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TWF - Tex Willer Forum

[640/642] Giovani Assassini


Sam Stone
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Non so se Kit lo trovi simpatico, o se semplicemente abbia riconosciuto delle azioni positive di Kid... in fondo salva la sorella e la madre dal patrigno, oltre a impedire a No Face di uccidere Donna. Magari crede che il legame con la sorella lo terr? lontano dai guai. O, più semplicemente, si è ricordato di quando anche lui, insieme a Carson, faceva il rapinatore di banche... laughing Non credo che torner? a delinquere, nemmeno con l'uso delle gambe. Ma, come ho già detto, Philip Rainey è un personaggio complesso, difficile da inquadrare. Vedremo cosa succeder? in Canada.

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Come protagonista di un mondo che non esiste se non nella fantasia, quel Tex non sbagliava nelle sue decisioni, non aveva bisogno di filosofeggiare, di farsi domande, di avere dubbi.

Se proviamo a "scolorare" la celebre camicia gialla e la facciamo diventare bianca avremo il Tex odierno, cioè il fratello ( piu' "scapestrato" ) di Ken Parker. Ma sempre "fratello". Con tanti saluti ad un Personaggio verso il quale il lettore medio sognava di immedesimarsi. Se diventa uno "qualunque" ( già aveva "contribuito" l'ultimo Nizzi ), come lo ha fatto diventare Boselli che, tra l'altro, ne è pure il curatore ed è l'unico che scrive con assiduit? ( non venitemi a raccontare del "peso" di Manfredi e Faraci o Ruju, il cui apporto è stato finora pressoch? irrilevante, come storie scritte, e per Faraci pure per la poca qualità, purtroppo ), allora davvero addio al caro "vecchio" Tex. Con la morte nel cuore. :(
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Ci sono varie cose interessanti e varie inesattezze in quanto ho letto. La peggiore (non sto a vedere chi l'abbia detta) è che Tex abbia un "codice ferreo". Non è vero. Tex fa giustizia, è vero. Ma non è THE PUNISHER. E non è neppure DEXTER. Il Tex di GL Bonelli lascia andar liberi diversi delinquenti. In lui il potere di "grazia" supera di gran lunga l'ansia della punizione. Tex non è uno sbirro giustizialista. E' un giusto, il che è diverso. I giusti dubitano. L'altra sciocchezza che ho letto è che Tex non si tormenta quando deve giudicare un uomo. Il vostro Tex è forse ROBOCOP? Temo che molti leggano Tex tramite le loro personali pulsioni di vendetta e la loro granitica e un po' grigia moralit?... Tex è il personaggio di GL Bonelli, un anarchico libertario di destra, un uomo complesso, che odiava i dittatori ma poteva fraternizzare con un gangster. Come accade nei film di Hollywood dell'epoca d'oro. Tex è un ex-fuorilegge. Tex è ispirato a D'Artagnan, che nei "Tre Moschettieri" insegue per tutto il romanzo Rochefort, il complice della diabolica Milady, duella con lui tre volte ferendolo sempre. La terza volta gli porge la mano e l'abbraccia. E in "Vent'anni dopo" sono AMICI!E' come John Gordon di Edmond Hamilton, che combatte l'avventuriero spaziale Sher Khan, colpevole di STRAGI, ma poi, nel seguito, si mette al suo fianco per una giusta causa. E' come IL Corsaro Nero, che compie arrembaggi e massacri (di innocenti bystanders) per la sua vendetta. E' un eroe di quei tempi l', non un eroe della parocchia o del commissariato di zona. Questa è l'Avventura, folks! Non è fatta per borghesi piccoli piccoli che pesano bene e male col bilancino un po' ipocrita del bravo padre di famiglia.

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Premettendo che purtroppo non hai letto questa meraviglia. Se pur non leggendola pensi che Boselli stia "sbagliando candeggio" sinceramente e con simpatia non posso che dirti addio "caro vecchio CdA". Te lo dico con simpatia e senza frecciatine... dopo due meraviglie come El Supremo e Giovani Assassini SE pensi ad un Tex in declino purtroppo non ho niente da argomentare... troppo lontane le distanze. Io sto rileggendo per l'ennesima volta la serie dal numero 1. E leggendo parallelamente i due periodi di Tex godo da matti sia dello ieri che dell'oggi. Quindi, da parte mia, Tex è vivo e lotta insieme a noi.

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Premettendo che purtroppo non hai letto questa meraviglia. Se pur non leggendola pensi che Boselli stia "sbagliando candeggio" sinceramente e con simpatia non posso che dirti addio "caro vecchio CdA". Te lo dico con simpatia e senza frecciatine... dopo due meraviglie come El Supremo e Giovani Assassini SE pensi ad un Tex in declino purtroppo non ho niente da argomentare... troppo lontane le distanze. Io sto rileggendo per l'ennesima volta la serie dal numero 1. E leggendo parallelamente i due periodi di Tex godo da matti sia dello ieri che dell'oggi. Quindi, da parte mia, Tex è vivo e lotta insieme a noi.

Gualdo ti "quoto" in pieno... Anche io come te affianco la lettura del Tex attuale con quella degli albi passati ( vado a periodi, quest'anno ho iniziato dal 42 al 59, ora sono ripartito dal 16,"Il Fuoco", incuriosito dallo spoiler sul ritorno di Redmond) e come te mi divertono le avventure odierne come quelle del bel tempo che fu, ovviamente non tutte da 10 in pagella , ieri come oggi, ma ... tant'?. E come te ritengo sacrosanto non criticare , positivamente o no ,Tex se non lo si legge più.
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L'altra sciocchezza che ho letto è che Tex non si tormenta quando deve giudicare un uomo. Il vostro Tex è forse ROBOCOP? Temo che molti leggano Tex tramite le loro personali pulsioni di vendetta e la loro granitica e un po' grigia moralit?...

Caro Borden, è esattamente così: il Tex Willer che ho conosciuto io NON si tormenta quando deve giudicare un uomo. Segue il suo istinto, che lo guida sempre verso la soluzione (che lui giudica, e che dunque "?") migliore. In questo finale, Tex NON segue il suo istinto. Pensa, riflette, rimugina, si tormenta, e alla fine mette ai voti la sorte di un uomo. E non è tutto: va in minoranza, e alla fine si fa all'opposto della soluzione che egli reputava, istintivamente, come "giusta". Mi sembra alquanto semplice, come questione. E riguarda il personaggio in sè, non i gusti o le pulsioni di chi lo legge.
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  • Collaboratori

Tex è un ex-fuorilegge. Tex è ispirato a D'Artagnan, che nei "Tre Moschettieri" insegue per tutto il romanzo Rochefort, il complice della diabolica Milady, duella con lui tre volte ferendolo sempre. La terza volta gli porge la mano e l'abbraccia. E in "Vent'anni dopo" sono AMICI!

C'è bisogno di qualche esempio texiano? Quoto dal libro di Guarino Tex secondo Nizzi, sentite cosa ne pensa l'autore modenese:

[...]non mi dispiaceva l'idea che nella storia conclusiva del ciclo della Tigre, Tex, dopo molte vicissitudini, giungesse a diventarne alleato, sia pure in maniera conflittuale, e lo aiutasse a rientrare in possesso del suo regno[...]

Cosa che già era avvenuta, dopotutto, con Barbanera.
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L'altra sciocchezza che ho letto è che Tex non si tormenta quando deve giudicare un uomo. Il vostro Tex è forse ROBOCOP? Temo che molti leggano Tex tramite le loro personali pulsioni di vendetta e la loro granitica e un po' grigia moralit?...

Caro Borden, è esattamente così: il Tex Willer che ho conosciuto io NON si tormenta quando deve giudicare un uomo. Segue il suo istinto, che lo guida sempre verso la soluzione (che lui giudica, e che dunque "?") migliore. In questo finale, Tex NON segue il suo istinto. Pensa, riflette, rimugina, si tormenta, e alla fine mette ai voti la sorte di un uomo. E non è tutto: va in minoranza, e alla fine si fa all'opposto della soluzione che egli reputava, istintivamente, come "giusta". Mi sembra alquanto semplice, come questione. E riguarda il personaggio in sè, non i gusti o le pulsioni di chi lo legge.
Caro Tahzay, la tua interpretazione ?, mi spiace dirlo, limitata e limitante. Come ha dimostrato altre volte nel corso della sua storia (potrei citare "Caccia all'uomo", ma è chiaro che non è del tutto canonica) Tex ha le idee chiare, ma questo non significa che è un robot. Quel che appare è solo il risultato delle sue riflessioni, in genere rapidisisme. Ma non è che non sia dotato di vita interiroe e di dubbi, altrimenti non sarebbe un uomo (o non sarebbe un granch? come uomo, sarebbe Stalin o Hitler). La situazione in cui l'ho posto è un po' nuova e ardua. Lui non avrebbe mai mandato in galera un uomo menomato (Tiger forse sè, o avrebbe fatto peggio :trapper: ). Che brutta impressione avrebbe dato. Bruttissima! Però Tex è convinto che Kid sia una mela marcia. Ma pensa che quel che gli sia successo sia una buona punizione, in sè. Potrebbe essere l'occasione per redimersi e a Tex INTERESSA LA REDENZIONE NON LA LETTERA DELA LEGGE. Ergo, arriva a una soluzione di compromesso, mette la cosa ai voti e brontola un po'. In ogni caso, il fatto che Tex sbagli ogni tanto è pure canonico. Non ha forse sbagliato ne "I delitti del lago ghiacciato"? E in molte altre storie di Bonelli e di Nizzi? Io stesso gli ho fatto dire che non sbaglia "QUASI mai". E poi questo mi serviva per il dannato seguito che sarà SORPRENDENTE e che con Kid in galera non avrei potuto fare. In questi casi l'autore ha sempre ragione. Perchè è l'autore. Pensa te se devo privarmi/vi di una buona storia per un dannato cavillo da giustizialisti miopi.
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Tex può sbagliare ed è giusto che sia così. Ma attenzione a non raggiungere gli estremi de " I delitti del lago ghiacciato". In quella storia il ranger fa la figura del pollo e viene preso sistematicamente per i fondelli da Macredy, salvandosi solo grazie ad un incredibile colpo di fortuna finale, senza il quale avrebbe perso la partita su tutti i fronti. Ci vuole una via di mezzo. Un Tex normale, n° Robocop n° idiota totale.

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C'è una gran confusione, e non capisco cosa c'entrino nel discorso giustizialismi, legalit?, errori et similia.
Tex è dotato di vita interiore e dubbi nella misura in cui è un essere umano, ma il personaggio Tex non discute, non si tormenta e non rimugina. Segue il suo istinto, e di esso si fida ciecamente. E' stato creato "positivo" ed "ottimista" da G. L. Bonelli, e come tale agisce. Quando Tex lascia andare al suo destino un ladro o un assassino, è SEMPRE convinto che quest'ultimo "non si fermer? sino ad aver fatto scoppiare il cavallo", o che di l' in avanti proceder? sulla retta via, o che andr? incontro alla giusta punizione (esempio: "L'oro del Colorado").
Quando lascia libero qualcuno (palesemente colpevole) di "andare a farsi impiccare altrove", diversamente, accetta l'ipotesi di lasciare libere mezze tacche, furfantelli e gente incline a seguire la via del male, giudicandoli antagonisti dei quali non vale la pena curarsi o la cui "pericolosit? sociale" è accettabile.
Non li chiama n° li definisce "pericolosi assassini", mentre li lascia andare.
Questo finale è antitexiano non perchè Tex commetta un errore, ma perchè è tormentato (prima e dopo) dall'idea di non stare facendo la cosa giusta.
Dove "giusta" non sta per "legalmente giusta" (così chiariamo ogni dubbio), ma per coerente con quello che gli suggerisce il suo istinto, con il suo ottimismo di fondo, con la sua "solarit?" complessiva di personaggio.
Deve prevalere la pietas per un giovane oramai menomato, le istanze garantiste (fare in modo che non possa più nuocere), la speranza di una redenzione ricollegata ad un nuovo ambiente di vita, lontano? Qui ogni lettore può avere la sua opinione. Ma è Tex che deve ergersi, caratterizzare il finale con personalit? e fornire la sua interpretazione della vicenda (giusta, sbagliata o discutibile che sia), assumendosi le relative responsabilità.
Tex è il centravanti, è lui che deve presentarsi sul dischetto per calciare il rigore.
Senn° parliamo di "Tex Parker", e non ci pensiamo più.

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C'è una gran confusione, e non capisco cosa c'entrino nel discorso giustizialismi, legalit?, errori et similia.
Tex è dotato di vita interiore e dubbi nella misura in cui è un essere umano, ma il personaggio Tex non discute, non si tormenta e non rimugina. Segue il suo istinto, e di esso si fida ciecamente. E' stato creato "positivo" ed "ottimista" da G. L. Bonelli, e come tale agisce. Quando Tex lascia andare al suo destino un ladro o un assassino, è SEMPRE convinto che quest'ultimo "non si fermer? sino ad aver fatto scoppiare il cavallo", o che di l' in avanti proceder? sulla retta via, o che andr? incontro alla giusta punizione (esempio: "L'oro del Colorado").
Quando lascia libero qualcuno (palesemente colpevole) di "andare a farsi impiccare altrove", diversamente, accetta l'ipotesi di lasciare libere mezze tacche, furfantelli e gente incline a seguire la via del male, giudicandoli antagonisti dei quali non vale la pena curarsi o la cui "pericolosit? sociale" è accettabile.
Non li chiama n° li definisce "pericolosi assassini", mentre li lascia andare.
Questo finale è antitexiano non perchè Tex commetta un errore, ma perchè è tormentato (prima e dopo) dall'idea di non stare facendo la cosa giusta.
Dove "giusta" non sta per "legalmente giusta" (così chiariamo ogni dubbio), ma per coerente con quello che gli suggerisce il suo istinto, con il suo ottimismo di fondo, con la sua "solarit?" complessiva di personaggio.
Deve prevalere la pietas per un giovane oramai menomato, le istanze garantiste (fare in modo che non possa più nuocere), la speranza di una redenzione ricollegata ad un nuovo ambiente di vita, lontano? Qui ogni lettore può avere la sua opinione. Ma è Tex che deve ergersi, caratterizzare il finale con personalit? e fornire la sua interpretazione della vicenda (giusta, sbagliata o discutibile che sia), assumendosi le relative responsabilità.
Tex è il centravanti, è lui che deve presentarsi sul dischetto per calciare il rigore.
Senn° parliamo di "Tex Parker", e non ci pensiamo più.

Infatti DECIDE... di lasciarlo andare. Sotto sorveglianza.


Dici una colossale ingenuità. Tex, come Don Chisciotte col mulattiere, NON PUO' affatto SAPERE se quelli che lascia andare diventeranno DAVVERO dei bravi ragazzi. Tex non è onniscente n° onnipotente. N° gli frega di esserlo.

Io e Nolitta l'abbiamo messo davanti a questa contraddizione in Golden Pass, facendo TORNARE alla fine i due che aveva graziato all'inizio e che per la loro scelta sbagliata alla fine perdono la vita.

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  • Sceriffi

E poi questo mi serviva per il dannato seguito che sarà SORPRENDENTE e che con Kid in galera non avrei potuto fare. In questi casi l'autore ha sempre ragione. Perchè è l'autore. Pensa te se devo privarmi/vi di una buona storia per un dannato cavillo da giustizialisti miopi.

Alla fine di tutti i lunghissimi discorsi e le variegate elucubrazioni lette, tutte ovviamente ed assolutamente legittime, è esattamente questo che conta: Borden ha (ri)trovato un bellissimo personaggio e ne ha ancora bisogno, ha introdotto una novità assoluta, ha inventato un finale aperto ed originale e semplicemente tutti noi, pro o contro che siamo, vogliamo vederlo e viverlo prossimamente, nessuno escluso e questa discussione ne è la prova. Non so se il Kid torner? a delinquere, probabilmente riacquister? l'uso delle gambe e potrebbe allenarsi a sparare ancor meglio con la sinistra, o se Molly passer? definitivamente dalla parte del male al fianco o al posto suo, a questo punto tutto potrebbe essere, ma in ogni caso il seguito SORPRENDENTE che ci preannuncia l'autore ce lo rende già mitico e rende noi impazienti di vedere cosa succeder?. Boselli ha già acquisito alla cieca un buon numero di lettori di quel prossimo albo e da bravissimo curatore della serie qual è (oltre alla indubbia bravura come autore) ha già ottenuto il suo scopo, compresa la curiosità ipocrita di Capelli d'argento per il quale non saranno pochi è in più o in meno a fare la differenza...
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2) le guardie alla villa di Gradson non sono state contate negli omicidi commessi da Rodelo. Erano tutti mostri? O facevano semplicemente il proprio mestiere? Ai posteri l'ardua sentenza.

Tutti quelli che lavorano presso Gradson sapevano benissimo per "chi" lavoravano, sapevano benissimo chi era Gradson. Il segratario ad esempio nel secondo albo accoglie la banda che deve dare la caccia ai due fratelli e ci viene fatto capire con discorsi espliciti che non è la prima volta che organizza affari sporchi per Gravson, nel terzo albo non ci pensa due volte a sparare alle spalle per uccidire... insomma non mi sembra un tenero agnellino ne lui ne gli altri che si trovavano nella villa.
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Non parlavo del segretario Murdoch, che si guadagna la sua sorte sparando dietro le spalle a Rodelo, oltre che organizzando chissà quali complotti. Ma di Ramirez e Ortega. Il fatto che lavoravano per un criminale non li rende automaticamente corresponsabili di tutto ciò che faceva Gradson... non è quindi automatico, almeno a mio avviso, che meritassero la morte. Poi magari saranno stati dei poco di buono, ma questo nella storia non ci viene detto. Quei due omicidi per me sono gratuiti... ma del resto, da Kid Rodelo mi aspetto questo e altro. Poi magari Borden ci stupir? facendo redimere Rodelo ( mi auguro di no), ma fino ad adesso il Kid sembra proprio irrecuperabile.

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  • Collaboratori

Senza offesa per nessuno, sono belli questi scambi di vedute, ma 1 ) Boselli sa il suo lavoro e soppesa col misurino cosa fa su Tex 2 ) la storia è eccellente ( non fosse per i disegni Font ) 3 ) mettere in discussione personaggio, testata e curatore per un finale che può non piacere, significa dire che rimpiangiamo le storie piatte, che più piatto non si può, che ci è stato dato leggere fino a non molto tempo fa, storie che sembravano compitini da scuola primaria, dove non c'era nessun sussulto: ce le siamo già dimenticate ?

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Senza offesa per nessuno, sono belli questi scambi di vedute, ma 1 ) Boselli sa il suo lavoro e soppesa col misurino cosa fa su Tex 2 ) la storia è eccellente ( non fosse per i disegni Font ) 3 ) mettere in discussione personaggio, testata e curatore per un finale che può non piacere, significa dire che rimpiangiamo le storie piatte, che più piatto non si può, che ci è stato dato leggere fino a non molto tempo fa, storie che sembravano compitini da scuola primaria, dove non c'era nessun sussulto: ce le siamo già dimenticate ?

Quando scrivi queste cose, caro Ymalpas, non posso che appaludirti. :inch: clap


Mille volte meglio una storia che fa discutere di una che fa addormentare. :trapper:

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Giusto per ricordare a tutti che le cose non sono così lineari come le crede qualcuno di voi.

Esistono esempi in storie di G. L. Bonelli (quindi del creatore di Tex, uno che avrebbe dovuto sapere come doveva comportarsi Tex... a meno che non pretendiate di insegnarlo anche a lui... cosa che da parte di qualcuno non mi stupirebbe) in cui assassini sono stati lasciati liberi senza alcuna garanzia del loro comportamento futuro o comunque condonando il loro comportamento passato (e in alcuni casi hanno scatenato l'ansia giustizialista di qualcuno a cui la cosa non è andata giu).

Mi viene in mente la storia che io chiamo "la rivolta" (n.56/58) in cui Tex lascia libero (e nella sua posizione) il fratello superstite dei due che dirigevano la ferrovia rivale, che avevano ordinato più di un omicidio, in cambio della promessa di comportarsi bene in futuro.
Che dire poi del finale di "La foresta pietrificata" in cui la questione viene risolta "diplomaticamente" con gli speculatori che pure avevano ordinato i raid dei finti indiani contro le fattorie che volevano sgomberare?
E infine, nell'ultima storia scritta da GLB, "Il medaglione spagnolo", Tex lascia andare i messicani che avevano rapito la ragazza indiana e questi raggiungono un vicino ranch ne uccidono gli abitanti e poi si armano per andare a cercare Tex e vendicarsi.
Non è un errore di giudizio questo?

1) GLB non si faceva frenare dalle convenzioni ma sceglieva sempre la soluzione narrativa che gli pareva più opportuna al momento.

2) Tex non era infallibile nemmeno per lui. Del resto, se lo fosse stato certe storie non avrebbero potuto svilupparsi perchè non potrebbe essere sorpreso, catturato ferito etc.

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La storia in sè risulta ottima come sceneggiatura ma la soluzione finale e troppo accomodata per il seguito che già Borden ha preannunciato ci sarà.
Mi trovo d'accordo con Tahzay in tutto e per tutto, Tex se lascia andare qualche criminale di mezza tacca e solo perchè si è servito di lui e non lo ritiene pericoloso, in molti casi gli accordi di Tex con criminali lo portano a seri dubbi su cosa fare dopo la temporanea alleanza ma di solito la soluzione di comodo degli sceneggiatori e quella di far scomparire o morire il soggetto che crea il problema ed anche qua si poteva trovare una soluzione simile, far scomparire Rodelo in maniera misteriosa ( la ragazza in piscina magari lo poteva nascondere per ammirazione e gratitudine per l'omicidio del grassone ) ed evitare il dubbio amletico finale ai pards.
Che poi tanto amletico non ?, Kid Rodelo non è un simpatico guascone che per vendetta ammazza, è un killer che fredda le persone senza scrupoli di sorta, ha sulla coscienza svariati omicidi e se n° avesse la possibilità in futuro chissà, per cui i dubbi sono a zero, un tal serpente a sonagli Tex lo schiaccia senza scrupoli, anche se menomato può sempre mordere.

Borden Dici una colossale ingenuità. Tex, come Don Chisciotte col mulattiere, NON PUO' affatto SAPERE se quelli che lascia andare diventeranno DAVVERO dei bravi ragazzi. Tex non è onniscente n° onnipotente. N° gli frega di esserlo.

Ma Tex da sempre soppesa le persone è difficilmente sbaglia ( non dico mai ) o si lascia influenzare dai pards o da un emerito sconosciuto capitato nel mezzo, questa è una sua caratteristica saliente che ne fa un personaggio eccezionale, ed il finale accreditato ( ossia votazione democratica con il gambler a fare da ago della bilancia ) è una soluzione per me mal digeribile, mi ci vorr? un kilo di digestivo per mandarla già nonostante che la storia sia molto buona nel complesso.

Eppoi il ferimento di Mike, che in mezzo ad una sparatoria corre in soccorso della sua bella, è veramente l'apoteosi da romanzo rosa che mi ero già preannunciato in testa, quasi mi è scappata la lacrimuccia !
Storia da 7 ma il finale me la fa calare a 6-, per i disegni di Font devo dire un onesto lavoro che non i fa strappare i cappelli 6,5.

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  • Rangers

Caro Borden, è esattamente così: il Tex Willer che ho conosciuto io NON si tormenta quando deve giudicare un uomo. Segue il suo istinto, che lo guida sempre verso la soluzione (che lui giudica, e che dunque "?") migliore. In questo finale, Tex NON segue il suo istinto. Pensa, riflette, rimugina, si tormenta, e alla fine mette ai voti la sorte di un uomo. E non è tutto: va in minoranza, e alla fine si fa all'opposto della soluzione che egli reputava, istintivamente, come "giusta". Mi sembra alquanto semplice, come questione. E riguarda il personaggio in sè, non i gusti o le pulsioni di chi lo legge.

Tex non seugue il suo istinto ma mette ai voti per vari motivi:1- Sente così il parere di tutta la squadra e non fa la parte del so tutto io e decido tutto io. Già in passato quando lui prendeva decisioni che non stavano bene al resto dei pards è stato criticato da molti.2- Kid Rodelo è un personaggio grigio, diviso tra il bene e il male. Cattivo perchè alleato con Thunder, criminale e assassino, ma "buono" perchè segue una sua vendetta personale, giustificata del resto. Ciò che non possiamo giustificare sono gli omicidi e le rapine, ma rimane comunque un personaggio che cammina su un filo pendente tra bene e male, tra crimine e vendetta!3- Mettendo appunto ai voti, anche se Tex non è d'accordo, si lascia aperta la porta per il futuro ritorno. In quell'occasione naturalmente combiner? qualcosa e il Tex di quest'avventura potr? affermare: "ve l'avevo detto che non c'era da fidarsi nel lasciarlo andare"!C'è chi si è lamentato per la stranezza e la crudeltà nel vedere quella scena (per me magistrale) di un criminale combattuto tra la rabbia e il dolore, ormai impotente di agire e forse di reagire. Con un braccio amputato e costretto alla sedia a rotelle, in quel momento voi come avreste giudicato se Boselli l'avesse fatto appendere per il collo?Secondo me sarebbe stata una fine insulsa oltre che crudele da parte di Tex (mi viene in mente una scena criticata in una storia di qualche anno fa sempre di Mauro, dove il nostro sferra un calcio in faccia ad un delinquente disarmato, chissà come sarebbe stata criticata una scelta del genere da me descritta)!Imho un'impiccagione di questo tipo potrebbe sembrare come quella di Andy "faccia d'angelo" Wilson, in quella che per me rimane una delle migliori storie Nolittiane!Mi ricordo che quando lo vidi impiccato ci rimasi molto male, perchè alla fine era diventato simpatico e non era comunque un criminale peggiore di chi lo aveva condannato. Ma quella era una sequenza che ci stava, aveva un suo fine e ha reso quella storia un capolavoro. Saludos amigos e grazie a Mauro!
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  • Rangers

Giusto per ricordare a tutti che le cose non sono così lineari come le crede qualcuno di voi.

Esistono esempi in storie di G. L. Bonelli (quindi del creatore di Tex, uno che avrebbe dovuto sapere come doveva comportarsi Tex... a meno che non pretendiate di insegnarlo anche a lui... cosa che da parte di qualcuno non mi stupirebbe) in cui assassini sono stati lasciati liberi senza alcuna garanzia del loro comportamento futuro o comunque condonando il loro comportamento passato (e in alcuni casi hanno scatenato l'ansia giustizialista di qualcuno a cui la cosa non è andata giu).

Mi viene in mente la storia che io chiamo "la rivolta" (n.56/58) in cui Tex lascia libero (e nella sua posizione) il fratello superstite dei due che dirigevano la ferrovia rivale, che avevano ordinato più di un omicidio, in cambio della promessa di comportarsi bene in futuro.
Che dire poi del finale di "La foresta pietrificata" in cui la questione viene risolta "diplomaticamente" con gli speculatori che pure avevano ordinato i raid dei finti indiani contro le fattorie che volevano sgomberare?
E infine, nell'ultima storia scritta da GLB, "Il medaglione spagnolo", Tex lascia andare i messicani che avevano rapito la ragazza indiana e questi raggiungono un vicino ranch ne uccidono gli abitanti e poi si armano per andare a cercare Tex e vendicarsi.
Non è un errore di giudizio questo?

1) GLB non si faceva frenare dalle convenzioni ma sceglieva sempre la soluzione narrativa che gli pareva più opportuna al momento.

2) Tex non era infallibile nemmeno per lui. Del resto, se lo fosse stato certe storie non avrebbero potuto svilupparsi perchè non potrebbe essere sorpreso, catturato ferito etc.

Ti sei scordato di citare Marcus nella storia di Tulac (Il signore degli abissi).

Dopo averlo fermato, pestato e fatto cantare lo lascia andare, anche se Tex si dice poco convinto e per niente prudente!
Poche vignette dopo e il lettore scopre il suo facile tradimento, ma Tex questo non lo sapr? mai, anche se i guai arriveranno di l' a poco! :)

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Il finale forse insolito di questa storia personalmente lo trovo bello ed intrigante. Tex, per come lo vedo io è un paladino della giustizia, un esemplare raddrizzatore di torti, un paladino dei più deboli, un acerrimo nemico dei corrotti (soprattutto politici, politicanti e compagnia), in breve un uomo giusto, ma non è e, spero, non sarà mai un giustizialista ad ogni costo.

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