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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 19/01/2024 in tutte le sezioni

  1. Ti ricordavo uomo di cultura e sono contento di ritrovarti tale! Il mio prossimo gatto si chiamerà LiveraniErmanno
    1 point
  2. Storia che ho letto volontieri! Vicenda lineare ma che scorre bene e non annoia, presentando comunque una buona varietà di situazioni e location. I personaggi pur nella loro semplicità mi sono piaciuti, in particolare il cattivo, bastardo al punto giusto e che coerentemente sul finale accetta di misurarsi con Tex senza tremarella invece che continuare una fuga senza speranza. La scena più al limite secondo me è la liberazione del nostro da parte di Dinamite, comunque non nuova nella serie, ma tutto sommato nel contesto accettabile. Dopo qualche critica sulla regolare, spezzo una lancia a favore del buon Ruju: sulla Tex Willer trovo che ad oggi siano sue le migliori storie "d'intermezzo".
    1 point
  3. Ottimo excursus, non sapevo di quello stravolgimento permesso da Berardi ad una tavola delle sue storie. Su Julia i temi a carattere sociale in genere (non mi riferisco soltanto a quello appena dibattuto) sono ormai a mio avviso troppo populisti, melensi e per nulla costruttivi. Ovviamente si scherza su Kit Willer.
    1 point
  4. Quando si parla di rappresentazioni di omosessuali efficaci, realistiche e non macchiettistiche, il mio cuore corre subito a: https://m.youtube.com/watch?v=JXW1GmUwLNQ&pp=ygUhbGl2ZXJhbmkgZXJtYW5ubyBsbyBzY2hpYW50YXRvcGUg
    1 point
  5. Sì, ma delle prime se ne vergogna tanto da "censurarle" nella ristampa Mondadori! Ecco cosa Berardi non vuole più che leggete! Ecco cosa scriveva nel numero 13 Ken Parker del luglio 1978, tre anni prima di "Diritto e Rovescio" che è del 1981... Ed ecco come è stata cambiata nella ristampa Mondadori: Non mi piace chi vuole "rifarsi una verginità" cancellando le cose per poi vantarsi di essere stato sempre perfetto e sempre nel giusto. Preferisco chi ammette di avere sbagliato. (o chi semplicemente dice "erano altri tempi" e basta) Non confondere le vendite "al grande pubblico" che magari legge solo quel libro quest'anno per curiosità (o non lo legge nemmeno e lo compra per fedeltà "politica", o anche per "trasgressione", il gusto del "proibito"... ) con i movimenti culturali che dominano le scelte di "cosa bisogna fare". Altrimenti la prossima volta mi dirai che Geronimo Stilton è più influente di tutti riguardo a "cosa va nei giornali" O, per fare un esempio opposto: nessuno in Italia vende, regolarmente, quanto Zerocalcare. (Tanto per fare un esempio, Vannacci nella prima settimana pare abbia venduto 22.000 copie. Molto, ma un libro di Zerocalcare vende ormai regolarmente 240.000 copie, praticamente tutte nella prima o seconda settimana: eppure Zerocalcare non viene invitato nei dibattiti TV, non se ne parla tutti i giorni: in gran parte Vannacci è stato "trainato" dalla TV, e solo dopo che è diventato un "caso televisivo" ha venduto il grosso delle copie, e quindi più che dire "Vannacci vende" io direi "La TV fa vendere"). Eppure se guardi cosa va in TV e nei quotidiani, NESSUNO appoggia le posizioni di Zerocalcare (che lo portano, per esempio, a difendere la legittimità delle reazioni anche violente allo sventramento insensato Torino-Lione e a rinunciare ad andare a Lucca per il patrocino di Israele) Alla fine, a "fare tendenza", non è "chi vende" (cioè, non è il pubblico. O gli elettori) ma "chi piace alla gente che piace". È normalissimo vedere sempre in TV gente che non vende un tubo (o che non vota nessuno. Tipo Renzi) mentre autori molto più venduti vengono ignorati. Ma quella era una battuta! Non credo che nessuno abbia seriamente pensato che Boselli volesse rappresentare un amore gay! (piuttosto, direi che gli è venuta un po' male, quell'amicizia così repentina tipo "colpo di fulmine" e questo ha dato luogo alla satira sul rapporto fra i due) P.S.: quella rappresentazione degli omosessuali nel 1978 era già "vecchia", Berardi non può invocare a sua difesa "erano tempi così " nel 1978: le strisce di Lupo Alberto Con Enrico la Talpa Gay sono del 1977. Nel 1981 quando pubblica "diritto e Rovescio" era già uscito persino Frigidaire con eroi dei fumetti dichiaratamente omosessuali D'altronde basta vedere il cinema.. "la patata bollente", film di cassetta di grande successo con Renato Pozzetto e Massimo Ranieri, che in una trama comica faceva una rappresentazione non macchiettistica del co-protagonista gay, è del 1979. All'epoca di "Diritto e Rovescio", il 1981, al cinema c'era persino "nessuno è perfetto" sempre con Renato Pozzetto e Ornella Muti, in cui Ornella Muti è (un abbastanza improbabile) transessuale! E fu il sesto incasso cinematografico del 1981, subito dietro a "i predatori dell'Arca Perduta" Quindi: Diritto e Rovescio è una storia splendida scritta e disegnata benissimo, che probabilmente qualunque autore di fumetti avrebbe voluto scrivere: ma quando Berardi si atteggia a "pioniere" che "per primo" parla di questi temi fa un po' ridere (forse è il primo per i fumetti Bonelli, ma non con Diritto e Rovescio: con le due strisce viste sopra...). Semplicemente allora come oggi Berardi tiene le "orecchie dritte" sui temi che interessano al pubblico e li mette nei suoi fumetti, come fa oggi con Julia. Ma ne parla solo quando sono già abbondantemente "sdoganati": vuole avvicinare il pubblico presentandogli cose con cui è già d'accordo, non scandalizzarli (cosa assolutamente non riprovevole, è il suo mestiere far vendere fumetti)
    1 point
  6. Berardi, come è stato ricordato, ha SEMPRE inserito personaggi omosessuali nei suoi fumetti, in Ken Parker (non solo in "Dritto e rovescio") e fin dai primi numeri di Julia, e l'ha sempre fatto in modo intelligente e non pruriginoso, non credo che in questo segua le mode. Ma poi quali mode? Non dimentichiamo che il fenomeno letterario (e politico) dell'ultimo anno in Italia è stato il libro di un certo generale che sostiene che i gay non sono normali e che andrebbero convinti a diventare etero, ecc. ecc. E a quanto pare sta avendo molto seguito. Quindi, ripeto, quali mode? Forse Berardi, vista l'aria che tira, ha semplicemente deciso di scrivere qualche storia in più sull'argomento. In un certo senso sta andando controcorrente. In quanto alla Bonelli, vorrei ricordare che è da un pezzo che compaiono personaggi gay in quasi tutte le testate, senza sbandierarlo molto: su Nathan Never, in Napoleone, Magico Vento, Dylan Dog, Dampyr, in Dragonero (la sorella di Ian), ecc. Poi ci sono i più espliciti personaggi di Luca Enoch (Gea, Sprayliz), ma non mi sembra proprio che ci sia mai stato un eccesso. Il fatto che per una volta (o due) compaiano anche in copertina non mi sembra nulla di clamoroso... Kit Willer che vuole seguire la moda? In un fumetto conservatore come Tex? Con lettori che sono in gran parte tradizionalisti? E a che scopo? Per farli irritare? Per provocarli? Secondo me semplicemente a Boselli serviva una situazione simile, di "amicizia virile", a fini puramente narrativi. Tra l'altro tipica di molti film western (vedi per es. "Butch Cassidy e Sundance Kid" tra i tanti).
    1 point
  7. Fino agli anni 80 certe tematiche alla Bonelli arrivavano perchè interessava agli autori parlarne. E infatti sono venute fuori le storie migliori. Diritto e Rovescio è stata scritta in un momento in cui si parlava molto di omosessualità (le proteste degli omosessuali nel USA che per la prima volta hanno dato rilevanza "politica" alle loro richieste sono arrivate alla fine degli anni 60 - inizio 70, come reazione alle violenze della polizia, e negli anni 70 il boom delle Disco ha visto il passaggio culturale di una cosa prima tipicamente gay, come erano le prime discoteche, ad un fenomeno di massa. E le rockstar che iniziano a vestirsi da donne o in modo strambo, che nel mondo anglosassone c'erano dagli anni 60, arriva anche in Italia, per esempio con Renato Zero), ma non c'era una "pressione sociale per parlarne" o per mettere personaggi gay: era un tema dibattuto e "caldo" al momento (chi leggeva Lupo Alberto si ricorda la lunga serie di strisce con Enrico la Talpa gay? Sono di quegli anni...), ma la maggior parte dei fumetti ne stava lontana. Su Dylan Dog non mi pare ci sia "una storia sui gay", ma da subito o quasi vengono ritratti nella serie, di solito in maniera positiva e/o ironica (almeno da Sclavi: pensate alla breve scena in "Dopo mezzanotte), ma nei "fumetti popolari" (e DD non fa eccezione) negli anni 80 i gay vengono SEMPRE associati all'AIDS (mentre per esempio su Frigidaire, che fu una delle primissime riviste a fare articoli "sulla strana malattia che colpiva il mondo gay in California ma non aveva ancora un nome" già nel 1980 - e pensare che poi gli negarono il finanziamento perchè secondo quei sepolcri imbiancati della politica "non era di interesse culturale" - c'erano personaggi gay che non ne facevano menzione) Legs invece è puro fan service (e abbastanza dichiarato). È lesbica solo per titillare il lettore maschio. Ma visto il tono generale della serie, è in tema. E all'epoca era la tipica rappresentazione "popolare". In generale, sono rappresentazioni che erano "al passo con i tempi" in Italia (cioè all'epoca circa 5-6 anni in ritardo sugli USA), mentre oggi ho l'impressione che ci si uno scollamento maggiore, lettori ed autori sono sempre più vecchi, e vengono rappresentati in storie che vorrebbero essere a loro favore in maniere che negli USA sarebbero definite ormai omofobe, o ableiste o qualche altro crimine contro l'umanità). Associata alla spinta "politicamente corretta" a mettere il più possibile gay a vanvera (citando South Park: "Make it lame and gay!") potrebbe generale la tempesta perfetta: una marea di gay in tutte le storie Bonelli, ma rappresentati in maniera omofoba...
    1 point
  8. La mia scena è in Tex 587 L’Artiglio della Tigre pagina 46 e seguenti: “MA L’ACCIUFFERO’, QUANT’E’ VERO CHE MI CHIAMO TEX!”
    0 points
  9. Se dovesse solo sfiorarmi la mente che questa cosa sia vera, smetterei adesso di comprare TEX. E, bada bene, non perchè ce l'abbia con i gay, ognuno è libero di fare quel che vuole, ma perchè vorrebbe dire che TEX si è uniformato a tutta la stampa allineata di questo paese. Ritengo Borden una garanzia in questo senso.
    0 points
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