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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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  • Sceriffi

Nelle prime pagine dell'avventura "Attentato a Montezuma", contenuta nell'albo n° 35 intitolato "Una carta rischiosa", Tex, Carson e Pat Mac Ryan vengono accolti a fucilate al loro arrivo nella ridente cittadina. Se i due pards restano illesi, una pallottola ferisce invece l'irlandese a un'orecchio... poco più di un graffio di cui non si conserver? neanche il ricordo nella sessantennale storia di Tex.

Però, se non ricordo male, Pat dice qualcosa tipo "accidenti, per poco non mi hanno portato via un orecchio" o "accipicchia, mi hanno staccato un pezzo di orecchio" e torna più volte sulla questione, tanto che Carson, mi pare, lo rimprovera di lamentarsi troppo! Quindi non è propriamente un inciso insignificante nella vicenda. Poi, è vero, non se ne parler? mai più....
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Retroscena hollywoodiani su Tex...


Da una recentissima intervista a Alfredo Castelli apprendiamo quanto segue:


Il film "Cowboys and Aliens" è uscito nel 2011 e io ne ho sentito parlare per la prima volta nel 1996. Ervin Rustemagic, allora agente della Bonelli, era anche socio insieme a Scott Rosenberg di un Entertainment Studio di Hollywood, la Platinum. Gli Entertaiment Studios sono agenzie ad alto livello che gestiscono progetti di film prendendo contatti con i possibili registi, i possibili attori, addirittura stendendo una pre-sceneggiatura e realizzando bozzetti preparatori per i costumi e le scenografie; poi, in un'operazione chiamata ?pitching?, cercano di venderlo a qualche casa di produzione, possibilmente una ?Major?. L'?Hype? (idea della trama riassunta in uno slogan) del film che la Platinum voleva vendere era già presente nel titolo provvisorio: uno scontro tra cowboys e creature venute dallo spazio. Un vero soggetto non era ancora pronto ed Ervin chiese a Bonelli se era possibile utilizzare Tex e i suoi pards nella parte dei buoni. Sergio è giustamente è rifiut?, in quanto riteneva che Tex non avesse molto a che vedere con un racconto di fantascienza. Il progetto così continu? con un protagonista generico.

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  • 1 mese dopo...
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Ne aveva parlato già il nostro Paco Ordonez sulle pagine del 4° numero del Tex Willer Magazine...

"Gli Sterminatori", capolavoro grafico di Galep, pubblicato sulla serie regolare nel 1971, era una storia destinata invece ad un albo speciale a colori, probabilmente un cartonato ( che sarebbe stato pubblicato di l' a poco dalla Cepim ma con una storia già edita, quella su Mefisto, arricchita però dai colori ).

Prova inconfutabile ne è la prova ( scusate il gioco di parole ) di colorazione di questa pagina, molto probabilmente dovuta alla mano dello stesso Galep!


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  • 2 settimane dopo...
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Che la storia "La sfida" ( n° 82) fosse stata suggerita, negli anni sessanta, da Sergio a Gianluigi Bonelli, era una cosa risaputa. Ma la sfida "all'ultima cartuccia" con Buffalo Bill, ovvero il più grande tiratore del West, si sarebbe dovuta concludere, nelle intenzioni del figlio, con una vittoria del Ranger, mentre sceneggiandola, il padre prefer? concludere l'incontro con un salomonico pareggio!

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Che la storia "La sfida" ( n° 82) fosse stata suggerita, negli anni sessanta, da Sergio a Gianluigi Bonelli, era una cosa risaputa. Ma la sfida "all'ultima cartuccia" con Buffalo Bill, ovvero il più grande tiratore del West, si sarebbe dovuta concludere, nelle intenzioni del figlio, con una vittoria del Ranger, mentre sceneggiandola, il padre prefer? concludere l'incontro con un salomonico pareggio!

Ma... non è vero. :shock: Riguardate la storia: Buffalo Bill realizza solo 3 centri su 6, mentre Tex non solo fa sei centri pieni, ma fa anche lo sbruffone con acrobnazie a cavallo. ::evvai:: Questa storia del pareggio l'ho letta tante volte e non ho mai capito coem si sia diffusa. Che Sergio non ricordasse bene la storia?
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Che la storia "La sfida" ( n° 82) fosse stata suggerita, negli anni sessanta, da Sergio a Gianluigi Bonelli, era una cosa risaputa. Ma la sfida "all'ultima cartuccia" con Buffalo Bill, ovvero il più grande tiratore del West, si sarebbe dovuta concludere, nelle intenzioni del figlio, con una vittoria del Ranger, mentre sceneggiandola, il padre prefer? concludere l'incontro con un salomonico pareggio!

Ma... non è vero. :shock:


Riguardate la storia: Buffalo Bill realizza solo 3 centri su 6, mentre Tex non solo fa sei centri pieni, ma fa anche lo sbruffone con acrobnazie a cavallo. ::evvai::

Questa storia del pareggio l'ho letta tante volte e non ho mai capito coem si sia diffusa. Che Sergio non ricordasse bene la storia?

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La casa d'aste Little Nemo e la galleria Il Bostrico, in occasione della mostra ?Il West secondo Civitelli è Tex ad Albissola?, ha chiesto al disegnatore aretino di cimentarsi nella difficile arte dell'incisione. Il risultato è una serie di acqueforti di 30X40 cm: cinquanta esemplari colorati a mano e 99 in bianco e nero! Il tutto è in vendita in questi giorni nel sito della Little Nemo.

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La casa d'aste Little Nemo e la galleria Il Bostrico, in occasione della mostra ?Il West secondo Civitelli è Tex ad Albissola?, ha chiesto al disegnatore aretino di cimentarsi nella difficile arte dell'incisione. Il risultato è una serie di acqueforti di 30X40 cm: cinquanta esemplari colorati a mano e 99 in bianco e nero! Il tutto è in vendita in questi giorni nel sito della Little Nemo.

passato proprio oggi a vederli alla Little Nemo, il risultato non è male, Civitelli propone sempre ottimi disegni ;) il prezzo per una tavola a tiratura così ridotta non è neanche così elevato, per gli appassionati di tavole lo consiglierei ;)
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  • 3 settimane dopo...

Nel 2009 le Edizioni d'Arte Lo Scarabeo hanno immesso nel mercato, dietro licenza Bonelli, una serie di albi cartonati di 100 pagine con un formato ridotto di cm 7,8 X 10,6 consacrati a vari personaggi della scuderia bonelliana, tra cui ovviamente Tex.



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anche io comprai il n.1 piu' che altro per curiosita' , ma a chi venne l'idea di stampare questi mini texoni?????????? e vendettero molte copie???
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Sul Fumo di China in edicola ( numero doppio 206/207 ) in questo mese di agosto 2012, potete trovare un articolo sui Cestaro e Tex, che disegnano ormai da dieci anni.

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  • 1 mese dopo...
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Il libro sopra della Rizzoli Lizard, di imminente pubblicazione, omagger? Segio Bonelli ad un anno dalla sua morte, con la riproposizione di tre sue storie:

Tex: El Muerto
Zagor: Il re delle aquile
Mister No: L'uomo della Guyana

Il volume, di grande formato, conterr? anche 38 pagine inedite di Tex, sceneggiate da Sergio e illustrate da Letteri. Non è una breve storia inedita, ma si tratta di tavole che furono tagliate dalla redazione dalla lunghissima ( vabb?, la più lunga ) storia di Tex intitolata "Gli uomini Giaguaro". Pagine già letterate che finora erano rimaste confinate in un cassetto della famosa scrivania "scriogno di tesori nascosti" del suo ufficio di via Buonarroti a Milano e di cui il compianto editore aveva parlato in sporadiche occasioni!

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Lo staff del sito PostcardCult ha lavorato a stretto contatto con alcuni importanti artisti della SBE per realizzare il 5° numero del "Digital Magazine", interamente dedicato a Sergio Bonelli, che come i quattro precedenti sarà scaricabile online dal 25 settembre.
I disegnatori hanno contribuito con un'illustrazione inedita in cui sono presenti anche gli storici personaggi della casa editrice: Tex, Zagor, Dylan Dog, Nathan Never etc...
Gli sceneggiatori invece hanno arricchito il progetto con un ricordo, un aneddoto, una testimonianza diretta del lato meno noto di Sergio Bonelli, quello personale.
Da non perdere...

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Mi piacerebbe sapere, e non è una domanda veniale, ma di questi tempi, il costo del volume "Gli archivi Bonelli"... tanto per andare a prenderlo a colpo sicuro...? una cosa che possiamo chiedere?

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  • 3 settimane dopo...
  • Rangers

Dal sito della SBE:

Tex e Zagor su Inchiostro
Copertina di Mauro Laurenti con Tex e Zagor protagonisti, per il numero 3/4 2012 della rivista "Inchiostro" , una testata dedicata agli autori esordienti che nel 2012 festeggia il diciottesimo anno di vita. La rivista è in distribuzione in un centinaio di librerie in tutta Italia, comprese quelle del circuito Feltrinelli, oppure per abbonamento (25,00 euro per sette numeri).
Chi volesse richiedere la spedizione di un numero (al costo di 4,00 euro, con spese postali a carico dell'editore) può inviare un'e-mail a: redazione@rivistainchiostro. it.

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La nota (e rimpianta) rivista Dime Press, il magazine bonelliano che aveva chiuso i battenti qualche anno fa, è rinato sul web sotto forma di blog, il tutto davvero ben curato e aggiornato quotidianamente... Lo trovate qui:


http://dimeweb. blogspot. it

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Quel giorno a Jill Point ?Reduce dalla missione per distruggere il covo del bandito ?El Diablo?, Tex viene invitato dall'agente segreto Jeff a incontrare Herbert Marshall, che gli propone di entrare nel servizio dei Rangers. All'appuntamento Tex incontra due agenti : Kit Carson e Arkansas Joe. Herbert Marshall: ?Tex Willer, da questo momento siete l'agente N° 3 del servizio segreto dei Rangers. E adesso è Kit è Joe!?Joe: è Eccoci qua! Aspettavamo solo di essere chiamati ??Marshall: è Kit Carson è Arkansas Joe è Stringete la mano a Tex Willer è ? il numero tre!?Kit: è Ci fa tanto piacere, Tex!?Quello che non si capisce è chi siano il numero 1 (se Kit o Joe) e il numero 2 (se Kit o Joe). Tutto lascia pensare, anche dalla presentazione, che Kit Carson sia il numero 1 mentre il povero Joe (che finir? ammazzato da un maledetto vigliacco del Kansas, Hart Chester) il numero 2. In realtà la risposta è che è poi l'aneddoto non banale che voglio presentare (visto che non me lo ricordavo, e lo ho riscoperto leggendo le primissime avventure) ?la si trover? nelle avventure successive: dopo l'incontro con Marshall, Tex (su sua insistenza) va a liberare la figlia del desperado ?El Diablo? dalle mani di Bill Mohican (rapitore di fanciulle), poi a Silver City per vendicare la morte di Jeff, poi a sgominare la banda di Kid Billy, poi la questione dell'idoletto d'oro di Yogar e, da qui, la missione che lo vedrà incontrare quello che sarà il nemico per eccellenza del ranger: Mefisto. Proprio in questa occasione Tex verr? incolpato è ?grazie? a Mefisto è dell'uccisione del tenente Roller, che tent? di liberare i due fratelli è Steve e Lily è durante il trasporto in diligenza. Kit Carson si fa vivo per incontrare Tex in cella. Soldato di guarda: ?Nessuno può vederlo. L'ordine è di ??Kit: ?Chiudi il becco! Lo vedi questo? Chi porta questo può liberamente entrare anche in casa del presidente degli Stati Uniti. Non lo sapevi??. Il buon Carson sfoggiava la stella di ranger: numero 2. Da qui si deduce che Arkansas Joe era il numero 1.

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Non mi è chiaro per niente!E basta che dai un'occhiata agli altri post del topic per capire che il tuo messaggio non c'entra niente! Quindi è un OT bello e buono!Comunque aspettiamo l'intervento di qualche altro moderatore, per vedere che ne pensa!

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"L'ARTE DI GALEP" è il titolo del nuovo saggio monografico, che è anche un prezioso 'art-book' , scritto e curato da Graziano Romani e dedicato ad AURELIO GALLEPPINI. Conterr? 128 pagine in b/n e a colori, formato grande 21 x 29 cm, con illustrazioni rare e inedite. L' uscita è prevista per il prossimo mese di novembre e sarà destinata esclusivamente alle fumetterie ( a quanto sembra). L'editore è la Panini Comics. Il prezzo sarà di 19,90 ?. Infine è prevista, sempre dalla Panini Comics, la ristampa in edizione deluze del CD + libro pubblicato l'anno scorso, in edizione con cofanetto.

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  • 1 mese dopo...

Questo, mi sembra il luogo adatto per raccontare un aneddoto riferito da Sergio Bonelli nel giugno 2011 nel corso di un incontro (un o degli ultimi, purtroppo) col pubblico. Se l'ho già riferito, perdonatemi: l'età avanza e l'Alzheimer incombe. :lol2: Quando nel 1975 circa si fece chiaro che G. L. Bonelli doveva rallentare il ritmo con cui scriveva a farsi affiancare da un altro sceneggiatore, Sergio cominciò a guardarsi intorno. Scartati, per vari motivi, gli autori che già lavoravano per lui, propose al padre due veterani della concorrenza, ovvero due colonne dell'Intrepido e "Il Monello", che erano anche due vecchi amici di GLB. Uno era Luigi Grecchi e dell'altro, purtroppo, non ricordava il nome. A mia precisa domanda escluse che si trattasse di Antonino (in arte Anthony) Mancuso, creatore di personaggi indimenticabili per quelli della mia generazione come Billy Bis, Cristall e il ladro gentiluomo Ghibli. Il che lascia presupporre che lo sceneggiatore a cui alludeva Sergio fosse Angelo Saccarello, altro pioniere del fumetto italiano e creatore anche di serie western (tra cui Kansas Kid, personaggio praticamente coetaneo di Tex, disegnato da Carlo Cossio ed altri, a cui collabor? anche un giovane Giovanni Ticci), ma ormai non potremo mai saperlo. Luigi Grecchi, un gigante ingiustamente dimenticato del fumetto italiano, era stato il creatore di parecchie serie western per la casa editrice Universo tra cui i più amosi sono: Rocky Rider (per i disegni prima di Mario Uggeri e poi di Loredano Ugolini), i Laramy della Valle (realizzata da Erio Nicol'), Lone Wolf e I Due dell'Apocalisse (originariamente disegna ti da Fernando Fusco e poi da Gino Pallotti). Sarebbe stato, quindi, sicuramente adatto a scrivere Tex. GLB però nicchiava su entrambe le candidature, avanzando obiezioni del tipo: "Si, è bravo, ma è abituato a scrivere storie brevi, non so se si trover? bene a scrivere storie lunghe come quelle di Tex". Alla fine, esasperato, Sergio propose se stesso ed il padre disse di si. La mia impressione fu che Sergio volesse sottintendere che quello che il padre voleva fosse uno sceneggiatore che potesse controllare facilmente e che temesse che Grecchi e gli altri sarebbero stati troppo indipendenti per i suoi gusti. In ogni caso a me rimane il rammarico di non aver visto Grecchi, autore che tanto mi aveva divertito quando ero un bambino e da ragazzino, alle prese con Tex.

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Nel 2008 ho dovuto sottomettermi ad una operazione chirurgica, cosa che ho fatto appoggiandomi ad una clinica privata milanese, vicina alla SBE. Terminata l'operazione mi sono risvegliato in camera; avevo appoggiato sul tavolino a me vicino una copia di un Tex Brasiliano, mentre gli altri Tex (brasiliani ed italiani) erano sul tavolo più grande. Entra un infermiere, vede i fumetti e mi dice che in una camera vicina c'è un signore anche al quale piace Tex, al che gli rispondo di dire a quel signore se voleva venire a fare due chiacchiere con me, dato che io dovevo rimanere per almeno 8 giorni sempre a letto... Beh, dopo una mezz'oretta entra in camera mia, in vestaglia, il caro Sergione, che già conoscevo, che mi guarda e mi dice sorridendo: "Ma guarda chi si vede !!! Ciao Gianni !" E' vero che ci conoscevamo, che eravamo stati a cena insieme con il comune amico Dorival della Mythos Editora brasiliana, ma io sono rimasto di sale: come faceva Sergio a ricordarsi il mio nome, con tutte le persone che conosceva ?E' rimasto per un bel po' di tempo, abbiamo parlato delle nostre disavventure, e dopo quel giorno è venuto a trovarmi almeno un paio di volte al giorno, sempre loquace e cariniissimo. Ci siamo fatti una bella compagnia in quei giorni in cui non stavamo bene, n° lui n° io. E' stata una bellissima sorpresa per me, ed è stato l'inizio di una vera amicizia con Sergio; pensate che non abbiamo praticamente quasi mai parlato di fumetti !!!

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