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Perchè le strisce di Tex sono fatte così?


joe7

Question

Posto qui sotto uno specchietto riassuntivo sulle strisce di Tex, può essere utile a qualcuno.

 

Ma la domanda che volevo farvi è questa: perchè la Bonelli ha pubblicato le strisce in blocchi, tipo "Serie Verde", "Serie Arizona" eccetera? Perchè non ha pubblicato invece le strisce semplicemente in ordine progressivo, dal numero 1 al numero 973? C'è un motivo per questa scelta? :huh:

 

 

Le strisce di Tex non erano pubblicate in ordine consecutivo, tipo dalla striscia numero 1 alla striscia numero 1000 e oltre: erano pubblicate a blocchi. Per esempio, il primo blocco era chiamato "prima serie" ed era composto da 60 numeri settimanali; il secondo blocco era chiamato "seconda serie" ed era composto da 75 numeri settimanali, con la numerazione che ricominciava daccapo, da 1 a 75, e così via. Questi blocchi avevano anche altri nomi "western", oltre a "primo" e "secondo: potevano chiamarsi "serie Pueblo", "serie Nevada", eccetera. In ordine cronologico, i blocchi/serie delle strisce furono:

1) "Prima Serie" 60 strisce (1948-1949)
2) "Seconda Serie", 75 strisce (1949-1951)
3) "Terza Serie", 33 strisce (1951-1952)
4) "Quarta Serie", 24 strisce (1952)
5) "Quinta serie", 46 strisce (1952-1953)
6) "Serie Verde", 48 strisce (1953-1954)
7) "Serie Rossa", 24 strisce (1954)
8) "Serie azzurra", 14 strisce (1954)
9) "Serie Gialla", 18 strisce (1955)
10) "Serie Smeraldo", 27 strisce (1955)
11) "Serie Rubino", 18 strisce (1955-1956)
12) "Serie Topazio", 15 strisce (1956)
13) "Serie Arizona", 21 strisce (1956)
14) "Serie California", 15 strisce (1956-1957)
15) "Serie Kansas", 21 strisce (1957)
16) "Serie Nevada", 15 strisce (1957)
17) "Serie Gila", 12 strisce (1957-1958)
18) "Serie Colorado", 12 strisce (1958)
19) "Serie Pecos", 18 strisce (1958)
20) "Serie Oklahoma", 14 strisce (1958)
21) "Serie Mefisto", 29 strisce (1958-1959)
22) "Serie Rio Bravo", 16 strisce (1959)
23) "Serie Dakota", 11 strisce (1959)
24) "Serie Città d'Oro", 20 strisce (1960)
25) "Serie Drago Nero", 25 strisce (1960)
26) "Serie Alabama", 29 strisce (1960-1961)
27) "Serie Mexico", 19 strisce (1961)
28) "Serie Navajo", 28 strisce (1961-1962)
29) "Serie Leopardo Nero", 35 strisce (1962)
30) "Serie Apache", 23 strisce (1963)
31) "Serie Comanches", 25 strisce (1963)
32) "Serie Osages", 30 strisce (1963-1964)
33) "Serie Nebraska", 33 strisce (1964-1965)
34) "Serie Pueblo", 40 strisce (1965)
35) "Serie Cobra", 61 strisce (1965-1967)
36) "Serie Rodeo", 19 strisce (1967)

Con la serie "Rodeo", si concludono le strisce classiche di Tex (lascio stare ovviamente le storie a striscia pubblicate attualmente, nel 2021 e 2024, che non contano). Una curiosità: la storia conclusiva delle serie a striscia è quella di "Black Baron", dove avviene la fine di Mefisto, che poi passerà la "fiaccola della vendetta" al figlio Yama. In tutto, le strisce pubblicate sono quasi mille: 973, per l'esattezza, e sono state pubblicate per quasi vent'anni, dal 1948 al 1967. Nel 1952 ci fu la prima pubblicazione di Tex nel formato attuale, che conteneva le strisce già pubblicate: durò solo 29 numeri. E' chiamata "la prima serie Gigante" ed è molto rara. Nel 1958 fu pubblicata un'altra collana con lo stesso formato, che conteneva di nuovo le ristampe delle strisce: è chiamata la "seconda serie Gigante" o semplicemente "Tex Gigante" ed è quella attualmente in edicola.

 

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21 answers to this question

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Non era solo Tex. TUTTE le serie a striscia dell'epoca erano a "serie", alcune più regolari (Capitan Miki e Blek avevano serie rigorosamente di 21 o 42 albi a striscia) altre meno.

 

Sui motivi, non lo so con certezza ma posso immaginarlo: era un epoca in cui l'entusiasmo verso il "nuovo", i nuovi personaggi era alto, il fumetto non era "nostalgico", e d'altro canto nessuno conservava i fumetti o prendeva arretrati, quindi di fronte ad un nuovo numero uno e un numero 70...  tutti i giovani lettori avrebbero comprato il numero 1.

 

3 hours ago, joe7 said:

Nel 1952 ci fu la prima pubblicazione di Tex nel formato attuale, che conteneva le strisce già pubblicate: durò solo 29 numeri. E' chiamata "la prima serie Gigante

Non è esatto, nel 1952 esce la ristampa "albo d'oro" spillata quindicinale:

1015898-1.jpg

 

All'epoca "non si buttava via niente", e le rese venivano sempre riciclate in "raccolte", esattamente come era già stato fatto con le raccoltine delle strisce, nel 1954 esce la "raccolta" di questi Tex, chiamata "Tex Gigante" (e oggi  "Tex Gigante prima serie" o "serie 1-29").

 

Visto che quei mallopponi vendevano molto bene, finite le scorte di Tex Quindicinali si mise in cantiere non più una raccolta ma una vera e propria ristampa, quella che esce ancora oggi, la Tex Gigante Seconda serie, dal 1958.

 

latest?cb=20160131175319&path-prefix=it

 

Edited by Diablero
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<span style="color:red">12 ore fa</span>, joe7 dice:

Posto qui sotto uno specchietto riassuntivo sulle strisce di Tex, può essere utile a qualcuno.

 

Ma la domanda che volevo farvi è questa: perchè la Bonelli ha pubblicato le strisce in blocchi, tipo "Serie Verde", "Serie Arizona" eccetera? Perchè non ha pubblicato invece le strisce semplicemente in ordine progressivo, dal numero 1 al numero 973? C'è un motivo per questa scelta? :huh:

 

 

Le strisce di Tex non erano pubblicate in ordine consecutivo, tipo dalla striscia numero 1 alla striscia numero 1000 e oltre: erano pubblicate a blocchi. Per esempio, il primo blocco era chiamato "prima serie" ed era composto da 60 numeri settimanali; il secondo blocco era chiamato "seconda serie" ed era composto da 75 numeri settimanali, con la numerazione che ricominciava daccapo, da 1 a 75, e così via. Questi blocchi avevano anche altri nomi "western", oltre a "primo" e "secondo: potevano chiamarsi "serie Pueblo", "serie Nevada", eccetera. In ordine cronologico, i blocchi/serie delle strisce furono:

1) "Prima Serie" 60 strisce (1948-1949)
2) "Seconda Serie", 75 strisce (1949-1951)
3) "Terza Serie", 33 strisce (1951-1952)
4) "Quarta Serie", 24 strisce (1952)
5) "Quinta serie", 46 strisce (1952-1953)
6) "Serie Verde", 48 strisce (1953-1954)
7) "Serie Rossa", 24 strisce (1954)
8) "Serie azzurra", 14 strisce (1954)
9) "Serie Gialla", 18 strisce (1955)
10) "Serie Smeraldo", 27 strisce (1955)
11) "Serie Rubino", 18 strisce (1955-1956)
12) "Serie Topazio", 15 strisce (1956)
13) "Serie Arizona", 21 strisce (1956)
14) "Serie California", 15 strisce (1956-1957)
15) "Serie Kansas", 21 strisce (1957)
16) "Serie Nevada", 15 strisce (1957)
17) "Serie Gila", 12 strisce (1957-1958)
18) "Serie Colorado", 12 strisce (1958)
19) "Serie Pecos", 18 strisce (1958)
20) "Serie Oklahoma", 14 strisce (1958)
21) "Serie Mefisto", 29 strisce (1958-1959)
22) "Serie Rio Bravo", 16 strisce (1959)
23) "Serie Dakota", 11 strisce (1959)
24) "Serie Città d'Oro", 20 strisce (1960)
25) "Serie Drago Nero", 25 strisce (1960)
26) "Serie Alabama", 29 strisce (1960-1961)
27) "Serie Mexico", 19 strisce (1961)
28) "Serie Navajo", 28 strisce (1961-1962)
29) "Serie Leopardo Nero", 35 strisce (1962)
30) "Serie Apache", 23 strisce (1963)
31) "Serie Comanches", 25 strisce (1963)
32) "Serie Osages", 30 strisce (1963-1964)
33) "Serie Nebraska", 33 strisce (1964-1965)
34) "Serie Pueblo", 40 strisce (1965)
35) "Serie Cobra", 61 strisce (1965-1967)
36) "Serie Rodeo", 19 strisce (1967)

Con la serie "Rodeo", si concludono le strisce classiche di Tex (lascio stare ovviamente le storie a striscia pubblicate attualmente, nel 2021 e 2024, che non contano). Una curiosità: la storia conclusiva delle serie a striscia è quella di "Black Baron", dove avviene la fine di Mefisto, che poi passerà la "fiaccola della vendetta" al figlio Yama. In tutto, le strisce pubblicate sono quasi mille: 973, per l'esattezza, e sono state pubblicate per quasi vent'anni, dal 1948 al 1967. Nel 1952 ci fu la prima pubblicazione di Tex nel formato attuale, che conteneva le strisce già pubblicate: durò solo 29 numeri. E' chiamata "la prima serie Gigante" ed è molto rara. Nel 1958 fu pubblicata un'altra collana con lo stesso formato, che conteneva di nuovo le ristampe delle strisce: è chiamata la "seconda serie Gigante" o semplicemente "Tex Gigante" ed è quella attualmente in edicola.

 

 

Accidenti, durante le feste ho fatto questo lavoraccio anch'io, sebbene in giro per la rete (a partire da Wikipedia) ci sia qualcosa di simile, benché talvolta manchi il periodo di pubblicazione, il nome della serie, ecc.

 

Potevi avvertirmi in tempo !

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15 hours ago, joe7 said:

Una curiosità: la storia conclusiva delle serie a striscia è quella di "Black Baron", dove avviene la fine di Mefisto,

Dimenticavo: è vero che questa fu l'ultima storia a strisce, ma non è l'ultima storia a strisce ristampata nel Tex Gigante. Anche la "carovana dell'oro" era già stata pubblicata a strisce. Nella ristampa l'ordine delle due storie fu scambiato.

 

Da wikipedia:

Serie Rodeo (36ª serie)

Storia n. Striscia Disegni Pubblicazione
Vendetta indiana 1 Morte all'alba Giovanni Ticci dal 30 gennaio 1967
al febbraio 1967
2 Visita a mezzanotte Giovanni Ticci
3 Consiglio di guerra Giovanni Ticci
4 L'assedio alla città morta Giovanni Ticci
5 Vendetta indiana Giovanni Ticci
La carovana dell'oro 6 La carovana dell'oro Guglielmo Letteri dal febbraio 1967
al marzo 1967
7 Uno strano barbiere Guglielmo Letteri
8 Un diabolico schema Guglielmo Letteri
9 Wendy cade in trappola Guglielmo Letteri
10 Zanna Bianca Guglielmo Letteri
Terrore sulla savana 11 Tragedia nella giungla Galep dal marzo 1967
al 5 giugno 1967
12 Voodoo! Galep
13 La freccia nera Galep
14 Terrore sulla savana Galep
15 La magia di Ho-Yan Galep
16 Fuga verso la morte Galep
17 "Black Baron" Galep
18 Piani di guerra Galep
19 L'orrenda notte Galep
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<span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

Non era solo Tex. TUTTE le serie a striscia dell'epoca erano a "serie", alcune più regolari (Capitan Miki e Blek avevano serie rigorosamente di 21 o 42 albi a striscia) altre meno.

 

Ah, credevo facessero così solo Zagor e Tex.

 

<span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

Sui motivi, non lo so con certezza ma posso immaginarlo: era un epoca in cui l'entusiasmo verso il "nuovo", i nuovi personaggi era alto, il fumetto non era "nostalgico", e d'altro canto nessuno conservava i fumetti o prendeva arretrati, quindi di fronte ad un nuovo numero uno e un numero 70...  tutti i giovani lettori avrebbero comprato il numero 1.

 

Quello che hai detto è molto importante, grazie: adesso capisco meglio il rapporto col fumetto che avevano i ragazzini di allora. Io sono di un'altra generazione, sono abituato quindi al fumetto da comperare, al quale seguiva il fumetto successivo e che, nello stesso tempo, aveva seguito il fumetto precedente, che magari si doveva recuperare col servizio arretrati, in una catena di pubblicazioni che non aveva nè inizio nè fine ed erano tutte collegate. 

 

Invece, i lettori di allora non erano "appassionati": seguivano delle storie che a loro interessavano, e le seguivano finchè a loro piacevano, poi le abbandonavano se a loro non piacevano più per seguirne della altre, che tanto c'era solo l'imbarazzo della scelta, ne pubblicavano di nuovi ogni giorno. Non c'era ancora il concetto di "fedeltà", cioè il personaggio da seguire anche se non è più bello come prima. 

 

Era un rapporto più immediato, più semplice, come quando si seguiva il cantastorie. In questo contesto, è più comprensibile la pubblicazione "a blocchi": ogni volta era un blocco nuovo e un fumetto nuovo. Ora il contesto è più chiaro.

 

<span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

Non è esatto, nel 1952 esce la ristampa "albo d'oro" spillata quindicinale:

1015898-1.jpg

 

All'epoca "non si buttava via niente", e le rese venivano sempre riciclate in "raccolte", esattamente come era già stato fatto con le raccoltine delle strisce,

 

Di questi non ne sapevo niente. Quanti numeri hanno fatto di questi "Albi d'oro" quindicinali? Spillati, per di più? Mai visti nelle fiere del fumetto. Devono essere ultra rari.

 

<span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

nel 1954 esce la "raccolta" di questi Tex, chiamata "Tex Gigante" (e oggi  "Tex Gigante prima serie" o "serie 1-29").

 

Quella l'ho vista, qualche volta.

 

<span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

Visto che quei mallopponi vendevano molto bene, finite le scorte di Tex Quindicinali si mise in cantiere non più una raccolta ma una vera e propria ristampa, quella che esce ancora oggi, la Tex Gigante Seconda serie, dal 1958.

 

latest?cb=20160131175319&path-prefix=it

 

Però questa copertina non la conosco: non è della seconda serie gigante di Tex, cioè la nostra che conosciamo oggi. Fa parte allora della Prima serie Gigante 1-29? E per caso, era quindicinale anche quella o mensile?

 

<span style="color:red">16 ore fa</span>, Diablero dice:

 

<span style="color:red">7 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Accidenti, durante le feste ho fatto questo lavoraccio anch'io, sebbene in giro per la rete (a partire da Wikipedia) ci sia qualcosa di simile, benché talvolta manchi il periodo di pubblicazione, il nome della serie, ecc.

 

Potevi avvertirmi in tempo !

 

E come facevo? :huh:

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Dimenticavo: è vero che questa fu l'ultima storia a strisce, ma non è l'ultima storia a strisce ristampata nel Tex Gigante. Anche la "carovana dell'oro" era già stata pubblicata a strisce. Nella ristampa l'ordine delle due storie fu scambiato.

 

Da wikipedia:

Serie Rodeo (36ª serie)

Storia n. Striscia Disegni Pubblicazione
Vendetta indiana 1 Morte all'alba Giovanni Ticci dal 30 gennaio 1967
al febbraio 1967
2 Visita a mezzanotte Giovanni Ticci
3 Consiglio di guerra Giovanni Ticci
4 L'assedio alla città morta Giovanni Ticci
5 Vendetta indiana Giovanni Ticci
La carovana dell'oro 6 La carovana dell'oro Guglielmo Letteri dal febbraio 1967
al marzo 1967
7 Uno strano barbiere Guglielmo Letteri
8 Un diabolico schema Guglielmo Letteri
9 Wendy cade in trappola Guglielmo Letteri
10 Zanna Bianca Guglielmo Letteri
Terrore sulla savana 11 Tragedia nella giungla Galep dal marzo 1967
al 5 giugno 1967
12 Voodoo! Galep
13 La freccia nera Galep
14 Terrore sulla savana Galep
15 La magia di Ho-Yan Galep
16 Fuga verso la morte Galep
17 "Black Baron" Galep
18 Piani di guerra Galep
19 L'orrenda notte Galep

 

Allora, riassumendo, dalle storie a strisce abbiamo:

 

Vendetta indiana da strisce Serie Rodeo da n. 1 a n. 5 a Tex Gigante seconda serie n. 91.

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Giustizia! da strisce Serie Cobra (la precedente alla serie Rodeo) n. 57-61 a Tex Gigante seconda serie n. 92-93.

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Black Baron (l'ultima saga di Mefisto) da strisce Serie Rodeo da n. 11 a n. 19 a Tex Gigante seconda serie n. 93, 94, 95.

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La carovana dell'oro da strisce Serie Rodeo da n. 6 a n. 10 a Tex Gigante seconda serie n. 95, 96.

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L'ordine della pubblicazione insomma era andata a remengo. Di conseguenza, la prima storia originale di Tex pubblicata direttamente su Tex Gigante seconda serie dovrebbe essere quella pubblicata sui numeri 97, 98 e 99: "La caccia", Lo straniero", "I razziatori". Si trattava della storia disegnata da Muzzi, quella col Maggiore Farriman, che ricorda tanto "Canyon Diablo"...

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3 minutes ago, joe7 said:

L'ordine della pubblicazione insomma era andata a remengo. Di conseguenza, la prima storia originale di Tex pubblicata direttamente su Tex Gigante seconda serie dovrebbe essere quella pubblicata sui numeri 97, 98 e 99: "La caccia", Lo straniero", "I razziatori". Si trattava della storia disegnata da Muzzi, quella col Maggiore Farriman, che ricorda tanto "Canyon Diablo"...

Esatto, quella è la prima, ma se te la riguardi, noti che era stata realizzata ancora per il formato "a striscia" (ogni 80 strisce si nota che c'era lo spazio per titolo e riassunto, cancellato prima di andare in stampa con chiare modifiche ai disegni). Pur essendo pronta hanno preferito tenerla "nel cassetto" per più di un anno pubblicandola sul mensile.

 

5 minutes ago, joe7 said:

Però questa copertina non la conosco: non è della seconda serie gigante di Tex, cioè la nostra che conosciamo oggi. Fa parte allora della Prima serie Gigante 1-29? E per caso, era quindicinale anche quella o mensile?

È la copertina del primo numero della 1-29. La periodicità era irregolare e non indicata (come per i primi numeri della ristampa gigante) anche se poi è stata ricostruita dagli appassionati, trovo online varie cronologie

 

7 minutes ago, joe7 said:

Di questi non ne sapevo niente. Quanti numeri hanno fatto di questi "Albi d'oro" quindicinali? Spillati, per di più? Mai visti nelle fiere del fumetto. Devono essere ultra rari.

Dipende dai numeri (come sempre), si tempi a parte i numeri chiave non era rara come gli 1-29 (infatti ne ho una dozzina, mentre ho un solo 1-29 e fra gli ultimi), oggi non so.

 

Ne sono stati pubblicati 205 divisi in 8 serie, Ecco cronologia e copertine:

https://www.collezionismofumetti.com/fumetti.php?idx=94

 

Piacentini ha fatto una ristampa anastica anche di questa serie, che ha le copertine più belle mai fatte da Galep. Ecco un esempio:

th?id=OIP.hF_bFcJdHI-MS-UzoHom7QHaJ0%26p

 

E qui un video di Salvatore Taormina che sfoggia la sua seconda serie...  :P

 

 

 

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Esatto, quella è la prima, ma se te la riguardi, noti che era stata realizzata ancora per il formato "a striscia" (ogni 80 strisce si nota che c'era lo spazio per titolo e riassunto, cancellato prima di andare in stampa con chiare modifiche ai disegni). Pur essendo pronta hanno preferito tenerla "nel cassetto" per più di un anno pubblicandola sul mensile.

 

È la copertina del primo numero della 1-29. La periodicità era irregolare e non indicata (come per i primi numeri della ristampa gigante) anche se poi è stata ricostruita dagli appassionati, trovo online varie cronologie

 

Dipende dai numeri (come sempre), si tempi a parte i numeri chiave non era rara come gli 1-29 (infatti ne ho una dozzina, mentre ho un solo 1-29 e fra gli ultimi), oggi non so.

 

Ne sono stati pubblicati 205 divisi in 8 serie, Ecco cronologia e copertine:

https://www.collezionismofumetti.com/fumetti.php?idx=94

 

Piacentini ha fatto una ristampa anastica anche di questa serie, che ha le copertine più belle mai fatte da Galep. Ecco un esempio:

th?id=OIP.hF_bFcJdHI-MS-UzoHom7QHaJ0%26p

 

E qui un video di Salvatore Taormina che sfoggia la sua seconda serie...  :P

 

 

 

 

 

Bellissimi gli Albi d'Oro e anche le ristampe anastatiche delle 8 serie prodotte da Piacentini. Queste fortunatamente le ho tutte, acquistate facilmente, mentre per le strisce da questo periodo in poi dovrò alternare serie Piacentini a quelle attualmente in edicola per completare l'intera collezione.

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  • 0
2 ore fa, Diablero dice:

Esatto, quella è la prima, ma se te la riguardi, noti che era stata realizzata ancora per il formato "a striscia" (ogni 80 strisce si nota che c'era lo spazio per titolo e riassunto, cancellato prima di andare in stampa con chiare modifiche ai disegni). Pur essendo pronta hanno preferito tenerla "nel cassetto" per più di un anno pubblicandola sul mensile.

 

È la copertina del primo numero della 1-29. La periodicità era irregolare e non indicata (come per i primi numeri della ristampa gigante) anche se poi è stata ricostruita dagli appassionati, trovo online varie cronologie

 

Dipende dai numeri (come sempre), si tempi a parte i numeri chiave non era rara come gli 1-29 (infatti ne ho una dozzina, mentre ho un solo 1-29 e fra gli ultimi), oggi non so.

 

Ne sono stati pubblicati 205 divisi in 8 serie, Ecco cronologia e copertine:

https://www.collezionismofumetti.com/fumetti.php?idx=94

 

Allora modifico quello che ho scritto: 

 

Le strisce di Tex non erano pubblicate in ordine consecutivo, tipo dalla striscia numero 1 alla striscia numero 1000 e oltre: erano pubblicate a blocchi. Per esempio, il primo blocco era chiamato "prima serie" ed era composto da 60 numeri settimanali; il secondo blocco era chiamato "seconda serie" ed era composto da 75 numeri settimanali, con la numerazione che ricominciava daccapo, da 1 a 75, e così via. Questi blocchi avevano anche altri nomi "western", oltre a "primo" e "secondo: potevano chiamarsi "serie Pueblo", "serie Nevada", eccetera. In ordine cronologico, i blocchi/serie delle strisce furono:

1) "Prima Serie" 60 strisce (1948-1949)
2) "Seconda Serie", 75 strisce (1949-1951)
3) "Terza Serie", 33 strisce (1951-1952)
4) "Quarta Serie", 24 strisce (1952)
5) "Quinta serie", 46 strisce (1952-1953)
6) "Serie Verde", 48 strisce (1953-1954)
7) "Serie Rossa", 24 strisce (1954)
8) "Serie azzurra", 14 strisce (1954)
9) "Serie Gialla", 18 strisce (1955)
10) "Serie Smeraldo", 27 strisce (1955)
11) "Serie Rubino", 18 strisce (1955-1956)
12) "Serie Topazio", 15 strisce (1956)
13) "Serie Arizona", 21 strisce (1956)
14) "Serie California", 15 strisce (1956-1957)
15) "Serie Kansas", 21 strisce (1957)
16) "Serie Nevada", 15 strisce (1957)
17) "Serie Gila", 12 strisce (1957-1958)
18) "Serie Colorado", 12 strisce (1958)
19) "Serie Pecos", 18 strisce (1958)
20) "Serie Oklahoma", 14 strisce (1958)
21) "Serie Mefisto", 29 strisce (1958-1959)
22) "Serie Rio Bravo", 16 strisce (1959)
23) "Serie Dakota", 11 strisce (1959)
24) "Serie Città d'Oro", 20 strisce (1960)
25) "Serie Drago Nero", 25 strisce (1960)
26) "Serie Alabama", 29 strisce (1960-1961)
27) "Serie Mexico", 19 strisce (1961)
28) "Serie Navajo", 28 strisce (1961-1962)
29) "Serie Leopardo Nero", 35 strisce (1962)
30) "Serie Apache", 23 strisce (1963)
31) "Serie Comanches", 25 strisce (1963)
32) "Serie Osages", 30 strisce (1963-1964)
33) "Serie Nebraska", 33 strisce (1964-1965)
34) "Serie Pueblo", 40 strisce (1965)
35) "Serie Cobra", 61 strisce (1965-1967)
36) "Serie Rodeo", 19 strisce (1967)

Con la serie "Rodeo", si concludono le strisce classiche di Tex (lascio stare ovviamente le storie a striscia pubblicate attualmente, nel 2021 e 2024, che non contano).

 

Una curiosità: la storia conclusiva delle serie a striscia è quella di "Black Baron", dove avviene la fine di Mefisto, che poi passerà la "fiaccola della vendetta" al figlio Yama. Ma non è l'ultima che è stata poi pubblicata nell'attuale Tex Gigante, come avrebbe dovuto essere: infatti non è stato rispettato l'ordine cronologico. Riferendoci alle ultime storie, l'ordine di pubblicazione sul Gigante è stato questo: 

Vendetta indiana da strisce Serie Rodeo da n. 1 a n. 5 a Tex Gigante seconda serie n. 91.

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Giustizia! da strisce Serie Cobra (la precedente alla serie Rodeo) n. 57-61 a Tex Gigante seconda serie n. 92-93.

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Black Baron (l'ultima saga di Mefisto) da strisce Serie Rodeo da n. 11 a n. 19 a Tex Gigante seconda serie n. 93, 94, 95.

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La carovana dell'oro da strisce Serie Rodeo da n. 6 a n. 10 a Tex Gigante seconda serie n. 95, 96.

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L'ordine della pubblicazione insomma era andata a remengo. Di conseguenza, la prima storia originale di Tex pubblicata direttamente su Tex Gigante seconda serie dovrebbe essere quella pubblicata sui numeri 97, 98 e 99: "La caccia", Lo straniero", "I razziatori". Si trattava della storia disegnata da Muzzi, quella col Maggiore Farriman, che ricorda tanto "Canyon Diablo"...

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In tutto, le strisce pubblicate sono state quasi mille: 973, per l'esattezza, e sono state pubblicate per quasi vent'anni, dal 1948 al 1967.

 

Nel 1952 ci fu la ristampa "Albo d'Oro" spillata quindicinaleNe sono stati pubblicati 205, divisi in 8 serie. Sono famose per aver avuto le copertine tra le migliori di Galep.

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All'epoca "non si buttava via niente", e le rese venivano sempre riciclate in "raccolte" (le stesse strisce furono raccolte in "raccoltine a striscia").

 

Nel 1954 esce la "raccolta" di questi Tex "Albi d'Oro", chiamata a sua volta "Tex Gigante prima serie" o "Serie 1-29", perchè durò appunto 29 numeri. Qui sotto c'è il primo numero. La loro periodicità però era irregolare, non quindicinale come la precedente.

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Visto che quei mallopponi vendevano molto bene, finite le scorte dei 205 Tex Quindicinali si mise in cantiere non più una raccolta, ma una vera e propria ristampa, quella che esce ancora oggi: la Tex Gigante Seconda serie, dal 1958, col classico "La Mano Rossa".

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2 ore fa, Diablero dice:

Piacentini ha fatto una ristampa anastatica anche di questa serie, che ha le copertine più belle mai fatte da Galep. Ecco un esempio:

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Purtroppo non ho mai preso le Piacentine. Decisamente delle ottime copertine, si vede che Galep aveva più tempo per farle. Avevano lo stesso formato bonelliano del Tex attuale o erano un pò più grandi?

 

2 ore fa, Diablero dice:

E qui un video di Salvatore Taormina che sfoggia la sua seconda serie...  :P

 

 

 

Ottimo video. Conservali bene, ragazzo, queste cose non le pubblicano più...:laugh:

Edited by joe7
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<span style="color:red">23 ore fa</span>, joe7 dice:

Ma la domanda che volevo farvi è questa: perchè la Bonelli ha pubblicato le strisce in blocchi, tipo "Serie Verde", "Serie Arizona" eccetera? Perchè non ha pubblicato invece le strisce semplicemente in ordine progressivo, dal numero 1 al numero 973? C'è un motivo per questa scelta? :huh:

Credo che un numero progressivo avrebbe spaventato, anche perché le storie dopo tot episodi comunque finivano e ne iniziava una nuova. Ricominciare con un nuovo numero uno e con una serie dotata di un nuovo nome ogni tot mesi era un modo di illudere il lettore che avrebbe trovato qualcosa di nuovo e interessante e l'occasione per saltare a bordo.

Forse era anche un rimasuglio dei serial cinematografici di qualche anno prima, pure quelli raramente andavano oltre i 20 episodi e immagino che anche i romanzi ad episodi pubblicati sulle riviste non raggiungessero un numero di episodi troppo elevato.

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Ogni blocco - o serie - di strisce non aveva una storia sola, ma diverse storie. E diverse serie avevano una numerazione ben superiore a 20, raggiungendo anche i 60-70 numeri (anche se si trattava di casi rari: succede solo nelle prime due serie e nella penultima. Tutti avevano in media 20-30 numeri). 

 

Sono persuaso che facessero così proprio per invogliare dei nuovi lettori con nuove numerazioni.

 

Non credo che c'entrino molto i "serial cinematografici": non so nemmeno bene a cosa ti riferisci. Cosa sarebbero? Negli anni '40-'50-'60, siamo ben lontani dai tempi di Guerre Stellari, se ti riferivi a serial di quel tipo.

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3 hours ago, joe7 said:

Purtroppo non ho mai preso le Piacentine. Decisamente delle ottime copertine, si vede che Galep aveva più tempo per farle. Avevano lo stesso formato bonelliano del Tex attuale o erano un pò più grandi?

Leggermente (molto leggermente: millimetri) più grandi. Quando si fanno le raccolte bisogna "rifilare" di nuovo gli albi e quindi le raccolte sono sempre leggermente più piccole, quindi la 1-29 aveva qualche millimetro di carta rifilato via.  Se non stiamo a misurarli con la riga millimetrata hanno lo stesso formato (poi sulla seconda serie i collezionisti sono impazziti perchè esistono copie di dimensioni diverse e ci sono guerre fra vari esperti su quali siano più originali delle altre)

 

28 minutes ago, joe7 said:

Ogni blocco - o serie - di strisce non aveva una storia sola, ma diverse storie. E diverse serie avevano una numerazione ben superiore a 20, raggiungendo anche i 60-70 numeri (anche se si trattava di casi rari: succede solo nelle prime due serie e nella penultima. Tutti avevano in media 20-30 numeri). 

 

Sono persuaso che facessero così proprio per invogliare dei nuovi lettori con nuove numerazioni.

 E se ci guardi, la prima storia di una nuova serie era quella di Galep ed era quella "importante". poi magari facevano una storia di Muzzi o una più breve di Galep. Quando arrivava una nuova storia "importante" di Galep ripartivano.

 

Fa eccezione l'ultima serie, in cui il numero 1 è dedicato a "vendetta indiana" di Ticci, si erano resi conto del livello del "nuovo acquisto" (infatti Sergio Bonelli modificò l'ordine di pubblicazione probabilmente per riuscire a pubblicare Vendetta indiana in un unico albo)

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, joe7 dice:

Non credo che c'entrino molto i "serial cinematografici": non so nemmeno bene a cosa ti riferisci. Cosa sarebbero? Negli anni '40-'50-'60, siamo ben lontani dai tempi di Guerre Stellari, se ti riferivi a serial di quel tipo.

I serial cinematografici sono venuti ben prima di Guerre stellari, che NON è un serial cinematografico.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, frank_one dice:

I serial cinematografici sono venuti ben prima di Guerre stellari, che NON è un serial cinematografico.

 

Va bene, ma per favore spiegami cos'è un serial cinematografico e fammi qualche esempio, così capisco di cosa stai parlando.

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  • co fondatore

I serial cinematografici dell'epoca oro di Hollywood erano delle storie solitamente di 15 episodi concatenati da un quarto d'ora ciascuno, con un cliffhanger a ogni fine episodio, che venivano proiettate prima dello spattacolo principale e spesso erano le versioni con attori in carne e ossa di fumetti come Dick Tracy, Buck Rogers, Flash Gordon, Superman ecc, oltre che trame create apposta, solitamente di argomento avventuroso/coloniale oppure fantascientifico.

Edited by Mister P
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1 hour ago, Mister P said:

I serial cinematografici dell'epoca oro di Hollywood erano delle storie solitamente di 15 episodi concatenati da un quarto d'ora ciascuno, con un cliffhanger a ogni fine episodio, che venivano proiettate prima dello spattacolo principale e spesso erano le versioni con attori in carne e ossa di fumetti come Dick Tracy, Buck Rogers, Flash Gordon, Superman ecc, oltre che trame create apposta, solitamente di argomento avventuroso/coloniale oppure fantascientifico.

 

Per un esempio, ecco il primo serial di "Flash Gordon" del 1936, di 13 episodi da circa 20 minuti.

 

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Il 25/2/2025 at 23:03, Diablero dice:

Non era solo Tex. TUTTE le serie a striscia dell'epoca erano a "serie", alcune più regolari (Capitan Miki e Blek avevano serie rigorosamente di 21 o 42 albi a striscia) altre meno.

 

Miki e Blek, però, sono di diversi anni successivi a Tex. La prima serie "a striscia" è stata 'Il piccolo sceriffo' dell'editore Torelli, di qualche mese precedente a Tex. La striscia del Piccolo sceriffo era appunta divisa in serie. Secondo me, visto il suo successo, tutti hanno preso da lì...

 

I blocchi di strisce del Piccolo sceriffo, però, erano molti più lunghi di quelli di Tex: la prima serie durava 173 numeri....

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Anche Tex all'inizio aveva serie più lunghe. il progressivo accorciamento per me mostra che, conti alla mano, vedevano le vendite rialzarsi ad ogni "numero uno" (altrimenti non avrebbe avuto senso spendere per fare una nuova grafica di copertina ogni tot numeri)

 

La distanza temporale fra Tex e Miki non è di "diversi anni", Tex è del settembre 1948, Miki del luglio 1951, sono meno di tre anni, Tex era ancora all'inizio della sua terza serie. Ma prima di Miki era venuto Kinowa, dal maggio 1950, sette serie brevissime (135 albi in 7 serie).

 

Anche per la Bonelli Tex non era certo la prima serie "a serie", questa cosa PRECEDE il formato "striscia": "Ipnos" di GL Bonelli era in formato "libretto" ed era a serie, dal 1946 (Ora che ci penso... @joe7 ti ho visto usare "formato libretto" nel tuo blog come sinonimo di "striscia"... no, sono due formati diversi, se una cosa è in formato libretto non è in formato striscia e viceversa). Direi che in generale il fumetto del dopoguerra, "economico", passa alle "serie" su tutti i formati, tranne quelli proprio più "prestigiosi" tipo Topolino.

 

 

Per @Joe7, ecco un Miki formato libretto:

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E un Miki formato striscia:

28-1-700x353.jpg

 

Il citato Kinowa era così:

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Ipnos era così:

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All'epoca si provarono un sacco di formati diversi, ma in generale, il termine "striscia" si utilizza SOLO quando il fumetto è un unica striscia, orizzontale, come su Tex e Miki, mentre nei formati spillati più "quadrati" si utilizza il termine "libretto" (o "albo d'oro" quando raggiunge le dimensioni degli albi d'oro Mondadori)

 

 

 

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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, Diablero dice:

Ipnos era così:

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Questo però non è il formato "libretto", che dovrebbe essere quello di Topolino o del primo Intrepido...

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Il formato "libretto" non è ben definito, si è diffuso per sottrazione, indica ciò che non è striscia, non è albo d'oro, etc. Si dovrebbe parlare di brossurati, spillati, formati etc, invece si usa "libretto" che può indicare un brossurato formato "selezione dal reader digest" come Topolino così come uno spillato di forma quadrata come Kinowa o la versione ridotta di un albo americano come Miki e Blek. Forse per Ipnos è più corretto dire "album", sicuramente è più corretto essere più tecnici e dire "albo spillato di 8 pagine più copertina formato orizzontale 20,5 x 15,5". Ma a me importava sottolineare che non fosse nel formato a striscia.

 

Che è l'uso "storico" del termine "libretto"... :laugh:

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Il formato "libretto" non è ben definito, si è diffuso per sottrazione, indica ciò che non è striscia, non è albo d'oro, etc. Si dovrebbe parlare di brossurati, spillati, formati etc, invece si usa "libretto" che può indicare un brossurato formato "selezione dal reader digest" come Topolino così come uno spillato di forma quadrata come Kinowa o la versione ridotta di un albo americano come Miki e Blek. Forse per Ipnos è più corretto dire "album", sicuramente è più corretto essere più tecnici e dire "albo spillato di 8 pagine più copertina formato orizzontale 20,5 x 15,5". Ma a me importava sottolineare che non fosse nel formato a striscia.

 

Che è l'uso "storico" del termine "libretto"... :laugh:

 

Tu ed io che "imbustiamo" conosciamo bene i diversi formati dei vecchi fumetti, oltre quelli attuali.

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

Anche Tex all'inizio aveva serie più lunghe. il progressivo accorciamento per me mostra che, conti alla mano, vedevano le vendite rialzarsi ad ogni "numero uno" (altrimenti non avrebbe avuto senso spendere per fare una nuova grafica di copertina ogni tot numeri)

 

La distanza temporale fra Tex e Miki non è di "diversi anni", Tex è del settembre 1948, Miki del luglio 1951, sono meno di tre anni, Tex era ancora all'inizio della sua terza serie. Ma prima di Miki era venuto Kinowa, dal maggio 1950, sette serie brevissime (135 albi in 7 serie).

 

Anche per la Bonelli Tex non era certo la prima serie "a serie", questa cosa PRECEDE il formato "striscia": "Ipnos" di GL Bonelli era in formato "libretto" ed era a serie, dal 1946 (Ora che ci penso... @joe7 ti ho visto usare "formato libretto" nel tuo blog come sinonimo di "striscia"... no, sono due formati diversi, se una cosa è in formato libretto non è in formato striscia e viceversa). Direi che in generale il fumetto del dopoguerra, "economico", passa alle "serie" su tutti i formati, tranne quelli proprio più "prestigiosi" tipo Topolino.

 

 

Per @Joe7, ecco un Miki formato libretto:

20220205_184256-scaled.jpg

 

E un Miki formato striscia:

28-1-700x353.jpg

 

Il citato Kinowa era così:

th?id=OIP.3mBOIk9FVVRnr7ZrJ1FfBAHaHH%26p

 

Ipnos era così:

th?id=OIP.8CdTO73io76Oj1_DtyV9kQHaFj%26p

 

All'epoca si provarono un sacco di formati diversi, ma in generale, il termine "striscia" si utilizza SOLO quando il fumetto è un unica striscia, orizzontale, come su Tex e Miki, mentre nei formati spillati più "quadrati" si utilizza il termine "libretto" (o "albo d'oro" quando raggiunge le dimensioni degli albi d'oro Mondadori)

 

 

 

 

Per quanto riguarda il formato di Kinowa, generalmente si indica come "quadrotto", un brutto termine.

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Anche Tex all'inizio aveva serie più lunghe. il progressivo accorciamento per me mostra che, conti alla mano, vedevano le vendite rialzarsi ad ogni "numero uno" (altrimenti non avrebbe avuto senso spendere per fare una nuova grafica di copertina ogni tot numeri)

 

Ecco spiegato il perchè le prime due serie di strisce erano state così lunghe, a differenza delle altre! Somiglia alla mania tutta americana di adesso di ripartire da zero con la numerazione dei supereroi Marvel. Solo che, invece della solita fregnaccia tipo "un mirabolante nuovo inizio in cui nulla sarà come prima"...Tex andava avanti come prima! :lol2: Mica male come idea, dovrebbero adottarla!

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Anche per la Bonelli Tex non era certo la prima serie "a serie", questa cosa PRECEDE il formato "striscia": "Ipnos" di GL Bonelli era in formato "libretto" ed era a serie, dal 1946 (Ora che ci penso... @joe7 ti ho visto usare "formato libretto" nel tuo blog come sinonimo di "striscia"... no, sono due formati diversi, se una cosa è in formato libretto non è in formato striscia e viceversa). Direi che in generale il fumetto del dopoguerra, "economico", passa alle "serie" su tutti i formati, tranne quelli proprio più "prestigiosi" tipo Topolino.

 

Per @Joe7, ecco un Miki formato libretto:

20220205_184256-scaled.jpg

 

E un Miki formato striscia:

28-1-700x353.jpg

 

Sì, è vero, mi sono sbagliato, il formato libretto era quello, ed era un formato abbastanza "libero". Ma il formato striscia è detto "striscia", in effetti. Starò più attento, grazie.

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