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[17] [Almanacco 2010] La Banda Dei Messicani


Sam Stone
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Il soggetto non sembra male... chissà, forse ne uscir? una storia discreta... speriamo! L'ultima volta di Fusco, in ogni caso, è un occasione da non perdere. Un altro grande che se ne va, mannaggia, anche se io non l'ho mai situato fra i miei disegnatori preferiti!Titolo bellissimo: "La banda dei Messicani" mi fa venire in mente una delle migliori storie del Nizzi post-500, "Puerta del Diablo"!

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Guest Wasted Years

[...]Letteri,Nicol',Fusco è Ticci. Perchè questi quattro sono stati i veri pilasti, le colonne portanti del tex degli anni d'oro,? stato grazie a questi maestri che abbiamo potuto ammirare innumerevoli ed innumerevoli capolavori che sono situati nel cuore di un qualsiasi buon texiano. Cosè, dopo l'addio di Nicol' e Letteri, ora tocca a Fusco....... CHE TRISTEZZA!!!! :(:( :( :(:(

Anche Galep è stato una colonna, o mi sbaglio? Nicol' è stato il primo a mancare, ma anche di Galep si sente molto la mancanza, ed anche lui è stato fra le cinque colonne, oltre che essere stato LA COLONNA della serie. Secondo me, quando è arrivato Fusco Tex ha toccato un apice cioè è sempre stupendamente illustrato anche se con tanti stili diversi. Mancher? tanto nella serie, aveva un modo di rendere vive le scene che pochi disegnatori possiedono. GRANDE.
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Mi scuso non mi sono spiegato bene, mia colpa!!!!Wasted, hai detto una cosa giustissima!!... Ma io volevo dire che erano quattro, mettendo da parte per un secondo Galep, visto che è leggermente superiore a questi quattro grandi artisti. Nel mio olimpo texiano vedo galep sempre in cima alle vette più alte è sempre superiore a tutti gli altri grandi disegnatori, subito dopo di lui vedo: Nicol',Fusco,Ticci è Letteri (non sono in ordine di importanza) che, ripeto dopo Aurelio Galleppini, sono gli artisti che maggiormente hanno fatto la storia di tex. :)

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Siamo a Natale, l' anno nuovo si avvicina e chissà che anche Nizzi.......! :D  :rolleyes:  ;)

Tu sei troppo buono. :colt: In ogni caso, questa storia dovrebbe essere stata scritta tra il 2006 ed il 2007, in un periodo in cui Nizzi, con esiti alterni, ha mostrato comunque un certo sforzo nel costruire sceneggiature accettabili, quindi, chissà...

Comunque io gli Almanacchi ce li ho tutti e li ho sempre trovati interessanti nella parte redazionale. Quanto alle storie, concordo con Carlo. Ce ne sono state anche di buone, suvvia. ;)

Grazie. :inch:

In questo, poi, ci sono i disegni del Maestro Fusco, gli ultimi suoi per Tex, forse.... Un motivo in piu' per acquistarlo. :trapper:

Concordo. :trapper:
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Recentemente Civitelli ha visto alcune tavole provenienti da questa storia, definendole "stupende".

Quindi volete farmi credere che Fusco ha chiesto appositamente una storia breve per poterla disegnare con più calma e quindi meglio?Sarebbe stato bello se tutti i "vecchi" disegnatori avessero fatto così, le ultime di Galep e Letteri non erano certo capolavori.... :indiano:
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Guest Wasted Years

Nel mio quintetto magico non c'è Muzzi, per quanto mi piacciano diverse sue storie, e sono convinto che Fusco abbia completato un quintetto vero (senza crani macrocefali eterodisegnati) formidabile. Secondo me il suo tratto ha dato moltissimo alla serie, a cui ha fornito una serie di versioni grafiche bellissime, in storie con il clan dei cubani, le paludi della Lousiana, le storie del carnicero, e l'uomo con la frusta. Per citarne solo una piccola parte, in verità.
Tra i tardi 100 e i primi 200, con il Galep del Muerto, Letteri del Tesoro di Victorio e degli scorridori del Rio grande, il Fusco dei ribelli del canada, il Ticci dell'oro del colorado e il Nicol' di Trapper secondo me c'è da leccarsi i baffi.
Illustratori troppo bravi ed adatti al personaggio che, nonostante Tex vanti anche oggi il meglio del meglio in questo campo, nessuno che li abbia vissuti potr? scordare.
Sempre tristissimo l'addio di uno di questi. Per me pure Monti era da URLO, a dire il vero.
Rimane solo Ticci, anche se per fortuna ci sono tantissimi e bravissimi illustratori arrivati più di recente.
Come non amare il tratto di Civitelli e Villa?

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Condivido quanto detto da Wasted: come i ritocchi facciali di Galep credo dimostrino, la casa editrice ha sempre considerato Muzzi come la versione al quadrato dei tanti "ghost artists" che hanno fatto vivere Tex nel suo periodo eroico, mentre solo molto raramente la stessa sorte è toccata a Fusco ( mi viene in mente soltanto "Il clan dei Cubani", in cui alcuni volti sono stati ritoccati da Ticci ), considerato un membro a pieno titolo dello staff grafico texiano fin da "L'idolo di smeraldo". Non sono molto sicuro che, come ipotizza Magia Nera, la storia destinata infine all'Almanacco 2010 sia stata progettata in un solo albo per consentire a Fusco di disegnarla meglio, soprattutto perchè il disegnatore ligure, anche intorno all'ottantina di primavere, aveva una rapidit? di esecuzione quasi pari a quella di colleghi ben più giovani ( se non ricordo male, una decina di tavole al mese anche in questa estrema fase della sua attività ). In ogni caso, se con il suo ritiro, la prima generazione dei disegnatori texiani rimane rappresentata solo da Ticci, non è che per quella successiva le cose vadano meglio, dato che è rappresentata soltanto da Villa e Civitelli ( cioè di fatto, negli ultimi anni, dal solo Civitelli, visto che gli impegni di copertinista di Villa sono cresciuti in maniera esponenziale ). Tutti i disegnatori delle successive generazioni hanno iniziato la loro attività texiana in epoca successiva al ritiro di GLB e anzi ben addentro al quinto centinaio ( paradossalmente, dopo Ticci, Civitelli e Villa, il disegnatore di "Tex" con maggiore anzianit? di servizio tra quelli ancora attivi è uno straniero, ossia Ortiz, che ha esordito nella serie regolare col non lontanissimo n. 449, risalente al 1998 ).

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Tutti i disegnatori delle successive generazioni hanno iniziato la loro attività texiana in epoca successiva al ritiro di GLB e anzi ben addentro al quinto centinaio ( paradossalmente, dopo Ticci, Civitelli e Villa, il disegnatore di "Tex" con maggiore anzianit? di servizio tra quelli ancora attivi è uno straniero, ossia Ortiz, che ha esordito nella serie regolare col non lontanissimo n. 449, risalente al 1998 ).

Io inserirei anche un certo Venturi che ha debuttato nella serie regolare anche lui nel 1998. Ritornando a Fusco, in 36 anni di carriera sulle pagine di Tex, ha disegnato ben 27 storie di Tex(tante quanto Ticci), inclusa quest'ultima presente nell'Almanacco.
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Condivido quanto detto da Wasted: come i ritocchi facciali di Galep credo dimostrino, la casa editrice ha sempre considerato Muzzi come la versione al quadrato dei tanti "ghost artists" che hanno fatto vivere Tex nel suo periodo eroico,

Io non sarei molto d'accordo con quest'analisi, anche perchè ricordo che a Muzzi sono toccate alcune storie molto belle come: "La caccia" o "La Dama di Picche", Era praticamente l'esperto in storie cittadine.


mentre solo molto raramente la stessa sorte è toccata a Fusco ( mi viene in mente soltanto "Il clan dei Cubani", in cui alcuni volti sono stati ritoccati da Ticci ),

Credo sia stata l'unica occasione, in effetti.


considerato un membro a pieno titolo dello staff grafico texiano fin da "L'idolo di smeraldo". Non sono molto sicuro che, come ipotizza Magia Nera, la storia destinata infine all'Almanacco 2010 sia stata progettata in un solo albo per consentire a Fusco di disegnarla meglio, soprattutto perchè il disegnatore ligure, anche intorno all'ottantina di primavere, aveva una rapidit? di esecuzione quasi pari a quella di colleghi ben più giovani ( se non ricordo male, una decina di tavole al mese anche in questa estrema fase della sua attività ).

Su questo posso essere utile io, che posso citare direttamente Fusco in persona, da me incontrato in almeno tre occasioni a Città di Castello, in occasione di Tiferno Comics. Dopo la performance dei quattro albi di "Athabaska Lake" Fusco rimase fermo per un p?, anche perchè si operò di cataratta o qualcosa di simile. In seguito è stato lui stesso a richiedere che gli dessero solo storie brevi, sia per non affaticarsi troppo e fare un lavoro migliore "perdendo" più tempo sulle tavole (ed il suo ritmo, infatti, è sceso dalle 15/20 pagine mensili a circa 8/10). Per questo motivo rifiut? la storia del ritorno di Cane Giallo, che fu poi affidata ad Ortiz e che leggeremo a partire da giugno. Nizzi, allora, scrisse appositamente per lui "Moctezuma" (e sotto un certo punto di vista, poteva risparmiarselo :angry:) e questa.

La destinazione sull'Almanacco non l'ha decisa lui, ovviamente, ma deriva dal fatto che è la destinazione naturale di storie da un albo, anche se non sono mancati esempi (tra cui, appunto, "Moctezuma") di pubblicazione sulla serie regolare.
Vero è che è stato lui a richiederne la pubblicazione quest'anno e che Bonelli l'ha accontentato, posponendo la pubblicazione della storia di Torricelli originariamente prevista. Al vecchio Maestro non si poteva dire di no. :inch:

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Ecco alcune tavole in anteprima della storia di questo Almanacco tratte dal sito della Sergio Bonelli Editore:

Immagine postata
Immagine postata

Ragazzi,Civitelli aveva proprio ragione a dire che i disegni di Fusco in questa storia erano tutt'altro che poveri di qualita'. Accidenti!Non vedo nessun decadimento in queste tavole. Il vecchio e generoso Fusco sta dimostrando di essere, oltre che un grande artista, una gran persona, perche' ha deciso di abbandonare prima che qualche addetto ai lavori o qualche lettore gli facesse notare che i suoi disegni esternino i segni dell'eta'.

Grande Ferdinando! :inch::inch::inch:

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Grandissimo Fusco!!!La prima tavola è fantastica!!Speriamo che il Maestro ci ripensi-e poi, se si ritira lui che disegna ancora così, un Ortiz ad esempio, che dovrebbe fare?Anche la storia promette bene;mi sembra, soprattutto dalla prima tavola, molto dura e con un Tex molto deciso:credo che dall'almanacco di quest'anno non verremo delusi..

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Grandissimo Fusco!!!La prima tavola è fantastica!!Speriamo che il Maestro ci ripensi-

Per quanto col cuore sia d'accordo con te, sotot altri aspetti spero che non lo faccia. In questo modo almeno si ritira in bellezza. Spero solo che la storia sia all'altezza. :indianovestito:

e poi, se si ritira lui che disegna ancora così, un Ortiz ad esempio, che dovrebbe fare?

Quello che hanno fatto Galep, Marcello e Letteri prima di lui, suppongo. :colt:

Anche la storia promette bene;mi sembra, soprattutto dalla prima tavola, molto dura e con un Tex molto deciso:credo che dall'almanacco di quest'anno non verremo delusi..

Me lo auguro anch'io.
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e poi, se si ritira lui che disegna ancora così, un Ortiz ad esempio, che dovrebbe fare?

Quello che hanno fatto Galep, Marcello e Letteri prima di lui, suppongo. :colt:
Marcello era ancora molto molto bravo;Galep e Letteri sono Galep e Letteri, quindi ampiamente giustificati per i loro ultimi albi bruttarelli!
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  • Rangers

Trovo queste poche tavole in anteprima (che finalmente possiamo ammirare), stupende!!!Fusco ha fatto un lavorone, il suo ultimo saluto a Tex penso che sarà memorabile. Da quanto vedo, i disegni mi sembrano ancora migliori di Monctezuma (che non mi avevano comunque deluso). Non vedo l'ora che esca!! :trapper:

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Le ultimer prove di Fusco non mi erano piaciute molto, le sue tavole erano bruttarelle e si vedeva il passare del tempo nel grande maestro. Queste tavole in anteprima invece dimostrano uno sforzo straordinario per lasciare il miglior ricordo possibile, riuscendoci egregiamente. Grande onore e riconoscimento all'Immenso. P. s In redazione hanno scoperto la formula dell'eterna giovinezza?Speriamo ci ripensi e gli facciano disegnare un Texone se lo meriterebbe, senza fargli fretta però.

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  • 4 settimane dopo...
  • Rangers

L'ultima opera di Fusco, portata a termine con dignit?. Nonostante si veda il calo, confrontando il segno con la storia pubblicata ben 7 anni fa "Il Mercante Francese" (numero 508 e seguenti), Fusco si congeda dai lettori e da Tex con maestria!!Provo tristezza pensare che un altro disegnatore storico non torner? più a disegnare Tex; si chiude un'era e anche se è triste, forse in fondo è meglio così. :inch: Venendo alla storia: non male, anche se forse un p? troppo semplice e senza particolari colpi di scena. L'idea di base è buona:Tex, qui è accompagnato per una volta dal solo figlio Kit, e qui siamo già alla terza storia in poco tempo, in cui il giovane Willer ha finalmente un ruolo, anche se in tono minore rispetto a "Patagonia" e alla prima parte della storia in edicola "L'uomo di Baltimora".

Un Kit in tono minore, perchè è come se fosse un fantoccio nelle mani del padre, incapace di pensare o di decidere con la propria testa, ma ancora per fortuna in grado di sparare e far fuori qualche avversario. Sembra quasi che l'animo scalpitante del giovane Willer che trovavamo in passato, sia stato in questa storia domato, vedi ad esempio quando ha paura di non sveglarsi prima dell'alba :o :o !!!I due Willer hanno il compito di trasportare Ray Bonner fino al carcere di Yuma dove deve scontare l'ergastolo ed eventualmente cercare di strappargli i nomi dei complici. Ma giunto a Flagstaff, Tex trova il ragazzo morto avvelenato ed elabora prontamente un piano. E qui aveva indovinato l'amico Pedro: il giovane Willer prender? il posto di Ray per attirare i complici desiderosi di vendetta. Purtroppo i cattivi di turno, si rivelano (come spesso accade nelle ultime storie di Nizzi, dei deboli che cadono uno dopo l'altro sotto i colpi dei Willer. Stessa sorte riservata ai rinforzi di Duncan, il bandito sopravvissuto che trova aiuto da altri banditi messicani. Rimane comunque una buona storia, con qualche guizzo quà e là, come ad esempio la sparatoria al ranch.
Parlando di voti dico un quasi 7. Obbligatorio averla per rendere onore al grande Fusco!!! :trapper:
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Decisamente una buonissima storia!

Bella l'idea che ha Tex di utilizzare il figlio come controfigura del bandito condannato, senza questo stratagemma sarebbe stata soltanto la storia di un tentativo di liberare il rapinatore di turno oppure di ucciderlo per tappargli la bocca.
Sono in parte d'accordo con Sam quando dice che il giovane Kit sembra in certi tratti un p? sottotono, però tutto sommato non mi è parso in cattiva forma,
soprattutto nella sparatoria finale quando praticamente salva la vita al padre!I cattivi mi sono sembrati sufficientemente cattivi, niente di speciale, certo, però se non fosse stato per Kit, Tex avrebbe potuto rimetterci la pelle, e comunque la sparatoria finale li ha tenuti abbastanza impegnati.
Insomma, una storia con una buona dose di azione che, per essere lunga solo 110 pagine non ha deluso le mie aspettative. Cosè come non le hanno deluse i disegni di Fusco, che ha dato l'addio al nostro Ranger in un modo degnissimo, forse nel momento migliore in cui poteva farlo. Mi associo al 7 complessivo che dato Sam per la storia nel suo complesso.
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Se vi piacciono i vari servizi dell'almanacco benissimo, ma se lo comprate soprattutto per Tex, allora andate dal giornalaio, e se vi riesce provate a leggere anche solamente le pagine 44-45, con contorno di 46-48-49: se per voi sta in piedi, se per voi è degno di Tex e non di Paperino, allora compratelo. Mi sono bastate le prime due pagine citate per farmi andare letteralmente in bestia, cosa veramente difficile, volevo scrivere subito anche molto pesantemente, però perchè rovinarsi il fegato per un misero fumetto, finiamolo con non chalance. Questa roba non è pubblicabile, potrebbe essere benissimo intitolata: ?Bestiario Texiano?, con un'avvertenza in fondo: ?Nuoce gravemente alla salute?. E? un perfetto campionario di quello che non vorrei mai vedere in un fumetto, in Tex in particolare, una vera collection di brutture, non mi metto neanche a fare l'elenco, una delle più brutte storie di Tex, forse la più brutta in assoluto. Povero Tex, mi fa veramente pena vederlo ridotto così, ci sto veramente male. Io non ce l'ho con chi scrive, ogni autore è sacro, merita il massimo rispetto soprattutto quando una sua storia non è ben riuscita o quando è in declino, io ce l'ho con chi pubblica, con chi ha il coraggio di pubblicare storie di questo genere che sono un insulto ai lettori. Penso che meritiamo di meglio, per lo meno io penso di meritarlo, o forse no, visto che i soldo glieli ho dati. Una storia così basta sapersela far scivolare di dosso e pensare che fra un pochino ci sarà il mitico Lord a rimettere le cose a posto. Devo trovare una cosa positiva? Fusco, che non ho mai gradito molto ma che col tempo ho imparato ad apprezzare, mi ha sorpreso piacevolmente.

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E? un perfetto campionario di quello che non vorrei mai vedere in un fumetto, in Tex in particolare, una vera collection di brutture, non mi metto neanche a fare l'elenco, una delle più brutte storie di Tex, forse la più brutta in assoluto.

Addirittura la più brutta storia di Tex in assoluto!Ma quali sono le brutture che non ti sono andate già??
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  • Rangers

Beh secondo me caro Jack, esageri nel definire questa come la più brutta storia di Tex. Non nego che ci sia qualche comportamento un p? strano nei discorsi del giovane Willer

(come la già citata scena in cui ha paura di non svegliarsi prima dell'alba)
ma la storia non è così malaccio, forse un p? semplice, senza grossi colpi di scena e facilmente dimenticabile dai lettori saltuari, ma priva di grossi difetti. Ognuno comunque ha le sue opinioni, su questo non ci piove!!! :trapper:
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quando un albo non mi piace mi domando sempre perchè non riesco ad apprezzarlo, che limiti ho io per non godere come altri a cui la storia è piaciuta, ma in ultima istanza la questione sui gusti è irriducibile. Difficilissimo convincermi che il texone di Magnus sia un capolavoro come storia e come disegni, difficilissimo che io provi a convincere qualcuno che questa storia non è pubblicabile. Io spero davvero che piaccia veramente a tutti voi, davvero, almeno qualcuno gode mentre io mi rodo il fegato. Quello che scrivo sotto è aria fritta, a chi piace piace.

Quali brutture?Tex preveggente sa che i banditi ovviamente non sanno se hanno ammazzato il prigioniero, lo sceriffo non sa far di meglio che bere, e il bandito ovviamente se ne sta a dormire per il resto della giornata e per tutta la notte, non potrebbe assolutamente provare a verificare l'efficacia del veleno, no, troppa fatica, pensa che poteva mandare qualcuno a controllare, ma è troppo imprudente, e la meravigliosa idea di Tex di far camuffare il figlio, perchè, ancora, sa che oltre al bandito demente anche i cittadini sono dementi e non possono assolutamente riconoscerlo, visto che "tutto il paese ha assistito alla nostra partenza". Quest'inizio fa sè che tutta la storia non stia in piedi, l'ho voluta rileggere diverse volte perchè non mi sembrava possibile. Sono le sensazioni di pancia che contano, i singoli episodi successivi non sono puro accanimento pagina per pagina, sono tracce che la pancia non può non seguire. Appena si vede il cane si capisce che cagna ci cova: detto fatto, chi avverte Tex dell'arrivo dei banditi? Il novello Lassie o Rintintin, chiaramente Tex non poteva prendere delle precauzioni, contando sul favoloso "culo" che si ritrova, e poi, che diamine, ci sono le pecore, questa è veramente una novità straordinaria, che se non sbaragliano i banditi che più fessi non si può poco ci manca, poi c'è il classico traditore-informatore in punto di morte, altrimenti chi darebbe l'imbeccata a un Tex che non saprebbe indagare neanche su un gattino sull'albero, tanto per restare fra animali, e sarebbe in guai seri. Perchè poi Kit il bamboccione, fuori dalla riserva per legge a 18 anni, non si è mai tolto la benda neanche per sparare? Per non farsi riconoscere, per imitare Gilasè Mah. Il Tex preveggente dell'inizio diventa stranamente ignorante: "Abbiamo solo una vaga indicazione di dove può essersi diretto...". S?, a casa mia. E il grande bandito Lolo Chavez (sbaglio o è esistita una ben più affascinante e ben più tosta Lola Chavez?), su Bonner: "... dopotutto gli avete dato prova di volerlo liberare". Eh? Mi ci vuole un pizzicotto, forse sto dormendo. E durante la sparatoria finale Kit-bamboccio-Gilas sottolinea con enfasi i ben due dicasi due colpi di fortuna che gli hanno permesso di evitare l'agguato, battuta assolutamente inutile, che se stava zitto era meglio, ci facevano una figura migliore, tanto per sottolineare per bene che mica è merito loro se una volta tanto non si sono fatti cogliere impreparati. Sembra che ci si goda: Tex o è un inetto o ha una fortuna sfacciata, qui avrebbe del merito, no, bisogna ricordare che non è stato bravo neanche stavolta, se non si ridicolizza da solo ci si mette il figlio a farlo. E il figlio, degno di tale padre, non muove un dito se non viene imbeccato: "Mi faccio sentire anch'io, adesso?", e "Posso entrare in gioco, ora?". No, fatti pure una briscolina che è meglio. Questo Duncan poi è favoloso: pensa sia Bonner a sparargli perchè alleato di Tex, talmente fesso da lasciargli una pistola, un sospettino neanche per idea. Qui tutti giocano a pensare che l'altro sia più fesso, e il bello è che hanno perfettamente ragione!Il bamboccio figlio, Gilas Willer, che continua a tenere ancora l'inutilissima benda sull'occhio anche alla resa dei conti, si riscatta salvando il babbo che un po' bamboccio qui lo ?, nulla di grave, diciamo che di grosse figuracce non ne fa, però si sottolinea sempre questa sua inadeguatezza a fronteggiare la situazione. E il bottino? Lo riveler? Duncan in galera, dandoci così lo spunto per il prossimo almanacco. Bastano? Se non è l'albo più brutto, poco ci manca. Ho visto delle volte dire "questa è una storia di Zagor, o di Mr No, su Tex": questa è una storia di Paperino, o al massimo, di Braccio di Ferro. Il fatto di cancellare le prime righe del mio messaggio precedente, in cui io avvertivo di stare attenti prima di spendere per quest'albo, lo accetto perchè non sono in casa mia. Ma qualcuno qui ha un contratto con la Bonelli?Io mi sono vergognato di avere speso 5 euro e 70, poi gli articoli saranno anche tutti favolosi, ma non mi interessano più di tanto, fosse stato sulla serie regolare ci posso anche passare su, ma spendere più del doppio per questa storiellina impubblicabile mi rimane sul gozzo.
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Contiene spoiler.


Ho tra le mani l'Almanacco del West che oggettivamente è anche l'ultima storia di Fusco. A prescindere da tutto il resto, è questo che maggiormente conta per me, che con le sue storie sono cresciuto e le ho anche tanto amate, per la robustezza del suo Tex e la simpatia dell'eroe che il sorriso sempre nelle labbra riesce ad emanare, per le sue tavole giustamente definte "michelangiolesche" e le sue vgnette che in passato ho definito "vulcaniche", perchè prima ancora di tanto cinema "spazzatura" futuristico che ci aspetta in questi giorni dietro l'angolo, sono state tridimensionali. Fusco è stato incontestabilmente uno dei grandi maestri del novecento. Vorrei che fosse chiaro che questo Almanacco sarebbe di per se speciale fosse solo perchè è l'ultima storia che reca la sua firma. Dal 1975 ci ha accompagnato, è uno dei disegnatori storici, cronologicamente solo Ticci è rimasto a precederlo e quindi a grande distanza, dopo di lui, Civitelli e Villa. L'ultima storia della serie regolare è stata "Moctezuma", non certo un'avventura memorabile. Per questo motivo, quello che è stato l'augurio non solo mio ma di moltissimi altri, è che il vecchio Fusco ci abbandonsse con una storia finalmente all'altezza della sua fama e per molti giorni ho covato la delusione di vedere il suo ultimo lavoro relegato tra le pagine di un Almaacco del West, che non tutti comprano, che non tutti leggono. Sembra che dietro questa scelta ci sia stata la stessa volont? del disegnatore, ma adesso, dopo aver letto quest'ennesima storia insignificante scritta da Nizzi, capisco meglio le ragioni della scelta, anche da parte dell'editore. Anzi, dico di più, la condivido.

Non che la storia sia illegibile, sia chiaro. Il dato di partenza è indubbiamente interessante e dopo l'omaggio copertina a Fusco ( è la prima volta, mi sembra ), buona l'idea della paginetta di premessa che ci spiega come, dopotutto, l'idea non sia neanche nuova, ma ricalchi in parte il soggetto di un famosissimo film western americano, "Quel treno per Yuma".

Il bandito Ray Bonner è però morto nella sua cella in attesa dell'arrivo di Tex Willer e se non fosse stato per l'idea banale dell'avvelenamento, sarei rimasto sorpreso dalla piacevolezza delle primissime pagine. L'idea della sostituzione con Kit Willer non è niente male ( i cambiamenti d'identit?, se ci fate caso, nelle storie di Nizzi sono sempre stati da annoverare tra le cose migliori e più riuscite ).

Kit Willer pare quindi destinato ad avere un bel ruolo in questa vicenda, almeno è quello che sembra all'inizio. Non mi disturbano i suoi lamenti adolescenziali ( lo stesso Boselli glieli mette in bocca ) quando si proclama un dormiglione, incomincia a stupire il fatto che la svegliata gliela di veramente il padre!!! Quello che verr? dopo non lo metter? purtroppo in miglior luce e il ragazzotto finir? per confondersi, macchiettisticamente parlando, con l'altro pard Kit Carson, lasciato a casa questa volta per raggiunti limiti d'età: i suoi anni insomma non gli avrebbero certo permesso di abbandonare Flagstaff senza destare i sospetti del complice della banda.

Da quando i due rangers lasciano la cittadina di Flagstaff diretti a Yuma tutto diventa però di un'assordante banalit?. E' un copione che abbiamo letto migliaia di volte e l'autore non inserisce nemmeno un elemento di novità in modo da diversificarlo dagli altri. Penso ad esempio alla storia che ricalca il medesimo canovaccio, quella in cui Tex fa da scorta all'evaso colonnello Oliveira ( la storia è "Caccia ai diamanti" ), che era tutt'altro che una signora storia ( sia chiaro ), ma che si leggeva con piacere e conteneva al suo interno tanti elementi di sorpresa e di rottura. Qui invece niente, anzi il colpo da maestro di Claudio Nizzi si riassume in quella manciata di pagine ambientate dall'ovejero messicano.

Sono pagine che lasciano correre un lungo brivido nella schiena... decine e decine di pecore inferocite lanciate contro i banditi, che finiscono travolti, mettendosi così allo scoperto in modo tale da essere abbattutti come un mucchio di statuine da parte dei nostri due pards. Nei giorni scorsi, Tito Faraci parlava nel suo bliog della difficolt? di inscenare in maniera credibile una sparatoria e citava quale modello di perfezione in questo senso la storia contenuta in un altro speciale, scritto però da Mauro Boselli, e intitolato "Gli assassini" ( texone numero 12 ). In questa sparatoria, come d'altronde in quella successiva che vede coinvolti il sopravvissuto Duncan accompagnato alla banda dei Messicani di Lolo Chavez ( ancora una volta da segnalare l'assurdit? nella scelta del titolo in sede redazionale ), si riscontrano tutti i limiti di una sceneggiatura che definire povera è un eufemismo. Dispiace dirlo, perchè l'autore Nizzi aveva in passato ben altra levatura, ma le storie di oggi ( come degli ultimi anni ) mostrano ormai uno scrittore visibilmente alle corde, che ha ormai toccato il fondo.

Mi dispiace per Fusco, che si congeda da noi con una storiellina che i suoi disegni contribuiscono altamente ad elevare al cinque di voto ( che è quello che mi accingo a dare ), dispiace che abbia deciso di mollare quando una sceneggiatura di Faraci era pronta per lui e ce lo avrebbe fatto ricordare come veramente merita di essere ricordato ( e nelle pagine interne dell'almanacco non leggo purtroppo nessun tributo o ringraziamento ), dispiace perchè il suo tratto non sembra soffrire troppo del peso degli anni ( vorrei dire niente, è un autore da TEXONE, testi di Boselli, per chi ci legge ), non è giusto insomma che ci lasci così.

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