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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 24/04/2022 in tutte le sezioni

  1. Eppure, pare che davvero in Italia gli sceneggiatori di fumetti "classici" (nel senso di: avventurosi, divertenti, appassionanti) in Italia siano estinti, sostituiti completamente dagli autori citazionisti e depressi... Questa è l'osservazione, dello stato di cose desolante che non promette molto bene per il fumetto "popolare", sui motivi andiamo più a tentoni. Io vedo per esempio che il fumetto che "tira" di piu in generale e quello Giapponese. (Non tanto in Italia, ma proprio in Giappone, dove fa ancora vendite inimmaginabili altrove, e come dominazione mondiale). E quando vedo i meccanismi produttivi, capisco anche perché: sono assolutamente spietati, estremamente selettivi fino alla crudeltà, e se non vendi, sei fuori. In ogni numero delle riviste c’è la cartolina già affrancata per votare le storie e vedere subito il gradimento, ma quello che conta sono soprattutto le vendite. Se vendi, puoi fare davvero una valanga si soldi e diventare ricchissimo, ma a quel punto devi dedicare la vita a produrre con l'editor che ti viene a cercare a casa se rallenti un minimo. Ci sono migliaia di aspiranti autori, ma meno del 2% ce la fa a rimanere nel settore, il 98% non vende abbastanza e non trova più lavoro, deve cambiare mestiere. Ecco, magari cosi è esagerato (e ci sono molte storie dei danni che fa questo sistema, con autori che si sono suicidati o hanno avuto minata la salute), ma non si può negare che sia efficace, questo tipo di "selezione commerciale" alla fine produce fumetti fatti per il pubblico, per piacere, per vendere. E rimangono i più bravi. Con numeri non paragonabili a quelli giapponesi ma comunque ancora buoni c’è il fumetto Francese. Meno feroce e spietato perché e diversa la società, quindi chi non vende tantissimo non viene subito estromesso. Viene piuttosto pubblicato con i contratti tipici francesi, in cui viene pagato a percentuale sulle vendite con un minimo garantito bassissimo (se non sei Uderzo, ovvio), e quindi... secondo recenti inchieste, oltre i due terzi dei fumettisti francesi campa con la versione francese del reddito di cittadinanza (che li esiste da decenni) perché non ricava dai fumetti abbastanza per mantenersi. Ovvio che invece se vendi un sacco anche li puoi diventare ricchissimo... [diversi autori Bonelli in passato hanno provato a fare "l'autore" in Francia... salvo poi tornare subito di corsa in Italia da Mamma Bonelli quando si sono resi conto che con le vendite scarse di quello che producevano, in Francia se li sognavano i page rate Bonelli...] Con aspetti diversi legati al tipo di società e di cultura, e il tipo di editoria, vedo comunque sistemi fatti per premiare chi vende e estromettere chi non vende. lasciando perdere considerazioni sull'artista emarginato che merita ma non vende (e allora potrebbe auto-prodursi) sono sistemi che da una logica biecamente commerciale HANNO SENSO e producono FUMETTI CHE SI VENDONO. Cioe CHE PIACCIONO. Questo meccanismo in Italia pare inceppato, da quasi 40 anni. In generale i fumetti vendono poco (ma bisognerebbe vedere se questa é la causa o l'effetto degli autori che abbiamo...) e non si diventa ricchi, ma allo stesso tempo, si può fare una carriera lunga e pluri-premiata senza aver mai venduto praticamente un tubo. . L'impressione e che in Italia, le vendite non siano tanto importanti nella carriera di un fumettista. Se non vendi comunque se sei in Bonelli hai il lavoro fisso, puoi macinare stancamente pagine che non piacciono a nessuno per decenni e nessuno ti romperà troppo le scatole, e d'altro canto c’è un aria di rassegnazione, da "perché sforzarsi di fare cose che vendono, tanto non vende niente" che deresponsabilizza ("non é colpa mia, non si vende niente"). il mercato potenzialmente potrebbe esserci, come dimostrato dalle vendite di autori che piacciono davvero come Leo Ortolani, Gipi, e soprattutto Zerocalcare, ma appena esci da questi autori, un potenziale lettore troverebbe ben poco che non sia spesso masturbatorio o scopiazzatura di scopiazzatura di scopiazzatura di citazioni. Ecco, in Italia abbiamo ormai un mercato fumettistico fatto da autori e proposte che vendono poche migliaia di copie ad un pubblico nerd che ama le citazioni, e seleziona autori di quel tipo. Chiedergli di mettersi a sceneggiare un fumetto "popolare" e ad alta diffusione come Tex, probabilmente è futile come chiedergli di mettersi di colpo a sceneggiare One Piece per i giapponesi...
    4 points
  2. Aver ragione è un conto, nessuno mette in dubbio che Diablero sia uno degli utenti più acuti del forum e la maggior parte delle volte son d'accordo con il suo pensiero, tuttavia è davvero antipatico e controproducente per la serena interazione del forum, alludere continuamente alla presunta mancanza di capacità di comprensione dei testi degli interlocutori. (Special modo quando non si condividono i contenuti!). Capita troppo spesso e onestamente lo reputo un atteggiamento arrogante e poco edificante per un utente di spessore, come oggettivamente Diablero è. Perdonate lo sfogo e senza rancore.
    4 points
  3. Queste sono le 6 storie di Nizzi che verranno pubblicate nei prossimi anni - per quel che sappiamo - e tutte le nostre ipotesi e considerazioni su dove verranno pubblicate sono abbastanza inutili perché probabilmente Boselli ha già deciso al 90% in quale collana inserirle: in base alla lunghezza e (forse) alla qualità. (Solo quella disegnata da Volante non si sa bene dove finirà...) Ma se questo era l'apporto che Nizzi stava dando a Tex, ossia una media di circa due storie all'anno (guardando anche tutto il periodo da quando ha ripreso a scrivere), perché - mi chiedo - preoccuparsi così tanto, da parte di alcuni, della sua "cessata attività"? Lasciamo stare la qualità, ma se guardiamo solo la quantità, sinceramente a me Nizzi non sembra per niente indispensabile, se è vero che Rauch - ci è stato detto - aumenterà la sua produzione (riducendo un po' il suo impegno su Zagor probabilmente) e così anche Giusfredi, che Boselli ha elogiato in una recente intervista dicendo che sta facendo progressi sorprendenti, a partire dal prossimo cartonato disegnato da Gomez. Si tratta in fondo di colmare il buco di due storie all'anno... Inoltre sappiamo che qualche altro sceneggiatore bonelliano sta presentando soggetti. Quindi sinceramente non mi preoccuperei più di tanto... In più mi chiedo: con tutti gli sceneggiatori che ci sono alla Bonelli, ma anche fuori della Bonelli , magari giovani e mezzi disoccupati, è possibile che non si trovi qualche talento che voglia e sappia scrivere delle storie di Tex? "Non conoscono abbastanza il nostro ranger come lo conosceva Nizzi", si dice: be', ma anche Segura ne sapeva ben poco di Tex e però ha scritto ottime storie (ok, un po' rivedute e corrette)... Ovviamente non parlo di dilettanti allo sbaraglio, ma di sceneggiatori giovani che hanno già scritto per altri personaggi bonelliani o hanno pubblicato per altre case editrici (non esiste solo la Bonelli, eh). In questo periodo di vacche magre dovrebbero essere solo che contenti di scrivere per il personaggio più importante d'Italia, o no? Insomma, è vero che l'Italia non è un paese per giovani, anzi è una gerontocrazia in ogni suo settore (culturale, politico, economico...), ma se non si riesce a sostituire uno stanco (sono gentile!) 84enne, con qualche valida giovane promessa, be' allora siamo messi veramente male. Vuol dire che siamo proprio alla frutta!
    3 points
  4. Infatti. Lo scrittore è squalificato da vent'anni. Quello che pare sfuggire a chi si straccia le vesti per l'oltraggio del "relegare Nizzi sul maxi per ripicca" è... la semplice comprensione di un testo in italiano. (io mi sono sempre chiesto se ci sia un legame fra l'incapacità di capire quello che si legge nel forum e il non rendersi conto della roba che scriveva Nizzi. Se non c'è, certo che è una bella coincidenza) Se fossero in grado di capire un testo in italiano, si sarebbero resi conto che nessuno ha chiesto "punizioni" per Nizzi (sai che punizione, a pubblicarlo sul maxi, piangerà lungo tutto il percorso per cambiare l'assegno di 60.,000 euro in banca...), ma che si parla SEMPRE E SOLO di qualità delle storie. Una qualità che Nizzi ormai da decenni GARANTISCE. È una garanzia che faranno schifo. E che in ogni singola storia, troverà la maniera di ridicolizzare Tex. (certo, per rendersene conto che si parla di quello bisogna essere in grado di capire un testo in italiano e andare al di là del "tifo". Ma d'altro canto, se fossero in grado di capire un testo in italiano, non ci sarebbe bisogno di spiegargli cosa dice Nizzi. Qui ci troviamo di fronte a "lettori" che leggono Tex che si cala le braghe, chiede scusa, si slaccia il cinturone, viene ridicolizzato e fregato da tutti, strilla come un gallinaccio, e poi dopo aver "letto" queste cose parlano del "tex inossidabile e invincibile di Nizzi", e di tutta la storia hanno capito solo che ha mangiato patatine...). Le sei storie rimanenti, per la prima volta dopo decenni, non saranno ciofeche dilettantesche indegne di un autore professionista, piene di passaggi illogici e stupidi e di frecciate a Tex? Allora non c’è problema, esattamente come se domani risorge GL Bonelli e torna a scrivere Tex (la probabilita mi pare la stessa), si pubblichino dove si vuole. Lo trovo comunque un tantino improbabile. Capisco chi ancora spera dopo una, due, tre, quattro, cinque storie di merda, ma sperarci ancora dopo CINQUANTA storie di merda, mi viene davvero da dire "chi visse sperando..." P.S.: trovo strano che ci siano lodi sperticate e osanna alla decisione di Boselli di far tornare Nizzi, visti soprattutto i risultati. Altre tre-quattro decisioni così lungimiranti e Tex può chiudere. Ma anche qui, vedo una totale incomprensione di semplici testi in italiano. Dove cavolo l'avete letto che Boselli ha fatto tornare Nizzi perchè ha grande stima del suo valore come scrittore? Boselli ha detto che Nizzi "gli serviva" perchè deve riempire una quantità assurda di pagine di Tex ogni mese, e "ci sono comunque lettori a cui piace". Non è una lode a Nizzi. È un "per fortuna certi lettori si accontentano anche di sta roba"... Mettendola in maniera meno diplomatica: una storia di merda di Faraci viene riconosciuta come tale perchè il lettore la vede "estranea" è merda a cui non è abituato. Quelle di Nizzi cullano, certi lettori ci ronfano sopra da vent'anni...
    2 points
  5. " Ed io sono un FAN (lo dico senza paura) della saga, non certo di Boselli o di Nizzi o di Glb. Sono un fan di tutti loro, e in quanto tale li magnifico e li esalto, o li critico per onestà se c'è da farlo. Un fan della saga, non un tifoso di questo contro quello è viceversa. " Ecco, queste parole di leo dovrebbero essere scolpite nella mente di tutti noi. Quanto al Nizzi uomo, non lo conosco ma mi è sempre parso un cagacazzi, scusate il francesismo. Ormai è definitivamente fuori da Tex, quindi fa parte della storia del personaggio, e il nostro compito è valutarne serenamente l'operato. Sull'uomo se la vedranno Boselli, i vari disegnatori punzecchiati eccetera. Affari loro.
    2 points
  6. L' abbondare dell'aspetto comico non lo trovo per nulla un problema, anzi, le migliori di Nizzi sono un divertimento raro, e la componente fraterna tra lui e Carson, quando non esagera nella macchietta del vecchio cammello, la trovo una delle cose migliori della storia di Tex. I cliché no, insopportabili alle lunghe, specie l' eccessivo ricorso all' origlione, ancora più che le patatine.
    1 point
  7. Sono storie a cui sono affezionato, eppure sono sostanzialmente d'accordo con lui sui difetti. Ciò non mi impedisce di godermele ancora.
    1 point
  8. Infatti io non capisco chi dice che Nizzi avrebbe dovuto mollare visto il proprio calo qualitativo... Se aveva il riscontro che tutto andava bene, chi glielo avrebbe fatto fare? Io al suo posto avrei fatto esattamente lo stesso, compreso il rigetto dovuto allo scrivere roba che non volevo e scriverne sempre di più per incassare di più. Penso che me ne sarei andato anche io sbattendo la porta e bestemmiando tutto e tutti, morti compresi. Eppure è così che funziona nella vita. Ci stavo ragionando l'altro giorno: tutte le volte che ho lasciato una ragazza ho cominciato il discorso dicendo: "Ti amo". Lo si dice come captatio benevolentiae, ma forse ottiene l'effetto contrario.
    1 point
  9. A proposito di nuovi autori. Racconto, a due anni di distanza, un aneddoto: mando un soggetto a Boselli. Dopo un po' di tempo mi arriva la risposta: comincia coi complimenti per la storia in globale, poi elenca alcune cose che non vanno ma che sono ampiamente modificabili o migliorabili in fase di sceneggiatura, infine mi dice il motivo per cui me la boccia: troppo matura per Tex. Io rimasi stupito perché me l'aveva detto l'autore di Luna Insanguinata, che è piuttosto "matura" per la serie. Poi quell'appunto finale per cui Boselli ha storto il naso si poteva sfumare benissimo. Ci ho "bisticciato" un po' ma poi ho accettato il verdetto. Peccato. Se il giudizio comincia con un complimento, la bocciatura sa davvero di doccia fredda.
    1 point
  10. Ma magari. Solo che, oltre ad aver voglia di scriverlo, debbono anche scriverlo bene, e se a stento ci riescono i Ruju e soci non so... Certo, ci vuole il numero minimo di sceneggiatori di Tex, per via delle tante storie annue, ma soprattutto direi che ci vorrebbe una certa qualità. Rauch secondo me è promettente, vediamo. Certo che la baracca la trascina Borden, c'è poco da fare. Tra alti e bassi le storie belle vengono da li. Tipo l'ultima delle navi, a cui ho dato, forse esagerando, un 10. Ma ho esagerato per via del soggetto nuovo e diverso e della maestria mostrata in sceneggiatura, cose non comuni, anche se come al solito Tex è molto marginale (cosa che ha anche questa stancato) e non manca qualche esagerazione (tipo i salti sul ghiaccio per esempio). Soggetti di questo tipo dagli altri non ne vengono. Certo, è difficile lanciarsi in cose ambizione se si è alle prime armi o se ci si accontenta di svolgere un lavoro corretto. Segura era un esempio preclaro di coraggio, invece. Non conosceva abbastanza il personaggio, cannava i dialoghi, ma si buttava a capofitto su sceneggiature esaltanti e cinematografiche molto emozionanti. Però quanto sia difficile scrivere Tex è facilmente comprensibile vedendo la fine che hanno fatto il 90 per cento degli sceneggiatori. GBL ok, manco a parlarne. Nolitta, grandi storie ma non lo sapeva scrivere. Personaggio totalmente cannato o comunque reinventato (non che sia una cosa che aborro, intendiamoci, ma noi texiani siamo rompiballe e vogliamo tutti i connotati al posto giusto, magari anche sbagliando eh, forse dovremmo modernizzarci, chissà) Nizzi grandissimo per diversi anni, poi un mezzo scempio. Berardi ha gettato subito la spugna tra 1000 capricci. Segura grande sceneggiatore, grandi storie, ma Tex fuori fase (e soprattutto Carson). Faraci cannato. Manfredi che ci sta come i cavoli a merenda (e che continuo a non capire se è ancora su Tex o no). Ruju che non ci convince. Boselli certo, ma anche lui non è esente da malumori per il suo Tex 2.0. Secondo me i tre totem di Tex sono GLB-Nizzi-Boselli, insomma i tre che al loro meglio hanno scritto le pagine fondamentali (senza stare a vedere, adesso, le cadute, specie di Nizzi), il resto non fa testo. E' molto difficile scrivere Tex.
    1 point
  11. A me hanno sempre insegnato che, in una discussione, chi alza la voce passa dalla ragione al torto. Diablero "alza la voce"? Sì. Per questo motivo passa dalla ragione al torto? Sì. Ma, per passare al torto, è indispensabile un prerequisito: avere ragione.
    1 point
  12. Con quello che lo pagava Bonelli? A quanto ne so, Nizzi VOLEVA andarsene da Tex dopo la crisi, e fu "convinto" a rimanere da offerte economiche altissime (non so la cifra esatta, probabilmente sarà cambiata più volte nel corso degli anni, ma che Nizzi prendeva molto di più degli altri sceneggiatori lo si sapeva. E non credo facesse molto bene al morale aziendale...) Quando lo incontrammo, una quindicina di anni fa, ci disse che in redazione.... 1) Non gli facevano più storie per i soggetti, scriveva quello che voleva. 2) mandava le pagine direttamente al disegnatore, quindi in redazione praticamente vedevano le pagine finite, e eventuali modifiche erano limitate da questo.. 3) Non riceveva nessuna lamentela dalla redazione, e non gli avevano riferito di lettori scontenti. Anzi, non credeva ce ne fossero tanti. Ora, potrebbe benissimo averci mentito, ma con il terrore che aveva Sergio Bonelli dell'abbandono di Nizzi (e del dover ricominciare a scrivere Tex), lo trovo credibile. Se lo strapaghi per rimanere, perchè rischiare di farlo arrabbiare? Quindi Nizzi si trova a prendere un sacco di soldi, scrivendo robe come i fucili di Shannon, facendosi fare i soggetti da altri o scopiazzando la ballata del mare Salato, e nessuno gli dice niente... perchè mai avrebbe dovuto mollare? Amor proprio? Allora non avrebbe scritto roba come i fucili di Shannon in primo luogo, no? Certo, non penso fosse una cosa molto appagante a livello ambizioni letterarie. Ma alla Bonelli pagavano e stavano zitti, la cosiddetta "critica" era tutta adorante ai suoi piedi (prima o poi farò un thread sui meccanismi economici che hanno trasformato la critica fumettistica italiana in una gara fra pubblicitari a chi lecca con maggiore dedizione...), tanto che vinceva pure premi... Al suo posto, avreste mollato un impiego simile? Notate cosa dico da anni: dico che "la Bonelli" avrebbe dovuto intervenire. Era la Bonelli che pubblicava monnezza strapagata. Non a caso parlo di vera e propria "follia", perchè un comportamento simile non ha un senso e una logica. Ma nel comportamento di Nizzi, almeno fino al 2006, non vedo follia, anzi, vedo ottime ragioni, molto logiche: quale altro editore ti strapagava per scrivere a macchinetta quasi duemila pagine all'anno di gente che mangia bistecche e patatine e prende botte in testa? (da questo punto di vista, ritengo la Bonelli CORRESPONSABILE del calo qualitativo di Nizzi: perche avrebbe dovuto sforzarsi di piu se all'editore andava bene quella roba? Avrebbe dovuto rimetterci di tasca sua, producendo meno, per... per cosa? Per un personaggio che odiava? Per lettori chje non stimava e con cui non aveva praticamente contatti? Per una critica che avrebbe adorato comunque qualunque cosa pubblicata dalla Bonelli?) Quindi, capisco benissimo Nizzi, almeno fino al suo primo abbandono (quando ormai la frustrazione del produrre quella roba era tale che diceva pesce a corna a tutti della Bonelli), e credo che molti di noi al suo posto non avrebbero fatto diversamente. Quello che non capiro mai, e che per me non ha alcun senso, e il comportamente di tutti gli altri...
    1 point
  13. O meno peggiore, se preferisci. Avesse voluto andarsene via a testa alta, forse avrebbe dovuto lasciare prima del famigerato numero 500. Ma in fondo è inutile recriminare su eventi ormai immutabili. Con una differenza sostanziale, a mio parere: seppure sia vero che le performances texiane di Manfredi e Ruju non sempre siano state del tutto convincenti, parliamo di autori che comunque nelle loro sceneggiature provano ad inserire elementi di sorpresa o colpi di scena. Non sempre ci riescono, ma almeno ci provano; il Nizzi degli ultimi tempi neanche un timido tentativo in tal senso.
    1 point
  14. Se la discussione trascende sarò costretto a bloccarla e a richiamare i responsabili del flame. Conto sulla vostra intelligenza.
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  15. Non era rivolta a te in particolare. Diversi altri hanno parlato di spostare le storie, non solo tu. Nemmeno ti contesto le opinioni su Nizzi, che conosciamo. A te contesto gli insulti continui agli utenti, considerati degli scolaretti incapaci di leggere e di capire e questo modo da Padreterno capitato in mezzo a dei poveri deficienti.
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  16. Ma Diablero, non è quello, su Nizzi puoi dire quello che vuoi, tanto ne hai dette di ogni, che vuoi che sia e chi se ne frega soprattutto, è che non è accettabile rivolgersi agli utenti dicendo loro che non sanno leggere nemmeno i testi e non hanno capacità di comprensione. Un bagno di umiltà ti farebbe molto bene e anche un pò di educazione.
    1 point
  17. Per me si sta mettendo il carro dinanzi ai buoi. Sarà compito di chi di dovere decidere se le storie rimaste in giacenza siano degne o no di apparire sulla regolare. Noi utenti, per quanto possiamo essere scettici sulla qualità delle stesse, non le abbiamo ancora lette e non possiamo affatto giudicarle. Non credo proprio che un curatore scelga per ripicca o vendetta, in fondo non sarebbe nemmeno corretto per i disegnatori che sono all'opera sulle sceneggiature "incriminate". Tanto Nizzi la ripicca se l'è fatta da solo, compromettendo irrimediabilmente il suo proseguo con la Bonelli e non potrebbe essere altrimenti, dopo il suo deplorevole intervento pubblico.
    1 point
  18. E il Boselli che incalzato da Diablero o dal Monni dice ".. e mi disse che l'erano dei peli di fiha e io dissi "bo' e che tu ne fai?"
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  19. Aveva Boselli come curatore quando ha fatto chiedere umilmente scusa a Tex in mutande, e pure quando ha scritto una storia in cui Tex e Carson sanno che dei pluriomicidi sono appena usciti dal saloon, ma li lasciano andare perchè c'è una torta (che Tex mangia quasi intera da solo, con costernazione di Carson) e poi se vanno dal paese, disinteressandosene, senza dire niente allo sceriffo (anzi, ridendo del fatto che dovrà trovare da solo gli assassini, senza il loro aiuto). Come ha detto molte volte Borden nel forum, non ha senso che riscriva le storie: se c'è da cambiare una vignetta (come ha fatto con le umili mutande, aggiungendo una nuvoletta pensiero che spiega che Tex finge, assente nella versione di Nizzi) è un conto, ma la storia nel Color è completamente basata sul fatto che Tex se ne freghi e se ne vada senza inseguire gli assassini, altrimenti non può esserci la scena dell'agguato. Se doveva riscriverla da capo che senso ha strapagare Nizzi? Per me, su una cosa soprattutto Boselli si può, anzi si DEVE criticare: per la decisione, assurda, di far tornare Nizzi. Un errore che si è rivelato per me catastrofico, risultato in storie che se va bene sono infime, ma più spesso sono ripugnanti e offensive per il personaggio. Forse mi illudo e non vedo i problemi reali che un curatore deve superare ogni giorno, ma nella mia ingenuità, ritengo che uno dei compiti principali di un curatore sia saper scegliere chi far lavorare su Tex. E quindi... tenere lontana gente come Nizzi da Tex. L'intervista per me è stata una brutta figura sia per Nizzi che per Boselli (a seconda del punto di vista di chi la guarda, c'è anche gente che crede ad ogni cosa dica Nizzi), ma ad entrambi viene voglia di dire: "chi è causa del suo male"... Adesso, le "perle nizziane" rimaste da pubblicare mi preoccupano. Ci vedremo Tex travestito da sciantosa mentre balla il can can? Carson fuggire inseguito da un gattino? Tiger che si prende nuove botte in testa mentre fa "cucù"? Visto che la COLPA del fatto che esistano è di Boselli, che ha permesso a Nizzi di tornare a fare danni, direi che la cosa migliore è che vengano relegate a volumi collaterali che possiamo lasciare in edicola, e se per sventura e disgrazia debbano essere pubblicati nella serie regolare... santiddio li RISCRIVA, stavolta, anche a costo di cambiare metà dei dialoghi e far ridisegnare venti pagine! Va bene che normalmente non sarebbe quello il suo lavoro, ma visto che è colpa sua se esistono... (ma comunque per me è preferibile lo smaltirli nella raccolta differenziata, cioè in Maxi ignorabili, senza far perdere troppo tempo a Boselli. l'importante è non trovare altre "nizzate" nella serie regolare...)
    1 point
  20. Infatti un utente (@LedZepp, ma forse ricordo male) propose di passare a un più sobrio N*zzi, per evitare di scandalizzare le folle, un po' come quando si scrive n*gro, froc*o, p*mpinaro, rottinc*lo e via santiando...
    1 point
  21. La superficialità con cui Nizzi ha letto il Tex di GLBonelli è chiara dalle sue dichiarazioni, di oggi e di ieri (ha sparato tante fesserie sul Tex di GL Bonelli che non capisco come nessun intervistatore gli abbia mai detto "scusi, ma lei che fumetti ha letto? È sicuro di aver letto Tex?", Anche se qualcuno ha letto con la stessa disattenzione i vecchi Tex (o non li ha proprio letti) ed è convinto che il Tex di GL Bonelli fosse quella caricatura, gli esempi chiarissimi di questa scarsissima conoscenza del Tex di GL Bonelli da parte di Nizzi si trovano nei "ritorni". Se è vero che Nizzi ha fatto "tornare" molti vecchi nemici, come l'ha fatto? Ha trasformato la Mano Rossa in una setta segreta (non aveva nemmeno capito che si chiamavano così perchè erano 5...), probabilmente lì si è fermato al nome. Ha trasformato Capitan Barbanera in Gambadilegno. Ha messo Mefisto a rapinare diligenze con il fucile, nascondendosi fra una rapina e l'altra nel retrobottega. Basta vedere come ha messo Calver City in Texas, pensando che fosse la città dove Tex era nato... chiara dimostrazione che non si era degnato di leggere con attenzione manco "Il Passato di Tex, anche se doveva fare una storia ambientata li...
    1 point
  22. Amici, posti bellissimi... e te ne vuoi liberare? Ce ne fossero di momenti così. Il minimo che ti meriti è che il duello te li faccia rimpiangere amaramente.
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  23. Questo topic mi sta facendo venire voglia di rileggere "La banda dei messicani". Siete delle persone orribili.
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  24. Mancherebbero Ken71 e un paio di altri disagiati a caso nella storia del forum e poi sarebbero davvero gli Hunger Games.
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  25. Ho ripassato il thread. È vero, non me lo ricordavo (era successo quattro pagine prima, e chi se lo ricordava più?) . Stavolta sono io che non ho capito cosa intendevi, scusa. Però sul gallinaccio devo darti una brutta notizia... ho riletto Fuga da Anderville.... (rumore di tuoni e tempesta in lontananza, lampi minacciosi in arrivo...)
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