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TWF - Tex Willer Forum

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  1. Today
  2. Forse con la prossima generazione di scrittori. Se guardo le storie "brevi" pubblicate finora (color, tex willer) non vedo uno stile narrativo con più ritmo, ma solo storie con meno avvenimenti.
  3. Ed è qui che casca l'asino. Perché, premesso che le storie che finiscono a metà albo non le fanno più, la mia speranza è che sarebbero costretti a modificare lo stile narrativo e rendere le storie leggermente più asciutte. Così una storia in tre albi che prima occupava 336 dovrebbero farcela stare in 288, ovvero 48 pagine in meno. E tu mi dirai: eh, ma così potrebbero anche decidere di aggiungere un albo in più arrivando a 384 pagine, ovvero 48 pagine in più e non in meno. Secondo me andrebbe comunque meglio che ora, perché dovendo gestire un finale di albo ogni 96 pagine invece che ogni 112 si è costretti ad elaborare svolte di trama più frequenti e il ritmo ne guadagna.
  4. Riducendo il numero di pagine dell'albo lo stile narrativo non cambia: semplicemente quello che adesso leggi in 3 albi, lo leggeresti in 3 albi e ½
  5. Io voto per una riduzione delle pagine perché secondo me potrebbe solo fare bene alle storie, troppo diluite.
  6. Jeff_Weber

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Di nulla ... devo pubblicizzare questa storia, dato che qui il mio personaggio fa la sua bella, ma giocoforza breve e tragica figura. Che dispiacere ebbi all'apparire dei primi personaggi "buoni" che fanno una brutta fine
  7. Diablero

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Ah, il finale copiato da Blueberry... Nizzi se ne è sempre approfittato parecchio del fatto che "il lettore tipo" di Tex non aveva mai letto Pratt o Blueberry o altri fumetti western (a parte forse Zagor) Meno comprensibile il fatto che in redazione gliele lasciassero passare, e Sergio Bonelli li aveva sicuramente letti, sia Jesuit Joe (era stato persino pubblicato dalla Bonelli su "un uomo un avventura"...) che Blueberry, e non diceva bau... tutto pur di non doverli scrivere lui, i Tex... (circa in quello stesso periodo Serra, Vigna e Medda facevano la stessa cosa su Nathan Never, saccheggiando decenni di romanzi e film di fantascienza per ogni albo della testata, ma lì è più credibile che Sergio Bonelli, che non era mai stato un grande amante della fantascienza, non riconoscesse da dove si erano "ispirati"...)
  8. Mister P

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Diably, aspetto il tuo commento sul Texone di Ticci (prima leggiti il mio vecchio intervento in quel thread).
  9. Diablero

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Mi sa che è un misto: anche il nome "Jesus Zane", pare un misto fra "Jesuit Joe" e "Jonathan Zane" di Wheeling, che gli dà anche l'aspetto fisico: E anche il triangolo sentimentale (in wheeling si chiama Mohena) pare prendere da lì. Però dalla descrizione il personaggio sembra essere molto più ispirato a Jesuit Joe, mentre il nome Zane e l'aspetto presi da Wheeling sembrano distrazioni messe appunto per dire che è un omaggio a Wheeling... (comunque alla fine indipendentemente dall'ispirazione di Nizzi, la morale della favola è "leggetevi Wheeling, Gesuit Joe e pure la Ballata del Mare Salato"... )
  10. Il sassaroli

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Quoto Diablero: "Ora, chi ha letto questo Texone, ha letto anche Wheeling? Si tratta di un vero e proprio plagio come con il Texone di Brindisi?" Non ho letto né wheeling né questo texone, però a leggere la sinossi sul sito SBE (Il mezzosangue Jesus Zane, figlio della donna indiana Cuore D'Anatra e di un trapper che l'aveva violentata, è fuggito dopo aver accoltellato un prete della missione dov'era cresciuto e ora, arricchitosi con il traffico di armi e whisky nel Saskatchewan, sta facendo scorrere il sangue degli odiati bianchi. Una bella grana per le Giubbe Rosse di Jim Brandon. Tex e Carson, affiancati da Gros-Jean, devono agguantare il vendicativo meticcio prima che possa far male a Sheewa, un'indiana che Jesus amava da giovane e che a lui aveva preferito l'amico comune Nat) a me, dei personaggi di Pratt, viene in mente il Jesuit Joe de L'uomo del Grande Nord (da Wikipedia: Jesuit Joe è un Métis, mezzo Mohawk e mezzo francese. Porta la divisa delle Giubbe rosse, ma non è un poliziotto, e l'ha semplicemente trovata in un rifugio. Joe è invece uno psicopatico, capace di alternare momenti di generosità ad altri di violenza eccessiva e gratuita) se non come trama, almeno come figura ispiratrice. Ma anche un po' come trama: Joe raggiunge in seguito un piccolo insediamento sulle rive di Artillery Lake e fa visita al parroco locale, padre La Salle. Il meticcio frequentava il suo catechismo quand'era giovane, e si ricorda dei suoi sermoni sulla penitenza: ritenendo che il prelato sia troppo tranquillo, lo pugnala a una mano affinché provi realmente il dolore di cui tanto si riempiva la bocca (sempre da Wikipedia).
  11. Diablero

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    A questo proposito: per stessa ammissione di Nizzi, dopo la "crisi" TUTTE le sue storie sarebbero in una di queste tre categorie: 1) Soggetto scritto da un ghost writer non accreditato (si sa il nome di uno in particolare ma non me lo ricordo e non so se è sempre stato solo lui, a parte le idee suggerite da Civitelli e Villa). 2) Soggetto preso da una vecchia storia di Larry Yuma (ma non mi sembra il caso di questo texone) 3) Soggetto scopiazzato tranquillamente da altri fumetti (come il texone scopiazzato dalla Ballata del Mare Salato) o da film (come il texone scopiazzato da Il Cavaliere pallido) Esiste, eventualmente, una quarta possibilità da considerare possibile, anche se non molto plausibile: 4) Nizzi mente, e in realtà ha ideato soggetti originali anche dopo la crisi (Nizzi notoriamente ha un rapporto molto conflittuale con la verità storica, non si contano le balle clamorose sparate sulle storie di GL Bonelli per esempio, ma in questo caso non ce lo vedo a dire balle per sminuire sè stesso e il suo ruolo. Già il fatto che questa cosa del ghost writer l'abbia ammessa solo dopo DECENNI che lo usava, e che ancora oggi neghi i contributi di Boselli e GL Bonelli alla mefistolata, fa capire quanto gli sia costata questa ammissione. Non ce lo vedo a negarsi dei meriti...) Ora: in che categoria è questo Texone? Ho consultato "Tex secondo Nizzi" di Guarino, in cui il "Degno Erede" di fronte al suo più grande fan ogni tanto si lascia andare a qualche confidenza, e di questa storia dice: Guarino: "Il disegnatore del Texone del 1997, "L'ultima Frontiera", Goran Parlov, era quasi un esordiente" [a me questa cosa fa un po' ridere, Parlov ha iniziato disegnando addirittura KEN PARKER su ken Parker Magazine, poi ha iniziato a disegnare NiCK RAIDER proprio su testi di Nizzi nel 1993, altro che "esordiente...), "però poi si è dimostrato all'altezza del compito, in qualche sequenza ricorda molto Hugo Pratt" Risposta di Nizzi: "Pratt aleggia parecchio in questa storia, anche nel tipo di avventura, che voleva essere un omaggio a WHEELING. Qualche anno dopoavrei fatto lo stesso con UNA BALLATA DEL MARE SALATO nel Texone di Bruno Brindisi" Ora, chi ha letto questo Texone, ha letto anche Wheeling? Si tratta di un vero e proprio plagio come con il Texone di Brindisi? Ora, la domanda ovvia sarebbe "Diablero, tu Wheeling l'hai letto, non puoi controllare da solo?" Ho alcune difficoltà: 1) non mi ricordo un tubo della trama (del texone, non di wheeling) 2) il texone non è facilmente raggiungibile nella mia libreria sovraffollata. 3) Non voglio ripartite con la solita trafila e le solite polemiche: negli ultimi anni ogni volta che ho riletto storie di Nizzi ne ho peggiorato il voto, e la cosa postata nel forum ha fatto partire sempre un sacco di polemiche... vorrei solo un informazione, NON far partire il solito vespaio...
  12. Mister P

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Grazie @Jeff_Weber.
  13. Ieri
  14. frank_one

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Grazie, vorrà dire che li incontrerò recuperando Tex Willer. Tra l'altro per familiarizzare con Brindisi sto leggendo i numeri 5-9 disegnati da lui: storia e disegni fenomenali! E devo dire che anche su questo 67 Brindisi mi è piaciuto molto, c'ho messo davvero poco ad entrare in sintonia con il suo stile, nonostante qualche dubbio iniziale!
  15. ggaaco

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Ben Dragoo è una figura storica. apparso solo su TexWiller, questa è la quarta volta. Dan Bannion è frutto della penna di Boselli, già apparso nella regolare, in un almanacco del west, in un Romanzo di Tex, ma soprattutto qui su TexWiller, è la quarta volta, ah è comparso pure sullo speciale TexWiller di luglio 23. Sono rangers del Texas.
  16. Poe

    [Texone N. 11] L'ultima Frontiera

    Uno dei migliori Texoni di Nizzi, diverso dal suo stile più abituale visto che qui non vi è commedia ma pura tragedia, una romantica nera tragedia di amore e morte, con un Tex non "centrale" ma un po' defilato (alla Boselli), e un antagonista negativo e maledetto che va incontro al suo inevitabile destino di morte trascinando con sé il suo amico d'infanzia e la ragazza che un tempo amava. Forse la storia più cupa di Nizzi (che di finali amari ne ha fatti molti) in cui tutti e tre i veri protagonisti (Jesus, Sheewa e Nat) alla fine muoiono e "sono solo delle croci disseminate lungo questo fiume", come dice lo stesso Tex nell'ultima vignetta. Un Tex che non viene sconfitto e non commette errori, ma che non riesce a salvare nessuno, anche lui incapace di opporsi al tragico destino che aleggia fin dall'inizio su Jesus Zane e su chi gli sta vicino. Sheewa lo dice in punto di morte: "Jesus... tu hai sempre odiato la felicità... tu sei nato per spargere dolore..." Viene in mente la vignetta di Jesuit Joe di Pratt a cui questa storia è dichiaratamente ispirata: Frediani ne parla nell'introduzione, citando anche gli altri riferimenti di Nizzi: "Wheeling" di Pratt, i romanzi di Zane Grey e Lewis Wetzel, spietato uccisore di indiani realmente esistito (Nizzi lo trasforma in un uccisore di bianchi). Una delle storie più avvincenti di Nizzi, con molta suspense e niente sentimentalismo: Jesus Zane rimane un "vero demonio" fino all'ultimo, congelato nell'odio e incapace di provare la minima empatia verso nessuno (il suo amore per Sheewa è illusorio, ormai Jesus spera solo di essere amato da lei, visto che ora lui non riesce più a provare alcun sentimento). Come gli dice ancora lucidamente Sheewa, i giorni in cui loro due si incontravano di nascosto sulle rive del fiume "sono solo un ricordo... un ricordo che tu hai voluto distruggere". Tra i Texoni di Nizzi il mio preferito è "La grande rapina", ma anche questo è ottimo, grazie anche agli splendidi disegni di Goran Parlov.
  17. frank_one

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Domanda per chi ha letto tutta la serie: a pagina 41 uno dei rangers dice che loro sono i migliori amici di Tex (tra i rangers), ma che dovrebbe significare? Questi personaggi sono già comparsi in numeri precedenti? Oltre a Jeff, introdotto in questo numero, ci sono un certo Dragoo, Dan (che si finge morto) e il cavallo Belzebù. Sono amici di Tex nel senso che provano simpatia per lui e le sue imprese o lo hanno già aiutato in qualche vecchio numero?
  18. Mister P

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Linka il video, che evidentemente a molti è sfuggito (anche a me).
  19. Jeff_Weber

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Mi permetto segnalare il video registrato da @borden come presentazione a questa storia da ben 4 albi ... per coglierne alcune sfumature. Si specifica trattarsi di un remake, di un soggetto suddiviso (più che condiviso) in due con GL Bonelli, di storie originali e di punti di vista ulteriori, di approfondimenti della personalità dei personaggi ideati da Bonelli e di quelli totalmente nuovi, perché frutto delle recenti integrazioni. Infine, si rassicura il lettore che "i colpi di scena saranno tutti quelli di GL Bonelli ... e saranno strepitosi", in altre parole il percorso potrà differire secondo il canone di @borden, ma la meta sarà quella rassicurante che tutti i vecchi lettori si aspettano. Ribadisco... dovremmo associare ciascuno dei maggiori sceneggiatori ad uno specifico canone per Tex, come implicitamente facciamo senza problemi in termini grafici, ovvero di disegnatori.
  20. Il sassaroli

    Tradurre GLB

    Perché non ho mai sentito usare "serpente" come insulto in veneto. Per lo stesso motivo sono passato dal lei al tu: in veneto il lei esprime ossequio ma non il distacco che voleva GLB.
  21. Dix Leroy

    Tradurre GLB

    perché in dialetto i serpenti cambiano specie?
  22. cuervojones

    Tradurre GLB

    Ci provo in dialetto jesino... forse non proprio perfetto... Statte zitto, cagnaccio! mmazzatte adè sarià na grazia che non te meridi. No! Non me sporcherò le mà col tuo sangue, te porterò in Ameriga e là troverai la sola fine degna de te, na morte da infame! Mpiccado!
  23. Diablero

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Carlo, quella persona TI HA GIÀ risposto. pubblicamente. La sua risposta è stata distribuita in tutte le edicole italiane. Boselli poteva dire al disegnatore "per quella scena, rifatti a come l'ha disegnata Galep, pari pari" Invece ha detto "fai questi cambiamenti: DISEGNA UN COLTELLO PIANTATO NEL CUORE, CON LUI CHE NON DÀ SEGNI DI VITA, e il biglietto è affisso in quella maniera, non a terra come nella versione disegnata da Galep" Secondo te, COSA VOLEVA COMUNICARTI CON QUELLA MODIFICA CHE HA RICHIESTO? E dire "non importa le modifiche che ha fatto, per me quella scena si è svolta esattamente come l'aveva disegnata Galep" vuol dire leggere e capire le modifiche che Boselli ha chiesto di fare, e il loro senso, o vuol dire IGNORARLE, ignorando quello che ha scritto in sceneggiatura, per l'assioma "Tex Willer è Tex, sempre, a priori, quindi non importa cosa ha scritto Boselli, non ha la minima importanza, la scena è ancora quella pubblicata 75 anni fa"?
  24. Letizia

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Ma prima del duello non succede niente che non sia raccontato o visto in flashback.
  25. Carlo Monni

    [Tex Willer N.67/69] El Diablo

    Seguendo questo ragionamento nemmeno gli eventi precedenti al duello di Tex che si vede ad inizio storia sono mai avvenuti perché mai mostrati. Mi rendo conto che, ammesso che io abbia ragione ovviamente , solo una persona potrebbe farvi cambiare idea, ma purtroppo ha scelto di non intervenire più.
  26. Il sassaroli

    [Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori

    Aggiungo un elemento che va considerato: i 4 vendicatori del titolo (più il quinto) sono stati caratterizzati in maniera eccellente sia da Nizzi che da Casertano e questo riscatta, almeno in parte, l'inadeguatezza dell'intreccio da commedia.
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