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[Magazine N.05 - 2019] Raccolto insanguinato - Yukon Race


natural killer

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E comunque non conoscevi Rauch? Vorresti dire che non hai mai letto la sua storia di esordio, "Il Mescalero senza volto" disegnata da Bocci ed apparsa sul Color Tex n.10 del novembre 2016 o, peggio ancora, lo hai dimenticato? Ahi ahi ahi! :P

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  • 2 years later...

Recuperato e letto di recente il Magazine del 2019.

Seguono alcuni brevi giudizi sulle due storie che lo compongono.

 

Raccolto insanguinato

Ancora una volta Rauch mostra di essere un autore valido e degno della celebre saga.

La sua storia è ben calibrata e mantiene alto l'interesse del lettore dalla prima e l'ultima pagina.

Ben creata l'atmosfera di terrore e superstizione che porta un intero villaggio ad avallare sacrifici umani per propiziare i raccolti. L'autore inoltre tira fuori dal cilindro continui colpi di scena, che animano la lettura; alcuni a dire il vero un po' prevedibili, come lo scopo losco di miss Gardner alias Jane Coleman, ma di certo la reale identità della donna mascherata dei sacrifici e la scoperta della "mummia" venerata in cantina, sortiscono l'effetto voluto.

 

Buona la performance di Tex, che agisce per l'occorrenza in solitaria, così come sono abbastanza ben tratteggiati sia Gideon Parker e il bandito Seth Lennox. 

 

Epilogo scandito da una buona tensione narrativa e dal consueto "fuoco purificatore" che Tex si lascia alle spalle per far sparire definitivamente il villaggio maledetto.

 

A mio avviso una prova discreta che si fa leggere con molto interesse e soddisfa il palato.

 

I disegni di Poli, caratterizzati da un tratto sporco e alquanto stilizzato si sposano bene con la tematica della sceneggiatura: ammetto che in alcuni casi le vignette mi sembrano un po' tirate via e alcune espressioni facciali non impeccabili, ma nel complesso la prova grafica la giudico ampiamente sufficiente. Il mio voto finale è 7   

 

Yukon Race

Prima storia di un Magazine che vede agire un comprimario senza la presenza di Tex. Idea originale e azzeccata per proporre qualcosa di nuovo e differenziare la proposta. L'onore del debutto tocca a Gross-Jean e la presenza della bella Dawn e la location dello Yukon, richiama ai pennelli il veterano Font.

 

Giusfredi opta per uno spunto interessante, ovvero un'avventurosa corsa di slitte fra insidie, ostacoli e splendidi paesaggi innevati, ma la breve sceneggiatura, alquanto lineare e prevedibile, non avvalora la buona idea.

 

L'episodio non presenta pecche e ci mostra un Gross-Jean in forma ma personalmente non mi ha coinvolto: poco sviluppata la sessione della corsa, troppo ai margini Dawn, una sequenza finale non trascendentale e nemici poco consistenti. Visto le premesse, mi aspettavo qualcosa in più, invece in balia della trama un po' piatta, sono giunto all'ultima pagina esclamando: "Finita di già?" 

 

Consueta cifra stilistica di Font, che se la cava sempre molto bene nelle storie ambientate in quelle latitudini. Il suo pittoresco tratto ha sempre il suo perchè ma non basta per far raggiungere la sufficienza a una storia alquanto esile e poco coinvolgente. Il mio voto finale è 5

 

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  • pecos changed the title to [Magazine N.05 - 2019] Raccolto insanguinato - Yukon Race
  • 3 months later...

A distanza della prima lettura allorquando l'albo uscì in edicola, ieri sera per conciliarmi il sonno ho deciso di riprendere le due storie. Delle due, Raccolto insanguinato di Jacopo Rauch è a mio giudizio la migliore e più coinvolgente, grazie in particolare alla caratterizzazione dei personaggi con cui Tex si trova ad avere a che fare, assolutamente non banali e forieri di sorprese, nonché per merito della superba prova di Alessandro Poli ai disegni. La sceneggiatura, cupa ed a tinte horror, vede Tex sulle tracce del bandito Seth Lennox, e riesce a coglierlo sul fatto proprio nel momento in cui, nell'atto di uccidere la guida Gideon Parker, viene scalciato dal cavallo di miss Gardner, che Parker sta accompagnando a Redfield, desolato e malmesso villaggio di agricoltori del Nebraska, sulle tracce del fratello della donna. Quella che sembra una vicenda ormai delineata, una volta che Tex e gli altri raggiungono il villaggio si arricchisce di uno spiacevole imprevisto: i quattro vengono catturati dagli abitanti di Redfield che, superstiziosi e spietati, sono soliti sacrificare gente di passaggio per propinare buoni raccolti. Inutile dire che Tex, grazie anche all'aiuto della bizzarra mezzosangue Old Kate, riesce a liberarsi e a liberare gli altri con una certa facilità, purtroppo per lui i colpi di scena non sono terminati: miss Gardner, approfittando della momentanea assenza del Ranger (impegnato a fronteggiare un attacco dei paesani), getta la maschera: ella si chiama in realtà Jane Coleman, e l'uomo che aveva detto essere suo fratello era in realtà il suo compagno ed ex complice, fuggito con un bottino di 20.000 dollari prima di essere preso e sacrificato dai contadini di Redfield. Determinata a recuperare il bottino, Jane uccide Gideon, poi portandosi dietro Old Kate e Seth si reca presso la casa del capo del villaggio, ove ritiene sia nascosto il denaro. Tex, dopo aver ridotto a più miti consigli gli abitanti di Redfield, giunge sul luogo appena in tempo per disarmare Seth e trovare Jane in fin di vita, colpita a morte da Old Kate. Unico aspetto che Rauch avrebbe potuto curare meglio è il mancato approfondimento della caratterizzazione di Old Kate, tuttavia la sua sceneggiatura per quanto mi riguarda resta da promuovere a pieni voti.

 

A suo modo da ricordare, soprattutto perché ne è protagonista l'erculeo e simpaticissimo Gros-Jean (coadiuvato dalla bella Dawn), Yukon Race, sceneggiata da Mauro Boselli e disegnata da Alfonso Font, che si dipana tra le innevate foreste del Canada. Tra i partecipanti della Yukon Race, gara tra slitte che si svolge nella selvaggia regione dello Yukon, Gros-Jean e Dawn cadono vittime delle losche manovre di Homer Deveraux, pezzo grosso locale pronto a tutto pur di indirizzare la gara a suo piacimento, finanche ad ordinare il tentato omicidio dei due amici di Tex, che riescono a salvarsi per un pelo. Naturalmente, Gros-Jean non esita un attimo a prendersi la rivincita a modo suo, recandosi presso il magazzino di Deveraux e, dopo aver affrontato il boss ed i suoi sgherri con l'ausilio non previsto ma fondamentale di Dawn, lo distrugge a colpi di ascia. Tutto secondo copione, per una storia che suscita ulteriore simpatia verso uno dei più divertenti personaggi ricorrenti della saga texiana.

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