Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Classifica

  1. Hellingen

    Hellingen

    Cowboy


    • Punti

      5

    • Contatore Interventi Texiani

      88


  2. Carlo Monni

    Carlo Monni

    Collaboratori


    • Punti

      4

    • Contatore Interventi Texiani

      5956


  3. Diablero

    Diablero

    Ranchero


    • Punti

      2

    • Contatore Interventi Texiani

      3089


  4. Dix Leroy

    Dix Leroy

    Ranchero


    • Punti

      1

    • Contatore Interventi Texiani

      1482


Contenuto popolare

Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 17/12/2023 in tutte le sezioni

  1. Pardon, non capisco bene cosa vorrebbe dire questo; forse sono io che non concepisco la cosa perché sono rimasto indietro, ma non mi pare così "naturale" buttare tutti i personaggi (con delineate ambientazioni, caratteristiche, amici/nemici, messaggi comunicati, target di lettori ecc) dentro un unico calderone solo perché appartenenti alla stessa casa editrice. Io mi aspetto innanzitutto una certa attenzione e coerenza nelle proposte ai lettori. Tex incontra Zagor può andare perché , come sappiamo, con uno sforzo di adeguamento anagrafico dei personaggi più o meno la location è per alcuni punti simile. Diversamente da questo mi viene in mente (visto che non se ne è ancora parlato qui) lo Za Te Nay di Martin Mystere, personaggio molto strano, considerato (da me) più una sottigliezza, un gioco degli autori, ma su Martin Mystere succede di tutto ce lo hanno sempre detto quindi può andare. Però se vedessi dopo Dragonero incontra Zagor anche Zagor incontra Orfani o Tex incontra Julia e il Comandante Mark assieme nella caserma di Nick Raider, non avrebbe nessun senso e lo considererei un delirio auto -referenziale della casa editrice piuttosto che un tentativo strampalato di attirare lettori (come è stato Flash incontra Zagor). Forse ce ne siamo dimenticati ma per quanto belli siano i fumetti Bonelli, non esistono solo quelli. Io lettore posso benissimo dirottare i miei acquisti verso altri fumetti di altre case editrici qualora non mi piacesse più il prodotto proposto dalla solita casa editrice, con buona pace dell "universo narrativo comune" e dei suoi astronauti
    5 points
  2. Quoto e concordo anche sulle virgole. Non so, oggi i lettori di fumetti si sono fissati con gli "universi paralleli" alla Marvel e disquisiscono dell'universo di Tex e quello di Zagor, e ogni volta che c'è un crossover dicono felici "ma allora Tex e Zagor sono nello stesso universo! E quindi Tex e Nathan Never! A quando un crossover?" etc etc... (mi astengo, con notevole fatica, dal fare commenti su questo andazzo, per non offendere nessuno...). Quindi può darsi, immagino, che i lettori moderni ("aiutati" magari da storie dove Zagor viaggia in universi paralleli...) ipotizzino un finale "fantasy" dove grazie a Zagor indiani e bianchi vivano in pace, e Zagor sia proclamato a sessant'anni Supremo Imperatore del Pianeta Terra, ovviamente per acclamazione e senza spargimenti di sangue... Ma Zagor (e Tex) sono fumetti di un epoca e di autori che non si facevano stè menate. Zagor è ambientato "nel mondo reale" (con qualche "villain" poco realistico, ma non fanno testo), e il suo futuro è quello del mondo reale. Secondo me Nolitta all'inizio non ci ha pensato troppo, era giovane, voleva fare l'ennesimo personaggio che sarebbe durato poco come Roy Bean, si immagina un giustiziere nella foresta e gli dà questa "missione" che fa figo. Poi si stufa, non ha idee, e molle le storie prima a Ferri e poi a suo padre, poi chissà se è il padre a dirgli che si è rotto che il figlio si deve assumere la responsabilità dei suoi "figli" o se è Nolitta che vuol riprovarci, ma torna su Zagor. E il resto è storia: la serie ha sempre più successo e raggiunge numeri tali da essere una delle serie più vendute in Italia (anche se è sempre surclassato da Tex...). E negli anni 60, con un pubblico ormai più "grande" e maturo, e in mezzo ad un mondo del fumetto che non era più per bambini come pochi anni prima, le storie di Zagor si evolvono, diventano anch'esse più mature. E vedi il tono che cambia. Nolitta comincia ad affrontare l'elefante nella stanza: che la missione che aveva "dato" a Zagor senza pensarci troppo, anni prima, è destinata al fallimento. Come si vede anche dalle sue storie di Tex (e pure dalla testimonianza di Boselli che lo conosceva bene) Nolitta amava le storie con l'eroe perdente, in maniera eroica ma perdente, le imprese destinate al fallimento (fa un po' ridere che a pensare questo sia stato un imprenditore che ha fatto tanti successi, forse era una specie di Ritratto di Dorian Gray: così come Dorian relega al ritratto la vecchiaia, così Nolitta relegava nelle storie i fallimenti... ) Leggendo le storie di Nolitta del "periodo d'Oro" di Zagor, LO SAI che Zagor è destinato al fallimento. E non solo "in futuro, fra decenni": no, ANCHE ORA (nel presente della serie), anche nella serie regolare, quante volte Nolitta ci mostra Zagor fallire? Si vede Zagor vincere, risolutamente e chiaramente, e trionfare contro i "nemici di fantasia" come Hellingen o i "cattivi da fumetto", ma ogni volta (e sono tante) che si scontra con la questione del rapporto fra bianchi e indiani... abbiamo storie come "Addio Fratello Rosso" o "La marcia della disperazione"... e finali come quello di Manetola: vi sembra che Zagor sia un vincente? Com'è possibile che adesso ci siano lettori che si MERAVIGLIANO (o, addirittura, vivono come un tradimento) il vedere che Zagor non riuscirà a CAMBIARE LA STORIA UMANA? Ma non lo sapevano già prima che finiva così? Io lo so da almeno 50 anni!!!! Ma cosa è diventato Zagor negli anni per perdere anche quest'ultimo aspetto, fondamentale per l'epica nolittiana? Va bene che ormai è una serie "raccolta indifferenziata" dove puoi buttarci dentro di tutto, ma mi pare che ci siano lettori che, davvero, si aspettavano di avere un giorno storie dove Zagor trova l'amuleto di Zigzagzagur e con il suo immenso potere, toglie la cattiveria dal cuore degli uomini e nel suo "universo parallelo", comodamente raggiungibile con la linea del tram-crossover 17, siano bandite le guerre e il razzismo e tutti diventino buoni? Il vedere Zagor allontanarsi sconfitto non solo è perfettamente "nolittiano", ma È PROPRIO COPIATO DA DIVERSI FINALI DI NOLITTA! Della serie regolare! Non si è dovuto allontanare nella stessa maniera dall'ultima battaglia di Manetola? E in quante altre storie di Nolitta è successo? Il finale qui è totalmente Nolittiano, al punto che mi pare un vero e proprio "omaggio" ai finali di Nolitta: se questi finali alla Nolitta sono diventati estranei alla serie "zagor", direi che è la serie ad essere diventata qualcosa di molto, troppo diverso.
    2 points
  3. Io personalmente ancora sto continuando e le sto inserendo nei raccoglitori, sono arrivato al 9-10. Sono veramente una riproduzione di valore per me. Spero che continuino anche dopo fino all'ultima striscia "L'orrenda notte" del 1967.
    1 point
  4. Parlare di finale dell'avventura di Zagor in Bonelli, ambientato nel futuro, mi sembra prematuro. Ci sono ancora molte cose da raccontare. E se intende farne una terza parte, come canto del cigno da curatore della testata, ben venga per Borden. Ma non in Texas, non può rimangiarsi la parola data. A Washington, alla testa di una delegazione indiana, però, sì. Quando tiene sui 70-80 anni. Quello sì che sarebbe il canto del cigno per Zagor. E poi, dalle ultime frasi, lo Spirito con la Scure è entrato nella Leggenda, ma è rimasta comunque una porta aperta sul suo destino.
    1 point
  5. Io invece ho l'impressione che già lo stesso personaggio non appartenga sempre allo stesso universo. Già il cambio di disegnatore e soprattutto di scrittore danno alla storia taglio e modalità diverse. E all'epoca non ero il solo, visto che per quanto è stato possibile le storie con El Morisco venivano fatte sempre da Letteri, quelle con Mefisto (quasi) sempre a Galep, quelle con le rivolte indiane sempre con Ticci... C'è stato un periodo in cui Tex e Carson ricordavano eventi e personaggi che noi non avevamo mai visto (celebri gli sceriffi o i soldati incontrati per caso). Voi veramente vedete il Tex Willer nella stessa cronologia del Tex classico? Non so riportare la fonte (lo ammetto), ma Nizzi considera valide solo le storie sue e quelle prima che lui arrivasse (citando comunque male o arbitrariamente), quindi se fosse restato il suo Tex era comunque "autonomo".
    1 point
  6. D'accordo al 100 % In disaccordo al 100% con entrambi.
    1 point
  7. La risposta è molto semplice: nel primo caso c'era la guerra e Tex aveva giurato di non uccidere mai più un soldato del Sud. Nel secondo caso è di fronte a veri e propri banditi, ex guerriglieri che ne avevano combinate di cotte e di crude
    1 point
  8. A quanto pare, c'è chi straparla di multiverso senza nemmeno sapere che cos'è. Sarà che ho imparato il concetto di universi paralleli quando ero solo un bambino grazie ad un episodio di "Ai confini della realtà2, ma il concetto non mi ha mai creato problemi. Quello con abbiamo a che fare non è un multiverso, ma un universo narrativo comune a quasi tutti i personaggi Bonelli che è nato ufficialmente nel 1982 con il primo tra Martin Mystere e Mister No, si è espanso ulteriormente con l'incontro Dylan Dog ed ha dato in suo contributo perfino Guido Nolitta con uno Speciale Mister No e Martin Mystere e la famigerata storia degli Uomini Giaguaro. Non vi piace? Mi dispiace per voi.
    1 point
  9. Quello che dico io ai grandi pontificatori del forum: ma quanti Zagor avete letto? Io li ho letti tutti anche quelli pubblicati sulla carta igienica delle ferrovie dello stato. Voi mi dite finale nolittiano o non nolittiano ma Nolitta ha smesso di scrivere Zagor 40 fa, e da allora ne é passata tanta acqua sotto i ponti e tutto é cambiato. Quel Nolitta tra l'altro che scriveva anche il Tex che non vi piaceva. Ma Nolitta o Burattini o chi per esso non avrebbero distrutto così la loro creatura, si Zagor veniva sconfitto ma risorgeva sempre come la fenice per ripartire più forte di prima. E poi come sempre ognuno la sua opinione, ma prima leggetevi tutti gli Zagor dal 1961 non solo i Tex (io li ho letti tutti entrambi)
    1 point
  10. Sì, però ci sta che uno ad una certa età tiri i remi in barca. I personaggi dei fumetti non dovrebbero invecchiare mai, ma se sono gli stessi autori a volerceli mostrare da vecchi è inevitabile che li dipingano cambiati, in un'altra fase della loro vita.
    1 point
  11. Non si può mai dire con le persone. Io conoscevo uno che da giovane era stato uno scapestrato, aveva solo lavori saltuari, girava per tutta l'Italia e non solo, cambiava una donna alla settimana o anche poi, intorno ai trent'anni, ha incontrato una donna, l'ha sposata, hanno avuto un figlio e lui si è trovato un lavoro fisso. Era mio padre. Tornando seri, non puoi giudicare la bontà di una storia dal fatto che su uno snodo l'autore ha preso una decisione che non ti piace quando quella decisione è comunque coerente con il personaggio. Ad un certo punto della vita uno si può anche stancare di viaggiare.
    1 point
  12. Sarebbe fantastico, però andrebbe delineata bene la situazione dell'incidente - le circostanze dovrebbero essere o rare o mai viste prima -, altrimenti Tex rischierebbe di fare la figura del pollo, anziché di un individuo eccezionale ma che comunque è umano... (Magari anziché farlo stendere da una botta fortissima in testa tirata alle spalle, si potrebbe fare che qualcuno gli ammazzi il cavallo e precipiti giù, ovviamente da una scarpata non troppo alta, tipo Kit nella Città nascosta di Faraci, anche se poi lì Kit ha fatto il pollo non riuscendo a fuggire con Conchita dai banditi nel secondo albo ).
    1 point
  13. Credo che Boselli abbia deciso di ambientare proprio in questa storia il momento in cui per la prima volta Tex dà a Carson del 'vecchio cammello'.
    1 point
  14. La cronologia degli eventi in Tex mi ha sempre interessato molto poco, ma in questo albo c'è una notizia importante su questo tema. Nel 1866 Tex ha già famiglia. Vero è che si parla di famiglia che implica una moglie e non anche un figlio. Però si può far risalire la nascita di Kit nel 66/67. Per la gioia dei "cronologisti".
    1 point
  15. Riletta ieri e oggi dopo 9 anni dalla prima volta, che tra l'altro è coincisa con la prima volta che ho letto Tex in assoluto... Che dire: fin dall'inizio si capisce che non è la solita rievocazione del passato di un uomo raccontando un episodio in flashback, ma la rievocazione di un passato che ad un certo punto si intreccia con il presente, nel quale Carson è chiamato ad agire per chiudere definitivamente questo fatto della sua vita. Subito dalle prime pagine si vede che i superstiti degli Innocenti non sono una semplice banda di criminali come se ne vedono tante, ma ciascuno ha caratteristiche diverse dagli altri e una fisionomia particolare e che rimane impressa nella mente del lettore. Sempre nel primo albo appare un Carson un p? diverso dal solito, molto più astuto ed in forma, per esempio quando parla con lo sceriffo di Tucson del sospetto che siano stati seguiti dall'uomo che era uscito dal barbiere prima di lui. Bello anche il racconto spezzettato del passato degli Innocenti da parte di Tex al figlio, che ad un certo punto (a pag. 55) si fa "portavoce'' dei lettori, chiedendo al padre di finire il racconto! Inoltre le vignette in cui Kit rievoca in qualche modo il suo passato (l'ultima di pag. 45 o la penultima di pag. 47 tutte del primo albo) sono praticamente da film, e riescono a trasmettere una carica emotiva unica. Ottimamente architettata la resa dei conti finale, anche se mi sembrato un p? strano il fatto che Clemmons sia stato mostrato così crudele da sparare a Johnny Lame alle spalle e poi si sia sacrificato per salvare il figlio di Tex che praticamente non conosceva neanche... Anche se pensandoci forse gli era grato per aver salvato Donna... E poi che finezza Boone che spara a Clemmons senza estrarre la pistola dalla fondina!I disegni di Marcello sono meravigliosi, i tre Pards sono tra i migliori che abbia mai visto e mi hanno colpito soprattutto i disegni della prateria e di Bannock quando orami era diventata una città morta. La nota positiva di tutta la storia è stata la figura di Carson, finalmente non rappresentato come un vecchio brontolone ma come un Ranger capace di fare fuoco e fiamme e che sa il fatto suo, come andrebbe sempre rappresentato!Direi che qui il 10 ci sta davvero tutto!
    1 point
  16. A me piacerebbe una bella storia con Tex e i sette nani. Non credo che esistano vincoli di copyright.
    0 points
  17. Non avevo dubbi sul fatto che ad Hellingen sarebbe piaciuto questo albo! Diciamo che é piaciuto anche a Kandrax il mago, al barone Rakosi, a Mortimer, a Molok, a Iron Man, a Supermike e al Re delle aquile anzi loro mi hanno detto che se alla fine Zagor fosse morto sarebbe stato ancora più bello!
    0 points
  18. Eh, qui siamo alla pura speculazione, ma la mia idea è che tutto sia collegato alle parole di Quanah Parker. Il fallimento del sogno di convivenza tra popoli di Zagor deve essersi concretizzato in una immagine tragedia proprio a Darkwood. Qualcosa di talmente grande da aver spinto i due amici a prendere strade separate. Le poche parole che i due si scambiano in questo speciale lasciano supporre che tali eventi abbiamo scavato un solco tra i due.
    0 points
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.