Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

  • Collaboratori

 tex0370.jpg                                         gallery_3_4_148801.jpg

 

 

Una delle ultime copertine di Galep, quella del numero 370 per la precisione, è chiaramente ripresa da questa raccoltina rossa (n. 90, dell'estate 1963). 

Alla base di questa riproposizione i probabili problemi di salute di Galep!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 

No che non si può fare. Ma il file pdf è tutt'altro che introvabile sulla rete per chi ha voglia di cercare. Ymalpas

 

 

Vero ci sono dei posti dove trovi tutto in formato digitalizzato.....ma naturalmente non son cose che si possono diffondere,senza ledere i diritti d'autore.

 

@Natural Killer: Gran bella tavola sul volume di Galep...riporta alla luce la parte grafica meno conosciuta del maestro.... :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

ho risolto e ringrazio Pallino ;)

 

Sì la versione cartacea è meglio ma qualche eccezione ogni tanto uno se la può concedere. Per esempio il bel volume di Galep lo comprerei in originale intendiamoci e senza esitazione!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Il volume merita senza dubbio di essere acquistato, ricordo le caratteristiche già presentate da Ymalpas nella sezione della bibliografia di Tex

 

20z8jnb.jpg


Autore: Aurelio Galleppini
Titolo: L'arte dell'avventura. Autobiografia professionale di un maestro del fumetto
Editore: Ikon
Luogo e data di pubblicazione: 1989
Dimensioni del volume: cartonato, 19,5 x 25,5 cm
Numero delle pagine: 130
B/n - colore: b/n e colore
Prezzo originario: 28000 lire
Reperibilit? in commercio: non disponibile, prezzo d'asta tra i dieci e i quindici euro

Contenuto del volume e recensione:
Il libro ripercorre le tappe più importanti della carriera del disegnatore. Le prime 60 pagine ripercorrono il periodo che precedette l'incontro con Bonelli.
Una autobiografia "professionale" scritta da Galep, riccamente illustrata, con descrizioni anche delle tecniche e dei mezzi che usava. Riccamente illustrato, con disegni, tavole, riproduzioni di quadri...

 

Aggiungo solo che io l'ho ricevuto in dono da una persona che mi conosceva bene e che non ha trovato strano regalarlo a un giovane medico...

Per me il volume riveste un valore affettivo pari a quello artistico e lo consiglio a tutti.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Sempre nelle copertine delle raccoltine si può trovare un rarissimo esempio di incursione nel fantastico: è il caso della 107 della serie rossa intitolata "Il popolo dell'abisso", che propone un enorme mostro marino acquatico verde e giallo! La scena illustrata nella copertina è ripresa dalla celebre storia "Le terre dell'abisso" , con la sua incursione in un mondo primitivo e ormai estinto che dimostra come, nelle intenzioni del creatore G.L. Bonelli, Tex dovesse essere un fumetto aperto, senza confini.

 

 

 

gallery_3_4_20733.jpg

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Stupenda questa copertina, un vero gioiello. D'altronde questa storia, insieme a "Sangue Navajo" e "Il Tranello" è tra le mie preferite del primo centenario. E l'apertura verso il fantastico per la serie, a mio parere, è stato uno dei segreti del suo successo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sono contento che tu ricordi "Il tranello", Ulzana. A mio giudizio, questa è la storia che ha fatto fare il vero salto di qualità alla saga, trasformando questo fumetto nel best-seller di tutta la produzione italiana del periodo.

La sceneggiatura di GLB e gli stupendi disegni di Galep sono da vero e proprio Oscar del fumetto!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers

Sono contento che tu ricordi "Il tranello", Ulzana. A mio giudizio, questa è la storia che ha fatto fare il vero salto di qualità alla saga, trasformando questo fumetto nel best-seller di tutta la produzione italiana del periodo.

La sceneggiatura di GLB e gli stupendi disegni di Galep sono da vero e proprio Oscar del fumetto!

 

Secondo me Il Tranello resta tra le più belle storie dell'intera serie di Tex.

Ho letto in giro di parecchie persone che criticano il primo periodo additandolo con storie ingenue.

"Ingenue"??? Come si può definire così quella storia è inspiegabile.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Se qualcuno ha il coraggio di considerare "ingenua" l'avventura de "Il tranello", è certamente qualcuno che -in quel periodo- imparava a memoria l'Ulysse di Joice.......

Anche secondo me, Sam, è una delle storie più belle di tutta la saga. Tutta sino ai giorni nostri.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

ma infatti amici... "Il Tranello" è una storia che non si discute! E' troppo bella. L'assedio a Fort Kinder è qualcosa di epico, una delle più grandi sparatorie della saga insieme a quelle de "Il ritorno di Montales" e l'epico finale di "Sfida sulla Sierra" scritto da quel tizzone infernale di Boselli!

 

Insomma io direi che di storie "ingenue" di quel periodo non ce ne sono. E' un Tex sperimentale e sanguigno ma pur sempre affascinante. E ho letto in rete qualche tavole delle versioni non censurate di quelle prime strepitose storie: lìil linguaggio bonelliano è pura arte. Altro che Tarantino!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

"Il tranello" prima storia lunga dove la missione iniziale si intreccia con altre missioni che sopravvengono nel percorso ed è uno scoppiettio di fuochi artificiali con la tensione sempre al massimo, dall' incontro al villaggio con Carson al rientro dal Canada con Tiger e il piccolo Kit e la prima apparizione di Kit, Brandon e Gros Jean e la cintura di Wampun e l'ultima di Freccia Rossa. Per l'epoca in cui è scritta, la complessità della trama, rispetto agli altri fumetti del tempo, è semplicemente nell' OLIMPO!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

"Il tranello" prima storia lunga dove la missione iniziale si intreccia con altre missioni che sopravvengono nel percorso ed è uno scoppiettio di fuochi artificiali con la tensione sempre al massimo, dall' incontro al villaggio con Carson al rientro dal Canada con Tiger e il piccolo Kit e la prima apparizione di Kit, Brandon e Gros Jean e la cintura di Wampun e l'ultima di Freccia Rossa. Per l'epoca in cui è scritta, la complessità della trama, rispetto agli altri fumetti del tempo, è semplicemente nell' OLIMPO!

 

 

come non quotarti al 100%! Perfettamente d'accordo. Questa storia uscita negli anni cinquanta è un cult. Senza sé e senza ma. Ricordo di pregiato livello, anche se più fanciullesche, le primissime storie di Capitan Miki della Essegesse che si attestano su questi livelli qualitativi (specie nel disegno di Sinchetto) ma "Il Tranello", sia nei disegni sia nella sceneggiatura, è un must.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

rmtg86.gif

 

 

Tex in vacanza?  (il parere di G. L. Bonelli)

 

E' chiaro che Tex non è un tipo accomodante e snob, e un tipo come lui non è per niente disposto a farsi programmare un viaggio da altri o da prestare ascolto alle pubblicità delle agenzie turistiche. Individualista com'è, e portato per vocazione a "raddrizzare i torti", sceglierebbe qualche parte del mondo in cui potersi dare da torno alla sua maniera. Non rimarrebbe negli USA dove ci sarebbe poco da fare, visto che i "suoi" Navajos sono degli accorti amministratori della loro eredità storica. Meta delle vacanze di Tex potrebbero essere Bolivia e Colombia, dove Aquila della Notte potrebbe intraprendere una dura lotta (sicuramente vincente) contro i grandi spacciatori di droga: sì, Tex risolverebbe alla svelta questo problema "sbatacchiando" a modo suo i "verminosi mascalzoni" che con i loro traffici avvelenano il mondo. Tex in nessun caso sceglierebbe di passare i giorni standosene inattivo con la pancia al sole. "Vamonos amigos" direbbe ai suoi pards, afferrando il winchester: "Peste! C'è ancora parecchia pulizia da fare per dare una raddrizzata al mondo". Altro che vacanze!

 

 

Da intervista a G. L. Bonelli condotta da Alberto Gedda pubblicata sul quotidiano La Stampa nel 1989.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

ragazzi io adoro GLB! Che stile! Leggerlo è sempre un piacere.

 

E chiedo se magari di quella intervista ci sono anche altri passaggi.

 

P.s. ecco, l'idea di vedere un Tex più anziano agire in sudamerica contro i narcotrafficanti mica è male! :indianovestito:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Collaboratori

Quella contro il traffico di oppio è stata una delle primissime battaglie di Tex. Dell' intervista non esistono altri passaggi glbonelliani, il resto dell'articolo è dedicato a Fusco. Ho altro materiale, però, da ritrovare e da pubblicare poco alla volta!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Quella contro il traffico di oppio è stata una delle primissime battaglie di Tex. Dell' intervista non esistono altri passaggi glbonelliani, il resto dell'articolo è dedicato a Fusco. Ho altro materiale, però, da ritrovare e da pubblicare poco alla volta!

 

ho cercato l'articolo nel sito de La Stampa ma senza trovarlo... ma va bene così visto che il solo passaggio di GLB era quello che hai trascritto qui. Per il resto quando puoi pubblicale queste chicche che a me, ma penso a tutti, interessano per davvero! :indianovestito:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.