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TWF - Tex Willer Forum

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Mostrando i contenuti con la più alta reputazione il 12/04/2024 in tutte le sezioni

  1. Il mondo è bello perché è vario, e anche i giudizi sulle storie. Però in certi casi non capisco bene le critiche: Come sarebbe che non c'è un mistero? Tutto questo primo albo è basato proprio su un'atmosfera di mistero (come dice anche il titolo) di cosa sia celato sul monte Rainer: sono davvero sopravvissuti alcuni Gundhar? Sono loro che uccidono i cercatori d'oro che s'inoltrano nella foresta oppure, come più probabilmente, qualcun altro che non vuole venga violata la sua vetta? Quale segreto nascondono il geologo russo e il suo strano assistente? Gli esseri simili a rettili che erano giunti dallo spazio sono ancora vivi? E che intenzioni hanno? Sono rimasti intatti i macchinari visti ne "Un mondo perduto" e avranno un loro ruolo? E le pietre che provocano ustioni? Chi è "il demonio che ha preso Reuben" come dice l'uomo sfigurato che appare nell'ultima vignetta dell'albo? Ecc. ecc. ecc. Tutto questo albo è fatto di misteri su misteri che si accumulano di pagina in pagina. Si potrebbero fare diversi esempi di storie classiche in cui i pards entrano in scena piano piano e il primo albo è dedicato alla preparazione dell'azione e alla presentazione dei comprimari, o degli avversari: se non ricordo male nel primo albo di "Diablero" i Nostri non fanno quasi niente, se non avvicinarsi alla zona dove agiscono i Diableri, mentre tutto l'albo è dedicato proprio a loro e a El Morisco che si reca dagli Apaches minacciati. Oppure il primo albo della "Congiura" è fatto solo di dialoghi tra i pards che arrivano a Frisco e via via incontrano Mike Tracy, Sam Brennan, e poi l'avvocato Bixler e infine Barbanera in carcere: quasi niente azione, ma solo preparazione di quello che avverrà in seguito (l'evasione). In realtà qui in 110 pagine di cose se ne vedono tante, abbiamo fatto la conoscenza di numerosi nuovi personaggi: i due fratelli indiani Salish, Holt e la sua banda, il geologo russo, l'avido proprietario della mandria poi pentito, lo sceriffo, il ritorno di Gros-Jean, la sorpresa di Mamie, un mezzo linciaggio di Tiger, lupi minacciosi nella foresta, uno stampede disastroso, uno scontro a fuoco che coinvolge Kit Willer e Tiger... direi che di cose ne sono accadute parecchie e non ci si è annoiati. Il ritmo della storia è quello classico dei tempi d'oro di GLB. Poi l'azione vera e propria che coinvolgerà i Nostri nella foresta è abbastanza ovvio che la vedremo presto nel secondo albo, visto che si sono appena addentrati nel cuore di tenebra. Qui è chiaro che la scelta di Boselli, avendo a disposizione tre albi, è quella di preparare bene il lettore, di creare attesa e allo stesso tempo di chiarire il contesto, per cui il flash-back sulla precedente storia sul monte Rainer era inevitabile (e comunque ben sintetizzato), anche perché secondo me persino i vecchi esperti lettori di Tex si erano scordati quella che non è proprio tra le più memorabili avventure di GLB... In più, oltre al tema "mysterioso", io ci ho visto anche echi dal film "Terra lontana" di A. Mann, con i cercatori d'oro di Dawson City che hanno bisogno di carne per sfamarsi e James Stewart che ha il compito di consegnare la mandria di bovini, tra ladri di bestiame, banditi, sceriffi e affaristi senza scrupoli, tutti impazziti per l'oro. E mi sembra che qui Boselli sia ben riuscito ad amalgamare il tema fantastico con quello più realistico e terra terra della corsa all'oro.
    3 points
  2. Iniziando proprio dai disegni di Bocci, per me non ci siamo, invece. Tex e Carson incerti in molte vignette, volti di certi personaggi addirittura effeminati, vignette poco leggibili a causa dell'eccessiva saturazione dei dettagli, inquadrature e geometrie non sempre armoniche. Lo ricordavo meglio. Non è tra i disegnatori che hanno molta premura della leggibilità, come se non fosse una delle prime cose da ricercare. Se pensiamo alle foreste, da Ticci a Fusco a Ortiz, forse ci capiamo meglio. La sceneggiatura di Boselli per una volta non mi ha rapito. È solo il primo albo, ma per me sono 110 pagine in buona parte sprecate. In effetti l'autore insiste su un mistero che non è un mistero, c'è poi un flashback dedicato ai lettori che non hanno letto la precedente avventura (mentre quelli che leggono Tex da sempre la storia la ricordavano o se la sono riletta per l'occasione come ho fatto io), c'è la sorpresa positiva di Mamie (che comunque come personaggio non mi ha mai entusiasmato), il resto tra stampede, visite allo sceriffo o allo studioso russo che cambia faccia nell'arco di qualche decina di pagine, pagine che per l'appunto sembrano tentare di distoglierci dall'oggetto principale della storia. Insomma la carne al fuoco deve essere altra e se si arriva al terzo albo con l'autore che ti infila il finale ''veloce'' può essere che l'impressione di un certo sbilanciamento tra le varie parti si faccia velenosamente strada. In effetti forse uno dei pochi appunti che possiamo fargli è che Boselli ultimamente ritardi un po' troppo a ingranare la marcia, certi primi albi come quello della storia dell'Erebus o la più recente della Tigre nera, questa impressione me l'hanno data. Mi si risponderà che servono a fissare un'atmosfera, a aiutare i nuovi lettori a calarsi dolcemente in una storia, ma se è vero che le storie in cui Tex entra in azione già nelle prime pagine come accadeva un tempo hanno anche loro i loro difetti, mi sembrano comunque esagerate 110 pagine con i pards a combinare un fico secco (o quasi) come avviene qui. Questa è appunto la sensazione che ho tratto da questa prima parte e non mi convince per niente.
    2 points
  3. Sono tutte e tre belle copertine, e basta con questo spreco del tempo di Villa! Fategli fare un solo bozzetto che tanto andrà benissimo, così ha più tempo per disegnare le storie!
    1 point
  4. Finalmente una donna che di Tiger dice "che bel pezzo d'uomo! Bocci è un piacere per gli occhi.
    1 point
  5. Interessanti gli spunti di confronto offerti da questo blog portoghese, per quanto ormai superati dalla scelta definitiva. In effetti, pur non considerando certamente inadeguata la copertina impiegata, la decisione di raffigurare i lupi con gli occhi rossi allude già ad una loro configurazione "soprannaturale", che però avrei evitato di enfatizzare ulteriormente con delle proporzioni dei corpi davvero esagerate (se rapportate ai due personaggi umani in primo piano). In questo senso, la seconda bozza mi piace di più, perché introduce un elemento dinamico con la corsa frenetica di questa "masnada" di lupi, che fanno da elemento separatore tra Tex e Gros-Jean, di cui emergono solo i torsi. Comunque, questi rilievi sono assolutamente marginali...
    1 point
  6. Quella pagina è utilissima, perché spiega il concetto di inutilità.
    1 point
  7. Ti confondi con un'altra storia di Nizzi. Quella era di quelle belle però
    1 point
  8. Non esiste alcun contratto del genere. Il solo contratto che esiste tra le SBE ed i suoi autori è quello che stabilisce il compenso a pagina e poco altro . Lo sceneggiatore o aspirante tale presenta un soggetto che deve essere approvato dal curatore. Se questo è approvato allora procede a stendere la sceneggiatura, altrimenti nulla e si ricomincia da capo. Nel momento in cui, quale che ne sia il motivo, l'autore cessa di proporre soggetti il rapporto lavorativo cessa. Insomma ogni storia fa storia a sé, se mi consenti il gioco di parole. Nizzi non ha alcuna facoltà di continuare a scrivere e la SBE non ha alcun obbligo di esaminare i suoi soggetti. Le cinque storie sue che ancora rimangono da pubblicare le aveva già scritte completamente prima dell'ottobre 2021. Accidenti! Quasi due righe svanite nel nulla, ma come è stato possibile? Vediamo se riesco a ricordare cosa avevo scritto . Il senso era che nelle tue risposte non hai mai insultato i tuoi interlocutori e tantomeno voluto impedire loro di esprimere le loro opinioni.
    1 point
  9. Prima che i moderatori intervengano , vorrei dire per un'ultima volta la mia. Innanzitutto, mi pare che ci sia un topic dedicato a Nizzi ed alle sue ultime storie , forse sarebbe il caso di continuare questo discorso lì. In secondo luogo, non mi pare il caso di tirare in ballo la libertà di espressione e parlare addirittura di clima da tribunale militare Mi pare che qui nessuno voglia impedire a nessun altro di esprimere le proprie opinioni. Letizia può essere sarcastica e sferzante, ma anche lei non ha mai risDiablero usa dei toni forse troppo accesi e talvolta indisponenti, questo è vero, ma non ha mai impedito a nessuno di dire la sua, salvo poi demolirla, o almeno provarci, con precisione chirurgica. Si chiama dialettica. Qualcuno sembra pensare che libertà di espressione significhi: io posso dire ciò che voglio e nessuno deve replicare. Non è così che funziona. Nel momento in cui uno esprime la sua opinione deve accettare critiche e confutazioni. La sola cosa inaccettabile sono gli insulti. Tornando a parlare della storia, anzi delle storie, ribadisco quanto ho già detto: alla fine la prima non è brutta, ma nemmeno esaltante. I classici difetti della scrittura di Nizzi qui sono quasi del tutto assenti. Kit e Tiger non sono lì solo per far numero e non è poco. Il suo problema potrebbe essere che è una storia di ordinaria amministrazione. Senza infamia e senza lode. La seconda storia è difficile giudicarla senza conoscere il soggetto originale. Sarà perché sapevo che era stato scritto per una storia di 78 pagine e ne è venuta fuori una di 60, ma ho avuto la sensazione che Serra in fase di sceneggiatura lo abbia modificato semplificando rispetto alle intenzioni del soggettista. Ne è venuta fuori una storia carina , ma nulla di più. Apprezzabili i disegni della Mandanici.
    1 point
  10. Sbagli. Il mio personaggio è Coguaro. E, a onor del vero, Ruju ha ripreso il soggetto ma ha realizzato una sceneggiatura che rispecchia molto poco la mia trama. Avevo in mente di pubblicare il mio racconto originale, ma non l'ho fatto e non lo farò per rispetto prima di tutto per Boselli e poi per Ruju. Ecco un giudizio che non accetto, che dimostra che non hai capito assolutamente niente. Io adoro alcune storie di Nizzi, specialmente il primo Texone: se fossi dannatamente prevenuta (che significa dare un giudizio negativo a prescindere), non direi mai una cosa del genere. E questo è sintomo di scarsa capacità analitica: spari sulla croce rossa perché non ti piace il rosso. Se non hai afferrato il paragone, sarò più esplicita: esprimi giudizi superficiali. Ecco un altro tuo giudizio a conferma di quanto ho già detto. Non so se conosci il significato delle parole: astio è il rancore provato nei confronti di una persona da cui ritieni di aver ricevuto un grave torto. Portato all'estremo è un sentimento peggiore dell'odio. Se non sapessi che tu hai usato questa parola con la superficialità che ti contraddistingue, ti direi: "ma come ti permetti di bollarmi come un essere così schifoso?", ma sono sicura della tua immaturità e, per questa volta, ci passo sopra. Ma in futuro stai ben attento a sparare sentenze così offensive, perché io non sono uno zuccherino.
    1 point
  11. Condivido sia l'apprezzamento per l'uscita anticipata di un giorno dell'albo, sia per la sua complessiva configurazione. Effettivamente, questo primo numero sembra far prevalere la sua funzione introduttiva, con ampi richiami alla precedente avventura ambientata sempre sul monte Rainier, ma non ho trovato faticosa né fastidiosa la serie di spiegazioni o di riepiloghi (necessari per chi non avesse letto l'episodio antecedente e che fanno capire come Tex e pards possano già ambientarsi rapidamente e senza diffidenze/incredulità in una situazione ampiamente "extra"... ). Bocci rappresenta, a mio gusto, uno dei migliori disegnatori presenti al momento su Tex, con la sua capacità di rendere in modo molto accurato sia scene diurne sia notturne e anche molto bene i volti dei personaggi. Per chi fosse infastidito dalla sua tendenza a "riempire" di dettagli le vignette (io non sono fra questi), segnalo che ce ne sono anche una quindicina in cui compaiono le persone, ma con sfondo totalmente bianco (più altre in cui lo sfondo è estremamente stilizzato)... A mia volta, ricordo la prova grafica ugualmente molto valida di Bocci, sempre secondo il mio gusto, effettuata con La regina dei vampiri (dove compariva ancora El Morisco).
    1 point
  12. Per me è normale che sia sovraffollata e non esagera per niente. Bocci ha un tratto prettamente realistico, non poteva disegnare Kit e Tiger rinfilare cazzotti a due uomini su uno sfondo bianco, sono circondati come dovrebbe essere una rissa caotica che coinvolge tanti uomini.. De gustibus..
    1 point
  13. Grazie In caso ti faccio sapere ok?
    0 points
  14. Mi piacerebbe, anche se immagino quello che è rimasto nella tastiera, che tu completassi la frase. Davvero.
    0 points
  15. In realtà, sono le storie pubblicate finora sula serie regolare dal suo ritorno (e non solo...) che non ci dovevano stare. Ci saremmo almeno risparmiati quella storia grottesca e ridicola di Tex che fa migliaia di km, un viaggio di SETTIMANE, per essere su una barca LA PRECISA NOTTE in cui un origlione gli ha già detto che criminali faranno qualcosa di grave per fermare il battello (farlo saltare magari, o affondarlo facendo annegare tutti i passeggeri addormentati), e... vanno TUTTI a dormire. E quando sente un rumore sospetto, esce come un bischero in mutande disarmato e ai banditi deve chiedere umilmente scusa... La verità è che Boselli ha richiamato Nizzi perchè non sapeva più come fare a produrre la smodata quantità di pagine causata dalla folle proliferazione di testate di Tex. E ha raschiato il fondo del barile (Nizzi). E il fondo del barile è finito sulla serie regolare già troppe volte. Così facciamo precipitare anche le vendite di Tex ai livelli di Dylan Dog, perchè no? Hai un pubblico che si lamenta di disegnatori come Mastantuono o Font, e tu ci vorresti mettere ALESSANDRINI???? È vero che ci sono curatori di testate Bonelli che credono di poter "obbligare" il pubblico a comprare quello che vogliono loro, ma i risultati (sulle vendite) di certe pretese poi si vedono... E invece pare che sarà proprio lì che vedremo la sua prossima storia, mi dispiace per la tua tesi. La tesi sta benissimo, grazie! Il fatto che mettano uno a disegnare sulla serie regolare dopo averlo "provato" su Texone (prima) e Maxi o poi il cartonato a colori e aver saggiato il gradimento dei lettori è una cosa molto diversa dallo sbatterlo subito sulla serie regolare. O il fatto che Font adesso disegni sulla serie regolare adesso "dimostrerebbe" che da subito Sergio Bonelli si era arrischiato a pubblicarlo sulla regolare e non è più vero che all'inizio fu spostato in corso d'opera sul maxi? (e le ricordo solo io le lamentele sul volto di Tex dopo il suo Texone? Immagino che adesso dopo più di 500 pagine texiane ci abbia preso meglio le misure...o semplicemente con l'invecchiamento del parco disegnatori e la mancanza di disegnatori adatti, adesso non possono più permettersi di stare a sottilizzare troppo...)
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