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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 10 / 13] Pinkerton Lady


natural killer

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A presto vedremo una sceneggiatura in cui la Pinkerton Lady (per rimanere IT) indaga sull'omicidio di un agente delle tasse. I sospettati saranno la famiglia Willer, Kit Carson e Zagor che, ormai vecchio, aveva gli zebedei stracolmi per esser stato perseguitato da una vita come evasore fiscale.

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  • 1 mese dopo...

Io trovo che sia una gran bella storia, avvincente e ben disegnata. Mefisto non ne esce sconfitto a mio modo di vedere.

Se presa senza nessun collegamento con la serie regolare, tutto fila liscio... Però se collegata invece alla serie regolare, c'è sempre (a mio parere) un vistoso difetto, di cui ho già scritto a suo tempo: i poteri appunto di Steve Dickart. Purtroppo poco credibili, se confrontati con la prima storia dei fratelli Dickart, che agiscono come spie al soldo del Messico. Un Mefisto con quei poteri avrebbe vinto sul giovane Tex e su Montales, indubbiamente. Invece in quella vicenda non c'era l'ombra di poteri speciali e di ipnosi, solo giochi di prestigio. Vedremo il prossimo speciale Tex Willer come sarà gestito questo punto...

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  • 2 settimane dopo...

Dopo averla riletta lo scorso weekend, per la prima volta un numero dietro l'altro senza soluzione di continuità, ho potuto riapprezzarla ancor di più di quanto già avessi fatto quando uscì in edicola a suo tempo. Impossibile non rimanere impressionati dalla maestria, ma anche in un certo senso dal "realismo", con cui Boselli riesce a fare in modo che il giovane Tex e Steve Dickart alias Mefisto, pur militando su fronti opposti di una complicata e delicata vicenda, ed entrambi in primissima linea sulla rispettiva parte della barricata, non arrivino mai a trovarsi faccia a faccia, ma al massimo giungano a sfiorarsi (vedi sul treno, quando Tex passa a fianco a Mefisto ed alla sorella Lily senza poterlo sgamare perché in effetti non lo conosce) o a mancare di poco l'appuntamento. Quattro albi fortemente adrenalinici, i cui avvenimenti si succedono però secondo una sequenza priva di sbavature o punti deboli, anche per merito della splendida prova di Roberto De Angelis ai disegni: tratto pulito e dinamico al tempo stesso, nonché molto accurato nella caratterizzazione grafica dei personaggi.

 

Ottima la gestione e la caratterizzazione di Steve Dickart, molto diverso dal lucido pazzoide che fu proposto in origine da GLB: già in possesso di discrete capacità di ipnosi ed illusione, mostra però maggiore interesse per facili e sostanziosi guadagni che per affinare tali arti magiche. Freddo, determinato e pratico, oltre che ben spalleggiato da una Lily poco più che adolescente e, dunque, caratterialmente ancora piuttosto acerba (ben differente, dunque, dalla fatalona senza scrupoli che abbiamo potuto conoscere nelle due apparizioni sulla serie regolare), mi ha in particolare impressionato nella fase conclusiva della storia allorquando, avendo pressoché in pugno l'allora aspirante senatore Abraham Lincoln, avrebbe potuto facilmente ucciderlo, ma avendo appreso che i suoi mandanti erano stati eliminati (ed essendosi fatto pagare in anticipo) decide di risparmiarlo ed eclissarsi con la sorella.

 

Benché non si ritrovi mai faccia a faccia con colui che diverrà il suo principale antagonista, non si può certo dire che Tex non abbia il suo bel da fare nel districarsi dai meandri di una vicenda in cui si ritrova coinvolto per pura fatalità, dopo aver salvato la vita all'affascinante agente Pinkerton Kate Warne, altro personaggio magistralmente caratterizzato da Boselli: bella, determinata, capace di improvvisare e di trovare sempre un modo per cavarsela, risulta una perfetta partner d'azione per Tex (di cui comunque subisce il fascino). Incaricata di salvaguardare l'incolumità di Lincoln, finito nelle mire di una potente lobby sudista desiderosa di eliminarlo, Kate Warne arruola Tex nell'operazione, come "collaboratore", non trovandosene certo pentita. Non solo Tex le salva la vita un paio di volte, ma si adopera senza risparmio per contrastare la cricca sudista, dando un importante contributo per annientarla. Come detto, lui e Mefisto si sfiorano diverse volte senza mai incontrarsi, e nel finale Tex manca di pochissimo l'appuntamento con il futuro arcinemico, fuggito lasciano esanimi ma vivi Lincoln e Kate. Il Tex maturo, uomo di legge tutto di un pezzo, non avrebbe lasciato nulla di intentato per acciuffare un individuo così pericoloso, tuttavia il giovane Tex, spirito libero con un'ingiusta accusa sulle spalle, ritiene compiuta la missione e decide di proseguire per la sua strada. Giusto così.

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  • 1 anno dopo...
  • 7 mesi dopo...

Una meraviglia di storia. Un contesto storico che ci permette di conoscere un Lincoln "ante-litteram" disegnato superbamente e che "per fiuto" (i grandi sanno riconoscere gli altri grandi?) intuisce che quel giovane scatenato con le pistole che assieme a Kate Warne fa gran parte del lavoro non è destinato a rimanere una semplice comparsa.

 

Memorabile il personaggio di Kate Warne: vulnerabile quanto già dannatamente in gamba, ingaggia con Tex un gioco di seduzione implicito fin dal primo momento e quelle inquadrature in cui lo vede allontanarsi con lei ripresa semi di spalle ci fanno intuire quanto quel giovane texano lo abbia a dir poco intrigato... gli offre fra i primi nella continuity della serie la possibilità di passare dalla parte giusta della legge (per aiutarlo, ma forse anche per poterlo frequentare?...) ma Tex, come se sapesse già da anni in anticipo che cederà solo con una giovane Navajo che lo salva dal palo della tortura, sublima pervicacemente tutte le avances  più o meno im/esplicite che gli vengono fatte. Di cuori ne strappa e lacera  non pochi nella sua gioventù (Marie Gold e Joan Baker, antitesi l'una dell'altra, sono lì a dimostrarlo). Ma accetta il corteggiamento su un altro piano, con ripetute schermaglie verbali piene di sguardi e allusioni e quando lei gli dice "grosso scemo ti sto offrendo la possibilità di passare con la legge" la scena è da standing ovation :lol:

 

C'è poi tutto il versante dei fratelli Dickart. Anche a me, come già detto da altri, ha un pò stupito che i poteri del giovane Mefisto siano già così "avanti" rispetto a quanto si vedeva nei primissimi numeri del Tex regolare... in fin dei conti fra i mostri che per ipnosi qui vengono fatti apparire nella chiesa di Saint Louis e quelli con cui nei n 501 ex Mefisto fa deragliare le diligenze, uccide il marito di Lily e cerca di fare impazzire Tex non c'è poi così tanta differenza...

 

Però non mi straccio le vesti per questo e accetto questa variante incuriosito di vedere gli sviluppi...

 

Quanto a Lily il personaggio è davvero intrigante: qui è una ragazzina ancora fortemente immatura, che oscilla ancora fra colossali ingenuità e una perfidia di fondo che, nella maturità (vedi sempre la storia dei numeri 501-504) la renderà ancora più perfida del fratello. Poi la "sfida"  con Kate è veramente memorabile, una sorta di "Eva contro Eva" con risvolti anche comici perché la bionda non può assolutamente competere _ quanto a intelligenza _ con la mora e Kate diventa per Lily una autentica ossessione continuando a trovarsela addosso in più di un momento... ossessione che nasce da un fatto del primo scontro che la dice lunga sul personaggio... la  paura che le si sia rovinato il bel visino :azz:

 

Alla fine la perfidia capricciosa della biondina viene fuori quando, mentre Mefisto, intascata la refurtiva, non vede più utilità nell'uccidere Lincoln, lei vorrebbe che il fratello le permettesse di scaraventare giù dal treno quella "arpia" mentre è svenuta.... :lol:

 

Voto alla storia: 9,5

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1 hour ago, Tracce358 said:

ma Tex, come se sapesse già da anni in anticipo che cederà solo con una giovane Navajo che lo salva dal palo della tortura, sublima pervicacemente tutte le avances  più o meno im/esplicite che gli vengono fatte. Di cuori ne strappa e lacera  non pochi nella sua gioventù (Marie Gold e Joan Baker, antitesi l'una dell'altra, sono lì a dimostrarlo). Ma accetta il corteggiamento su un altro piano, con ripetute schermaglie verbali piene di sguardi e allusioni

Se prosegui nella lettura di Tex Willer, scoprirai che non aspetta Lilyth per "passare ai fatti"! :lol:

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Tracce358 dice:

Una meraviglia di storia. Un contesto storico che ci permette di conoscere un Lincoln "ante-litteram" disegnato superbamente e che "per fiuto" (i grandi sanno riconoscere gli altri grandi?) intuisce che quel giovane scatenato con le pistole che assieme a Kate Warne fa gran parte del lavoro non è destinato a rimanere una semplice comparsa.

 

Memorabile il personaggio di Kate Warne: vulnerabile quanto già dannatamente in gamba, ingaggia con Tex un gioco di seduzione implicito fin dal primo momento e quelle inquadrature in cui lo vede allontanarsi con lei ripresa semi di spalle ci fanno intuire quanto quel giovane texano lo abbia a dir poco intrigato... gli offre fra i primi nella continuity della serie la possibilità di passare dalla parte giusta della legge (per aiutarlo, ma forse anche per poterlo frequentare?...) ma Tex, come se sapesse già da anni in anticipo che cederà solo con una giovane Navajo che lo salva dal palo della tortura, sublima pervicacemente tutte le avances  più o meno im/esplicite che gli vengono fatte. Di cuori ne strappa e lacera  non pochi nella sua gioventù (Marie Gold e Joan Baker, antitesi l'una dell'altra, sono lì a dimostrarlo). Ma accetta il corteggiamento su un altro piano, con ripetute schermaglie verbali piene di sguardi e allusioni e quando lei gli dice "grosso scemo ti sto offrendo la possibilità di passare con la legge" la scena è da standing ovation :lol:

 

C'è poi tutto il versante dei fratelli Dickart. Anche a me, come già detto da altri, ha un pò stupito che i poteri del giovane Mefisto siano già così "avanti" rispetto a quanto si vedeva nei primissimi numeri del Tex regolare... in fin dei conti fra i mostri che per ipnosi qui vengono fatti apparire nella chiesa di Saint Louis e quelli con cui nei n 501 ex Mefisto fa deragliare le diligenze, uccide il marito di Lily e cerca di fare impazzire Tex non c'è poi così tanta differenza...

 

Però non mi straccio le vesti per questo e accetto questa variante incuriosito di vedere gli sviluppi...

 

Quanto a Lily il personaggio è davvero intrigante: qui è una ragazzina ancora fortemente immatura, che oscilla ancora fra colossali ingenuità e una perfidia di fondo che, nella maturità (vedi sempre la storia dei numeri 501-504) la renderà ancora più perfida del fratello. Poi la "sfida"  con Kate è veramente memorabile, una sorta di "Eva contro Eva" con risvolti anche comici perché la bionda non può assolutamente competere _ quanto a intelligenza _ con la mora e Kate diventa per Lily una autentica ossessione continuando a trovarsela addosso in più di un momento... ossessione che nasce da un fatto del primo scontro che la dice lunga sul personaggio... la  paura che le si sia rovinato il bel visino :azz:

 

Alla fine la perfidia capricciosa della biondina viene fuori quando, mentre Mefisto, intascata la refurtiva, non vede più utilità nell'uccidere Lincoln, lei vorrebbe che il fratello le permettesse di scaraventare giù dal treno quella "arpia" mentre è svenuta.... :lol:

 

Voto alla storia: 9,5

 

Continuo a preferire le prime storie e gran parte delle successive a questa. Come vedi non tutti la pensiamo alla stessa maniera.

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Esempio di come la stessa storia, vista a posteriori alla luce delle storie successive basate su di essa, trasmetta sensazioni diverse.

 

Ovviamente il mio giudizio SU QUESTA STORIA A SÉ STANTE, considerata come senza antecedenti, seguiti, continuity, etc, come se Tex e Mefisto fossero personaggi nuovi, non cambia di una virgola: una grande storia, sia nei testi che nei disegni.

 

Quello che ai miei occhi è cambiato è il suo "ruolo" nella gestione generale del "mito" Tex.

 

All'epoca vedo Mefisto che sta violando apertamente quello che si sapeva dalle vecchie storie, ma mi dico:

1) "sicuramente Boselli avrà un ottima spiegazione per tutto questo, è un mistero che avrà soluzione" (beata ingenuità! :lol:)

2) "cosa vuoi che sia, per questo piccolo dettaglio, l'importante è che la storia sia bella".

 

Sono passati più di 5 anni da quella fiduciosa reazione. E possiamo vedere il tutto con "il senno del poi".

 

1bis) Boselli come "spiegazione" ha dato solo "i poteri vanno e vengono. Perché così. Chissenefrega della continuity io volevo avere nella mia serie il Mefisto potentissimo anni 70 non quello dell'epoca"

2bis) Boselli da allora ha fatto tracimare le ret-con, modificando il passato di Mefisto, Padma e altri, stravolgendo e non rispettando storie di GL Bonelli come "incubi", "il figlio di Mefisto", "Il giuramento", "tra due bandiere" e tante altre.

 

Sempre bella storia, se presa a sè stante, ma non la considero più minimamente in continuity. Questa è la prima volta che si è visto chiaramente che Tex Willer è un "ultimate Tex" che contraddice apertamente le vecchie storie.

 

(visto che in altri post si è visto che gran parte dei lettori di Tex non sa cos'è una serie "ultimate": è un universo creato dalla Marvel per "ricominciare da capo" con i suoi personaggi, quindi "ultimate Spider-man, pubblicato nel 2001 quando Peter Parker nella serie regolare era già circa trentenne, presenta un altro universo con un diverso Peter Parker che nel 2001 fa ancora la prima superiore. Visto che anche in quella serie come in Tex Willer lo sceneggiatore voleva "giocare da subito con i giocattoli belli" da subito introduce Goblin come Norman Osborne e Mary Jane che nella serie regolare arrivarono anni dopo, quando era già universitario, e man mano furono introdotte sempre più modifiche fino a rendere l'universo ultimate totalmente diverso e irriconoscibile)

 

 

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<span style="color:red">20 ore fa</span>, Diablero dice:

Se prosegui nella lettura di Tex Willer, scoprirai che non aspetta Lilyth per "passare ai fatti"! :lol:

@Diablero come forse già sai sto coprendo un "buco" di una dozzina di anni fra il 2012 e il giugno di quest'anno in cui ho riscoperto Tex, sto ricomponendo piano piano le tessere del "mosaico". Su Tex Willer sono aggiornato sulle ultime uscite, in mezzo ho parecchi buchi ancora <_<

<span style="color:red">20 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Continuo a preferire le prime storie e gran parte delle successive a questa. Come vedi non tutti la pensiamo alla stessa maniera.

Sai penso che la gran ricchezza di un forum sia anche la possibilità di confrontare quanto ognuno di noi può vedere le cose portando ognuno la sua parte. Non si tratta di stabilire una verità assoluta, ma anche di stimolare sempre nuove  considerazioni.

<span style="color:red">17 ore fa</span>, Diablero dice:

All'epoca vedo Mefisto che sta violando apertamente quello che si sapeva dalle vecchie storie, ma mi dico:

In effetti è quello che ho rilevato pure io. Personalmente non mi ci straccio le vesti, accetto la cosa di fronte all'elevata qualità della storia, che è quello che più conta.

<span style="color:red">17 ore fa</span>, Diablero dice:

Sempre bella storia, se presa a sè stante, ma non la considero più minimamente in continuity. Questa è la prima volta che si è visto chiaramente che Tex Willer è un "ultimate Tex" che contraddice apertamente le vecchie storie.

 

(visto che in altri post si è visto che gran parte dei lettori di Tex non sa cos'è una serie "ultimate": è un universo creato dalla Marvel per "ricominciare da capo" con i suoi personaggi, quindi "ultimate Spider-man, pubblicato nel 2001 quando Peter Parker nella serie regolare era già circa trentenne, presenta un altro universo con un diverso Peter Parker che nel 2001 fa ancora la prima superiore. Visto che anche in quella serie come in Tex Willer lo sceneggiatore voleva "giocare da subito con i giocattoli belli" da subito introduce Goblin come Norman Osborne e Mary Jane che nella serie regolare arrivarono anni dopo, quando era già universitario, e man mano furono introdotte sempre più modifiche fino a rendere l'universo ultimate totalmente diverso e irriconoscibile)

Allora possiamo considerare la serie Tex Willer anche come un "universo parallelo" in tempi in cui si fa un gran parlare (e anche straparlare a volte) di fisica quantistica .... uno può dire che così si fa del cerchiobottismo :lol: per farsi andare bene l'una e l'altra, siccome il mio mood di questa mia "seconda era texiana" iniziata da poco è molto sintonizzato sulle frequenze della nuova serie perché desidera vedere situazioni solo intuite o immaginate all'epoca dei primissimi Tex, io prendo nota di tutti i punti di vista, mi piace confrontarmi _ a questo proposito @Diablero mano tesa dopo i primi scambi :cowboy: per quel che mi riguarda _ e, soprattutto, continuare a seguire i prossimi sviluppi,

Sulla continuity, mi viene da dire che, fra le prime due storie (il remake del totem misterioso e la lunga e bellissima saga dei due disertori) e questa di Pinkerton Lady, c'è uno stacco netto di ambientazione in cui si dice che Tex _ anche su consiglio di Juan Cortina, fine della storia precedente "ha cambiato aria". Dopo questa storia, cambia aria ulteriormente andando nell' Utah dei mormoni... 

 

Ho rilevato in altra sede (uno dei gruppi Facebook su Tex) come la serie Tex Willer abbia impiegato 71 numeri per coprire l'arco temporale del n 1 "la Mano rossa", in realtà perché in mezzo ci sono state una infinità di storie che sono andate ben lontane dal canovaccio dello storico n 1 della serie regolare e proprio perché l'intenzione sarebbe quella di non seguire pedissequamente quel canovaccio andando anzi a creare nuove avventure... 

 

Ora, dalle anticipazioni di cui siamo in possesso, pare che nel giro di meno di un anno, si doppierà la boa dei riferimenti al n 2 "uno contro venti". Quindi si passa dai 71 numeri dal 2018 al 2024 a forse nemmeno 10-12 numeri... direi che è anche d'uopo perché se no nessuno, né fra gli autori né fra gli editori né fra i lettori attuali vedrà mai la conclusione della serie... :old:

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