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TWF - Tex Willer Forum
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Consigli per un lettore di Tex alle prime armi


Tom Doniphon
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Domanda

Ciao a tutti.

 

Sono nuovo nel mondo di Tex, e ho appena letto di questo personaggio che mi piace molto, così come del western.

 

Ho letto solo Tex 599 (Un ranger per nemico) e Gli sterminatori.

Conosco molto i western (soprattutto il cinema) e Un ranger per nemico contiene la maggior parte degli elementi che amo vedere e leggere in un western.

Quindi, per favore, se potete consigliarmi dal numero 400 in poi (perché mi sarà più facile trovarlo), cerco numeri di Tex che, oltre ad essere buoni, abbiano, più o meno, gli stessi elementi e/o o ingredienti come Un ranger per nemic.

 

Grazie in anticipo.

 

PS: Lo so, mi manca il numero 598, lo cercherò.

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10 ore fa, Diablero dice:

2) Il periodo 1976-1983 (corrispondente ai Tex 183-278), periodo dei "due Bonelli", all'inizio GL Bonelli si fa aiutare dal figlio (e suo editore) Sergio Bonelli, l'autore di Zagor e Mister No con lo pseudonimo di Guido Nolitta (mentre su Tex per molto tempo le storie sono comunque sempre firmate "GL Bonelli" per non turbare i lettori)

La scelta di un autore così diverso (praticamente agli antipodi) nasce probabilmente dal desiderio di tenere tutto "in Famiglia", ma Nolitta non ama Tex e ancora meno ama scrivere Tex, ha uno stile totalmente diverso, tanto che la diversità nei comportamenti di Tex è plateale ed evidente a tutti anche se non firma le storie.

Il giudizio sulle storie di Nolitta è controverso: TUTTI riconoscono che è un Tex totalmente diverso da quello del padre, moltissimi lettori mollano, fra quelli rimasti molti (me compreso) ritengono quelle storie pessime per i vari "tradimenti" del carattere consolidato di Tex, altri pur ammettendo che è un Tex irriconoscibile apprezzano le storie di Nolitta come "storie a sè", e altri ancora pur vedendone la diversità lo considerano comunque un Tex accettabile.

 

Piccola precisazione per @Tom Doniphon: all'inizio di questo periodo la maggior parte delle storie è sempre scritta da GLB e molte sono quasi ai livelli del periodo d'oro texiano. Tra il 1980 e il 1981, Bonelli padre comincia ad alternare a episodi ancora di ottima fattura alcuni di qualità minore. Nel 1982, con l'esclusione di Inchiesta pericolosa (episodio molto bello anche se dalla storia particolare perché realizzato in due tempi con due disegnatori diversi) comincia il calo definitivo, il punto di svolta è la pessima storia pubblicata tra il #265 e il #268 con Yama e Mefisto.

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Provare un mese di abbonamento per 10 € al servizio digitale di Bonelli potrebbe essere un idea, avresti accesso a tutte le pubblicazioni fino ad oggi in modo da leggere le storie segnalate e farsi un idea sul personaggio e decidere, nel caso, se iniziare a recuperare i numeri arretrati.

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23 ore fa, Diablero dice:

Sul forum se vuoi sbizzarrirti a leggerle troverai un sacco di discussioni sull'argomento! :laugh:

 

Questo è proprio uno schemino molto breve, con le cose abbastanza condivise e in più qualche commento mio fra parentesi.

 

1) Periodo 1948-1975 (corrispondenti ai Tex 1-182 attuali), periodo Giovanni Luigi Bonelli, l'epoca mitica: per 28 anni GL Bonelli non solo è l'unico sceneggiatore di Tex, ma in pratica È TEX, c'è una immedesimazione nel personaggio tale da dare a Tex un carattere e caratteristiche tanto distintive da essere uniche e riconoscibili...e inimitabili. Questo è quello che in tanti (io compreso) chiamano "il vero Tex", e dovrebbe (in teoria) essere il "modello" a cui tutti gli altri si dovrebbero ispirare. Il problema è che di GL Bonelli ce n'è stato uno solo...

(la collana attuale di Tex non è nata nel 1948, ma alcuni anni dopo, ristampando all'inizio le collane precedenti in un altro formato e poi proseguendo con storie inedite)

Per questo 28 anni GL Bonelli è sempre stato "in crescendo", con storie via via più originali e avvincenti: non a caso l'anno migliore di Tex nel referendum è risultato il 1973, ma ad un certo punto ha un grave incidente e inizia ad avere problemi a scrivere (problemi che prima ne rallentano la produzione e fanno calare la qualità delle storie, e poi in pochi anni lo porteranno a smettere di scrivere e ritirarsi)

 

2) Il periodo 1976-1983 (corrispondente ai Tex 183-278), periodo dei "due Bonelli", all'inizio GL Bonelli si fa aiutare dal figlio (e suo editore) Sergio Bonelli, l'autore di Zagor e Mister No con lo pseudonimo di Guido Nolitta (mentre su Tex per molto tempo le storie sono comunque sempre firmate "GL Bonelli" per non turbare i lettori)

La scelta di un autore così diverso (praticamente agli antipodi) nasce probabilmente dal desiderio di tenere tutto "in Famiglia", ma Nolitta non ama Tex e ancora meno ama scrivere Tex, ha uno stile totalmente diverso, tanto che la diversità nei comportamenti di Tex è plateale ed evidente a tutti anche se non firma le storie.

Il giudizio sulle storie di Nolitta è controverso: TUTTI riconoscono che è un Tex totalmente diverso da quello del padre, moltissimi lettori mollano, fra quelli rimasti molti (me compreso) ritengono quelle storie pessime per i vari "tradimenti" del carattere consolidato di Tex, altri pur ammettendo che è un Tex irriconoscibile apprezzano le storie di Nolitta come "storie a sè", e altri ancora pur vedendone la diversità lo considerano comunque un Tex accettabile.

 

3) Periodo 1984-1993 (corrispondente a Tex 279-400): periodo "Nizzi": man mano che le storie di GL Bonelli diventano più rade e meno pubblicabili (l'ultima è stata pubblicata nel 1991 ma era chiaramente una storia rimasta nel cassetto perchè impubblicabile da tempo, probabilmente dal 1984-1985, e "sistemata" da altri) il "peso" di scrivere Tex diventa sempre più gravoso per Nolitta, che chiama in soccorso un autore del "Giornalino" (il suo ipercattolicesimo si vedrà in futuro quando farà sposare in chiesa persino avversari di Tex satanisti...  :P ), Claudio Nizzi, e appena Nizzi dimostra di essere in grado di reggere la produzione di Tex (all'epoca era circa un terzo di quella attuale), molla anche Nolitta (con alcuni ritorni estemporanei per cause di forza maggiore in futuro)

Arrivando dopo Nolitta (che proprio non riusciva a fare un Tex riconoscibile), Nizzi che ci riusciva certamente meglio fu accolto tipo "salvatore della Patria" (anche da me), ma in seguito dimostrò (almeno secondo me) che anche lui era molto diverso dal "modello" e molto più simile a Nolitta (che rimaneva l'editore che doveva approvargli le storie)

Questo è il periodo su cui ci scanniamo di più! :lol:

Se vuoi divertirti a vedere uomini adulti e di una certa età praticamente scannarsi per dei "giornaletti" puoi andare a vedere il thread su "fuga da Anderville" :P

Il giudizio su queste storie varia da "totale ciofeca" a "capolavoro assoluto" (io propendo più per il primo giudizio, sui motivo ho scritto CENTINAIA di post nel forum...), in generale Nizzi rende Tex molto meno "western classico" e più "poliziesco" o (nelle storie più ispirate) addirittura "comico" (il fatto che a Nizzi piaccia il "giallo-comico" sarà dimostrato dal fatto che in seguito crea un personaggio giallo-comico chiamato Leo Pulp). Inoltre aumenta a dismisura il cu...  la FORTUNA SFACCIATA di Tex (nelle sue storie non si preoccupa di giustificare il fatto che 9 banditi sparino 150 colpi a distanza di pochi metri da Tex e Carson mancandoli: li mancano e basta. Ogni volta. E Tex non se ne accorge mai prima, cade sempre in ogni agguato), mentre in compenso rende Tex molto meno intelligente (nelle storie di GL Bonelli Tex era sempre più astuto dei suoi avversari, tranne rarissimi casi, mentre con Nizzi si rovescia il rapporto, Tex è sistematicamente meno intelligente dei suoi avversari e verrebbe sconfitto un sacco di volte senza la sua fortuna sfacciata).

Rispetto a Nolitta (che tendeva al depresso-triste logorroico, forse perchè era il sentimento con cui scriveva Tex) Nizzi è sicuramente più divertente (pure troppo, ha reso Tex una macchietta troppe volte...), ha dialoghi più secchi e ritmati (o almeno le aveva all'epoca, poi divenne prolisso pure lui) e riuscì comunque non tanto a rallentare l'esodo (praticamente la fuga...) dei vecchi lettori, quanto a prenderne di nuovi che apprezzavano le sue storie, compensando il calo (e da questo differente "imprinting" fra GL Bonelliani e Nizziani accaniti nascono le flames)

 

4) Periodo 1994-2011 (corrispondenti a Tex 401-620) Periodo post-crisi di Nizzi con altri autori in soccorso: in corrispondenza circa del numero 400, Nizzi "schianta psicologicamente", forse per lo stress di scrivere un personaggio che non gli piace, ha una grave crisi psicologica e per MESI non riesce più a scrivere nemmeno una riga! L'editore agisce in due maniere: prima cerca di "guarire" la crisi di Nizzi offrendogli sempre più soldi (ottenendo che alla fine Nizzi si sforza comunque anche se proprio non ne ha voglia) e dall'altra comincia per la prima volta ad "aprire" Tex a diversi altri autori, in pochi mesi provano a scriverlo Medda, Canzio e Boselli. Per "aiutare" Nizzi viene scelto alla fine il solo Boselli.

In questo periodo, la differenza fra un Nizzi in caduta libera (anche molti suoi fan ammettono che è in netto calo, anche se il punto esatto in cui "diventa troppo scarso" varia molto, Grande Tex (uno dei più "nizziani" del forum) come hai visto, lo mette attorno al numero 500, per me era già scarso prima della crisi...) e un Boselli ispiratissimo che sforna un capolavoro dietro l'altro è abissale, non sembrano nemmeno dello stesso pianeta (e non sembra lo stesso personaggio).

Però, nonostante questo (e il fatto che praticamente da subito la maggior parte dei lettori preferisce Boselli), forse per "conservatorismo", per anni Boselli fa solo da "supplente", con i disegnatori con cui Nizzi non vuole lavorare per vari motivi, mentre la maggior parte delle storie le scrive ancora Nizzi (peggiorando storia dopo storia, le ultime persino i fan più accaniti non osano difenderle...)

 

5) Periodo attuale, dal numero 621 (2012): nel 2012 con Nizzi ormai in pensione (anche se tornerà poi per scrivere ancora alcune storie) e l'arrivo di diversi nuovi sceneggiatori (soprattutto Ruju), Boselli diventa il curatore editoriale di Tex, in un periodo però in cui la casa editrice, morto Sergio Bonelli, aumenta smodatamente il numero di uscite mettendolo in difficoltà per trovare abbastanza sceneggiatori (per questo Nizzi per un po' torna dalla pensione)

 

Grazie di cuore per questa Masterclass, fondamentale per uno come me.

14 ore fa, Magic Wind dice:

Se, come si intuisce dal tuo nickname, sei appassionato di cinema western ti consiglio queste storie che contengono elementi del western cinematografico (un paio te le hanno già segnalate altri utenti):

 

[438/440] Gli invincibili (Boselli / Marcello): atmosfere e soprattutto il massacro finale de Il mucchio selvaggio

[458/460] Sulla pista di Fort Apache (Boselli / Ortiz): guerre indiane e cavalleggeri fordiani come nella Trilogia della cavalleria

[609/610] Sei divise nella polvere (Manfredi / Ticci): soldati disertori e desperados messicani in una storia dal sapore quasi “spaghetti western”

[613/615] I sabotatori (Boselli / Leomacs): scontri tra compagnie ferroviarie e duelli all’ultimo sangue

[654/655] Oro nero (Manfredi / Leomacs): l'avvento delle compagnie petrolifere come in La ballata di Cable Hogue (c’è anche la bella Hildy)

 

Sì, lo sono e moltissimo; Di recente, infatti, ho acquistato il volume di Sulla pista di Fort Apache (non l'ho ancora letto).

Grazie per i consigli.

 

14 ore fa, Magic Wind dice:

Se invece ti è piaciuto Un ranger per nemico recupera queste altre storie scritte sempre da Ruju (che ha esordito su Tex scrivendo dei bellissimi western-noir, poi purtroppo e chissà perché ha cambiato registro):

 

[621/622] Mezzosangue (Ruju / Font)

[625/626] Le catene della colpa (Ruju / Ortiz)

[645/646] Furia comanche (Ruju / Garcìa Seijas)

[708//709] La tribù dei dannati (Ruju / Font)

 

No, attenzione. Mi è capitato recentemente tra le mani il volume della Tigre Nera, non solo la carta mi è sembrata più sottile, ma soprattutto la resa di stampa mi è sembrata pessima (con i neri tutti pasticciati). Ti consiglio di recuperare gli originali.

 

Ruju è cambiato in peggio?

 

Con la carta del volume de La palude dei forzati (Zagor) l'ho notato peggio che con i pochi numeri più vecchi che ho di Bonelli.

Sembrava più sottile, più riciclato, e i neri erano meno profondi.

 

12 ore fa, Mister P dice:

 

Piccola precisazione per @Tom Doniphon: all'inizio di questo periodo la maggior parte delle storie è sempre scritta da GLB e molte sono quasi ai livelli del periodo d'oro texiano. Tra il 1980 e il 1981, Bonelli padre comincia ad alternare a episodi ancora di ottima fattura alcuni di qualità minore. Nel 1982, con l'esclusione di Inchiesta pericolosa (episodio molto bello anche se dalla storia particolare perché realizzato in due tempi con due disegnatori diversi) comincia il calo definitivo, il punto di svolta è la pessima storia pubblicata tra il #265 e il #268 con Yama e Mefisto.

 

È apprezzato anche qualsiasi tipo di precisione. :)

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Claude dice:

Provare un mese di abbonamento per 10 € al servizio digitale di Bonelli potrebbe essere un idea, avresti accesso a tutte le pubblicazioni fino ad oggi in modo da leggere le storie segnalate e farsi un idea sul personaggio e decidere, nel caso, se iniziare a recuperare i numeri arretrati.

Ho finalmente scoperto che potevo accedere a Bonelli Digital Classic dal tablet, perché dal PC fuori dall'Italia non è possibile.

 

Ho intenzione di abbonarmi a Bonelli Digital perché per me è la soluzione migliore; risparmiamo spazio, risparmio soldi e posso accedere a molte altre serie che mi interessano.

 

Grazie!

Modificato da Tom Doniphon
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Bene, poi ci insegnerai come si fa (soprattutto per la questione abbonarsi per un mese o poco più e non a vita a meno di non dover studiare giurisprudenza per effettuare la disdetta)

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Bene, poi ci insegnerai come si fa (soprattutto per la questione abbonarsi per un mese o poco più e non a vita a meno di non dover studiare giurisprudenza per effettuare la disdetta)

 

Opterò per l'abbonamento di un anno; Spero che non sia problematico come dici riguardo all'annullamento dell'iscrizione

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Bene, poi ci insegnerai come si fa (soprattutto per la questione abbonarsi per un mese o poco più e non a vita a meno di non dover studiare giurisprudenza per effettuare la disdetta)

unicamente da PC, Accedendo al sito dovrebbe essere disponibile un pulsante per annullare l’autorinnovo, dovrebbe…

Si può anche mandare email di recesso allegando documento d’identità e un apposito modulo da compilare.

<span style="color:red">14 minuti fa</span>, frank_one dice:

Quanto costa l'annuale?

100 €

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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Tom Doniphon dice:

Spero che non sia problematico come dici riguardo all'annullamento dell'iscrizione

Abbonarsi a qualcosa è sempre molto facile, a disdire come minimo una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Al solo pensiero di una mattinata all'ufficio postale io non mi abbono mai a nulla.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Abbonarsi a qualcosa è sempre molto facile, a disdire come minimo una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Al solo pensiero di una mattinata all'ufficio postale io non mi abbono mai a nulla.

 

Alla fine ho dovuto chiedere un rimborso a Google perché il meccanismo di rimborso all'interno dell'app su Android è giurassico.

L'esperienza con l'app è stata, con mio grande rammarico, terribile.

Sto parlando solo di dispositivi Android. L'app manca di risoluzione e nitidezza; mette a fuoco e sfoca le vignette quando si esegue lo zoom...

L'App manca molto a livello tecnico, per me, per essere fattibile. Spero che un giorno lo sarà.

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On 1/20/2024 at 4:01 PM, Tom Doniphon said:

 

Alla fine ho dovuto chiedere un rimborso a Google perché il meccanismo di rimborso all'interno dell'app su Android è giurassico.

L'esperienza con l'app è stata, con mio grande rammarico, terribile.

Sto parlando solo di dispositivi Android. L'app manca di risoluzione e nitidezza; mette a fuoco e sfoca le vignette quando si esegue lo zoom...

L'App manca molto a livello tecnico, per me, per essere fattibile. Spero che un giorno lo sarà.

 

Sono perplesso. Io ho fatto l'abbonamento annuale a Bonelli Digital Classic un anno fa e non ho avuto alcun problema.

 

Ho appena fatto il rinnovo automatico e sia il Google Store che Bonelli Editore mi hanno dato un preavviso di settimane per darmi la possibilita' di cancellare se volevo. Ho rinnovato con grandissimo piacere.

 

Utilizzo la App su piattaforma android (tablet Galaxy Tab S8) e non ho mai avuto problemi di risoluzione o nitidezza. Au contraire.

 

Che sia un problema di impostazioni del tuo device? 

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Il 20/1/2024 at 22:01, Tom Doniphon dice:

 

Alla fine ho dovuto chiedere un rimborso a Google perché il meccanismo di rimborso all'interno dell'app su Android è giurassico.

L'esperienza con l'app è stata, con mio grande rammarico, terribile.

Sto parlando solo di dispositivi Android. L'app manca di risoluzione e nitidezza; mette a fuoco e sfoca le vignette quando si esegue lo zoom...

L'App manca molto a livello tecnico, per me, per essere fattibile. Spero che un giorno lo sarà.

Io la uso con iOS e i problemi che rilevo sono che si slogga in determinati passaggi nell’app e crash in caricamento con certi albi ma problemi di lettura no, tra l’altro l’abbonamento non va fatto sul sito e non tramite google/apple?

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20 ore fa, Lucero dice:

 

Sono perplesso. Io ho fatto l'abbonamento annuale a Bonelli Digital Classic un anno fa e non ho avuto alcun problema.

 

Ho appena fatto il rinnovo automatico e sia il Google Store che Bonelli Editore mi hanno dato un preavviso di settimane per darmi la possibilita' di cancellare se volevo. Ho rinnovato con grandissimo piacere.

 

Utilizzo la App su piattaforma android (tablet Galaxy Tab S8) e non ho mai avuto problemi di risoluzione o nitidezza. Au contraire.

 

Che sia un problema di impostazioni del tuo device? 

 

Sono sicuro al 100% che non sia un problema del dispositivo perché l'ho testato su due tablet diversi e un telefono cellulare. In tutti e tre i casi si verifica lo stesso problema.

 

L'ho verificato, su quegli stessi dispositivi, con Marvel Unlimited, App Kindle, e con la mia app di lettura fumetti offline (ho in memoria più di 120.000 pagine di fumetti digitali originali), e succede solo con l'app Bonelli che manca nitidezza alle tavola intera.

 

Quando ingrandisco una vignetta specifica sembra perfetta, ma non alle tavola intera.

 

I fumetti hanno una risoluzione alta, anche più di quella Marvel in Marvel Unlimited, ma la differenza è che, per qualche motivo sconosciuto, l'app Bonelli non gestisce affatto la nitidezza alle tavola intera. Semplicemente ingrandendo puoi vedere l'immagine incredibilmente bene.

 

In ogni caso, un'app commerciale che ha avuto solo 2 aggiornamenti in più di un anno, l'ultimo dei quali il 4 gennaio 2023, non è la cosa più logica o sensata da fare.

7 ore fa, Claude dice:

Io la uso con iOS e i problemi che rilevo sono che si slogga in determinati passaggi nell’app e crash in caricamento con certi albi ma problemi di lettura no, tra l’altro l’abbonamento non va fatto sul sito e non tramite google/apple?

 

Non posso commentare su iOS perché ho potuto testarlo solo su dispositivi Android.

 

Modificato da Tom Doniphon
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<span style="color:red">11 minuti fa</span>, frank_one dice:

Domanda assurda: secondo voi la risoluzione dei disegni è più alta sull'app o su.. carta?

 

Se ti riferisci alla dimensione della pagina nell'app rispetto alla dimensione del fumetto 16x21, ovviamente vince l'app.

 

Non conosco il formato carta originale dei disegni.

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