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Il 2011 Di Tex: Cosa Ci Aspetta...


ymalpas
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  • Collaboratori

Col numero 600 si è metaforicamente chiusa una porta sul recente passato, fatto come tutti più o meno sanno di numerose delusioni e poche soddisfazioni.

A leggere i commenti su internet il nuovo anno che ci aspetta coincider? con una rinascita vera e propria del personaggio Tex, peraltro già annunciata dall'ottimo 2010.

Il ritorno alle 330 tavole o comunque ad un numero superiore alle abituali 220 che da sole avevano contribuito ad affossare storie promettenti, è un motivo di grande speranza.


Immagine postata

La storia di Boselli & Piccinelli sarà una delle tre pubblicate nell'anno a superare le 220 pagine



Dato non secondario è l'abbandono del timone da parte di Nizzi, che comparir? in una sola storia a febbraio, affidata ai pennelli di uno dei disegnatori della nuova generazione più acclamati dai lettori, Rossano Rossi. Artista che pur mantenendosi sulla falsariga del tratto civitelliano, mostrer? nelle tavole della sua nuova storia di aver acquisito una sempre maggiore originalità! Con "Intrigo Militare", un'avventura che ci terr? compagnia nei freddi mesi invernali e che vedrà il ritorno di un grande personaggio nizziano, il Generale Davis, assisteremo a un complotto internazionale tinto di giallo, secondo uno schema tra i più congeniali all'autore.


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La cittadina di Santa Fe sarà il punto di partenza di un'avventura che vedrà coinvolti militari e rivoluzionari messicani.



Il mattatore del 2011, in termini di sceneggiature, sarà Mauro Boselli che con le sue storie coprir? almeno otto albi della serie regolare, un almanacco e forse si accapparrer? anche il maxi autunnale se preferito a Faraci. Senza dimenticare una storia che si annuncia speciale in tutti i sensi che vede il ritorno nella scuderia texiana del salernitano Bruno Brindisi. Mauro Boselli, da quel che ci è dato sapere, ha preparato per noi una serie di storie dall'impianto classico, dei western puri, in cui la parte dei protagonisti sarà però spesso affidata a diverse tribù indiane, a partire dai modoc dell'albo autoconclusivo di Torricelli e dai navajos dell'Almanacco di Danubio, due nuovi disegnatori molto attesi che inaugureranno l'anno!


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Originariamente destinata all'Almanacco, la storia di Torricelli, sarà ricordata soprattutto per lo stile galleppiniano.



Con la primavera saranno di ritorno non solo le rondini ma gli apaches della celebrata storia di Fort Apache, che entusiasm? sul finire degli anni novanta i lettori di Tex e che è ancora oggi viene ricordata come una delle migliori scritte da Mauro Boselli. La realizzazione grafica è stata affidata questa volta ai sorprendenti pennelli di Yannis Ginosatis, un disegnatore greco che è anche alla sua prima storia a fumetti! Tex di nuovo affiancato allo scout Laredo ritorner? a discorrere sui benefici effetti di una fumata o di una sana bevuta che tanto fecero infuriare il Codacons ?


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Tex e Laredo di nuovo insieme, in una vignetta che mostra un tratto ricco e straordinariamente realistico.



Lo scrittore Mauro Boselli sembra sempre più affascinato dal "true west" tanto da riproporre sulle pagine del fumetto più venduto in Italia, avvenimenti che affondano le loro radici non nella fantasia dell'autore, ma in fatti realmente accaduti. La costituzione nel 1872 della riserva naturalistica in un'ampia zona delle Montagne Rocciose, stiamo parlando del celebre Yellowstone Park, porter? Tex nello stato del Wyoming ( anche se il parco sconfina, per un piccolo tratto, anche nel Montana e nell'Idaho ) alle prese con un rapimento. La storia successiva, concatenata a quella di Piccinelli appena descritta, avrà invece come tema il mondo della ferrovia e sarà pubblicata, presumibilmente nei mesi conclusivi dell'anno. Disegni, dimenticavo, del bravissimo Leomacs.


Immagine postata

Un personaggio femminile fortemente caratterizzato e l'ispanico Xavier Mondego renderanno appassionante questo ennesimo capitolo della saga texiana.



Siamo arrivati alle storie degli autori che ruberanno un po' di spazio a Boselli, parlo di Faraci e Manfredi: avranno anch'esse un'ambientazione tipicamente western.

I Cestaro, è notizia recente, appena conclusi i loro disegni sperano che la loro storia possa essere pubblicata in estate. Li inseriamo nella scaletta senza aver oggi nessuna certezza, a dire il vero potrebbe insinuarsi nel discorso anche la storia di Nizzi e Filippucci, qualora la pubblicazione dovesse avvenire a partire dal dicembre 2011. Ritornando ai Cestaro la loro storia sarà particolarmente ricca di piombo, come suggerisce il titolo di lavorazione!


Immagine postata

I Cestaro ritornano, dopo "Lo sceriffo indiano", a un western classico.



Se avete visto il bel western del 2006 "Broken Trail" avrete sicuramente un'idea di cos'erano le spose postali ( nel film, in realtà, sono delle bellissime cinesi destinate al mercato della prostituzione ). Le ragazze che Manfredi ha coraggiosamente inserito nel texone del 2011, lodando lo splendido lavoro della celebrit? Carlos Gomez, saranno comunque solo uno degli elementi di una trama ricchissima che vivr? di momenti spettacolari in cui le doti dell'artista saranno messe duramente ( ma anche felicemente ) alla prova!


Immagine postata

Le matite calde e carezzevoli di Gomez questa volta accompagneranno una sceneggiatura che rester? negli annali del fumetto.



Siamo arrivati all'ultima "sorpresa". Non possono ancora essere divulgate certe notizie sullo speciale di Brindisi, ci affidiamo dunque ad una vignetta già pubblicata sul web dal sito specializzato sui fumetti, Lo Spazio Bianco.


Immagine postata

Tex in un nuovo flashback che ci riporta agli eroici tempi della sua giovinezza. Quale sarà questa volta l'episodio scelto da Boselli per rinverdire i fasti di un'epoca che ancora oggi presenta molti lati oscuri tutti ancora da narrare è Che ci sia di mezzo la morte dell'indimenticato Dinamite?

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Non conosco Yannis Ginosatis ma dall'immagine della vignetta che hai messo sembrebbe un ottimo acquisto. Dico sembrerebbe perchè l'immagine è un p? piccola e non si riesce ad apprezzare bene specie nei particolari come i dettagli dei visi. Se l'immagine che hai è più grande potresti postare il link.

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  • Collaboratori

Non conosco Yannis Ginosatis ma dall'immagine della vignetta che hai messo sembrebbe un ottimo acquisto. Dico sembrerebbe perchè l'immagine è un p? piccola e non si riesce ad apprezzare bene specie nei particolari come i dettagli dei visi. Se l'immagine che hai è più grande potresti postare il link.

Yannis Ginosatis è sicuramente un grande acquisto per Tex. Ho cinque o sei tavole della nuova storia in un formato più grande dove si può davvero ammirarlo per quello che vale, così come una dozzina di tavole di una mini storia che realizz? come prova, sarebbero da postare ma senza autorizzazione non si può fare. La vignetta suggerisce comunque abbastanza bene che tipo di disegnatore sia ed è quello che mi proponevo di ottenere con questo topic, che per ovvie ragioni non può essere troppo spoilerizzante. Yannis Ginosatis e l'utente John Llwl di questo forum sono la stessa persona, lo ricordo utente attivo cinque anni fa nella vecchia incarnazione del forum, quando eravamo ancora su forumcommunity.net. da allora ha avuto pochissimo tempo da dedicare al forum e dalla cura che mette nei dettagli delle sue tavole, capisco benissimo anche perchè: se riuscite ad immagine una fusione di stili tra Villa e Civitelli, siete vicinissimi alla verità. Non posso postare nessuna vignetta col suo Tiger, ma riuscireste finalmente a capire perh? ce l'ho tanto con i disegnatori sintetici.
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  • Rangers

così come una dozzina di tavole di una mini storia che realizz? come prova, sarebbero da postare ma senza autorizzazione non si può fare.

Mi raccomando Ym quella mini storia che ti passai tempo fa, non va pubblicata!A meno di un'autorizzazione da parte di Yannis, ma non penso ce la dar? mai purtroppo! :(
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Per quanto mi riguarda, fare meglio di questo 2010 magnifico non sarà facile!Però, a ben pensarci, basterebbe che "Intrigo militare" non si riveli una ciofeca come "Oltre il fiume"-e credo che fare peggio di quella "storia" sia quasi impossibile!Le storie di Boselli le attendo con ansia, e da esse mi aspetto grandi cose, in particolare dalle tre triple o mezze triple, e dalla storia (speciale?) disegnata dal grande Brindisi. Non saprei dire quale attendo di più, ma è certo che il ritorno di Laredo, con Tiger e Kit al seguito, e la storia col passato di Tex, offrono ottimi motivi per sbavare alla grandissima!! :D Anche dalla storia dell'almanacco, dopo quella presentazione sul sito Bonelli, mi aspetto molto, per non parlare del Texone di Manfredi!!Insomma, io credo che avremo un'altra grandissima annata!Di certo, da un punto di vista grafico ci sarà di che leccarsi i baffi:Brindisi,Ginosatis,Cestaro,Leomacs... e soprattutto la recluta Gomez!

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Come al solito, gran bel topic del grande Ymalpas. Sono molto contento di questo 2011 texiano per il semplice motivo che ritornano delle storie finalmente illustrate da tutti quegli artisti che a me piacciono e che precedentemente hanno offerto delle prove di alta qualita'. Ma sono ancora piu' contento di sapere che non ci saranno quei disegnatori di quest'anno (i vari Ortiz & Font e Mastantuono) che mi hanno fatto storcere il naso un centinaio di volte con le loro tavole e con quel maledetto (aggiungo io) e ormai famoso tratto sintentico che odio tantissimo. Tra le nuove storie, attendo con piu' ansia quella che vede il ritorno di Laredo. Non tanto per la storia (tra l'altro sono contrario ai ritorni dei personaggi secondari)ma per i disegni. Le poche vignette che sono riuscito a vedere del debuttante Ginosatis sono qualcosa di veramente straordinario, una gioia per gli occhi.

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  • Collaboratori

Quest'anno, a differenza degli anni scorsi, non c'è una vera e propria storia che suscita più attese rispetto alle altre. Sembrano tutte di ottimo livello, persino quella di Nizzi non sembra una storia da buttare, cioè priva di idee com'? successo con l'almanacco e la fine di Cane Giallo quest'anno. A dire il vero non ho parlato nel messaggio di apertura del maxi: se è veramente quello di Boselli, quella si che potrebbe essere la storia dell'anno ( texone permettendo ), anche se i disegni di Fernandez restano l'incognita più grande ( possibile che in tutti questi anni nessuna notizia sia trapelata sul lavoro dell'argentino è ). Da tutte le tavole che ho visionato su internet dei suoi lavori del passato mi sembra un autore aperto ai più disparati stili... Comunque, discorso disegni a parte, il ritorno delle giubbe rosse, di Gros Jean, di Kathy Dawn sono degli ottimi biglietti da visita.

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  • Collaboratori

... anche se i disegni di Fernandez restano l'incognita più grande ( possibile che in tutti questi anni nessuna notizia sia trapelata sul lavoro dell'argentino ?

Vabb? qualche anteprima, seppure non di Tex, pure esiste e mi rode un pochino il fegato. Non vorrei che interpretasse Tex come ha fatto in questo western...


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... anche se i disegni di Fernandez restano l'incognita più grande ( possibile che in tutti questi anni nessuna notizia sia trapelata sul lavoro dell'argentino ?

Vabb? qualche anteprima, seppure non di Tex, pure esiste e mi rode un pochino il fegato. Non vorrei che interpretasse Tex come ha fatto in questo western...


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In questo posso tranquillizzarti: le sia pur poche pagine che ho visto hanno una qualità indubbiamente superiore a queste. Sono convinto, tuttavia, che non saranno pochi coloro che non saranno del tutto soddifatti della resa del volto di Tex da parte sua, visto, che almeno al mio occhio inesperto il suo punto di riferimento è stato Alfonso Font. _ahsisi
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Mi consentirai, spero, un commento, e se necessario, qualche correzione, seguendo la falsariga di quanto da te postato, in questa lodevole iniziativa.

Col numero 600 si è metaforicamente chiusa una porta sul recente passato, fatto come tutti più o meno sanno di numerose delusioni e poche soddisfazioni.


A dire, il vero, secondo la mia personalissima interpretazione, il vero anno di svolta è il 2008. Infatti è proprio a partire dalla storia "Buffalo Soldiers" che inizia una vera e propria risalita qualitativa ed inizia un vero e proprio predominio anche quantitativo di Boselli, mentre Nizzi viene relegato al ruolo sostanzaile di comparsa occasionale. Il che, ovviamente, dal mio punto di vista non può che definirsi positivo. ::evvai:: :colt:
Ammetto comunque che il n° 600 può essere considerato simbolicamente un buon spartiacque.

A leggere i commenti su internet il nuovo anno che ci aspetta coincider? con una rinascita vera e propria del personaggio Tex, peraltro già annunciata dall'ottimo 2010.


Il ritorno alle 330 tavole o comunque ad un numero superiore alle abituali 220 che da sole avevano contribuito ad affossare storie promettenti, è un motivo di grande speranza.


Qui, se mi permetti, mi permetto di dissentire. So di essere praticamente solitario in questo, ma, a prescindere dal fatto che non ho mai ritenuto che il valore di una storiasi giudichi dal numero di tavole da cui è composta, men che meno ritengo possibile che una storia sia affossata dal fatto di essere contenuta in un numero predeterminato di pagine. Se uno sceneggiatore non è capace di dire tutto quello che deve dire nella lunghezza che gli viene imposta, allora non è un bravo sceneggiatore.
Nelle altre nazioni le storie sono sempre contenute in un numero predeterminato di pagine od in multiple delle stesse (46 pagine per il formato franco-belga, 22 per quello americano) e ciò non ha mai interferito con la loro qualità.
Personalmente non provo alcuna nostalgia per i tempi in cui una storia poteva finire nelle prime pagine di un albo o cominciare nelle ultime, cosa che, anzi mi dava fastidio. Il nuovo stile ad albi completi mi trova pienamente consenziente, visto che lo auspicavo almeno da quando avevo 10 anni. :colt:
Non ho difficolt?, piuttosto, a riconoscere che le storie lunghe si addicono di più a Tex e sono ben contento di vedere nuove storie di 330 pagine in arrivo, anche se so benissimo che quel che conta è la bellezza della storia e non la lunghezza.

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La storia di Boselli & Piccinelli sarà una delle tre pubblicate nell'anno a superare le 220 pagine


Questo è una matita non ancora inchistrata, giusto? Basta ed avanza a far vedere il talento di Piccinelli.

Dato non secondario è l'abbandono del timone da parte di Nizzi, che comparir? in una sola storia a febbraio, affidata ai pennelli di uno dei disegnatori della nuova generazione più acclamati dai lettori, Rossano Rossi. Artista che pur mantenendosi sulla falsariga del tratto civitelliano, mostrer? nelle tavole della sua nuova storia di aver acquisito una sempre maggiore originalità! Con "Intrigo Militare", un'avventura che ci terr? compagnia nei freddi mesi invernali e che vedrà il ritorno di un grande personaggio nizziano, il Generale Davis, assisteremo a un complotto internazionale tinto di giallo, secondo uno schema tra i più congeniali all'autore.


Beh, se per internazionale intendi che si svolge a cavallo tre Stati Uniti e Messico, siamo perfettamente d'accordo. _ahsisi :lol2:

Il mattatore del 2011, in termini di sceneggiature, sarà Mauro Boselli che con le sue storie coprir? almeno otto albi della serie regolare


Se le mie informazioni sono corrette, saranno addirittura 9. ::evvai::

un almanacco e forse si accapparrer? anche il maxi autunnale se preferito a Faraci
.


Da quel poco che ne so, non pare facilissimo che Fernandez riesca a finire in tempo utile, ma non si può mai sapere. Repetto, invece dovrebbe essere in dirittura d'arrivo ed il nuovo Maxi di Segura ed Ortiz dovrebbe essere già pronto, visto che Ortiz è già al lavoro su una storia di Ruju.
Io punto su Faraci, anche perchè altrimenti, poverino, dovrebbe accontentarsi di apparire in un solo albo a dicembre, sempre che le mie ultime notizie siano ancora valide.

Senza dimenticare una storia che si annuncia speciale in tutti i sensi che vede il ritorno nella scuderia texiana del salernitano Bruno Brindisi.


Ne decuco che anche tu appartieni alla categoria di coloro che sanno ma non possono dire. -_nono ::evvai::

Mauro Boselli, da quel che ci è dato sapere, ha preparato per noi una serie di storie dall'impianto classico, dei western puri, in cui la parte dei protagonisti sarà però spesso affidata a diverse tribù indiane, a partire dai modoc dell'albo autoconclusivo di Torricelli e dai navajos dell'Almanacco di Danubio, due nuovi disegnatori molto attesi che inaugureranno l'anno!


E non saranno i soli nuovi arrivi dell'anno. ::evvai::

Con la primavera saranno di ritorno non solo le rondini ma gli apaches della celebrata storia di Fort Apache, che entusiasm? sul finire degli anni novanta i lettori di Tex e che è ancora oggi viene ricordata come una delle migliori scritte da Mauro Boselli. La realizzazione grafica è stata affidata questa volta ai sorprendenti pennelli di Yannis Ginosatis, un disegnatore greco che è anche alla sua prima storia a fumetti! Tex di nuovo affiancato allo scout Laredo ritorner? a discorrere sui benefici effetti di una fumata o di una sana bevuta che tanto fecero infuriare il Codacons ?


Temo di no, ma credo che ci divertiremo lo stesso. ::evvai::

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Tex e Laredo di nuovo insieme, in una vignetta che mostra un tratto ricco e straordinariamente realistico.


Non lo dico solo perchè lo conosco, ma Yannis è davvero bravissimo, specie se si pensa che è alla sua prima prova. Andatevi a rivedere alcune sue tavole che ho postato a suo tempo nel vecchio topic in cui svelavo la sua vera identit? dopo mesi in cui era noto solo come Y e ditemi che ne pensate. :inch:

Lo scrittore Mauro Boselli sembra sempre più affascinato dal "true west" tanto da riproporre sulle pagine del fumetto più venduto in Italia, avvenimenti che affondano le loro radici non nella fantasia dell'autore, ma in fatti realmente accaduti. La costituzione nel 1872 della riserva naturalistica in un'ampia zona delle Montagne Rocciose, stiamo parlando del celebre Yellowstone Park, porter? Tex nello stato del Wyoming


All'epoca solo "Territorio"

( anche se il parco sconfina, per un piccolo tratto, anche nel Montana e nell'Idaho ) alle prese con un rapimento.


Non credo, comunque che la storia abbia a che fare con la costituzione del parco, quanto con il parco stesso, che funge da ambientazione ed è ispirata liberamente da una storia vera, quindi i vincoli con la Storia con la S maiuscula dovrebbero essere labili.

La storia successiva, concatenata a quella di Piccinelli appena descritta, avrà invece come tema il mondo della ferrovia


Tema tipicissimo dell'epopea western e di quella Texiana in particolare.

e sarà pubblicata, presumibilmente nei mesi conclusivi dell'anno.


Dovendo seguire necessariamente quella di Piccinelli, è probabile che appaia tra settembre e novembre.

Disegni, dimenticavo, del bravissimo Leomacs.



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Un personaggio femminile fortemente caratterizzato e l'ispanico Xavier Mondego renderanno appassionante questo ennesimo capitolo della saga texiana.


Decisamente bravo, non c'è che dire.

Siamo arrivati alle storie degli autori che ruberanno un po' di spazio a Boselli, parlo di Faraci e Manfredi: avranno anch'esse un'ambientazione tipicamente western.

I Cestaro, è notizia recente, appena conclusi i loro disegni sperano che la loro storia possa essere pubblicata in estate. Li inseriamo nella scaletta senza aver oggi nessuna certezza, a dire il vero potrebbe insinuarsi nel discorso anche la storia di Nizzi e Filippucci, qualora la pubblicazione dovesse avvenire a partire dal dicembre 2011.


Al momento attuale la scaletta oltre giugno è fluida. Le due storie di Piccinelli e Leomacs formano un blocco unico di 5 albi e se cominciano ad essere pubblicate a partire da luglio, i Cestaro slittano necessariamente a dicembre. Vedremo.
In ogni caso, questo vuol dire che i gemelli sono vicini alla fine (non oos sperare che abbiano già finito)?
Quanto a Filippucci, conta di finire in estate e questo rende praticamente impossibile la pubblicazione della sua storia (l'ultima di Nizzi) prima della primavera 2012.

Ritornando ai Cestaro la loro storia sarà particolarmente ricca di piombo, come suggerisce il titolo di lavorazione!

Se avete visto il bel western del 2006 "Broken Trail" avrete sicuramente un'idea di cos'erano le spose postali ( nel film, in realtà, sono delle bellissime cinesi destinate al mercato della prostituzione ). Le ragazze che Manfredi ha coraggiosamente inserito nel texone del 2011, lodando lo splendido lavoro della celebrit? Carlos Gomez, saranno comunque solo uno degli elementi di una trama ricchissima che vivr? di momenti spettacolari in cui le doti dell'artista saranno messe duramente ( ma anche felicemente ) alla prova!


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Le matite calde e carezzevoli di Gomez questa volta accompagneranno una sceneggiatura che rester? negli annali del fumetto.


Confido molto nell'abilt? di Manfredi nel costruire una storia avvincente che sappia essere ricca di novità pur rispettando al massimo le caratteristiche di Tex e dei pards.
Quanto a Gomez, non posso che lodarlo ed essere soddisfatto che sia un acquisto stabile, seppure incostante nelle consegne.

Siamo arrivati all'ultima "sorpresa". Non possono ancora essere divulgate certe notizie sullo speciale di Brindisi, ci affidiamo dunque ad una vignetta già pubblicata sul web dal sito specializzato sui fumetti, Lo Spazio Bianco.


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Tex in un nuovo flashback che ci riporta agli eroici tempi della sua giovinezza. Quale sarà questa volta l'episodio scelto da Boselli per rinverdire i fasti di un'epoca che ancora oggi presenta molti lati oscuri tutti ancora da narrare è Che ci sia di mezzo la morte dell'indimenticato Dinamite?


Non conosco il tema della storia di Brindisi, ma tendo ad escludere che si parli della morte di Dinamite per un motivo puramente filologico: Tex "acqusiisce" i taschini alla camicia nel n° 25 e smette di portare i guanti intorno al n° 32. L'ultima apparizione di Dinamite ?, invece, sul n° 66 quando ormai il look di tutti i pards è fissato da tempo.
Dovessi fare un'ipotesi basata da quel che si vede in queste vignette, io collocherei questo flashback in qualche punto dei primi 12 numeri (prima dell'arrivo in pianta stabile di Kit Willer, per intenderci), se non tra i primi 8 addirittura. blablabla ::evvai::

Modificato da Carlo Monni
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Mi consentirai, spero, un commento, e se necessario, qualche correzione, seguendo la falsariga di quanto da te postato, in questa lodevole iniziativa.

Sempre il benvenuto, Carlo!

So di essere praticamente solitario in questo, ma, a prescindere dal fatto che non ho mai ritenuto che il valore di una storia si giudichi dal numero di tavole da cui è composta, men che meno ritengo possibile che una storia sia affossata dal fatto di essere contenuta in un numero predeterminato di pagine. Se uno sceneggiatore non è capace di dire tutto quello che deve dire nella lunghezza che gli viene imposta, allora non è un bravo sceneggiatore.

E' un fatto però che se è verissimo che la lunghezza di per se non influenza la riuscita - a livello narrativo - di una storia, facilit? però la caratterizzazione dei personaggi, specie quando si è soliti inserirne parecchi ( e di quelli importanti ), come spesso avviene nelle storie di Boselli!

Ne deduco che anche tu appartieni alla categoria di coloro che sanno ma non possono dire. -_nono  ::evvai::

A dire il vero qualche notizia avrei anche potuto averla, ma ho chiesto a tutti i forumisti ( quelli presenti ) di mantenere il riserbo assoluto su qualche fuga di notiziole avutasi in un certo raduno di qualche settimana fa... quindi ahimè non so assolutamente niente, se non che la storia sarà "speciale" ( e questo l'ho saputo da Lo SpazioBianco! ). Se questo può aiutare qualcuno in alto loco a riconsiderare la "categoria" dei forumisti, ne sarei grato.

Non credo, comunque che la storia abbia a che fare con la costituzione del parco, quanto con il parco stesso, che funge da ambientazione ed è ispirata liberamente da una storia vera, quindi i vincoli con la Storia con la S maiuscula dovrebbero essere labili.

Nell'intervista-fiume che pubblicheremo ad aprile sulla rivista, Mauro Boselli accenna qualcosa su questa storia ( di cui conosciamo qualcosa del soggetto grazie alle dichiarazioni dello stesso Piccinelli rilasciate in un'intervista a un quotidiano regionale ) e su quella di Leomacs...

Non conosco il tema della storia di Brindisi, ma tendo ad escludere che si parli della morte di Dinamite per un motivo puramente filologico: Tex "acqusiisce" i taschini alla camicia nel n° 25 e smette di portare i guanti intorno al n° 32. L'ultima apparizione di Dinamite ?, invece, sul n° 66 quando ormai il look di tutti i pards è fissato da tempo. Dovessi fare un'ipotesi basata da quel che si vede in queste vignette, io collocherei questo flashback in qualche punto dei primi 12 numeri (prima dell'arrivo in pianta stabile di Kit Willer, per intenderci), se non tra i primi 8 addirittura. blablabla  ::evvai::

Beh ovviamente era assai improbabile un soggetto del genere! Però la curiosità rimane e non è neanche detto che ci sia un riferimento a qualche episodio dei primi numeri. Comunque, tempo qualche settimana, e sul sito SBE dovrebbero annunciare qualcosa!
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Beh, io in parte concordo con Carlo e in parte dissento. Concordo nel dire che l'anno di svolta per Tex sia stato il 2008. Piaccia o meno Boselli, il fatto che lui abbia sostituito Nizzi nel ruolo di sceneggiatore-guida della testata, ha inauguarato il nuovo ciclo-e a questo fatto si aggiunge, secondo me, anche il maggior sperimentalismo che ha portato all'esordio sulla serie di due nuovi sceneggiatori (Manfredi e Ruju in aggiunta a Faraci). Però dissento sull'idea che, con la nuova supremazia boselliana, la qualità della serie sia automaticamente aumentata:sia perchè, pur con storie mediocri, e pur non essendo più lo straordinario autore degli anni precedenti, a me il Nizzi post-500 non dispiace;e poi perchè a me "Tornado", pur essendo una ottima storia mi fece un p? incazzare, per i motivi, condensati nel finale, di cui abbiamo già parlato varie volte. Dissento con Carlo anche sul numero delle pagine. Proprio alcune tra le prime storie boselliane del nuovo corso sono state penalizzate dal fatto di dover terminare all'interno dell'albo:"Omicidio in Bourbon Street", per esempio, con quel finale che dire frettoloso è dir poco. o "Vendetta per Montales". Quindi:Boselli (e qualsiasi sceneggiatore che incappi qualche volta in finali frettolosi) non è un buon sceneggiatore? No:semplicemente è un ottimo sceneggiatore a volte costretto nel numero fisso:un p? come il Bonelli del finale di "Sulle piste del Nord".... un ultima cosa, però-e devo ridar ragione a Carlo:il più grande ostacolo alla riscoperta delle vecchie storie da parte dei giovani lettori è propruio il fatto che una storia inizi a metà giornalino e termini a metà di un altro giornalino. Per esempio:chi, per leggere "Il giuramento", comprerebbe "Il signore dell'abisso", di cui leggerebbe solo 10 pagine?... pochi, temo.

Modificato da paco ordonez
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A dire, il vero, secondo la mia personalissima interpretazione, il vero anno di svolta è il 2008. Infatti è proprio a partire dalla storia "Buffalo Soldiers" che inizia una vera e propria risalita qualitativa ed inizia un vero e proprio predominio anche quantitativo di Boselli, mentre Nizzi viene relegato al ruolo sostanzaile di comparsa occasionale. Il che, ovviamente, dal mio punto di vista non può che definirsi positivo.

Beh.. per i fan di Boselli e' naturale vedere il predominio boselliano come l'anno di svolta o come un fatto positivo. Invece secondo la mia personalissima interpretazione la presenza assidua di Boselli non e' stato mai sinonimo di svolta. Almeno fino a quando ci presenta il nostro Tex come un comprimario della serie e non il protagonista indiscusso.
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A dire, il vero, secondo la mia personalissima interpretazione, il vero anno di svolta è il 2008. Infatti è proprio a partire dalla storia "Buffalo Soldiers" che inizia una vera e propria risalita qualitativa ed inizia un vero e proprio predominio anche quantitativo di Boselli, mentre Nizzi viene relegato al ruolo sostanzaile di comparsa occasionale. Il che, ovviamente, dal mio punto di vista non può che definirsi positivo.

Beh.. per i fan di Boselli e' naturale vedere il predominio boselliano come l'anno di svolta o come un fatto positivo. Invece secondo la mia personalissima interpretazione la presenza assidua di Boselli non e' stato mai sinonimo di svolta. Almeno fino a quando ci presenta il nostro Tex come un comprimario della serie e non il protagonista indiscusso.
Eh sè Anthony, è proprio cosi' ( anche per me )....... :( >:azz:
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Da quel poco che ne so, non pare facilissimo che Fernandez riesca a finire in tempo utile, ma non si può mai sapere. Repetto, invece dovrebbe essere in dirittura d'arrivo ed il nuovo Maxi di Segura ed Ortiz dovrebbe essere già pronto, visto che Ortiz è già al lavoro su una storia di Ruju. Io punto su Faraci, anche perchè altrimenti, poverino, dovrebbe accontentarsi di apparire in un solo albo a dicembre, sempre che le mie ultime notizie siano ancora valide.

Continuo a non capire queste apparizioni "centellinate" di Faraci. Oltretutto da quel che scrivi, caro Carlo, non si è nemmeno sicuri di "vederlo" a Dicembre del prossimo anno. Mah........ E' Natale, non voglio arrabbiarmi ( lo faro' solo con le "faccine" :trapper: )..... :malediz... :colt: _thia-
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Il fatto è che i disegnatori di Faraci sono lenti, o che comunque non hanno terminato le loro storie in tempo utile. Credo che sia solo questo il motivo,Capelli d'argento ::evvai:: Del resto, di Faraci ci sono molte storie in lavorazione, quindi nel 2012 avremo di che leggere in quanto a sue storie!

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Allora, a quanto pare le premesse e le promesse per un grande 2011 texiano ci sono tutte. A differenza di Monni sono soddisfatta per lo sconfinamento dal limite delle 220 tavole. Mi rendo conto che non è allungando una storia mediocre che la si rende passabile, ma come è stato ben evidenziato, confinare in un numero definito un'avventura ricca di co-protagonisti, quelle per intenderci a cui ci ha abituato Boselli, vuol dire affrettare poi il finale al punto da lasciare perplessi e renderlo meno godibile di quanto avrebbe potuto essere. Almeno, per me è stato spesso così, e cito Missouri come esempio di questa situazione. Sinceramente mi spiace che Nizzi si defili, nonostante la non piacevole esperienza di "Oltre il fiume" (che peraltro avrebbe potuto riservare grandi sorprese, con il ritorno di un antico nemico umiliato pubblicamente). Spero comunque che la nuova storia si riveli più azzeccata, c'è da pensare che l'ambientazione complottistica dia a Claudio modo di rivelare nuovamente la sua bravura. Tra l'altro il ritorno di Davis promette davvero una grande storia militare. Altra cosa che mi fa davvero piacere, è la promessa del ritorno al western puro. Tra le altre, aspetto con ansia l'avventura con gli Apaches e con Laredo; considero Boselli, nonostante gli abbia fatto alcune critiche, un grande autore, e credo che con un maggior spazio a disposizione possa scrivere grandi storie, come ha già dimostrato in molte occasioni. Mi spiace leggere che i navajos compariranno sull'almanacco, che confesso di non avere mai acquistato. Vorrei una maggior presenza nella serie regolare della tribù di Tex, che da troppo tempo non è realmente protagonista delle sue avventure (e sè che Tex continua a chiamarsi "Aquila della Notte, capo dei Navajos"). A proposito, non ho capito se ci sarà finalmente più spazio per Kit Willer e Tiger Jack. Me lo auguro proprio.

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Da quel poco che ne so, non pare facilissimo che Fernandez riesca a finire in tempo utile, ma non si può mai sapere. Repetto, invece dovrebbe essere in dirittura d'arrivo ed il nuovo Maxi di Segura ed Ortiz dovrebbe essere già pronto, visto che Ortiz è già al lavoro su una storia di Ruju. Io punto su Faraci, anche perchè altrimenti, poverino, dovrebbe accontentarsi di apparire in un solo albo a dicembre, sempre che le mie ultime notizie siano ancora valide.

Continuo a non capire queste apparizioni "centellinate" di Faraci.
La risposta è semplicissma: la sorte (e non oscure trame di Redazione, sta tranquillo) gli ha destinato finora solo disegnatori lenti ed al momento attuale i soli disegnatori che gli garantirebbero una presenza nella serie regolare nel 2011 sono i Cestaro e, forse, Del Vecchio. Tutti gli altri disegnatori o sono ancora al lavoro e non dovrebbero finire in tempo utile o, se anche hanno finito, sono destinati al Maxi od all'Almanacco. Giusto alcuni dei disegnatori che gli hanno affidato quest'anno sono abbastanza veloci (tipo Mastantuono), ma in ogni caso non ce la farebbero a finire prima del 2012. A complicare le cose ci si è messo il fatto che le storie di Boselli & Piccinelli & Boselli & Leomacs sono state studiate per essere pubblicate l'una di seguito all'altra ed occupano ben cinque albi consecutivi. Nel 2012 sarà Boselli ad avere meno storie pubblicabili e Faraci dovrebbe apparire sulla serie regolare, per tacere d'altro, con non meno di due storie su sei se non tre e comunque con un numero complessivo di storie pari se non superiore a quello di Boselli, tenuto conto delal più che probaile presenza anche si uan storia di Manfredi e di una di Ruju.

Oltretutto da quel che scrivi, caro Carlo, non si è nemmeno sicuri di "vederlo" a Dicembre del prossimo anno. Mah........

Mi hai capito male: la mia incertezza è sulla possibilità che la storia di Faraci & Cestaro appaia a partire da dicembre, come finora preventivato oppure se verr? anticipata a luglio ed agosto, facendo slittare l'inizio di quella di Boselli & Piccinelli da luglio a settembre. Tutto qui. ::evvai:: In ogni caso ribadisco che dal 2012 Faraci entrer? finalmente a regime, con un numero di storie pronte ogni anno che gli consentir? di essere pubblicato almeno quanto Boselli.

E' Natale, non voglio arrabbiarmi ( lo faro' solo con le "faccine"  :trapper:  )..... :malediz...  :colt:  _thia-

Se vuoi arrabbiarti con qualcuno fallo con la sorte, allora, ma non con altri. P. S. Ne approfitto per dire anciora una volta che pur rispettando le posizioni tue e di Anthony Steffen su Boselli non le condivido assolutsamente specie quando dite che Tex sarebbe solo un comprimario delle sue stesse storie, ma su questo mi riservo una discussione più approfondita altrove. Per quanto mi riguarda, lo dico anche a Cheyenne, sono ben contento dell'abbandono di Nizzi, autore che considero ormai "bollito" e spesso quasi illeggibile. e sono ben felice che a reggere le sorti di Tex sia ora gente come Boselli e Faraci... per tacere di Manfredi e Ruju. :inch: Modificato da Carlo Monni
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Beh, visto che il consiglio viene da un sè saggio vecchietto :D ... Sinceramente, problemi di spazio mi hanno sempre costretto a scegliere, e per me Tex è prima di tutto la serie regolare. Poi, secondo i casi, gli speciali. Avessi più disponibilit? mi dedicherei volentieri a ricostruire la raccolta di Zagor. Ma acquister? almeno l'almanacco 2011 :)

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  • 2 settimane dopo...
  • Rangers

Il 2011 di Tex?
Ecco come viene presentato dal sito della SBE, tra l'altro abbiamo finalmente la notizia ufficiale del nuovo speciale a colori che inaugurer? una nuova serie annuale (speriamo abbia lunga vita :D ):

Un'epica cavalcata attraverso il West! Dalla popolosa boom-town di Sacramento ai canyons del Colorado, dalle montagne selvagge del Wyoming ai desolati deserti sul confine messicano, Tex e i suoi pards vivranno una delle loro annate più avventurose, correndo mille pericoli mortali, affrontando nemici di ogni genere e consolandosi con le classiche bistecche altre tre dita! Nel 2011, scopriremo che un losco intrigo minaccia la vita di uno dei più cari amici e alleati di Tex, il Generale Davis; ritroveremo Johnny Laredo, capo degli scout di Fort Apache, che si uniscono a Tex e Tiger nella lotta senza quartiere contro il misterioso Revekti; esploreremo con i quattro pards le disabitate ?terre fumanti? di Yellowstone, tra trappers e indiani Nez Perc?; incontreremo gli agenti speciali della Topeka & Santa Fe Railroad, in guerra contro un'altra compagnia ferroviaria e l'imprendibile killer Mondego; e, nell'atteso Texone disegnato da Gomez, faremo la conoscenza di una carovana di donne coraggiose. L'estate, poi, con una storia che vedrà i pards rischiare più che mai la pelle nella lontana Spokane Falls, ci porter? una specialissima sopresa: una nuova serie annuale di albi inediti... a colori!

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Un'epica cavalcata attraverso il West! Dalla popolosa boom-town di Sacramento ai canyons del Colorado, dalle montagne selvagge del Wyoming ai desolati deserti sul confine messicano, Tex e i suoi pards vivranno una delle loro annate più avventurose, correndo mille pericoli mortali, affrontando nemici di ogni genere e consolandosi con le classiche bistecche altre tre dita!

Beh e' gia' qualcosa sapere che la tradizonale bistecca alta tre dita e' ancora il cibo preferito di Tex & company. Ultimamente si era persa anche questa tradizione. sisi
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L'estate, poi, con una storia che vedrà i pards rischiare più che mai la pelle nella lontana Spokane Falls, ci porter? una specialissima sopresa: una nuova serie annuale di albi inediti... a colori!

Queste anteprime ci dicono una cosa importante riguardo allo speciale di Boselli e Brindisi:che la storia non sarà tutta in flashback, tanto che i quattro pards dovranno "rischiare più che mai la pelle" in prima persona, e in una città lontana. Ottimo!Anche la storia con Laredo si fa sempre più attizzante:chi è questo "misterioso Ravetki"? A voi sembra il nome di un indiano??Comunque lo ripeto:secondo me ci attende un'annata coi controfiocchi! _ahsisi
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