata e in particolar modo nell'albo centrale, ad essere stato raccontato non al meglio.

E questo, anche il lettore novello di Tex a cui Borden dice di pensare ogniqualvolta scrive una nuova avventura, può pensarlo.

E incidentalmente, suggerirei di pensare un pochino di più ai vecchi lettori, quelli affezionati frequentatori delle edicole, zoccolo duro, perchè la stessa ammissione suggerisce nella mia mente quanto ormai l'aspetto economico delle vendite sia messo - anche inconsciamente - in primo piano nelle strategie editoriali del nuovo curatore di Tex e non è che la cosa mi riempia proprio di entusiasmo ( tra l'altro dubito che Bonelli padre si piegasse a certe logiche, ma davvero era così è ).

C'è qualcuno che si è lamentato del recente aumento di prezzo, beh io spenderei anche cinque euro ogni mese pur di ritrovare la giusta alchimia nelle nuove storie di Tex, che è quella del secondo centinaio con storie capolavoro scritte e pubblicate a ritmo serrato.

Il primo centinaio, che sto riscoprendo poco alla volta, con storie ingenue ma davvero appassionanti (talvolta anche più di quelle pubblicate in questi giorni) al quale Boselli marcatamente si richiama, merita certo di essere conosciuto ma anche di cedere, imo, il passo a quello successivo. Dove di figliocci di Carson, tanto per restare in tema, si parla poco o niente.

Sei in errore su un concetto fondamentale. Nizzi conosceva BENISSIMO Tex, proprio perchè l'aveva STUDIATO. (a proposito il maiuscolo per me non è urlato, ma una sorta di grassetto, con buona pace di Ordonez).


Sergio lo conosceva meglio di chiunque e ha scritto bellissime storie. Personali, ma bellissime. (e comunque è ovvio che non basta conoscere Tex per scriverlo, ma ne è il PRESUPPOSTO NECESSARIO).


Segura NON lo conosceva affatto e nelle ultime storie lo consoceva sempre meno!!! :trapper:


Diciamocela, e qui scandalizzer? qualcuno, il Tex di Segura(che è stato un Grande del fumetto) in Redazione piaceva solo a Canzio. Non certo a Sergio, non certo a Nizzi, non certo a me. Di lui salvo "Il cacciatore di fossili" dove si era sforzato di fare Tex.

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Beh scusa Mauro, qui non sono d'accordo. Intanto i fiammiferi e non fiammiferi erano un semplice esempio, in secondo luogo il Tex che ricordo aveva navajos, risse da saloon e magari vigilantes distributori di cravatte di canapa, e Tex che da una parte strappava un malcapitato al linciaggio e dall'altra faceva fuori una banda di rinnegati (e perchè no, trovava pure il tempo di dare una lezione a tre o quattro indiani ubriachi). :lol:

Emb?? Queste cose le scrivo anch'io, no? Dove sta il problema'
Pardon, tu hai detto

D'altronde qui c'è chi argomenta sui fiammiferi tra le dita dei piedi (già fatto e lo rifarà), risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?). Qui ci sono i Navajos che vi mancavano tanto, che volete di più, non posso mettere tutto in una storia!

Io - anche se ovviamente qui ho fatto un miscuglio, e non ho necessariamente citato una storia in particolare - ti dico che Bonelli riusciva sè a farci stare tutto haha Se poi mi è permesso un piccolo OT, mi scuserai Mauro ma il maiuscolo in internet ha sempre voluto dire urlare. Se non sbaglio non era Ordonez ma Esqueda a evidenziarlo, ma tant'? ;)
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[ Pardon, tu hai detto

D'altronde qui c'è chi argomenta sui fiammiferi tra le dita dei piedi (già fatto e lo rifarà), risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?). Qui ci sono i Navajos che vi mancavano tanto, che volete di più, non posso mettere tutto in una storia!

Io - anche se ovviamente qui ho fatto un miscuglio, e non ho necessariamente citato una storia in particolare - ti dico che Bonelli riusciva sè a farci stare tutto haha
Non è vero. E neanche con la risata me la dai a bere!
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[ Pardon, tu hai detto

D'altronde qui c'è chi argomenta sui fiammiferi tra le dita dei piedi (già fatto e lo rifarà), risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?). Qui ci sono i Navajos che vi mancavano tanto, che volete di più, non posso mettere tutto in una storia!

Io - anche se ovviamente qui ho fatto un miscuglio, e non ho necessariamente citato una storia in particolare - ti dico che Bonelli riusciva sè a farci stare tutto haha
Non è vero. E neanche con la risata me la dai a bere!
Mi intrometto, ma basterebbe togliere uno dei sempre numerosi comprimari.... Facile, no è :old: _ahsisi
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[ Pardon, tu hai detto

D'altronde qui c'è chi argomenta sui fiammiferi tra le dita dei piedi (già fatto e lo rifarà), risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?). Qui ci sono i Navajos che vi mancavano tanto, che volete di più, non posso mettere tutto in una storia!

Io - anche se ovviamente qui ho fatto un miscuglio, e non ho necessariamente citato una storia in particolare - ti dico che Bonelli riusciva sè a farci stare tutto haha
Non è vero. E neanche con la risata me la dai a bere!
No eh?Bene, può darsi che leggiamo due cose diverse. O che io sono di bocca buona. Sta di fatto che, mentre cercavo Il tesoro del tempio, giusto per verificare quello che dice Paco, ho tirato fuori anche gli albi che lo precedono. Nel 73, da pag. 35 a pag. 114 c'è già un'avventura non delle più memorabili ma sicuramente ricca di azione e colpi di scena, ma quella che segue, cioè Pony Express (una delle più belle, a mio giudizio) ci offre: due tribù indiane in rivolta; un rinnegato; Kit catturato dai comanche e messo al palo; l'insidia a un forte e la trappola escogitata da Tex in risposta; il tenero interrogatorio del complice del rinnegato; due galantuomini che Tex fa gentilmente uscire da un saloon; la sgamatura del rinnegato; un giornale che salta in aria... e senza dubbio dimentico qualcosa. Ok lo ammetto, non ci sono i navajos ubriachi o il tentato linciaggio, ma spero che ci possiamo accontentare. Anche senza risate.
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@ per Paco : Mario, che c'entra Esmeralda è Recentemente ho perso mio padre e, nell'elogio funebre, ho rievocato la prima volta in cui mi port? a casa Tex : era il 1965, l'albetto a striscia si intitolava "Il segreto di Esmeralda". Nonostante avessi 4 anni, con l'aiuto della mamma, riuscii a capire il raccontino, il sogno degli Atzechi, le brame di Fidel Romulio, uno strano personaggio chiamato El Morisco ecc. Ti racconto questo poich? le storie erano complesse ma semplici, sarà stato che il pubblico, come ho postato prima, non era attento ed esigente come adesso. Io seguo diverse serie televisive e cinematografiche... prendi solo Star Trek :piccoli sbagli, leggerezze nella narrazione dei fatti, incongruenze... i fans non ti perdonano niente, sono attentissimi ad ogni dettaglio. Noi lettori e collezionisti di Tex ci comportiamo nello stesso modo, non lasceremmo passare ormai sviste storiche, errori di consecutio temporale o altro. A Espectro è stato intitolato un albo, mica poco, e l'aspettativa per un personaggio simile ammetterai che è andata delusa.@ per Borden : a parte qualche particolare,? assodato che ai più non è andata già la gestione di Espectro. Punto e basta ! Salud a tutti .

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[ Pardon, tu hai detto

D'altronde qui c'è chi argomenta sui fiammiferi tra le dita dei piedi (già fatto e lo rifarà), risse nei saloon (ma dove li trovi i saloon in questa storia?). Qui ci sono i Navajos che vi mancavano tanto, che volete di più, non posso mettere tutto in una storia!

Io - anche se ovviamente qui ho fatto un miscuglio, e non ho necessariamente citato una storia in particolare - ti dico che Bonelli riusciva sè a farci stare tutto haha
Non è vero. E neanche con la risata me la dai a bere!
No eh?Bene, può darsi che leggiamo due cose diverse. O che io sono di bocca buona. Sta di fatto che, mentre cercavo Il tesoro del tempio, giusto per verificare quello che dice Paco, ho tirato fuori anche gli albi che lo precedono. Nel 73, da pag. 35 a pag. 114 c'è già un'avventura non delle più memorabili ma sicuramente ricca di azione e colpi di scena, ma quella che segue, cioè Pony Express (una delle più belle, a mio giudizio) ci offre: due tribù indiane in rivolta; un rinnegato; Kit catturato dai comanche e messo al palo; l'insidia a un forte e la trappola escogitata da Tex in risposta; il tenero interrogatorio del complice del rinnegato; due galantuomini che Tex fa gentilmente uscire da un saloon; la sgamatura del rinnegato; un giornale che salta in aria... e senza dubbio dimentico qualcosa. Ok lo ammetto, non ci sono i navajos ubriachi o il tentato linciaggio, ma spero che ci possiamo accontentare. Anche senza risate.
Allora rileggiti quella storia invece di spaccare in quattro i miei pochi capelli :indianovestito: Sinceramente a me pare di mettere molto anche nelle mie storie. C'è chi mi accusa di mettere troppo!!!! Anche stavolta!
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