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TWF - Tex Willer Forum

[180/183] Una Stella Per Tex


Voto alla storia  

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Non sarà un capolavoro, su questo non ho difficoltà a concordare, ma in questa storia c'è comunque tutto il Tex di GLB: deciso, risoluto, sfrontato e pronto a tutto perché trionfi la Giustizia, capace di essere tanto letale con la colt quanto sferzante con l'ironia che riserva agli antagonisti di turno, su tutti il boss Tom Clebber. Da applausi anche i dialoghi che GLB imbastisce tra Tex e Carson e, successivamente, coinvolgendo anche Kit e Tiger, che entrano in scena in un secondo momento: dialoghi pieni di tanta ironia e tante frecciatine, specie in riferimento all'età relativamente avanzata del Vecchio Cammello (ed a ben rifletterci, arrivare al mezzo secolo nel Vecchio West doveva essere tutt'altro che un traguardo banale), elementi che però denotano senza tema di errore il grande affiatamento che contraddistingue il quartetto, caratteristica che si palesa in maniera ancora più evidente nei momenti in cui i Nostri devono dare la parola alle armi.

 

Poggiando su fatti che hanno attinenza storica, pur concedendosi qualche licenza, GLB inserisce Tex in un contesto assai spinoso: la boom town di Canyon Diablo, sorta presso i lavori interrotti di una ferrovia, è preda della più totale anarchia, cui nessuno dei precedenti quattro sceriffi hanno saputo porre rimedio (hanno fatto tutti e quattro una brutta fine), e la dislocazione delle baracche rende pressoché impossibile il prosieguo dei lavori. Da qui la richiesta, avanzata direttamente dal gran capo della compagnia che intende completare il tracciato, affinché Tex si rechi sotto falso nome a Canyon Diablo e si faccia appuntare sul petto la stella di sceriffo (contraddistinta da un evidente buco di proiettile), col fido Carson a fargli da vice. Alleatisi con la parte onesta della cittadina, Tex e Carson non tardano ad entrare in urto con la cricca criminale che spadroneggia, naturalmente a proprio modo, ossia senza attendere al varco gli avversari ma provocandoli deliberatamente ed in maniera abbastanza pesante, minandone i nervi e, di fatto, anche i rapporti intestini, tanto che il gran capo Tom Clebber viene financo gabbato da tre suoi sottoposti, senza che alcuna contromossa attivata si riveli efficace per contrastare i Nostri: nessuno dei killer più o meno professionisti incaricati di saldare il conto ai pards ha infatti fortuna, ed ancora peggio va al piccolo esercito assoldato nel gran finale da Clebber, letteralmente schiantato da un treno lanciato in corsa su richiesta di Tex (senza eccessivo dispendio in termini di vite umane, invero) insieme alle baracche abusivamente costruite sui binari, compreso il saloon Devil's Luck di proprietà dello stesso Clebber.

 

Pur non valorizzandoli più di tanto sul piano individuale, GLB lavora bene sui delicati equilibri e sulle farraginose dinamiche su cui regge la cricca di Clebber, unita ed affiatata fin quando gli affari prosperano, ma fatalmente pronta a sfaldarsi, tra tradimenti e defezioni, ai primi segnali avversi. Buona, nel complesso, anche la prova ai disegni di Galep e Muzzi, che tenta dal canto suo di adeguarsi il più possibile all'illustre collega, benché magari si denoti qualche imprecisione qua e là.

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Posted (edited)
On 6/15/2012 at 5:28 PM, Leo said:

Per non parlare del ricatto, congegnato brillantemente proprio durante la presenza di Tex in paese; hanno scelto proprio il momento opportuno, questi cattivoni brillantissimi. E chiedono nientepopodimeno che DIECIMILA DOLLARI. Più tardi, però, GLB dimentica questa esorbitante cifra, e li fa diventare solo MILLE ( a meno che sulla versione originale non fossero mille, e su TuttoTex non siano poi diventati diecimila: Una stella per Tex ce l'ho infatti come TuttoTex - e qui la cifra è diecimila - mentre Canyon Diablo è un trestelle - e la cifra è mille).

Riprendo un vecchissimo post di Leo perchè mi pare che nessuno gli abbia risposto nel frattempo. Confermo che nella versione originale è "mille" in entrambi gli albi, nessun errore di GL Bonelli, ma i soliti pasticci che hanno combinato nella tuttotex per "migliorarlo"...  :rolleyes:

 

On 6/15/2012 at 5:28 PM, Leo said:

In particolare, la scena che lo vede sparare all'impazzata al Devil's Luck solo per ricambiare la sparatoria appena subita, o la scena in cui spazzola del tutto gratuitamente il cappello di Mister Clebber nel'ufficio di sceriffo, a mio parere possono ben essere accettate in queste storie, con un Tex più giovane sia come personaggio di fumetto che "anagraficamente". Ma oggi non credo che scene del genere mi potrebbero fare piacere: le posso accettare, come detto, da un Tex più giovane, anagraficamente e come personaggio, e quindi più impulsivo e spaccone. Ma il Tex di oggi, IMHO, deve necessariamente essere un p? più posato e riflessivo: lui è cresciuto e con lui è cresciuto il lettore, che, pur volendo il solito grande Tex, credo desideri assistere a situazioni più "mature", più ponderate e meno immediate.

...e già che ci sono, ne approfitto per dire che DISSENTO nella maniera più assoluta con questa affermazione. Se volessi le avventure (?) di un personaggio flemmatico e posato, magari mentre sorseggio una camomilla corretta col bromuro, non leggerei certo Tex (al massimo, quello di Nizzi...)

 

E più invecchio, più ne sono convinto!

 

[a proposito, la scena della stanza d'albergo mettetela a confronto con la scena ne "La Tigre Nera" dove Tex mette un testimone proprio davanti alla finestra, e dopo che gli hanno sparato dalla casa di fronte TORNANO A DORMIRE NELLO STESSO LETTO NELLA STESSA STANZA, dice tutto sulla differenza fra il Tex di GL Bonelli e quello di Nizzi, e sul senso e la logica delle rispettive storie...]

 

Riguardo alla storia, concordo con Mister P:

 

18 minutes ago, Mister P said:

Storia bellissima, puro Tex.

 

Peccato però per le fastidiosissime faccine di Galep appiccicate ai disegni di Muzzi, che Tex lo sapeva disegnare benissimo (e davvero Sergio Bonelli era convinto che i lettori si sarebbero indignati di più a vedere la faccia di Tex di Muzzi che non a vedere i disegni di Fusco che ancora lo faceva tipo Lone Wolf sulla sua sceneggiatura strampalata del Giudice Maddox??)

 

Ci avete fatto caso comunque a come GL Bonelli spesso riservasse queste storie "urbane" con un Tex straripante proprio a Muzzi?

 

Questa storia per me ha poi un significato particolare: è l'ultima del "periodo d'oro" di Tex, l'ultima volta in cui ho comprato un albo inedito di Tex sicuro che ci avrei trovato QUEL Tex, quello vero: finita questa storia, arriva Nolitta, e inizia un nuovo periodo, in cui troppo spesso Tex è irriconoscibile.

 

Edited by Diablero
  • +1 2
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

e già che ci sono, ne approfitto per dire che DISSENTO nella maniera più assoluta con questa affermazione. Se volessi le avventure (?) di un personaggio flemmatico e posato, magari mentre sorseggio una camomilla corretta col bromuro, non leggerei certo Tex (al massimo, quello di Nizzi...

 

E già che ci sono, ne approfitto per dire che DISSENTO anch'io con la mia stessa affermazione del 2012... :D

Il 12/7/2020 at 10:44, Leo dice:

Però poi provi i brividi di cui parla Barbanera: probabilmente Una stella per Tex è una delle storie migliori tra quelle appartenenti alla categoria "Tex arriva e le suona tutti". Oggi non le darei più sette, come feci otto anni fa: per il finale adrenalinico, per i dialoghi puramente texiani, per le tante trovate, oggi le assegnerei un otto pieno.

 

Ah, vedo che avevo già dissentito :D

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Posted (edited)

Come non concordare con Diablero... le storie cittadine di GLB e Muzzi (la superlativa La caccia e in parte il gioiello che inizia in Sunset Ranch, oltre a questa) sono tra le più belle e ingiustamente poco citate tra i "capolavori" bonelliani.

Per merito del mitico papà di Tex ma anche del bistrattato disegnatore che si sarebbe meritato almeno una volta di fare tutto il lavoro da solo.

 

Sono puro divertimento, ovvero quello che manca da troppo tempo.

 

E sono d'accordo anche sullo choc che molti di noi avemmo leggendo la storia successiva con Faccia d'Angelo.

 

Non si può valutare in maniera corretta Una stella per Tex perché il campionato in cui giocava era di livello troppo elevato rispetto al grigiume (per non dire peggio) attuale che un range da zero a dieci non rende l'idea. 

Edited by Exit
  • +1 1
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Una stella per Tex/Canyon Diablo è una delle mie storie preferite in assoluto. Con due copertine indimenticabili.

 

Come non si può non amare una storia che finisce con

Spoiler

un treno che va a schiantarsi come un missile nel saloon dei cattivi?

Roba da delirio fantasmagorico, davvero un finale col botto. La perfetta conclusione di un crescendo di scene con un Texas Bill e Old Kit in gran spolvero, o se preferite Tex Willer e Kit Carson che fanno piazza pulita di tutta la marmaglia con l'aiuto degli immancabili due, Kit e Tiger.  Con un terribile killer che fa una figura da fesso come pochi. Con dei cattivi che cadono come birilli e vengono pestati una vignetta sì e l'altra pure.

T3.jpg

Con il manifesto che dice che tra 24 ore tutti i farabutti di Canyon Diablo devono sparire. Con Tex che accompagna una donna dei cattivi portandole la valigia e facendo il galante, cosa più unica che rara: Lena Bond, tutte le donne di Tex ti invidiano. 

T2a.jpg

Metodi spicci, dialoghi forti, un quartetto organizzato manco fossero i Vendicatori, ma cosa volete di più? :lol: 

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Storia capolavoro  per mè.

Storia che mi fa venire in mente anche L'aquila e la folgore, una delle ultime grandi storie di Glb.

Ci starebbe bene un bel cartonato, ( in bianco e nero però. )🙋‍♂️

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