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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 21/07/2023 in tutte le sezioni

  1. L'attesa è stata il punto cardine di questo notevole texone. Già le firme (e l'innata qualità) dei due autori all'opera, contribuivano a stuzzicare la curiosità dei lettori. Attesa resa ancora più viva grazie all'anteprima della copertina di Dotti, molto bella ed efficace: ulteriore conferma del valore dell'artista nei panni di copertinista, già mostrato in crescendo sulla serie Tex Willer. Per il sottoscritto la pazienza è stata ancor maggiore, visto che ho dovuto attendere quasi una settimana per trovare l'albo in edicola e un'altra per poter trovare lo spiraglio giusto di tempo per potermelo leggere e goderlo adeguatamente. Come se non bastasse, il lungo black out del forum, occorso nei giorni scorsi, mi ha costretto a un'attesa aggiuntiva, per poterlo commentare in questo topic. Dopo una simile premessa, la domanda che sorge spontanea è la seguente: tutta questa attesa è stata ripagata? Assolutamente sì, e dopo la lettura di questo valevole volume è cresciuto pure il rimpianto per aver mancato di un soffio (un solo giorno!) l'incontro a Etnacomics con Dotti, autore che albo dopo albo è entrato nella lista dei disegnatori da me stimati, e non aver potuto inoltre incontrare nemmeno Borden, che purtroppo ha dovuto declinare l'invito alla fiera. Prendendo spunto da un fatto storico avvenuto in Texas durante la guerra civile, Mauro è riuscito a tirar fuori una storia molto bella e coinvolgente, facendo leva su una sceneggiatura ben calibrata e una trama complessa ma tutto sommato scorrevole e con un'ottima opera di rifinitura, che ha permesso all'autore di annodare tutti i fili dell'intricata matassa con i giusti tempi narrativi e con sequenze molto ben scritte e dal sapore aulico. Anche stavolta Tex narrerà al figlio (e a noi lettori) un episodio della sua gioventù, ma stavolta il racconto sarà a due voci, visto che anche Carson parteciperà alla stesura verbale dei ricordi, creando un'originale e ben riuscita trovata di sceneggiatura. Il bell'episodio che riguarda la rocambolesca azione dei nostri per salvare un gruppo di immigrati tedeschi texani fedeli all'unione, si fa apprezzare per ritmo, azione e la consueta ricchezza di comprimari e comparse. Mauro come sua attitudine pone sulla scacchiera ottimi personaggi e mischia con molta bravura fantasia e storia propriamente detta, e lo fa così bene che una sola lettura non permette di godere appieno il valore del complesso intreccio. Una seconda lettura è doverosa e, personalmente mi ha impressionato come, quasi per incanto, tutte le tessere del puzzle sono andate al suo posto ed eventuali punti meno chiari si sono appianati mostrando il valore di una grande opera. Si è parlato molto del record raggiunto da Mauro con il presente albo, ma visto la freschezza e l'ottima fattura del texone, sorprende che un autore riesca ancora a mantenere così alta la sua qualità dopo il numero enorme di 50.000 tavole in carriera. Oltre al talento indiscutibile, è la passione per il fumetto (e Tex in particolare) il carburante che spinge il nostro inossidabile Borden a tenere così alto il suo livello, appunto per questo, come scrivevo di recente in un altro topic, sarà davvero proibitivo per la Bonelli un domani (il più lontano possibile!) sostituire un artista di questo calibro. Tornando alla storia, la presenza di personaggi come Damned Dick e Kate Warne rende ancora più stuzzicante l'appetitosa pietanza e oscura alcuni dialoghi un po' verbosi in alcune sequenze (già individuati ed esposti da alcuni forumisti prima di me), davvero piccole inezie in un complesso molto corposo e funzionale di un texone bello, che meritava alla grande le attese. I disegni di Dotti sono perfetti per la storia: secchi, espressivi, ben bilanciati e molto validi in termini di narrativa di immagini. Oltre a una costante e possente miglioria stilistica dell'artista e ben palese l'assoluta affinità con lo sceneggiatore e non è un caso che ogni collaborazione fra i due, porti a risultati memorabili. A tratti mi viene da pensare che con Dotti, Mauro abbia trovato il degno sostituto del compianto Marcello per creare il magico tandem, alla base di ottime storie e piccoli capolavori della saga. Piccole curiosità che mi è parso di notare: Damned Dick in alcune espressioni mi ricorda proprio Dotti: che abbia preso spunto da se stesso per la caratterizzazione del pard creato decenni fa da Gianluigi Bonelli? L'abitudine di Tex e l'amico Konrad di "salutarsi" a suon di sganassoni mi ha lievemente ricordato la medesima originalità usata da Zagor e il trapper Rojas a ogni loro incontro. Un caso? L'attesa è stata lunga per molti aspetti, ma se l'esito è sempre così, ben venga. Un texone da ricordare a lungo. Il mio voto finale è 9
    2 points
  2. Piuttosto che comprare 4 numeri di "Tex Willer Extra" (3,50 euro x 4 uscite = 14 euro) avrei preferito che al texone "Per l'onore del Texas" fosse abbinata la ristampa di "Tra due bandiere" NELLO STESSO FORMATO. In tal caso avrei pagato più che volentieri fino a 14 euro per un'edizione in grande formato di una storia già posseduta, che avrebbe perciò fatto il giusto paio editoriale con il texone (l'originale + l'approfondimento).
    2 points
  3. Soggetto: Boselli Mauro Sceneggiatura: Boselli Mauro Disegni: Gomez Carlos Copertina: Dotti Maurizio Tex non ha rinunciato a cercare le tracce e di Felix Ward, il ragazzo scomparso che ha involontariamente causato la guerra tra Cochise e i soldati americani. Dopo aver salvato Carlos, un ex componente della banda di Santiago Querquer, da un attacco di feroci Hualpai, Tex lo costringe a unirsi a lui: i due, fingendosi mercanti d’armi, cercheranno Felix tra le tribù dell’Arizona. Ma il nostro eroe non ha fatto i conti con il nuovo capo di Carlos... Pedro Raza, il crudele comanchero, sarà anche lui della partita!
    1 point
  4. Sergio Bonelli Editore lancerà in Italia, quasi in contemporanea, a settembre, a colori e in bianco e nero, il racconto (ovviamente inedito) che celebra sette decenni e mezzo della vita di Tex. Una storia intitolata “La cavalcata del Destino”, con sceneggiatura di Graziano Frediani, sceneggiatura di Mauro Boselli e disegni di Claudio Villa, storia che uscirà prima, a colori, nella serie mensile, più precisamente in Tex #755, al prezzo di 4,90 euro e giorni dopo in una lussuosa versione cartonata (22×30 cm) in bianco e nero al prezzo di 21,00 euro. È un'avventura che vede Tex percorrere il sentiero dei ricordi fino a tornare ai tragici giorni che seguirono la morte dell'amata Lilyth, in una storia che si riallaccia direttamente al classico racconto "Giuramento di vendetta", scritto all'epoca dal duo Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. https://texwillerblog.com/tex-la-cavalcata-del-destino/
    1 point
  5. Gran bella storia! Tex affronta alcuni fanatici sudisti che dopo la guerra civile erano diventati banditi della peggior specie. E' un contesto che mi intriga parecchio, fin dai tempi della "Storia del West" di D'Antonio, e che qui viene espresso benissimo, anche se forse con meno potenza narrativa rispetto al Gigante Per l'onore del Texas. I membri del Minstrel Show hanno un ruolo secondario, ma la cosa ha senso: sono musicisti, non pistoleri. Le loro canzoni e i loro scambi di battute sono comunque importanti per contestualizzare una vicenda che altrimenti rischiava di apparire "generica". Bella la caratterizzazione del giovane Carson e di Dan Bannion, mentre pards come Damned Dick sono sempre una garanzia. Notevole e inaspettato il finale amaro.
    1 point
  6. Ennesima recensione in cui mi trovo d'accordo col Condor, anche sul voto finale. Che dire ogni volta è un piacere leggerti.
    1 point
  7. Non siamo di fronte ad un capolavoro ma davanti a un'ennesima gemma creativa. Abbiamo il racconto e le canzoni del "Minstrel Show" che rendono speciale quest'albo. Abbiamo inoltre un artefatto con una pillola con Tex insieme ai suoi amici d'adolescenza. Abbiamo infine un lungo capitolo ambientato subito dopo la guerra civile in cui Tex e Carson giovani, accompagnati da Dan Bannion, devono vedersela con dei nostalgici confederati (nelle quali fila milita Jesse James) intenti in opere di "disturbo" durante le elezioni del presidente della Repubblica. Boselli sviscera molto bene anche i temi del razzismo ed integrazione, così retrogadi negli stati del sud e apparentemente migliori nei stati del nord. Credo sia stata la prima volta che mi sono relazionato con i disegni di Ghion. Al netto di alcune fisionomie in poche vignette devo dire che ho apprezzato il suo lavoro "sporco" e, la sparo grossa, in alcune espressioni vi ho trovato qualcosa di Galep. Voto generale 8 pieno
    1 point
  8. Forse perché originariamente la storia era stata pensata proprio per quel formato e Galep ha disegnato su tavole più grandi del solito che poi sono state ridotte. Da quel che ho capito, la riduzione da molti meno problemi.
    1 point
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