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L'impostazione Delle Copertine...


ymalpas
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Villa o Galep?  

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Prendiamo due copertine, la prima di Galep ( anni '70 ), la seconda di Villa ( anni '90 ). Cosa notiamo ?

In quella di Galep, l'artista ci propone un Tex in movimento, su uno sfondo generico. Il personaggio è in primo piano, messo in risalto proprio dalla marcata assenza di particolari. Inoltre quello che si nota guardando questa copertina e molte altre del periodo, è l'abilità di Galep nel presentarci il personaggio in movimenti, torsioni, sempre diverse.

Nelle covers di Villa, decisamente più moderne, l'impostazione cambia e non poco. L'immagine è spesso e volentieri ripresa dalla storia contenuta nell'albo, notiamo per questo motivo una ricchezza di dettagli veramente impressionante, che sono la gioia dei nostri occhi, ma dove Tex è quasi ridotto al rango di elemento accessorio...

Rare sono le copertine di Villa che ripropongono il vecchio modello galeppiano, ad esempio questa:

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Peraltro lo sfondo è ben lontano dal giocare un ruolo marginale.

Anche se per le copertine di Villa gli aggettivi ormai non bastano più, i suoi disegni hanno perso, a mio parere, molto del grande impatto visivo che l'apparente semplicit? delle copertine di Galep riusciva a dare.

Insomma sono due impostazioni assai diverse, entrambe con le loro note positive e negative, una sintesi è possibile ( vedi l'immagine relativa al numero 455 ), ma rappresenta pur sempre una via di mezzo... ibrida!

Visto che il grande cVilla è con noi, sarei curioso di sentire anche il suo parere ( e quello di tutti gli altri ovviamente ).

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  • co fondatore

Qualcosa che colpisca l'occhio dell'acquirente, troppe informazioni lasciano stupiti ma emozionano meno. Concettualmente dunque preferisco Galep. Per i virtuosismi ovviamente Villa :D .

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Quello delle copertine e' un discorso molto soggettivo. Villa e Galep hanno uno stile completamente diverso. Essendo uno stimatore di entrambi, mi e' difficile dare una preferenza e non saprei dire quale stile di copertine preferisca. Sicuramente quelle di Villa sono piu' moderne, piu' dettagliate, piu' perfette dove per la maggior parte di esse descrivono una determinata scena presente all'interno dell'albo. Le cover di Galep invece, molte erano slegate dal contesto della storia, e vedevamo un Tex, come diceva Ymalpas, sempre in movimento e sempre in posizioni differenti e dove lo sfondo (spesso non c'era, sostituito da uno sfondo colorato) aveva poco importanza. Se proprio devo dare una preferenza, molto sofferta, do' un puntino in piu' alla cover di Galep (riferendomi pero' a quelle degli anni '60 e '70) rispetto a quelle di oggi di Villa. Una preferenza questa, dettata sicuramente dalla nostalgia essendo un nostalgico per eccellenza!Da precisare pero' che come disegnatore preferisco di gran lunga Villa rispetto a Galep(dei tempi d'oro).

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  • Collaboratori

No Anthony, non vi sto proponendo un discorso del tipo se sono meglio le copertine di Galep o quelle di Villa. Parlo di due impostazioni diverse, peraltro poi credo che non sia nenanche una scelta attribuibile al disegnatore, ma imposta dall'alto, in quanto il layout delle copertine è un fatto fondamentale --> incitamento all'acquisto. Forse lo stesso Villa preferirebbe disegnare secondo l'impostazione galeppiana, è questo che vorrei sapere da lui, che ci spiegasse un p? come funziona la scelta del "tema" di una copertina e quale libertà gli viene concessa dalla redazione. Io adoro le sue copertine, ma a sfogliarle noto un po' di monotonia, con galep invece c'era alternanza, a una wanted seguiva una regina della notte, solo per fare un esempio.

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Se non sbaglio una domanda al riguardo glie e' stata fatta nella sezione riguardo a lui. A differenza delle cartoline, dove ha piu' liberta', nelle copertine la regola e' quella di rimanere in tema con la storia, ma se la scena da disegnare non e' molto stimolante gli vengono commissionate copertine generiche alla Galep.

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  • 1 anno dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Io onestamente preferisco molto di più l'impostazione moderna delle copertine rispetto a quella di Galep. La copertina di Villa fa il suo lavoro "comunica" cosa ci aspetta nella storia, come è giusto che na copertina faccia. Le copertine sono lo "sponsor" dell'albo e devono raccogliere al loro interno l'essenza della storia o dei momenti particolarmente cruciali o emotivamente "POTENTI" ( penso ad esempio a la strage di red hill, dieci anni dopo, bufera sulle montagne rocciose ecc... )Il fatto che Tex sia in pose meno "epiche" rispetto a quelle di Galep è una cosa che non condivido del tutto, è vero mancano le immagini con Tex come elemento cardine che fa da "punto fisso" per la copertina, ma quelle di Villa, che spesso mostrano tex in momenti "difficili" hanno una carica emotiva che secondo me a Galep mancava, e l'emotivit? trasmessa da queste copertine invoglia l'acquisto... per tirare le somme Galep "storico", ma Villa "epico"!!!!!!!

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Guest Wasted Years

Galep come copertinista era un grande. Riusciva a colpirti ed ad emozionarti come pochi altri, anche se è verissimo che spesso la scena della copertina non appariva da nessuna parte. Il suo Tex era dinamico e dominava la scena. Copertine mitiche, le sue, finch? il suo tratto non è invecchiato troppo. Villa è un grande disegnatore e un GRANDISSIMO COPERTINISTA, le sue cover sono molto belle, anche se a volte vi sono evidenti difetti di realismo e di misura, basti guardare la copertina di Tex 500. A volte Tex fa lo sfondo e lo sfondo fa Tex, purtroppo, e provo anche io una sensazione di monotonia, ci sono poche copertine memorabili (nel senso diverse e che colpiscano più delle altre), per me, tra le sue. Per quanto ben realizzate. Diciamo che come successore di Galep non si poteva chiedere di meglio.

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Tho... non ho mai detto la mia in questa discussione. Che dire, personalmente preferisco le copertine di Villa, in quanto l'atmosfera ?, secondo me, meglio definita.? anche vero che essendo Tex "immerso" nel mondo difficilmente ci si ricorda di singole pose, cosa che invece con Galep funzionava molto. Quello che di Galep non mi piaceva particolarmente erano gli sfondi "vuoti", per non parlare delle copertine delle centinaia :s

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oh... credo sia una domanda da non fare..... perdonatemi, ma siamo su due orizzonti completamente diversi... quelle di Galep sono epiche(sopratt le prime) in pose statuarie e da film... quelle di Villa sono statue in pose viventi..... non riesco a dare una precisa preferenza, tranne forse indirizzarmi verso Villa solo perchè le sue sono più emotive e soprattutto dinamiche.... due aspetti che apprezzo molto in una storia a fumetti....(infatti credo che il mondo delle nuvole parlanti abbia una piccola vocazione di stampo "futurista") ma non so se questo sia abbastanza per una scelta logica tra le due impostazioni. Anche perchè Galep, al contrario di Villa(ma forse è ancora troppo presto per definirlo) a fatto un' evoluzione sia stilistica che d' impostazione delle figure a partire dai numeri 100.... più o meno......

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  • 2 settimane dopo...

Fare le copertine a Tex OGGi è diverso che averle fatte venti trent'anni fa... Intanto il buon Galep si ?( mi ha) "fregato" la maggior parte delle pose "generiche" in cui si può mettere Tex: a cavallo, con il winchester, appoggiato ad un tronco... molte cover di galep derivavano acnhe da altri disegni, locandine da film, foto famose... come, per esempio quella del "supertex", quella posa ce l'aveva un Umphrey Bogart di un manifesto cinematografico, poi galep si è fatto delle foto, pubblicate da qualche parte, dove lo si vedeva nella medesima posa, con una "oklahoma"( i "maturi" del forum lo sanno, ma per i virgulti spiego che era una pistola giocattolo che sparava pallini in plastica) in mano . La filosofia delle copertine ( e questo dipende dalla casa editrice) è cambiata nel tempo. Oggi si predilige la scena di riferimento alla storia. A me piacerebbe fare delle cover anche "libere" dove Tex si "raconta" così com'?... o anche delle cover più "grafiche"... ma non posso ottenere tutto adesso... Ogni volta che mi viene proposta un'immagine cero sempre di trasformarla in qualcosa che sia di più di un'immagine che racconta... ma un'immagine che emoziona... per cui , data una scena, per esempio Tex che aspetta la cavalleria, come nella cover numero 570, abbasso l'inquadratura, mi metto "sotto" a Tex, cerco di usare anche il cielo per raccontare l'emozione del momento. Di questa cover ho fatto anche uno schizzo con l'impostazione ribaltata, cioè con Tex a sx e i soldati a dx, che arrivavano... solo che la lettura del movimento che fa il lettore va da sx a dx. Per far "leggere" meglio la scena l'ho ribaltata... dovrebbe vedersi bene la sequenza giusta di lettura: l'esercito che arriva ( dal fondo) verso Tex, che aspetta (in primo piano). Poi ce'? tutto il discorso sulla posa, ma adesso non vorrei esagerare... senn° scrivo l'odissea...

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Io mi sarei anche letto l'odissea "villiana" :DA parte tutto, concordo. Gli autori stessi non scrivono sempre storie "uniche" proprio perchè i soggetti ormai son stati visti e rivisti. Al massimo lo modificano rendendolo diverso, o mischiandolo con un altro. Quindi penso che anche te Claudio ti ritrovi per forza di cosa in quella situazione, ma egoisticamente dico che mi piace :DMi spiego. Personalmente preferisco le tue copertine per la situazione globale. In altre parole, riesci a catapultarmi li. Galep riusciva a farmi piacere la "sola" situazione di Tex -tra l'altro, nemmeno più di quel tanto legata alla storia-A questo punto, dato che hai citato la copertina "SuperTex", posso dire che delle copertine "centenarie" di Galep l'unica che apprezzo è l'unica tra queste dove Tex è in un paesaggio western. Inoltre... bh?, non si può non notare il saluto che Galep ci f?, ed ammetto che quella copertina sarà forse indimenticabile anche per quello....<div align="center"><img src="http://sergiobonellieditore.it/tex/archivio_arretrati_scheda_albo/cop/tex0400.jpg"></div>

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questa copertina ha assunto un significato che va al di l' dell'immagine in se per quello che è successo di l' a poco... ed è normale... penso che nel concepire una copertina non ci può, purtroppo, più essere il "coraggio" di alcune scelte fatte in passato perchè oggi si ha a che fare anche con una opinione dei lettori molto più numerosa e determinata, di cui, volenti o nolenti, bisogna tener conto... Bonelli stesso penso si senta continuamente tra due fuochi... la tradizione invocata a gran voce da un certo numero di lettori e l'innovazione, che porta con se sempre qualche apprensione e una coda di polemiche... Ultimamente ci sono state delle scelte oltre un limite che credevo invalicabile: la copertina con la donna che spara, i titoli ( "Dieci anni dopo", "Sangue in Paradiso" "un soldato ritorna"), la scena con Tex che torna ... a me hanno emozionato... e quando sono emozionato lavoro con più trasporto... il mio sogno è fare immagini evocative, come già dicevo... e trovarmi in una cover una donna che spara con Tex dietro ad un tizio è un'immagine che apriva una serie di interrogativi che stimolavano la fantasia dei lettori...... per il 500 avevo in mente una cover con sfondo bianco, Tex , a colori fatti sull'originale, in "torsione" sull'esempio di John Wayne di "Sentieri Selvaggi" e il numero 500, enorme e rosso, dietro di lui... Prover? per il 600...;)

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Guest Kerzhakov 91

... per il 500 avevo in mente una cover con sfondo bianco, Tex , a colori fatti sull'originale, in "torsione" sull'esempio di John Wayne di "Sentieri Selvaggi" e il numero 500, enorme e rosso, dietro di lui... Prover? per il 600...;)

Non sarebbe davvero una brutta idea ;)La copertina del numero 500 alla fine secondo me avete fatto bene a farla così: un numero del genere, così importante, che ha segnato il raggiungimento di un traguardo storico, doveva essere celebrare il quartetto più famoso del fumetto italiano: insomma, già gli altri numeri "speciali" (100, 200, 300 & 400) avevano il solo Tex in copertina, per il 500 credo che sia stato giusto aggiungere gli altri 3 pards :trapper:
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  • 2 settimane dopo...

Forse tra i due non si può davvero fare paragone, Galep è stato grande, unico... Quelle di CVilla sono STRAORDINARIE, ma hanno un piccolo difetto: sono troppe quelle che presentano Tex "di spalle", se al loro posto fosse stata disegnata qualche copertina "libera" dalla storia, forse sarebbe stata più accattivante. Su centosettanta copertine disegnate da Cvilla solo due non mi piacciono: la n. 426 e la 462.

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  • Collaboratori

Esco un po' fuori dal seminato per porvi una domanda: che ne direste di una copertina "generica" disegnata da Galep per il numero 600 ?

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org... sarebbe una bella botta....:D :D sai che fior di domande in redazione e tutto il contorno di stupore generale?E poi a chi toccherebbe scegliere quale e come?In ogni caso al di l' di tutto, non mi sembra una cattiva idea... E farne una un po' onirica mischiando Galep con Villa... Troppo fuori dalla logica?

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Un copertina che mischiasse Galep e Villa era in progetto, ma venne poi scartata. Si trasform? poi in una cartolina (almeno la parte di Villa). Si trattava del numero 501, "Mefisto!".

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Guest Colonnello_Jim_Brandon

Hmmm... secondo me l'idea di una copertina Galppiana per il nr 600 non è poi così male... però io mi sono ormai affezionato a quelle di Claudio... insomma ormai sono talmente abituato a vedere il SUO Tex in copertina che rivedere Galep dopo 200 numeri di astinenza mi shoccherebbe un po' e poi penso che non sia corretto nei confronti di Villa, insomma oramai la facciata di Tex è la sua... magari si potrebbe mettere in 2 copertina un'immagine di Galep, o magari al posto della pagina col titolo, anzich? mettere il classico "mosaico" potrebbero mettere un'immagine A COLORI di Galep....

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  • 2 mesi dopo...
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