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Che belle, le tavole di Ramella!
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Ma Barison non fa parte dello staff di Zagor?
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[724-725] Il monaco guerriero
MarrFarr replied to natural killer's topic in Le Storie dal 701 al 800
Di Zamberletti non ho letto nulla, vedo che per la SBE ha scritto soprattutto su Zagor. Qualcuno ha letto tali storie e può dare un giudizio generale? -
Invece di tutto questo pippone potevi anche fare finta di niente e lasciar passare visto che hai scritto una sciocchezza e infatti hai pensato bene di infilare tutta una serie di frecciatine e di faccine sceme per mascherarlo. Come ti hanno fatto notare il problema non era Ultimate Spider Man ma l'universo Ultimate che non aveva più senso perchè tutte le altre serie erano alla deriva e quindi lo hanno chiuso, insieme al rilancio del MU, non di USM. Ovviamente non poteva mancare il riferimento da provincialotto al fatto che Miles Morales appartenga a una minoranza, perchè non sia mai che in un Paese multietnico e multirazziale come gli USA i personaggi dei fumetti rispecchino in parte anche la popolazione.
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Sorvolo sulle solite scemenze di Tex nero donna vegano che lasciano il tempo che trovano, ma informiamoci un po' prima di scrivere inesattezze del genere. Ultimate Spider Man è stata un'ottima serie portata avanti dallo stesso sceneggiatore per 240 numeri e ha chiuso perchè c'è stato un rilancio generale del parco testate Marvel e Bendis se ne è andato alla DC. Se le vendite fossero state scarse sarebbe stata tagliata molto, ma molto prima.
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Io sto aspettando esca l'ultima parte per leggere la storia per intero, ma a quanto pare non occuperà l'albo di febbraio per intero. Nell'anteprima del sito SBE annunciano anche l'inizio della storia di Zamberletti/Candita. https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/01/05/albo/colpo-di-stato-1009094/
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Come mai? Hanno programmato tutto per un periodo lungo o ci sono gia' troppi sceneggiatori?
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[701/702] La regina dei vampiri
MarrFarr replied to natural killer's topic in Le Storie dal 701 al 800
In questo caso non sono state spiegate molte cose che avrebbero fatto funzionare molto meglio la storia, e lo dico da fan pluriennale di Manfredi. Ahime' questa storia va nel mucchio di quuelle meno riuscite. -
[693-694] Il ritorno di Proteus
MarrFarr replied to natural killer's topic in Le Storie dal 601 al 700
Ho letto la doppia storia con enorme ritardo solo ora e devo darti ragione. Oltre alla storia e al titolo c'e' pure il testo dell'anteprima dell'albo precedente in cui viene praticamente fatto intendere che Proteus avrebbe preso le sembianze dell'infermiera. Per quanto riguarda la storia (sorvolando sulle doti di travestimento di Proteus che richiedono un'enorme sospensione dell'incredulita' da parte del lettore e che qui vengono portate a livelli ancora piu' estremi con la sposina che fino all'ultimo non si rende conto del fatto che il marito sia stato scambiato) mi e' piaciuto come al solito l'ottimo Ramella che ho imparato ad apprezzare gia' ai tempi di Magico Vento. Alla sceneggiatura troviamo invece il solito Ruju senza infamia e senza lode che sforna il ritorno di un personaggio che ho sempre considerato riuscito a meta' e che nella sua carriera pluridecennale non e' mai stato protagonista di una storia notevole. Davvero poca roba. -
Davanti a una replica cosi' eloquente e ben argomentata non so davvero cosa controbattere.
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Assolutamente si. Soprattutto quelli di Buzzelli e Galep. Il Texone di Giolitti e' un po' meglio, ma resta comunque una storia scritta con il pilota automatico. Con Piombo rovente siamo a tutto un altro livello.
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Sto proseguendo con la (ri)lettura dei vecchi Texoni ed e' arrivato il turno di Piombo rovente, che dopo tre albi davvero scialbi e' stato una gradevolissima sorpresa, nonostante il soggetto classicissimo e tutto sommato prevedibile. Nizzi ha sfornato una sceneggiatura veloce e oserei dire frizzante, con siparietti riuscitissimi tra i pard e tra Carson e la sua nuova fiamma, mentre le raffinate ed eleganti tavole di Zaniboni sono una gioia per gli occhi. Uno speciale che rileggero' sicuramente anche in futuro perche' mi ha divertito tantissimo!
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In effetti andando a rivedere gli anni in cui ha cominciato a scrivere per la serie e' come dici tu. Non mi sembrava fosse passato cosi' tanto tempo.
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Forse la storia di Tex che mi ha annoiato di piu' e che ho impiegato piu' tempo a leggere. Ricordo che per mesi la riprendevo, mi stufavo e la mettevo da parte per poi riprenderla dopo tot settimane dovendo ovviamente ricominciare da capo con la lettura perche' avevo completamente rimosso il contenuto della parte letta in precedenza. Trovo che la scelta di chiamare Faraci a scrivere Tex sia stato uno degli errori piu' grandi della gestione Boselli. Per fortuna ha rimediato dopo qualche anno silurandolo.
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Same here. Per un certo periodo ho continuato a prendere le storie di Nizzi solo per il gusto di vedere che pasticci avrebbe combinato, ma dopo un po' mi sono completamente stancato e ho cominciato a comprare solo la roba di Boselli e Manfredi (oltre alle prime storie di Faraci, che molto presto e' finito nella blacklist insieme a Nizzi). Ma chiaramente io e te siamo in minoranza.
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Per quanto mi riguarda Manfredi, pur non avendo dato il massimo su Tex, e' insieme a Boselli il migliore degli autori che attualmente fanno parte della scuderia texiana. Passi falsi ne ha fatti (non ho alcun problema a dire che storie come Deserto Mojave, La banda dei serpenti e Oro nero sono storie brutte), ma il tanto lodato Ruju finora ha avuto prove piu' o meno ispirate, ma ai livelli di Sei divise nella polvere o Verso l'Oregon non si e' mai nemmeno avvicinato. Rivedere piu' spesso su Tex questo ottimo autore non puo' che farmi piacere.
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Sto leggendo il Texone di Villa solo ora e, arrivato alla sequenza che inizia a pagina 74, ho avuto una forte sensazione di deja vu vedendo la valle apparentemente chiusa ma che in realta' ha un passaggio nascosto in cui si intrufolano i due criminali. Vi ricordate qualche altra storia di Tex con qualcosa di simile? Mi viene in mente qualcosa come una banda o una tribu' a cui i ranger danno la caccia che nel corso di gran parte della storia si nasconde in un posto del genere. 🤔
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Puoi non essere d'accordo, ma cio' non cambia il fatto che sia un termine razzista. Come l'americano nigger che infatti nessuno sano di mente si sogna di usare in pubblico. Ma in ogni caso vista la storia coloniale dell'Italia non c'era nemmeno bisogno di andare oltreoceano per fare paralleli perche' pure da queste parti non e' che mancassero le manfestazioni di razzismo nei giornali o nella narrativa d'epoca. Il fatto che si trovi sul dizionario non vuol dire assolutamente nulla perche' la funzione del dizionario non e' quella di riportare parole dalla connotazione positiva ma di fare una panoramica delle parole in uso nella lingua. Infatti ci trovi anche volgarita' ma non per questo si possono usare liberamente. Ma visto che hai nominato il dizionario ti riporto di seguito la definizione che la Treccani da' del termine: Nell’uso attuale, negro (corrisp. all’angloamer. nigger) è avvertito o usato con valore spreg., sicché in ogni accezione riferibile alle popolazioni di colore e alle loro culture gli si preferisce (analogam. a quanto avvenuto in Paesi in cui la questione razziale era particolarmente viva) l’agg. e sost. nero (corrispondente all’ingl. black e al fr. noir) ...e gia' che ci siamo anche quella del Sabatini Coletti: Che appartiene, che è caratteristico della popolazione negride o, in generale, negroide, originaria del continente africano a sud del Sahara e caratterizzata dalla pelle scura, dal naso largo, dalle labbra carnose e dai capelli folti e crespi; il termine, a cui è stata annessa in passato una connotazione razzialmente spregiativa, è oggi perlopiù sostituito da nero, considerato più neutro SIN di colore: cantante n.; arte, musica n.
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Si, epiteti come negro e palla di carbone sono razzisti. E come e' gia' stato spiegato Tex e' un personaggio del west scritto nel 2020 con la sensibilita' del 2020. GLB negli anni cinquanta lo ha creato come un personaggio degli anni cinquanta e pure in quel periodo il personaggio non rifletteva la sensibilita' del vecchio west ma quella degli anni in cui viveva lo sceeggiatore, come e' logico che sia. Il clan dei cubani risale a quasi quarant'anni fa, epoca in cui alle questioni razziali non si guardava allo stesso modo in cui lo si fa oggi. Devo ammettere di non aver letto la storia in questione, ma non credo che si sia meritata il titolo di "una delle storie piu' belle di Tex" perche' Tex e Carson dicono negro.
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Ma nemmeno per idea. Tex e' un personaggio antico che viene raccontato oggi secondo quella che e' la sensibilita' di oggi. Cosi' come negli anni cinquanta non veniva raccontato secondo la sensibilita' dell'Ottocento ma secondo quella dell'epoca in cui era scritto. E la stessa cosa vale per tutti gli altri personaggi longevi di narrativa seriale, da Superman a Dylan Dog.
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Siamo messi davvero male, se il l'apprezzamento di una storia dipende dal fatto che Tex e Carson facciano strage di lupi o dalla presenza di epiteti razzisti. Ho anche seri dubbi sul fatto che lo "spirito texiano" sia costituto da fattori del genere, che in realta' sono assolutamente marginali. La valutazione sulla minora liberta' nelle storie di oggi, poi, e' una scemenza colossale. Veramente credi che nel 2020 uno sceneggiatore di Tex abbia meno spazio di manovra rispetto a quello che aveva a disposizione GLB negli anni '50? 😄 Molto semplicemente e' cambiata la sensibilita', come e' giusto che sia. Se poi la mentalita' di una fetta di lettori e' rimasta a piu' di mezzo secolo fa e' un altro paio di maniche, che pero' non ha nulla a che vedere con il politicamente corretto che tanto si nomina a sproposito.
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Scarti no, pero' sono entrambe piuttosto deboli. Non sono un estimatore di Ruju, ma quella storia (e pure quella disegnata da Repetto) sono al di sotto dei suoi standard abituali. Per non parlare di Manfredi di cui ho invece un'altissima opinione e che e' in grado di scrivere veri e propri gioielli.
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I volti di Capitanio sono l'ultimo dei problemi di questo Texone, che fa parte del gruppo di speciali disegnati da artisti bravissimi che si sono ritrovati loro malgrado a lavorare su sceneggiature scialbe e svogliate.
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Approfittando della quarantena ho rimesso mano ai vecchi Tex e mi sono reso conto di non aver mai letto queta storia doppia. Devo dire che mi hanno sorpreso non poco i commenti positivi letti in questo topic, dal momento che le magagne del peggiore periodo nizziano ci sono tutte, e quella che senza dubbio mi ha irritato maggiormente sono gli spiegoni inutili di cose successe qualche pagine fa da parte di personaggi che si raccontano per filo e per segno, nella maniera piu' spudorata, cose che gia' sanno. Ma non ci facciamo mancare nemmeno gli origliatori e Tex che viene salvato da gatti che passano di la' per caso. 😄 Stendiamo poi un velo pietoso sul fatto che in questi due albi Tex ha evidentemente sviluppato poteri telepatici e di preveggenza, perche' in scene come quella in cui sta per entrare nell'ufficio dell'avvocato parla gia' di cazzotti volanti anche se assolutamente nulla di qunto successo fino a quel punto farebbe pensare che ce ne sara' motivo. In una serie come Tex la cattiva scrittura (ma direi anche svogliata) si vede anche dal modo in cui gli scrittori gli fanno fare "cose da Tex", come appunto prendere a pugni vari poco di buono, e da come incorporano tali episodi nella trama generale. In storie come questa sembra quasi (e probabilmente e' effettivamente cosi') che siano state scritte con accanto una lista di cose da metterci dentro tipo "Tex prende a sberle uno sceriffo corrotto", "Tex prende in giro Carson dandogli del vecchio cammello", "Carson si lamenta", "Tex e Carson vanno a mangiare una bistecca alta tre dita con contorno di patate" e man mano che la sceneggiatura veniva scritta venivano depennate dalla lista. Ai disegni sia il compianto Monti che Brindisi (di cui apprezzo tantissimo l'espressivita' dei personaggi) hanno invece fatto un lavoro decisamente buono. Tutto sommato, una storia da dimenticare.
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Ah, non ne avevo proprio idea. Sapevo di Babini, pensavo fosse l'unico caso recente del genere.