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TWF - Tex Willer Forum

Domande A: Claudio Villa


Mister P
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Buone feste anche a te Giant_Rick!Sono circondato dalla neve anch'io e l'unico modo di rispondere al fuoco è con una robusta pala... No, per ora non è in programma un libro di quel tipo... ma forse...

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Ciao Claudio,(mio omonimo tra l'altro) :D, volevo fare una domanda ma non so proprio come "metterla già".. ehmmm :( Premetto che puoi non rispondere a nulla in maniera esaustiva (ovviamente, parliamo di cifre e non starebbe bene), ma mi interesserebbero le considerazioni a contorno se possibile. Ieri in auto con la mia ragazza (che sta assistendo con tenerezza ai tentativi maldestri del sottoscritto di sviluppare l'hobby del disegno) si parlava del lavoro di disegnatore a tutto tondo. Tra i vari aspetti analizzati si è ovviamente anche parlato di potenziali compensi (per curiosità eh, non perchè voglia intraprendere la carriera !!!) e si fantasticava su cifre e cache. Mi sono scoperto completamente senza punti di riferimento con i quali valutare la cosa, mi spiego meglio, se mi chiedessero quanto guadagna in media un tecnico informatico (il mio alvoro) saprei rispondere facilmente solo conoscendone il curriculum, se mi chiedessero quanto guadagna un avvocato riuscirei a dire un range di cifre ragionevole in base al tipo di clientela e all'ambito (civile, penale e via dicendo). Insomma a spanne (a recia si direbbe dalle mie parti) se ne ha una vaga idea, anche perchè, avendo quasi 36 anni, ho molti amici/conoscenze che lavorano e che occupano tanti ruoli diversi nel mondo lavorativo (di cui so o ipotizzo abbastanza bene i compensi), ma non conosco nessun disegnatore di fumetti!Quindi materialmente non ho termini di paragone e nemmeno una idea di cosa incida sugli incassi di un lavoratore nel mondo del disegno. Come dati ho semplicemente il fatto che il tal disegnatore ha disegnato xxx tavole delle storia y, che la storia in totale sarà xxx tavole e che il disegnatore z ci mettera 2 anni a finirla al ritmo di 10 tavole al mese... STOP. Ora, prendendo in esame un disegnatore "medio" (dove per medio intendo di fama e cache e che lavora ad un ritmo medio di 10 tavole al mese), questa persona che consegna mettiamo il malloppone finale dopo 2 anni come ha vissuto?Riceve un anticipo sul lavoro svolto in percentuale + un saldo alla fine?Mentre disegna le 10 tavole per Bonelli fa altri lavori? Disegna per altre testate o è assorbiro al 100% sul lavoro del Bonellide di turno?Chiedo questo perchè, se così fosse, si aprirebbe tutto un ragionamento sul prezzo pagato e sulla quota di pareggio di una testata. Mettiamo che per 200 tavole (= 2 albi) un disegnatore venga pagato 50.000 euro, e ipotizzando 1° di incasso ad albo per la Bonelli ecco che le 50.000 copie dovrebbe essere una cifra molto vicina al numero necessario al pareggio di una testata no?Insomma, mi piacerebbe sapere se il lavoro di disegnare una storia di Tex mettiamo (anche all'inizio) da potenzialmente di che vivere per quel lavoro (i 2 anni per capirci) o necessita di tutto un corollario di attività quali vendersi le proprie tavole su internet ai collezionisti, mostre mercato, ospitate, sketch, interviste, lavori per altre testate sottobanco, altre attività correlate e via dicendo. Ti ringrazio anticipatamente per qualsiasi informazione ti andasse di condividere al riguardo (senza esporci il tuo 730 ovviamente!!! ah ha ah haha)

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ahahaha, mi hai scoperto: sono il ballerino di terza fila del programma del bagaglino... giusto per arrotondare... sterzi a parte... tutto ruota attorno al prezzo/tavola che la casa editrice ti ammolla... ho visto nella mia lunga ( e larga) vita colleghi che mi hanno detto: mi danno questo? bene farà tot tavole perchè io voglio guadagnare questa cifra... risultato? spesso non lavorano più per nessuno o faticano a rovare lavoro... In questo lavoro ogni pagina E' IL TUO BIGLIETTO DA VISITA!Se lavori bene oggi, facendo qualche sacrificio , accontentandoti di quello che ti si da, se piaci perchè fai le cose per bene, anche l'editore ( se non è stronxo) ti riconoscer? il merito e le tue quotazioni ( prezzo per tavola) saliranno... In sintesi: si può vivere di fumetti, a patto che non si abbia la pretesa di vivere come un calciatore... Quando ho cominciato io ( '79/'8o del secolo scorso) mi davano ( se paragonato ad oggi, e non Bonelli) una miseria... ma era già, per me, un gran regalo poter lavorare... Con Bonelli fai un contratto annuale con i compensi stabiliti per ogni tipo di collaborazione, e ahi diritto ad una quota per ogni ristampa del tuo lavoro. Con la Panini per contratto ti viene anticipata una quota di royalties ( diritti) sulle future ristampe del lavoro. Quando la quota già versata viene ragiuta e ( possibilmente) superata, allora scattano anche l' le royalties ogni volta che viene ripubblicato. La vera discriminante è la "cifra d'ingaggio" con cui un editore ti mette a contratto: è con questa che bisogna fare i conti: in Bonelli c'è una cifra d'ingresso, ma non saprei dirti quale, forse si può essere tra i 150 ai 200 euro a tavola, ma non vorrei dire fucilate... con dieci tavole al mese si vive... tenendo conto che, però non si ha posizione INPS e niente copertura sanitaria... Il pagamento avviene dopo la consegna della frazione di lavoro ( un storia di duecento pagine viene consegnata al passo di dieci, quindici tavole alla volta) di solito una volta al mese, per cui è come lo stipendio "fisso", se uno ha soldi da parte può consegnare ogni due mesi, o tre... non c'è una situazione fissa...

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Che dire, grazie per la risposta innanzitutto. Dire che ora mi è tutto più chiaro sarebbe una bugia eh eh :generaleS: Mi sembra di capire che il ventaglio di soluzioni sia alquanto più ampio rispetto al corrispettivo "tempo determinato e tempo indeterminato" di altre categorie di lavori. :capoInguerra: In effetti il tot a tavola ci può anche stare se ci si pensa bene, ti commissiono un lavoro di xxx tavole e te le pago yyy a tavola, se poi ci metti la metà del tempo a farle a parit? di qualità guadagnerai di più e tanti complimenti!Con 10 tavole al mese per 24 mesi per 200 euro a tavola fanno proprio quei 48000 euro che ipotizzavo a spanne per un lavoro di 2 anni. Non propio da strapparsi le vesti ma se ci si aggiungono royalties su eventuali ristampe ed altri introiti vari legati a manifestazione, sketchs, vendita tavole e quant'altro, la cosa si fa anche interessante :indianovestito:

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Sempre che ci siano lettori... L'incognita più determinante...

Durante una riunione, tempo addietro, Sergio disse che la Bonelli è fra le editrici che pagano meglio i propri collaboratori. In effetti ritengo che SBE si sia accaparrata i migliori disegnatori mondiali, sia tra quelli fissi che fra quelli occasionali: nelle varie interviste( http://texwiller. blog.com/tag/in-italiano/ ) ho letto commenti di disegnatori che erano stupiti di essere stati interpellati da Sergio, e non credo che un Toppi (tanto per fare un nome a caso) si sarebbe mosso per un compenso basso...
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  • Collaboratori

Ciao Claudio, auguri di Buon Natale", accompagnati anche da una piccola domanda che riguarda gli stivali indossati dal Ranger, che nella versione che ne dai tu ( ma anche Ticci ) non presentano nessuna decorazione, a differenza invece di un Galep ( che ne aveva fatto quasi un marchio distintivo ) ma anche di Fabio Civitelli. C'è qualche ragione in fondo a questa scelta oppure è venuta così ?

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@Anthony SteffenI quattro tizzoni d'inferno sono partiti per un breve periodo di vacanza... la convivenza così stretta diventa assillante ed è giusto che si prendano un meritato riposo, mi hanno lasciato lo studio devastato, ma lasciamo perdere: a Natale siamo tutti più buoni, anche il panettone...@ymalpasquelle degli altri non le so, ma le mie ragioni per quel modello di stivale sono:1) lo ha fatto Ticci per primo2) è più sobrio3) anche nei western cinematografici non si vedono più stivali così barocchi, ci sarà un motivo...4) quando ci sono stivali così, chi li porta, visto con la cultura di oggi, è un tipo un p? leggero...5) quegli stivali non sono aderenti come quelli che disegna Ticci, con tutte le consewguenze del caso ( pantaloni che fanno un piccolo sbuffo, forma della gamba che sembra più tozza...)Niente nel fumetto è fatto a caso... auguri a tutti

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Ciao Claudio, come gia' sicuramente saprai, con la storia di 110 pagine ospitata nell'Almanacco di prossima uscita, il grande Ferdinando Fusco da' l'addio al mondo dei fumetti, dopo quasi 36 anni ininterrotti dedicati ad illustrare le avventure del nostro ranger. Come giudichi tutto il suo lavoro e la sua dedizione verso il personaggio di Tex?con il suo inconfondibile stile che contributo ha dato alla serie?

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Non so se tu possa comprenderne le ragioni, Claudio, ma trovo inspiegabile che Fusco abbia voluto salutarci su un almanacco , e non sulla serie regolare... Colgo l'occasione per augurarti, in ritardo, buon natale, e, in anticipo, buon 2010 !

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Non so se tu possa comprenderne le ragioni, Claudio, ma trovo inspiegabile che Fusco abbia voluto salutarci su un almanacco , e non sulla serie regolare...

Non credo proprio che l'abbia deciso lui il luogo di pubblicazione della sua storia, sai? Si è limitato a chiedere che la pubblicassero il prima possibile e nel 2010 c'era solo questa possibilità.
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Non so se tu possa comprenderne le ragioni, Claudio, ma trovo inspiegabile che Fusco abbia voluto salutarci su un almanacco , e non sulla serie regolare...

Non credo proprio che l'abbia deciso lui il luogo di pubblicazione della sua storia, sai? Si è limitato a chiedere che la pubblicassero il prima possibile e nel 2010 c'era solo questa possibilità.
... nel senso che si è rotto di disegnare e vuole mettersi in pensione è :generaleN:
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  • Collaboratori

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Mefisto è forse il personaggio più importante della serie che ti è capitato di disegnare. In un saggio critico viene così descritto il tuo approccio al personaggio:

Gli occhi di Mefisto sono lo specchio dell'anima, simbolo dell'irrazionale pazzia in cui la magia l'ha fatto sproffondare, dell'ossessione monomaniaca e dell'accanimento vendicativo, nato da un odio senza fine.


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Vorrei che ci spiegassi se è stata veramente questa la tua chiave di lettura del personaggio. Gli occhi, ricordo anche quelli di Lily Dickart, sono sempre bene evidenziati dal tuo tratto.


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C'è qualche altra particolarit? anatomica che hai voluto mettere in evidenza e per quale scopo ?


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Quanti studi del personaggio hai fatto prima di trovare il Mefisto giusto ?

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Nizzi puntava sulla sottolineatura degli occhi da pazzo, e ch'io sia dannato se gli occhi del Mefisto che ho disegnato non erano da pazzo furioso... anche se, in certi momenti della storia ragiona come un Machiavelli... mavabb?... Ho guardato tanto l'ultimo Mefisto di Galep, volevo una continuit? temporale con il Mefisto che i lettori avevano visto, anche se Galep lo ha disegnato in alcune vignette dove parla con Yama, ben pettinato e curato... Ho fatto qualche studio, il primo "non era lui", troppo grasso, disse Nizzi, smagrendo qua, smgrando l' alla fine è uscito... Dovevo considerare che da spirito si è incarnato in un corpo mortale per cui i segni dell'età, del tormento dovevano essere visibili. La mia preoccuapazioe principale, anche nel racconto, è stata quella di sostenere al meglio il testo... Ho anche tentuo conto dell'ispirazione di un modello di Alex Ross che ha "interpretato" lo zio Sam in "U. S.", fumetto di Ross uscito anche in Italia. Mi piaceva l'anatomia facciale del soggetto e ne ho tenuto conto trovando i volumi per il naso e la proporzione degli occhi.

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Ciao Claudio e Buone feste passate, nei tuoi disegni una cosa che non riuscir? mai a dimenticare per la loro fantastica bellezza sono le guardie del corpo della Tigre nera: Due gigantoni col sorisetto malefico convinti di essere imbattibili, per disegnarli hai preso ispirazione da un preciso modello oppure hai lasciato libero sfogo alla tua fantasia?

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