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TWF - Tex Willer Forum

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    Jeff_Weber

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Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 14/03/2024 in tutte le sezioni

  1. Come sempre, quando non puoi imporre ad altri le tue critiche del "..." passi al turpiloquio becero, accusando gli altri di un tuo enorme problema: un Ego spaventoso a cui tutti dovrebbero inchinarsi. E' mai possibile? Una nuova tripla di Tex deve ancora uscire in edicola, avremo il piacere di leggere una storia di @borden e disegnata da Bocci che abbiamo visto non tantissimo in questa serie, ma che già in parecchi aspettano con impazienza e cosa sai dire? Le solite vecchie atrocità su tutti, autori e lettori !
    2 points
  2. Magari mentre leggi la storia, preso dalle vicende, non ci fai caso, ma guardando le tavole così, una ad una... ma che cavolo gli ha fatto la carta bianca a Bocci? Perché davvero, pare non ne sopporti la vista, deve coprire tutto con la china (si vede soprattutto nella prima tavola"... Vabbè, a parte le battute: non è solo Bocci, ormai l'andazzo è questo, questo è "disegnare bene", riempire di segni ogni spazio senza più alcun equilibrio e "coprendo" la scena, perdendo la differenza fra un fumetto e un film (e anche nei film il background lo sfumano...) Non posso nemmeno dare la colpa principale agli autori: sono i lettori, pare, che si lamentano se non gli disegnano ogni dettaglio... (gli stessi lettori che poi si lamentano perchè i fumetti magari diventano pesanti, claustrofobici, difficili da leggere, mentre gli sceneggiatori si lamentano che i disegnatori sono troppo lenti e i disegnatori si lamentano che guadagnano poco perchè fanno poche tavole: Tafazzi è il Dio supremo di questa epoca...)
    2 points
  3. O spesso non accorgersene proprio.Com' é il mio caso. Datemi pure del fesso,ma così sono riuscito a godermi tantissime storie che altri invece non hanni gradito.Quindi preferisco rimanere " cieco".
    2 points
  4. Arrivo a commentare la storia in netto ritardo, come da un bel po' mi accade. Di solito in passato mi astenevo dal leggere i commenti degli altri utenti, prima di scrivere il mio, per non esserne influenzato, ma ultimamente ho perso pure questa abitudine. Di carne al fuoco ne è stata messa tanta in queste quattro pagine di discussione e come ovvio, le opinioni non sono tutte uniformi. Certo che passare dal 2 al 9 di valutazione, ti fa capire di quanto sia bella la varietà di giudizio nella vita e guai se così non fosse. Soprattutto mi capita spesso che, leggendo le critiche di coloro a cui gli episodi non piacciono, le trovo pure plausibili e motivate e mi chiedo se realmente è il mio modo di leggere e approcciarmi a Tex a essere inadeguato e superficiale, se a primo impatto il mio giudizio è differente. Ma per quanto motivate possono essere alcune critiche, ciò non toglie che ognuno, a seconda della propria sensibilità, assimila un'opera d'arte in maniera differente e non vi è nulla di scandaloso se alla fredda razionalità di alcuni, si contrapponga la visione più "romantica" e più fallace di chi si tuffa in una trama per sognare ad occhi aperti, trascurando snodi anche un po' forzati, ma funzionali alla narrazione di fantasia. Se non si è già capito, la lunga premessa serve solo a dire che al sottoscritto, la storia è piaciuta e mi ha davvero incollato alle pagine, anche se non è perfetta come giustamente fatto notare da utenti più freddi e razionali di me. Ho da tempo coniato la cosiddetta "Zona Ruju", ovvero un limbo di qualità costante senza eccessivi picchi o capolavori" in cui si attestano quasi il 90% delle prove dell'autore, al netto di un lieve calo di qualche anno fa e alcune composizioni più corpose. Questa che sto commentando, a mio avviso, supera quel confine e la reputo davvero una delle migliori prove di Pasquale sulla testata. Oltretutto è l'ulteriore conferma che lo sceneggiatore sta risalendo la china dopo un periodo di appannamento e ciò è un buon segno per i lettori e per Mauro nei suoi panni di curatore. Magari la storia è stata sceneggiata al rovescio e si avvale di qualche clichè; il tradimento di Big Frank sarà scontato e Boucher incide poco come villain, gli indiani non sembrano essere caratterizzati in maniera encomiabile e il mio amato Carson fa una figuraccia, ma nel complesso non si può non notare che ha un buon ritmo, discreta l'azione e molto funzionali gli snodi e i passaggi di scena. Ma soprattutto è affascinante l'intreccio che si viene a creare fra realtà e visioni oniriche, trovata che permette a Pasquale di far spiccare la figura di Lagarde e la tenera empatia che si crea con la dolce Nadie (ennesima figura femminile interessante nata dalla penna di Ruju) sono il quid in più in una storia, non esente di imperfezioni, ma splendida anche per questo. Se una lettura mi coinvolge e stimola la mia fantasia, accarezzando le giuste corde dell'anima, non mi soffermo troppo sulle presunte illogicità razionali di alcuni passaggi. Sono un lettore che legge "ad occhi chiusi"? Forse sì, ma poco mi importa se questo serve a farmi sognare e questa storia ci è riuscita. Anche l'epilogo è poetico e romantico, con Lagarde che viene riportato alla vita da Tex col bene placido dello spirito della defunta fidanzata, un passo verso un futuro presumibilmente destinato fra le braccia della bella e coraggiosa Nadie. Font è sempre un disegnatore adattissimo per queste tematiche e latitudini, tuttavia si riscontra una certa fretta realizzativa soprattutto nel secondo albo, con alcune vignette tirate un po' via, ma l'effetto ottenuto non è male e la sua prova è soddisfacente. Unico neo, la poca grazia con cui il maestro iberico ha caratterizzato le due donne dell'episodio, soprattutto in alcune vignette la visione della fidanzata defunta è troppo caricaturale e poco accattivante. Una maggiore cura su questo aspetto non sarebbe guastata, ma sugli sfondi e i paesaggi, il lavoro è stato notevole. Il mio voto finale è 9
    2 points
  5. Ottima la prima tavola di Bocci, mi ricorda una tavola di Magnus del Texone nella foresta dove disegnava tutte le foglie degli alberi. Bocci ci disegna benissimo anche le felci del bosco. Nelle tavole di Bocci, con il suo tratteggio, si vede molto grigio, che è un po inusuale nelle storie di Tex. Sara ancora meglio ammirare queste tavole a grandezza naturale.🙋‍♂️ Per quanto riguarda Diablero mi sa che Jeff Weber ha proprio ragione.
    1 point
  6. Non sono d'accordo. La prima tavola è in effetti molto piena (normale, sono in una foresta), ma tutte le altre hanno ampi spazi privi di china, quindi la tua critica barcolla un po'. Oltretutto veniamo da una storia ambientata sulla neve, dove sulla pagina c'era più bianco che nero.
    1 point
  7. La critica alla troppa critica o ai modi della critica rientra nel diritto di critica
    1 point
  8. Quindi trattasi di una tripla, così come era riportato nel topic delle storie in lavorazione. La prima avventura sul monte Rainier, oltre ad essersi rivelata poco più che discreta (almeno per quanto mi riguarda) a causa di alcune opinabili scelte di sceneggiatura, aveva lasciato anche una certa sensazione di incompiutezza e diverse questioni che avrebbero forse meritato un maggiore approfondimento: ben venga dunque, benché personalmente non lo considerassi certo una priorità, un seguito di quella storia, che magari possa svelare qualche elemento in più riguardo i misteriosi Ghundar. L'aggiunta di un attacco collettivo di "febbre dell'oro", inoltre, promette di essere un ulteriore intralcio non da poco per Tex e compagni (tra cui fa piacere sapere vi sarà Gros-Jean come nella precedente avventura), che dovranno verosimilmente adoperarsi anche per tutelare un buon numero di teste di legno. I disegni di Bocci, che ho spesso avuto modo di apprezzare su Dampyr (oltre che nella recentissima storia in solitaria del Morisco), sono a mio avviso oltremodo adatti ad illustrare una vicenda che promette di essere assai prodiga di mistero. Gli elementi per ben sperare ci sono, confidiamo in Boselli .
    1 point
  9. Scusa, tanto per sapere... mi fai vedere i documenti in cui la Sergio Bonelli Editore ti incarica di agire su sua procura per impedire ogni critica? O lo fai gratis per hobby?
    1 point
  10. Senza contare che le copertine di Galep per quanto più "vintage" sono molto più evocative di quelle di Villa scelte per rimpiazzarle. Proprio la settimana scorso ho comprato uno di questi tomi da regalare a mio nipote di 11 anni per "iniziarlo" a Tex (ci sono già riuscito con Zagor): ero indeciso tra quello che raccoglie L'idolo di smeraldo e La maschera di ferro e quello con Diablero e Il fiore della morte. Il primo non aveva la cover originale ma quella di Villa, qundi ho scelto il secondo.
    1 point
  11. Articolo che mi ha fatto un po'... girare le scatole. Non per l'articolo in sé, che anzi mi segnala una cosa che non avevo notato, ma appunto per quello che segnala: la sistematica SOSTITUZIONE di copertine di Villa alle copertina "classiche" di Galep... E lo fanno persino quando si ristampano le storie classiche dello stesso Galep! Che senso ha? Villa è un bravissimo copertinista e siamo stati fortunati a trovare un simile sostituto per Galep, ma la sostituzione ha una DATA PRECISA: il momento in cui le storie iniziano ad uscire in prima edizione con le sue copertine! Quindi va benissimo la copertina di Villa per "il Passato di Carson", ma che senso ha usare la sua copertina per "Montales" che raccoglie tutte storie disegnate da Galep? la nuova direzione della Bonelli è convinta che i bambini che stanno comprando Tex a frotte si trovino spiazzati a vedere una "strana" copertina di un certo Galep al posto di una di Villa? O si sono tanto fissati sull'idea dell'avere "una immagine unica" di Tex che vogliono cancellare le vecchie copertine di Galep, non abbastanza "moderne"? O forse, più semplicemente... sperano che i lettori che hanno già quelle storie si ingannino e ricomprino lo stesso volume con una copertina diversa? Bah, comunque, contentissimo di avere quelle storie in originale, con le storie originali. per le ristampe mi compro l'anastatica settimanale, pur con i suoi errori mi dà molta più fiducia di questa direzione Bonelli...
    1 point
  12. Come ha detto Ymalpas, l'idea alla base del soggetto non è di GLB e contribuisce molto a dare alla storia un carattere "per molti versi originale ed irripetibile" ( anche se Tex ritroverà atmosfere simili a quelle della presente storia nelle vicende dei n. 326 - 328 e 350 - 351 firmate da Nizzi ). In questa sceneggiatura di GLB si trovano infatti diversi elementi non consueti per il suo Tex, e che possono persino dare alla vicenda una vaga aura "nolittiana". Il ranger entra in scena ritrovando un vecchio amico e muovendosi un'atmosfera apparentemente pacifica e rassicurante, che viene però presto rotta dal tentativo di linciaggio di un nero accusato di omicidio. A partire da questo punto, però, si verifica un completo rovesciamento della situazione: Tex infatti dovrà ergersi a difensore della Legge e della Giustizia contro un intero paese di "persone rispettabili" ( compreso, alla fine, il suo vecchio amico ) avendo un sospetto omicida e un giocatore d'azzardo come inverosimili ( e indispensabili ) alleati , in un'atmosfera di cupa violenza a confronto della quale le situazioni in cui il ranger aveva dovuto ristabilire l'ordine in paesi dominati da criminali retrocedono al rango di innocui tafferugli, tanto che occorre l'intervento del "vecchio cammello" in veste di deus ex machina per fare sè che riporti a casa la pelle. Una trama fortemente innovativa, dunque; IMHO, tuttavia, si ha comunque l'impressione che proprio queste novità abbiano un po' disturbato GLB, che, pur accettandole ( probabilmente facevano parte del soggetto di suo figlio Giorgio ), ha cercato in maniera un po' macchinosa e contorta di farle rientrare nell'ambito della tradizione texiana ( un po' come farà poco tempo dopo col soggetto di Boselli da cui ricaverà "Ore disperate" ). A metà della storia, infatti, verremo a sapere che allo stesso modo Tex riuscirà ad arrivare ad una riconciliazione ( almeno formale ) con il suo vecchio amico Boone, gravemente ferito nel crollo di un edificio. La vicenda termina tuttavia con una nota di amarezza, che diverrà tipica di molte storie bonelliane di questo centinaio ( "Il marchio di Satana", "Un mondo perduto", "Il carro di fuoco", "Luna comanche" ecc. ): per quanto Tex riesca a prevalere sui suoi nemici, non è lui a liquidare il principale criminale, mentre al contrario soccombono il nero che aveva cercato di difendere e il gambler che si era schierato dalla sua parte; di conseguenza quando, dopo aver preso un brusco commiato dal neoeletto sceriffo del paese, si allontana a cavallo insieme a Carson appare quasi come un vinto. I disegni di Nicol', malgrado qualche segno di declino ( o della collaborazione di Gamba ), sono parecchio adatti ad una vicenda cupa come questa e risultano di buon livello. Insomma, IMHO: soggetto 8,5 sceneggiatura 7,5 disegni 7,5.
    1 point
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