Su Facebook si sarebbe aperto dibattito a 360°: da Almirante (Furio) a Capanna (dello Zio Tom), il 68 e il 77, gli Anni di Piombo e Dario Argento, #Texèdidestraodisinistra, il Maggio francese e chi è nato in Maggio (io, Carlo Monni e lo stesso Tex).
Torniamo "a bomba".
Pollice alto per la caratterizzazione di tutti i "brutti, sporchi e cattivi", anche se Freghieri ha una certa discontinuità che peraltro ho apprezzato in Tex e Carson. Oso dire, come se l'aspetto venisse cambiato e forgiato per aumentare il significato della loro presenza in quel momento, adattato. Anche così non fosse, mi piace crederlo. Magistrale la figura del Doc, arguto e cazzuto. Da rivedere: non nel senso di correzione ma di auspicabile ritorno sulle scene dai che il pretesto si trova.
Così così: i due piccioncini, che dovrebbero essere come Sailor e Lula in "Cuore Selvaggio" di David Lynch (Road Movie capolavoro) e che invece io "riduco" ad un Benjamin ed Elaine nella prosecuzione mai vista de "Il Laureato": felici ma spaesati e a zig zag verso il futuro (esiste un sequel scritto per necessità finanziarie da Charles Webb, ma è da lasciar perdere. Basti dire che la coppia è un po' hippy e la Signora Robinson, riappacificata, li frequenta nella loro casetta sulla Costa Est. La Signora Robinson: la prima e inimitabile Milf, anche se la gamba nel manifesto del film non era di Ann Bancroft ma di Linda Gray, la Sue Ellen di "Dallas").
Pollice verso: una vicenda come un fiume che scorre lento e monotono in pianura verso la foce e che ogni tanto si apre per tanti corsi secondari che poi vanno a morire. Un'attesa prolungata e scontata, "colorata" da qualche personaggio che almeno non scade nella banalità di diventare o tornare ad essere quello che tu ti immaginavi. Anche il lieto fine si finisce per darlo scontato e il perdono di lui mezzo bamboccione e con lei a rischio di diventare sartina grazie ai consigli della suocera (ma il Doc proverà ad evitare l'imborghesimento riporta alla citazione iniziale su Manfredi, a chi nasce incendiario e muore pompiere e alla assai più greve: «Mario Capanna ha fatto il '68, io il 69, meglio io».