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TWF - Tex Willer Forum

Domande A: Claudio Villa


Mister P
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In effetti il suggerimento per la sua espressione era che Kit fosse mogio... ma la mia idea di Kit ?: "puoi ammazzarmi, impiccarmi, spararmi, farmi arrosto, ma non ti dar? MAI la soddisfazione di vedermi la paura dipinta sul volto!"
Insomma per me è uno con attributi pesanti... e così l'ho disegnato con quella espressione...

Per Lilith devo distinguere tra disegni: quelli per le copertine e cartoline devono avere una immagine "ufficiale", vicina a quella "occidentale" di Galep.
Ma quando faccio dei disegni extra, allora cerco una fisionomia più "vera", una bella indiana, ma indiana...

Quella copertina e' speciale proprio per quell'espressione d'orgoglio che ha

Kit in quella situazione.
Tex avrebbe assunto la medesima "posa".
D'altronde buon sangue non mente :D


Claudio, ritornando a Lilith,la quarta uscita di "Tex collezione storica a colori" ha per titolo "Il rapimento di Lilith", quindi dovremmo rivedere un tuo disegno di lei nella cover giusto?

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Claudio, le cover della "Collezione storica a colori" sono belle, pero' personalmente questa politica di farti rifare scene precise presenti nel volume e in stile Galep non mi garba molto. Non ha senso. Avrei preferito di gran lunga la politica adottata nelle cartolina della Nuova Ristampa e cioe' quella di dare un'interpretazione degli episodi dei vari albi ma col tuo stile. Una curiosità:Di solito gli autori di fumetti non ne leggono molti. Tu?Quando lo fai lo leggi con l'occhio critico e quindi perdendo quella spontaneit? del lettore o lo fai come quando non eri un "addetto ai lavori"?

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Le cover della collana "storica" dovevano essere "diverse". L'idea iniziale era di prendere un disegno di Galep interno, ingrandirlo e colorarlo. Il prb è che un conto è il formato disegno interno, un altro quello da copertina: il segno , ingrandito, non si dimostrava adatto... Allora hanno chiamato me: "devi fare un disegno avvicinandoti il più possibile allo stile, all'atmosfera del tempo, di Galep."L'idea è quella di "recuperare" un feeling con le atmosfere, i segni di allora... Non sono io a decidere, io faccio l'"opraio"... Quando leggo fumetti li legge sia il lettore che il professionista, per cui mi lascio trasportare dalla lettura studiando contemporaneamente il segno, l'inquadratura più efficace... Leggo senza stancarmi mai "sulle piste del Nord" di Tex, e tutti quelli di Ticci..."kingdom Come" e "The Dark Knight returns", oltre a tutti quelli disegnati da Alex Ross, per gli americani.

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Claudio, tu sicuramente hai conosciuto Galep di persona, quando vi è stato il
passaggio di consegne per quanto riguarda le cover cos'è che t'ha detto in
proposito?
ti ha dato qualche consiglio dall'alto delle sue 400 copertine?
Raccontaci un po' il tuo stato d'animo di quel periodo quando fosti scelto per
quel glorioso e importante incarico :)

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L'ho conosciuto prima del passaggio di consegne... L'ho trovato un uomo molto sincero e discreto. Mi confidava che non leggeva più fumetti da tempo, gli ho chiesto come facesse a disegnare le pistole e i winchester nei primi anni di Tex: "Inventavo!" è stata la risposta... Avrei voluto che mi seguisse nei primi passi da copertinista, ma non sono riuscito... ci ha pensato il destino a portarcelo via... mi sono sentito su una barchetta, senza remi, in un oceano in tempesta... Adesso ho trovato un remo...vado ancora storto, ma vado...

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L'ho conosciuto prima del passaggio di consegne...

L'ho trovato un uomo molto sincero e discreto.

Mi confidava che non leggeva più fumetti da tempo, gli ho chiesto come facesse a disegnare le pistole e i winchester nei primi anni di Tex: "Inventavo!" è stata la risposta...

Avrei voluto che mi seguisse nei primi passi da copertinista, ma non sono riuscito... ci ha pensato il destino a portarcelo via...
mi sono sentito su una barchetta, senza remi, in un oceano in tempesta...

Adesso ho trovato un remo...vado ancora storto, ma vado...

Caspita Claudio, a noi sembra che di remi tu ne abbia due e sicuramente non vai

storto!

Nella serie di Tex, abbiamo avuto dei disegnatori che dopo anni di carriera a
disegnare il nostro ranger hanno avuto, dopo un periodo di massimo splendore, un
lento, evidente ed inesorabile calo di qualita' dei suoi lavori(vedi purtroppo
Letteri e soprattutto Galep).
Secondo te il passare degli anni, per un disegnatore, equivale sempre ad un calo
della qualita'?
Quando avviene la completa maturazione per un artista?

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E' inevitabile che l'età si "senta" anche in questo lavoro, fisicamente poco faticoso. Il carico è soprattutto psicologico. La maturit? regala un segno più consapevole, ma una mano meno forte e ferma... come si dice sempre: " se il giovane "sapesse" e il vecchio "potesse"..."la curiosità, avere un punto di rierimento da ragiungere , per me, sono le cose che ti tengono "in pista", ti fanno pedalare ancora, ti rendono vivo. Ma gli anni si sentono... L'eccezione alla regola è Ticci, come il buon vino non ha smesso di "spingere sui pedali" e "racconta" tutto con una padronanza invidiabile... Ecco... spero di invecchiare così...

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E' inevitabile che l'età si "senta" anche in questo lavoro, fisicamente poco faticoso. Il carico è soprattutto psicologico.

La maturit? regala un segno più consapevole, ma una mano meno forte e ferma...
come si dice sempre: " se il giovane "sapesse" e il vecchio "potesse"..."
la curiosità, avere un punto di rierimento da ragiungere , per me, sono le cose che ti tengono "in pista", ti fanno pedalare ancora, ti rendono vivo.
Ma gli anni si sentono...

L'eccezione alla regola è Ticci, come il buon vino non ha smesso di "spingere sui pedali" e "racconta" tutto con una padronanza invidiabile...

Ecco... spero di invecchiare così...

Io aggiungerei anche un Gallieno Ferri, il suo tratto e il suo stile sembrano

non sentire il passare degli anni.


Claudio, se non sbaglio la cover del Tex inedito attualmente in edicola
Immagine postata
non fa parte di una scena presente nell'albo ma e' slegata dal contesto della storia no?


Tra le 157 copertine fatte per Tex mensile, c'e' qualcuna che a distanza di anni
non ti piace e che vorresti rifare?perchè?

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La copertina in questione è un "ripescaggio": una cover fata tempo fa per un'altra storia di Boselli/Font ( strana coincidenza...) che è stata "recuperata" per venire incontro ad un povero disegnatore assediato dalle copertine... Tex aveva il giaccone invernale: qualche colpo di pennello ed ecco il nostro Tex in camicia... Potesi rifare qualche copertina... sicuramente quella con Custer... e poi un mucchio di altre... ma non ha senso fare e rifare: i tuoi limiti rimangono. Bisogna rassegnarsi e lasciare che il tuo piede si posi sul terreno lasciando la tua impronta nel momento in cui devi lasciarla...

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La copertina in questione è un "ripescaggio": una cover fatta tempo fa per un'altra storia di Boselli/Font ( strana coincidenza...) che è stata "recuperata" per venire incontro ad un povero disegnatore assediato dalle copertine...

Tex aveva il giaccone invernale: qualche colpo di pennello ed ecco il nostro Tex in camicia...


Potesi rifare qualche copertina... sicuramente quella con Custer... e poi un mucchio di altre... ma non ha senso fare e rifare: i tuoi limiti rimangono.
Bisogna rassegnarsi e lasciare che il tuo piede si posi sul terreno lasciando la tua impronta nel momento in cui devi lasciarla...

Quindi se non sbaglio questa cover doveva appartenere all'albo "I banditi della citta' fantasma" sempre della coppia Boselli/Font, pero' poi

e' stata "scartata" scegliendo quell'altra.
In poche parole hai poi aggiunto la barracca avvolta nella nebbia, dato che Tex
era stato precedentemente disegnato giusto?


Claudio, tanto per saperlo, cos'è secondo te che non va nella cover de "Little Bighorn"?
e' semplicemente stupenda!

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La nebbia c'era anche nella prima versione della copertina... In "Little Big Horn" c'è Tex troppo "fermo", avrei potuto scegliere un angolo di visuale più accentuato... dal basso, più drammatico... la faccia di Tex non mi piace, come la posa di Custer..."nessuno siamo perfetti ognuno ci abbiamo i suoi difetti" come scriveva Sclavi nella rubrica SOTTOSOPRA del "corriere dei ragazzi".

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Bellissima intervista e belle risposte. Grazie per la segnalazione.

Claudio hai affermato:
"Se non ci fosse stato Tex non avrei pensato a fare fumetti, perchè una delle prime letture che giravano in casa grazie a mio padre, grande appassionato di fumetti, era proprio Tex.
E? stato vedendo i bellissimi disegni di Galeppini che è venuta la voglia anche al sottoscritto di provarci. Senza Tex forse oggi sarei un ragioniere".

Allora si puo' dire che Tex, in un modo o nell'altro, ha influenzato la tua vita
no?

Dalle risposte che dai nelle varie interviste, sia in questo forum e sia in altri
luoghi, si ha la sensazione che oltre ad esserne il disegnatore, sei soprattutto
un fan di Tex, un appassionato;lo si vede dal modo in cui ne parli e dall'impegno che metti nel disegnarlo.
Insomma, come tutti noi,"tifi" per Tex.
E' una sensazione sbagliata?

In questo momento Tex sta vivendo un momento magico:
l'iniziativa editoriale della Bonelli in collaborazione con La Repubblica e l'Espresso che vede l'uscita delle prime storie a colori sta avendo un enorme successo, grazie anche alla pubblicita' che e' stata fatta.
La mia edicolante di fiducia mi ha rivelato che per questi volumi sta avendo(almeno fino alla 3?uscita) qualcosa come 100 richieste, e non potendoli accontentare tutti, i clienti ripiegano sugli albi normali presenti in edicola(l'inedito, il TreStelle, la Nuova Ristampa etc.) facendo aumentare di non poco le vendite.

Cosa prova l'autore/lettore Villa quando un iniziativa editoriale di Tex ha un eco cosi' forte?

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Comincio dalla fine: cosa provo... Mi convinco che con una martellante campagna pubblicitaria si "vende" tutto quello che vuoi. Fai votare per chi vuoi. Crei interesse er qualsiasi cosa. Potenza della pubblicit?... Poi sono, certo, contento se si aumenta l'interesse per Tex. Anch'io "tifo" per Tex. Quello autentico, tutto d'un pezzo, che non si addormenta mai , che alla fortuna preferisce la sfida, e la vince, che tiene duro e non molla mai... Il Tex di G. L. Bonelli, senza presunzione, ma con tutta la sua potenza. E' il Tex che cerco ogni giorno...

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Anch'io "tifo" per Tex. Quello autentico, tutto d'un pezzo, che non si addormenta mai , che alla fortuna preferisce la sfida, e la vince, che tiene duro e non molla mai... Il Tex di G. L. Bonelli, senza presunzione, ma con tutta la sua potenza. E' il Tex che cerco ogni giorno...

A quale Tex di G. L. Bonelli sei piu' "affezionato" e perchè?a quello dei primissimi albi, a quello dell'epoca d'oro(60/70) o al Tex delle sue ultime sceneggiature?
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A quello di "A sud di Nogales" dove le "sente" da Carson, dove battibeccano durante la sparatoria... Quello di "Sulle piste del nord"... Quello di "Cheyennes" dove si mostra un vero duro quando fa svolazzare il tipo grosso della carovana dei quaccheri.... tutti questi episodi mi sono rimasti nel cuore, formando il "mio" ritratto di Tex.

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Non ho letto tutta la serie, guardavo prima i disegni e leggevo le storie che mi piaceva "vedere". Tra le "horror" riordo molto bene ( mi ha fatto paura!) quella con Yama e Loa, quando Yama "viaggia" nell'aldil', sotto al mantello nero da dove scompare... L' Galep era davvero un maestro nell'evocare quelle atmosfere... poi mi pare di ricordare Diablero, con i disegni puliti ed efficaci di un Letteri in gran forma...

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Per Mister P:
Gia' Claudio in un post precedente aveva gia' accennato al fatto che il suo Tiger si ispirava all'attore che interpretava ne "Balla coi Lupi" Vento nei Capelli.Io non ho fatto altro che cercare una foto di lui e confrontarla con un disegno di Tiger.



Claudio, nel fumetto di Tex e quindi in un fumetto western, cos'è che ti riesce piu' difficile disegnare?
dov'? che vorresti migliorare?

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