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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 10/01/2023 in tutte le sezioni

  1. Sul forum spiritoconlascure un attento utente segnala che a febbraio Burattini sarà contemporaneamente presente su Zagor e su Tex. E' solo la quarta volta che accade nella storia della Bonelli e fu con GLB con gli albi Squali e La lancia spezzata (dicembre 1965), con Nolitta con Caccia all'uomo e Agli ordini dello Zar (gennaio 1976) e con Boselli (poteva mancare? ) settembre '94, Il passato di Carson e I Guerrieri del tuono. Un autentico evento!
    2 points
  2. Una bella storia che gira intorno ad un avvenimento storico. Una storia di 3 albi deve per forza reggersi sulle difficoltà che i nostri incontrano a causa della cattiveria, spregiudicatezza, avidità e potere degli avversari. Come storico è anche il personaggio di Joe Capilano. Un avversario "Artiglio d' orso" tosto e sanguinario che comunque si fa "fregare" da una donna tosta e coraggiosa. I pard affiatati e ben divisi in ruoli intercalabili (Tiger con Kit, poi con Carson, poi di nuovo con Kit) Anche nell' evento finale dell' incendio le squadre divise aiutano a uscire dalle fiamme o a rifugiarsi sulla riva opposta. Poi si va in caccia dei colpevoli. Arrivano primi Kit e Tiger al quale tocca la sorte peggiore ( essere sopraffatto) in quanto si scontra con entrambi gli avversari (Kirkner e il suo luogotenente), mentre Kit impiombando prima il luogotenente è 1 contro 1 con Kirkner e se la cava bene, assestando anche dei bei colpi, fino all' arrivo dei pard "adulti". E qui mi sono davvero divertita, prima per la tenerezza di Kit nell' avvisare il padrino della "provocazione", ma soprattutto per la risposta di Carson "Lo so, ma non mi importa". Già dalla risposta è come vedere che improvvisamente capelli, baffi e pizzo siano tornati neri! Un bel duello al coltello (non ne ricordo altri di Carson) dove l' abilità, l' esperienza e la forza umiliano quello che aveva terrorizzato per anni il territorio. Mai sottovalutare il Vecchio Cammello (nemmeno per affetto, capito Kit?) Era una storia impostata anche su Carson, i suoi rapporti con Angela, la sua rabbia per il dolore di Angela. A Tex (il lupo più vigile che non viene distratto dalla sconfitta del duello a coltello) va il duello alla pistola e lo stratagemma per colpire il ricco e avido ideatore del disastroso incendio, per far sborsare alla Compagnia le spese per la ricostruzione e, probabilmente, un sostanzioso risarcimento per Angela al fine di rifarsi una vita a Toronto. Ruiu ha gestito un tosto quartetto di "lupi" senza "vecchi" o "sbarbatelli". Il quartetto che ci piace!
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  3. Ritmo sostenuto e in crescendo in tutti e tre gli albi, ma alla fine non ho compreso l'importanza dei documenti posseduti dall'ingegnere marito di Angela e può essere che sia io a peccare di superficialità. A proposito di peccati, Carson che accetta di battersi con Artiglio d'Orso è l'ennesima, inutile, infarcitura, allungatura con tanto di promessa di Tex di procrastinare nel caso l'inizio della caccia. Machismo di ritorno che credo ogni texiano con almeno 200 albi alle spalle potrà confermare essere al confino fra l'inutile e il ridicolo, soprattutto dopo la quasi simile situazione precedente con Kit e Tiger. Al netto di situazioni del genere e con l'inserimento di personaggi secondari più autocelebrativi per lo sceneggiatore che efficaci agli occhi del lettore, una storia che poteva essere asciugata in due numeri. Il giudizio resta nel suo complesso positivo, ma c'è una ridondanza che per fortuna, questa volta, almeno non è sfociata in un finale affrettato. Con la chicca, quella sì, di un finale di scena con Wes Kircher posticipato dopo lo stacco sul panzone in crisi. Voto finale. Disegni sui tre albi 8, sceneggiatura un due e tre: 9, 8, 6.
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  4. Sembrerebbe impossibile per un fotografo fare arte. Prende la natura così com'è e clic... la foto è fatta. Sembrerebbe. Un artista prende una cosa (perché quella e non un'altra?), la riproduce e fa arte. E magari l'originale è una ciofeca. O magari, nel caso di una foto, io riprendo la solita scena ripresa dall'artista e il risultato è un aborto. Lasciatemi stare Galep e il suo Tex dagli occhi storti.
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  5. Io non ho creduto nemmeno per un secondo che il commento di Borden fosse in qualche modo riferibile a Galep, perché Borden mi da sempre l'idea di essere molto rispettoso verso chi ha creato e dato tanto a Tex, sia perché ha gusto e di fumetti penso ne capisca, e Galep, anche quello meno bello da vedere era Galep, un maestro indimenticabile. Se arriviamo a criticare il Galep copertinista....davvero, resta poco da criticare. Le sue copertine poi, ispirate, copiate, ritagliate o create di sana pianta sono dei capolavori, anche nelle semplicità di molte. Sono evocative e hanno contribuito in modo fondamentale a creare la leggenda e il mito di Tex, a mio avviso al pari delle epiche storie narrate all'interno degli albi. Villa a mio avviso, con uno stile anche più moderno ha lasciato da parte la vera epicità come è da me intesa per far spazio ad una celebrazione del personaggio che è già epico ed ora impossibile da scalfire, almeno nelle cover, dove assume pose eroiche e leggendarie. Al di là dei gusti, sono entrambi dei miti, e se da un lato preferisco il sudore, la polvere e il sangue di Galep (molto più west), la bellezza e il genio di Villa sono fuori di dubbio. Il suo Tex è anche in linea con quello delle storie. Tex è sempre più invincibile e impeccabile, si sporca meno (tranne quando Borden lo butta a nuotare nelle fogne di Frisco) per cui Villa credo segua anche lo sviluppo del personaggio. Non ho dubitato che il messaggio di Borden fosse solo un "pro-Villa" senza voler dire nulla su Galep, perché di recente lo stesso Borden ha rivendicato nella copertina di Bedlam una doppia citazione ispirata e dichiarata sia per il titolo che per la cover. E dopo essere anche stato criticato per questo, vi pare che potesse ritenere fuori luogo omaggiare o attingere anche a piene mani da opere di altri per dar loro nuova linfa? E se anche Galep avesse preso in prestito per mancanza di tempo, evidentemente non poteva far altro per reggere quei ritmi infernali. Basta poi sfogliare qualunque storia di Galep per scoprirci dentro una capacità di catturare l'avventura ed il west che di certo non mi fa pensare che Galep fosse poco fantasioso.
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  6. Le vecchie copertine erano più drammatiche perchè potevano mostrare un Tex ferito, sofferente, erano più drammatiche le SITUAZIONI. Adesso al massimo si vede Tex in pericolo perchè c'è qualcuno in agguato, ma non si vede mai in difficoltà. Il poter far vedere un Tex febbricitante o spaventato o attonito è un corollario di questa maggiore libertà. Ho sempre pensato però che fosse la richiesta della casa editrice (anche implicita, senza dirglielo ma gliele bocciano tutte e ha smesso di farle), non una scelta di Villa. Altro problema, non può più usare la fantasia con scene che nell'albo non ci sono ma evocano il tipo di storia. E qui mi sa che buona parte della "colpa" ce l'hanno i lettori che vogliono per forza la vignetta interna ingrandita e si lamentavano che in "massacro" Tex e Carson non fossero mai circondati da indiani e in "Chinatown" Tex non si vedeva mai lacero....
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  7. Negli anni '70 le copertine erano più drammatiche, mentre adesso il Tex delle copertine guarda quasi sempre immobile e impassibile, e non si stupisce più di niente.
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