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TWF - Tex Willer Forum

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Showing content with the highest reputation on 09/27/2024 in all areas

  1. Mi associo a tutti i pareri positivi. Stavolta Giusfredi realizza un piccolo gioiello, ma io lo avevo già detto dopo Fratello di sangue che era uno che aveva i numeri. Quest’albo è qualcosa che su Tex oggi non è facilissimo da trovare: una storia molto articolata ma allo stesso tempo scorrevole, di veloce lettura ma non “leggera”, con una struttura non classica (e una temporalità non sempre lineare) ma avvincente, e poi con dei personaggi perfettamente sbozzati, dei cambi di scenario e dei colpi di scena ottimamente dosati, una costruzione delle scene adeguata (ne troppo moderna ne troppo “old style”), dei dialoghi appropriati, una perfetta caratterizzazione di Carson e anche di Tex quando appare. E con tocco ci romanticismo misurato perfettamente e mai invadente. Ma è così difficile scrivere storie così? Ho idea di si, visto che se ne vedono poche. Del Vecchio è come sempre molto bravo. Un disegnatore forse sottovalutato, dallo stile grafico semplice e che si mette al servizio della sceneggiatura e che ha nella leggibilità e nell’ottima resa dei personaggi i suoi punti di forza.
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  2. "Il modo migliore per annoiare è dire tutto" (Voltaire)
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  3. Il Tex di Tisselli, ad esempio, sarebbe bellissimo da riproporre in cartonato (anche come omaggio a questo grande artista). Le pagine mancanti per raggiungere la foliazione richiesta potrebbero essere riempite con bozzetti o storyboard come nell'edizione NPE di qualche anno fa (che però era un'edizione limitata, che in pochi hanno)
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  4. Beh, se fosse completamente alla francese la periodicità non sarebbe fissa, ma legata alle esigenze creative degli autori. Anzi, si potrebbe dire che è proprio così e che ogni tanto viene inserito qualcosa di meno francese per mantenere la semestralità. Fastidio? Personalmente nessuno. Però è indubbio che i ritmi narrativi degli albi nati alla francese siamo diversi da quelli dei riempitivi. Poi ogni riempitivo fa storia a sé: la storia disegnata da Galep era stata già pensata inizialmente per quel formato e quindi è stata un riempitivo non solo gradito ma perfino doveroso. Mentre ho trovato orribile il rimontaggio a 4 strisce di quella disegnata da Ticci. Questa Dinamite è una storia breve da magazine: piacevole da leggere, magnificamente disegnata, persino commovente, ma certo non una vicenda cardine nell'epopea texiana.
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  5. Sottoscrivo. Sono anche questi atteggiamenti a rendere esplosivi i topic, poichè fanno deragliare la discussione e portano a scontri personali. Da utente che ama Tex ed è onorato di far parte di questo Forum, mi sento di esortare tutti a mantenere la calma e fare uno sforzo per rendere meno pesante l'aria su questi lidi e far tornare un sano dialogo. Già l'assenza di Borden, il diradarsi di interventi preziosi di utenti preparati come Carlo Monni e Ymalpas o dell'ironia di Virgin, l'allontanamento di altri cari pard, sono fattori che si fanno sentire e contribuscono al periodo di stanca, ma non picconiamo del tutto le fondamenta di questa bella comunità virtuale con tensione e litigi evitabili. E oltretutto torniamo qui a parlare della storia di Ruju, poichè anche il reiterare di O.T. non necessari non aiuta a rendere interessanti le discussioni.
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  6. Lo abbiamo fatto tante volte. Dai, su, oggi dobbiamo essere buoni Io non mi riferivo solo al litigio o ai litigi che hai avuto con Valerio. Tu sei uno che dice: - oddio, devo spiegare la cosa mille volte (come avessi a che fare con degli scolaretti minus habens lenti di comprendonio); - io so leggere (implicitamente accusando gli altri di non saperlo fare) - posto la scena e la spiego, come fate a non vedere l'evidenza? (Anche qui postulando una cecità dell'interlocutore, che magari invece non vede quello che vedi tu semplicemente perché non è oggettivo, nonostante la tua pretesa). Ogni tua affermazione è circonfusa di questo alone di superiorità. È chiaro che gli altri ci si inalberano. Non voglio fare il maestrino e non voglio nemmeno litigare con te. Io credo che tu faccia gli errori che ho riportato sopra. Ma non per questo smetto di dialogare con te. Perché, per quanto mi fai spesso girare le scatole (e così accade a Valerio e ai tanti altri che hanno litigato qui dentro con te), riconosco che la tua presenza, spesso urticante, è altrettanto spesso vivifica, ispirata, appassionata. Sorretta da una "scienza" fumettistica (e non solo) rara. Mi arricchisce la tua presenza, a volte mi devo armare di pazienza per tollerare il tuo insopportabile tono di superiorità ma ritengo ne valga la pena. Per questo credo che tu non abbia tutte le ragioni che vuoi far valere. Ma il mio post resta all'insegna del dialogo: incazziamoci pure, ma dialoghiamo. Cercando di evitare espressioni che possano urtare l'altro. L'altro giorno Magic Wind mi ha dato dell'analfabeta funzionale per una mia critica alla scena di Nizzi in cui Carson fa la figura dell'idiota. Bravo, Magic Wind. Bell'intervento. Ma dove vuole andare un forum i cui utenti si permettono di avere questi atteggiamenti? Forse altrove è così, non lo so, non ho mai frequentato altri Forum. Ma questo non è Facebook. Non si deve offendere in quel modo. Non si può dire: non sai leggere. Puoi dire: per me sei in errore. Io la penso così. Con immutata stima e con la mano tesa.
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  7. Scusa se insisto nella mia funzione di "avvocato difensore", ma, se Diablero ha "reiterato con mille post", o il numero di post che è, sulla "Cavalcata del destino", è perchè tutti gli andavano addosso con mille argomentazioni, derisioni, ammiccamenti e lui ha postato con immagini e argomentazioni. Mi pare che la colpa dei "mille post" sia di quelli che gli sono andati addosso, non di Diablero. Non mi pare che siano quelli gli "argomenti" che Diablero ha usato. Diablero ha messo un mucchio di argomenti validi (osservazioni, post, immagini, eccetera), poi a un certo punto perde la pazienza dicendo frasi simili. Ma voi non vedete gli argomenti, vedete solo gli insulti che lui ha lanciato perchè era esasperato. E' un vecchio trucco: esasperare l'altro, farlo arrabbiare, così da perdere di vista tutta l'argomentazione. Chi non ha argomenti, infatti, non può far altro che far arrabbiare l'altro, così ha "vinto". almeno davanti ai suoi occhi.
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  8. Forse perchè Diablero dice delle cose che nessuno ha detto? O fa delle osservazioni che nessuno ha fatto? O che non si riescono a contraddire? Chi si comporta così per forza ha dei flames, perchè tutti gli vanno addosso. Ma non è colpa sua: è di chi gli va addosso, spesso in gruppo. O aggredendo o facendo le vittime. Ma mai - se non in rari casi - argomentando, come invece si dovrebbe fare.
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  9. Ecco magari se non si spoilerasse per chi non l'aveva ancora letta, sarebbe meglio...
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  10. Che delusione. È il sentimento principale che lascia questa storia. Una grande delusione, sia per il piccolo topolino partorito da questa saga lunghissima, sia per la pochezza con cui vengono presentati nemici un tempo iconici, e oggi ridotti a farsi battere con tecniche da Topolino. La montagna quindi ha partorito Topolino in ben più di un aspetto... Il calo era visibile e prevedibile. Albo dopo albo aumentavano le spiegazioni inutili, le sottolineature di cose superflue, e sono stato io a non vedere una cosa a posteriori ovvia: le spiegazioni non erano un diversivo, erano lo scopo della storia. Questa non è una storia scritta per rilanciare Mefisto dopo l'infame mefistolata, non è nemmeno una storia "di Mefisto": è una storia, come confermato ormai anche dalle risposte di borden, scritta per tappare i buchi. Gli enormi buchi narrativa e logici lasciati dalla Mefistolata. Ma non si faceva prima a scrivere due righe con "l'ultima storia di Mefisto è fuori continuity e non è mai avvenuta"? Che senso ha spendere tanti albi per tappare dei buchi? Nizzi aveva effettivamente lasciato Mefisto e Tex in una situazione assurda. Con la sua solita irritante e presuntuosa sciatteria, come sempre dove toccava faceva danni. Quando ha ripreso la Mano Rossa l'ha scambiata per una setta segreta. Quando ha toccato la storia della morte del fratello di Tex ha persino sbagliato stato, creando un casino che, quello sì, bisogna ignorare e basta perchè non è spiegabile. Per ambientare il suo penoso giallettino ha tranquillamente buttato a mare un classico come "fra due bandiere". Dove toccava faceva errori, come uno che certe storie al massimo se le faceva raccontare o non le aveva capite (dopo errori come quello dello scambiare il Texas con l'Arizona, credo che solo i più fanatici sicofanti nizziani possano ancora bersi la balla sul fatto che si fosse letto tutti i vecchi Tex...). E anche su Mefisto ha fatto la stessa cosa: pur avendo una traccia scritta da GL Bonelli per il primo albo (l'unico decente, anche se Nizzi oggi dice che è tutta farina del suo sacco nonostante tutte le testimonianze contrarie), si muove come un elefante in un negozio di cristalleria. Yama era prigioniero? Se ne sbatte e lo mette depresso dalla Mamma. Loa era sparita in mezzo ad una tempesta infernale? Troppa fatica inventarsi qualcosa, anche lei si è semplicemente trovata un lavoro onesto. Danni su danni e dita sporche di marmellata a lasciare ditate su tutto quello che aveva creato GL Bonelli. Fino al gran finale: Tex che sa che Mefisto è vivo, e se ne torna tutto contento in riserva senza nemmeno cercarlo (aveva BEN cinque minuti di vantaggio a cavallo!), e Mefisto che a sua volta giura vendetta... e poi non si fa più sentire per vent'anni. Nizzi insomma aveva lasciato tutti questi personaggi iconici in una situazione ridicola, e credo che non solo Borden, ma anche gran parte dei lettori di Tex avrebbe preferito cancellare quella storia per sempre. Ma andava cancellata e basta. Senza perdersi in cervellotiche spiegazioni del perchè e del percome per spiegare e recuperarli: in questo bisognava fare come Nizzi: esattamente come lui se ne era fottuto di quello che aveva scritto GL Bonelli, Borden doveva fottersene delle idiozie nizziane. E scrivere il ritorno di Mefisto solo se aveva una buona storia con buone motivazioni e un senso. E no, "scrivo sette albi per correggere le nizzate" non è una buona motivazione, e non basta a dare un senso. Anche perchè Borden sembra qui posseduto dalla spirito di Moreno Burattini: la sua diventa un ossessione dello spiegare TUTTO! Ci "regala" le origini di Padma, spiegazioni su che fine ha fatto, spiegazioni su spiegazioni su come funziona tutto. (Non mi sarei meravigliato ad un certo punto di vedere le origini dei vestiti di Yama, effettivamente mai spiegate...) E così, Borden finisce l'opera di Nizzi. Distruggendo quel poco che restava di magia e mistero in questi personaggi. Pare paradossale dire che Boselli, che scrive una serie dedicata a vampiri e horror, non sappia scrivere storie horror, ma il senso sta nel chiarire QUALE horror: l'horror folle, misterioso, tenebroso e senza spiegazioni di Mefisto e Yama è, ormai è chiarissimo, fuori dalle sue corde. In Dampyr le trame, anche se horror, sono molto più "razionali", fino a rendere i personaggi praticamente supereroi e super-criminali. Lo stesso approccio è anatema per Mefisto e Yama, sminuiti, rimpiccioliti, umiliati pezzo per pezzo da ogni spiegazione superflua pagina dopo pagina. Questa "riduzione a superpoteri" si vede ovunque. Da Padma che spara raggi fotonici, e come Thor ha bisogno del suo Mjolnir "altrimenti non può usare i poteri", questo scettro che non si sa bene da dove venga fuori, a Narbas che come il professor X ha gli scudi mentali e un campo che lo rende invisibile alla Sue Storm, l'operazione, davvero, è super-Burattiniana: sono tutte cose estranee al setting di Tex, proprio come i robot terminator e gli aliens introdotti da Burattini (che anche lui ha dedicato un sacco di albi semplicemente per cancellare "incubi" di Sclavi) sono alieni al mondo di Zagor. Il primo albo della storia dei Cestaro mi era piaciuto, poi è sempre stato un calando. Man mano che aumentava l'asfissiante spiegazionismo e le derive supereroistiche speravo comunque in un colpo di cosa finale. Che è arrivato ma... verso il basso. L'ultimo albo, con la pochezza e ridicolaggine delle sue soluzioni narrative, che sembrano davvero sforzatissime, certifica per me il fatto che alla fine, oltre alle "spiegazioni" non c'era niente. Non c'era un idea forte di storia. Non c'erano nuove idee su come usare Mefisto. C'erano solo da cancellare le nizzate e poi farli sparire. Anche l'idea del "trionfo di Medisto" è buttava via e utilizzata in una misera paginetta solo per permettere di fare pubblicità con quel titolo. Alla fine ci avevo azzeccato in pieno con la mia ipotesi mesi fa (non che ci volesse la scala...) ma quello che non avevo previsto era che invece dell'idea portante dell'albo, il "trionfo di mefisto" fosse una paginetta buttata là per giustificare il titolo. Quello che non avevo previsto (perchè avevo, a ho ancora, abbastanza stima di Boselli come narratore da non capacitarmi di come possa aver pensato che fosse una buona idea) era che la "grande trovata" per sconfiggere Mefisto fosse fargli arrivare Narbas "che lui non è in grado di vedere" (e non ha senso, al massimo puoi dire che per Mefisto Narbas è una persona come tutte le altre, visibile come tutte le altre) a recitare una frase al contrario. Ma Topolino non finisce lì. Arriva la campanellina, per premiare i bambini buoni, che mi ha ricordato tanto un classico del western, a garantire che la bontà trionferà sul male. E a sancire che Tex Willer è tanto puro di cuore che se suona la campanellina, tutto è perdonato e Padma torna di qua! Davvero, Tex Willer che è tanto buono che può suonare la campanellina è l'ultima goccia, e sancisce la totale trasformazione di Boselli in questa storia in Moreno Burattini, e apre un gigantesco buco nero che fa precipitare questa storia nell'abisso delle puttanate. E non basterà suonare la campanellina dei bimbi buoni, per salvarla dalla melassa in cui affoga, con il peso delle troppe inutili "origini", degli spiegoni, delle chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere, del sentimentalismo che è sempre stato uno dei peggiori difetti di borden, e che qui tracima incontrollato. Invece di pensare a scrivere una storia appassionante Boselli qui si è messo a dare la caccia alla sua Balena Bianca, al voler chiudere tutti i fili, correggere la mefistolata, dare una spiegazione e tutto, perdendo come Achab il senso di quello che faceva. Ed è finito trascinato in fondo, con tutta la storia. In un totale naufragio (almeno della seconda parte, la prima dei Cestaro a parte il finale riesce a stare a galla)
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  11. Oddio, no, che questa storia è già ammorbata da tonnellate di spiegazioni! (e come mai faccio questo, e come mai i miei poteri funzionano così, e il libretto di istruzioni infernale a pagina x dice che è scaduta la garanzia, e...cheppalle!) Mi sa che c'è un equivoco: qualche lettore (tipo io) compra Tex alla ricerca di avventure, azione, suspense, dramma, catarsi. Altri mi sa che leggono Tex come si legge il giornale, o come i programmi TV di "approfondimento": "oggi nella riserva Navajo Tex ha steso un killer. Vi facciamo vedere un filmato della sparatoria di 20 secondi, seguirà dibattito in studio lungo 4 ore in cui sarà spiegato tutto, compresa come mai Zia Marta non fosse presente alla scena pur avendo preso la corriera di Tucson delle 12" Bisognerebbe fare 2 versioni delle storie (così accontentiamo anche la fame di Airoldi per nuove testate texiane), così borden fa prima: scrive una storia con le spiegazioni necessarie, poi affida ad un fanzinaro qualunque la scrittura di tutte le spiegazioni su ogni dettagli, che verrà inserita in mezzo alle pagine, quadruplicando la lunghezza totale, in una nuova testata: non più "tutto Tex", ma "Tex con Tutto Spiegato Bene Bene". Così Borden ci mette la meta del tempo e fa il doppio delle storie, e alla metà dei commenti nei forum o su facebook si potrebbe semplicemente rispondere "leggiti la TcTSBB"
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  12. Boh. In quella pagina quel tizio sta morendo e nessuno si muove. Una pagina è già di per sè una storia. L'autore è Jacopo Badoer, un poeta, non Voltaire. Comunque non mi pare di aver detto niente di male.
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  13. Davvero una miseria questa seconda versione: colori più spenti e vignetta rifatta. Comunque, la scena della pagina non ha senso (non conosco la storia, quindi giudico dal foglio postato): l'indiano si è ferito col coltello e sta morendo. La ragazza, Patricia, chiaramente è legata a lui. Ha capito che si è ferito mortalmente. Ok. ALLORA COSA CAVOLO STA LI' A GRIDARE AL CIELO: "NOOOO!" COME UNA CRETINA? E sta poi a guardarlo morire mentre dice "Patricia?" E Tex, non cerca almeno di tamponare il sangue? La ragazza non cerca almeno di bendarlo? Mi sembra una scena ridicola, anche se non so i presupposti (magari l'indiano era malvagio e lei per la verità lo amava...vabbè, ma almeno fare qualcosa, invece di stare tutti fermi lì come baccalà a guardarlo morire?) Scusate l'OT, ma dopo aver visto questa scena lo devo proprio dire.
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  14. Ho scritto una decina di post in due anni. Tu ne scrivi 150 al giorno. In questi due anni sono intervenuto solo per un post sulla cavalcata e uno in cui mi rivolgevo a Boselli chiedendogli conto del suo recente declino. E poi oggi. Di fatto sono lontano dal forum da due anni. Non ci sono gli estremi ormai per scrivere qui. Sono solo flames tra Diablero e altri utenti e litigate con gli autori. Non ha alcun senso stare qui.
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  16. Siamo tutti senza argomenti di fronte alla infinita sapienza tua e di Diablero. Mi spiace. Siamo un forum di Minus habens che non sa riconoscere la vostra immensità.
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  17. Gli argomenti del "siete degli analfabeti che non sanno leggere"?. Begli argomenti. Da quello che leggo anche tu sei un po' su quella strada, guardando i tuoi vari post. Infatti andate molto d'accordo. Il forum dei padreterni è diventato. E per forza. Sono gli stessi che hanno affossato quel forum (solo alcuni per fortuna), che hanno trovato ospitalità qua. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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  18. Cerco di stare fuori dalle discussioni (e quindi dalle polemiche), ma come ho già scritto la penso come Valerio. Un esempio eloquente: La cavalcata del destino…storia che ha demolito il più importante episodio della saga texiana, su questo siamo d’accordo più o meno tutti. Ma il reiterare lo stesso parere con “mille” post, ed in ognuno storpiare il titolo denigrando, di fatto, il lavoro di Boselli (non con la critica, peraltro quasi sempre esplicitata con dovizia di particolari a supporto, bensì con il dileggio costante e continuo tramite storpiatura) ha di fatto stancato, oltre che il buon Mauro, anche il sottoscritto. Ho vissuto la nascita (ed il declino) di TWO, venendone bannato ed allontanato, purtroppo devo constatare che la strada intrapresa ultimamente è, a mio parere (ma vorrei tanto sbagliarmi) un deja-vu.
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  19. Guarda che io la penso come te sia sulla scena della diligenza e anche su quasi tutto il resto, sono i modi che sono sbagliati e lo sai benissimo. Se tutti i flames hanno te nel mezzo, Diablero, fatti una domanda.
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  20. Ma non si può mai dire nulla di Diablero? A me pare uno che spacca il capello in 4 per dimostrare che nessuno scrive come GLB. E' una mia impressione, poi posso sbagliare, ma non mi si può impedire di dirlo.
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